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Amatrice: verso la casa della montagna con Anpas e CAI

Ripartire dopo il terremoto attraverso la montagna, la sua conoscenza e la sua frequentazione. Con questo obiettivo Anpas e  il Club Alpino italiano hanno ideato il progetto della Casa della Montagna di Amatrice.

Casa della Montagna di Amatrice: firmata da Anpas e CAI la convenzione per il finanziamento dell’opera
Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Vincenzo Torti e Fabrizio Pregliasco presso la sede centrale del Cai a Milano.

Milano 6 settembre 2018 – Anpas e Club alpino italiano (Cai) hanno stipulato una convenzione per la regolamentazione dei rapporti economico-finanziari connessi alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice. Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Fabrizio Pregliasco e Vincenzo Torti presso la sede centrale del Cai a Milano.

casa montagna Amatrice

Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Vincenzo Torti e Fabrizio Pregliasco presso la Sede centrale del CAI a Milano.

Le parti, che provvederanno a cofinanziarne la realizzazione, si avvarranno dell’attività del Gruppo regionale Lazio del CAI perché quest’opera di solidarietà veda la sua ultimazione nel rispetto dei tempi previsti. Al via dei lavori manca solo il permesso di costruire da parte del Comune di Amatrice.

La Casa della Montagna, sorgerà nell’area della Scuola Capranica (andata completamente distrutta dal sisma), sarà un luogo ricreativo, sociale e culturale, con al suo interno una palestra per l’arrampicata, zone di informazione, consumazione pasti, pernottamento, aree relax e soprattutto di divulgazione della cultura della montagna e delle attività a essa legate.

La struttura sarà modulare, antisismica, e autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, ospiterà anche la sede della locale Sezione CAI.
I lavori di costruzione sono stati affidati alla Ditta Gaetano Galli di Amatrice in ATI (associazione Temporanea di Imprese) con Opera Costruzioni srl de L’Aquila, in esito alla gara espletata per ragioni di trasparenza, ancorché non richiesta.
Club Alpino Italiano e Anpas avevano entrambe aperto apposite sottoscrizioni per realizzare opere in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

Il Presidente Pregliasco e il Presidente generale Torti hanno espresso la reciproca convinzione che quanto verrà realizzato sarà espressione significativa dello spirito di solidarietà che pervade Anpas e CAI.


L’assegnazione dei lavori

28 agosto 2018 – Un ulteriore passo avanti per il progetto di Anpas e Club alpino italiano di realizzare una Casa della Montagna ad Amatrice.
La costruzione della Casa della Montagna è stata assegnata alla Ditta Gaetano Galli di Amatrice in ATI (associazione Temporanea di Imprese) con Opera Costruzioni srl de L’Aquila. La ditta ha già ricevuto la comunicazione di avvenuta aggiudicazione provvisoria (vincolata alla predisposizione della documentazione prevista dalla legge) per un totale di Euro 562.010,09. L’inizio dei lavori è ipotizzato per il 20 settembre

A due anni dal terremoto una delegazione Anpas (Egidio Pelagatti e Sergio Giusti) e CAI (Fabio Desideri, gli ingegneri Silvio Fabrizi e Marcello Leoni, i Paolo Demofonte e Marco Salvetta) hanno deciso l’aggiudicazione dopo ampia discussione. 

La Casa della Montagna di Amatrice, che sorgerà nell’area della Scuola Capranica sarà una struttura modulare, antisismica, autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, che mima i profili delle montagne circostanti. Sarà la sede della Sezione CAI di Amatrice, un luogo ricreativo, sociale e culturale (con palestra di arrampicata, posto tappa, biblioteca e sala conferenze), in grado di contribuire alla ripresa della vita nei luoghi devastati dal sisma attraverso l’avvicinamento e l’amore per le terre alte.

 

Amatrice (RI), 7 giugno 2017 – Oggi, nei pressi della palestra della Scuola Capranica in viale Saturnino Muzi (zona dove dovrebbe nascere la Casa della Montagna), sono stati effettuati i primi rilievi tecnici, alla presenza del Sindaco Sergio Pirozzi e dei rappresentanti di Anpas e CAI. 

Casa della montagna di Amatrice: i primi sopralluoghi

Secondo un primo studio di prefattibilità la Casa della montagna dovrà essere una struttura modulare, antisismica, autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, che mima i profili delle montagne circostanti. Sarà la sede della Sezione CAI amatriciana, un luogo con funzioni educative e informative.

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “oltre alla lunga attività in emergenza, con la nostra raccolta fondi stiamo definendouna collaborazione per costruire e vivere la casa di montagna. Un’occasione unica per lasciare un segno, ma anche per collaborare con CAI, per migliorare le nostre attività e rendere ancora più bella l’Italia”.

Egidio Pelagatti, responsabile operativo protezione civile Anpas, afferma: “È un primo passo per realizzare l’obiettivo della nostra raccolta fondi: una struttura che abbia valenza sul territorio, un presidio funzionale per il volontariato, ma anche per gli amanti della montagna. Un presidio, che pur rimanendo comunale, riesca a fungere da riferimento per la formazione e per la prevenzione di protezione civile che, insieme ai partner del progetto, ci impegniamo a portare avanti anche per fare memoria di ciò che è stato e dell’impegno dei tanti nostri volontari intervenuti nel momento dell’emergenza”.

“Il bisogno di ripartire, di avere punti fermi, di riavere subito ciò che non c’è più”. Sono le parole di Marco Salvetta, Presidente della sezione CAI di Amatrice, subito dopo l’immane dramma che ha colpito la sua terra”, ha affermato la Vicepresidente generale del CAI Lorella Franceschini. “Da questo pensiero, da questo bisogno, parte il desiderio del Club alpino italiano di dare un fattivo contributo al futuro di Amatrice e alla ricostruzione sociale, attraverso la promozione del progetto della Casa della Montagna, centro polifunzionale dotato di una palestra di arrampicata, un posto tappa con servizi, una sala conferenze, una biblioteca e una sala espositiva. Non solo centro essenziale di aggregazione, non solo presidio e rilancio delle terre alte dell’Appennino centrale, ma modello di condivisione e coesione tra le genti di montagna”.

Conclude la Franceschini, che ha si è resa interprete anche del pensiero del Presidente generale del CAI Vincenzo Torti. “Dopo la prima fase di grave emergenza, che ha visto in prima linea i volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico del CAI in collaborazione con la Protezione Civile, è ora tempo di ricostruire, di ridare una casa in cui tornare alle genti di queste montagne. Al centro del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, contiamo che questo territorio di straordinaria biodiversità possa ritrovare nuova vita anche attraverso la Casa della Montagna, esempio virtuoso di edilizia sostenibile e rispettosa dell’ecosistema”.

Sono intervenuti l’architetto Carlo Magnoli dello Studio Magnoli & Partners, il Presidente del CAI Lazio Fabio Desideri e Paolo Demofonte del CAI Amatrice.


Anpas per Amatrice

Penta pinta pin però

Terremoto centro Italia: il campo Anpas di Amatrice

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Fabrizio Curcio: Anpas punto di riferimento

13 maggio 2017 –  “Viviamo momenti complessi perché stiamo uscendo da una delle situazioni più difficili da gestire negli ultimi anni. Anpas è sempre stato un punto di riferimento e abbiamo costruito dei percorsi strutturati, dalla prevenzione alla gestione dell’emergenza e con Anpas li abbiamo realizzati prima”. 

Fabrizio Curcio alla Cascata Formativa protezione civile Anpas

Si è tenuto oggi, all’interno dei tre giorni della cascata formativa di protezione civile di Anpas, l’intervenuto di Fabrizio Curcio, capo Dipartimento Protezione Civile Anpas. “Questi percorsi non solo sono stati molto utili durante le attività operative, ma poi sono stati confermati nell’operativtià. Mi piace sottolineare il sapore dell’antico dell’innovazione della formazione che state facendo: l’impegno storico per il sociale di Anpas e l’impegno della comunicazione di Anpas. Per noi è un utile banco di prova. Sulla comunicazione dobbiamo ragionare sulla gerarchia delle fonti e c’è bisogno di lavorare anche sull’esperienza di quest’ultimo evento. Francamente vi sono grato perché dedicate il tempo agli altri, soprattutto per fare protezione civile. Per questo io ringrazio voi”

Fabrizio Curcio alla Cascata Formativa protezione civile Anpas

“Ringraziamo Fabrizio Curcio per la sua disponibilità e per la voglia di essere comunque presente ad un incontro importante come quello della cascata formativa di protezione civile che ci vede impegnati tanto quanto l’emergenza” ha commentato Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas

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Potenza, 28 aprile: Anpas al convegno “Terremoti – Cause, rischi e prevenzione”

Potenza, 28 aprile: Anpas al convegno “Terremoti, cause rischi e prevenzione”

Cologno Monzese

27 aprile 2017. Si svolgerà il 28 aprile 2017 il convegno “Terremoti – Cause, rischi e prevenzione” organizzato dal Lions Club Potenza Pretoria

Saluti ore 9:00

Prof. Paolo Malinconico, Dirigente del Liceo Artistico Musicale di Potenza

Dott. Gerardo Marsico, Presidente del Lions Club Potenza Pretoria

Ing. Donato Viggiano, Responsabile dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata

Introduzione al convegno

Prof. Sergio G. Longhitano, Docente di Geologia Stratigrafica e Sedimentologia presso l’Università degli Studi della Basilicata

PARTE PRIMA ore 10:00

I TERREMOTI … VISTI DA CHI LI STUDIA

Dott. Geol. Giovanni Soldo

componente dello Spin Off accademico Extra Geo

Cosa sono i terremoti?

Ing. Alessandro Videtta

Responsabile della sicurezza presso il Liceo Artistico

Musicale di Potenza

La valutazione del rischio sismico

Dott.ssa Maria Rosaria Gallipoli

Sismologa presso l’Istituto di metodologie per l’Analisi

Ambientale del CNR, Tito (PZ)

Terremoti: il pericolo siamo noi

PARTE SECONDA

I TERREMOTI … VISTI DA CHI CI

PROTEGGE

Dott. Geol. Carmine Lizza

Responsabile nazionale Anpas Protezione Civile

Il Progetto ‘Io non Rischio’

Conclusioni

Avv. Sonia Gaudiosi, L.C. Salerno Arechi

Coordinatore distrettuale Lions del tema

‘Nuove Montagne da Scalare’

Ing. Alessandro Videtta

Responsabile della sicurezza presso il Liceo Artistico

Musicale di Potenza

Prova di evacuazione in caso di sisma

(ore 12.00)

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Protezione civile, la cascata formativa a L’Aquila

Sabato 11 marzo 2017 presso il CSV di L’Aquila si è tenuto un incontro per formatori specifici della cascata formativa 1 per volontari di protezione civile Anpas sono stati abilitati anche per la formazione  base Operatore Colonna Mobile nazionale.

Erano presenti dodici volontari provenienti da Campania, Lazio, Marche e Abruzzo

Il sistema di formazione di Anpas basato sulla cascata formativa ha visto 3293 volontari formati in 142 corsi di formazione sul territorio.

Vedi anche l’inizio della cascata formativa 2 https://www.anpas.org/categoria-news-pc/2588-protezione-civile-inizia-la-seconda-cascata-formativa-per-i-volontari-anpas.html

Corso OCN Anpas

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Protezione Civile: approvata la legge delega

Roma 7 marzo 2017 – Alla luce dell’approvazione della legge delega per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile, Anpas riprende e sottolinea le parole del Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio: «La riforma consente di rafforzare l’organicità del Servizio Nazionale e pone il Paese di fronte alla sfida, ineludibile, di dotarsi di un sistema di protezione civile che non dimentichi i valori e le esperienze che lo hanno fatto nascere e sostenuto negli anni e, allo stesso tempo, capace di adattarsi alle esigenze e alle aspettative di territori che cambiano».

Amatrice, la nuova mensa

«Nel ribadire l’importanza dei valori e delle esperienze che hanno sostenuto e contribuito a migliorare il Servizio Nazionale di Protezione civile» ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «vogliamo rimarcare l’importanza del contributo del volontariato e la specificità di un volontariato che, in protezione civile così come in sanità, è una peculiarità tutta italiana e che ci auspichiamo venga riconosciuto nella discussione dei decreti delegati sia della legge delega approvata oggi sia per quelli della Riforma del Terzo Settore. Anpas rientra infatti in quella parte di volontariato strutturato organizzato che necessita di disposizioni che riconoscano la peculiarità e l’importanza delle associazioni di volontariato organizzato. Anche alla luce di quanto abbiamo fatto nell’ultima emergenza in Centro Italia, così come stiamo facendo in questi giorni con la formazione specifica ai nostri volontari di protezione civile, è necessario di un riconoscimento delle specificità delle organizzazioni di volontariato operanti nella protezione civile».

L'assistenza dei volontari Anpas ad Amatrice

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Protezione civile: la seconda cascata formativa per i volontari Anpas

Cinofili, operatori categorie fragili, psicologi dell’emergenza, comunicatori, nuclei di valutazione: al via la formazione per i volontari di protezione civile Anpas. Oltre tremila i volontari formati nella precedente cascata formativa

Cascata formativa protezione civile Anpas

3 marzo 2017 – Si è svolta a Pontassieve, con sessanta volontari Anpas provenienti da tutta Italia, la seconda cascata formativa di protezione civile.
Sono 135 i volontari Anpas selezionati che fino a giugno frequenteranno quattro moduli di formazione per acquisire conoscenze e formare operatori per le categorie fragili, operatori nuclei di valutazione, psicologi dell’emergenza della colonna mobile nazionale, comunicatori, valutatori di unità cinofile e soccorso.

L'assemblea nazionale Anpas

Secondo Egidio Pelagatti, responsabile formazione Anpas “La seconda cascata formativa che parte è fondamentale per la crescita del nostro movimento e dei nostri volontari che già hanno dato risposte positive in cinque mesi di lavoro nel corso dell’emergenza in Centro Italia dimostrando che, attraverso anche la formazione, riusciamo ad avere una flessibilità di impiego maggiore rispetto agli anni passati dove siamo stati in grado di gestire gemellaggi, cucine e situazioni atmosferiche avverse. Questo lo dobbiamo al percorso della prima cascata formativa. Questa volta andiamo a toccare settori nuovi e ci auguriamo che diano risultati che abbiamo avuto con la prima. Proseguiremo questa opera di formazione e qualità dei servizi che riusciamo a erogare. Un grande grazie a tutti per far si che anpas sia un grande movimento di idee, di forza e anche di capacità”

“Per Anpas il nostro capitale è il capitale umano e la qualità delle persone per garantire interventi in ogni campo nell’emergenza, nell’urgenza e nella protezione civile” commenta Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas Nazionale. “È anche con questo nuovo percorso che vogliamo ribadire il nostro ruolo, specificità, la nostra storia che stiamo rivendicando anche nelle sedi istituzionali dove si stanno discutendo i decreti delegati della riforma del Terzo Settore”.

Cascata formativa di protezione civile

Queste le date dei corsi:
3/5 marzo Pontassieve corsi: primo modulo Formazione formatori Operatori categorie fragile – primo modulo Valutatori unità cinofile – Psicologi colonna mobile. Formazione per i selettori del Sistema di orientamento e selezione.
24/26 marzo Pontassieve: secondo modulo Formazione formatori Operatori categorie fragile – secondo modulo Valutatori unità cinofile – Operatori nuclei di valutazione (due aule in parallelo)
12/14 maggio terzo modulo Formazione formatori Operatori categorie fragile – terzo modulo Valutatori unità cinofile – Comunicatori colonna mobile nazionale
16/18 giugno quarto modulo Formazione formatori Operatori categorie fragile – quarto modulo Valutatori unità cinofile

“Mettendo a sistema passione e voglia di fare, competenze ed esperienze, teoria e pratica, scienza e vita vissuta, siamo pronti per la nuova cascata formativa della Protezione Civile Anpas” ha dichiarato Carmine Lizza. “A tutti gli aspiranti un grosso in bocca al lupo”. La cascata formativa di protezione civile Anpas, giunta alla seconda edizione, è stato finanziato dal Dipartimento di Protezione civile e organizzato per la formazione continua degli operatori volontari Anpas della Colonna Mobile Nazionale. Il sistema di formazione di Anpas basato sulla cascata formativa ha visto 3293 volontari formati in 142 corsi di formazione sul territorio.

 

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Centro Italia, Anpas: chiusa dopo 100 giorni l’assistenza a Norcia

Centro Italia, Anpas: chiusa dopo 100 giorni l’assistenza a Norcia con cinquantamila pasti. Continua l’impegno a Pieve torina nelle Marche e Cesaproba in Abruzzo.

4 febbraio 2017. Si è chiusa dopo cento giorni l’attività di soccorso e assistenza dei volontari Anpas alla comunità di Norcia colpita dalla sequenza sismica iniziata lo scorso 26 ottobre. 

L'assistenza Anpas a Norcia

Un impegno, quello a Norcia, iniziato subito dopo la scossa del 26 ottobre e incrementato con la scossa del 30 ottobre. In coordinamento con il Dipartimento di protezione civile nazionale, sono stati 3420 i giorni uomo di assistenza, 141 i mezzi impiegati e quasi cinquantamila pasti preparati e distribuiti dai 589 volontari provenienti da tutta Italia.

Oltre cinque mesi di emergenza. L’intervento dei volontari Anpas è iniziato con il terremoto delle 3.36 del 24 agosto 2016 in Centro Italia. Da subito infatti i volontari Anpas delle regioni coinvolte sono intervenuti in soccorso in coordinamento con il servizio 118. Da quel momento, alla chiusura del campo di Norcia avvenuta oggi, sono stati impegnati 2341 volontari provenienti dalle pubbliche assistenze Anpas. Nei campi di Foligno, Macerata, Tolentino, Amatrice e Norcia sono stati cucinati e distribuiti quasi 130mila pasti. Settantaquattro i gemellaggi effettuati dal 2 novembre al 15 gennaio. Quasi trecento i giorni uomo impiegati nel corso dell’emergenza neve. Importante anche l’impegno dei volontari della sala operativa nazionale con 341 giorni uomo e del magazzino con 129 giorni uomo. Continua l’impegno nei campi di Pieve torina nelle Marche e Cesaproba in Abruzzo.

«Un sentito ringraziamento a tutti i volontari per aver dimostrato grande disponibilità e forza in una situazione complessa, caratterizzata anche dal maltempo. Ciò nonostante siamo riusciti a rinnovarci con nuove modalità di intervento. Vogliamo continuare a stare vicini alle comunità colpite e lo faremo con i fondi che stiamo raccogliendo sul conto corrente della nostra rete» ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.

 

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