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Servizio Civile: le scelte consapevoli dei ragazzi della Valle d’Aosta

Servizio Civile: le scelte consapevoli dei ragazzi della Valle d’Aosta

Buone pratiche: il format creato da Romuald Desandrè per promuovere storie di Servizio Civile in Valle d’Aosta. Da leggere, guardare… e replicare!

 

La scelta di Marika

  
 

 

 


La scelta di Richard

  
       


La scelta consapevole di Andrea

  
     

 


La scelta consapevole di Roberta

  
   

 

 

 

 

 

Come promuovere un bando di un’istituzione rendendolo leggero e scorrevole,
magari cercando di emozionare il pubblico?

Questa domanda mi ha assillato per diversi giorni, più precisamente dal momento che è uscito il bando per il Servizio Civile Nazionale per il 2011-2012. Tempi stretti, solo 30 giorni per la promozione, questo è quello che ti mette ha disposizione la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Bene, mi metto al lavoro sin dalle prime ore del primo giorno di pubblicazione del bando. Aggiornamento del sito web della Federazione Regionale dei Volontari del Soccorso della Valle d’Aosta, si inseriscono tutti gli estremi del bando ed i moduli da scaricare. A metà mattinata mando in stampa 2500 pieghevoli da far distribuire dalle associazione che aderiscono al progetto in punti di interesse e di aggregazione giovanile.
In prima battuta può sembrare un buon lavoro, non fosse che viviamo in pieno l’era del social-network. Cosa fare? Ovviamente la prima risposta è Facebook, pubblico i bandi sulla pagina della Federazione.
Dopo una nottata insonne mi viene l’idea di sentire i volontari in servizio in questo momento, in effetti parliamo sempre di Servizio Civile promuovendo più l’immagine dell’istituzione che non quella del volontario. Così telecamera in spalla vado a trovare i ragazzi, quattro semplici domande (perché hai scelto di fare il servizio civile? Che aspettative avevi prima di iniziare? Cosa ti ha dato il servizio civile? Perché lo consiglieresti?), risposte brevi, timide ed imbarazzate ma assolutamente sincere.
Si torna in studio, un breve montaggio, tolgo le domande, due titoli, una musica royalty-free ed ecco un mini-format da condividere su Facebook e Youtube.
In queste brevi interviste, registrate in Valle d’Aosta, ai piedi del Monte Bianco, vengono raccontate le esperienze di Marika, Roberta, Andrea e Richard, volontari di Servizio Civile Nazionale 2010-2011.
Spero che questa mia idea di voler comunicare le storie vissute direttamente dai ragazzi dia migliori frutti di quella di voler comunicare freddamente una notizia da una istituzione.
 

Romuald Desandré, Comunicatore Anpas Valle d’Aosta

 

Altri link

www.volontaridelsoccorsovda.it

Youtube: il canale dei volontari Anpas della Valle d’Aosta


Info e modulistica per l’ultimo bando (scade il 21 ottobre 2011)

 

Le pubbliche assistenze dove presentare la domanda e i progetti attivi nelle regioni

N.B. I progetti potrebbero subire delle modifiche: siamo in attesa di ulteriori comunicazioni da parte dell’UNSC riguardo le limitazioni, che comunque non riguarderanno il numero delle sedi nè il numero dei posti a disposizione.

 

La domanda di Servizio Civile Nazionale – pdf

Dichiarazione da allegare alla domanda – pdf

Il testo del Bando nazionale di servizio civile per il 2011 (scadenza 21 ottobre 2011)

La guida al bando nazionale di Servizio Civile (da esseciblog)

 

Servizio Civile Anpas 2011

 


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Servizio Civile Nazionale a rischio chiusura: la petizione della CNESC

CNESC DENUNCIA SERVIZIO CIVILE NAZIONALE A RISCHIO CHIUSURA

In 4 anni un taglio di oltre il 40%

 

 Banner-servizio-civileLa Cnesc è indignata per l’ulteriore taglio che il Governo ha deciso di fare, nella manovra di stabilità, delle già scarse risorse economiche previste per il servizio civile.

Dai 299 milioni stanziati per il 2008 si passa ai 68 milioni previsti per il 2012.

Un taglio, in 4 anni, di oltre il 400%.

68 Milioni di euro che non sono neanche sufficienti a coprire i costi nel 2012 dei posti messi a bando recentemente.

L’irresponsabilità di un Governo che vuole far morire una delle poche esperienze di cittadinanza attiva, di investimento positivo per i sui giovani aumenta le ingiustizie.

Colpisce inoltre che lo stesso Governo che sostiene che il SCN è la forma complementare alle FFAA di difesa della Patria con mezzi e strumenti non armati e nonviolenti, poi tagli le risorse per gli studenti, i poliziotti, i soldati, gli insegnanti, i disabili, i giovani del SCN e mantenga le risorse per le armi e le cricche.

Basta con la logica dell’emergenza che maschera la non volontà di investire sui giovani e sul futuro di questo nostro paese.

Noi siamo convinti che proprio nei momenti di emergenza, occorre alzare lo sguardo in avanti e fare scelte coraggiose che sanno scrutare l’orizzonte e disegnare un futuro di pace, di sviluppo sociale e difesa dei diritti di tutti.

Basta con chi, ancora una volta, non ha il coraggio di sperimentare percorsi reali di inclusione e cittadinanza aperti anche ai giovani immigrati e su questo, come detto dal 2009, abbiamo una visione diversa dal Sottosegretario Giovanardi della difesa della Patria in modo non armato e nonviolento.

La CNESC chiede al Governo ed a tutte le forze politiche e sociali di difendere questo istituto della Repubblica Italiana, confermando per il 2012 almeno i 113 milioni di euro previsti.

Chiediamo al Presidente della Repubblica, che ha sempre apprezzato e lodato l’esperienza del servizio civile, in qualità di Capo della Forze Armate di prendersi a cuore il destino del servizio civile nazionale.

 

 

Firma la petizione: Non tagliate il futuro dell’Italia!

Firma la petizione online


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Basta schiaffi ai giovani (2010)


Servizio Civile Anpas 2011

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Basta schiaffi al Servizio Civile: anche il Forum aderisce

Il Forum del Terzo Settore contro la chiusura del Servizio Civile Nazionale

 

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Il Forum del Terzo settore aderisce alla Campagna lanciata dalla CNESC a favore del servizio civile “Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale“.

 

La Legge di Stabilità 2012 taglia ulteriormente le già poche risorse destinate al servizio civile. I fondi stanziati subiscono una riduzione del 400% in 4 anni, passando dai 299 milioni di euro per il 2008 ai 68 milioni previsti per il 2012. Una cifra che non consente nemmeno di coprire i costi per tutti i giovani che dovrebbero partire.

 

Togliere fondi al servizio civile – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum – significa metterne a repentaglio l’esistenza stessa, facendo venir meno un’importante esperienza di cittadinanza attiva e di investimento positivo sui circa 100.000 giovani che ogni anno chiedono di prestare servizio civile.

 

Il Forum sostiene la Cnesc nella sue richieste: al governo di difendere questo istituto, confermando per il 2012 almeno i 113 milioni di euro già previsti (stanziamenti per almeno 40.000 giovani su base annua); alle Regioni e Province autonome perché prevedano propri stanziamenti aggiuntivi, utili ad incrementare ulteriormente il numero di giovani coinvolti. Chiede infine che le finalità dell’istituto del servizio civile nazionale vengano finalmente stabilite per legge.

 

 

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La denuncia della CNESC

La lettera al Sottosegretario Giovanardi (2010)

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Servizio Civile Anpas 2011

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Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani.

Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani.

Lo scorso 27 maggio, il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto legge del Governo n. 2680 che regola le modalità di voto per i prossimi referendum (12 e 13 giugno prossimi): il sito esseciblog ha rivelato che la possibilità  di votare all’estero è prevista solo per militari e funzionari dello Stato. Gli altri italiani che operano all’estero, quindi volontari in Servizio Civile Nazionale ed il personale di organizzazioni non governative operanti in missioni internazionali, non potranno votare nei paesi dove operano. Di fatto saranno costretti a tornare in patria dai paesi in cui svolgono il servizio, anticipando le spese viaggio, che verranno rimborsate solo in seguito (vedi l’avviso della Presidenza del Consiglio).

 

«Non è la prima volta che questo Governo si dimentica del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale per il servizio civile Anpas, «come al solito si usano due pesi e due misure nell’assicurare gli stessi diritti a chi, come i ragazzi che svolgono il Servizio Civile all’estero, svolge forme di difesa della patria diverse da quelle previste per le forze armate. La negazione, di fatto, del diritto di voto si aggiunge ad altri gravi provvedimenti che, di fatto, stanno chiudendo il Servizio Civile: basti pensare agli stanziamenti sulla mini-naja».

 

Ancora una volta, il Governo non permette a possibilità di esercitare un diritto ai giovani italiani in Servizio Civile: forse avere giovani impegnati in azioni di cittadinanza attiva è un pericolo per un referendum che pone importanti questioni per la vita delle comunità italiane. Inoltre, la decisione di rimborsare expost le spese del viaggio, talvolta intercontinentale, rappresenta un’ulteriore spesa per le casse di un settore martoriato da tagli costanti che ne stanno decretando la fine. Non sarebbe bastato estendere la possibilità di votare nelle ambasciate, prevista per i militari all’estero, anche per i ragazzi in Servizio Civile?

 

Anpas, come in altre occasioni, auspica un cambiamento di rotta da parte del Governo in favore del Servizio Civile e dei diritti di giovani italiani che mettono a disposizione la propria passione e la propria crescita a disposizione di intere comunità, in Italia e nel mondo.


31 maggio – in seguito alle proteste di Anpas, l’On. Di Biagio (FLI) ha presentato un’interrogazione parlamentare – leggi>>>


Altri articoli

La lettera aperta al Sottosegretario Giovanardi (9 dicembre 2010)

Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani. Leggi tutto »

Servizio Civile: interrogazione dell’On Velo sul taglio ai finanziamenti

 

Il Sottosegretario Carlo Giovanardi ha risposto ad una interrogazione parlamentare dell’On. Silvia Velo in merito agli scarsi finanziamenti che colpiscono da anni il Servizio Civile Nazionale. (vedi allegati)

 

Anpas ritiene che la risposta del Sottosegretario non soddisfa l’esigenza di chiarezza sia sui finanziamenti che sulla Riforma della Legge 64/2001, che non è stato ancora messa in calendario dal Parlamento.

 

Anpas condivide le perplessità dell’On. le Velo sulla tardiva risposta del Governo: l’annuncio di ulteriori risorse non risolve la situazione drammatica in cui versa il Servizio Civile, né da indicazioni sul futuro di questa esperienza di cittadinanza attiva. Alla base della perplessità anche il fatto che il Governo ha disatteso più volte le promesse su nuovi finanziamenti a questo settore.

 

ALLEGATI:

Interrogazione On. Velo

Risposta Sottosegretario Giovanardi

 

Servizio Civile: interrogazione dell’On Velo sul taglio ai finanziamenti Leggi tutto »

Nuove condizioni per i conti correnti dei ragazzi in Servizio Civile

BNL Revolution: cambiano le condizioni contrattuali per i ragazzi in Servizio Civile

bnl revolution conto Agenzia Parlamentare riporta oggi (10 gennaio) che la Bnl (Gruppo Bnp Paribas), lo scorso 20 settembre ha cambiato unilateralmente alcune condizioni contrattuali del suo conto “BNL revolution”.

Il conto, utilizzato dal 1° dicembre 2009 dall’Ufficio nazionale del servizio civile per il pagamento dei compensi ai volontari, venne scelto tra le poche polemiche, che hanno portato anche ad una specifica interrogazione parlamentare dell’on. Erica Rivolta (Lega Nord). Nel risponderle a maggio 2010 il Sottosegretario con delega, sen. Carlo Giovanardi, aveva precisato che la scelta era caduta su questo conto per una serie «di agevolazioni e di benefici per i volontari», tra i quali segnalava anche «l’assenza di costi per le operazioni via internet».

A causa di queste nuove condizioni ora i costi saranno di 0.50 centesimi verso altri clienti Bnl e 1 euro verso altre banche.

Non si sa se la convenzione stipulata dall’Unsc con la Bnl preveda di mantenere gratuiti questi servizi.

Alla luce di questi cambiamenti, Anpas consiglia a tutti i ragazzi e le ragazze (che proprio oggi iniziano la loro esperienza di Servizio Civile) a leggere bene le condizioni del nuovo “foglio illustrativo” del conto Bnl.

 


 

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  • “Un’altra triste pagina delle banche”…continua a leggere la replica della deputata Rivolta sul cambiamento delle tariffe- Agenzia Parlamentare
  • Approfondimento: Dossier “Le banche armate” – Esseciblog

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Servizio Civile, Interrogazione Parlamentare sulla Consulta

L’on. Guglielmo Vaccaro (PD) ha presentato lo scorso 22 dicembre un’interrogazione parlamentare (n. 4/10168) per chiedere al Governo «quali siano i criteri utilizzati nella scelta dei membri nominati nella Consulta nazionale per il servizio civile», designata lo scorso 27 ottobre. Mentre all’inizio di questo mese era stata l’Anpas, attraverso il suo responsabile nazionale del servizio civile, Maurizio Garotti, a scrivere al Sottosegretario con delega, Sottosegretario Giovanardi, per chiedergli di «conoscere i criteri usati per la scelta degli Enti che entrano in Consulta nazionale». Leggi tutta l’interrogazione a questo link.

 

Fonte http://www.esseciblog.it/

Camera Deputati

 

 

 

 

 

 

 


La lettera aperta di Anpas

letterapertamini

OGGETTO: Consulta Nazionale Servizio Civile

Firenze, 9 dicembre 2010

 

Egr. Sen Avv. Giovanardi,

apprendiamo della nomina, il 27 ottobre u.s., della Consulta Nazionale del Servizio Civile, una riconferma di fatto di tutti i rappresentanti degli enti e delle organizzazioni, pubblici e privati, che impiegano obiettori di coscienza e volontari del Servizio Civile Nazionale, fatta eccezione per l’unico rinnovo dettato dal fatto che la Pro Italia non risulta più iscritta nell’Albo degli Enti di Servizio Civile Nazionale e, a ragione, è sostituita con altro rappresentante di altro Ente.

 

Fatta questa necessaria premessa, senza voler assolutamente entrare nel merito della legittimità e delle prerogative che a Lei spettano nella composizione della Consulta, sarebbe opportuno conoscere i criteri usati per la scelta degli Enti che entrano in Consulta, poiché riteniamo altrettanto legittimo che Anpas ne facesse parte essendo da sempre Ente Nazionale che opera nel mondo dell’Obiezione di Coscienza e del Servizio Civile, con una struttura appositamente creata e dedicata al settore e che mai ha potuto prendervi parte.

 

Inutile ricordarle, Sig. Sottosegretario, i numeri del nostro Movimento in merito al Servizio Civile Nazionale che ci fanno essere uno dei primi Enti in Italia; altrettanto inutile è ribadirle i valori di Anpas e gli oltre cento anni di attività di Volontariato sul territorio nazionale.

Per questo, per i nostri volontari, per gli oltre 20.000 obiettori e gli oltre 9.000 giovani in Servizio Civile Nazionale che hanno “imparato facendo” in Anpas ad essere cittadini consapevoli e a difendere la Patria in modo nonviolento e, soprattutto, per i cittadini che ogni giorno entrano in contatto con le nostre sedi su tutto il territorio nazionale, sarebbe necessaria una sua risposta chiara che illustri metodo e criteri utilizzati per la scelta dei rappresentanti degli Enti in Consulta, in modo da poterlo spiegare ai tanti Volontari Anpas che si sono impegnati e si stanno impegnando nel promuovere un Servizio Civile Nazionale di qualità.

 

Nel salutarla, fiduciosi di ricevere una sua risposta, riteniamo utile evidenziare che la modalità della lettera aperta nasce dal fatto che non abbiamo interesse a protestare per una poltrona, ma siamo convinti che i metodi che portano alla nomina di organismi pubblici, così come quelli per la valutazione dei progetti, devono essere sempre chiari e trasparenti, senza pregiudizi o preconcetti di sorta verso chicchessia, sia per la legittimità degli organismi, sia per la salute generale del Servizio Civile Nazionale nel quale, nonostante tutto, continuiamo a credere.

 

Maurizio Garotti, Responsabile Nazionale Anpas Servizio Civile

 

Servizio Civile, Interrogazione Parlamentare sulla Consulta Leggi tutto »

Rapporto CNESC 2010

XII rapporto CNESC

RomaScende costantemente negli ultimi quattro anni il numero dei progetti del servizio civile approvati e finanziati dall’Ufficio nazionale per il servizio civile rispetto al totale di quelli presentati dagli enti della Cnesc (Conferenza nazionale enti servizio civile) ma una volta avviati si sta in una sorta di “botte di ferro”, perché la quasi totalità di questi viene portata a termine. E fra il numero dei volontari avviati al servizio, cresce sempre di più la quota di quelli che prestano il servizio negli enti aderenti alla Cnesc: sono il 35% del totale. Lo riferisce il 12esimo rapporto sul servizio civile in Italia redatto, per la Cnesc, dall’Irs, Istituto per la ricerca sociale.

I dati analizzati fanno riferimento ai bandi ordinari 2005 (maggio), 2006 (maggio e settembre), 2007 (giugno e settembre), 2008 (giugno) e 2009 (giugno), quelli cioè che si sono svolti e interamente conclusi. Il ruolo ricoperto dalla Cnesc cresce: a livello nazionale il numero di progetti realizzati nell’arco temporale 2005-2008 è pari a 3.101 (bando ordinario 2005), 3.701 (bandi ordinari 2006) 3.597 (bandi ordinari 2007) 2.447 (bando ordinario 2008). La quota di progetti Cnesc passa cioè rispettivamente, sul totale dei progetti finanziati dall’Ufficio per il servizio civile, dal 21,3% al 27,9% al 31,7% e si consolida al 32% nel 2008, nonostante in tale anno il volume di attività di servizio civile sia a livello nazionale che nell’ambito della Conferenza registri una significativa contrazione. Nel 2009 l’incidenza dei progetti Cnesc sul totale dei progetti di servizio civile si attesta al 24,7%.

Positivi anche i numeri della presentazione dei progetti, anche se l’incidenza sui progetti approvati e finanziati dall’Unsc è in calo: se nel 2005 veniva approvato e finanziato dall’Ufficio nazionale il 94,6% dei progetti presentati dagli enti Cnesc (667 progetti avviati su 705), nel 2006 sono stati il 67,6% (1.035 progetti), e poi il 55,5% e 43,7% nei bandi ordinari 2007 e 2008 (1.147 e 785 progetti). La quota più bassa è del 2009 (533 progetti finanziati, il 27,6% di quelli presentati). Numeri, naturalmente, che rispecchiano anche il calo complessivo dei progetti finanziati dall’Unsc. Del resto, una volta avviati, i progetti degli enti della Cnesc sono praticamente al sicuro: nel 2008 su 785 progetti solo 3 non sono stati portati a termine.

Se calano i progetti, resta alto il numero di domande presentate dai giovani aspiranti volontari, che a livello nazionale cresce nel corso del 2005-2006 per poi registrare una progressiva diminuzione dal 2007 al 2008: il calo è circoscritto al solo bando 2008 per gli enti della Conferenza. La quota di domande presentate agli enti Cnesc incide in misura crescente nel corso degli anni considerati sul totale delle domande presentate a livello nazionale: 17% in occasione del bando 2005, 20,6% e 24,9% rispettivamente per i bandi ordinari 2006 e 2007, 27,8% in occasione del bando ordinario 2008. Come per i progetti è solo in occasione del bando ordinario 2009 che si rileva una inversione di tendenza: l’incidenza delle domande presentate agli enti della Cnesc sul totale delle domande presentate a livello nazionale in tale anno è di 2,7 punti percentuali inferiore rispetto al precedente (al 25,1%). La quota di volontari Cnesc che hanno effettivamente operato a seguito dei bandi considerati è passata dal 20,4% (circa 7.000 giovani su oltre 34.000) del 2005, al 24,6% del 2006 (10.723 giovani su oltre 48.200), al 30,4% del 2007 (circa 13.000 su oltre 42.700) sino a raggiungere quote pari al 32,8% in occasione del bando ordinario 2008 (10.010 giovani su oltre 29.900) e al 35,3% in quello del 2009 (oltre 9.000 su 25.711).

Fonte – Redattore Sociale


Scarica l’abstract Rapporto Cnesc 2010 [Pdf – 81 KB]


La risposta del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano [Pdf]

 



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LETTERA APERTA AL SOTTOSEGRETARIO SEN. AVV. CARLO AMEDEO GIOVANARDI

 

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OGGETTO: Consulta Nazionale Servizio Civile

Firenze, 9 dicembre 2010

 

 

Egr. Sen Avv. Giovanardi,

       apprendiamo della nomina, il 27 ottobre u.s., della Consulta Nazionale del Servizio Civile, una riconferma di fatto di tutti i rappresentanti degli enti e delle organizzazioni, pubblici e privati, che impiegano obiettori di coscienza e volontari del Servizio Civile Nazionale, fatta eccezione per l’unico rinnovo dettato dal fatto che la Pro Italia non risulta più iscritta nell’Albo degli Enti di Servizio Civile Nazionale e, a ragione, è sostituita con altro rappresentante di altro Ente.

      

       Fatta questa necessaria premessa, senza voler assolutamente entrare nel merito della legittimità e delle prerogative che a Lei spettano nella composizione della Consulta, sarebbe opportuno conoscere i criteri usati per la scelta degli Enti che entrano in Consulta, poiché riteniamo altrettanto legittimo che Anpas ne facesse parte essendo da sempre Ente Nazionale che opera nel mondo dell’Obiezione di Coscienza e del Servizio Civile, con una struttura appositamente creata e dedicata al settore e che mai ha potuto prendervi parte.

      

        Inutile ricordarle, Sig. Sottosegretario, i numeri del nostro Movimento in merito al Servizio Civile Nazionale che ci fanno essere uno dei primi Enti in Italia; altrettanto inutile è ribadirle i valori di Anpas e gli oltre cento anni di attività di Volontariato sul territorio nazionale.

       Per questo, per i nostri volontari, per gli oltre 20.000 obiettori e gli oltre 9.000 giovani in Servizio Civile Nazionale che hanno “imparato facendo” in Anpas ad essere cittadini consapevoli e a difendere la Patria in modo nonviolento e, soprattutto, per i cittadini che ogni giorno entrano in contatto con le nostre sedi su tutto il territorio nazionale, sarebbe necessaria una sua risposta chiara che illustri metodo e criteri utilizzati per la scelta dei rappresentanti degli Enti in Consulta, in modo da poterlo spiegare ai tanti Volontari Anpas che si sono impegnati e si stanno impegnando nel promuovere un Servizio Civile Nazionale di qualità.

      

       Nel salutarla, fiduciosi di ricevere una sua risposta, riteniamo utile evidenziare che la modalità della lettera aperta nasce dal fatto che non abbiamo interesse a protestare per una poltrona, ma siamo convinti che i metodi che portano alla nomina di organismi pubblici, così come quelli per la valutazione dei progetti, devono essere sempre chiari e trasparenti, senza pregiudizi o preconcetti di sorta verso chicchessia, sia per la legittimità degli organismi, sia per la salute generale del Servizio Civile Nazionale nel quale, nonostante tutto, continuiamo a credere.

 

Maurizio Garotti, Responsabile Nazionale Anpas Servizio Civile


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Mercoledì 15 dicembre presentazione XII Rapporto Servizio Civile: 

Mercoledì 15 dicembre, alle ore 10, presso la Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio, verrà presentato il XII Rapporto sul Servizio Civile.

Nonostante la grave crisi in cui versa il servizio civile e l’evidente disinteresse da parte del Governo che, incurante delle reiterate richieste degli Enti e l’alto numero di domande da parte dei giovani, si ostina a diminuirne i finanziamenti, introducendo e finanziando però la mini naja, la Cnesc si ostina a celebrare il 15 dicembre, giorno in cui venne approvata la prima legge (772/72) sull’obiezione di coscienza e il servizio civile....>>


  

Lettera aperta al Sottosegretario Giovanardi Leggi tutto »

Panta Rei aderisce alla protesta della CNESC

“Basta schiaffi”: conferenza stampa di Panta Rei, 13 dicembre

Panta Rei Servizio Civile

L’associazione Universitaria Panta Rei, in collaborazione con l’associazione Universitaria Panta Rei Campus e con Anpas, comunica che il giorno 13/12/2010 alle ore 10:30 saranno presentati i risultati dell’iniziativa “Basta schiaffi ai giovani. Diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale” atta a contrastare i tagli ai fondi destinati a finanziare, il Servizio Civile Nazionale. La conferenza stampa si terrà presso l’aula 5 della Facoltà di Giurisprudenza, all’interno dell’ateneo salernitano. Interverranno i rappresentanti dell’associazione Panta Rei, i rappresentanti dell’associazione Panta Rei Campus e i rappresentanti di Anpas Campania.

 

 

 


 

L’associazione studentesca universitaria Panta Rei, presieduta da Egidio Ciancio, con sede presso l’Ateneo salernitano, in accordo con Anpas (associazione Nazionale pubblica assistenza)e associazione Universitaria Panta rei Campus, promuove l’iniziativa: “Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale”.

L’evento, nato da un’idea della CNESC (Conferenza Nazionale Ente Servizio Civile) e Forum Terzo Settore, ha lo scopo di informare tutti i cittadini italiani e, in questo caso, in modo particolare la popolazione studentesca, notevolmente interessata ad affacciarsi, anche tramite il servizio civile, sul mondo del lavoro sulla situazione di grande disagio in cui versa il Servizio Civile Nazionale in seguito ai provvedimenti più volte messi in atto dal governo da cui sono conseguiti gli improduttivi tagli registrati nell’ultimo lustro. I tesserati dell’associazione Panta Rei hanno abbracciato la questione impegnandosi attivamente anche in seguito alle informazioni ricevute dalla CNESC e dal Forum Terzo Settore a proposito dei nuovi progetti finanziati dal governo come  “Mini Naja” e “Allenati per la vita”, progetti questi sostenuti economicamente a danno dei fondi per il Servizio Civile Nazionale di cui ogni anno beneficiavano numerosissimi giovani. Il tutto risulta ancor più grave se si tiene conto del fatto che iniziative quali “Mini Naja” e “Allenati per la vita” sono, come sancito dall’art. 11 della Carta Costituzionale, in forte contrasto con i principi costituzionali.

Il programma effettivo dell’associazione Studentesca Panta Rei prevede dal giorno 22/11/2010 al giorno 10/12/2010 la raccolta di firme in tutto il Campus Salernitano. Mentre nel giorno 22/11/2010 alle ore 11:00 presso l’Aula dei Consigli della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno con sede a Fisciano si terrà, invece, una conferenza stampa per presentare l’iniziativa. Il feed-back degli eventi, ossia il resoconto finale delle varie manifestazioni, sarà presentato il giorno 13/12/2010.

 

L’Ufficio Stampa Ass. Panta Rei

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