20 ottobre 2016, Amatrice. Si è chiusa questa mattina, con la consegna delle chiavi dell’area e la chiusura del campo di accoglienza, l’attività di soccorso e assistenza dei volontari Anpas alla comunità di Amatrice colpita dal terremoto lo scorso 24 agosto.

L'assistenza dei volontari Anpas ad Amatrice

Iniziato con il soccorso e la ricerca dispersi portato dai volontari delle pubbliche assistenze delle zone limitrofe alle zone colpite sin dalle prime ore, l’intervento di Anpas è proseguito, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con l’attivazione della sala operativa di Anpas nazionale. Il 25 agosto è stato aperto il campo nazionale Anpas ad Amatrice: un modulo che ha ospitato ogni giorno 300 persone, con cucina mobile, mensa, segreteria, lavanderia, tenda sociale, struttura protetta per l’infanzia e bagni. 
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Oltre ai volontari intervenuti e a quelli che hanno operato nelle sale operative e nel magazzino di Montopoli, il mio ringraziamento particolare va a tutti i volontari che per esigenze diverse sono rimasti a casa a sostenere anche l’intervento di quelli impegnati nell’attività di protezione civile continuando a garantire i servizi sui propri territori” 

I numeri. Sono stati più di millecinquecento i volontari che hanno operato nelle zone colpite dal terremoto in Centro Italia: soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi, cinofili sono stati impegnati per portare soccorso e assistenza alla popolazione nel corso di tutta l’emergenza non solo ad Amatrice ma, insieme alle colonne mobili regionali, anche nelle comunità di Montegallo, Accumuli, Arquata del Tronto, Grissino, Fonte del Campo e Cornillo Nuovo.
Ad Amatrice sono stati 640 i volontari provenienti da 226 pubbliche assistenze Anpas che in cinquantasei giorni hanno partecipato all’allestimento del campo, alle attività interne del campo, all’approvvigionamento di materiali e alla dismissione. Diciassette i volontari nella Sala Operativa Nazionale Anpas e dieci i volontari che hanno operato magazzino di Montopoli. Venti i mezzi pesanti utilizzati per il trasporto dei container e del materiale della colonna mobile nazionale Anpas. Quasi cinquantamila i pasti cucinati dai volontari impegnati nella cucina del campo di Amatrice. Circa 95mila le ore complessive dell’impegno dei volontari al campo. Sono 896 i volontari attivati dalle rispettive Regioni o direttamente dalle sale operative 118.

Secondo Carmine Lizza, geologo e responsabile protezione civile Anpas, “Ancora una volta è emersa la professionalità, l’efficienza e la preparazione dei nostri volontari di protezione civile. Particolare attenzione è stata data alla salvaguardia delle fasce di popolazione più fragili, dove è emersa la grande capacità relazionale dei nostri volontari: patrimonio storico del nostro capitale umano opportunamente potenziato attraverso la formazione degli ultimi anni”. 
La vicinanza di Anpas alla comunità di Amatrice continuerà con il progetto di ricostruzione e resilienza. In attesa della ricostruzione finale del centro di Amatrice, Anpas ha infatti proposto un’area opportunamente attrezzata con l’allestimento di strutture prefabbricate di piccole dimensioni per ospitare le attività commerciali che erano presenti al centro di Amatrice prima del terremoto, un centro solidale-culturale di medie dimensioni per far ripartire la comunità dove favorire le attività sociali della popolazione (biblioteca, spazio per bambini, spazio interattivo per i ragazzi), un presidio di pubblica assistenza che possa fornire i servizi di base, oltre che assistenza psico-sociale e servizi di cura alla persona.

Amatrice, la nuova mensa

24 settembre.  A un mese dalla scossa del 24 agosto che ha colpito il Centro Italia si è tenuta oggi, 23 settembre, a Palazzo Chigi una conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a cui hanno partecipato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nelle aree colpite, Vasco Errani, i Presidenti di Regione Nicola Zingaretti (Lazio), Luca Ceriscioli (Marche), Catiuscia Marini (Umbria), Luciano D’Alfonso (Abruzzo). Sono attualmente circa 3mila le persone accolte nelle aree di accoglienza e negli alberghi, numero sceso progressivamente dal 5 settembre quando si era registrato il maggior numero di persone accolte, pari a 4.800. Come ha sottolineato oggi Curcio, si sta andando verso la progressiva chiusura dei campi e si sta lavorando, in stretta collaborazione con le Regioni e i Comuni interessati, per dare ai territori soluzioni alloggiative temporanee attraverso la fornitura dei Sae – soluzioni alloggiative di emergenza.

Le verifiche di agibilità, fatte con la scheda Aedes, sono iniziate il 29 agosto, partendo dalle scuole e dagli altri edifici pubblici. Da allora ne sono state realizzate 754, di cui 648 su plessi scolastici: tra questi ultimi 466 sono stati ritenuti agibili (quasi il 72%). Il 5 settembre sono partiti anche i sopralluoghi sulle abitazioni private e finora sono 8185 le schede di valutazione compilate e acquisite che indicano 3835 edifici dichiarati agibili (quasi il 47%). Per quanto riguarda i beni culturali, invece, sono 794 (al 22 settembre) gli immobili valutati in via speditiva da squadre di esperti del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, mentre 141(al 22 settembre) sono state invece le verifiche condotte in modo più approfondito con il supporto di tecnici dei centri di competenza del Dipartimento.


16 settembre. Al Campo Anpas 9 esperti europei di protezione civile. Nell’ambito delle attività legate all’emergenza seguita al terremoto che il 24 agosto ha colpito il centro Italia, il Dipartimento della Protezione Civile ha invitato sul campo, attraverso il Meccanismo di Protezione Civile europeo, una squadra composta da esperti di protezione civile di Paesi membri (European Civil Protection Team – EUCP Team) in qualità di osservatori – l’approfondimentoTerremoto centro Italia, l'intervento Anpas

7 settembre.  Prosegue la raccolta fondi di Anpas per la ricostruzione delle comunità colpite dal terremoto: ad oggi sono stati raccolti 86.999,80 euro. Al campo di Amatrice sono presenti 70 volontari.


2 settembre. Sono seicento i volontari Anpas, tra Soccorritori, infermieri, medici, psicologi, operatori di protezione civile, educatori, cuochi, logisti, elettricisti, geologi, cinofili impegnati nell’emergenza iniziata la notte del 24 agosto scorso. Volontari Anpas presenti nei comuni di Amatrice, Accumoli, Grisciano, Arquata del Tronto, Cornillo Nuovo, Montegallo, Spoleto e Norcia.
Al campo Anpas di Amatrice sono presenti 152 cittadini di Amatrice, 70 volontari delle pubbliche assistenze Anpas. Nella giornata di ieri sono stati preparati oltre 650 pasti tra pranzo e cena. Al campo base Anpas di Amatrice è entrato in funzione il modulo lavanderia per tutta la popolazione portato dalla Croce Bianca di Bolzano, finanziata con il progetto Flood di Samaritan International

30 agosto. Il nostro pensiero alle vittime del terremoto del Comune di Amatrice e le nostre condoglianze ai loro familiari.


29 agosto. Sono presenti al campo Anpas di Amatrice 131 cittadini, 60 volontari Anpas e 70 del personale delle forze dell’ordine. 

Dal 25 agosto la colonna nazionale Anpas gestisce, su richiesta del Dipartimento Protezione Civile, un campo base ad Amatrice che attualmente accoglie 131 cittadini, 60 volontari Anpas e 70 operatori delle forze dell’ordine, impegnate nell’attività dei soccorsi. Nel campo è stata allestita la struttura protetta per l’infanzia. Nella Colonna mobile Anpas hanno operato (dall’inizio dell’emergenza) volontari da Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria, Toscana, Campania, Emilia-Romagna, Valle D’Aosta, Piemonte, Veneto, Puglia, Calabria, Lombardia e Liguria. E’ stata impegnata nell’intervento anche la Croce Bianca di Bolzano per il trasporto di attrezzature. Tre i volontari della Sala Operativa Nazionale di protezione Civile (SONPC). L’organizzazione dei soccorsi e la presenza di volontari sui territori, viene coordinata dalle Sale Operative nazionale e regionali di Protezione Civile.

La raccolta fondi di Anpas per le popolazioni colpite dal terremoto

26 agosto ore 1230. È aperto, da ieri sera ad Amatrice, il campo base Anpas per l’accoglienza: a seguito di richiesta da parte del Dipartimento della protezione civile per l’attivazione del modulo nazionale per la realizzazione di un campo per 250 persone, si è proceduto alla richiesta di disponibilità delle regioni parzialmente colpite dall’evento sismico.Dopo la partenza del nucleo di prima valutazione, del Responsabile operativo nazionale e di alcuni componenti di Anpas Nazionale. Sono stati attivati: 10 volontari della Regione Umbria, 15 volontari della Regione Abruzzo, 15 volontari della Regione Lazio,  15 volontari della Regione Marche, 5 volontari, operatori di segreteria e cuochi, della Regione Toscana. In seconda battuta sono state attivate alcune regioni limitrofe: 6 volontari della Regione Toscana, 6 volontari della Regione Campania, 8 volontari della Regione Emilia Romagna, 10 volontari della Regione Liguria.  Tre sono i volontari operatori della Sala Operativa Nazionale.


24 agosto. In seguito all’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto il Dipartimento di Protezione Civile nazionale ha attivato la sala operativa nazionale Anpas. Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali.

Le immagini dell’assistenza nella galleria fotografica

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A seguito dell’evento sismico tra le province di Rieti e Ascoli Piceno registrati nella notte del 24 agosto Volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali. In particolare volontari soccorritori, psicologi dell’emergenza, medici, infermieri e operatori di protezione civile di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio stanno operando dalla notte nelle zone colpite. La sala operativa nazionale è aperta dai primi minuti dall’evento sismico di questa notte. 

In partenza anche un modulo per l’allestimento di un campo di accoglienza da 250 posti. Le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo hanno subito attivato unità cinofile, e convogliato nelle zone colpite dal sisma mezzi di soccorso e ambulanze, un posto medico avanzato, tensostrutture, panche, tavoli, fuoristrada e camion. Dal Lazio sono partiti cinquantadue volontari, un medico, un infermiere e uno psicologo dell’emergenza. Con loro anche una cucina da campo, tende gonfiabili e ambulanze.

“A nome di Anpas esprimiamo dolore per le vittime, per i loro familiari e per le comunità colpite” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco. “Siamo in prima linea con le pubbliche assistenze presenti sui territori colpiti pronti per un’azione coordinata con le istituzioni e con il Dipartimento della Protezione Civile ”.

“Con il supporto alle colonne mobili nazionali, rispetto a terremoto del 2009 c’è maggiore efficienza del sistema” ha dichiarato Carmine Lizza, geologo responsabile protezione civile nazionale Anpas. “Il vero progresso in questi anni è stata la prevenzione con la campagna Io non rischio, ma quello che non cambia è la vulnerabilità dei nostri edifici. L’unico tempo utile è la prevenzione: un evento come quello di questa notte sono situazioni fronteggiati sono affrontati nella misura giusta con prevenzione strutturale non strutturale”

È attivo il numero verde 800.840.840 del Dipartimento della Protezione Civile che fornisce informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito nella sede del Dipartimento della Protezione Civile e la sala operativa della Protezione civile Lazio è 803555.

Anpas ha aperto una raccolta fondi per supportare le comunità colpite
IBAN : IT40 D033 5901 6001 0000 0145 550 
INTESTAZIONE: Anpas – ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE 
CAUSALE: TERREMOTO ITALIA CENTRALE 
BIC (per bonifici dall’estero) : BCITITMX

Visto il ripetersi delle scosse, Anpas ricorda le buone pratiche di protezione civile della campagna Io non rischio da adottare dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.


La campagna Io non rischio

Anpas ricorda le buone pratiche Io non rischio in caso di terremoto una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. 

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