Comunicati stampa

Anpas, solidarietà a don Vinicio Albanesi

Anpas esprime solidarietà a don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco e direttore della Caritas diocesana, per l’intimidazione subita ieri quando un ordigno è esploso davanti ad una chiesa di Fermo, di cui don Vinicio è parroco.

Come sottolineato anche da Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore “si tratta del terzo episodio contro una chiesa fermana nel giro di due mesi. E’ un atto vile che condanniamo. Esprimiamo la nostra vicinanza a Don Vinicio e a tutta la sua comunità per l’impegno che svolge quotidianamente al fianco delle persone e per il suo territorio”.

 

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Cinque per mille, 267mila volte grazie

Cinque per mille, gli italiani scelgono il volontariato delle pubbliche assistenze: Anpas terzo posto per numero di scelte nel 2014

Quasi sette milioni di euro derivanti dalle firme di oltre 267mila italiani, nel 2014 hanno dato fiducia a 697 pubbliche assistenze Anpas. Sono i dati emersi dagli elenchi con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nel 2014 per la destinazione del 5 per mille e pubblicati due giorni fa dall’Agenzia delle entrate dopo la partecipazione di Anpas alla campagna #fuorileliste che ha “costretto” l’Agenzia ad accelerare i lavori per la pubblicazione degli elenchi e degli importi degli ammessi al beneficio (vedi gli elenchi 2014 e le modalità di iscrizione 2016)

Cinque per mille

Quest’anno il movimento delle pubbliche assistenze Anpas è al terzo posto (dato aggregato) per numero di scelte e al quarto posto per importi concessi.
Da registrare un incremento significativo rispetto al dato ottenuto lo scorso anno: +1.5 milioni di euro, pari a +26,7%; 2mila scelte in più (pari ad un incremento dello 0,7%); 27 pubbliche assistenze in più iscritte (pari ad un aumento del 4%). Un incremento reso possibile anche grazie alle richieste fatte da Anpas (in occasione della manifestazione Fermi tutti del 2 aprile 2014) e da tutto il Terzo Settore per un 5 per mille reale senza tetto massimo, di fatto eliminato dalla legge di stabilità 2015 con uno stanziamento di 500 milioni annui. Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino Alto Adige, Marche, Piemonte e Liguria le regioni con il maggior numero persone che hanno scelto di dar fiducia alle pubbliche assistenze Anpas.
Rispetto allo scorso anno sono notevolmente aumentate le scelte per le pubbliche assistenze di Abruzzo, Lazio e Basilicata.

Cosa finanzia il 5 per mille dato alle pubbliche assistenze Anpas. Ambulanze nuove, allestimenti, defibrillatori, idrovore,corsi di formazione di primo soccorso: i fondi raccolti dalle donazioni del cinque per mille vengono investiti dalle pubbliche assistenze in beni e materiali che vengono poi utilizzati per migliorare i servizi, per rinnovare mezzi e per innovare attività e organizzazione.
“Un dato significativo che anche nel 2014 ha riconosciuto lo storico radicamento territoriale delle nostre pubbliche assistenze e di un movimento che da oltre centodieci anni è vicino ai bisogni delle persone e delle comunità”, dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.“Il 5 per mille costituisce una delle poche fonti di entrata certa per le associazioni di volontariato e la semplificazione delle procedure di iscrizione al 5 per mille al quale ancora troppe associazioni fanno fatica ad accedere” continua Pregliasco. “Interessante è notare che, anche grazie alle nostre manifestazioni, l’eliminazione del tetto al cinque per mille ha incrementato le sottoscrizioni soprattutto per il volontariato: 332 milioni sono andati al volontariato, rispetto ai 264 dello scorso anno, con un incremento del 25,9% dei fondi”.


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Gli elenchi 2014 e le modalità di iscrizione 2016 

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Volontariato in sanità, Anpas “il soccorso inizia dalla trasparenza”

Nel percorso del codice etico delle pubbliche assistenze Anpas anche un convegno sull’affidamento dei servizi sociosanitari al volontariato e un confronto sulle linee ANAC e sulle sentenze europee.

Si confronteranno sull’affidamento dei servizi sociosanitari, sabato 16 aprile, a Pisa, all’interno dei festeggiamenti per i 130 anni della pubblica assistenza Società Riunite di Pisa, i dirigenti nazionali e regionali delle pubbliche assistenze Anpas. Viste anche le recenti inchieste televisive, si tratta di un tema di estrema attualità sul quale verranno discusse le Linee Guida da parte dell’Autorità Anticorruzione (ANAC), ma anche il percorso di Riforma del Terzo Settore, licenziato poche settimane fa dal Senato e la prossima pubblicazione del Codice Appalti.

Volontariato in sanità, Anpas “il soccorso inizia dalla trasparenza”

Chiarezza, correttezza e trasparenza sono i principi sui quali da sempre le pubbliche assistenze Anpas, Oscar di Bilancio 2013 per le organizzazioni non erogative Nonprofit, hanno basato il loro operato con vari percorsi e momenti di approfondimento sia a livello nazionale che locale. Un percorso, in particolare, quello del Codice Etico di Anpas che ha visto da sempre l’associazione in prima linea nel proporre soluzioni che possano agevolare il monitoraggio, il controllo e la verifica dell’operato del volontariato: dal percorso di riforma del terzo settore, alle recenti due sentenze della Corte Europea in cui Anpas Liguria e Anpas Piemonte hanno ottenuto il riconoscimento alle «autorità locali di attribuire la fornitura di servizi di trasporto sanitario mediante affidamento diretto, in assenza di qualsiasi forma di pubblicità, ad associazioni di volontariato, purché il contesto normativo e convenzionale in cui si svolge l’attività delle associazioni contribuisca effettivamente a una finalità sociale e al perseguimento degli obiettivi di solidarietà ed efficienza di bilancio» (sentenza del 28 gennaio 2016 la Quinta Sezione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea).

Risalgono, inoltre, alla settimana scorsa le affermazioni di Nicoletta Parisi, consigliere dell’Anac, che intervenuta al convegno “Nuovo Welfare & Appalti” organizzato da Anpas Toscana, ha affermato che le Linee Guida per l’affidamento dei servizi a enti del Terzo settore e alle cooperative sociali «andranno aggiornare alla luce del Nuovo codice appalti e potranno divenire vincolanti». Oltre al seminario del prossimo 16 aprile a Pisa, Anpas promuove un ulteriore momento di approfondimento il prossimo 28 maggio a Chiaravalle, in occasione dell’assemblea nazionale delle pubbliche assistenze Anpas, in cui prenderanno parte anche i principali rappresentanti del volontariato in Sanità e delle Istituzioni.

Secondo Fabrizio Pregliasco «Prima di tutto è importante ribadire il ruolo del volontariato come una opportunità per l’intero sistema 118: il volontariato è la comunità che si organizza, è una leva imprescindibile del capitale sociale che, perpetrato in tutta Italia, diventa una rete operativa, capillare, altamente qualificata che garantisce trasparenza e qualità a fianco ai professionisti del soccorso: il tutto è già presente nel principio quello della sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione. Non si può non constatare che l’importanza del Terzo Settore in Italia comporti però anche l’attenzione della malavita e del malaffare: per questo siamo concordi nel voler superare superare le tante realtà opache in questo settore e separare il grano dal loglio, come annunciato sin nelle prime proposte di legge della Riforma del Terzo Settore cui abbiamo preso parte.In Italia» prosegue Pregliasco «le realtà associative che fanno parte del sistema di emergenza e urgenza hanno una storia sui territori: è in questo senso che da sempre invitiamo le istituzioni a sfruttare l’opportunità offerta dal volontariato e a vigilare su di essa anche per ottimizzare tutte le varie parti che concorrono affinché il sistema sia sempre più efficiente e efficace sotto tutti i punti di vista, prima di tutto sulla trasparenza e sulla tutela della salute pubblica»

Al seminario del prossimo 16 aprile a Pisa saranno presenti alcuni dei protagonisti che hanno seguito i procedimenti delle Sentenze alla Corte di Giustizia Europea per il caso Liguria (2014) e Piemonte (2016) a difesa del volontariato in sanità.
Il programma del convegno a Pisa, sabato 16 aprile
Ore 9.30 Saluti del Presidente della pubblica assistenza S.R di Pisa Daniele Vannozzi e di Attilio Farnesi, presidente di Anpas Toscana
Introduce e coordina: Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas nazionale
Ore 9.50 La sentenza della Corte di Giustizia Europea del 11 dicembre 2014 (il caso Liguria) Roberto Damonte, avvocato in Genova, consulente legale di Anpas Liguria
Ore 10.10 La sentenza della Corte di Giustizia Europea del 28 gennaio 2016 (il caso Piemonte). Claudio Tamburini, avvocato in Firenze, consulente legale di Anpas nazionale
Ore 10.30 L’affidamento dei servizi al volontariato: dal recepimento italiano della Direttiva Appalti alla Riforma del Terzo Settore. Paolo Michiara, avvocato in Parma
Ore 10.50 La riforma del Terzo Settore e nuove politiche di welfare locale. Patrizio Petrucci, past president Anpas
Ore 11.10 Enti Locali e Affidamento dei Servizi al Volontariato. Sandra Capuzzi, Responsabile Politiche Sociali ANCI Toscana, Assessora Politiche Sociali Comune di Pisa, Presidente Società della Salute pisana
Ore 11.30 DIBATTITO
ore 13.00 Conclusioni di Fabrizio Pregliasco
ore 14/17 Consiglio nazionale Anpas. In apertura saluto di Marco Filippeschi, sindaco di Pisa

Pisa, 16 aprile "Affidamento dei sociosanitari al volontariato"

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Cinque per mille: il tweetbombing #fuorileliste

fuorileliste

Ci uniamo anche quest’anno al tweet bombing#fuorileliste nei confronti della Agenzia delle Entrate per avere risposte sulla mancata pubblicazione degli elenchi dei beneficiari del 5 per mille per l’anno 2014.

Come ribadito anche dal portavoce del Forum del Terzo Settore Pietro Barbieri “Ci piacerebbe ricevere lo stesso trattamento concesso al 2 per mille ai partiti, ma soprattutto ci piacerebbe non dover reclamare ogni anno quello che ci spetta di diritto. Le associazioni contano su quelle risorse per migliorare e garantire i propri servizi e le proprie attività a sostegno della comunità”.Fermitutti visto da Alessandra Fratoni e Daniel Alvarez

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Senato approva la Riforma Terzo Settore, Anpas: “Un passo in avanti”

Roma, 30 marzo 2016. Il Senato ha approvato il testo di Riforma del Terzo Settore. Dichiarazione del presidente nazionale Anpas, Fabrizio Pregliasco. “Plaudiamo a questo risultato che arriva dopo due anni di lavoro che abbiamo condiviso con i deputati, con i senatori e, in particolare, con un ottimo rapporto di interlocuzione col sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba. Un testo che dobbiamo analizzare con cura soprattutto nelle sue pieghe ma che riteniamo un elemento fondamentale per tutto il terzo settore. Crediamo anche che gli elementi inseriti dal Senatore Stefano Lepri, e dal lavoro svolto dai deputati, come Donata Lenzi, abbiano posto una particolare attenzione al volontariato. Dobbiamo infatti ricordare che il volontariato è il motore del Terzo Settore e, nello specifico delle attività dei volontari delle pubbliche assistenze Anpas, è soggetto attivo nei servizi essenziali di emergenza, nei servizi sociali e nella protezione civile. Auspichiamo ora un rapido passaggio alla Camera e poi attenderemo quelli che saranno i decreti attuativi affinché i princìpi della legge vengano attivati. Speriamo di poter avere anche occasione per continuare questa interlocuzione e ribadire le peculiarità nostre e di realtà simili alla nostra, come fatto con Misericordie d’Italia e Croce Rossa Italiana, per fare bene insieme un volontariato che si occupa di servizi anche complessi. Speriamo sia una oippportunità per una peculiarità tutta Italiana che ha radici storiche con radici storiche ma già che mai attuali.

 

DDL 1870 TESTO APPROVATO DAL SENATO

 

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Protezione civile: allerta e fasi operative uguali in tutta Italia

 

Creare i migliori presupposti per l’omogeneizzazione dei metodi, la semplificazione delle procedure e unamigliore efficacia complessiva del sistema di protezione civile: sono questi gli obiettivi principali delle“Indicazioni per l’omogeneizzazione dei messaggi di allertamento e delle relative Fasi operative per rischio meteo-idrogeologico e idraulico” firmate dal Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio

 

Un unico linguaggio in tutta Italia per quanto riguarda ii livelli di allerta e le fasi operative nelle criticità ed emergenze idro-meteo di protezione civile: da oggi si chiameranno esclusivamente allerta “gialla”, “arancione” o “rossa”, mentre le fasi le fasi operative dichiareranno “attenzione”, “preallarme”, “allarme”.

Anpas e la Riforma della Protezione Civile

Il primo risultato raggiunto – prosegue il DPC – è stata la creazione di una corrispondenza biunivoca tra i livelli di criticità e i livelli di allerta, così da “tradurre” l’informazione tecnico-scientifica in un’informazione più immediata soprattutto per i cittadini: non si parlerà più, quindi, di criticità “ordinaria”, “moderata” o “elevata, ma di allerta “gialla”, “arancione” o “rossa”.
Determinante, però, continua a essere la conoscenza di cosa significa ciascuno dei tre colori in termini di scenario previsto e dei possibili effetti sul territorio, tutte indicazioni riassunte nella tabella allegata alle indicazioni operative. In particolare, è fondamentale conoscere il significato dei termini:
– “allerta gialla” riassume uno scenario di evento che prevede allagamenti di sottopassi, rigurgiti fognari, ma anche fenomeni critici, ma localizzati, come frane, piene improvvise e colate rapide;
– “allerta arancione” sta a significare che, in aggiunta, gli eventi previsti potrebbero provocare in maniera diffusa, fenomeni di inondazioni e di frane e colate in contesti geologici critici;,
– “allerta rossa” prevede che inondazioni e frane siano numerose e di maggiore entità ed estensione. Per ciascuno dei tre scenari sussiste il pericolo, da occasionale a grave, per la sicurezza delle persone.

La visita del Capo Dipartimento di Protezione Civile

 

Il secondo risultato raggiunto è stato quello di denominare in modo chiaro e uniforme anche le fasi operative che ai diversi livelli – da quello regionale al provinciale al comunale – i vari soggetti dichiareranno: “attenzione”, “preallarme”, “allarme”.

Infatti, sulla base delle allerte “gialla” o “arancione” o “rossa”, le autorità competenti individueranno, a ciascun livello territoriale, la fase operativa più adeguata per affrontare la situazione, senza però che vi sia un automatismo tra livelli di allerta e fasi operative, poiché la decisione di “mettersi” in attenzione piuttosto con i preallarme è strettamente connessa sia alla capacità di risposta della struttura e alla vulnerabilità del territorio sia alle informazioni provenienti non solo dalle attività previsionali ma anche dalle quelle di monitoraggio e sorveglianza.
I vincoli sono solo due: attivare almeno la fase di attenzione per un’allerta gialla e arancione e almeno la fase di preallarme per un’allerta rossa.
Le allerte delineano scenari non facilmente localizzabili e con un margine di incertezza previsionale tale da rendere necessaria la prontezza della risposta operativa: scopo delle indicazioni del Capo del Dipartimento è proprio quello di spingere il sistema di protezione civile a migliorare sempre di più, e a farlo in modo omogeneo”.

#imarsi

 

 

“L’omogeneizzazione dei codici colore e delle fasi operative ha lo scopo di portare tutto il sistema di protezione civile a parlare, soprattutto ai cittadini, con la stessa lingua, in modo più chiaro e comprensibile di quanto accade oggi” ha affermato Fabrizio Curcio.

Riforma Protezione Civile

I lavori preparatori

Il testo della Proposta di Legge

4 marzo 2015 – Il Capo Dipartimento alla Commissione Ambiente alla Camera


Anpas e la Protezione Civile


Formazione formatori di protezione civile


Organigramma del settore Protezione Civile Anpas

 

 

 

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Meningite: nuovi casi in Toscana e la sicurezza dei soccorritori

I nuovi casi di infezione da meningite in Toscana cominciano a destare preoccupazioni anche fra i soccorritori, la posizione di Anpas: non bisogna creare allarmismi, ma che occorre tenere alta l’attenzione.

Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas Nazionale: “Sulla meningite ci sono protocolli ben standardizzati e che riguardano anche le persone che devono occuparsi del trattamento dei pazienti. Va consolidata la prassi per tutti i casi di sospetta meningite e fare ulteriori indagini epidemiologiche sui portatori sani, che sono comunque una bassa percentuale, ma che potrebbero essere vettori per altri soggetti. Quindi, a parte l’invito ad evitare gli allarmismi, continuiamo a invitare i nostri volontari e i soccorritori tutti a continuare a tenere alta la guardia sia continuando a informarsi, sia continuando a collaborare con le aziende sanitarie locali e con tutto il sistema 118, sia facendosi facilitatori dei messaggi volti alla prevenzione e alla vaccinazione”.

Spotorno: il triathlon del Soccorso

L’articolo su Il giornale della protezione civile

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25 dicembre: l’assistenza dei volontari Anpas a Piazza San Pietro

Caro Babbo Natale, 

con la letterina, stavolta ti ringraziamo di core.
Queste foto in servizio 118 testimoniano che Anpas supporta il servizio sanitario regionale nel Lazio.
Abbiamo chiesto questo regalo per tanti anni e ora è arrivato nel momento più giusto.
Ci è voluto tanto, qualcuno direbbe troppo, ma è bello ringraziarti lo steso. Perché risentiamo emozionati come tutti i bambini che credono in te.
Ci piace pensare che tanti abbiano lavorato per questo che un Angelo ci abbia messo una buona parola, ma il dato di fatto è che oggi siamo tutti qui. Con la Pars e Croce Azzurra.
Grazie Babbo Natale. Questo #aancionatale ce lo ricorderemo in maniera speciale

 

– I volontari Anpas Lazio 

#arancioNatale e l'assistenza a San Pietro

 

I volontari Anpas Lazio in servizio a piazza San Pietro il 25 dicembre

 

Numeri utili e APP – È operativo da due settimane il centralino del numero unico emergenze (Nue) il 112Tante anche le iniziative a supporto di chi vuole seguire il Giubileo e avere informazioni pratiche sul Giubileo: dal sito internet ufficiale (tradotto in sette lingue) http://www.im.va, al  “vatimecum”  (www.vatimecum.com) fino alla app gratuita Iubitinera .

Un impegno, quello dell’assistenza Anpas al Giubileo, che si protrarrà per tutta la durata dell’evento: «Dopo Expo, un altro evento di portata planetaria che vede i volontari Anpas impegnati e coinvolti nel portare assistenza a chi ne ha bisogno e a partecipare all’ennesimo evento storico che porterà a Roma milioni di persone. Una collaborazione importante e un’apertura quella dimostrata da Ares 118 che ci fa ben sperare anche nell’ottica di una collaborazione futura anche all’indomani della conclusione del Giubileo della Misericordia e che non potrà che portare benefici a Roma e alle milioni persone che ogni giorno ne visitano la bellezza e la storia», ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «In questo momento saranno impegnati soprattutto i volontari delle pubbliche assistenze del Lazio, ma viste le tante adesioni e richieste provenienti dalle altre pubbliche assistenze del resto d’Italia, saremo in grado di garantire un’assistenza adeguata e di alto livello per tutta la durata dell’evento», conclude Pregliasco.Oltre all’allestimento dei posti di primo soccorso e alla gestione degli interventi di soccorso e assistenza, l’8 dicembre, i volontari (medici, infermieri e soccorritori) delle pubbliche assistenze Anpas Lazio (attivate da Roma Capitale) metteranno a  disposizione squadre  da 4 e 6  volontari distribuiti su due turni e disposti su postazioni indicate dall’Ufficio Extradipartimentale della Protezione Civile. I volontari graviteranno nelle zone prossime all’apertura della porta santa in piazza San Pietro.

 

 

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Volontariato e salute dei cittadini: Anpas, Croce Rossa e Misericordie insieme “Creiamo compattezza dove c’è disgregazione”

Volontariato e salute dei cittadini: per la prima volta insieme Anpas, Croce Rossa e Misericordie.

Venerdì 18 dicembre a Firenze, presso la sede di Anpas, si sono incontrati i vertici nazionali di Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) Croce Rossa Italiana e Confederazione delle Misericordie d’Italia. Obiettivo dell’incontro: condivisione di una strategia sul futuro del volontariato in sanità nel nostro Paese, un futuro che si intreccia con la possibilità di continuare a garantire servizi sociosanitari adeguati e di qualità per tutti i cittadini.

 

 

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, si è trattato di “un momento storico per la condivisione di quella che è una storia con tanti valori in comune al fine di interloquire con le istituzioni nazionali su aspetti che hanno una forte ricaduta sui territori. Che sia la volta buona che chi gestisce la cosa pubblica si accorga di chi si occupa del bene delle comunità e dei cittadini da secoli. Tra i primi interlocutori chiederemo un incontro al Ministro della Salute”.

 

Roberto Trucchi, presidente Misericordie: “Un momento importante di condivisione che auspico possa continuare a svilupparsi, anche allargando il fronte delle associazioni di volontariato in sanità per essere una voce più importante nel panorama italiano”

 

Secondo Francesco Rocca, presidente Croce Rossa: “credo che vada rimarcato il fatto che ciascuno di noi non vuole rinunciare alle proprie origini e alla propria identità. Mettiamo in comune le competenze, una piattaforma di dialogo comune sul territorio che non potrà che portare che ottimi benefici”.

 


Una tappa importante nella storia recente del Terzo Settore italiano che vedrà momenti di confronto con altre organizzazioni del Terzo Settore, in particolare con le altre associazioni di volontariato sanitario. Al tavolo permanente politico tra Anpas, CRI e Misericordie seguiranno anche dei tavoli di confronto tecnici su standard formativi del volontariato in ambito sanitario, Riforma del Terzo Settore, Contratto nazionale e affidamento dei servizi. 

Anpas, Croce Rossa e Misericordie

 

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLA RIFORMA


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI:

documento Forum Terzo Settore (audizione Senato 16 giugno 2015)

documento CNESC (audizione Senato 16 giugno 2015)

Anpas 2020


 

 

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Cassazione: rimborso spese ai volontari solo se documentato. Anpas: trasparenza e correttezza prima di tutto

Cassazione: rimborso spese ai volontari solo se documentato. Anpas: trasparenza e correttezza prima di tutto
15 dicembre 2015 – È stata depositata il 23 novembre scorso, l’ordinanza n.23890 della Corte di Cassazione ha stabilito l’illegittimità dei rimborsi con criteri forfettari da parte dell’associazione di volontariato ai propri associati. Una sentenza che mira a garantire che i rimborsi spese ai volontari non mascherino l’erogazione di compensi, che cioè il rapporto associativo non mascheri un rapporto di lavoro. I rimborsi a ciascun singolo volontario devono perciò essere  connessi a “spese effettivamente sostenute” e che rientrino in “limiti preventivamente stabiliti”. 
 
L’ordinanza ha fatto riferimento alla legge 266/1991 secondo la quale “al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse” (articolo 2, comma 2).
 
“Una sentenza importante che fa chiarezza una volta per tutte un principio di correttezza e trasparenza a cui tutte le pubbliche assistenze devono attenersi” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.

L'Aquila 8 marzo 2014

 

ORDINANZA n. 23890 Corte di Cassazione

 

 

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