19 giugno 2016. Si sono riuniti a Stazzema, i volontari dell’assistenza e dell’azione di protezione civile le persone intervenute durante l’emergenza venti anni fa nel corso dell’alluvione dell’Alta Versilia.
Il 19 giugno infatti,alle ore 15, volontari, cittadini ed esponenti delle istituzioni si sono ritrovati presso il comune di Stazzema per ricordare l’intervento e i soccorsi, ma anche per riflettere su come un evento come l’alluvione della Versilia del 1996, abbia gettato le basi dell’attuale Protezione Civile.
Presenti, tra gli altri, Piero Moscardini, Elvezio Galanti, Alessandro Moni, Egidio Pelagatti.
Leggi: il ricordo di Alessandro Moni
L’assistenza dei volontari Anpas e la nascita della pubblica assistenza di stazzema
L’assistenza delle pubbliche assistenze Anpas è iniziata lo stesso giorno, mercoledì 19 giugno, dell’alluvione con duecento volontari Anpas che portarono soccorso alla popolazione dalle prime ore ai giorni successivi. Oltre 200 gli interventi fatti ogni giorno: trasporto persone, trasporto medicinali, assistenza alle persone rimaste isolate, pulizia strade e abitazioni e servizi ospedalieri sono stati alcuni dei servizi principali svolti dai volontari Anpas. Fuoristrada, ambulanze, barche, camion, roulotte, gruppi elettrogeni, pompe e idrovore i mezzi utilizzati dai volontari per lo svolgimento dei servizi. Al termine dell’emergenza nacque la pubblica assistenza di Stazzema, oggi posta a Pontestazzemese centro di tutti i servizi della comunità di Stazzema, nel cuore del parco del parco delle Apuane a pochi passi dalle più belle ad affascinanti montagne Apuane ed a 12 km dalla riviera della Versilia. Attualmente svolge: servizio DEU con medico 118 nelle ore diurne, servizio di trasporto handicap e anziani, trasporto ordinario con ambulanza, servizio prelievi ematici ambulatoriale e domiciliare per persone non autosufficienti, gestione delle attività relative al distretto socio-sanitario del Comune di Stazzema (CUP-Ambulatori- Guardia Medica etc, etc) organizza corsi di formazione di primo soccorso per volontari e per la popolazione, promuove attività di carattere culturale, ricreativo e sportivo, svolge attività di salvaguardia del patrimonio ambientale e servizio antincendio boschivo, attività di protezione civile in tutto il territorio nazionale e internazionale come i terremoti in Umbria e Molise, l’alluvione in Piemonte e l’eruzione dell’Etna in Sicilia, l’allestimento e l’assistenza ai campi profughi durante la missione Arcobaleno (Albania 1999), in Iran nel 2003 e i Pakistan nel 2005 per i terremoti che colpirono questi due Paesi e nel 2004 in Sri Lanka a seguito del maremoto.
