Anpas news

5 per mille

Nuove linee guida per la rendicontazione

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato – in allegato al Decreto direttoriale n. 488 del 22 settembre 2021– le nuove linee guida per la rendicontazione del contributo del 5 per mille destinato agli Enti del Terzo Settore. Questo decreto fa seguito al DPCM 23 luglio 2020 che ha semplificato le modalità e i termini per l’accesso all’elenco dei beneficiari del contributo, completando così la nuova disciplina del 5 per mille prevista dal Codice del Terzo Settore.

DA QUANDO ENTRANO IN VIGORE
Queste linee guida si applicano a partire dal contributo 5 per mille anno 2020, i cui importi sono in corso di erogazione.
Per la rendicontazione dei contributi 2018-2019 (incassati nel 2020) si dovrà ancora utilizzare la vecchia modulistica e rispettare le precedenti linee guida, scaricabile dalla sezione Archivio.

COSA DEVONO FARE TUTTI I BENEFICIARI (indipendentemente dall’importo ricevuto)

  • Redigere il rendiconto, compilando in modalità digitale il modello predisposto dal Ministero, entro 12 mesi dalla ricezione del contributo.
  • Allegare al rendiconto un elenco dei giustificativi di spesa che contenga, per ciascuna spesa imputata: il numero e la data delle fattura (o di altro giustificativo), la tipologia della spesa, l’importo imputato al 5 per mille e la data del pagamento.
  • Integrare il rendiconto con una relazione illustrativa descrittiva che contenga una breve descrizione dell’associazione e delle attività svolte con le somme ricevute.
  • Conservare il rendiconto, l’elenco dei giustificativi, la relazione illustrativa e i giustificativi di spesa per 10 anni dalla data di redazione del rendiconto.

COSA DEVONO FARE I BENEFICIARI DI UN CONTRIBUTO PARI AD ALMENO 20.000 € (in aggiunta a quanto valido per tutti)

  • Inviare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esclusivamente tramite PEC rendicontazione5xmille@pec.lavoro.gov.it il rendiconto, l’elenco dei giustificativi di spesa, la relazione illustrativa e il documento del legale rappresentante (non allegare i giustificativi), entro i 30 giorni successivi alla scadenza del termine per la redazione del rendiconto.
  • Pubblicare il rendiconto e la relazione illustrativa (senza l’elenco dei giustificativi) sul sito web della associazione, entro i 60 giorni successivi alla scadenza del termine per la redazione del rendiconto.
  • Inviare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esclusivamente tramite PEC rendicontazione5xmille@pec.lavoro.gov.it la comunicazione di avvenuta pubblicazione, contenente il link della pagina web nel quale il rendiconto è stato pubblicato, entro 7 giorni dalla pubblicazione del rendiconto e della relazione illustrativa sul sito web della associazione.

SPESE AMMISSIBILI
Le spese inserite nel rendiconto 5 per mille devono essere realmente pagate, comprovate da giustificativi di spesa conservati in originale (fattura, ricevuta, buste paga…), pagate in modo tracciabile e registrate nella contabilità della associazione.
Inoltre devono essere state pagate nel periodo che intercorre tra la data di pubblicazione da parte della Agenzia delle Entrate dell’elenco definitivo degli ammessi al contributo con i relativi importi spettanti (per il 5 per mille 2020 la data è il 08/06/2021) ed i 12 mesi successivi alla data di incasso del contributo.

Sui documenti giustificativi deve essere apposta una dicitura che attesti che la spesa è stata sostenuta con la quota del 5 per mille e l’anno finanziario di riferimento.

Nel caso per le spese in questione si siano ricevuti anche altri contributi (sia privati che pubblici) si potrà imputare la spesa solo per la parte residua, cioè solo per l’importo non coperto da altri contributi.

Possono essere inserite spese per:

  1. Risorse umane (costi del personale, rimborsi spese volontari, assicurazione volontari, spese per viaggi con finalità istituzionale).
  2. Spese di funzionamento (spese ricorrenti, es. pulizia sede, canoni locazione, spese condominiali, utenze, cancelleria, assicurazione e manutenzione mezzi e attrezzature…)
  3. Spese per acquisto di beni e servizi (spese non ricorrenti, es. prestazioni di lavoro occasionale, affitti di locali per eventi, noleggi e leasing, acquisto mezzi, acquisto immobili…).
  4. Spese per le attività di interesse generale (per acquisto di beni che vengono donati a terzi o per erogazioni fatte da enti che, secondo il proprio scopo istituzionale, svolgono attività di sostegno a favore di altri soggetti; in caso di erogazioni liberali ad altri soggetti è sempre obbligatorio allegare copia del bonifico effettuato).
  5. Accantonamento: in caso di presenza di progetti pluriennali di durata massima triennale, è possibile accantonare l’importo fino a massimo 36 mesi dalla data di accredito (in tal caso si dovrà comunque compilare il rendiconto entro i 12 mesi dalla data di incasso e poi integrarlo con il modulo di rendiconto dell’accantonamento entro 36 mesi dalla data di incasso).

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha la facoltà di effettuare controlli, richiedere integrazioni e irrogare sanzioni in caso di mancato rispetto di quanto previsto dalle “Linee guida per la rendicontazione del contributo del cinque per mille destinato agli Enti del Terzo Settore” predisposte dallo stesso ministero.

Invitiamo le associazioni a leggere attentamente le nuove Linee guida e ad attenervi ad esse per la rendicontazione del contributo 5 per mille 2020 e delle successive annualità.

Ulteriori informazioni sulla rendicontazione e sui pagamenti del contributo 5 per mille (inclusi gli elenchi dei pagamenti già effettuati per ciascun anno finanziario) sono consultabili sulla apposita sezione del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le informazioni riguardanti invece le modalità di accesso al contributo sono sempre disponibili sulla apposita sezione del sito della Agenzia delle Entrate.

 

ESEMPI SU TEMPISTICA DA RISPETTARE PER LA RENDICONTAZIONE DEL 5 PER MILLE 2020

Esempio 1 (importo inferiore a 20.000 €)
Importo del contributo: € 600
Data pubblicazione dell’elenco definitivo dei beneficiari: 8 giugno 2021
Data di incasso del contributo: 21 ottobre 2021

  • Spese ammissibili: pagate tra il 8 giugno 2021 e il 21 ottobre 2022
  • Redazione del rendiconto e dei documenti allegati: entro il 21 ottobre 2022
  • Conservazione dei documenti: fino al 21 ottobre 2032

 

Esempio 2 (importo uguale o superiore a 20.000 €)
Importo del contributo: € 26.000
Data pubblicazione dell’elenco definitivo dei beneficiari: 8 giugno 2021
Data incasso: 21 ottobre 2021

  • Spese ammissibili: pagate tra il 8 giugno 2021 e il 21 ottobre 2022
  • Redazione del rendiconto e dei documenti allegati: entro il 21 ottobre 2022
  • Invio al Ministero del rendiconto e dei documenti allegati: entro il 20 novembre 2022
  • Pubblicazione del rendiconto e della relazione sul sito web della associazione: entro il 20 dicembre 2022
  • Invio al Ministero della comunicazione di avvenuta pubblicazione sul sito web: entro il 27 dicembre 2022
  • Conservazione dei documenti: fino al 21 ottobre 2032

L'Aquila 8 marzo 2014

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Anpas firma la Carta di Riva: riconoscimento formale del volontariato nell’emergenza urgenza

La Carta di Riva

Firmata il 20 settembre 2021 la Carta di Riva del Garda nel corso del secondo Congresso nazionale Emergenza Urgenza. Anpas tra i firmatari


23 maggio 2015: le gare del soccorso del #meetanpas

A quasi trent’anni dalla Istituzione del numero unico di emergenza e del sistema di soccorso preospedaliero, il DPR 27 marzo del 1992 risulta ancora innovativo nella visione complessiva del soccorso, ma ha la necessità di essere adeguato allevoluzione tecnologica e di competenze delle figure che a vario titolo sono parte integrante del sistema.

Appare imprescindibile la necessità di garantire l’integrazione delle varie componenti del Servizio Sanitario Nazionale al fine di garantire le migliori prestazioni possibili nell’ambito dell’emergenza urgenza.

I firmatari di questo documento intendono affermare come fattori imprescindibili per il cambiamento del Sistema:
Il superamento della frammentazione dei modelli gestionali al fine di garantire un trattamento standardizzato ed uniforme alle persone su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle prerogative proprie delle Regioni in materia di organizzazione dei rispettivi sistemi sanitari regionali e Province autonome, e definizione di criteri per la realizzazione di organizzazioni virtuose del sistema di Emergenza Urgenza;

• L’obbligo di integrazione delle centrali operative 118 con le CUR NUE 112; Forte spinta all’innovazione tecnologica che si avvale di soluzioni innovative nella dotazione di tecnologie radio, telefoniche e informatiche in grado di assicurare il collegamento informativo tra le varie componenti e con le centrali operative territoriali.

• La realizzazione, anche sulla base delle tecnologie innovative, della massima integrazione tra tutte le componenti del SSN che partecipano, a vari livelli di responsabilità, alla assistenza alla cittadinanza.

  • La valorizzazione delle figure professionali attraverso il rafforzamento e la migliore declinazione delle rispettive competenze, finalizzata anche al corretto impiego delle specifiche potenzialità professionali sottese.

• La valorizzazione del personale infermieristico nelle centrali operative e nei pronto soccorso, specie per quanto concerne il processo di triage, del quale detiene la titolarità gestionale e di percorso.

• La valorizzazione delle elevate competenze infermieristiche, in ambito di emergenza preospedaliera, che si manifestano attraverso la gestione, diretta ed in equipe, dei percorsi tempo dipendenti del dolore acuto, e degli interventi salvavita attraverso appositi strumenti operativi.

• La valutazione delle performance, attraverso la definizione degli indicatori della qualità del sistema di emergenza urgenza preospedaliero e ospedaliero.

• La definizione di un sistema unico nazionale di monitoraggio della qualità delle prestazioni erogate, e del finanziamento del sistema di emergenza urgenza, che consenta di valutare lefficacia e lefficienza dei vari servizi sanitari regionali e delle Province autonome.

  • II riconoscimento formale nel sistema di emergenza urgenza delle associazioni di volontariato ODV le quali, attraverso le reti nazionali di Anpas, CRI e Misericordie, esprimono un supporto fondamentale al sistema stesso secondo principi di efficienza ed economicità.

• L’utilizzo di forme omogenee di reclutamento del personale, con particolare riguardo al personale sanitario che non può prescindere da forme contrattuali di dipendenza dal SSN, che dovrà avvenire con modalità uniformi di accesso (standard formativi minimi a livello nazionale).

• La valorizzazione strutturale del personale sanitario nel sistema di emergenza preospedaliera ed ospedaliera, anche attraverso la previsione di specifiche indennità di ruolo e di rischio ambientale da estendere anche al personale tecnico.

• La valorizzazione nel sistema di emergenza del personale sanitario “senior” attraverso l’implementazione e l’accesso a percorsi volti alla formazione, tutoraggio e orientamento dei neofiti, al fine di non disperdere competenze specialistiche specifiche.

• La necessità di una norma nazionale che regolamenti le competenze e i conseguenti standard formativi della componente tecnica del sistema di soccorso regolamentandoli in profili professionali rispondenti agli attuali attori del sistema, siano essi volontari che dipendenti, valorizzando sia la componente del servizio pubblico che le esperienze pregresse ed il ruolo delle reti nazionali del volontariato.

Riva del Garda 20 settembre 2021

 

 

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Anpas al Congresso Nazionale Emergenza, 20-22 settembre Riva del Garda

Anpas al Congresso Nazionale Emergenza: “FARE IL PUNTO PER EVITARE PERICOLOSI PASSI INDIETRO”

A Riva del Garda dal 20 al 22 settembre tutti gli attori del sistema e i rappresentanti delle Istituzioni a confronto per un nuovo sistema Emergenza. 

Sarà la prima volta del sistema emergenza al completo: a Riva del Garda, dal 20 al 22 settembre si confronteranno infatti tutti gli attori del sistema, intra e pre ospedaliero.

Il secondo Congresso Nazionale Emergenza riunirà per tre giorni medici, infermieri, soccorritori, le Società scientifiche dell’emergenza che li rappresentano, le Federazioni e i Sindacati e, significativa novità di quest’anno, il mondo del volontariato con Anpas, Croce Rossa Italiana e Misericordie d’Italia. Tutti insieme, dunque, a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia che ha messo a dura prova ogni elemento del sistema e la sua tenuta complessiva, rendendo più evidenti i punti di forza ma anche le mancanze, le disomogeneità sul territorio e, in diversi casi, le arretratezze nel modello gestionale. Da qui, la necessità di fare il punto e confrontarsi al proprio interno e con le istituzioni sulla direzione che un rinnovamento del sistema deve prendere.

Alla tavola rotonda di lunedì 20 settembre, che aprirà il Congresso, si siederanno i rappresentanti delle Società scientifiche dell’emergenza, Federazioni e Sindacati, associazioni, Volontariato, per confrontarsi con le Istituzioni: insieme al Ministro della Salute Roberto Speranza (in attesa di conferma della presenza), il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Raffaele Donini, la Presidente della 12° Commissione permanente Igiene e Sanità al Senato Anna Maria Parente e i Senatori Gaspare Marinello, Maria Cristina Cantù e Paola Boldrini.

Sul tavolo ci saranno i vari disegni di legge di riforma del 118, ma non solo: “il nostro obiettivo – chiarisce il presidente del Congresso Andrea Andreucci, infermiere del 118 – è proporre una riforma del sistema che sia davvero frutto di una visione comune. Troppe volte si è cercato di costruire un modello di risposta all’emergenza sanitaria ascoltando solo alcune voci e dimenticandone altre. Il Congresso vuole rappresentare, anche in questo, un punto di non ritorno: qui per tre giorni si confronteranno alla pari medici, infermieri, autisti soccorritori, volontari e tutte le società scientifiche che rappresentano veramente il sistema di emergenza, nessuno escluso”.

E quello con le Istituzioni vuole essere più di un dialogo: “vorremmo uscire da Riva del Garda con un orientamento chiaro, una direzione che porti finalmente nel futuro il sistema emergenza, evitando pericolosi passi indietro o di lato”.

Il Congresso, che vedrà alternarsi circa 300 relatori in 23 sessioni e 14 workshop, oltre alla tavola rotonda e alle simulazioni in alta fedeltà che si susseguiranno nel corso dell’evento, ha già registrato il tutto esaurito: più di 2000 i congressisti che si avvicenderanno nelle tre giornate.

La tavola rotonda di lunedì 20 sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Rescue Press. Sulla pagina Facebook e Instagram del Congresso, la diretta delle sessioni principali successive.

Il programma https://www.congressoemergenza.it/programma

Piazza Anpas, Reas 2017

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Ciao Samuele

In ricordo di Samuele

Anpas Lutto

8 settembre maggio 2021 – Tutta Anpas esprime il più sentito cordoglio e dolore per la scomparsa di Samuele Puccinelli.
Ci stringiamo intorno ai familiari e alla pubblica assistenza Pisa
Fabrizio Pregliasco “La gentilezza, la disponibilità e la competenza di Samuele, dall’emergenza alla prevenzione all’ordinario resteranno per tutti noi, volontari e volontarie Anpas, un insegnamento da seguire, per sempre”

I funerali di Samuele si terranno sabato 11 settembre alle ore 15, presso la Chiesa di San Frediano a Vecchiano.

In accordo con i familiari, l’associazione ha deciso di aprire un conto corrente per raccogliere donazioni in memoria che saranno devoluti alla famiglia. L’iniziativa, di cui sarà data comunicazione pubblica, sarà promossa, oltre che nella nostra associazione anche in quelle della zona pisana, ad Anpas Toscana e Nazionale. Saranno coinvolti anche i colleghi di lavoro di Samuele.

Sarà possibile donare utilizzando il seguente codice IBAN IT 63 U 0856 22530 0000 0000 17473 intestato alla pubblica assistenza S.R. Pisa indicando come causale: “Per Samuele”

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Vacanze Coi Fiocchi 2021: Anpas ancora per la sicurezza stradale

Vacanze Coi Fiocchi 2021: resta concentrato sul relax. Segui #VacanzeCoiFiocchi e #VCF21.

Dopo la campagna #GuidaXBene Anpas promuove una nuova campagna per la sicurezza stradale: la ventiduesima edizione di“Vacanze Coi Fiocchi”, la campagna nazionale per la sicurezza promossa dal Centro Antartide.

 Vacanze fiocchi

L’invito in questa estate, che vede riprendere dopo mesi ancora difficili i viaggi e le vacanze, è di fare tutto il possibile per evitare ogni distrazione quando si è alla guida: per la nostra sicurezza, quella degli altri e per i territori che andremo a visitare. A sottolinearlo ancora una volta centinaia di aderenti di tutta Italia, tra amministrazioni locali, autostrade, associazioni e media, con l’abituale collaborazione di testimonial d’eccezione come Piero Angela, Patrizio Roversi, Luca Mercalli e Tessa Gelisio.

Anche in questi anni così particolari, i mesi estivi restano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Tra le cause maggiori vi è la distrazione, che ormai da diversi anni è uno dei fattori più importanti, che spesso ci porta a mettere in atto, anche in vacanza, comportamenti poco sostenibili o rispettosi nei luoghi che ci ospitano. Non si tratta di auto poco sicure o strade pericolose, ma di un comportamento che dipende unicamente da noi.

Per questo l’edizione 2021 di Vacanze Coi Fiocchi invita a fare tutto il possibile per evitare ogni distrazione: per vacanze sicure e sostenibili.
Sul territorio nazionale centinaia di soggetti tra autostrade, amministrazioni locali, associazioni, media e radio promuovono la campagna diffondendo spot radiofonici, manifesti con l’immagine ormai tradizionale di Snoopy e il pieghevole, distribuito nei comuni della penisola e sulla rete autostradale italiana, tra caselli, aree di servizio, punti Blu, aree di cortesia e che accanto a quello di Piero Angela presenta contributi e riflessioni su questi temi a cura di Patrizio Roversi, Tessa Gelisio e Luca Mercalli, testimonianze che vogliono mantenere alta l’attenzione anche alla sostenibilità in questo momento così delicato.
Vacanze coi Fiocchi è realizzata con il patrocinio di Camera dei Deputati, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Anci, Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale – Regione Emilia-Romagna ed è ideata e coordinata dal Centro Antartide di Bologna in collaborazione con AISCAT (associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori). 

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Vacanze Coi Fiocchi 2022: Anpas per la sicurezza stradale

Anpas aderisce Vacanze Coi Fiocchi 2022: diamo un passaggio alla sicurezza. Segui #VacanzeCoiFiocchi e #VCF22.

Dopo la campagna #GuidaXBene Anpas promuove una nuova campagna per la sicurezza stradale: la ventiduesima edizione di“Vacanze Coi Fiocchi”, la campagna nazionale per la sicurezza promossa dal Centro Antartide.

Vacanze coi fiocchi 22

Torna per il ventitreesimo anno consecutivo “Vacanze Coi Fiocchi”, la campagna nazionale per la sicurezza sulle strade delle vacanze promossa dal Centro Antartide. In questa estate 2022 sembrano essere ripartiti i viaggi degli italiani e dei turisti stranieri nel nostro Paese con un prevedibile maggior traffico sulle strade delle vacanze. Questo ci invita a fare tutto il possibile per mettere in atto gesti ed attenzioni che possono fare la differenza per la nostra sicurezza e per l’ambiente. Spesso sono proprio i gesti più semplici ad essere dati per scontati ma che poi possono evitare incidenti con impatti, anche gravi, sulla salute delle persone.
Infatti il mancato rispetto dei limiti di velocità insieme alla distrazione sono le principali cause di incidenti stradali così come la scelta di non usare l’auto se non strettamente necessario, preferendo piedi e bicicletta
o treno e altri mezzi di trasporto pubblico.

A sottolinearlo, ancora una volta, gli aderenti di tutta Italia, amministrazioni locali, autostrade, associazioni e media, con l’abituale collaborazione di testimonial d’eccezione come Piero Angela, Patrizio Roversi Luca Mercalli.

Per l’estate 2022 si prevede che circa 26 milioni di italiani andranno in vacanza, di questi il 56% utilizzerà l’auto. In base ai dati degli ultimi anni luglio e agosto rimangono i mesi con il maggior numero di incidenti
stradali. Le statistiche ci insegnano che spesso sono piccoli gesti che causano la maggior parte degli incidenti e quindi con semplici attenzioni potremmo veramente trascorrere vacanze coi fiocchi.

A partire dalla distrazione dovuta spesso all’uso dei dispositivi digitali (circa il 75% delle cause degli incidenti), alla stanchezza, al rispetto dei limiti di velocità, all’uso delle cinture di sicurezza (anche per i sedili posteriori) e dei seggiolini per i bambini ma anche evitare di bere alcol quando ci si mette alla guida.

Sul territorio nazionale autostrade, amministrazioni locali, associazioni, media e radio promuovono la campagna diffondendo spot radiofonici, manifesti con l’immagine ormai tradizionale di Snoopy e il pieghevole, distribuito nei comuni della penisola e sulla rete autostradale italiana, tra caselli, punti Blu, aree di cortesia e che accanto a quello di Piero Angela presenta contributi e riflessioni su questi temi a cura di Patrizio Roversi e Luca Mercalli, testimonianze che vogliono mantenere alta l’attenzione anche alla sostenibilità in questo momento così delicato.

Divisa tra la promozione su strada e quella in rete, la campagna ha una pagina Facebook che accompagna quotidianamente i vacanzieri con informazioni e suggerimenti per viaggi più piacevoli e sicuri, accanto ai messaggi dei testimonial con gli hashtag #VacanzeCoiFiocchi e #VCF22.

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Legge sui defibrillatori, ok definitivo della Camera

È stata approvata definitivamente dalla Commissione Affari Sociali della Camera la proposta di legge sui defibrillatori automativi esterni (DAE).

La legge prevede novità rilevanti finalizzate a rafforzare il primo soccorso in caso di arresto cardiaco come l’obbligo dell’introduzione a scuola dell’insegnamento delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, l’obbligo per le società sportive professionistiche e dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori, uno stanziamento di 10 milioni di euro per la diffusione nei prossimi cinque anni dei DAE in luoghi molto frequentati come aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, scuole e università e sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi).

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Un passo fondamentale e importante di civiltà e di messa in evidenza che il defibrillatore è un qualcosa che può servire e deve esserci e che tutti possiamo usare per ridurre la mortalità ancora importante che può essere prevenuta con piccoli e semplici gesti”

In Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore. La percentuale di sopravvivenza è dell’8%.

Reas 2018

Le misure previste dalla nuova legge si propongono pertanto di coinvolgere maggiormente i cittadini nel primo soccorso e di dare loro gli strumenti per farlo: oltre ai 10 milioni di euro per l’installazione dei DAE in luoghi pubblici molto frequentati, all’obbligo di insegnamento a scuola delle manovre di primo soccorso e all’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatore, è previsto per esempio l’obbligo per il 118 di fornire ai cittadini le istruzioni telefoniche per riconoscere l’arresto cardiaco, per fare il massaggio cardiaco e per utilizzare il DAE e l’introduzione di applicazioni per la geolocalizzazione dei DAE. La legge inoltre stabilisce che, in assenza di personale sanitario o di personale non sanitario, ma formato sul primo soccorso, anche i cittadini comuni, che non hanno ricevuto una formazione specifica, siano autorizzati a utilizzare i DAE.

 

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“Chi si prende cura di chi ci cura?” – Un’indagine sui volontari in prima linea di Anpas durante la pandemia di Covid-19

“Chi si prende cura di chi ci cura?” Un’indagine sui volontari in prima linea di Anpas durante la pandemia di Covid-19

Da più parti è stato sottolineato il prezioso contributo apportato dagli operatori socio-sanitari “in prima linea” durante la crisi pandemica da Covid-19. Come spesso avviene, i media hanno utilizzato uno stile comunicativo enfatico denominandoli con numerosi epiteti: “gli eroi”, “gli angeli”, ecc. Molto meno è stato fatto in termini di supporto e sostegno (psicologico e relazionale) nei loro confronti e di riconoscimento dell’enorme lavoro da loro svolto e dei sacrifici da loro sopportati dal punto di vista della gestione della vita quotidiana, delle relazioni familiari e amicali, della difficile conciliazione fra volontariato e lavoro retribuito, del proprio benessere psico-fisico e purtroppo, a volte, in termini di perdita di vite umane.

La ricerca scientifica nazionale e internazionale ha trattato l’argomento avendo come target di riferimento, prevalentemente se non esclusivamente, gli operatori sanitari operanti nei presidi dei vari Servizi Sanitari (medicina di base, servizi ospedalieri, ecc.) Poco o quasi nulla invece è stato pubblicato in relazione all’apporto fornito dal mondo del volontariato durante la pandemia.

Attraverso questa indagine, promossa da Anpas in collaborazione con un team di ricerca dell’Università di Bologna, si intende colmare questo divario focalizzandosi espressamente sul personale volontario in prima linea delle pubbliche assistenze. Lo scopo è quello di rilevare gli effetti (impatti, ricadute) del Covid sul loro benessere psico-fisico, famigliare, relazionale e occupazionale, ossia gli effetti che lo svolgimento dell’attività di volontariato durante le fasi più acute della pandemia ha avuto sulla loro vita quotidiana.

La rilevazione empirica consisterà nella predisposizione di un QUESTIONARIO ANONIMO, rivolto a volontari e volontarie in prima linea Anpas, da compilare online, possibilmente entro il 30 luglio, attraverso questo modulo Google.

I risultati saranno di grande utilità per Anpas (e per le altre organizzazioni di volontariato socio-sanitario) al fine di mettere in campo misure organizzative ed operative volte a prevenire e fronteggiare eventuali nuove fasi di crisi ed a promuovere un ambiente organizzativo accogliente che sostenga e supporti i propri operatori (retribuiti e/o volontari) nello svolgimento delle loro mansioni quotidiane.

Anpas rilevazione

 

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Chiara Tommasini, nuova presidente di CSVnet

Già soccorritrice Anpas, è la prima donna nella storia dell’associazione a ricoprire questo incarico

28 giugno 2021 – Chiara Tommasini è la nuova presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato.

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Già volontaria Anpas e oggi prima donna nella storia di CSVnet a ricoprire questo incarico, è stata eletta il 27 giugno dal nuovo consiglio direttivo.

Veronese, 46 anni, con una laurea in Economia e commercio. Ne parliamo con lei per Anpas informa.

“Faccio parte della pubblica assistenza Anpas Sos Sona dal 1997 come soccorritore e sono stata operativa fino al 2012. Ho fatto per tanti anni la componente del consiglio direttivo e ho fatto la tesi di laurea in Economia e Commercio nel 2000 proprio su Anpas”, dichiara la neo-presidente.

Dal soccorso al lavoro di squadra alla fiducia. “Della mia esperienza come soccorritore in ambulanza mi sono sempre portata l’idea del gioco di squadra che viene imparato proprio sul campo e lo impari facendo gli interventi di soccorso quando si è insieme, quando si è una squadra, dove tutti hanno un ruolo diverso per arrivare allo stesso obiettivo. E questa pratica è fondamentale nella vita di persona. Si dice che la fiducia è un’esperienza e io lì ho imparato a fidarmi delle persone che avevo al mio fianco e vorrei riportarla all’interno di CSVnet”.

Essere prima di fare. “Quando si parla di volontariato mi viene sempre in mente qualcuno che fa e che opera per qualcun altro, ma in realtà è qualcosa che, prima di tutto, devi avere dentro. Siamo persone che prima di fare, sono. Essere volontari è una pratica che fa entrare nei vari ambiti della vita della persona l’educazione, il dovere civico, rispetto delle regole.

Coinvolgere i non-volontari. “In Italia c’è una forte tradizione e partecipazione in termini di volontariato, ma oggi dobbiamo puntare tutti coloro che non fanno volontariato e per farlo dobbiamo avvicinarli con il proporre l’esperienza di volontariato più giusta per loro”

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