COSTI Trasparenza amministrativa e tempi di versamento dei rimborsi spese
Anpas, essendo un’associazione di volontariato iscritta al Registro regionale della Regione Toscana, in base alla legge 11 agosto 1991 n. 266, non può trarre profitto dalle attività svolte. Le uniche entrate ammesse possono derivare da attività realizzate in convenzione con la Pubblica Amministrazione, dalle oblazioni, dai rimborsi spese documentati per le funzioni svolte e dai contributi delle associazioni aderenti. Pertanto le somme versate dalle coppie per le spese da sostenere in Italia concorrono unicamente alla copertura dell’apparato professionale, amministrativo e logistico della struttura ANPAS dedicata alle adozioni internazionali.
Il bilancio annuale è redatto in conformità alla normativa prevista dal Codice Civile ed è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalle schede di Settore nelle quali è facilmente identificabile l’attività economica riguardante il settore adozioni. Inoltre dal 2007 viene redatto anche il bilancio sociale annuale che rappresenta uno strumento per una più agevole lettura delle attività svolte strettamente collegate alle risorse economiche. Tutti i costi sotto riportati sono stati determinati in armonia con le disposizioni impartite dalla Commissione Adozioni Internazionali e consultabili sul sito www.commissioneadozioni.it
Costi in Italia
I costi per i servizi resi in Italia sono stabiliti in € 5.800,00 e comprendono: informazione, sostegno, colloqui pre-adottivi, gestione pratica e spese di segreteria, contributo a forfait su spese utenze, affitto e personale, corso formativo e incontri di sostegno alla genitorialità nella fase post adozione. Sono escluse, e vengono imputate in base all’effettiva fatturazione, le spese di traduzione e legalizzazione del fascicolo della coppia sostenute in Italia.
Al momento della consegna del fascicolo viene richiesto un acconto di € 1.550.00 per la copertura delle spese di traduzione, asseverazione, legalizzazione e deposito della richiesta di adozione presso l’autorità straniera. Nel caso in cui i costi effettivamente fatturati risultino inferiori a tale cifra, l’Anpas provvede alla restituzione della somma eccedente alla chiusura del rapporto economico con la coppia.
I tempi dei versamenti delle somme dovute dalla coppia per i costi in Italia sono riportati nel seguente prospetto
€ 2.000 | 1° tranche costi Italia | Al momento del conferimento incarico, ovvero alla sottoscrizione del contratto |
€ 2.000 | 2° tranche costi Italia | Alla consegna del fascicolo dei documenti per la presentazione della domanda di adozione |
€ 1.800 | Saldo costi Italia | All’abbinamento |
Costi all’estero
I costi per le procedure all’estero variano da Paese a Paese in quanto dipendono dalle specifiche procedure vigenti nel Paese. Si evidenzia, infatti, che i costi all’estero possono subire modifiche dovute al mutamento delle modalità procedurali imposte dal Paese o a modifiche stabilite dalla Commissione Adozioni Internazionali. I costi relativi a ciascuno dei Paesi operativi sono regolarmente riportati sul sito www.anpas.org. I costi all’estero comprendono: gestione pratica in loco, assistenza legale, assistenza logistica, sostegno, accompagnamento, interpretariato, traduzione e legalizzazione del dossier del minore, viaggi interni ed eventuali costi di mantenimento del minore. In alcuni Paesi la traduzione e legalizzazione del dossier della coppia viene fatta in loco ed è pertanto inclusa nei costi all’estero. Sono invece escluse le spese per viaggio, vitto e alloggio, nonché eventuali penalità imposte dalle compagnie aeree in caso di spostamento delle date di viaggio. I tempi dei versamenti delle somme dovute dalla coppia per i costi all’estero sono generalmente suddivisi in due o tre tranche, a seconda delle modalità procedurali del Paese: l’esatta scansione viene riportata puntualmente sulla scheda dettagliata dei costi sottoscritta dalla coppia al conferimento di incarico.
PAESI | Costo totale | 1 tranche avvio pratica | 2 tranche Abbinamento | 3 tranche chiusura iter adottivo | Costi aggiuntivi per adozioni di più fratelli/sorelle |
*Bulgaria | € 9.000 | € 1.000 | € 4.000 | € 4.000 | € 4.000 |
***Armenia | € 4.000 | € 7.000 | € 9.000 | € 9.000 | |
**Nepal | $ 9.000 € 5.120 | $ 1.000 € 1.000 | $ 1.000 | $ 7.000 € 4.120 | $ 9.000 € 5.120 |
**Taiwan | $ 10.000 +€ 1.000 | € 1.000 | $ 10.000 | $ 7.000 | |
**Sri Lanka | € 6.810 | € 1.000 | € 5.810 | € 4.600 | |
**Gambia | € 5.250 | € 250 | € 2.000 | € 3.000 | € 1.000 |
**Senegal | € 7.500 | € 2.500 | € 4.000 | € 1.000 | Non si verifica il caso |
**Mali | € 6.850 | € 2.200 | € 1.850 | € 1.800 | Non si verifica il caso |
**Costa Rica | € 4.500 | € 2.000 | € 2.500 | Nessuno | |
**Kenia | € 7.840 | € 3.000 | € 3.250 | € 1.590 | Da verificare |
**Filippine | € 2.800 | € 1.800 | € 1.000 | nessuno | |
**Perù | € 6.145 | € 3.800 | € 2.600 | € 545 | € 2.000 |
** le traduzioni non sono comprese nei costi Paese e il loro costo totale è variabile a seconda della lingua di destinazione (es: Taiwan dove il fascicolo viene tradotto in inglese e in parte anche in cinese e/o taiwanese) e del numero di pagine da cui è composto il dossier
Per le Filippine non sono comprese le tasse del NACC che sono variabili
***L’Armenia ha costo di procedura alto rispetto agli altri nostri paesi autorizzati, ma ad esempio in linea con la Federazione Russia, quindi necessita di un’ulteriore specifica di spiegazione sul costo della procedura che comprende: l’interprete e referente 2.300 Euro, il mantenimento del minore 2.200 Euro, sostegno ufficio 1.500 Euro, servizi dell’ente all’estero 14.000 Euro, servizi supplementari di assistenza 5.000 Euro.
I costi estero sono comprensivi di un forfait di euro 1.000 a contributo per le spese di gestione dei canali esteri.
Il versamento dei rimborsi previsti dovrà essere effettuato mediante bonifico bancario sul seguente c/c bancario:
Banca: Intesa Sanpaolo SPA IBAN: IT76B0306909606100000181890
Intestato a ANPAS Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ODV
Qualora il rapporto tra Ente e la coppia si interrompa a fronte di somme versate, l’Anpas tratterà l’importo relativo ai servizi resi, addebitando un rimborso spese di segreteria pari a Euro 500,00 e trattenendo le tranche dei costi Italia già versate al momento della revoca; ove la coppia non abbia versato alcuna somma di denaro, è tenuta a rimborsare all’Anpas le prestazioni fornite che l’ANPAS provvederà a certificare.
GRAVI FISCALI
Deduzioni fiscali e rimborsi spese a cui possono accedere i genitori adottivi In base alle norme vigenti, i genitori adottivi possono includere tra gli oneri deducibili, in sede di dichiarazione dei redditi, il cinquanta per cento delle spese sostenute per la procedura di adozione. Queste spese devono essere certificate dall’Ente autorizzato che ha seguito la procedura adottiva su incarico della coppia. Sono deducibili sia le spese sostenute dall’Ente per conto della coppia e regolarmente anticipate/ rimborsate all’Ente stesso dai genitori adottivi (come attestano le ricevute che l’Ente rilascia), sia le spese sostenute direttamente dalla coppia. Queste ultime devono essere debitamente documentate e direttamente collegate alla procedura di adozione. Le coppie interessate ad usufruire della deduzione fiscale dovranno pertanto conservare i giustificativi originali di tutte le spese sostenute in Italia e all’estero relative all’adozione. Per ottenere dall’Ente la certificazione delle spese che la coppia ha sostenuto per proprio conto è necessario inoltre che i coniugi sottoscrivano un’apposita dichiarazione (allegato 1) in cui danno atto che le spese per le quali richiedono la deduzione sono riferibili esclusivamente alla procedura di adozione e che presentino all’Ente un prospetto riepilogativo delle spese sostenute (allegato 2) corredato di copia dei giustificativi di spesa. I criteri di ammissibilità – in termini temporali, di chi ha diritto alla deduzione e della tipologia delle spese che possono essere incluse – sono descritti nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 77/E del 28 maggio 2004. Le spese sono ammissibili, in senso temporale, solo dal momento in cui la coppia ha conferito il mandato all’Ente e fino alla conclusione della procedura adottiva, ovvero fino alla dichiarazione di efficacia in Italia del provvedimento straniero pronunciata dal Tribunale dei Minori competente. In caso di provvedimenti di affido in vista di adozione, sono ammissibili le spese sostenute fino al perfezionamento dell’adozione (al termine dell’anno di affido preadottivo). Anche in caso di interruzione del percorso adottivo, per qualsiasi motivo questa avvenga, i coniugi hanno diritto a dedurre dal reddito complessivo il cinquanta per cento delle spese sostenute fino a quel punto. Per la deduzione si applica il principio di cassa, ovvero si fa riferimento al periodo in cui le spese sono state effettivamente sostenute. La tipologia delle spese che possono essere incluse è riferita alla loro diretta connessione con la procedura di adozione. Sono quindi ammissibili i costi di viaggio per raggiungere il paese straniero (e quelli interni al paese straniero se riconducibili dalla procedura adottiva), i costi di vitto e alloggio relativi al soggiorno all’estero richiesto dalla procedura, eventuali altri costi burocratici sostenuti direttamente dalla coppia (vaccinazioni obbligatorie, visti di ingresso nel paese, ad esempio). Non sono invece ammissibili spese per intrattenimento, vestiario, turismo o spese voluttuarie. Per il residuo delle spese collegate alla procedura adottiva, non deducibili fiscalmente, è possibile chiedere un parziale rimborso alla Commissione Adozioni Internazionali se, per l’anno in cui si conclude la specifica procedura adottiva, sono stati previsti degli stanziamenti a valere sul “Fondo per il sostegno delle adozioni internazionali”, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono inoltre deducibili dalla dichiarazione dei redditi le eventuali somme elargite a seguito dell’adesione della coppia ad uno dei programmi di sussidiarietà e cooperazione attivati dall’Anpas.