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“Il volontariato in protezione civile”: Anpas si presenta all’AFAD in Turchia, il diario di Alessandro

“Il volontaraiato in protezione civile”: Anpas si presenta all’AFAD in Turchia, il diario di Alessandro

9 luglio 2019 – “Come avrei fatto senza il preziosissimo lavoro di quelle mitiche donne dell’ufficio nazionale di Anpas?”. Questa è la domanda che mi ha accompagnato durante tutto il viaggio di 13 ore, fatto di 3 aerei e 4 aeroporti, passato a rivedere e ripassare le tre ore di presentazioni preparate al volo nei soli 6, frenetici ed ansiogeni giorni che hanno separato il preavviso dalla partenza.
AFAD, acronimo di un nome turco che significa Autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri, in pratica la Protezione Civile della Turchia, ha chiesto al nostro Dipartimento di Protezione Civile di poter conoscere l’esperienza italiana di volontariato e formazione in protezione civile. Questo è il motivo per cui il Dipartimento ha deciso di mandare una delegazione formata da due funzionari, un volontario della Croce Rossa Italiana, un volontario FIR-CB Marche e un volontario di Anpas, a presentare il volontariato di protezione civile nella sede AFAD di Ankara. Questo è il motivo per cui, alle 11 di sabato mattina, un messaggio diceva: “puoi andare in Turchia Domenica prossima?”. E questo è come inizia una movimentata settimana di preparazione.
In un mix tra lavoro, meeting su skype, confronti whatsapp, raccolta di presentazioni, traduzioni, telefonate, questioni logistiche e una buona dose di ansia, finalmente, arriva Domenica e finalmente, un po’ a Roma, un po’ ad Istanbul e un po’ ad Ankara, incontro tutti i miei colleghi e compagni di viaggio. Poiché per tutti noi la giornata di trasferimento è stata impegnativa, decidiamo di conoscerci meglio a cena seduti intorno ad un tavolo di uno dei ristoranti vicini al nostro hotel, iniziando così ad assaggiare le specialità culinarie di questo paese, mentre ci confrontiamo sulle aspettative e discutiamo l’agenda di lavoro dei giorni successivi.

Primo giorno di lavoro. Entrare dentro un moderno ed imponente edificio di un’agenzia del governo turco certamente non può far calare l’ansia da prestazione che ci accompagna da una settimana, ma sicuramente molte delle nostre preoccupazioni si smorzano di fronte all’accoglienza a noi riservata dai giovani e sorridenti funzionari AFAD, protagonisti con noi di queste giornate di condivisione.
Poi è un attimo. Si inizia a parlare, e si scopre che molte delle preoccupazioni che ci siamo portati dietro erano totalmente infondate: formalità, lingua, presentazioni, aspettative, capacità, adeguatezza. Alla fine la giornata scorre, e tra presentazioni, domande, coffee break, discussioni, pranzo alla mensa interna ed una graditissima visita guidata alle nuovissime e modernissime strutture operative della sede dell’AFAD, arriviamo presto a conclusione del programma. Prima di rientrare verso l’hotel accompagnati dal nostro autista Sinan, però, una domanda importante dobbiamo farla noi: “che ristorante ci consigliate per stasera?”.

Anpas in Turchia con il DPC

Secondo giorno di lavoro. Ancora provati dalla quantità di buonissime specialità turche che il gentile cameriere ci ha presentato sulla tavola della cena, saliamo sul pullmino guidato da Sinan in direzione AFAD. Ci piacerebbe sapere che cosa abbiamo mangiato ieri sera, ma poiché in quel ristorante l’unica lingua parlata è il turco, abbiamo optato per un comodo “fai tu”, mangiando e bevendo tutto ciò che veniva lasciato sul tavolo e delegando a Google Translate le poche interazioni necessarie.
Anche se il fatto di avere da presentare per tre ore Anpas e il suo sistema di protezione civile, in inglese, ad un’istituzione di un altro paese fosse fonte di tensione, il fatto di essere “sulla stessa barca” insieme agli altri colleghi e compagni di avventure è stato certamente di sollievo. Vedere poi l’interesse e la curiosità dei nostri interlocutori turchi ha definitivamente scacciato ogni ansia e la giornata di presentazioni è trascorsa serenamente fra colonne mobili, formazione e principi e valori delle nostre associazioni. E così, senza neanche accorgercene, tra saluti e ringraziamenti reciproci, siamo arrivati alla fine di queste giornate, decisamente stimolanti ed entusiasmanti. Ma la nostra esperienza ad Ankara, invece, non si è ancora completamente conclusa…

– Alessandro Benini

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Volontariato e vacanze: Carloforte luglio-agosto 2019

Volontariato e Vacanze a Carloforte – Sardegna

Anche quest’anno l’associazione Croce Azzurra, con sede a Carloforte in via Tramontana 1, per l’imminente stagione estiva, propone il progetto Estate Sicura.
Il progetto è volto a fornire nell’isola di San Pietro un servizio sanitario di emergenza (operante nell’ambito del servizio 118 regionale) ed un servizio di trasporto secondario verso gli ospedali della zona nel periodo tra il mese di maggio e la prima metà di ottobre.
In quest’ottica, la Croce Azzurra di Carloforte, offre ai volontari delle associazioni interessate l’opportunità di soggiornare gratuitamente (vitto incluso), per un periodo che va da 5 a 14 giorni presso la sede sociale.

Croce Azzurra Carloforte

Turni di servizio
Mattina: dalle 06.00 alle 13.00
Pomeriggio: dalle 13.00 alle 21.00
Notte: dalle 21.00 alle 06.00
con un giorno di riposo settimanale

L’associazione provvederà a fornire:

  • Copertura assicurativa;
  • sistemazione per un massimo di 4 operatori in moduli abitativi dotati di aria condizionata;
  • locali cucina e relax, docce e servizi.

Il tutto presso la sede sociale oppure in altra sistemazione stabilita dall’associazione. Vitto comprendente colazione, pranzo e cena.

Cosa si richiede: i volontari dovranno fare parte di una squadra formata da 3 persone, un autista e 2 soccorritori.
La direzione dell’associazione ospitante si riserva comunque il diritto di inserire proprio personale in qualsiasi turno di servizio.
Tutti i volontari devono essere certificati con attestato I.R.C. o 118 per BLS.D, PHTC. Devono essere muniti di una divisa idonea al servizio di emergenza e antinfortunistica.
Abbiamo bisogno di volontari soprattutto nei mesi di luglio ed agosto.
Il tutto nel meraviglioso contesto delle bellezze naturali di Carloforte: spiagge meravigliose, mare cristallino in un ambiente cordiale e collaborativo.

Per informazioni e adesioni è possibile contattare l’associazione tramite email: croceazzurracarloforte@gmail.com indicando il periodo disponibile ed il numero di
telefono. I volontari verranno contattati telefonicamente da un responsabile dell’associazione. 

P.A. Croce Azzurra Carloforte Via Tramontana,1 – 09014 Carloforte
Tel 0781/855270 Fax. 0781/857368 e-mail p.a.croceazzurra@tiscali.it
PEC: croceazzurracarloforte@pec.it C.F. e P.Iva 90002590926

Croce Azzurra Carloforte

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Piano quadriennale Anpas 2019-2022

Piano quadriennale Anpas 2019-2020: DARE VALORE – Una SFIDA per le Pubbliche  Assistenze e per la rete Anpas

Documento Unitario di Programma del presidente nazionale Fabrizio Pregliasco. IL DOCUMENTO – PDF

Le sfide verso le quali ci siamo confrontati nell’ultimo Congresso nazionale – partendo dalla mia relazione, le note dei settori, i documenti delle Assemblee regionali e il dibattito precongressuale per arrivare al documento finale approvato all’unanimità – ora sono di fronte a noi e dobbiamo cavalcarle. L’elemento che ricomprende molti degli altri è la definizione del ruolo di Anpas come Rete nazionale, una sfida che era implicita nel tema congressuale “DARE VALORE”. Di fatto una rete nazionale lo siamo sempre stati sin dalla fondazione 115 anni fa; la riforma del Terzo settore ci assegna adesso ruoli più stringenti.

Piano quadriennale

Un aspetto propedeutico, che stiamo già approcciando, è la costruzione di uno standard di qualità per le pubbliche assistenze come disposto dall’ordine del giorno votato al Congresso per definire al meglio le caratteristiche delle associazioni che appartengono, o vogliono aderire, al nostro Movimento quale ulteriore elemento caratterizzante oltre all’adesione al nostro Codice Etico. Trasparenza e correttezza dovranno essere il marchio distintivo di Anpas e di tutte le sue Associate. Solo così si potrà andare a testa alta nelle nostre comunità e nelle Istituzioni per offrire il nostro capitale sociale al servizio del Paese. Etica, trasparenza e comunicazione sono infatti tra gli indicatori principali per realizzare una valutazione d’impatto sociale dell’attività delle nostre associazioni e permetterci di individuare possibilità di sviluppo e crescita e soprattutto differenziare la nostra attività da quella di aziende che possono svolgere i nostri servizi. Solo così potremo dimostrare concretamente ai vari stakeholders istituzionali l’importanza di continuare ad essere presenti nelle nostre comunità.

Per valore sociale si deve intendere un insieme di caratteristiche che distinguono i soggetti del terzo settore da altri soggetti attivi nelle comunità territoriali (ad esempio le imprese, la pubblica amministrazione) e che potenzialmente ci rendono promotori della coesione sociale. Un’importante attività dovrà essere posta per realizzare una valutazione di impatto sociale finalizzata alla verifica degli effetti positivi o meno, previsti o non previsti dei nostri programmi o progetti nel lungo periodo, rispetto non solo ai beneficiari diretti ma anche al contesto territoriale di riferimento. Per poter effettuare una buona valutazione sarà necessario sia recuperare tutte le basi informative possibili sia, e soprattutto, coinvolgere i decisori, gli operatori e, dove possibile, i beneficiari nel processo valutativo. C’è una relazione tra l’identità e gli affidamenti dei servizi aspetto che interessa la maggior parte delle nostre Associate.

Le organizzazioni di volontariato sono destinatarie di norme specifiche in materia di rapporti con gli enti pubblici. Tra queste, particolare rilievo hanno le norme sull’affidamento di servizi, che contribuiscono a configurare un sistema in cui le ODV costituiscono il partner “fiduciario” della pubblica amministrazione nella gestione e fornitura di servizi alla persona, inclusi i servizi sanitari. Al riguardo, il termine “affidamento” di servizi non è casuale, bensì sintomatico di una relazione speciale che si caratterizza per il comune obiettivo di ente affidante (la pubblica amministrazione) ed ente affidatario (le organizzazioni di volontariato). Il sistema degli affidamenti diretti e prioritari alle ODV nell’ambito dei servizi sanitari trova numerose giustificazioni teoriche di natura diversa e, sul versante giuridico, ha ricevuto definitiva legittimazione dal Decreto Leg.vo 117/2018, dalle pronunce della Corte di Cassazione e della Corte di Giustizia dell’Unione europea nelle sentenze del 2014, del 2016 e in una recente del 2019. A breve la Corte di Giustizia dovrà pronunciarsi nuovamente su una questione sollevata direttamente da Anpas che riguarda il nostro Paese. Il diritto europeo e le iniziative della Commissione europea infatti conoscono e riconoscono lo status speciale e il valore aggiunto delle organizzazioni di volontariato.

Tuttavia in diverse occasioni, come la direttiva sugli appalti pubblici (direttiva 2014/24/UE), tale riconoscimento e, di fatto, l’esatta definizione di cosa debba essere riconosciuto, porta ancora ad una situazione di incertezza giuridica soprattutto nei casi in cui lo spirito della legge può essere chiaramente interpretato a favore delle organizzazioni di volontariato. Dovremo pertanto proseguire l’attività di lobby a livello europeo anche con gli amici di Samaritan International. Cruciale per Anpas sarà portare avanti un confronto con le istituzioni per garantire la sostenibilità economica e l’autofinanziamento delle attività delle pubbliche assistenze, infatti il meccanismo del rimborso spese e delle rendicontazioni è molto eterogeneo e diverso da regione a regione.

Sull’affidamento dei servizi al volontariato stiamo già lavorando con Misericordie e Croce Rossa ad uno studio scientifico di valutazione dei costi e delle modalità di affidamento con la FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere). Dobbiamo continuare a incidere sui Decreti Delegati della Riforma del Terzo Settore e vigilare sulla sua corretta applicazione nei territori, potenziando la relazione col Governo, col Parlamento e con la Conferenza delle Regioni: l’obiettivo è difendere il ruolo e la storia di servizio alle comunità delle nostre pubbliche assistenze.

Nel corso dell’ultimo Congresso è stato aggiornato il nostro Statuto alle richieste dettate dalla Riforma. La proposta di modifica, approvata dai delegati delle pubbliche assistenze, è stata il frutto di un lavoro condiviso su più livelli con una metodologia che evidenzia il lavoro di squadra e lo sforzo di condivisione attuato durante lo scorso mandato e che si vuole riproporre in questo nuovo mandato che vede l’innesto di nuove forze negli organi direttivi del movimento. Si tratta comunque di una prima manutenzione che dovrà vedere nel prossimo futuro ulteriori sviluppi ed evoluzioni compresa la revisione dei regolamenti, in conseguenza di alcune carenze riscontrate giustappunto nella fase elettorale, ma soprattutto del quadro complessivo che l’attuale situazione politica ci riserverà nel futuro.

Lo sviluppo del movimento, tema cruciale per i Comitati regionali in crescita e per il Sud in particolare, è un impegno assunto collegialmente dalla Presidenza ma che richiederà uno sforzo corale di tutte le strutture Anpas. Tra le tante sfide, questa è la più complessa. Alcune cose sono state fatte ma molte sono ancora le incognite insite in quello che sarà il ruolo di Rete Associativa Nazionale che la riforma ci prospetta. Ci sono diverse opportunità da cogliere presenti nelle varie note di settore che se realizzate rafforzeranno tutte le associate e in particolare quelle più fragili e/o che svolgono la loro attività in contesti socio ambientali difficili.

Nelle note di settore, che completano e costituiscono il piano quadriennale 2019-2022, possiamo ritrovare una molteplicità di attività su più fronti. Di fatto abbiamo buttato la palla in avanti come nel football americano con il desiderio di recuperarla e rilanciarla ancora più sino al touchdown. Il football è un gioco impegnativo e anche pericoloso, un gioco da affrontare con un approccio sfidante, la stessa attitudine che oggi il contesto esterno ci richiede. Ovviamente riferiremo al Consiglio nazionale gli stati di avanzamento delle attività e, nel caso, ripreciseremo gli obiettivi sulla base della reale evoluzione anche grazie al contributo che arriverà da Commissioni e Gruppi di Lavoro nazionali.

Prendo in prestito quanto dichiarato durante una nostra iniziativa dal sociologo e nostro amico Andrea Volterrani: “Anpas portatore ufficiale di valore sociale” ed è con questa consapevolezza che procederemo nelle attività durante questo quadriennio.

– Fabrizio Pregliasco

 


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La Camera approva il decreto crescita: bene gli emendamenti allo “spazzacorrotti”, la proroga della modifica degli statuti è un’occasione mancata per dare certezza agli enti di Terzo settore

La Camera approva il decreto crescita: bene gli emendamenti allo “spazzacorrotti”, la proroga della modifica degli statuti è un’occasione mancata per dare certezza agli enti di Terzo settore

Comunicato Forum Terzo Settore. Roma 22 giugno 2019 – La Camera ha votato la fiducia al Decreto “crescita” che ora passa al Senato. Nel decreto sono incluse le norme che modificano la “Legge spazza corrotti” per le organizzazioni di Terzo settore.

“Si tratta di una iniziativa positiva per la quale il Forum si era adoperato nei mesi scorsi e che elimina una serie di appesantimenti burocratici per le associazioni e le imprese sociali”. Così dichiara la Portavoce del Forum Terzo Settore Claudia Fiaschi.

“La proroga per la modifica degli statuti di Organizzazioni di Volontariato, associazioni di Promozione Sociale e Onlus, formulata nuovamente con una scadenza disancorata dalla data di effettiva entrata in vigore del Registro Unico complica ulteriormente il quadro applicativo della riforma – prosegue Claudia Fiaschi – soprattutto per i numerosi enti che in questi mesi hanno già provveduto a mettersi in regola e modificare gli statuti nelle proprie assemblee.”

“Il Forum prosegue nella sua opera di confronto e collaborazione col governo per creare quanto prima un indispensabile quadro di certezza e nel lavoro di assistenza agli enti che nei prossimi mesi hanno già convocato le proprie assemblee. – prosegue Fiaschi. Le oltre trecentomila organizzazioni di Terzo settore del nostro Paese sono da troppo tempo in una situazione di incertezza che non gli consente di operare al meglio e programmare il proprio futuro. È ora di superare questa situazione di stallo, predisponendo i provvedimenti mancanti, necessari per la piena operatività della riforma, primo tra tutti la richiesta dell’autorizzazione EU sui benefici fiscali.”

“Ci auguriamo che nel passaggio al Senato il Decreto Crescita possa essere migliorato, delineando il quadro di certezze atteso dal nostro mondo” – conclude la portavoce del Forum.

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Anpas al convegno Fiaso: Il servizio di emergenza territoriale 118 Roma, 27 giugno 2019

Il servizio di emergenza territoriale 118: attività, modelli organizzativi e prospettive Roma, 27 giugno 2019 

Roma 17 giugno 2019 – Il convegno sarà una occasione per confrontarsi con i principali stakeholder sullo stato dell’arte dei servizi di emergenza territoriale 118 nel nostro Paese e sulla loro evoluzione, partendo dai risultati della ricerca condotta nell’ambito delle attività del Laboratorio FIASO Servizi di Emergenza territoriale 118, e con un occhio agli scenari futuri.
Tra gli obiettivi di questa seconda fase del Laboratorio FIASO, dedicato ai servizi di emergenza – urgenza e al 118, l’estensione della ricerca a 8 realtà regionali (Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano e Puglia) e il focus su alcune articolazioni organizzative (servizi di trasporto su gomma, centrali operative ed elisoccorso) del sistema 118, in maniera da approfondire ulteriormente le conoscenze acquisite nella prima fase delle attività del Laboratorio e disporre di un quadro d’insieme dello stato dell’arte dei servizi di emergenza territoriale nel nostro Paese.

Anpas parteciperà, con il presidente nazionale Fabrizio Pregliasco, al convegno Fiaso Il servizio di emergenza territoriale 118 

Sala Folchi, Piazza San Giovanni in Laterano, 76
AO Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata

Programma

 

9,00 |Registrazione dei partecipanti

9,50 | Saluti istituzionali
Ilde Coiro, Direttore Generale AO Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata – Coordinatore FIASO Lazio

 

Prima Sessione
Presentazione della ricerca Modello di analisi delle centrali operative 118, dei servizi di trasporto sanitario su gomma e dei servizi di elisoccorso nel SSN

10,00 | Le ragioni della ricerca
Nicola Pinelli, Direttore FIASO

10,20 | L’emergenza territoriale prima del 1992: le ragioni delle differenze attuali
Marco Vigna, esperto FIASO

10,40 Presentazione dei risultati della ricerca
Andrea Francesconi, Professore Associato di Economia Aziendale Dipartimento di Economia e Management, Università degli Studi di Trento

11,10 | Esperienze e prospettive a confronto: tra specificità e garanzia di qualità dei servizi 118
Tavola rotonda. Partecipano

Aziende della Regione Emilia-Romagna 
Antonio Pastori, Referente Regionale della Rete 118 Emilia-Romagna;
Aziende della Regione Liguria
Francesco Bermano, Direttore del Dipartimento interaziendale Regionale Emergenza 118;
ARES 118 Regione Lazio
Domenico Antonio Ientile, Direttore Sanitario Ares 118 Lazio;
AREU Regione Lombardia
Giuseppe Maria Sechi, Direttore Sanitario AREU Lombardia;
ASDAA P.A. di Bolzano;
ASL Lecce Regione Puglia
Maurizio Scardia, Direttore 118 Lecce;
ASL CN1 Regione Piemonte
Luigi Silimbri, Direttore f.f. S.C. Emergenza Sanitaria Territoriale 118.

12,30 |Considerazioni conclusive
Maria Paola Corradi, Vicepresidente FIASO, Direttore Generale Ares 118 Lazio

 

13,00 |Colazione di lavoro

 

Seconda Sessione
Attuazione del Codice del Terzo settore (D. Lgs. 117/2017) nell’ambito del servizio di emergenza sanitaria: le convenzioni con le organizzazioni di volontariato e la rendicontazione dei costi

14,00 | Prospettive di sviluppo del Laboratorio FIASO
Alberto Zoli, Coordinatore FIASO Lombardia, Direttore Generale AREU Lombardia

14,20 | Le novità introdotte dal Codice del Terzo Settore (d.lgs. 117/17) per i servizi di trasporto sanitario e dell’emergenza urgenza
Antonio Fici, Professore di Diritto privato, Università del Molise – Già consulente del Ministero del Lavoro per la riforma del Terzo settore

14,40 | Valore e promozione del volontariato nel welfare di comunità
Andrea Volterrani, Professore di Sociologia della Comunicazione e Comunicazione Sociale e delle organizzazioni non Profit, Università degli Studi di Roma Tor Vergata

15,00 | Ruolo del volontariato nei servizi di emergenza
Fabrizio Pregliasco, Presidente Nazionale Anpas
Francesco Rocca, Presidente Nazionale CRI
Roberto Trucchi, Presidente Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia

16,00 | Conclusioni
Francesco Ripa di Meana, Presidente FIASO

Per iscrizioni: bit.ly/2XwD

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Non fate scendere i volontari dalle ambulanze: sarebbe una ferita per tutti!

Non fate scendere i volontari dalle ambulanze: sarebbe una ferita per tutti!
Fabrizio Pregliasco, su Vita torna sul concetto del soccorso in ambulanza

“La questione riguardante la figura dell’operatore presente in un’ambulanza in Italia non medico o infermiere p oggetto di pesanti diatribe e discussioni ad oggi senza risposta. La problematica nasce dal fatto che questa parte di attività di trasporto è in crescita in questi ultimi 10-20 anni”. Questo l’incipit dell’articolo scritto dal presidente nazionale Anpas e pubblicato sull’ultimo numero di Vita.
Dopo un riepilogo riguardante la storia del soccorso sul pronto intervento in Italia, il presidente di Anpas afferma: “Oggi non più rilevante assicurare il raggiungimento rapido del luogo dove la situazione emergenziale verrà risolta ma si fa sempre più spazio la concezione di un soccorso in grado di intervenire fin dal luogo dell’evento”.

Borgotaro: il Torneo Sanitario
L’articolo prosegue con la cronologia dei testi normativi che hanno portato alla situazione attuale: “La questione della qualificazione giuridica del soccorritore è notevolmente complessa, incerta ed intricata” spiega il presidente di Anpas che poi elenca le varie direttive: dal Documento sul Sistema delle Emergenze sanitarie approvato dal gruppo di lavoro Stato-Regioni nel 1991, le “Linee guida su formazione, aggiornamento e addestramento permanente del personale operante nel sistema di emergenza urgenza” del 2003, fino al vuoto normativo attuale “da ricercare nello scarso sviluppo ed interesse avutosi nel corso degli anni nel settore dell’emergenza ma anche in questioni più prettamente politiche ed economiche”.
“Continuare ad utilizzare il grande capitale sociale rappresentato dalle associazioni di volontariato dedite ai servizi sociosanitari quantificabile in oltre 400 mila persone permette una capillarità di servizio, la possibilità di poter disporre di volontari per attività di protezione civile, come purtroppo è stato necessario utilizzare, in caso di catastrofi che una professionalizzazione spinta del sistema andrebbe a prosciugare”

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Anpas, CRI e Misericordie sul profilo dell’autista soccorritore: al centro la qualità del soccorso.

Incontro CRI, Anpas e Misericordie sul profilo dell’autista soccorritore: al centro la qualità del soccorso.

Si sono riuniti in data odierna presso la sede della Croce Rossa Italiana, i rappresentati delle Reti Associative Anpas, Misericordie e Croce Rossa Italiana per discutere insieme sul tema dell’autista soccorritore in vista del prossimo incontro presso il Coordinamento Tecnico Commissione Salute.

Incontro CRI, Anpas e Misericordie sul profilo dell’autista soccorritore: al centro la qualità del soccorso.

Chiari i punti fondamentali: il soccorritore è la figura chiave rispetto alla quale è importante giungere ad una standardizzazione formativa, che deve incentrarsi sul limite massimo di 200 ore, conforme agli standard internazionali nella materia; la guida del mezzo di soccorso può costituire abilitazione ed idoneità ulteriore, ma non elemento caratterizzante dell’assistenza al cittadino; le Reti Associative devono essere ente certificatore accreditato del percorso formativo del soccorritore.

Alla luce di tali punti, le Reti Associative hanno eleborato una proposta congiunta da sottoporre al Coordinamento Tecnico Commissione Salute presso la Conferenza Stato Regioni in occasione del prossimo incontro previsto il 20 giugno.
“La figura del soccorritore richiede il riconoscimento di un percorso formativo quale approdo per la tutela della salute dell’utenza, di cui la caratteristica l’abilitazione alla guida costituisce elemento rilevante, ma accessorio rispetto al percorso di formazione principale”. Le Reti Associative si sono dette soddisfatte del risultato dell’incontro, che ha consentito una riflessione comune sul tema, che tenga conto della concreta realtà pratica atta a garantire, anche tramite le proprie Reti Nazionali di Volontariato, la migliore assistenza possibile al cittadino.

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5 per mille, Anpas con il Forum: “Bene intenzione di innalzare tetto, il Governo mantenga impegno”

5 per mille, Anpas con il Forum.

Fiaschi (Forum): “Bene intenzione di innalzare tetto, il Governo mantenga impegno”

Roma 11 giugno 2019. Anpas si schiera con il Forum che, in una nota, ha dichiarato “Riteniamo importante che il 5 per mille sia diventata una norma stabile del nostro sistema fiscale e siamo contenti che i cittadini italiani manifestino sempre di più la volontà di sostenere, attraverso questo strumento, le attività e i progetti di sviluppo delle comunità e dei territori, come testimonia il superamento del tetto erogabile. Prendiamo atto della dichiarata disponibilità del Governo, attraverso le parole del sottosegretario Durigon, di adeguare le risorse finanziarie alle effettive volontà dei cittadini” così Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo settore commenta le dichiarazioni dei giorni scorsi del sottosegretario al lavoro Claudio Durigon di adeguare il tetto erogabile del 5 per mille.

“Crediamo quindi che sia necessario – spiega Fiaschi – lavorare fin dalla prossima legge di Bilancio per prevedere l’innalzamento del tetto, stanziando una cifra in linea con il trend di crescita delle scelte del 5 per mille dei cittadini. È poi necessario emanare al più presto il decreto attuativo previsto dalla riforma che peraltro prevede anche la disciplina dell’utilizzo del cosiddetto inoptato, ovvero quella parte di 5 per mille scelto dai contribuenti senza indicare una specifica organizzazione destinataria. In particolare è importante che venga utilizzata parte di queste risorse per sostenere maggiormente le organizzazioni più piccole e migliorare la loro capacità di fare attività di fundraising.”

L'Aquila 8 marzo 2014

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GRAZIE RAGAZZI! Il meeting di Antonello

GRAZIE RAGAZZI! Il meeting di Antonello

Un motorino rovesciato, l’odore cattivo di un motore in fumo, l’asfalto caldo, il sudore sugli occhi. Il tutto mentre con i tuoi compagni di squadra cerchi di prendere i parametri della vittima. La maglietta incollata alla schiena, la fame e la sete che si fanno sentire, il male alle gambe per i chilometri percorsi sotto il sole.
Per i giovani soccorritori che hanno partecipato alle selezioni nazionali in vista del Samaritan International Contest, il XVII Meeting Anpas è stato anche questo: tensione, adrenalina, paura, spirito di iniziativa e soddisfazione per aver fatto bene il proprio lavoro.

17°Meeting Anpas
Dodici squadre, divise in junior e senior, provenienti da otto regioni, si sono sfidate a a colpi di prontezza di spirito, riflessi, conoscenza delle tecniche di soccorso, organizzazione e orientamento. Per loro, nella cornice del borgo storico di Chatillon (AO) sono state allestite quattro prove di soccorso sanitario, una prova di destrezza e una prova scritta, oltre ad una prova “bonus” che consisteva in una piccola
parete verticale da scalare. Oltre alla risoluzione degli scenari, facevano parte degli elementi di valutazione anche l’arrivare in tempo sugli scenari di soccorso, capire la situazione, organizzarsi e
agire prontamente e correttamente.

Ma cosa li ha spinti a venire da tutta Italia per mettersi alla prova in queste imprese? La voglia di fare bene? Di certo. La voglia di vincere? Forse. Probabilmente una delle motivazioni più forti è stata la consapevolezza che un domani quello scenario di gioco e finzione, avrebbe potuto essere reale. Un domani, proprio loro, soccorritori adulti, avrebbero potuto essere chiamati a vincere una partita ben più importante: quella di salvare una vita.

Le prove del Sami Contest
Per questo, a tutti i partecipanti va il più grande ringraziamento. Grazie per il tempo che hanno impiegato a viaggiare fino in Valle d’Aosta, grazie per le tende montate e per i pavimenti puliti, grazie per la raccolta differenziata, grazie perché, forse inconsapevolmente, hanno posto le basi per la costruzione di un futuro migliore. Un futuro in cui, prima per gioco e poi con professionalità, uomini e donne scelgono volontariamente di prendersi cura della vita di altri e dell’ambiente che li ospita.

17°meeting Anpas

Anpas è anche questo: donare il proprio tempo come volontari, ognuno coi propri strumenti e il proprio bagaglio di esperienze, uniti dalla consapevolezza che la propria singola azione, anche se piccola, può portare a qualcosa di grande.

– Antonello

 

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La squadra Anpas al prossimo Sami Contest: le selezioni del XVII meeting Anpas

Saranno i ragazzi e le ragazze della Liguria e della Valle d’Aosta a rappresentare Anpas e l’Italia al prossimo Sami Contest, nel 2020.

Chatillon, 1 giugno 2019 – Settantadue partecipanti divisi per otto squadre. Sessanta tra valutatori, cavie, giudici e truccatori, sei prove tra soccorso, destrezza e conoscenze teoriche.

Questi i numeri delle gare che si sono svolte oggi a Chatillon, nell’ambito del XV Meeting Nazionale della Solidarietà per decidere quale squadra rappresenterà l’Italia alla prossima edizione del Sami Contest, i campionati europei del soccorso che si disputerà nel 2020. 

Le premiazioni del Sami Contest

Dopo un giorno di gare di soccorso, destrezza e conoscenze teoriche, dopo aver scalato una parete, sono stati i ragazzi e le ragazze della Liguria (squadra A) e della Valle d’Aosta (squadra B) a vincere la competizione e saranno loro a rappresentare Anpas e l’Italia al prossimo Sami Contest, nel 2020. 

La classifica squadre A:

  1. Liguria
  2. Civitella Roveto
  3. Valle d’Aosta
  4. Abruzzo

La classifica squadre B:

  1. Valle d’Aosta
  2. Liguria
  3. Emilia Romagna
  4. Abruzzo
  5. Borgotaro
  6. Sardegna
  7. Lombardia
  8. Puglia

17°Meeting Anpas

#meetanpas per seguire l’evento sui social network
 

 

 

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