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Servizio Civile nazionale, conclusa la progettazione: presentati 101 progetti per il 2018

Servizio Civile nazionale, conclusa la progettazione: presentati 101 progetti per il 2018

6 dicembre 2017 – Si è conclusa la progettazione per il Servizio Civile nazionale e l’ufficio Servizio Civile Anpas ha presentato l’istanza entro la data di scadenza prevista.

I numeri. Sono stati presentati 100 progetti di servizio civile nazionale ed 1 progetto per la sperimentazione del Servizio Civile Universale per un totale di 3.833 pagine. Nei 101 progetti sono coinvolte 709 sedi di pubblica assistenza Anpas (o sezioni) per un totale di 2.908 posti (270 in più rispetto alla progettazione 2017). Aumentati di 97 unità i formatori e di 70 gli Olp.
Il progetto sperimentale di Servizio civile Universale,riguarda la donazione del sangue e coinvolge 9 diverse pubbliche assistenze per un totale di 10 posti.

La suddivisione regionale. La Toscana resta la regione con più posti (619). A seguire la Lombardia (411), Liguria (368) e Piemonte (354). Rispetto alla scorsa progettazione, aumentano i posti di Abruzzo (+18 rispetto al 2017), Campania (+17), Marche (+16)

Gli altri numeri. 2.993 documenti che riguardano 101 testi progetto, 1.064 curriculum Olp, 153 curriculum Rlea, 1.145 curriculum formatori, 277 accordi di partenariato, 24 riconoscimenti per tirocini e 127 riconoscimenti di competenze.

Servizio civile: la formazione a L'Aquila

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Servizio civile, la storia di Silvia

“Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.

Silvia ha appena terminato il servizio Civile nella pubblica assistenza Anpas Croce Bianca di Teramo e questa è la sua storia

22 novembre 2017 – Quest’anno di Servizio Civile è riuscito a regalarmi un bagaglio di esperienze ed emozioni non indifferenti che mi hanno fatta crescere.
Mi sono accorta che non sempre servono grandi gesti nella vita perché anche un sorriso o una carezza possono cambiare la giornata di un anziano, di una persona con disabilità o di un dializzato.

Servizio Civile: la storia di Silvia da Teramo

E questo vale anche per me perché ci sono stati giorni in cui tutto sembrava andare storto, ma poi ecco un semplice sguardo di un paziente mi ha ricordato perché io indossi questa  divisa e perché faccio tutto questo con il cuore.

E se oggi ho questa consapevolezza in più, è anche merito dei miei colleghi che con pazienza hanno affrontato questo percorso insieme a me, lasciandomi ognuno a modo proprio un insegnamento che porterò sempre nel mio bagaglio. È merito loro se ho vissuto questa esperienza serenamente, se sono cresciuta e se ho imparato ad amare le attività svolte quotidianamente tanto che oramai per me non sono più semplici colleghi ma sono una seconda famiglia.

Servizio Civile: la storia di Silvia da Teramo

Proprio come in una vera famiglia con loro ho riso, giocato e scherzato e quando è servito, affrontato anche qualche discussione.
Ci sono stati anche momenti di sconforto in cui è capitato che alcuni asciugassero le mie lacrime, momenti dove pensavo di mollare e di buttare via tutto, ma poi mi sfogavo, mi confrontavo e riflettevo. Penso a come questa sia un’avventura fantastica, penso a come il mio aiuto possa aver portato un piccolissimo momento di serenità a chi ne ha bisogno, e mi rendo conto che per quanto duri possano essere certi momenti, la voglia di stare accanto a chi ne ha bisogno crescerà sempre più forte perché è bello donare qualcosa di sé agli altri, che sia un po’ di tempo o di te stessa. Per questo ricomincerei la mia esperienza di Servizio Civile anche domani, per tornare a casa con la consapevolezza di aver aiutato qualcuno nel mio piccolo; una sensazione indescrivibile che mi riempie il cuore di gioia ogni volta che stanca mi addormento con la voglia che arrivi presto l’indomani.
– Silvia Di Romano, volontaria Croce Bianca Teramo.

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Servizio civile: il ringraziamento di Greta e Alice

“Auguriamo a chi ci sostituirà un’esperienza simile alla nostra” così Greta e Alice hanno finito il loro anno di Servizio Civile nella pubblica assistenza Avis Cologno Monzese.

Il servizio civile: la storia di Greta e Alice

Tanti sono stati i momenti da ricordare dai servizi alle persone, dagli scherzi tra colleghi ai momenti seri: “un particolare ringraziamento lo vogliamo dire a Francesco, Valentina, Matteo, Maurizio e Andrea che sono sempre stati con noi, a Davide, Luca e Giuseppe che anche se hanno preso un’altra strada prima della fine del nostro percorso, ci hanno insegnato tanto e a chi, ha fatto parte del nostro cammino negli ultimi mesi: Fabio, Luca, Gabriele e Manuel” raccontano Greta e Alice.

“I colleghi sono stati delle figure importantissime in questa esperienza. Il gruppo è molto unito ed è composto da persone meravigliose sia umanamente che in campo lavorativo. Sono tutti molto validi, aperti al confronto, disponibili e riescono a trasmettere la loro passione. Hanno reso le nostre giornate lavorative un piacere e non saprò mai come ringraziarli per tutto ciò che mi hanno insegnato e per tutti i momenti passati insieme” racconta Greta.
Alice dice dei dipendenti: “sono un gruppo talmente unito che all’inizio sembra impossibile potersi integrare ma basta poco per sentirsene parte, tanto che dopo qualche mese si sa esattamente cosa ognuno di loro si aspetta che tu faccia. Ringrazio loro infinitamente per tutte le conoscenze che mi hanno trasmesso e che metterò in pratica nel servizio da volontaria e nella vita.”
Greta e Alice raccontano la loro esperienza con il sorriso e la tristezza che sia già finito ma con la consapevolezza di aver acquisito più sicurezza in loro stesse.
I loro ringraziamenti vanno a tutte le persone che fanno parte dell’Avis Cologno Monzese, ai volontari che coprono i turni sia di giorno che di notte, ai dipendenti e al consiglio direttivo che ha sempre creduto in loro.

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Servizio civile: la storia di Sharon

“Il Servizio Civile: un viaggio bello e profondo”. La storia di Sharon, volontaria della pubblica assistenza La provvidenza di Marsala

Il servizio civile per me rimane una delle cose più belle nel mio percorso di vita. Un anno intenso pieno di emozioni,un’alternanza di sentimenti che mi hanno letteralmente cambiato la vita. Il servizio civile mi ha dato la possibilità di farmi entrare in contatto con persone sofferenti sia emotivamente che fisicamente. In questo anno mi sto portando con me un bagaglio ricco di nozioni e sentimenti che custodiró per sempre nel mio cuore. 

Sharon

Una scena vissuta durante questo anno mi ha particolarmente toccato, motivo per cui voglio condividerla con voi: stavo facendo un trasporto sanitario in ambulanza e la signora che stavamo accompagnando piangeva. Io le ho chiesto perché stesse piangendo, lei singhiozzando non è riuscita a rispondermi. Io mi sono abbassata vicino a lei, le ho dato la mia mano e l’ho abbracciata. Da quel momento ha smesso di piangere. L’ho guardata negli occhi e, credetemi,stavano brillando di gioia. Anche lei mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “Grazie. Era di questo che avevo bisogno”.

Io le ho chiesto se avesse dei figli e lei ha risposto: “Si, ma non vengono mai a trovarmi e quando vengono non mi abbracciano e mi parlano poco o quasi niente”.

Questo mi ha fatto capire le sue lacrime: stava soffrendo ed era sola. Ho capito che dobbiamo spalancare di più le porte del nostro cuore e che non c’è cosa più bella di essere ripagati da un sorriso e da un “grazie”: solo chi lo ha vissuto o lo sta vivendo può capire come ci si senta!
Ai futuri volontari in servizio civile voglio dire di viversi intensamente questo viaggio, perché sarà il piú bello e il piú profondo in assoluto!

– Sharon


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Accoglienza: l'incontro interregionale del progetto PAC a Baronissi

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Servizio civile: la storia di Matteo e Miriam

“Il Servizio Civile: un viaggio bello e profondo”. La storia di Matteo e Miriam, Croce Verde Sestri Ponente.

Servizio Civile: la storia di Matteo e Miriam

La nostra prima emergenza insieme.
Era un venerdì caldo di luglio, io e Miriam eravamo operativi al pomeriggio, quando alla ore 19 ci hanno chiamati dalla centrale operativa del 118 per un’incidente su strada in cui erano coinvolte due auto all’altezza della stazione di Sestri Ponente. Il codice assegnato era giallo. Una volta partiti, io e la mia autista ci siamo confrontati per capire la possibile situazione che avremmo potuto incontrare, ma eravamo sicuri delle nostre capacità, anche grazie agli insegnamenti e all’esperienze maturate in questi nove mesi.
Giunti sul posto ci siamo occupati di una delle due auto coinvolte mentre la seconda auto veniva gestita da un’altra pubblica assistenza. Il nostro caso era chiaro: una bambina di tre anni con una piccola contusione alla rotula della gamba sinistra. Messe al sicuro lei e la madre, abbiamo chiamato la centrale che ci dichiarava un codice giallo per l’ospedale Gaslini.
Tornando a Sestri da questo nostro primo servizio insieme eravamo felici e fieri di come avevamo gestito la nostra prima emergenza traumatica insieme.

Il servizio civile è stata un’esperienza positiva, formativa e ricca di stimoli. Fare volontariato in Servizio Civile è stata sicuramente un’opportunità di crescita personale perché ci ha offerto la possibilità di entrare in contatto con realtà che altrimenti non avremmo conosciuto: ci ha aiutato ad accrescere il senso di responsabilità verso gli altri e verso la comunità aiutando anziani, persone con disabilità.
Con questa esperienza abbiamo imparato a metterci nei panni di chi soffre e di chi assiste alle sofferenze dei propri cari. Abbiamo ricevuto accoglienza, amicizia, affetto e consigli; è stato un progetto che ci ha coinvolti al cento per cento. Grazie ai vari corsi formativi organizzati da Anpas siamo diventati soccorritori a tutti gli effetti, con tanto di attestato del 118 per l’uso del defibrillatore semiautomatico. Ad alcuni di noi, essendo patentati, ci è stata concessa anche la “licenza” di autista per quanto riguarda i vari mezzi presenti nella pubblica assistenza di sestri ponente. 

È stato un anno intenso, un anno che ci ha fatto ridere e piangere, un anno ricco di insegnamenti, pieno di emozioni e che ci ha cambiato la vita, anche a livello sentimentale.

Matteo&Miriam, Croce Verde Sestri Ponente


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Servizio Civile: 18mila volontari Anpas dal 2004, 18mila volte grazie

Più di 18mila ragazzi e ragazze hanno fatto servizio civile in Anpas: com’è stato? Raccontaci la tua storia da volontario/a in Servizio Civile e condividila con i futuri volontari

26 luglio 2017 – Dal 2004 a oggi sono stati 18.056 i ragazzi e le ragazze che hanno fatto servizio civile in una pubblica assistenza Anpas.

Oltre diciottomila persone che hanno fatto un’esperienza di cittadinanza attiva e un importante pezzo di storia a servizio della propria comunità. 

Un passaggio di testimone con i futuri volontari in Servizio Civile. In vista dell’avvio dei nuovi progetti del bando 2017 che vedrà coinvolti 2.784 volontari in 673 sedi di pubbliche assistenze Anpas, vogliamo raccontare le storie di chi ha già fatto servizio civile.

Com’è stato fare servizio cvile in Anpas? Racconta la tua esperienza: 

  • Cosa ti ha insegnato l’esperienza di servizio civile in una pubblica assistenza?
  • A quale ricordo sei più legato/a del tuo Servizio Civile? 
  • Se dovessi descrivere il servizio civile con 30 parole al massimo, cosa scriveresti?
  • Puoi raccontare il Servizio Civile con una foto?
  • Un consiglio da dare ai futuri volontari in Servizio Civile?

Condividi la tua storia nei modi che preferisci (video, racconti, fumetti, poesie, foto, ecc.) inviandola a comunicazione@anpas.org indicando l’anno in cui hai fatto Servizio Civile e la pubblica assistenza di appartenenza.


Le storie

La storia di Giada e Marta

Le cose imparate da Giulia

Le storie del Servizio Civile

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Bando 2017: il doppio delle domande per fare Servizio Civile Anpas

Bando 2017: il doppio delle domande per fare Servizio Civile Anpas

13 luglio 2017 – Sono state più di 4400 le domande presentate da ragazzi e ragazzi per il bando Servizio Civile 2017, con scadenza 26 giugno scorso, per accedere ai 2789 posti disponibili pubbliche assistenze Anpas. Sono iniziate già in questi giorni le selezioni nelle 673 sedi attuazione di progetto delle pubbliche assistenze Anpas (vedi i progetti attivi)

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, è “il segno della grande fiducia per i progetti delle pubbliche assitenze Anpas da parte dei giovani, la dimostrazione di una proposta che li interessa e li stimola per prendere parte ad un movimento storico che, dall’obiezione di coscienza a oggi, coinvolge ragazzi e ragazze”

Anpas Day(s) 2017 - Gruppo Giovani

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Camerino: i ragazzi del servizio civile per “non3mo”

Il 5 luglio 2017 a Camerino, presso l’Auditorium Benedetto XIII, 600 giovani hanno trascorso la loro prima giornata di servizio e di formazione nei progetti di servizio civile bando speciale sisma presentati in collaborazione con la Regione Marche.

Per Anpas, la Croce Verde Ascoli (e sezioni) e la Croce Azzurra Santa Vittoria in Matenano partecipano al progetto “non3mo” – assistenza.
Le attività del servizio, creato per aiutare la ripresa delle attività ed il ritorno alla normalità nelle aree delle Marche colpite dal sisma, si articoleranno su 4 aree tematiche Assistenza, Protezione Civile, Educazione e Promozione culturale, Patrimonio Artistico Culturale. Buon servizio civile.

non3mo

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Servizio civile: le cose imparate da Giulia

Lunedì 07/09/2015 – Martedì 06/09/2016
Un giorno della formazione generale ci è stato chiesto di rappresentare con una metafora il percorso che abbiamo deciso di intraprendere.

Ho quindi scritto la parola “libro”, pensando alla nostra vita come se fosse una libreria: ci sono libri che ci piace rileggere e altri che sono impolverati ma che fanno parte anche essi della nostra libreria. Il mio libro era vuoto, tutto da scrivere!

Servizio civile: le cose imparate da Giulia

In questo libro ci sono pagine bellissime e ricordi che porterò sempre con me, ci sono tante lacrime, ma anche tanti sorrisi, ci sono tante insicurezze ma anche tante certezze, soprattutto ci sono tantissime persone. Ma partiamo dall’inizio…

Questo percorso non è stato deciso pienamente da me, qualcuno mi ha spinta credendo forse più lui in me di quanto io creda in me stessa e nelle mie capacità. Il giorno del colloquio mi sentivo senza chance e molto insicura, poi però tutto è iniziato.

Ho imparato che un sorriso è un grande dono.
Ho imparato che le parole “GRAZIE” e “SCUSA” hanno un potere enorme.
Ho imparato che ci sono tanti modi per dire la stessa frase.
Ho imparato che non si può essere simpatici a tutti.
Ho imparato che con l’educazione e la gentilezza si può fare tanta strada, ma soprattutto non ti rovina la giornata.
Ho imparato cosa vuol dire “donare” il proprio tempo.
Ho imparato a lavorare in una squadra
Ho imparato a condividere.
Ho imparato ad ascoltare me stessa.
Ho capito quali sono i miei limiti.
Ho capito quali sono le mie capacità.
E tante altre cose…

Quest’anno per me non è stato soltanto un anno di volontariato/lavoro ma è stato un anno in cui ho avuto modo di riflettere molto e mettermi in discussione. In tutte le famiglie si parla, si condivide, si discute, si scherza, si gioca, ci si danno delle regole, si va in gita. Ecco io sono stata accolta fin da subito in una grande famiglia, piena di persone diverse ma posso assicurarvi che è una famiglia meravigliosa. Ho scritto un bellissimo libro che sicuramente terrò spolverato: è un’esperienza unica.

Servizio civile: le cose imparate da Giulia

Scegliere di far parte di questo mondo (volontaria in una pubblica assistenza) non è per tutti: è un dono. Anche io mi aggrego ai nostri pazienti nel dirvi GRAZIE. E adesso che sono anche io entrata a far parte di questa famiglia spero di esserne all’altezza.

Concludo questa lettera con una frase del mio quaderno appunti: “Ogni giorno c’è sempre qualcosa di nuovo. Sta a ciascuno di noi riuscire a trovarlo. Non smettere mai di sperimentare, vivere, apprendere”.
Giulia,  volontaria Pubblica assistenza  EMA Emilia Ambulanze ONLUS, Reggio Emilia

Servizio civile: le cose imparate da Giulia

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