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Il 23 ottobre 2010 il Consiglio Nazionale su sollecitazione della Commissione Nazionale Anpas Servizio Civile:

  • ANALIZZATA la situazione derivante dai forti tagli ai finanziamenti per il Servizio Civile Nazionale operati dal Governo;

  • CONSIDERATE le molte promesse sul rifinanziamento del fondo nazionale per il Servizio Civile avanzate pubblicamente sia dal Presidente del Consiglio Berlusconi che dal Sottosegretario Giovanardi e mai rispettate;

  • PRESO ATTO delle scelte del Governo di finanziare nuove attività culturalmente in contrasto con il Servizio Civile Nazionale come la “mini-naja”, che confermano una linea politica governativa indirizzata verso modalità di formazione dei giovani diverse da quelle attuate in questi 40 anni di servizio civile.

DELIBERA di:

 

1.       prendere pubblicamente una posizione decisa nei confronti delle politiche giovanili che il Governo sta portando avanti a salvaguardia di una concezione della società che si basi sui principi di nonviolenza e solidarietà che contraddistinguono le politiche e le azioni del movimento Anpas;

2.       invitare – insieme ai Responsabili Regionali Servizio Civile Anpas – i Comitati Regionali a prevedere momenti di dibattito interni ed esterni convocando Consigli Regionali dedicati al Servizio Civile Nazionale e alle scelte del Governo in merito alle Politiche Giovanili;

3.       aderire ai comitati di protesta contro la “mini-naja” che si stanno organizzando (come la Tavola per la Pace);

4.       aderire e promuovere l’adesione alla mozione – avanzata da rete italiana per il disarmo e sostenuta dal prof. Veronesi – affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti;

5.       promuovere incontri fra i Comitati Regionali ed i Presidenti (Governatori) delle Regioni, fra le pubbliche assistenze ed i Sindaci perché siano portati a conoscenza dei problemi del Servizio Civile Nazionale e per chiedere il loro impegno in proposito, in quanto meno giovani sono in servizio sui territori maggiore è il rischio di discrepanze sociali su quel territorio e minori sono i servizi sui territori stessi;

6.       promuovere incontri (assemblee cittadine) perché le pubbliche assistenze informino i volontari, i soci e tutti gli altri cittadini sulla politica di eliminazione del Servizio Civile che si sta portando avanti in Italia;

7.       favorire la massima partecipazione alle iniziative promosse dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) in difesa del Servizio Civile Nazionale (petizione, manifestazioni, ecc.);

8.       porre la questione del Servizio Civile Nazionale e della Riforma della Legge 64/2001, nonché della necessità di idonee Politiche Giovanili per il futuro dell’Italia, al Presidente della Repubblica, principale rappresentante e custode dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana e Presidente del Consiglio Supremo di Difesa.

 

Per approfondire la delibera del Consiglio Nazionale si invita a leggere il documento prodotto dalla Commissione Nazionale Anpas per il Servizio Civile.

 

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