Anpas news

Corso di laurea per giuristi del Terzo Settore all’Università di Firenze

Firenze – Presso la Scuola di Giurisprudenza è attivo un Corso di laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici, nel cui ambito è previsto un curriculum, volto a formare giuristi del terzo settore.

Le iscrizioni inizieranno ad agosto (con i testi di autovalutazione preliminari che si svolgeranno a settembre).

Questo indirizzo prepara ad operare nel settore del non profit, delle Onlus, delle organizzazioni non governative, dell’associazionismo, dell’assistenza sociale, nell’inserimento e reinserimento di soggetti svantaggiati e nella gestione delle relative organizzazioni mediante una generale preparazione di contesto (anche sociologica) e una specifica preparazione giuridica nelle materie rilevanti per il terzo settore.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
VOLANTINO DEL CORSI oppure http://www.scienzedeiservizigiuridici.unifi.it/

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Anpas 2020: Il volontariato nella legislazione italiana

Il volontariato nella legislazione italiana.

Dalla riforma del Sistema Sanitario Nazionale alla Legge Quadro, di Patrizio Petrucci

 Quando parliamo dell’atto di nascita del volontariato italiano quasi tutti facciamo immediatamente riferimento alla legge 266 del 1991. Quella legge fu in realtà l’approdo di un lungo percorso culturale, politico e legislativo iniziato ben tredici anni prima vale a dire dal 1978. Mi riferisco ovviamente alla storia ‘giuridica’ del volontariato senza alcun riferimento a quella reale e sancita dalla storia che vede il volontariato presente nel nostro Paese secoli prima della nascita di quello che oggi viene comunemente definito il volontariato moderno.

 

Il 23 dicembre 1978 viene varata la legge 833 che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale; questa legge, fondamentale per la concezione universalistica, per lo spirito partecipativo e per il coinvolgimento di strutture decentrate dello Stato, dalle Regioni alle nuove Unità Sanitarie Locali, afferma nella parte dei principi (art. 1) che “le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nei modi e nelle forme stabilite dalla legge”. Questo riconoscimento, il primo nella nostra legislazione, venne ottenuto grazie a numerosi contatti e discussioni, anche animate, tenute da diversi soggetti tra cui Maria Eletta Martini (vera animatrice del percorso) e dal sottoscritto con i Partiti della DC e PCI.

 

Giova ricordare che i segretari di quel periodo erano rispettivamente Zaccagnini e Berlinguer e furono proprio loro che fecero superare le resistenze, soprattutto nella sinistra, di chi vedeva il volontariato come una minaccia per l’occupazione nella sanità pubblica senza comprendere il potenziale di un coinvolgimento di partecipazione attiva che il volontariato avrebbe espresso nella sanità anche in previsione della riforma dell’assistenza di cui si iniziava a discutere.

 

Tornando alla legge 833/78 all’articolo 45 si riconosceva la funzione delle associazioni aventi la finalità di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del SSN, ma soprattutto si introduceva la possibilità di stabilire convenzioni tra Unità Sanitarie Locali e volontariato. L’art.71 chiudeva una fase storica in cui tali prerogative erano riconosciute unicamente alla Croce Rossa Italiana.

 

L’art. 45 introduceva, di fatto, un mondo che fino ad allora aveva operato nella sanità in maniera autonoma disarticolato da un rapporto con la programmazione pubblica, anzi spesso anticipandola, in una nuova dimensione che in breve tempo ne avrebbe accresciuto la potenzialità operativa. Questo da un lato ha portato alla necessità di collegamento tra le tante associazioni, spesso chiuse in una visione localistica, verso una concezione di movimento su base nazionale, dall’altro ha favorito, in pochi anni, una crescita associativa impensabile a quel tempo.

 

Fu così che le pubbliche assistenze crebbero in strutture e servizi potendo contare, per la prima volta nella loro storia, su risorse pubbliche ed avviando anche nuovi campi di intervento come la protezione civile o sperimentazioni che oggi sono realtà consolidate del Servizio Sanitario come il medico sull’ambulanza o l’Elisoccorso. Strutture sempre più complesse tese ad assicurare servizi di qualità alle popolazioni che hanno da sempre unito la forte presenza di volontari, figure professionali e tecnici che hanno reso le pubbliche assistenze, assieme a poche altre organizzazioni, uno dei pochi soggetti del mondo non profit in grado di collaborare o integrarsi con il sistema pubblico per assicurare servizi complessi ma essenziali per gran parte dei cittadini.

 

Avendo tempo potremmo meglio chiarire il percorso di crescita, non solo operativa, avvenuto nelle pubbliche assistenze tra il ‘78 e il ‘91, momento del varo della legge quadro sul volontariato.

 

Oggi siamo tutti presi dalla discussione sul Disegno Di Legge delega presentato dal Governo per il riordino del terzo settore. Nel dibattito che ne è scaturito alcuni, come nel 1991, ripropongono per il volontariato una visione di piccole dimensioni di welfare leggero o di organizzazioni composte solo da volontari.

 

Se la storia fosse stata questa non avremmo oggi una rete di organizzazioni su cui il pubblico conta per mantenere tutta una serie di servizi o a cui si rivolge per fronteggiare, anche in chiave più solidale ed umana, nuove emergenze quali quella attualissima degli immigrati e richiedenti asilo.

 

Lo spirito della legge 266/91 non era quello di normare le attività di volontariato e di solidarietà espresse da ognuno di noi o di stabilire cosa fosse o non fosse volontariato, ma era quello di individuare le regole del rapporto tra volontariato e Istituzioni.

 

All’articolo 1 la legge 266/91, infatti, riconosce e promuove lo sviluppo del volontariato, ne favorisce l’apporto originale e ne salvaguarda l’autonomia. Non un modello unico di volontariato ma, come ebbe a definirlo Ardigò, tanti volontariati che, ognuno con la propria storia e specificità, “contribuisce al conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato”.

 

HOME – il progetto Anpas 2020

La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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Sciarborasca 3-11 luglio: l’EcoFesta sociale

Da venerdì 3 a sabato 11 luglio torna la sagra estiva organizzata dalla Croce Oro a Sciarborasca, sulle alture di Cogoleto.

Nove serate enogastronomiche, con musica dal vivo,  spettacoli di cabaret.

L’animazione dei giovani volontari farà divertire i bimbi tutte le sere della Sagra con Baby Dance, Truccabimbi, Palloncini, Disegnabimbi e Giochi all’aria aperta.

Il programma. Si partirà venerdì 3 luglio con una tre giorni di orchestre spettacolo (ballo liscio ma anche revival e musica disco), per arrivare alla grande serata di Lunedì 6 in cui salirà sul palco l’orchestra Matteo Tarantino. Martedì 7 con il concerto de I Trilli (e a seguire il tributo al grande De Andrè). Mercoledì 8 lo spettacolo di cabaret di Giovanni vernia. Giovedì 9 il concerto di Durga McBroom, corista dei Pink Floyd. Venerdì 10 il concerto di Max Cottafavi, chitarrista ufficiale di Ligabue. Chiusura sabato 11 con il tributo Vaso Rossi e il  rock ska band Antani Project. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Anpas 2020: Il volontariato nella legislazione italiana

Il volontariato nella legislazione italiana.

Dalla riforma del Sistema Sanitario Nazionale alla Legge Quadro, di Patrizio Petrucci

 Quando parliamo dell’atto di nascita del volontariato italiano quasi tutti facciamo immediatamente riferimento alla legge 266 del 1991. Quella legge fu in realtà l’approdo di un lungo percorso culturale, politico e legislativo iniziato ben tredici anni prima vale a dire dal 1978. Mi riferisco ovviamente alla storia ‘giuridica’ del volontariato senza alcun riferimento a quella reale e sancita dalla storia che vede il volontariato presente nel nostro Paese secoli prima della nascita di quello che oggi viene comunemente definito il volontariato moderno.

 

Il 23 dicembre 1978 viene varata la legge 833 che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale; questa legge, fondamentale per la concezione universalistica, per lo spirito partecipativo e per il coinvolgimento di strutture decentrate dello Stato, dalle Regioni alle nuove Unità Sanitarie Locali, afferma nella parte dei principi (art. 1) che “le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nei modi e nelle forme stabilite dalla legge”. Questo riconoscimento, il primo nella nostra legislazione, venne ottenuto grazie a numerosi contatti e discussioni, anche animate, tenute da diversi soggetti tra cui Maria Eletta Martini (vera animatrice del percorso) e dal sottoscritto con i Partiti della DC e PCI.

 

Giova ricordare che i segretari di quel periodo erano rispettivamente Zaccagnini e Berlinguer e furono proprio loro che fecero superare le resistenze, soprattutto nella sinistra, di chi vedeva il volontariato come una minaccia per l’occupazione nella sanità pubblica senza comprendere il potenziale di un coinvolgimento di partecipazione attiva che il volontariato avrebbe espresso nella sanità anche in previsione della riforma dell’assistenza di cui si iniziava a discutere.

 

Tornando alla legge 833/78 all’articolo 45 si riconosceva la funzione delle associazioni aventi la finalità di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del SSN, ma soprattutto si introduceva la possibilità di stabilire convenzioni tra Unità Sanitarie Locali e volontariato. L’art.71 chiudeva una fase storica in cui tali prerogative erano riconosciute unicamente alla Croce Rossa Italiana.

 

L’art. 45 introduceva, di fatto, un mondo che fino ad allora aveva operato nella sanità in maniera autonoma disarticolato da un rapporto con la programmazione pubblica, anzi spesso anticipandola, in una nuova dimensione che in breve tempo ne avrebbe accresciuto la potenzialità operativa. Questo da un lato ha portato alla necessità di collegamento tra le tante associazioni, spesso chiuse in una visione localistica, verso una concezione di movimento su base nazionale, dall’altro ha favorito, in pochi anni, una crescita associativa impensabile a quel tempo.

 

Fu così che le pubbliche assistenze crebbero in strutture e servizi potendo contare, per la prima volta nella loro storia, su risorse pubbliche ed avviando anche nuovi campi di intervento come la protezione civile o sperimentazioni che oggi sono realtà consolidate del Servizio Sanitario come il medico sull’ambulanza o l’Elisoccorso. Strutture sempre più complesse tese ad assicurare servizi di qualità alle popolazioni che hanno da sempre unito la forte presenza di volontari, figure professionali e tecnici che hanno reso le pubbliche assistenze, assieme a poche altre organizzazioni, uno dei pochi soggetti del mondo non profit in grado di collaborare o integrarsi con il sistema pubblico per assicurare servizi complessi ma essenziali per gran parte dei cittadini.

 

Avendo tempo potremmo meglio chiarire il percorso di crescita, non solo operativa, avvenuto nelle pubbliche assistenze tra il ‘78 e il ‘91, momento del varo della legge quadro sul volontariato.

 

Oggi siamo tutti presi dalla discussione sul Disegno Di Legge delega presentato dal Governo per il riordino del terzo settore. Nel dibattito che ne è scaturito alcuni, come nel 1991, ripropongono per il volontariato una visione di piccole dimensioni di welfare leggero o di organizzazioni composte solo da volontari.

 

Se la storia fosse stata questa non avremmo oggi una rete di organizzazioni su cui il pubblico conta per mantenere tutta una serie di servizi o a cui si rivolge per fronteggiare, anche in chiave più solidale ed umana, nuove emergenze quali quella attualissima degli immigrati e richiedenti asilo.

 

Lo spirito della legge 266/91 non era quello di normare le attività di volontariato e di solidarietà espresse da ognuno di noi o di stabilire cosa fosse o non fosse volontariato, ma era quello di individuare le regole del rapporto tra volontariato e Istituzioni.

 

All’articolo 1 la legge 266/91, infatti, riconosce e promuove lo sviluppo del volontariato, ne favorisce l’apporto originale e ne salvaguarda l’autonomia. Non un modello unico di volontariato ma, come ebbe a definirlo Ardigò, tanti volontariati che, ognuno con la propria storia e specificità, “contribuisce al conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato”.

 

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La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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Pedaggio: Autostrade conferma l’applicazione del circolare MIT del 22/05/2015

Pedaggio, Autostrade per l’Italia ha confermato l’applicazione della circolare del MIT del 22 maggio 2015

26 giugno – Autostrade per l’Italia ha confermato la piena presa d’atto di quanto indicato dal Ministero dei Trasporti a tutte le concessionarie con la circolare del 22 maggio u.s.  (prot.0005068) e quindi la conseguente piena applicazione in termini di esenzione del pedaggio autostradale con l’ulteriore chiarimento del concetto di “soccorso in emergenza”.

In sintesi sulla base di quanto stabilito dalla circolare ministeriale nella attività di “soccorso sanitario assistito (medico o infermiere a bordo) deve essere ricompreso anche il trasporto effettuato con personale volontario adeguatamente formato”.

A seguito di contatti con la Direzione delle Autostrade questa ultima ha confermato che, sulla base delle indicazioni ministeriali, le convenzioni stipulate con le associazioni di volontariato che hanno già aderito alla piattaforma web per l’autocertificazione dei transiti esenti verranno aggiornate sulla base di quanto stabilito dalla circolare ministeriale.Per quanto riguarda le convenzioni che verranno stipulate da ora in avanti le stesse conterranno già nel testo la piena applicazione della nota ministeriale.     

Secondo il Presidente nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco: “Questo rappresenta un ulteriore importante passo avanti in quella che abbiamo definito una soluzione ponte in attesa che il nuovo Codice della Strada sancisca in modo chiaro e definitivo l’esenzione del pedaggio autostradale per le associazioni di Volontariato alla stregua di quanto previsto per i mezzi della CRI“.

A tale proposito si ricorda nuovamente che Anpas ha richiesto una audizione alla Commissione Trasporti del Senato che sta esaminando la legge delega per la modifica del Codice della Strada e che é stata predisposta una nota che riassume le nostre richieste sia riferite alla legge delega che quelle riguardanti eventuali decreti ministeriali e/o dirigenziali successivi.

 

Il soccorso non deve pagare pedaggio

 

 

Il soccorso non deve pagare pedaggio

Guarda tutta la fotogallery della manifestazione #fermitutti 

 

HOME IL SOCCORSO NON DEVE PAGARE PEDAGGIO

 


Risposta inviata da Autostrade per l’Italia

(26 giugno 2015)

 

Lettera Anpas nazionale ad Autostrade (4 giugno 2015)

 

Circolare del MIT (22 maggio 2015)

NOTA Anpas nazionale per le modifiche del Codice della Strada

 


 

Nuovo aggiornamento inviato alle pubbliche assistenze sulle modalità e la tempistica di attivazione della piattaforma web


La guida pratica per le associazioni di volontariato

La circolare di Anpas su nuova procedura

Il comunicato stampa della nuova circolare, 2 ottobre 


Il testo della circolare del Ministero del 18 settembre


L’incontro alla IX Commissione trasporti a Montecitorio (1 aprile)

Fermitutti! la pagina della manifestazione

La disdetta di Società autostrade per l’esenzione dei  telepass per i mezzi di soccorso (2 aprile)

Montecitorio – L’incontro con Pierpaolo Vargiu, presidente Commissione Affari Sociali Camera (3 aprile)

Ministero dei Trasporti –il mancato ricevimento della delegazione Anpas al ministero (3 aprile)


Il DOCUMENTO Anpas e Misericordie presentato ai parlamentari ed al Governo (apri pdf)


Il video della giornata: il Giornale Radio Sociale

               


Su Tg1

             


Su Fan Page            

             


Su Repubblica TV

       


Su Rai 1 Uno Mattina 

     


Fermi tutti a Genova

 


Tutte le foto della manifestazione

 

 

 

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Inchiesta Dialisi Brescia: comunicato di Anpas

Firenze, 20 giugno. In riferimento all’inchiesta della Procura di Brescia sul trasporto dializzati affidato dalla ASL alle associazioni di Volontariato del territorio, il Presidente nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco auspica che sia chiarita quanto prima la posizione relativa alle pubbliche assistenze coinvolte nell’interesse dell’intera collettività e, soprattutto, degli utenti stessi di servizi. 

Trasparenza nella gestione delle risorse e rispetto delle regole” – sottolinea Pregliasco – “sono obiettivi prioritari che stanno impegnando anche direttamente Anpas”.

In questo senso la situazione specifica dell’organizzazione del trasporto dializzati a Brescia è già stata oggetto di discussione con i dirigenti della ASL anche per l’esiguità dei rimborsi insufficienti a coprire i costi reali di servizi fondamentali per la vita dei cittadini. Il Volontariato cerca di rispondere ai bisogni della comunità, segnalati spesso dalle Istituzioni, con risorse del territorio, valorizzando la partecipazione e la solidarietà dei cittadini. “Quanto sarebbe costato – conclude Pregliasco – affidare gli stessi servizi ad un soggetto privato? Sarebbe stato fatto con la stessa qualità ed attenzione che dedicano ogni giorno i nostri volontari?

 

 

 

 

 

 

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Voli sanitari: un volontario Anpas crea AeroAmbulanzaWeb

Il motore di ricerca per voli sanitari (creato da un infermiere e volontario Anpas)

 

Renzo, infermiere di Piacenza e volontario Anpas, ha creato un motore di ricerca per rendere più facile la prenotazione di questi voli (ed è già il canale più utilizzato in Italia).


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Renzo Donzelli è un infermiere che lavora a Piacenza nella centrale Emilia Ovest. Fa questo mestiere da 15 anni. Ha una passione per il volo (deltaplano e sulerleggero inclusi) e per il web. Da qualche anno ha iniziato a lavorare per una compagnia di aerei che si occupano di voli sanitari “e ho scoperto il caos”, dice. “È l’opposto dei voli di linea: se per una persona è ormai facile trovare in due minuti e con pochi click la tratta più facile al prezzo più conveniente, per i voli sanitari era il far west”.

Chi viagga in un volo sanitario. Chi ha bisogno di un volo sanitario di certo non va in vacanza: costano molto (di certo non come un biglietto di un volo di linea normale) e nascono dalle esigenze di chi si è infortunato all’estero o in una città lontana e ha bisogno di informazioni particolari in base alla patologia o al trauma. Si tratta di aerei privati, attrezzati come una moderna ambulanza con a bordo medici e infermieri specializzati.

aeroambulanzaCome funziona AeroAmbulanzaWeb

Per questo Renzo ha creato AeroAmbulanzaWeb un motore di ricerca dei voli sanitari gratuito. Un servizio online (ancora in versione beta) che ricorda i motori di ricerca per trovare voli economici. Molto simile a quelli già presenti online. L’utente, in questo caso, deve compilare un modulo specificando dettagli del trasporto di cui ha bisogno, la località di partenza e quella di destinazione e le informazioni sulla patologia del paziente.Una volta compilato il motore di ricerca, valutata la richiesta da infermieri, piloti e medici, il sito invia all’utente una email connettente le migliori quotazioni fornite dalle compagnie aeree disponibili a effettuare il volo. AeroAmbulanzaWeb è anche un sito dove è possibile ottenere una consulenza gratuita o un consiglio sulla fattibilità del volo.

I dati di AeroAmbulanzaWeb “Le domande più frequenti sono: mio padre deve portare l’ossigeno, lo posso portare in aereo?”, dice Renzo. “Spesso ci chiedono informazioni sulla pressurizzazione per pazienti con drenaggi toracici o le possibili complicanze durante il volo per una certa patologia”.Esclusi i trasferimenti in elicottero e quelli fatti dai singoli ospedali, si parla di una media di un volo al giorno per questo tipo di esigenze, 365 voli ogni anno. “Oggi riceviamo circa sei richieste al giorno con un rapporto tra richieste e voli svolti di circa il 15%”, dice Renzo. “Pur avendo 6 mesi di vita, Aeroambulanza Web è il canale più utilizzato dagli italiani”. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Un miliardo di noi, il rapporto ONU sul volontariato

9 giugno 2015.  Nel mondo sono un miliardo le persone che si occupano di volontariato, lavorano nel loro paese di origine e sono indispensabili per influenzare i governi facendosi portavoce dei più deboli e degli emarginati: “The State of the World’s Volunteerism Report 2015“, i il primo rapporto globale delle Nazioni Unite.

Secondo il documento, le nazioni che riescono a costruire un ambiente favorevole allo sviluppo del volontariato ottengono significativi vantaggi dalla partecipazione di un maggior numero di cittadini alla vita pubblica; al contrario, i paesi in cui il ruolo dei volontari non viene riconosciuto o, peggio, è osteggiato, hanno maggiori difficoltà di sviluppo economico e sociale. 

 

Per Anpas essere associazione di Volontariato di pubblica assistenza significa  che la mission  è l’assistenza rivolta verso “qualcosa”, svolta a fianco di “qualcuno” e sviluppata in modo “pubblico”. 

Ecco perché, anche alla luce di questo rapporto ONU, Anpas sottolinea, in uno dei 10 punti sul DDL del Terzo Settore, l’importanza del volontariato come elemento.  “Non sono tante le realtà che superano il secolo di vita e di attività, che sono state capaci di superare due guerre, una dittatura e che, ciò nonostante, sono state capaci di adattarsi anche al contesto normativo in continuo cambiamento e che ne ha regolato le attività e la vita associativa”, dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Anpas in questo percorso sta cercando di formulare quelle che sono le sue proposte nel percorso di approvazione del Disegno di Legge e dei conseguenti Decreti Legislativi attuativi e contemporaneamente, al suo interno, si sta attrezzando per cogliere al meglio le nuove opportunità della riforma per rispondere sempre in modo adeguato alle necessità delle comunità e del Paese”.

Il corteo del #meetanpas

Anpas propone un welfare universalista e partecipato dove comunità locali e cittadini siano soggetti attivi, co-decisori e quindi attori delle scelte e delle azioni politiche conseguenti. Un welfare non riparatorio, ma di promozione e sviluppo. “È necessario difendere il ruolo attivo dei cittadini in un welfare universalista e partecipato che promuova e difenda un’idea benessere che non può limitarsi solo agli aspetti sanitari e sociali, per quanto importanti, ma che sappia guardare agli stili di vita e alla sostenibilità ambientale”, conclude Pregliasco.

State of the World's Volunteerism 2015 from Red Circle Films on Vimeo.

 

1miliardo di volontari
 
DDL Terzo settore, Anpas: più attenzione al Volontariato
I dieci punti di Anpas per la Riforma

Un miliardo di noi, il rapporto ONU sul volontariato Leggi tutto »

Progetti sperimentali: linee di indirizzo 2015

Sono state adottate dal Sottosegretario delegato On. Luigi Bobba le Linee di indirizzo per l’annualità 2015 per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato di cui all’articolo 12, comma 1, lettera d), della legge n. 266 del 1991, finanziati con il Fondo per il volontariato.

Anche per il 2015 ai contributi per la realizzazione delle proposte progettuali sono destinati 2.000.000,00 di euro, che saranno disponibili una volta completato l’iter per la riassegnazione, ai rispettivi capitoli di bilancio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, delle risorse finanziarie derivanti dal riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2015.

La presentazione delle proposte progettuali dovrà avvenire entro le ore 12:00 del 21 settembre 2015, utilizzando esclusivamente la piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero all’indirizzo: www.direttiva266.it. Per consentire il necessario aggiornamento tecnico, la piattaforma informatica dedicata alla presentazione dei progetti sarà attiva a partire dalle ore 12:00 del 14 agosto 2015.

Alcune delle principali novità contenute nelle Linee di indirizzo per il 2015:

  • Alla domanda di contributo dovrà essere allegato il Patto di integritàdi cui all’articolo 1, comma 17, della legge 6 novembre 2012, n. 190.
  • Sono stati meglio specificati alcuni Ambiti d’azione (punto 6.1): 1) promozione della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; 2) accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, anche con riferimento ai migranti, profughi e rifugiati; 3) fragilità, marginalità ed esclusione sociale; 4) tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni; 5) prevenzione e contrasto delle dipendenze, inclusa la ludopatia.
  • E’ stato elevato a 50/100 il punteggio minimo che i progetti dovranno conseguire per risultare ammissibili al contributo (nei limiti delle risorse complessivamente disponibili).

Le Linee di indirizzo, con i relativi allegati, saranno disponibili da questo pomeriggio sul sito internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La Divisione III Volontariato e Responsabilità sociale delle imprese

Il corteo del #meetanpas


 DDL Terzo settore, Anpas: più attenzione al Volontariato
I dieci punti di Anpas per la Riforma

Progetti sperimentali: linee di indirizzo 2015 Leggi tutto »

Assemblea nazionale pubbliche assistenze, Viareggio, 24 maggio 2015

Viareggio, 24 maggio 2015: assemblea nazionale Anpas

Assemblea nazionale Anpas

  


 
Si è svolta a Viareggio l’Assemblea nazionale Anpas. Erano presenti 127 delegati, in rappresentanza di 127 pubbliche assistenze. Hanno partecipato circa 200 persone. 
Presidente della Assemblea Ferruccio Puccinelli Vice Presidente della Croce Verde Viareggio, segretario Mauro Nigro volontario Croce Bianca Savona.

Assemblea nazionale Anpas

 Approvati all’unanimità il Bilancio consuntivo 2014 /preventivo 2015 (pdf) e il Bilancio Sociale 2014.

 

 Assemblea nazionale Anpas 

L’assemblea ha deciso di destinare il 5 per mille Anpas (annualità 2013) al progetto Archivio storico (scheda)

 

 

È stato presentato da Luca Montanari  (formatore Anpas e volontario della PA K9 Roma) e Wieruszka Sporys (formatrice Anpas e volontaria PROS Pineto -TE) il progetto formativo Essere Anpas rivolto ai Comitati Regionali e le pubbliche assistenze Anpas .

Assemblea nazionale Anpas

Durante l’assemblea il presidente nazionale Fabrizio Pregliasco ha presentato il contributo di Anpas alla riforma del Terzo Settore e il progetto Anpas 2020 con i 10 punti di Anpas.

meetanpas 24 maggio

Galleria fotografica: l’assemblea nazionale Anpas


Il programma

Venerdì 22 maggio 2015 – meetanpas

Sabato 23 maggio 2015 – meetanpas

Domenica 24 maggio 2015 – l’Assemblea nazionale Anpas


Il Bilancio economico 2014-2015

Il Bilancio sociale 2014

DDL -I dieci punti di Anpas

Il cinque per mille Anpas all’archivio storico

 


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Video: la Croce Verde di Viareggio

        



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