Protezione Civile news

Io non rischio 2024: in piazza il 13 ottobre con 140 pubbliche Assistenze

Domenica 13 ottobre migliaia di volontari e volontarie nelle piazze italiane, online la mappa dei punti informativi.Ridurre gli effetti dei rischi, naturali e non solo, è possibile: per questo domenica 13 ottobre tornano in centinaia di piazze i punti informativi “Io non rischio”, la campagna sulle buone pratiche di protezione civile attraverso cui ciascuno di […]

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Emergenza Emilia Romagna 2024.

Emilia Romagna. Si sono concluse le attività dei volontari e delle volontarie della colonna mobile nazionale Anpas attivata dal Dipartimento Protezione Civile“Un’emergenza non si chiude mai definitivamente” dichiara Niccolò Mancini,presidente Anpas “porta con sé molto, per coloro che ne sono stati coinvolti e per coloro che sono intervenuti ad assistere e soccorrere. I volontari e

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Maltempo in Toscana: l’intervento dei volontari Anpas

Maltempo in Toscana: attivata la colonna mobile nazionale Anpas 8 novembre 2023 – In seguito ai fenomeni metereologici che hanno colpito la Toscana, i volontari Anpas della colonna mobile nazionale sono stati attivati dal Dipartimento della Protezione Civile. La colonna mobile nazionale Anpas si affianca all’intervento dei volontari e delle volontarie delle pubbliche assistenze Anpas Toscana operativi

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Io non rischio 2023: 14-15 ottobre in più di mille piazze

IO NON RISCHIO: BUONE PRATICHE DI PROTEZIONE CIVILE Il 14 e il 15 ottobre migliaia di volontari nelle piazze italiane

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Ridurre gli effetti dei rischi naturali è possibile: per questo sabato 14 e domenica 15 ottobre tornano in più di mille piazze italiane le giornate nazionali di “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna sulle azioni con cui ciascuno di noi può contribuire a ridurre rischi come terremoto, alluvione, maremoto, rischio vulcanico e incendi boschivi.

La due-giorni, che chiuderà la Settimana Nazionale della Protezione Civile, porterà migliaia di volontarie e volontari di protezione civile ad animare punti informativi in tutta Italia, dalle grandi città alle isole minori, per diffondere quella cultura della prevenzione attraverso cui ciascuno può fare la differenza nella sicurezza propria e di chi gli sta intorno.
«C’è un urgente bisogno di cultura della prevenzione − sottolinea il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio −, che deve sempre più orientare anche le scelte quotidiane. La consapevolezza dei rischi e la conoscenza dei comportamenti corretti da adottare sono strumenti indispensabili attraverso cui la popolazione assume un ruolo attivo nella prevenzione dei rischi. Anzi, a fronte delle tante tipologie di rischi che interessano il nostro Paese, tradurre la “cultura della prevenzione” in pratiche quotidiane, dalle scelte individuali e quelle che riguardano intere comunità è ormai una priorità non procrastinabile. Quando acquistiamo una casa, ad esempio, o quando iscriviamo nostro figlio a scuola dobbiamo domandarci quali rischi potrebbero interessare quell’area, cosa prevede il piano di protezione civile comunale, fare scelte consapevoli».

«Per noi che, con Reluis e INGV, abbiamo proposto e poi sviluppato questa campagna con il Dipartimento della Protezione Civile, Io non rischio è un appuntamento importante», commenta il presidente di Anpas Niccolò Mancini. «Per il movimento delle pubbliche assistenze Anpas, Io non rischio è diventata una consuetudine che però continua a sperimentare tecniche di comunicazione sempre più efficaci per promuovere la “cultura della prevenzione” con ogni mezzo possibile e coinvolgendo sempre più persone»

Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas: «Una campagna che ogni anno si rinnova e cerca di arrivare a pubblici sempre più vasti è la testimonianza del successo di una nostra idea che viene da lontano in cui scienza volontariato e istituzioni collaborano in modo sempre più proficuo per aumentare la sicurezza delle nostre comunità. Quest’anno abbiamo coinvolto anche i volontari e le volontarie in Servizio Civile per avvicinare anche i più giovani a questa campagna che è attiva ogni giorno dell’anno».

Io non rischio è una campagna di comunicazione pubblica sulle buone pratiche di protezione civile basata sulla sinergia tra scienza, volontariato e istituzioni, che si rivolge a tutti, con messaggi chiari e riconoscibili,
per trasformare la consapevolezza in azione, 365 giorni l’anno. Io non rischio è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e  ANCI, associazione Nazionale Comuni Italiani.

Sul sito ufficiale www.iononrischio.gov.it e sui profili social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli
appuntamenti in programma.
Roma, 19 settembre 2023

 

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Emergenza Emilia Romagna: il Ministro per la Protezione Civile Musumeci ringrazia i volontari.

Emergenza Emilia Romagna: il Ministro per la Protezione Civile Musumeci ringrazia i volontari.

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“Chi dona il proprio tempo, chi presta la propria opera è un tesoro. E va tutelato, va valorizzato, va salvaguardato.Il volontario è la parte migliore della nostra comunità perché in momenti di necessità è sempre il primo ad accorrere, è sempre presente”. Con queste parole il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci ha ringraziato a Faenza gli oltre 3mila volontari e volontarie che stanno prestando soccorso e assistenza presso le comunità colpite dal maltempo.

Insieme al Ministro Musumeci e le autorità locali, erano presenti il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, da ieri nominato Commissario delegato.

Anpas era presente, come organizzazione nazionale, con il presidente nazionale Niccolò Mancini e con una rappresentanza dei volontari delle pubbliche assistenze dell’Emilia Romagna e il presidente regionale Iacopo Fiorentini.
“È stato un onore poter condividere, in questo momento, l’orgoglio di essere parte fondamentale di un sistema articolato, ricco di competenze tecniche, ma soprattutto competenze e capacità di relazione umana che, credo, rappresenti uno dei tratti distintivi del nostro modo di portare assistenza e soccorso”, ha commentato Niccolò Mancini. “Importante il riconoscimento da parte delle autorità della nostra capacità di entrare in modo costruttivo e efficace nella gestione dell’emergenza, ma anche il nostro modo di porci in una relazione d’aiuto, di supporto alla popolazione che in questi momenti è in una situazione di estrema vulnerabilità. Da parte mia il ringraziamento ai volontari e alle volontarie intervenute, sia sul locale che con le colonne mobili nazionale e regionali, ma anche ai tanti e alle tante che hanno continuato a svolgere servizio nelle rispettive comunità cercando di supplire alla mancanza di chi ha preso parte a questa emergenza”.

“É stata una bella giornata, grande partecipazione. La presenza del Ministro è un gesto importante, un messaggio forte di sostegno ai territori colpiti. Grazie a tutti i volontari e le volontarie che hanno operato in questi giorni difficili e che continuano a lavorare, perché la situazione non è ancora risolta. Concludo dicendo che è in momenti come questo che si percepisce l’unione e la forza del movimento. Come dico sempre: viva i volontari, viva l’Anpas!” il commento di Iacopo Fiorentini, presidente Anpas Emilia Romagna.

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Io non rischio 2023: 20 e 21 maggio in piazza

“Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali, tornerà sabato 20 e domenica 21 maggio

La campagna nazionale di comunicazione sui rischi naturali, “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, tornerà in piazza sabato 20 e domenica 21 maggio per informare i cittadini sui rischi a cui è esposto il territorio in cui vivono.

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Quest’anno, per la prima volta, alle giornate nazionali in ottobre si aggiunge l’appuntamento di maggio, dedicato a due rischi specifici in vista della stagione estiva: le volontarie e i volontari di protezione civile incontreranno la cittadinanza in 15 punti informativi dedicati al rischio vulcanico, nell’area dei Campi Flegrei e alle Isole Eolie, località maggiormente visitate durante l’estate, e 27 gazebo “Io non rischio” in 13 regioni dedicati a un rischio che in estate purtroppo vede il suo picco, il rischio incendi boschivi.

Sempre di più, l’obiettivo è far vivere la campagna “Io non rischio” tutto l’anno, per diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile, un’importante occasione per fornire spunti e approfondimenti sui rischi presenti sul nostro territorio e sui comportamenti utili da adottare per proteggere sé stessi e l’ambiente in cui si vive: oltre all’appuntamento in piazza, Io non rischio sarà arricchito dalle “piazze digitali” dove, attraverso i social media, le piattaforme di meeting a distanza e interventi in diretta, i cittadini e i volontari potranno confrontarsi sulla conoscenza del rischio e sulla prevenzione.  

“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ANCI, associazione Nazionale Comuni Italiani.

Sul sito ufficiale e sui canali social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) con l’hasthag #iononrischio2023 è possibile consultare materiali informativi e trovare informazioni utili.

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Maltempo in Emilia Romagna – L’intervento di Anpas

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18 giugno – La colonna mobile nazionale Anpas chiude con oltre 2500 giornate di lavoro.

Si è chiusa l’attività di assistenza della colonna mobile nazionale di protezione civile dei volontari e delle volontarie Anpas alla comunità di Forlì colpita dall’alluvione del mese scorso. 

Un impegno, quello a Forlì e che si è allargato nelle zone più colpite dall’alluvione, iniziato con l’attivazione del Dipartimento nazionale di Protezione Civile il 3 maggio scorso con volontari, volontarie, mezzi e attrezzature provenienti da tutta Italia. 

Volontari e volontarie formati appositamente per fronteggiare l’emergenza e utilizzare attrezzature e mezzi specializzati in interventi su rischio alluvionale.

Restano operative le pubbliche assistenze di Anpas Emilia Romagna.

«Un sentito ringraziamento a tutti i volontari per aver dimostrato grande disponibilità, senso di responsabilità e impegno in una situazione complessa, caratterizzata dal maltempo anche durante le operazioni di assistenza. Continueremo a stare vicini alle comunità colpite» ha dichiarato  Niccolò Mancini, presidente Anpas.

“Con più di 500 volontari impiegati e oltre 2500 giornate di lavoro, abbiamo mantenuto una costante e consistente presenza della nostra colonna mobile nazionale nelle 4 settimane di impiego sulle aree colpite dall’emergenza. L’efficace coordinamento e l’azione risolutiva del nostro lavoro hanno confermato ancora una volta l’elevato livello di competenza e di responsabilità dei volontari e delle volontarie Anpas, e la validità del nostro modello di formazione e di intervento. Da questa emergenza torniamo a casa con un nuovo bagaglio di esperienze e conoscenze, sulle quali inizieremo fin da subito a lavorare, per migliorare e rendere ancora più efficace e moderno il nostro sistema di Protezione Civile”


21 maggio Arriveranno a centocinquanta i volontari della colonna mobile nazionale Anpas che, dall’inizio dell’emergenza, presenti sui luoghi colpiti dall’alluvione. Oltre a tutti i volontari e le volontarie delle 109 pubbliche assistenze Anpas presenti in Emilia, sono infatti 96 i volontari e le volontarie, partiti dal resto d’Italia, arriveranno tra oggi e domani.
Volontari e volontarie formati appositamente per fronteggiare l’emergenza e utilizzare attrezzature e mezzi specializzati in interventi su rischio alluvionale.

 

19 maggio  Sin dall’inizio dell’emergenza Anpas è operativa sul campo con tutte le pubbliche assistenze di Anpas Emilia Romagna e con la colonna mobile nazionale di Protezione Civile con volontari, attrezzature e mezzi provenienti da altre regioni. 

In particolare la colonna mobile nazionale è attiva con idrovore del modulo idrogeologico nazionale, moduli lavaggio strade e pulmino trasporto persone.
Oltre alle operazioni di protezione Civile e di soccorso, Anpas Emilia Romagna si sta occupando dell’allestimento della cucina mobile per fornire pasti alle comunità colpite.
“In queste ore così difficili desidero esprimere la vicinanza di tutto il movimento ai volontari e alle volontarie delle pubbliche assistenze delle zone colpite dal maltempo. Volontari e volontarie che, nonostante le difficoltà del momento, stanno offrendo sé stessi, le proprie passioni e le proprie competenze, per sostenere le proprie comunità” ha dichiarato Niccolò Mancini, presidente Anpas.

Attivata anche una raccolta fondi per l’emergenza alluvione. È stato aperto un conto corrente per le donazioni.
Per donare – IBAN: IT 24 K 07072 02408 000000730862
Causale Un aiuto per l’Emilia Romagna
Intestato a Anpas Emilia Romagna ODV

 
 

3 maggio 2023 – In seguito ai fenomeni metereologici che hanno colpito nelle scorse ore l’Emilia-Romagna provocando disagi soprattutto nel Ravennate, nel Ferrarese e nel Bolognese, i volontari e le volontarie Anpas Emilia Romagna, in coordinamento con i livelli provinciali e regionali, stanno portando assistenza e soccorso nelle zone maggiormente colpite.

Da subito è stata attivata la sala operativa regionale e sono stati mobilitati i coordinatori provinciali di protezione civile.
Nello specifico sono state impiegate diverse squadre di volontari per attività di monitoraggio sulle sponde dei fiumi e nel supporto alla Stazione di Ravenna.
In pronta partenza una squadra con dotazione rischio idraulico.
Monitoraggi anche nella zona di Modena, a causa del reticolo idrografico articolato della provincia.
Niccolò Mancini, presidente Anpas
“Il primo pensiero va alle comunità colpite. La nostra vicinanza ai volontari e alle pubbliche assistenze che, in un momento di difficoltà per il loro territorio trovano la forza per superare l’emergenza. A loro il grande grazie di tutto il movimento e un augurio di buon lavoro, come sempre siete espressione di quei valori che regalano speranza e conforto quando serve”27275072926_23a49acf5d_o.jpg

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Usarbot: al via la sperimentazione di cani robot per la ricerca di dispersi. Anpas e Università insieme per il futuro della Protezione Civiler

Volontariato e mondo della ricerca insieme per la ricerca dispersi – A Foligno, presso il campo di addestramento Anpas, al via la sperimentazione con cani-robot con IA

Usarbot Anpas  
Si è svolta  il 1 aprile a Foligno, presso il campo di addestramento cinofili Anpas, la prima sperimentazione di ricerca dispersi con cani robot USARBOT

 
USARBOT –Tecnologie robotiche per la ricerca e il soccorso in gravi disastri ambientali:
Soggetti coinvolti:
• Anpas, associazione Nazionale pubbliche assistenze
• RICE, laboratorio di Robotics an Intelligent systems for Citizens and the Environment, Università degli studi di Genova.
• Corso di Laurea in Infermieristica all’Università degli Studi di Perugia

Il progetto USARBOT ambisce ad esplorare tecnologie robotiche e di intelligenza artificiale (IA) per supportare le operazioni di ricerca e soccorso a fronte di gravi disastri ambientali, ad esempio di tipo sismico.
Immaginiamo, per esempio, lo scenario in cui si verifichi un grave evento sismico in un’area popolata. Il progetto esplora la possibilità che strutture a uso pubblico quali un ospedale o un centro commerciale ospitino, a scopo preventivo, un robot quadrupede (SPOT di Boston Dynamics) dotato della capacità di svolgere compiti di ricerca in autonomia su terreni accidentati. Nel caso in si verifichi l’evento, e prima dell’arrivo dei soccorritori, il robot quadrupede sarà svegliato dalla scossa sismica, la sua IA rileverà l’emergenza, e farà uscire il robot dalla sua stazione di ricarica per svolgere compiti finalizzati a ridurre la perdita di vite umane.

Il software di IA che controllerà il robot verrà sviluppato in modo da cercare attivamente segni di persone non solo tramite telecamere tradizionali ma anche telecamere termiche e microfoni. L’utilizzo di altri sensori tra quelli abitualmente usati dai soccorritori sarà valutata in base alla loro facilità di integrazione nell’architettura del sistema e ai benefici attesi.

 
 
 

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Campo di Addestramento di Protezione Civile di Foligno

CAMPO DI ADDESTRAMENTO DI PROTEZIONE CIVILE DI FOLIGNO (PG)

Il campo, terminato ed inaugurato nel luglio 2022, è il frutto dell’intensa collaborazione tra Anpas e Regione Umbria – Servizio Organizzazione e Sviluppo del Sistema di Protezione Civile ed è stato costruito grazie al lavoro e l’ingegno prestato dalle Volontarie e dai Volontari delle pubbliche assistenze. L’idea del progetto è nata durante l’emergenza Centro Italia del 2016, quando durante una prima missione esplorativa per determinare la tipologia di intervento, il responsabile di Protezione civile Egidio Pelagatti individuò una zona (già pensata a tale scopo) che sarebbe potuta diventare il nostro centro di addestramento. Obiettivo del progetto è stato la realizzazione di un campo di addestramento di protezione civile su macerie con particolare interesse alle unità cinofile da ricerca e soccorso, funzionale allo stesso tempo alle esigenze di addestramento e certificazione di Anpas Protezione Civile.
L’iniziativa, di particolare importanza strategica e innovativa, sarà a disposizione di tutte le realtà del sistema di Protezione Civile regionale e nazionale con particolare riguardo alle squadre cinofile della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, con cui Anpas ha siglato protocolli d’intesa negli ultimi anni.

 

Informazioni ed allegati

Il campo e gli altri locali possono essere richiesti scrivendo a campofoligno@anpas.org per tutti i dettagli e le modalità sono riportate nel regolamento

Campo addestramento Foligno

  

 

 

Concept compositivo del campo
All’interno dell’area è presente un edificio parzialmente crollato costruito appositamente per lo svolgimento di esercitazioni di ricerca e soccorso e in tale struttura è possibile, oltre che la ricerca da parte di unità cinofile, preparare e testare la capacità di soccorso dei Soccorritori che a vario titolo intervengono in caso di crollo. Il campo è concepito per rispondere a tutte le esigenze di formazione e certificazione dei soccorritori e delle unità cinofile per la ricerca su macerie. Di particolare interesse per il campo sono le strutture a supporto, che daranno la possibilità ai Soccorritori di poter soggiornare all’interno della struttura e rendono il sito un polo formativo di riferimento per l’intero territorio nazionale. Il campo può essere suddiviso secondo le seguenti aree:

  • Edificio parzialmente crollato
  • Area macerie e crollo totale
  • Area palestra ed obbedienza per unità cinofile
  • Area ricovero unità cinofile
  • Moduli abitativi per il soggiorno dei soccorritori
  • Aula formazione
  • Container servizi

Particolari progettuali del campo
Il progetto del campo mira a riprodurre una scenografia in scala reale costituita da un’area in cui sia utilizzabile un edificio parzialmente crollato e un’altra area in cui ci sarà un edificio totalmente crollato: in quest’ultima è presente una rete di cunicoli sotterranei per il posizionamento di dispersi al di sotto del manto superficiale di detriti, comunicanti esternamente attraverso un innovativo sistema di sfiato.

SCHEMA CONDOTTE

La progettazione del campo ha portato i volontari e le volontarie Anpas ad una ricerca, studio e sviluppo di un meccanismo di emanazione dell’effluvio capace di poter rappresentare al meglio l’emanazione prodotta da una vittima sotto le macerie di un crollo. Partendo da quanto specificato “criteri per la certificazione dei campi macerie vv. f. cinofili” l’obiettivo dello studio e della ricerca è stato quello di implementare un sistema filtrante da installare nella postazioni vittima capace di creare diverse linee di effluvio nelle diverse direzioni ma allo stesso tempo poter gestire in maniera modulare la quantità di effluvio emesso.

Scheda sfiati

Per rendere realistico il campo di addestramento è stato necessario ricostruire un ambiente rumoroso dove persone, mezzi di soccorso, rumori ambientali e di assestamento concorrono a rendere più difficoltose le operazioni di ricerca, a tal fine è stato installato un sistema di diffusione sonora da esterno particolarmente robusto e resistente ad acqua, polvere, raggi UV e ad ogni agente atmosferico, capace di simulare la confusione tipica di un’emergenza.
Ugualmente, all’interno degli ambienti in rovina e nascosti sotto le macerie, sono stati installati degli speaker che riproducono rumori di assestamento, crolli e voci umane. L’intero sistema audio è controllato da una matrice audio ed un computer posti all’interno della control room del campo.

SCHEMA AUDIO

Il campo è dotato di un sistema di acquisizione audio-video e archiviazione al fine di poter registrare le prove di soccorso e contemporaneamente avere sotto controllo tutti i settori del campo ai fini della sicurezza. L’impianto è equipaggiato di telecamere fisse all’interno dell’abitazione e di 4 motorizzate Speed Dome di alto livello munite di zoom estremamente potenti, capaci di catturare anche i minimi dettagli, il tutto è controllato da una postazione di comando all’interno della control room. Completa il progetto un impianto di illuminazione integrale del campo per lo svolgimento di prove di soccorso nelle ore notturne.
Il centro di protezione civile della regione Umbria
Il progetto del campo di addestramento per unità cinofile da soccorso si colloca all’interno del Centro Regionale di Protezione Civile di Foligno (PG), dove sono presenti le maggiori realtà operative del sistema di Protezione Civile Umbria.
L’edificio centrale a cupola, di particolare pregio architettonico ed ingegneristico, rappresenta il cuore operativo del Centro Regionale di Protezione Civile e dove hanno sede:

  • la Sala Operativa Unica Regionale, la sede tecnico-operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile dell’Umbria per la gestione delle emergenze e dove si riuniscono le strutture, nazionali e locali, tecniche ed operative a ciò preposte.
  • la sede tecnica e logistica dell’organizzazione della Colonna Mobile Regionale che si occupa dei beni di prima emergenza, della gestione dei mezzi e attrezzature e del coordinamento del volontariato e della rete radio regionale.
  • la sede giuridica, amministrativa, contabile che cura la redazione degli atti normativi e regolamentari di carattere generale in materia di protezione civile e gestisce le risorse assegnate al sistema regionale di protezione civile e gli interventi relativi agli stati di emergenza.
  • il Centro Funzionale, la struttura che concorre, insieme al Servizio idrogeologico, idraulico e sismico e difesa del suolo, alla previsione ed alla prevenzione dei rischi. Svolge attività di previsione, monitoraggio, sorveglianza, allertamento dei fenomeni meteorologici e di valutazione dei relativi effetti previsti nel territorio regionale, tramite l’emissione dei bollettini e avvisi di criticità regionale per l’allertamento regionale.

Nel centro è presente la sede tecnica dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione in Umbria, la struttura istituita dalla Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria per la gestione degli interventi post-evento a seguito del sisma del 2016, il Centro Operativo Beni Culturali (COBC) dove è previsto il deposito temporaneo dei beni culturali mobili danneggiati da eventi calamitosi e lo stazionamento di attrezzature, prodotti e mezzi speciali per le attività di messa in sicurezza dei beni culturali mobili ed immobili.
Hanno sede presso l’area:

  • un distaccamento Provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia
  • il Comando Stazione di Foligno del Corpo Forestale dello Stato.
  • il Consorzio della Bonificazione Umbra-Foligno
  • la sede del comitato Croce Rossa Italiana dell’Umbria
  • un’elisuperficie

Tale configurazione ha permesso la realizzazione di una cittadella della protezione civile capaci di mettere insieme le più importanti strutture operative della regione e che rappresenta un unicum a livello nazionale.

planimetria centro

 

 Un campo di addestramento di protezione civile, un posto di assistenza sociosanitaria, una nuova cucina mobile.  A Foligno abbiamo inaugurato tre strutture di Protezione Civile: formazione, prevenzione e operatività in caso di emergenza  #Anpas.

 

 

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Protezione Civile: la quarta cascata formativa Anpas

Cinofili, giovani, psicologi dell’emergenza, segreterie e sale operative, operatori colonna nazionale: a Montecatini la quarta cascata formativa di Protezione Civile Anpas. 

Cascata formativa di Protezione Civile

5 marzo 2023. Sono 200 i volontari e le volontarie di Protezione Civile Anpas Anpas che hanno iniziato a Montecatini la formazione per acquisire conoscenze e formare operatori di colonna nazionale, di segreteria e sale operative, psicologi dell’emergenza, istruttori delle unità cinofile, formazione di volontari per la prevenzione del rischio tra i giovani.

Quella 4.2 è una nuova edizione della cascata formativa Anpas, finanziata dal Dipartimento di Protezione civile e organizzato per la formazione continua degli operatori volontari Anpas della Colonna Mobile Nazionale, che riprende il modello a cascata già sperimentato con successo nelle altre edizioni, ma anche con alcune innovazioni. Anche in seguito alla pandemia, l’uso delle nuove tecnologie sarà integrata sia nelle attività in presenza, sia nelle attività online, allo scopo di migliorare il livello dell’offerta formativa.

La galleria fotografica (foto Wieruszka Sporys)

I reel dei singoli corsi

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