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“Trashed”: 13 giugno a Napoli

Giovedì 13 giugno  2013 a Napoli presso l’Hotel Royal-Continental – via Partenope ci sarà la proiezione gratuita del film Trashed 

Un documentario che segna un altro passo importante verso la piena presa di coscienza sulla necessità di un cambio di rotta mondiale rispetto al modello consumistico e capitalistico sfrenato che ha generato ad oggi solo invivibilità , insostenibilità, disastri ambientali e distruzione del pianeta.
I rifiuti ne sono la dimostrazione piu’ evidente e tangibile: collocati alla fine di un processo di consumo spinto lineare e non circolare, rappresentano oggi in questo sistema viziato solo qualcosa di cui doversi sbarazzare in qualsiasi modo. E i governi non vogliono capire che una via ecosostenibile circolare, alternativa alla distruzione della materia, e’ l’unica che potra’ salvare il pianeta.Questo film, da non perdere, è un contributo significativo che farà discutere molto e, c’e’ da giurarci, sarà osteggiato e boicottato dai circuiti cinematografici nazionali legati alle grandi lobbies.

 

  
             

 

JEREMY IRONS parla del film TRASHED, in un’intervista al “Guardian” dell’11 dicembre2012:
L’attore vincitore di un premio Oscar spiega il motivo per cui ha viaggiato per il mondo mettendoin evidenza i problemi ambientali provocati dai nostri rifiuti. Jeremy Irons, l’attore vincitore diun premio Oscar, ha collaborato con la produttrice britannica Candida Brady per la produzione diun nuovo lungometraggio documentario dal titolo Trashed, per “scoprire l’estensione e gli effettidel problema globale dei rifiuti, mentre viaggia per il mondo attraverso bellissime destinazionicontaminate dall’inquinamento”….Volevo aiutare a creare un film su di un soggetto di realeimportanza sociale. Candida Brady ed io abbiamo parlato di vari soggetti possibili, ma nessuno,sentivamo, poteva essere paragonato al problema dei rifiuti, che ci influenza tutti, e che, a dispettodelle evidenze e delle ricerche disponibili, non è stato seriamente affrontato.
Credo che una iniziativa nazionale di gestione dei rifiuti dovrebbe venire progettata e attuata daogni governo. Non per bruciarli o seppellirli ma per progettare ed incoraggiare la loro riduzione ericiclaggio.
Questo periodo in cui la disoccupazione cresce sembra idealmente adatto alla creazione di unanuova industria capace di guardare avanti che potrebbe essere profittevole e creare nuovi posti dilavoro. Se diventassimo leader nel mondo nella tecnologia del riciclo, allora l’esperienza potrebbeessere esportata per il mondo.
Il film è veramente critico nei confronti dell’incenerimento e degli inceneritori, in particolareverso le diossine che essi rilasciano nell’atmosfera.
Il pericolo delle diossine nel nostro ambiente, sulla catena alimentare e sui i nostri corpi è difficileda illustrare, dato che non sono visibili ad occhio nudo. Il tempo trascorso in Vietnam mi hapermesso di vedere il risultato provocato dalla loro presenza in grandi quantità, e quindi di capiremeglio l’insidiosità delle quantità più piccole di esse che hanno trovato accesso nelle nostre vitee nei nostri corpi……..Così la verità è che la quantità reale delle emissioni di diossine provenientidagli inceneritori rimane sconosciuta….Infine, è importante ricordare che, nel passato, la ricercamedica generalmente ha indagato solo sugli effetti di queste sostanze in alti dosaggi, mentrerecentemente è stato evidenziato che le diossine hanno un effetto sui feti a dosi veramente basse.
La sua visita di San Francisco alla fine del film la dipinge ampiamente come un faro disperanza – un posto che “fa la cosa giusta” quando si tratta di gestione dei rifiuti. Quali altriesempi di “speranza” e di buone pratiche può fare?
Fortunatamente, molti. Ci sono cose meravigliose che accadono per il mondo. Dalla Nuova Scoziaa Kerala, da Bristol a Melbourne, e perfino nelle Filippine, rifiuti zero è in agenda. Penso chesia particolarmente stimolante quando le comunità non aspettano di essere istruite su cosa fare,ma semplicemente vanno avanti a farlo. Nel nord d’Italia molti paesi e città hanno usato la loroiniziativa e raggiunto il 70% di RD, in alcuni casi, in meno di un anno.
Quando faceva indagini per il film, quali erano le sue fonti per trovare informazioni eispirazione?C’era per esempio un libro, un film, o un documento accademico, che l’hainfluenzata particolarmente?
Candida Brady ha collezionato un ammontare incredibile di ricerche su questo soggetto. Miha passato informazioni se e quando ne avevo bisogno. Ci sono più di 81 documenti scientificiselezionati da specialisti del settore pubblicati nel sito del film, molti dei quali fonti per il film.
Penso che lei sarebbe concorde nel dire che il documento che l’ha turbata maggiormente è statouno studio del 2009 sul sangue del cordone ombelicale, che ha trovato fino a 232 sostanzeindustriali fatte dall’uomo e inquinanti presenti in un bambino addirittura prima di essere nato.Dieci su dieci neonati mostravano di avere diossine clorurate nel loro sangue.
Cosa vuole che la gente faccia una volta visto il film?
Vorrei che indagassero se esiste o no la pianificazione di un inceneritore nella loro area, e senel caso esistesse, si opponessero.
Vorrei che facessero pressione sui loro parlamentari per una legislazione finalizzata a ridurrei rifiuti e a regolare la produzione degli imballaggi, specialmente le plastiche contenentitossine non dichiarate, in particolare nei casi in cui l’imballaggio viene usato per il cibo el’acqua imbottigliata. Vorrei che eliminassero tutto l’imballaggio al momento dell’acquisto,spingendo così il problema un passo indietro verso i produttori. Vorrei che usassero la loroingenuità per scoprire come ridurre rifiuti sia a casa che nel posto dove lavorano.

CAMPANIA informati www.facebook.com/groups/cittadinicampaniuniti


Vedi anche l’intervista a Paul Connett al Congresso Anpas


  
                       

L’incontro del 9 ottobre 2011

 


 

Vai al sito del film


 

 

 

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Il Forum Terzo Settore incontra il premier incaricato

Il Forum Nazionale del Terzo Settore incontra il Sottosegretario Borletti Buitoni

Roma 5 giugno 2013 – Il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri, accompagnato da una delegazione del Forum, ha incontrato ieri il Sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Ilaria Borletti Buitoni. 

L’incontro è stata occasione per approfondire i temi della promozione, valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici italiani e per riflettere su come sia possibile avviare un confronto ed una collaborazione sulle attività promosse dal Ministero, insieme alle tante associazioni di terzo settore che operano in questi ambiti. Tema di particolare attenzione durante l’incontro, il 5 per mille e la necessità di una sua stabilizzazione. 

“E’ stato per noi un incontro positivo – ha dichiarato il Portavoce Barbieri –. Apprezziamo la grande apertura e sensibilità che il Sottosegretario ha mostrato nei nostri riguardi, forte della sua vicinanza al nostro mondo e della grande competenza maturata in questi anni sulle tematiche di terzo settore.” 

“Il Forum del Terzo Settore – ha concluso Barbieri – assicura la sua piena disponibilità e la volontà di collaborare con il Ministero per offrire un contributo su temi e attività volti allo sviluppo del nostro patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico.”

Montecitorio

 

 

 

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Il Forum Terzo Settore incontra il ministro Giovannini

Il Forum Nazionale del Terzo Settore incontra  ministro Giovannini e il Viceministro Guerra

Roma 5 giugno 2013 – Istituire un Tavolo permanente di confronto, consultazione e progettazione di strategie condivise con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.

Questa la richiesta centrale emersa dall’incontro che si è svolto questa mattina tra il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, con una delegazione del Coordinamento nazionale e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini e il Viceministro Cecilia Guerra

Il Forum ha posto all’attenzione di Ministro e Viceministro alcuni temi prioritari per il terzo settore, sui quali è necessario trovare riposte con estrema urgenza. Dalla questione sociale del Paese, a quella del mantenimento dell’Iva al 4% per le prestazioni di servizi socio sanitari ed educativi, al rifinanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche sociali e il Fondo sulla Non Autosufficienza, alla stabilizzazione del 5 per mille, fino alla emanazione ed implementazione dell’ISEE e alla definizione di un Patto Sociale Nazionale che veda coinvolti insieme Governo, Regioni, Comuni e parti sociali. Proposte dal Forum sono arrivate anche sul tema dell’investimento in politiche di welfare, a partire dal superamento della social card e fino all’introduzione di un piano d’azione nazionale contro la povertà. Accanto a questi temi, il Forum ha inoltre chiesto che vengano create le condizioni per l’avvio di uno sviluppo economico e sostenibile che garantisca coesione e sicurezza sociale, oltre che stabile occupazione, facilitando, in particolare, l’occupazione giovanile, e tenendo conto del ruolo che il terzo settore può svolgere per il rilancio di questo settore.  

“Abbiamo chiesto che vengano messe in atto agevolazioni fiscali alle imprese che assumono giovani– dichiara il Portavoce Barbieri –, la revisione di alcuni punti della “Legge Fornero” circa l’ingresso al lavoro, in specie per alcune tipologie contrattuali, e che si operi una riforma dei servizi all’Impiego e delle Politiche attive per il lavoro, valorizzando le esperienze che il terzo settore ha maturato nell’inserimento lavorativo.” 

“L’incontro – sostiene Pietro Barbieri – è stato per noi positivo. C’è stata la disponibilità da parte del Ministro a costruire percorsi per riuscire ad affrontare le diverse questioni sottoposte. Abbiamo già fissato alcuni appuntamenti sulle tematiche per noi prioritarie, anche se il nostro auspicio è che si possa costituire quanto prima un Tavolo di confronto costante che ci permetta di affrontare le tematiche più urgenti, e allo stesso tempo di disegnare strategie per un percorso condiviso.” “In passato – prosegue Barbieri – avevamo l’Agenzia per il Terzo Settore che poteva facilitare questo percorso, ma da quando è stata abolita, ci ritroviamo ancora più spesso a dover affrontare decisioni che ci riguardano, ma che non ci coinvolgono in prima persona.” 

“Il Ministro Giovannini – conclude il Portavoce – ha ben chiara la rilevanza del ruolo che noi svolgiamo, ed è proprio per questo motivo che rilanciamo la proposta che venga costituito quel Tavolo permanente di consultazione con il Ministero, che rappresenterebbe un riconoscimento del ruolo del terzo settore, e una dimostrazione che non possiamo né dobbiamo essere  ‘terzi’ nelle priorità del Governo.”

Montecitorio

 

 

 

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Giornale Radio Sociale: non c’è tempo

Non c’è tempo – lo speciale del GRS

Roma, 10 aprile 2013 – In queste settimane è arrivato il grido del Sociale verso le istituzioni: non c’è più tempo. Istat e ministero del Lavoro forniscono ogni giorno dati sempre più drammatici su lavoro, consumi, imprese e disagio sociale. L’attuale fase di stallo, in attesa di un governo, pone tante domande e nessuna risposta su welfare, povertà, sui servizi alla persona e di difesa delle fasce più deboli della popolazione.
Intano una ricerca realizzata per La Stampa,  pone terzo settore, associazionismo e cooperazione in cima alla fiducia degli italiani.

In studio Stefano Milani e Giuseppe Manzo (redazione economia del GRS) intervistano Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del terzo Settore e Giovanni Anversa, giornalista Rai – trasmissione Paesereale.

La puntata speciale “Non c’è tempo” andrà in onda oggi dalle 15 su RadioArticolo1 e a seguire sul sito del Giornale Radio Sociale.

“Non c’è tempo è un’iniziativa editoriale del Giornale Radio Sociale, realizzata in collaborazione con RadioArticolo1 e con l’Agenzia Area. La puntata ha una durata di 20 minuti.

Per  le vostre domande agli ospiti:  redazione@giornaleradiosociale.it

Potrete seguirci anche su Facebook (www.facebook.com/giornaleradiosociale) e Twitter (@GrSociale) seguendo l’hashtag #noncètempo e leggere in tempo reale le dichiarazioni degli ospiti.

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Forum Terzo Settore: Barbieri è il nuovo portavoce, Casini nel Coordinamento Nazionale

L’Assemblea del Forum, la nomina di Pietro Barbieri e la posizione di Anpas

Roma, 30 gennaio 2013 – Pietro Barbieri è il nuovo Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. Lo ha eletto l’Assemblea nazionale del Forum riunita oggi a Roma. Pietro Barbieri succede ad Andrea Olivero, che ha guidato il Forum, per due mandati, dal 2006. Membro del Coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore dal 2008 Pietro Barbieri è presidente dal 1996 della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) ed è impegnato da anni sui temi del welfare e della difesa dei diritti.

“E’ sicuramente necessario trovare all’interno del Forum una maggiore coesione, una maggiore collegialità e una maggiore legittimazione degli atti che il Forum è chiamato a compiere. Ma sappiamo al contempo che la complessità del Forum è proprio la sua forza. Ed è per questo che dobbiamo essere in grado di riconoscere questa complessità e farne sintesi, per costruire rappresentanze forti all’interno del Forum che abbiano la capacità di rispondere alle complessità del nostro Paese”, ha dichiarato il neoportavoce. La questione sociale, l’emergenza culturale, la sostenibilità ambientale, il tema della sussidiarietà, quello della partecipazione democratica e della cittadinanza attiva, ma anche l’apertura al contesto europeo e alla comunicazione restano quindi obiettivi prioritari che il Forum si pone per i prossimi anni.

Assemblea Forum Terzo Settore

L’assemblea ha inoltre eletto il nuovo Coordinamento Nazionale, composto da:Luigi Agostini (Federconsumatori), Lucio Babolin (Cnca), Franco Bagnarol (Movi), Fausto Casini (Anpas), Irma Casula (Modavi), Gianfranco Cattai (Focsiv),  Arnaldo Chianese (Anteas), Antonio Di Matteo (MCL), Giorgio Dulio (Avis), Andrea Fora (Federsolidarieta’), Alessandro Geria (Anolf), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Vincenzo Manco (Uisp), Michele Mangano (Auser), Paola Menetti (Legacoopsociali), Maurizio Mumolo (Arci), Paolo Nardi (CDO), Nirvana Nisi (Ada), Benito Perli (Fitus), Stefano Tassinari (Acli).

Assemblea Forum Terzo Settore

La posizione di Anpas – “L’associazione Nazionale pubbliche assistenze ha creduto e ha investito molto nel Forum in questi anni, mettendo a disposizione i propri vertici e mobilitandosi quando richiesto. Ci aspettiamo per questo un riconoscimento e una considerazione per quello che abbiamo dato.

Crediamo nella rete fatta da partner diversi  (noi stessi, come sapete siamo cosi’) per la possibilita’ di contributi diversi e visione di insieme che arricchisce. Plaudiamo la logica che ha portato ad un unico portavoce e al lavoro di costruzione di una rete superando le divisioni anche se è un percorso non ancora concluso. E nel prossimo mandato questo lavoro deve essere portato avanti con forza.
Nel passato, all’interno del Forum, spesso ci sono state difficoltà nel trovare sintesi tra posizioni diverse che hanno portato ad immobilismo e a scarsa incisivita’ con una conseguente fragilita’ generale e quindi a non svolgere bene quei compiti di lobby del Forum, lobby nel senso giusto del termine, portatore degli interessi e della voce degli associati.
Speriamo che nel futuro non si lavori per logiche di appartenenza ma per valorizzare le differenze attuando le battaglie di alcuni con tutti.
Come Anpas non condividiamo le posizioni di altre realtà di volontariato che si stanno autoindirizzando verso un “quarto settore”. La nostra storia e l’operatività delle nostre pubbliche assistenze sul territorio evidenzia invece fortemente un ruolo oggettivo di struttura di terzo settore a pieno titolo. Ma questo lo crediamo per tutto il volontariato.
Noi riteniamo necessario preservare lo spazio pubblico nel Welfare operando nella logica della sussidiarietà facendo attenzione però ad evitare che il terzo settore diventi una stampella o surroga ma esercizio collettivo di responsabilità.
Vogliamo in  tal senso rinverdire le nostre origini che ci hanno visto nascere nelle Società di Mutuo soccorso sperimentando nuove alleanze e servizi in questo ambito.
Inutile ricordare che i fondi nazionali per i servizi sociali sono stati ridotti dal 2008 del 75% sopratutto nell’ambito della  assistenza alla persona e alle famiglie e su questo il Forum deve battagliare chiedendo ad esempio la ricostruzione del gruppo interparlamentare del terzo settore.
Ci riconosciamo come Anpas nei contenuti del documento proposto dal Coordinamento uscente. Vogliamo comunque evidenziare l’esigenza che vengano messi maggiormente in risalto alcuni aspetti che ci interessano: 

la revisione della normativa di settore: per noi la 266 ormai ecessita di una manutenzione abbondante e straordinaria.

Chiarire in particolare gli aspetti riguardanti le attivita’ commerciali svolte dal volontariato e piu’ in generale attuare una  riforma del codice civile negli argomenti di interesse del Terzo settore.
Vorremmo venga data maggiore enfasi alla utilità  e quindi un conseguente sostegno al mantenimento del servizio civile e al ruolo del terzo settore nell’ ambito della Protezione civile.
Inoltre è necessario lavorare sulla comunicazione incrementando ad esempio, i rapporti col servizio pubblico RAI.
Speriamo quindi che nel prossimo futuro il Forum si dia degli obiettivi chiari e pur nelle differenze di interessi tra le varie anime sia luogo di sintesi per arrivare insieme a individuare un idea di societa’ piu’ giusta.

 

 

L’intervista a Pietro Barbieri su www.nelpaese.it

  
 

 

 

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Giornata del volontariato: le storie sui social e la diretta radio

Vite volontarie: alle 15 su Radio Articolo 1

Roma, 5 dicembre 2012 – In occasione della Giornata internazionale del Volontariato, il GRS dedica uno speciale ai volontari, una realtà di quasi 3,3 milioni di italiani che ogni giorno scelgono, con responsabilità e impegno di fare qualcosa per gli altri, contribuendo alla crescita della coesione sociale nel nostro Paese.

Vite Volontarie andrà in onda oggi  dalle 15 su RadioArticolo1 e a seguire sul sito del Giornale Radio Sociale. Ai microfoni: Stefano Milani e Anna Monterubbianesi (redazione società del GRS) intervistanoMauro Platè, Vincitore della XIX edizione del Premio del Volontariato internazionale Focsiv – Silvia Conforti, volontaria di servizio civile e rappresentante nazionale dei giovani in servizio civile – Nunzia Coppedè, presidente della FISH Calabria e volontaria – Marco Lumello, responsabile sala operativa Protezione Civile Anpas.

Cresce il welfare, cresce l'Italia

 

Vite Volontarie è un’iniziativa editoriale del Giornale Radio Sociale, realizzata in collaborazione con RadioArticolo1 e con l’Agenzia Area.

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Raccorti Sociali: piccoli film per grandi idee – Premiazione 2012

Il 16 dicembre il cinema parla di volontariato. Appuntamento al Cinema Odeon, in piazza Strozzi a Firenze, dalle ore 15.00, per la proiezione e premiazione dei cortometraggi vincitori di “Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee 2012“, il festival-concorso organizzato da Cesvot e Aiart insieme a Fondazione Sistema Toscana – Mediateca che promuove la videonarrazione sociale al servizio del bene comune. L’iniziativa conclude la “50 Giorni di cinema internazionale a Firenze”. Tra gli ospiti, i registi Guido Chiesa e Francesca Archibugi.  La cerimonia sarà condotta dall’attrice Emanuela Mascherini accompagnata dai musicisti “Two pisces in alto mare” e Finaz della Bandabardò. In sala sarà presente una giuria popolare composta dagli allievi del “Primo laboratorio creativo di videonarrazione sociale Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee” e dai partecipanti al corso “Le parole del volontariato. Infrangere i silenzi”. Saranno presenti, fra gli altri, i rappresentanti della giuria tecnica: Stefano Rulli – presidente del Centro sperimentale di cinematografia di Roma, Pier Marco De Santi – docente di storia del cinema all’Università di Pisa e direttore artistico di Viareggio EuropaCinema, Paolo Benvenuti – regista, Salvatore De Mola – sceneggiatore e Mirco Mencacci – sound designer. Per ulteriori informazioni contattare Cosma Ognissanti, tel. 339.7145671- 339.7623692.


Firenze, 4 luglio 2012. Torna il festival-concorso nazionale “Raccorti Sociali. Piccoli film per grandi idee”, quest’anno alla sua quarta edizione. Il festival, che nel 2011 ha visto la presenza del Maestro Vittorio Taviani, presidente del Comitato scientifico, promuove la videonarrazione sociale al servizio del bene comune.

In questi giorni Cesvot e Aiart – associazione Spettatori onlus – Delegazione di Pisa stanno “scaldando i motori” dell’organizzazione, per definire le presenze e i particolari dell’iniziativa.

Patrizio Petrucci, presidente di Cesvot, si è dichiarato particolarmente soddisfatto della crescita registrata in questi anni dal progetto Raccorti, che ha realizzato “in breve” l’incontro del volontariato e del sociale con il cinema. “I nostri sforzi organizzativi e finanziari – afferma – sono stati premiati. Ci ha positivamente sorpreso la qualità delle opere finora pervenute, che si presentano come ottimi veicoli per la diffusione della cultura e i valori della solidarietà.”

La scadenza per l’invio delle opere è fissata per il 12 novembre 2012. La partecipazione è gratuita. I cortometraggi non devono superare i cinque minuti (titoli di testa e di coda compresi) e, se prevista, devono avere la colonna sonora originale.

Il monte premi consiste in attrezzature e materiale audiovisivo per un valore complessivo di euro 6.000,00.

Domenica 16 dicembre 2012 al Cinema Odeon, in piazza Strozzi a Firenze, si svolgerà la proiezione dei dieci cortometraggi selezionati in collaborazione con la FST – Mediateca Area Cinema. Al termine della proiezione saranno proclamati i vincitori.

Saranno anche proiettati i corti elaborati dagli allievi volontari del primo “Laboratorio creativo di videonarrazione sociale – Raccorti sociali. Piccoli film per grandi idee” organizzato dalla Delegazione Cesvot di Firenze.

Il regolamento completo e le schede di iscrizione sono scaricabili anche dal sito web www.raccortisociali.it

Per ulteriori informazioni contattare Cosma Ognissanti, tel. 339.7145671- 339.7623692.


 

Info: www.cesvot.it         www.raccortisociali.it

Invito premiazione (16 dicembre)

Come arrivare in auto

Come arrivare in autobus




 


 

 

 

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Lucca, 1 dicembre – Seminario “Gli Archivi Storici della associazioni di Volontariato”

Sabato 1 Dicembre 2012 alle ore 9 presso il salone dell’Arcivescovato di Lucca avrà luogo il seminario “Gli Archivi Storici delle associazioni di Volontariato – Idee a confronto con gli Enti istituzionali

In questa occasione sarà illustrato il lavoro fatto all’Archivio Storico della Misericordia di Lucca attraverso il primo anno di partecipazione al progetto “Non ti scordar di te” del Ce.S.Vo.T. (Centro Servizi Volontariato Toscana).

Istituzioni, esperti e studiosi si confronteranno sull’importanza della gestione degli archivi storici del volontariato

Per Anpas sarà presente Maurizio Garotti.

 

archivio storico Anpas

 

Le uscite dell’archivio storico di Anpas:

Numero 1-  IV Congresso a Spoleto (1904)

Numero 2- L’alluvione di Firenze (1966)

Numero 3 – Tra la sopravvivenza durante Fascismo e la rinascita dopo Croce Rossa

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Notizie dal CEV centro Europeo Volontariato – novembre

La Newsletter del CEV (Centro Europeo per il Volontariato) di novembre 

– Clicca qui per leggere CEV News di novembre – 

 

In questo numero:

La preparazione al “Social Care in Times of Crisis”on 15 November 2012 e la presentazione  alla conferenza internazionale PARTICIPATORY LOCAL WELFARE, CITIZENSHIP AND THIRD SECTOR ORGANIZATIONS.WHAT IS A STAKE? prevista a Pisa (31 gennaio-1 febbraio 2013)  organizzata dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione.

Tra le News dall’Unione Europea:

The EU Contribution to Active Ageing and Solidarity between Generations” – vai alla pubblicazione

Dall’Italia:
Anpas – La campagna “Terremoto io non rischio
Il Centro Servizi della Sardegna: Sardegna solidale 

 

 

Iscriviti qui per ricevere la e-newsletter mensile del CEV e leggere le precedenti
A questo link la precedente newsletter sul sito Anpas.

 

 

Cos’è il CEV

Dare voce ai volontari e alle organizzazioni di volontariato in Europa…

Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è una rete europea attualmente costituita da 80 membri, per la maggior parte centri di volontariato nazionali e regionali e agenzie per lo sviluppo del volontariato, di tutta Europa che operano congiuntamente al fine di sostenere e promuovere il volontariato. Il CEV trasmette alle istituzioni dell’Unione europea le priorità collettive e le preoccupazioni delle organizzazioni che lo compongono. Agisce inoltre come forum centrale per lo scambio di politiche, esperienze e informazioni sul volontariato. Le organizzazioni facenti parte del CEV rappresentano migliaia di organizzazioni di volontariato, associazioni e altri gruppi comunitari e di volontariato a livello locale, regionale, nazionale e, in alcuni casi, internazionale.

La visione del CEV è un’Europa in cui il volontariato occupa un ruolo di primo piano nella costruzione di una società coesa e inclusiva basata sulla solidarietà e su una cittadinanza attiva. La nostra missione consiste nel creare una realtà politica, sociale ed economica europea di supporto che favorisca la messa in atto del potenziale completo del volontariato.

Lavoriamo insieme ai nostri membri

• Per essere una voce rappresentativa del volontariato in Europa

• Per potenziare le infrastrutture del volontariato nei Paesi europei

• Per promuovere il volontariato e renderlo ancor più efficace.

 

I nostri obiettivi

• Promuovere il volontariato come esempio di cittadinanza attiva in Europa e cercarne il giusto riconoscimento da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione, delle imprese e dei responsabili politici di ogni livello

• Fare da ponte alla comunicazione tra organizzazioni di volontariato e il lavoro delle istituzioni europee

• Promuovere e sostenere il ruolo delle infrastrutture per il volontariato nel far percepire quest’ultimo come esempio di cittadinanza attiva in Europa

• Agire come fonte di conoscenza e ricerca per il volontariato in Europa

• Promuovere l’innovazione e una corretta prassi nell’ambito del sostegno e del potenziamento del volontariato, della partecipazione e della cittadinanza attiva attraverso lo scambio, un dialogo strutturato e la creazione di un network

• Sviluppare cooperazioni strategiche e alleanze con operatori chiave di tutti i settori

• Incrementare e diversificare l’affiliazione al CEV

• Mantenere e sviluppare l’efficiente gestione dell’organizzazione

Il CEV è socio di Social Platform (Piattaforma Sociale, ndt) e di IAVE (associazione Internazionale per l’impegno volontario, ndt)

 

I nostri servizi per gli iscritti al CEV e per il pubblico in generale

• Raccogliere e fornire informazioni sugli sviluppi all’interno dell’UE sui temi legati al volontariato

• Rappresentare le esigenze e le preoccupazioni degli iscritti al CEV nell’ambito della politica UE e con le istituzioni internazionali

• Effettuare ricerche sul volontariato

• Incoraggiare i rapporti tra organizzazioni e facilitare lo scambio di buona prassi e innovazione

• Fornire ai nostri soci un forum dove trovare partner per progetti a carattere europeo

Assemblee generali biannuali, conferenze, seminari, workshop e riunioni

CEV news (newsletter del CEV mensile in formato elettronico)

• Un sito Internet CEV interattivo

 

La nostra storia

Il CEV trae origine da un’iniziativa dei due Centri regionali belgi per il Volontariato, il Vlaams Steunpunt Vrijwilligerswerk (Osservatorio fiammingo per il Volontariato, ndt) e l’Association pour le Volontariat (associazione per il Volontariato, ndt) che, insieme al Centre National du Volontariat (Centro nazionale del Volontariato, ndt) (Francia), il National Centre for Volunteering (Centre nazionale per il Volontariato, ndt) (Regno Unito) e il Centro nazionale per il Volontariato (Italia), nel 1989 organizzarono a Lucca un Meeting per i rappresentanti dei Centri nazionali e regionali per il Volontariato di otto paesi europei. Il risultato del Meeting fu una dichiarazione congiunta per una maggiore cooperazione a livello europeo. Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è stato creato nel febbraio 1990 sulla base di questa dichiarazione e, nel 1992, riceve ufficialmente lo status di “organizzazione internazionale non-profit” registrata in Belgio. Il 5 dicembre 1995, il CEV organizza per la prima volta in assoluto la Giornata europea per il Volontariato presso il Parlamento europeo, Bruxelles, Belgio, con il sostegno attivo del Parlamento europeo, della Commissione, del Consiglio dell’Unione europea e dell’UNESCO.

Tra il 1993 e il 2001 il CEV ha svolto le funzioni di Ufficio di Assistenza Tecnica nell’ambito di 13 contratti dei programmi PHARE e TACIS-LIEN della Commissione europea nell’Europa centrale e orientale e nei paesi della CSI, pubblicando una serie di lavori inerenti questi stessi programmi.

 

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Forum Terzo Settore, IMU e enti non commerciali. Il Forum: si faccia chiarezza e non si penalizzi il non profit

Comunicato stampa

Dichiarazione del Portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero

Roma 13 novembre 2012 – Torna con impeto, sulle prime pagine dei giornali, il tema dell’IMU e della sua applicazione o meno “alla Chiesa” in una maniera che rischia, tuttavia, di essere semplicistica e di far passare una comunicazione parziale, se non errata. In effetti la materia riguarda l’IMU e la sua applicazione o meno agli enti non commerciali. Fra essi vi è certamente “la Chiesa”, o meglio le tante attività che vengono svolte da organizzazioni religiose, un sottoinsieme del più vasto mondo composto da  decine di migliaia di associazioni non profit. Affrontare il tema in modo approssimativo mette a rischio molte attività che vanno, ad esempio,  dalle mense ai dormitori, dall’assistenza ai disabili alla cura degli anziani, dalla protezione civile alla difesa del patrimonio culturale. Va da se che le attività commerciali debbano essere assoggettate all’IMU, ma i locali dove vengono svolte attività non commerciali da soggetti non profit (che siano di loro proprietà o affidate in uso ad altri soggetti non profit), dovrebbero, per la meritorietà delle attività svolte, essere preservate dall’IMU e poter continuare a essere vera risorsa a beneficio del Paese. Al contrario, verrebbero penalizzate e messe a rischio le tante attività che molte associazioni garantiscono, senza che si abbia gettito né, soprattutto, servizi per le persone spesso le più fragili.

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