Servizio civile news

“Cari ragazzi, care ragazze del Servizio Civile: GRAZIE”- La lettera aperta di Niccolò Mancini, resp. SC Anpas

La lettera aperta di Niccolò Mancini, vicepresidente nazionale e responsabile Servizio civile Anpas

“La vostra scelta incarna a pieno i valori propri del mandato che vi siete impegnati a seguire durante il Servizio Civile”. 

Cari Ragazzi, care Ragazze, cari volontari del Servizio Civile Universale,

sono trascorse alcune settimane dall’inizio di questa drammatica emergenza sanitaria e sociale e sento la necessità di scrivere ad ognuno di voi.

Potrei dilungarmi molto nell’introduzione, ma credo sinceramente che la cosa migliore, oggi, sia proprio quella di andare dritti al punto e quindi dirvi nuovamente: “grazie per il vostro impegno, in questo difficilissimo momento”.

Servizio Civile Anpas

L’esperienza del Servizio Civile in una pubblica assistenza è certamente un’occasione che rende, chi la vive, una persona più consapevole relativamente ai bisogni, alle fragilità, alle opportunità presenti nelle nostre comunità. Essa è, senza dubbio, una concreta occasione di crescita personale e professionale, che contribuisce a rendere il volontario un cittadino che può portare valore aggiunto alla società tutta.

Oggi, tutti voi, assieme a tutti i Volontari delle nostre pubbliche assistenze, state dimostrando di essere garanzia di quel valore aggiunto.

La vostra scelta di continuare a prestare servizio, nel corso di questa emergenza, offre, a mio avviso, una testimonianza particolare, proprio per la difficoltà del momento che la nostra società sta affrontando: la vostra scelta incarna a pieno i valori propri del mandato che vi siete impegnati a seguire durante il Servizio Civile, ovvero di dedicare, per scelta volontaria, un periodo della vostra vita “alla  difesa non armata e non violenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli,  nonché alla  promozione dei  valori fondativi della Repubblica”.

Essere in prima linea oggi, per assistere le persone è, come non mai, elemento di grande valore umano e sociale che adempie a pieno ai principi di solidarietà politica, economica e sociale che la nostra Costituzione enuncia e tutela. Attraverso il vostro contributo assolvete certamente a quel dovere di ogni cittadino di concorrere al progresso materiale e spirituale della società.

Vi sono vicino e lo saranno certamente anche tutte quelle persone che incrocerete nel corso del vostro servizio e che vi regaleranno, attraverso i loro sguardi, consapevolezza del grande valore di quello che state facendo.

Con stima per il vostro impegno, responsabile e partecipe, vi mando un grande abbraccio
 
Niccolò Mancini, Vicepresidente nazionale Anpas
Responsabile Nazionale Anpas Servizio Civile

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“Cari ragazzi, care ragazze del Servizio Civile: GRAZIE”- La lettera aperta di Niccolò Mancini, resp. SC Anpas (2)

La lettera aperta di Niccolò Mancini, vicepresidente nazionale e responsabile Servizio civile Anpas

“La vostra scelta incarna a pieno i valori propri del mandato che vi siete impegnati a seguire durante il Servizio Civile”. 

Cari Ragazzi, care Ragazze, cari volontari del Servizio Civile Universale,

sono trascorse alcune settimane dall’inizio di questa drammatica emergenza sanitaria e sociale e sento la necessità di scrivere ad ognuno di voi.

Potrei dilungarmi molto nell’introduzione, ma credo sinceramente che la cosa migliore, oggi, sia proprio quella di andare dritti al punto e quindi dirvi nuovamente: “grazie per il vostro impegno, in questo difficilissimo momento”.

Servizio Civile Anpas

L’esperienza del Servizio Civile in una pubblica assistenza è certamente un’occasione che rende, chi la vive, una persona più consapevole relativamente ai bisogni, alle fragilità, alle opportunità presenti nelle nostre comunità. Essa è, senza dubbio, una concreta occasione di crescita personale e professionale, che contribuisce a rendere il volontario un cittadino che può portare valore aggiunto alla società tutta.

Oggi, tutti voi, assieme a tutti i Volontari delle nostre pubbliche assistenze, state dimostrando di essere garanzia di quel valore aggiunto.

La vostra scelta di continuare a prestare servizio, nel corso di questa emergenza, offre, a mio avviso, una testimonianza particolare, proprio per la difficoltà del momento che la nostra società sta affrontando: la vostra scelta incarna a pieno i valori propri del mandato che vi siete impegnati a seguire durante il Servizio Civile, ovvero di dedicare, per scelta volontaria, un periodo della vostra vita “alla  difesa non armata e non violenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli,  nonché alla  promozione dei  valori fondativi della Repubblica”.

Essere in prima linea oggi, per assistere le persone è, come non mai, elemento di grande valore umano e sociale che adempie a pieno ai principi di solidarietà politica, economica e sociale che la nostra Costituzione enuncia e tutela. Attraverso il vostro contributo assolvete certamente a quel dovere di ogni cittadino di concorrere al progresso materiale e spirituale della società.

Vi sono vicino e lo saranno certamente anche tutte quelle persone che incrocerete nel corso del vostro servizio e che vi regaleranno, attraverso i loro sguardi, consapevolezza del grande valore di quello che state facendo.

Con stima per il vostro impegno, responsabile e partecipe, vi mando un grande abbraccio
 
Niccolò Mancini, Vicepresidente nazionale Anpas
Responsabile Nazionale Anpas Servizio Civile

“Cari ragazzi, care ragazze del Servizio Civile: GRAZIE”- La lettera aperta di Niccolò Mancini, resp. SC Anpas (2) Leggi tutto »

Servizio Civile, CNESC: approva la tutela dei volontari nell’emergenza COVID-19

Servizio Civile, CNESC: approviamo la tutela dei volontari nell’ambito delll’emergenza COVID-19 

Comunicato CNESC 9 marzo 2020 In una situazione in evoluzione continua, condividiamo la circolare “Indicazioni agli enti di servizio civile in relazione all’impiego degli operatori volontari nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” che il Dipartimento ha emanato l’8 marzo, ad integrazione di quella del 6 Marzo recante lo stesso titolo.

Ne approviamo l’impianto culturale e operativo che riprende quanto avevamo anticipato il 3 marzo incontrando il Capo Dipartimento e la Direttrice dell’Ufficio per il Servizio Civile Universale.

La tutela della salute degli operatori volontari e le misure di permesso straordinario per coprire i giorni di malattia o di coinvolgimento nei provvedimenti cautelativi stabiliti dalle norme sanitarie, sono nello stesso tempo, una priorità individuale e una misura di tutela della comunità, oltre che di rispetto delle leggi.

Anche il fermo forzato di numerose attività ordinarie in cui erano impegnati gli operatori volontari, può costringere a ricorrere alla medesima misura.

Ma l’evoluzione della situazione sanitaria, sociale ed economica del nostro Paese richiedeaccanto a disposizioni di tutelaazioni di partecipazione civica.

Per questo, mentre stiamo raccogliendo dalle nostre articolazioni territoriali esperienze già in atto per metterle a disposizione di tutti i territori dove ce ne sarà bisogno, condividiamo l’invito che viene dalla citata circolare a “continuare ad assicurare, con responsabilità e consapevolezza, il proprio contributo quotidiano a favore dei territori e delle comunità” continuando a svolgere il servizio civile universale ove possibile, realizzando al meglio le attività previste dai progetti. Laddove temporaneamente non possibile ci stiamo attivando con le organizzazioni di base per rimodulare e per reimpostare il servizio degli operatori volontari, una volta ricevuto il loro consenso, in attività nuove a favore della comunità.

Nel fare ciò sarà molto importante la collaborazione con gli enti locali, gli altri organi pubblici e le organizzazioni del Terzo Settore, per attivarsi in modo chiaro, con formazione e informazione smart, al fine di coinvolgere gli operatori volontari che saranno d’accordo, in attività nuove e temporanee verso i cittadini, a cominciare dalle attività di socialità della cui importanza ora ci rendiamo conto.

Servizio Civile in Lombardia: la formazione a Clusone

Servizio Civile, CNESC: approva la tutela dei volontari nell’emergenza COVID-19 Leggi tutto »

“Quando inizi il Servizio Civile…” – il diario di Eleonora e Giulia

Quando inizi il servizio civile sei una persona, quando finisci sei un’altra

Il diario di Eleonora e Giulia, volontarie Anpas in Servizio Civile presso la pubblica assistenza Humanitas di Scandicci

Eleonora e Giulia, volontarie Anpas

Quando inizi il servizio civile sei una persona, quando finisci sei un’altra. È un’esperienza che ti cambia.


Siamo partite con l’idea di fare un “lavoro” come tanti altri, invece durante l’anno, conosci molte persone, ed ognuna di loro ti lascia un segno, entri in contatto con molte realtà diverse dalla tua quotidianità, ed è attraverso esse che comprendi quali siano i veri valori e ciò che va apprezzato davvero nella vita.


Quando inizi il primo giorno, nel nostro caso, ti trovi tra 16 ragazzi sconosciuti, dove nessuno sa cosa aspettarsi, ma è durante il corso dell’anno che si  sviluppa tra di noi un rapporto non solo di lavoro, ma un vero rapporto di amicizia, come se fosse una seconda famiglia, con cui condividere gioia, rabbia, dolore e risate.

Si crea così un rapporto di fiducia e comprensione che solo una vera squadra può avere, importante soprattutto per l’ambito in cui abbiamo svolto il nostro servizio civile, ovvero l’ ambito sanitario, che ha bisogno di empatia, tatto e sangue freddo.
Il servizio civile non è solo quel tot di ore settimanali lavorative, ma è costantemente presente nella tua quotidianità perché quello che affronti nei tuoi servizi te lo porti sempre dietro con te, anche quando torni a casa.


È un’esperienza unica, che consigliamo vivamente a chiunque!
– Eleonora e Giulia, SCN 2019 

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Non tagliate le gambe al Servizio Civile!

Non tagliate le gambe al Servizio Civile! Appello della CNESC al Governo e al Parlamento 

Comunicato CNESC –  In occasione del confronto, pacato e costruttivo, che il Ministro Spadafora ha avuto con i componenti della Consulta Nazionale del Servizio Civile, sono state fornite le informazioni utili a capire le possibilità di attuazione della nuova Programmazione Triennale del Servizio Civile Universale, a cominciare dalle risorse economiche disponibili.

Al momento, oltre ai residui dell’esercizio 2019, sono previsti (nella Legge di Bilancio all’esame del parlamento) 139 milioni di euro che permetteranno l’anno prossimo a circa 20.000 giovani di svolgere il servizio civile.

Ancora una volta, come in passato, le sorti del Servizio Civile Universale dipendono dall’affannosa ricerca di fondi aggiuntivi in corso d’anno.

È per questo che il Ministro Spadafora ha posto come obiettivo prioritario del suo mandato, condiviso da tutta la Consulta, la stabilizzazione di un contingente ordinario minimo annuo, con l’impegno, già in sede di assestamento del bilancio 2020, a fare i necessari passi normativi.

In attesa di questa prospettiva, non semplice e già tentata in passato da altri Governi, il Ministro ha annunciato la disponibilità, per il 2020, di ulteriori 56 milioni nell’ambito del Programma “Garanzia Giovani”, che ha però il limite di attivarsi solo in alcune regioni e non su tutto il territorio nazionale o per l’estero.

Il disegno di legge governativo che destina al bando 2019 ulteriori 70 milioni, approvato dal Governo Conte Ia fine luglio, dovrebbe essere esaminato dal Parlamento nei primi mesi del 2020 e quindi, se approvato, consentirà il finanziamento di circa 13.000 posti che molto probabilmente saranno impiegati per il bando 2020.

Di fronte a questa realtà, facciamo appello al Presidente del Consiglio, al Governo e al Parlamento perché non si taglino le gambe al Servizio Civile Universale e non si dia un’altra sberla ai giovani, dopo tanti discorsi sulla loro centralità per il futuro del Paese.

“Il sevizio civile è un investimento che la comunità fa su se stessa nel presente e per il futuro” ha dichiarato Niccolò Mancini, responsabile Servizio Civile Anpas. “Apprezziamo l’approccio costruttivo del Ministro Spadafora, il sistema ha però necessità di stabilità e su questo non possiamo che richiamare al massimo senso di responsabilità le istituzioni, così come la massima attenzione di ogni cittadino sul tema. L’eventuale mancato rifinanziamento del fondo relativo al bando 2019 non potrebbe altro che essere letto come una perdita di opportunità collettiva. Non tenere fermo l’obiettivo dei 100.000 giovani per il futuro, risulterebbe l’ennesimo passo indietro.”


La CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associaz. Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Inac, Legacoop, MCL – Movimento Cristiano Lavoratori, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unitalsi, Unicef, Unpli, Vides Italia
Osservatori: Cesc, Movimento Nonviolento

Servizio Civile Nazionale incontro dei giovani a “Falconara Orienta”

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Servizio Civile, petizione: il Governo non riduca del 70% i fondi

Legge di bilancio 2020, petizione: il Governo non riduca del 70% i fondi per il Servizio Civile 

21 novembre 2019 Il mancato rifinanziamento a livello nazionale del Fondo specifico del Servizio Civile, ha prodotto una riduzione notevole dei posti disponibili (passati in un anno da 53.363 a 39.181) con ovvie ricadute anche su molte pubbliche assistenze che hanno visto il proprio progetto approvato ma non finanziato.
Anpas, come ente aderente alla CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile), ha richiamato costantemente l’attenzione delle Istituzioni alla questione fino ad arrivare all’approvazione di un disegno di legge per rifinanziare il fondo per il servizio civile che dovrebbe essere discusso in Parlamento nel prossimo mese di dicembre. Questo rifinanziamento dovrebbe permettere la pubblicazione di un bando straordinario di recupero per quei progetti approvati ma non finanziati e quindi esclusi dal bando dello scorso settembre.

Di fronte alla negativa proposta governativa per le risorse del fondo nazionale del servizio civile universale, la Cnesc apprezza e sostiene la petizione lanciata dalla Rappresentanza Nazionale dei volontari in Servizio Civile.
Il Governo non riduca del 70% i fondi per il Servizio Civile. Perché i giovani possano ancora vivere questa fantastica esperienza firma e diffondi la petizione!
Grazie a nome delle centinaia di migliaia aspiranti Volontari

 

La petizione

Il Servizio Civile Universale è un anno di vita che giovani dai 18 ai 28 anni donano alla propria comunità garantendo benessere al nostro Paese: accesso alla cultura, un servizio socio-sanitario migliore specie per anziani, il funzionamento di scuole e strutture per bambini, prevenzione calamità, sviluppo di paesi in difficoltà e tanto altro. Un raro esempio di attuazione della Costituzione e di difesa non armata della Patria.

Tutto ciò rischia di finire.

Per il prossimo triennio gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile sono drammaticamente diminuiti: 139 mln per il 2020, 99 mln per il 2021 e 106 mln per il 2022 contro gli oltre 300 mln del 2018. Dei 53.000 volontari di allora, in altre parole, se ne vedrebbero meno della metà.

A questo va aggiunto l’annullamento dello stanziamento di quasi 18 milioni di euro del FAMI – Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020: uno straordinario esempio di integrazione che avrebbe avviato al Servizio circa 2.800 giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria.

A dicembre il Parlamento voterà il Disegno di Legge “Disposizioni per garantire sostegno al servizio civile universale” (AC2090) che incrementa il Fondo Nazionale per il Servizio Civile di 70 milioni di euro per il 2019, consentendo l’avvio di un ulteriore contingente di 13.000. Chiediamo a tutte le forze politiche di approvare rapidamente e senza rinvii il testo.

Quanto ai fondi programmati per il prossimo triennio, il Governo decida se ha realmente intenzione di investire sui giovani o se debba rimanere l’ennesima promessa elettorale dimenticata. A fronte dei circa 100.000 giovani che ogni anno richiedono di prestare Servizio ne siano ammessi almeno 50.000, come nel 2018.

Chiediamo a te, da ex volontario, da giovane che vorresti vivere quest’esperienza o da cittadino che hai a cuore la Costituzione e il benessere dell’Italia, di sostenerci, semplicemente interessandoti alla questione e diffondendola tra i tuoi conoscenti. Se saremo in molti, in molti potranno ancora essere volontari in Servizio Civile.

Grazie a nome delle centinaia di migliaia di volontari del futuro.

“Il Servizio Civile è diventato una risorsa irrinunciabile, preziosa per chi ne beneficia ma anche e soprattutto per i ragazzi che, con la decisione di dedicare la propria vita agli altri, vivono esperienze di arricchimento e crescita” – Roberto Fico, 2 giugno 2018

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CNESC: bene il decreto SCU approvato

CNESC: BENE IL DECRETO SCU APPROVATO: ADESSO GLI ALTRI PASSAGGI PER ATTUARE LA RIFORMA

5 novembre 2019. Comunicato CNESC –  Il decreto per la programmazione triennale 2020-2022 e annuale 2020 è un pregevole testo, che finalmente evidenzia il ruolo del servizio civile nelle macropolitiche del nostro Paese: contributo originale e in modo non armato alla difesa della Patria, contributo alla realizzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, 15 ambiti di azione che toccano quasi tutte le grandi sfide dalle quali dipendono la qualità della vita dei cittadini, la coesione e la solidarietà sociale, lo sviluppo economico e la salvaguardia dell’ambiente.

La tenace e sistematica collaborazione fra Istituzioni (Stato, Regioni e PA, Enti locali) e parti sociali (Terzo Settore, enti religiosi, rappresentanza degli operatori volontari) ha fatto si che le differenze, anziché essere veti reciproci, sono diventate risorse per un piano concreto e attuabile.

Infatti il Piano parte dal patrimonio esistente di progettazione e di presenza delle organizzazioni accreditate e – tutti consapevoli che questa è una prima sperimentazione di cui andrà tenuto conto in fase di valutazione – non introduce ambiti di azione prioritari, almeno per il 2020.

Un piano ambizioso che vuole inserire a pieno titolo il Servizio Civile Universale nelle politiche della Difesa non armata e del Programma di Governo.

Ognuno dei soggetti interessati ha rinunciato a qualcosa.

Le organizzazioni accreditate in tempi strettissimi, dovranno raccogliere l’ulteriore sfida di aggiungere ai progetti anche i programmi, la vera novità sostanziale, le cui implicazioni pratiche le scopriremo cammin facendo. Non conosciamo l’impatto di questi tempi strettissimi sulla qualità e quantità di programmi che verranno depositati.

Adesso, oltre al perfezionamento di alcune normative operative, affinché questo documento sia messo in pratica fin dalle prossime settimane, la CNESC segnala alcune scelte che le istituzioni politiche sono chiamate a compiere:

1. Se vogliamo chiamarlo Servizio Civile Universale, senza dimenticare i 70 milioni aggiuntivi per il bando 2019 promessi, è necessario aumentare ad almeno 300 ml il finanziamento per il 2020, per garantire ad almeno 50.000 persone la possibilità di partecipare al SCU. Con lo stanziamento previsto adesso sarebbero poco più di 20.000. Un calo abissale dai 53.363 del 2018.

2. Dare una collocazione chiara al SCU, così come emerge dalla legge istitutiva, dalla lettura del Piano e dalla storia del SC, evitando derive che lo possano assimilare a politiche giovanili o dello sport.

3. Mettere il Dipartimento in condizione di realizzare gli obiettivi affidati, con nuovo personale e facendo ricorso al patrimonio di capacità presente in alcuni Uffici regionali di servizio civile, se vogliamo, ad esempio, che le organizzazioni che hanno reso possibile il Servizio Civile Nazionale portino il contributo al Servizio Civile Universale, attraverso il loro accreditamento all’Albo del SCU, superando il collo di bottiglia di adesso.

4. Le organizzazioni, cui sono richieste nuove funzioni impegnative, vanno accompagnate nella crescita qualitativa perché sia effettiva e generalizzata.

 

Roma, 5 novembre 2019 paolascarsi 347 3802307ufficio stampa

 

 

La CNESC – Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile raggruppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile. Le sue sedi sono presenti in 3.557 Comuni, 108 province e 101 Stati esteri. Rappresenta 7.171 organizzazioni senza scopo di lucro e 247 Enti pubblici, con 17.859 sedi di attuazione.

Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associaz. Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc Project, Cnca, Commissione sinodale per la diaconia, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Inac, Legacoop, MCL – Movimento Cristiano Lavoratori, Shalom, Telefono Azzurro, Uildm, Unitalsi, Unicef, Unpli, Vides Italia

Osservatori: Cesc, Movimento Nonviolento

Servizio Civile Nazionale incontro dei giovani a “Falconara Orienta”

Le organizzazioni giovanili, di servizio civile, di terzo settore e la Rappresentanza nazionale dei volontari in servizio civile si attiveranno per chiedere ai parlamentari di tutte le forze politiche di presentare e sostenere emendamenti che rendano possibile nel 2019 un bando come quello del 2018. Chiediamo al Governo di farli propri, già in sede di Commissione Bilancio della Camera.
L’enorme numero di giovani che ogni anno chiede di partecipare al servizio civile testimonia quanto le ragazze e i ragazzi del nostro Paese vogliano crescere in capacità, autostima e autonomia, concorrendo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, alla tutela dei beni culturali e dell’ambiente, educare alla pace e alla solidarietà.
Chiediamo al Governo di rispondere positivamente a questa incoraggiante voglia di partecipazione dei giovani.
Si aggiunge alla preoccupazione per i fondi, largamente insufficienti, anche il silenzio sulla ricostituzione della Consulta Nazionale del Servizio Civile, proprio mentre sono urgentissimi i provvedimenti di modifica della normativa, a cominciare da quella in materia di accreditamento degli enti e di organizzazione quotidiana del servizio dei giovani operatori volontari, per dare applicazione alle nuove disposizioni di legge.

RAPPRESENTANZA NAZIONALE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE
CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE
FORUM NAZIONALE PER IL SERVIZIO CIVILE
ASSOCIAZIONE MOSAICO


“Siamo preccupati rispetto ad una non scelta” dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, “e sui tentennamenti dall’attuazine dei principi che il Servizio Civile si impegna a promuovere tra le generazioni che saranno il nostro futuro e che sempre più chiedono di essere coinvolte in percorsi virtuosi come quello del Servizio Civile! 

 

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Servizio Civile: pubblicato il bando ordinario per i progetti 2019

1708 posti di Servizio Civile Universale nelle 353 sedi di pubbliche assistenze Anpas: il bando scade il 17 ottobre

4 settembre 2019 – È stato pubblicato il bando per la selezione di oltre 39.646 giovani da impiegare in progetti di Servizio Civile in Italia ed all’estero.

Nel bando sono stati finanziati 51 progetti delle pubbliche assistenze Anpas: saranno quindi 1.708 i posti disponibili in 353 sedi di attuazione progetto tra pubbliche assistenze Anpas e sezioni.

Ragazzi e ragazze possono presentare domanda entro le ore 14,00 del 17 ottobre 2019: esclusivamente nella modalità on line (clicca qui per elenco sedi e progetti).

Il bando: Potranno presentare domanda i giovani (italiani e non, purché europei o regolarmente soggiornanti in Italia), che hanno compiuto il diciottesimo e non superato il ventinovesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda.

IMPORTANTE: L’iscrizione tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.itLe domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 17 ottobre 2019.

Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre essere riconosciuto dal sistema, che può avvenire in due modalità:

  1. I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero e i cittadini di Paesi extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede.I candidati non italiani che non possono disporre dello SPID, come sta già avvenendo fin dalla pubblicazione del bando, potranno accedere alla piattaforma attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento secondo la procedura riportata nella homepage del sistema DOL. Si fa riferimento, in particolare, ai cittadini di altri Paesi UE, di Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, e di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio o di rinnovo di permesso di soggiorno. Allo stesso modo potranno richiedere l’accesso con credenziali i giovani richiedenti asilo o rifugiati o che in virtù di situazioni particolari non riescono a ricevere lo SPID dagli Identity Providers.
  2. I cittadini appartenenti ad un Paese dell’Unione Europea diverso dall’Italia o a Svizzera, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, che ancora non possono disporre dello SPID, e i cittadini di Paesi extra Unione Europea in attesa di rilascio di permesso di soggiorno, possono accedere ai servizi della piattaforma DOL previa richiesta di apposite credenziali al Dipartimento, secondo una procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.

Il bando sul sito www.serviziocivile.gov.it

Servizio Civile 2019

 

 

Gli uffici nazionali sono aperti al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13 e dalle 13,30 alle 16 e sono contattabili all’email serviziocivile@anpas.org.

Ricordiamo che le date dei colloqui per la selezione dei candidati saranno pubblicate su questo sito (clicca qui) con almeno 10 giorni di anticipo. La pubblicazione dei calendari per i colloqui di selezione ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.

 

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Quest’anno abbiamo smarrito qualcosa di importante

Sono circa 14.000 i giovani che non avranno l’opportunità di partecipare a progetti di Servizio Civile.

Sono state smarrite circa 14.000 opportunità di poter offrire, ad altrettanti giovani, di vivere un’esperienza che contribuisca alla loro crescita umana, professionale e soprattutto come cittadini attivi, attenti al territorio ed alla società in cui vivono.

Sono ben oltre 14.000 le opportunità che la nostra società ha smarrito rinunciando al contributo che oggi, quei giovani potrebbero dare svolgendo servizi utili alla società tutta e soprattutto che potrebbero offrire, nel futuro, come persone consapevoli dei bisogni, educate alla pace ed alla solidarietà sociale.

Anpas chiede con fermezza massima attenzione su un tema così delicato.
La riduzione di risorse per le politiche giovanili è certamente un disinvestimento sul futuro.
In un momento storico in cui la fragilità occupazionale e di sviluppo degli strumenti per l’autonomia dei giovani è così spiccata, il mancato sostegno può essere cruciale.

Occorre porre rimedio a questa grave perdita, provvedendo al rifinanziamento di almeno 70 milioni di euro, come previsto nel Disegno di Legge licenziato dal CDM del 31/07/2019, che consenta quantomeno il mantenimento del numeri di giovani impegnati nel Servizio Civile nell’anno 2018 e che ne permetta la costante crescita nel futuro.

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Servizio Civile: presentato il XVIII rapporto CNESC

Servizio Civile: presentato il XVIII rapporto CNESC

3 luglio 2109 – 9.357.920 ore di servizio suddivise in 18.606.600 ore in Italia e 751.320 all’estero.  95.861.741 di euro investiti dagli enti CNESC (tra costi diretti, figurativi e valorizzazione del lavoro gratuito), a fronte di uno stanziamento statale di 83.466.300 di euro (per rimborso forfettario per la formazione generale, assegni mensili e assicurazione dei giovani avviati al servizio presso gli enti della CNESC).

Questi i dati più significativi contenuti nel XVIII Rapporto Cnesc presentato oggi a Roma e che è stato redatto e presentato anche con l’intento di “Fare cultura sul servizio civile e di identificare e condividere le buone prassi” come ha detto il vicepresidente della Cnesc Primo Di Blasio in apertura lavori.

“Vogliamo far entrare nel SCU che è ancora in costruzione le capacità, le competenze, le organizzazioni che in questi anni hanno permesso un’esperienza di qualità ai giovani che hanno svolto il SC” ha commentato il presidente della Cnesc Licio Palazzini “e questa che possiamo definire una “petizione di principio” viene suffragata dai dati del rapporto oggi presentato di cui evidenzio due elementi: le quasi diecimila persone che attraverso il loro impegno hanno permesso ai 13.731 giovani di fare un’esperienza positiva e il cofinanziamento Enti Cnesc/Stato del “sistema Servizio Civile”.

Croce Verde Civitella Roveto

“Un’ulteriore considerazione – ha proseguito Palazzini – con questo patrimonio è importante la consonanza con il Dipartimento su programmi d’intervento con definizioni comprensibili delle finalità da raggiungere e inclusivi di chiunque voglia portare il suo contributo e su indirizzi e standard qualitativi che non stravolgono l’impianto normativo esistente per permettere la partecipazione della gran parte degli Enti accreditati”. 

“Ci sono però alcuni aspetti ancora al vaglio dell’autorità politica su cui la valutazione è sospesa. E mi riferisco a eventuali priorità programmatiche che, se previste, abbiano comunque un peso marginale, ad una tempistica degli avvisi per gli Enti che mantenga l’obiettivo di avere un bando giovani a settembre 2020.

 

In questo quadro ­- ha concluso Palazzini – determinante sarà l’obiettivo di avviare al servizio con il prossimo bando almeno 53mila giovani. Contiamo sull’impegno già espresso da parte dell’autorità politica preposta: adesso è il tempo dei risultati”

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