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Forum Terzo Settore: la legge di stabilità alla prova degli emendamenti

Comunicato stampa

IL FORUM DEL TERZO SETTORE: DIVENTI UNA PRIORITA’ PER IL GOVERNO

Roma 07 novembre 2012 – Si sta delineando, in questa settimana, la nuova versione della ‘Legge di Stabilità 2013’. Il Forum del terzo Settore, che nelle scorse settimane ha posto l’attenzione sulle gravissime ripercussioni sociali di alcuni provvedimenti contenuti nel DDL, ribadisce con forza che le istanze sollevate vengano accolte nel testo definitivo al varo del Parlamento.“Abbiamo riscontrato alcuni significativi passi avanti, effetto delle iniziative di protesta e delle proposte portate nelle audizioni con le Commissioni e con i gruppi parlamentari – dichiara il Portavoce del Forum, Andrea Olivero – ma non sono sufficienti. E’ necessario ora vigilare affinché le tante richieste che ancora non hanno ricevuto una risposta vengano tradotte nel nuovo testo e infine approvate. Si tratta di temi sostanziali per il terzo settore, che riguardano moltissimi cittadini, e che devono diventare una priorità anche per il Governo. Basti pensare al fondo di 900 milioni di euro da destinare alle politiche sociali, che da un lato sembra essere stato ripristinato, dall’altro non è ancora ben chiaro come questi fondi saranno articolati, lasciando aperti, allo stato attuale, troppi punti interrogativi su quello che sarà il nuovo testo di legge.” Ci sono alcuni temi prioritari che il Forum ha già sottoposto all’attenzione del Governo, e che ad oggi sembrano essere stati stralciati, ma sui quali è necessario tenere alta l’attenzione: dall’ulteriore drastico taglio dei fondi nazionali per le politiche sociali, all’effetto combinato dell’aumento di un punto dell’IVA e diminuzione di un punto dell’IRPEF per  le fasce di reddito più basso, all’ aumento dell’Iva di 6 punti percentuali sulle prestazioni socio-sanitarie ed educative delle cooperative sociali, accompagnato da un taglio lineare del 10% per cento dei contratti in essere nel settore sanitario. Ancora, il provvedimento che fissa un tetto di 3 mila euro alle detrazioni e la soglia minima di 250 euro per le spese deducibili e detraibili, con effetti retroattivi dal 1 gennaio 2012, provvedimento che avrebbe l’effetto di disincentivare le donazioni per il terzo settore, in un momento in cui ce ne è maggiormente bisogno.“Ribadiamo ancora una volta – prosegue Olivero – che è necessario non contrapporre il welfare al risanamento economico, ma rilanciare e ripensare il welfare come un importante motore di sviluppo per il nostro Paese. Questo significa introdurre provvedimenti più equi e che tutelino le fasce di popolazione più marginali. Ci auguriamo che Governo e Parlamento siano in grado di trovare soluzioni soddisfacenti e che non ci riservino altre spiacevoli sorprese.”

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Forum Terzo Settore: la legge di stabilità alla prova degli emendamenti

Comunicato stampa

IL FORUM DEL TERZO SETTORE: DIVENTI UNA PRIORITA’ PER IL GOVERNO

Roma 07 novembre 2012 – Si sta delineando, in questa settimana, la nuova versione della ‘Legge di Stabilità 2013’. Il Forum del terzo Settore, che nelle scorse settimane ha posto l’attenzione sulle gravissime ripercussioni sociali di alcuni provvedimenti contenuti nel DDL, ribadisce con forza che le istanze sollevate vengano accolte nel testo definitivo al varo del Parlamento.“Abbiamo riscontrato alcuni significativi passi avanti, effetto delle iniziative di protesta e delle proposte portate nelle audizioni con le Commissioni e con i gruppi parlamentari – dichiara il Portavoce del Forum, Andrea Olivero – ma non sono sufficienti. E’ necessario ora vigilare affinché le tante richieste che ancora non hanno ricevuto una risposta vengano tradotte nel nuovo testo e infine approvate. Si tratta di temi sostanziali per il terzo settore, che riguardano moltissimi cittadini, e che devono diventare una priorità anche per il Governo. Basti pensare al fondo di 900 milioni di euro da destinare alle politiche sociali, che da un lato sembra essere stato ripristinato, dall’altro non è ancora ben chiaro come questi fondi saranno articolati, lasciando aperti, allo stato attuale, troppi punti interrogativi su quello che sarà il nuovo testo di legge.” Ci sono alcuni temi prioritari che il Forum ha già sottoposto all’attenzione del Governo, e che ad oggi sembrano essere stati stralciati, ma sui quali è necessario tenere alta l’attenzione: dall’ulteriore drastico taglio dei fondi nazionali per le politiche sociali, all’effetto combinato dell’aumento di un punto dell’IVA e diminuzione di un punto dell’IRPEF per  le fasce di reddito più basso, all’ aumento dell’Iva di 6 punti percentuali sulle prestazioni socio-sanitarie ed educative delle cooperative sociali, accompagnato da un taglio lineare del 10% per cento dei contratti in essere nel settore sanitario. Ancora, il provvedimento che fissa un tetto di 3 mila euro alle detrazioni e la soglia minima di 250 euro per le spese deducibili e detraibili, con effetti retroattivi dal 1 gennaio 2012, provvedimento che avrebbe l’effetto di disincentivare le donazioni per il terzo settore, in un momento in cui ce ne è maggiormente bisogno.“Ribadiamo ancora una volta – prosegue Olivero – che è necessario non contrapporre il welfare al risanamento economico, ma rilanciare e ripensare il welfare come un importante motore di sviluppo per il nostro Paese. Questo significa introdurre provvedimenti più equi e che tutelino le fasce di popolazione più marginali. Ci auguriamo che Governo e Parlamento siano in grado di trovare soluzioni soddisfacenti e che non ci riservino altre spiacevoli sorprese.”

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Forum Terzo Settore: DDL STABILITÀ E IMPRESE SOCIALI: ATTACCO ALLA CULTURA DEL NON PROFIT

Comunicato stampa

DDL STABILITÀ E IMPRESE SOCIALI: ATTACCO ALLA CULTURA DEL NON PROFIT

Roma 13 dicembre 2012 – Ancora una volta un attacco al non profit. Tra le pieghe della legge di stabilità un emendamento, proposto dai relatori Giovanni Legnini (Pd) e Paolo Tancredi (Pdl), introduce modifiche alla legge sull’Impresa Sociale. In particolare le imprese sociali costituite come srl e spa potranno distribuire gli utili ai soci e potranno inoltre distribuire il 50% dell’utile netto di esercizio a enti profit lucrativi o enti pubblici che siano soci dell’impresa sociale. “Si tratta di un emendamento che mina alle fondamenta la cultura del non profit e il requisito dell’assenza di lucro che caratterizza le imprese sociali, come previsto dall’art. 3 del D 155 del 2006, introducendo una logica capitalistica e speculativa nelle imprese sociali” – secondo Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore. “Una proposta profondamente sbagliata e incomprensibilmente inserita nella legge di stabilità che dovrebbe invece contenere esclusivamente disposizioni volte a fissare gli obiettivi di finanza pubblica. Sembra piuttosto che si voglia colpire i fondamenti culturali del terzo settore per aprire un varco all’introduzione della logica della speculazione finanziaria anche in questo mondo.” “Peraltro non è accettabile che provvedimenti di questa natura e di questa portata vengano introdotti di soppiatto e senza la minima consultazione dei soggetti interessati. Il Forum chiede il ritiro degli emendamenti” – conclude il Portavoce.

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UniTS – 12 novembre, Firenze: Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa

UniTS (Università del Terzo Settore) con il Patrocinio della Regione Toscana e in collaborazione con PSYTEL (Francia) e Public Health-99 (Bulgaria) partner del progetto “National Anti Intra Partner Violence Plans-EU Database-NAP”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma DAPHNE III invita a partecipare alla conferenza internazionale  Politiche di prevenzione contro la violenza di coppia in Europa: stato attuale e prospettive

La conferenza vuole essere un momento di riflessione e confronto sullo stato attuale in Europa e sulle raccomandazioni possibili ai vari Stati Membri per prevenire e curare il fenomeno della violenza di coppia. Alla conferenza parteciperanno rappresentanti delle Istituzioni Europee, Nazionali e locali e importanti organizzazioni ed enti che operano nel campo del contrasto alla violenza di genere a livello nazionale e internazionale.

Sono previsti interventi di esperti internazionali sul tema, oltre che la presentazione pubblica dei risultati del progetto e del database realizzato.

La conferenza sarà un momento rilevante anche per raggiungere il consenso sulle raccomandazioni che faremo alla Commissione Europea. 

Il convegno avrà luogo il 12 novembre 2012 presso l’Auditorium Santa Apollonia,Regione Toscana (Via San Gallo, 25/a, FirenzeOre 9.00 – 18.00)

 

Per info contattare: Segreteria organizzativa UniTS – Università del Terzo Settore 050/46171

units@uniterzosettore.it 

 

La partecipazione è gratuita,  ma occorre registrarsi entro il 7 novembre 2012

 

PROGRAMMA

Info per iscriversi

Visita la pagina dedicata all’evento

 

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Forum Terzo Settore al Governo: il welfare non è un peso, ma un motore di sviluppo

Comunicato stampa

IL FORUM AL GOVERNO: IL WELFARE NON E’ UN PESO, MA MOTORE DI SVILUPPO

Roma 25 ottobre 2012 – Il Forum del Terzo Settore è stato ricevuto dalle Commissioni riunite V (Bilancio, Tesoro Programmazione) della Camera e 5° (Programmazione economica, bilancio) del Senato in merito al disegno di legge ‘Legge di Stabilità 2013’.  

   

All’audizione hanno partecipato Andrea Olivero (Portavoce del Forum), Pietro Barbieri (Presidente Fish), Paola Menetti (Presidente Legacoopsociali) e Giuseppe Guerini (Presidente Confcooperative Federsolidarietà). Alle Commissioni sono state presentate istanze e criticità contenute del DDL.  

   

Sono numerosi i provvedimenti nella Legge di Stabilità che contengono misure discutibili e inique. –  dichiara Andrea Olivero –A partire dalla questione dell’aumento di un punto IVA e la diminuzione di un punto dell’IRPEF per le prime due fasce di reddito non esenti, che andrebbe a colpire maggiormente le persone più deboli e fragili, gravate dall’aumento dell’IVA, ma senza alcun beneficio dalla diminuzione dell’IRPEF. Un effetto combinato paradossale.”  

   

Un altro provvedimento allarmante è quello che limita, a determinate condizioni, la deducibilità e la detraibilità di taluni oneri, fissando una franchigia pari a euro 250 per le erogazioni liberali a favore delle Onlus (art.12, commi 4-10). Il terzo settore, e il volontariato in specie, si reggono, anche, sulle donazioni economiche fatte dai cittadini e dalle imprese. E’ chiaro che un provvedimento del genere avrebbe l’effetto di disincentivare le donazioni, in un momento in cui ce ne è maggiormente bisogno. Si ricorda che i commi in questione vedono la loro applicazione con  effetti retroattivi già dal 1 gennaio 2012.  

   

“L’aumento dell’Iva di 6 punti percentuali sulle prestazioni socio-sanitarie ed educative delle cooperative sociali  colpisce pesantemente un sistema di protezione sociale già asfittico, che avrebbe come effetto immediato un taglio di servizi da parte degli enti locali e drammatiche ricadute occupazionali, senza nessun beneficio in termini di gettito” – dichiara Guerini.  E’ una misura che colpisce direttamente i cittadini più svantaggiati: non autosufficienti e disabili, ma anche tutte le famiglie che usufruiscono, ad esempio, di servizi all’infanzia e asili. Non è inoltre accettabile la motivazione che  rimanda a Bruxelles e alla temuta procedura di infrazione europea l’ispirazione del provvedimento. Infatti non esiste  su questo argomento una procedura di infrazione aperta, vi è solo una richiesta di chiarimento. L’Italia dovrebbe anzi  utilizzare l’occasione aperta dalla Commissione Europea che ha avviato una consultazione sulle aliquote IVA agevolata, intrecciando questo lavoro con quelli sull’imprenditoria sociale. Il Governo  ha  una grande occasione per affermare l’autorevolezza dell’esperienza italiana in materia di Impresa sociale, riconoscendo  che la cooperazione sociale italiana che è il miglior esempio di impresa sociale a livello europeo”.

L’applicazione di questi provvedimenti taglia servizi e sicurezze, necessari per una speranza nel futuro. “Il governo – continua Olivero – ha un’immagine vecchia e inadeguata del concetto di welfare. C’è una resistenza incomprensibile a vedere i sistemi di protezione sociale, il lavoro di cura, l’educazione e l’investimento per contrastare emarginazione e povertà come azioni capaci di generare sviluppo. Nessuno tra i paesi più avanzati, tranne l’Italia, vanta una visione di politica sociale ed economica così antiquata.”

Il mancato reintegro – prosegue Barbieri – del Fondo per le Politiche Sociali, che nel 2008 ammontava a 2.520 milioni e nel 2013 ha una copertura di soli 200 milioni, per non dire del Fondo per la non autosufficienza, azzerato dal 2010, sta producendo un clima di forte preoccupazione nel Paese spingendo le persone a manifestare e indire scioperi della fame. A ciò si aggiungache l’aumento dell’Iva dal 4% al 10% per le prestazioni socio assistenziali viene accompagnato da un taglio lineare del 10% per cento dei contratti in essere nel settore sanitario – (art 6 comma 1 lettera a) – che si abbatte sui servizi territoriali.”

Si tratta – prosegue Menetti – di tagli lineari che non risolvono il problema, ma che, anzi, si traducono in una ulteriore pesante riduzione dei servizi resi ai cittadini, ed ai più deboli tra essi (asili, centri diurni ed educativi , residenze per anziani, etc.) del Paese. Questa taglio, 15-20% dei servizi non può che determinare, poi, licenziamenti proporzionali nella cooperazione sociale poiché colpisce attività ad alta intensità di lavoro in imprese sociali che operano in modo regolare ed efficiente, rispettando i contratti di lavoro e le norme fiscali e previdenziali.”

“Chiediamo quindi una profonda revisione di questi provvedimenti – conclude il Forum –, e chiediamo anche che il Fondo nazionale per politiche sociali, che ha subito una pesante contrazione negli ultimi anni, venga riportato ai livelli del 2008, incrementandolo di 500 milioni di euro per l’anno 2013 e di 500 milioni di euro per l’anno 2014. Siamo infatti convinti che contrarre le risorse a favore del welfare e delle politiche di protezione sociale no rappresenti un risparmio, ma un elemento di disequità e un freno per lo sviluppo.”

 

 

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Forum Terzo Settore, legge di stabilità: nuovo pesante attacco al Terzo Settore

Comunicato stampa

LEGGE DI STABILITA’: NUOVO PESANTE ATTACCO AL TERZO SETTORE

Roma 15 ottobre 2012

Dalle prime anticipazioni, il nuovo provvedimento del Governo, che muove dall’esigenza di pareggiare le finanze pubbliche, rappresenta un ulteriore e insensato attacco a tutto il terzo settore con ricadute gravissime per  la vita dei cittadini più deboli“. Così Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore, fortemente preoccupato per le misure contenute nella bozza del testo di Legge di Stabilità 2013.

 

Tre in particolare gli aspetti preoccupanti – secondo il Forum – che avranno pesantissime ricadute sul non profit italiano: l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali che passa dal 4% al 10%, la riduzione delle  detrazioni fiscali e la tassazione delle indennità risarcitorie.

 

Aumentare l’Iva di 6 punti percentuali sulle cooperative di tipo “A”, quelle che si occupano di infanzia, anziani, assistenza domiciliari, disabilità, tossicodipendenza, significa impedire la prosecuzione delle loro attività e minare profondamente il welfare della sussidiarietà, quello che coinvolge le organizzazioni del  privato sociale anche nella realizzazione dei servizi essenziali che le istituzioni pubbliche non sono più in grado di erogare. A fronte di un gettito finanziario di entità assai modesta, il provvedimento porterà ad una ulteriore riduzione dei servizi sociali, costi più elevati, meno posti di lavoro e una crescita del sommerso.

 

L’abbassamento del tetto massimo per le detrazioni a 3.000 euro all’anno a partire da subito, e quindi con  effetti retroattivi già dal 1 gennaio 2012, da un lato rompe il patto di fiducia tra Stato e cittadini, dall’altro riduce l’entità della riduzione dell’Irpef.

 

Sale inoltre da 129 a 250 euro la franchigia per le erogazioni liberali a favore delle Onlus con l’effetto di disincentivare le donazioni proprio in un momento in cui ce ne sarebbe maggiore bisogno, proprio per finanziare le attività sociali così colpite dai provvedimenti governativi. La stragrande maggioranza delle donazioni nel nostro paese sono infatti di entità modesta, al di sotto della nuova soglia della franchigia.

 

Gravissima anche la misura secondo la quale tutte le indennità risarcitorie, assegni di invalidità, indennità di accompagnamento, etc. diventerebbero imponibili ai fini IRPEF per chi ha redditi che superano i 15mila euro. Una situazione paradossale che vedrebbe lo Stato concedere un aiuto, per poi tassarlo.

 

“Ci troviamo di fronte – conclude il Portavoce – ad una iniziativa che colpisce ancora una volta le fasce più deboli di cittadini e tutte le attività sociali in spregio al principio di equità più volte proclamato. Di fronte alla numerose manovre finanziarie che si sono succedute ci siamo più volti domandati qual è l’obiettivo di questo Governo. Abbiamo ascoltato alla Conferenza del Volontariato de L’Aquila, il Ministro Fornero sull’importanza delle attività di volontariato nella crisi del nostro sistema di welfare: i provvedimenti varati ieri sembrano andare nella direzione diametralmente opposta. Dobbiamo prendere atto che si vuole demolire quel poco che rimane del nostro welfare e stroncare le organizzazioni sociali  che tanto stanno facendo per il Paese? Chiediamo al Governo di fare retromarcia.”

 

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A Torino con il Sud: 28-29 settembre

Terzo Settore: due giornate di confronto delle esperienze “esemplari”

sviluppate nel Mezzogiornonei primi sei anni di attività della Fondazione CON IL SUD

Torino, 17 settembre 2012 – Fondazione CON IL SUD, l’ente non profit privato nato dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore, in occasione del sesto anniversario, organizza ATorino, con il Sud, evento promosso in collaborazione con la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT e organizzato dalla Piazza dei Mestieri con il Patrocinio della Città di Torino, per raccontare le esperienze direte e il protagonismo dei giovani, attraverso le progettualità “esemplari” avviate nel Mezzogiorno.

 

Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione CON IL SUD: “Il sociale non è qualcosa da “attivare” nei momenti incui l’economia di uno Stato è fiorente. Ci sono economisti e premi Nobel che indicano nel capitale umano e neibeni comuni, ad esempio, le principali leve per creare uno sviluppo duraturo”

Saranno presenti operatori del terzo settore e del volontariato, rappresentanti del Governo e delle istituzioni nazionali, meridionali e torinesi, il 28 e il 29 settembre per l’evento “A Torino, con il Sud”: due giorni all’insegna della ‘condivisione’ con incontri, seminari e laboratori sui temi della coesione sociale e del “fare comunità” per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese. Si discuterà di scuola ed educazione deigiovani, legalità e beni confiscati alle mafie, welfare e volontariato, comunicazione sociale e civic media per avviare una riflessione comune e condividere con associazioni e istituzioni del Nord le esperienze concrete deiprimi sei anni di attività della Fondazione CON IL SUD.
“Avvieremo una riflessione comune e condivideremo esperienze concrete messe in pratica nel Mezzogiorno, che possono contaminare il Nord, superando lo stereotipo dello sviluppo a senso unico e l’idea di una Italia adoppia velocità. – Spiega Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD- Senza “coesione sociale” non può esserci sviluppo, è una condizione imprescindibile e non una conseguenza, qualcosa di cui occuparcisolo in momenti di prosperità. Economisti autorevoli e premi Nobel indicano nel capitale umano e nei benicomuni le principali leve per creare uno sviluppo duraturo. Contemporaneamente però continuiamo a misurareil divario Nord-Sud utilizzando un approccio meramente quantitativo. Il vero divario tra Nord e Sud non è solo nel reddito disponibile pro-capite, ma nelle condizioni di vita dei cittadini, nelle nuove povertà e nella mancanza di opportunità soprattutto per i giovani”

In questi sei anni di attività, la Fondazione CON IL SUD ha finanziato oltre 300 progetti in Sardegna,Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, coinvolgendo 4500 organizzazioni diverse e oltre 160mila “destinatari diretti”, soprattutto giovani. Gli interventi hanno diverse finalità: l’educazione dei ragazzialla legalità e il contrasto alla dispersione scolastica; la valorizzazione dei giovani talenti al fine di tratteneree attrarre i “cervelli” al Sud; la tutela e la valorizzazione dei beni comuni del patrimonio storico artistico,dell’ambiente e dei beni confiscati alle mafie; la qualificazione dei servizi socio sanitari; l’integrazione degliimmigrati. La Fondazione CON IL SUD ha inoltre finanziato la nascita delle prime 3 “fondazioni di comunità”meridionali: Napoli, Salerno, Messina.
Il programma dell’evento 2012 prevede una prima giornata, venerdì 28 settembre, che vedrà relatori di spiccoquali Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD, Luigi Ciotti, Presidente di Libera, MarcoRossi-Doria, Sottosegretario all’Istruzione e Giorgio Righetti, Direttore ACRI, confrontarsi sul contributo delTerzo Settore alla nuova politica nello scenario di crisi contemporanea, sui beni confiscati alle mafie quali benicomuni da valorizzare e sulle sfide educative dei prossimi anni.

Nella seconda giornata, sabato 29 settembre, sono previsti l’incontro istituzionale per i sei anni dellaFondazione CON IL SUD e seminari in parallelo sui temi del welfare di comunità, dei civic media edell’economia civile. Interverranno tra gli altri il Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, il Sindaco di Torino Piero Fassino, il Portavoce del Forum Terzo Settore Andrea Olivero, esperti di economia ecomunicazione, i Presidenti delle fondazioni di origine bancaria che sviluppano percorsi di attività sociale e nonprofit: Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI, Sergio Chiamparino, Presidente Compagnia di San Paolo e AndreaComba, Presidente Fondazione CRT.
L’evento è ospitato alla “Piazza dei Mestieri”, luogo simbolo di Torino dello sviluppo delle creatività e italenti dei giovani e fortemente impegnato anche nel dialogo Nord-Sud, grazie anche all’operatività sulterritorio siciliano, con la sede di Catania.

 

PROGRAMMAIncontri a ingresso libero con diretta Twitter trasmessa nelle sale e in streaming sul sito della manifestazione
VENERDÌ 28 SETTEMBRE – Piazza dei Mestieri, Torino
15.00 – 17.00 Tensostruttura”Dall’esperienza del terzo settore una nuova politica di fiducia e coesione oltre la crisi”, in collaborazione con FQTS(progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale)
Saluti di Dario Odifreddi, Presidente Piazza dei Mestieri. Interventi: Andrea Olivero, Portavoce Forum Terzo Settore;Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD; Luigi Ciotti, Presidente Libera; Gregorio Arena, Università di Trento,Giuseppe Cotturri, Università di Bari.

17.15 – 19.30 Sala Polifunzionale 2″Fare comunità educante: la sfida per crescere”, in collaborazione con Crescere al Sud
Introduce: Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia Europa Save the Children. Interventi: Marco Rossi-Doria,Sottosegretario all’Istruzione; Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD; Massimo Coda, ResponsabileOrganizzazione Unità Operative della Compagnia di San Paolo; Novella Pellegrini, Segretario Generale Enel Cuore Onlus;Giorgio Righetti, Direttore ACRI.Interventi e testimonianze della rete Crescere al Sud.
17.15 – 19.30 Sala Polifunzionale 1″Da beni confiscati a beni comuni: percorsi e proposte per l’uso sociale dei patrimoni sottratti alle mafie”, incollaborazione con Libera. associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Interventi: Renato Briganti, Università Federico II Napoli; Valentina Fiore, Direttore Consorzio Libera Terra Mediterraneo;Alberto Perduca, Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Torino; Antonio Bernardi, Presidente Fondazione Vodafone.Testimonianza di Franco La Torre a trent’anni dalla Legge Rognoni-La Torre, per la confisca dei beni della mafia.Testimonianze delle iniziative avviate sui beni confiscati: Progetto “Un bene per sempre”, Arci Bari;Progetto “Mandarinarte”, Ass. Acunamatata Palermo; “Cascina Caccia”, S. Sebastiano da Po – Torino. Modera Davide Pati,Responsabile Beni Confiscati di Libera. Conclude Luigi Ciotti, Presidente Libera.
SABATO 29 SETTEMBRE – Piazza dei Mestieri, Torino
10.00 – 12.00 Tensostruttura”Sei anni con il Sud”
Saluti: Cristiana Poggio, Vice Presidente Piazza dei Mestieri; Piero Fassino, Sindaco di Torino; Sergio Chiamparino,Presidente Compagnia di San Paolo; Andrea Comba, Presidente Fondazione CRT; Anna Di Mascio, Portavoce Forum TerzoSettore Piemonte.
Sei anni con il Sud, interventi e testimonianze: Pietro Ferrari Bravo, Direttore Fondazione CON IL SUD; Giovanni Vietri,Presidente Fondazione della Comunità Salernitana; Don Pino De Masi, Progetto “Liberamente insieme” Polistena, RC.
Tavola rotonda: Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione CON IL SUD; Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI; AndreaOlivero, Portavoce Forum Terzo Settore; Fabrizio Barca, Ministro per la coesione territoriale.
14.00 – 15.30 Sala Esposizioni 1″Nord e Sud uniti nel sociale”

Quattro storie di impegno civile e sociale nel welfare, testimoniate da due meridionali che operano al Nord e duesettentrionali che operano al Sud, per confrontarsi sulle diverse esperienze e interrogarsi sulla realtà che ci accomuna eche supera barriere e logiche divisorie.
Testimonianze dal Sud: Andrea Morniroli, Cooperativa Dedalus (Napoli); Loris Rossetto, associazione Amici del Tedesco(Crotone).Testimonianze dal Nord: Antonio Gallitelli, Comunità Emmanuel (Cassano Magnago, Varese); Daniela Ortisi, CooperativaEsserci (Torino).Modera: Maurizio Regosa, giornalista
16.00 – 19.00 Sala Esposizioni 1″Fare comunità in un sistema di welfare condiviso”
Interventi: Gian Paolo Barbetta, Responsabile Unità Strategica per la Filantropia di Fondazione Cariplo e docenteUniversità Cattolica del Sacro Cuore; Sergio D’Angelo, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli; Elide Tisi,Assessore alla Sanità e Politiche Sociali del Comune di Torino; Giovanni Pensabene, coordinamento Libera ReggioCalabria; Giuseppina De Santis, Direttore Centro Einaudi – Secondo Welfare; Gaetano Giunta, Direttore FondazioneComunità di Messina; Gianluca Vacchini, Direttore operativo Fondazione della Comunità del Novarese. Modera RiccardoBonacina, Direttore editoriale di Vita.
16.00 – 19.00 Sala Polifunzionale 2″Comunicare per cambiare. Mappe, percorsi ed esperienze” in collaborazione con Fondazione <ahref
Interventi: Andrea Volterrani, Università di Roma Tor Vergata; Gaia Peruzzi, Università Sapienza di Roma; Luca DeBiase, giornalista e presidente Fondazione <ahref; Alberto Salza, scrittore e antropologo; Giancarlo Sciascia, Communitymanager Fondazione <ahref. Testimonianze delle buone pratiche: progetto Media civici con il Sud; Giornale Radio Sociale;Esperienzeconilsud.it.
16.00 – 19.00 Sala Polifunzionale 1″Politica, economia, finanza, partecipazione: con chi e come uscire dalla crisi”, a cura di FQTS (progetto di Formazionedei Quadri del Terzo Settore meridionale)
Interventi: Donato Masciandaro, Università Bocconi; Leonardo Becchetti, Università Tor Vergata; Salvio Capasso,Responsabile Ufficio Economia delle Imprese e Terzo Settore SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno; Tito Almirati,Consorzio Sociale Abele Lavoro; Davide Biolghini, Distretto dell’economia solidale del Parco Sud Milano.
In appendice alla manifestazione, domenica 30 settembre dalle 9 alle 12, il progetto FQTS coinvolgerà le rappresentanzedel Terzo Settore italiano nel seminario “La Formazione quadri del Terzo settore è una questione italiana?”.

 

INIZIATIVA ITINERANTE – SABATO 29 SETTEMBRE
Torino Creola- – iniziativa itinerante a cura dell’associazione “Stalker Osservatorio nomade”: una ‘passeggiata’ apertaai cittadini e alle realtà sociali torinesi e non, nei luoghi di vecchia e nuova immigrazione, per condividere esperienze etestimonianze, con un’attenzione alle contaminazioni culturali che stanno ridisegnando il volto della città. Il percorsourbano di sabato 29 settembre sarà anticipato da una settimana di workshop, dal 21 al 28 settembre, nelle Case diQuartiere della città, per coinvolgere attivamente associazioni e cittadinanza nel progetto, raccogliere le testimonianzedirette di urbanisti, documentaristi, artisti, operatori e condividere il percorso che sarà promosso con una mappa digitaleon-line. http://torinocreola12.wordpress.com

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KoineT: il progetto di Anpas con Fondazione Con il Sud

 

 


 

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Anpas al Meeting della Cittadinanza e della Partecipazione Attiva, 19-20 ottobre

Anpas parteciperà al Meeting della Cittadinanza e della Partecipazione attiva in programma ad Avellino il 19 e 20 ottobre.

La buona prassi progettuale conseguita, ha disegnato un proficuo percorso, mai interrotto che, passo dopo passo, conduce a vittorie sempre più entusiasmanti ed incoraggianti. Attualmente questo viaggio sta portando a termine le ultime tappe previste dal progetto ”Volontouriamo” , progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali direttiva 2010. Un progetto concepito per favorire l’incontro tra due popoli speciali, quello delle associazioni di volontariato, nei volti del numero sempre crescente di volontari e quello dei cittadini che, sia come bisognosi di supporto, che come sostenitori, scoprono la loro grande opportunità di fare la differenza.

“Volontouriamo”ha cominciato, ormai sei mesi fa, a sorvolare la verde Irpinia, posandosi ora sulle piazze più significative, ora su luoghi più estremi, come il carcere di Sant’angelo dei Lombardi, trattando temi delicati e di primaria importanza.

quale stella polare del percorso di evoluzione sociale per le associazioni delle nostre terre.

Nella veste di “Meeting del volontariato” potrà accogliere, non solo esperti ed addetti ai lavori, ma anche e soprattutto cittadini comuni che possano prendere spunto e sentirsi spronati dal più efficace strumento promozionale esistente: la testimonianza autentica e la possibilità di partecipare in prima persona.

Il Meeting sarà strutturato in aule per workshop , area stands espositivi delle reltà del terzo settore e degli enti locali, area per lo screening sulla salute della persona oltre ad una salone per i convegni di chiusura delle giornate.

All’esterno della struttura, saranno strutturate aree giochi per i bambini con laboratori artistici e creativi, oltre a a due zone per gli spettacoli teatrali e musicali che chiuderanno le giornate del Meeting.

per info e prenotazioni stand: info@dontb.it oppure  progetti@dontb.it

 

 

La Don Tonino Bello Onlus, associazione di volontariato, è una solida presenza nel mondo del terzo settore. Da 12 anni ha iniziato una ”Odissea” nel mondo delle necessità e delle diversità, sposando le proprie iniziative all’obiettivo primario del coinvolgimento attivo dell’animo umano nel senso di appartenenza e di cittadinanza, quale esempio di civile mutuo supporto.

 


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Notizie dal CEV centro Europeo Volontariato

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Ottobre 2013 

La Newsletter di ottobre 2013 – Clicca qui per leggere CEV News

In evidenza in questo numero:

Webinar EVEN Si è svolto il 16 ottobre il webinar sul Volontariato d’impresa promosso da EVEN-Employee Volunteering European Network

South East European Youth Network (SEEYN) organizza il corso di formazione su “Giovani per la pace e la  riconciliazione” che si svolgerà dal 1al 10 dicembre a Sarajevo. Scadenza per la domanda: 4 novembre 2013

-Il CESE-Comitato Economico e Sociale Europeo ha adottato un parere sul Corpo volontario europeo di aiuto umanitario: preparare i cittadini di tutti gli Stati membri dell’UE e incoraggiarli a partecipare
CEV Policy Conference a Sarajevo Il volontariato transfrontaliero nell’Anno Europeo dei Cittadini – A cosa serve? Online i poster delle presentazioni e la galleria fotografica della Conferenza internazionale organizzata dal CEV, il 3-4 ottobre 2013.
Il CEV è stato incaricato dalla Commissione Europea di analizzare i progetti di volontariato d’impresa esistenti a livello internazionale al fine di sviluppare raccomandazioni rispetto all’inserimento di questo filone progettuale nel Programma del Corpo volontario europeo di aiuto umanitario. Per partecipare all’indagine contattare even@cev.be.

EU Aid Volunteers: nuove opportunità con VSO per partecipare al Corpo volontario europeo di aiuto umanitario


– Clicca qui per leggere CEV News di settembre 2013 –

In questo numero:

– Volontariato europeo e CEV ai microfoni di Radio Anpas Sicilia (vai alla news sul sito di Radio Anpas Sicilia)

– SAMI: il Forum di Berlino

– Corso di formazione sulla gestione dei volontari, promosso dal Centro Nazionale del Volontariato Ungherese e finanziato dal programma Grundtvig

– Pubblicate le Linee guida della Commissione Europea in supporto alla società civile nei paesi dell’allargamento dell’Unione (2014-2020).

Aggiornamenti CEV: “Volontariato transnazionale nell’Anno Europeo della Cittadinanza – a che serve? A promuovere la cittadinanza europea o a incrementare l’occupazione?”, è il titolo della conferenza alla quale parteciperà Anpas il 3 e 4 ottobre a Sarajevo. A breve gli aggiornamenti e la descrizione dell’evento

La Newsletter di gennaio 2013 – Clicca qui per leggere CEV News


In questo numero:

 

– “Making things EVEN”: formazione e capacity building per la conferenza di primavera del CEV (Dublino, 18-19 Aprile 2013). Guarda qui il programma provvisorio
 
– Passaporto Europeo delle Competenze: online uno strumento unico per raccogliere tutte le competenze educative e formative dei cittadini (anche in italiano)
– Comitato delle Regioni: pubblicata online una cassetta per gli attrezzi per comunicare la cittadinanza europea a livello locale

– Comitato Economico e Sociale: pubblicato uno studio che analizza l’impatto della crisi sulle organizzazioni della società civile

2013 Anno Europeo dei Cittadini: l’annuncio ufficiale della Commissione Europea e il riconoscimento dell’Alleanza per l’Anno Europeo

 

 


 

La Newsletter di dicembre 2012 – Clicca qui per leggere CEV News

In questo numero:

2013 Anno Europeo dei Cittadini: l’annuncio ufficiale della Commissione Europea e il riconoscimento dell’Alleanza per l’Anno Europeo

 

 

 


 

– La Newsletter di novembre 2012 – Clicca qui per leggere CEV News 

In questo numero:

La preparazione al “Social Care in Times of Crisis”on 15 November 2012 e la presentazione  alla conferenza internazionale PARTICIPATORY LOCAL WELFARE, CITIZENSHIP AND THIRD SECTOR ORGANIZATIONS.WHAT IS A STAKE? prevista a Pisa (31 gennaio-1 febbraio 2013)  organizzata dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione.

Tra le News dall’Unione Europea:

The EU Contribution to Active Ageing and Solidarity between Generations” – vai alla pubblicazione

Dall’Italia:
  Anpas – La campagna “Terremoto io non rischio
Il Centro Servizi della Sardegna: Sardegna solidale


 


 

– La Newsletter di ottobre 2012 – Clicca qui per leggere CEV News

In questo numero:

CEV Symposium in Cascais, Portugal

CEV joins campaign for EY2014

CEV Director speaks during the seminar Social Exclusion in European Cities: Training Volunteers to meet the Challenge



 

– La Newsletter di settembre 2012 – Clicca qui per leggere CEV News

 

 

 

 

Notizie dal CEV centro Europeo Volontariato Leggi tutto »

Notizie dal CEV centro Europeo Volontariato – ottobre

La Newsletter del CEV (Centro Europeo per il Volontariato) di ottobre 

– Clicca qui per leggere CEV News di ottobre – 

 

In questo numero:

CEV Symposium in Cascais, Portugal

CEV joins campaign for EY2014

CEV Director speaks during the seminar Social Exclusion in European Cities: Training Volunteers to meet the Challenge

 

 

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A questo link la precedente newsletter sul sito Anpas..

 

 

Cos’è il CEV

Dare voce ai volontari e alle organizzazioni di volontariato in Europa…

Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è una rete europea attualmente costituita da 80 membri, per la maggior parte centri di volontariato nazionali e regionali e agenzie per lo sviluppo del volontariato, di tutta Europa che operano congiuntamente al fine di sostenere e promuovere il volontariato. Il CEV trasmette alle istituzioni dell’Unione europea le priorità collettive e le preoccupazioni delle organizzazioni che lo compongono. Agisce inoltre come forum centrale per lo scambio di politiche, esperienze e informazioni sul volontariato. Le organizzazioni facenti parte del CEV rappresentano migliaia di organizzazioni di volontariato, associazioni e altri gruppi comunitari e di volontariato a livello locale, regionale, nazionale e, in alcuni casi, internazionale.

La visione del CEV è un’Europa in cui il volontariato occupa un ruolo di primo piano nella costruzione di una società coesa e inclusiva basata sulla solidarietà e su una cittadinanza attiva. La nostra missione consiste nel creare una realtà politica, sociale ed economica europea di supporto che favorisca la messa in atto del potenziale completo del volontariato.

Lavoriamo insieme ai nostri membri

• Per essere una voce rappresentativa del volontariato in Europa

• Per potenziare le infrastrutture del volontariato nei Paesi europei

• Per promuovere il volontariato e renderlo ancor più efficace.

 

I nostri obiettivi

• Promuovere il volontariato come esempio di cittadinanza attiva in Europa e cercarne il giusto riconoscimento da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione, delle imprese e dei responsabili politici di ogni livello

• Fare da ponte alla comunicazione tra organizzazioni di volontariato e il lavoro delle istituzioni europee

• Promuovere e sostenere il ruolo delle infrastrutture per il volontariato nel far percepire quest’ultimo come esempio di cittadinanza attiva in Europa

• Agire come fonte di conoscenza e ricerca per il volontariato in Europa

• Promuovere l’innovazione e una corretta prassi nell’ambito del sostegno e del potenziamento del volontariato, della partecipazione e della cittadinanza attiva attraverso lo scambio, un dialogo strutturato e la creazione di un network

• Sviluppare cooperazioni strategiche e alleanze con operatori chiave di tutti i settori

• Incrementare e diversificare l’affiliazione al CEV

• Mantenere e sviluppare l’efficiente gestione dell’organizzazione

Il CEV è socio di Social Platform (Piattaforma Sociale, ndt) e di IAVE (associazione Internazionale per l’impegno volontario, ndt)

 

I nostri servizi per gli iscritti al CEV e per il pubblico in generale

• Raccogliere e fornire informazioni sugli sviluppi all’interno dell’UE sui temi legati al volontariato

• Rappresentare le esigenze e le preoccupazioni degli iscritti al CEV nell’ambito della politica UE e con le istituzioni internazionali

• Effettuare ricerche sul volontariato

• Incoraggiare i rapporti tra organizzazioni e facilitare lo scambio di buona prassi e innovazione

• Fornire ai nostri soci un forum dove trovare partner per progetti a carattere europeo

Assemblee generali biannuali, conferenze, seminari, workshop e riunioni

CEV news (newsletter del CEV mensile in formato elettronico)

• Un sito Internet CEV interattivo

 

La nostra storia

Il CEV trae origine da un’iniziativa dei due Centri regionali belgi per il Volontariato, il Vlaams Steunpunt Vrijwilligerswerk (Osservatorio fiammingo per il Volontariato, ndt) e l’Association pour le Volontariat (associazione per il Volontariato, ndt) che, insieme al Centre National du Volontariat (Centro nazionale del Volontariato, ndt) (Francia), il National Centre for Volunteering (Centre nazionale per il Volontariato, ndt) (Regno Unito) e il Centro nazionale per il Volontariato (Italia), nel 1989 organizzarono a Lucca un Meeting per i rappresentanti dei Centri nazionali e regionali per il Volontariato di otto paesi europei. Il risultato del Meeting fu una dichiarazione congiunta per una maggiore cooperazione a livello europeo. Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è stato creato nel febbraio 1990 sulla base di questa dichiarazione e, nel 1992, riceve ufficialmente lo status di “organizzazione internazionale non-profit” registrata in Belgio. Il 5 dicembre 1995, il CEV organizza per la prima volta in assoluto la Giornata europea per il Volontariato presso il Parlamento europeo, Bruxelles, Belgio, con il sostegno attivo del Parlamento europeo, della Commissione, del Consiglio dell’Unione europea e dell’UNESCO.

Tra il 1993 e il 2001 il CEV ha svolto le funzioni di Ufficio di Assistenza Tecnica nell’ambito di 13 contratti dei programmi PHARE e TACIS-LIEN della Commissione europea nell’Europa centrale e orientale e nei paesi della CSI, pubblicando una serie di lavori inerenti questi stessi programmi.

 

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