E’ stata completata questa mattina ed è già attiva la struttura per l’infanzia allestita nel campo di Mirandola di Piazzale Costa, richiesta dal Dipartimento di Protezione Civile. La struttura è stata montata dalla pubblica assistenza Rosignano
La struttura protetta per l’infanzia è uno spazio particolare dedicato ai bambini di età compresa tra i zero e gli undici anni per dar loro un senso di normalità e tranquillità durante la fase dell’emergenza.
È attrezzata in modo da garantire al bambino sia la parte ludica con attività di gioco sia il momento di sonno con brandine per il riposo. La struttura è operativa grazie alla presenza di volontari della pubblica Assistenza di Rosignano. Oltre ai due campi Anpas di Mirandola e Novi di Modena, i volontari delle pubbliche assistenze sono impegnati anche nelle Colonne mobili delle Regioni.
Campo Regione Toscana di San Possidonio
4 Volontari della P.a Empoli
4 Volontari P.a. Orentano
1 Volontario Psicologo
Campo Anpas Nazionale
2 Volontari pubblica assistenza Fucecchio al Campo di Novi di Modena
1 Volontario pubblica assistenza Montopoli al Campo di Mirandola
2 Volontari in Sala Operativa Anpas a Firenze
Fonte: pubbliche assistenze Zona Empolese
Il capocampo di Piazzale Costa, Alessandro Nassisi (della pubblica assistenza di Rosignano)
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: