Anpas news

Bologna, 10 ottobre: Tolleranza nell’Islam e coesistenza tra religioni

Bologna, 10 ottobre – Anpas al convegno: Tolleranza nell’Islam e coesistenza tra religioni

Il ramadam al Campo Costa

 

Sabato, 10 ottobre / Saturday, October 10, 2015

10.00 -11.00: Saluto delle Autorità / Welcoming addresses introducono / introduce

Wahid El Fihri (Ass. per la Fondazione Islamica Italiana)

Ahmad Addous (Università di Bologna)

– Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna

– Ennio Mario Sodano, Prefetto di Bologna

– Marina Nelli, Direzione Centrale degli Affari dei Culti del Ministero dell’Interno

– Silvia Giannini, Vicesindaco di Bologna

– Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genius Bononiae

– Claudio Broglia, Senato della Repubblica

– Khalid Chaouki, Camera dei Deputati

– Anna Laura Trombetti, Direttore del CISDI (Università di Bologna)

– Andrea Iori, Consigliere Nazionale Anpas

– S.E. Rayed Khaled a. Krimly, Ambasciatore del Regno dell’Arabia Saudita in Italia

Intervento inaugurale / Inaugural speech: H.E. Salih ibn `Abdul

`Aziz ibn Muhammad Al Al-Shaykh, Minister of Islamic Affairs del Regno dell’Arabia Saudita

 

 

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I gadget Anpas

I GADGET Anpas Il buono d’ordine

Una borraccia in alluminio riciclato, le stringhe, sacche ecologiche e e parole magnetiche del soccorso, un pin ecologico. Nuovi gadget per continuare a raccontare le storie dei volontari delle pubbliche assistenze. 

I gadget Anpas
Unite voi i punti: “La strada di un diritto si unisce insieme, punto per punto” è il tema scelto per le borse, in carta riciclata o panno ecologico.


Le parole magnetiche del soccorso
Le parole magnetiche del soccorso. Il soccorso attrae e resta attaccato. Anpas ha creato una confezione di cinquanta parole magnetiche che riguardano il soccorso e il volontariato per giocare e magari imparare le procedure dei principali interventi di soccorso. Due possibili giochi?
1. Attacca e stacca le parole magnetiche fino a imparare la sequenza corretta (ad esempio) di un blsd, su un qualunque supporto metallico, ad esempio il frigorifero o direttamente sulla confezione.
2. Rilassati, svuota la mente e lascia che la tua creatività componga liberamente una frase con le parole del soccorso. Invia il tuo componimento a Anpas Informa o su instagram @anpas e verrà pubblicato sul sito www.anpas.org. Non sei soddisfatto? Stacca le parole e ricomincia. Le possibilità sono infinite!
Le parole magnetiche sono una creazione Anpas in collaborazione con Tic Edizioni.


#buonastrada: le stringhe sono augurio da indossare 

Le stringhe Anpas #buonastrada


La borraccia in alluminio e il pin ecologico: due gadget realizzati con materiali riciclati e sostenibili.

Il pin ecologico

Aderendo alla strategia rifiuti Zero, obiettivo di Anpas è quello di sostenere prodotti riciclabili per sostenere lo sviluppo di una tecnologia di riciclaggio avanzata la quale, a sua volta, sosterrà con successo il nostro pianeta per molti anni a venire.

Borraccia in alluminio riciclato

 Il buono d’ordine

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Defibrillatori e droni: presentato il progetto Deficopter (drone + defibrillatore)

Bolzano, Forum Samaritan International – “Tutto è iniziato con un arresto cardiaco di mio padre e la difficoltà di trovare qualcuno che gli portasse soccorso”. Così inzia a raccontare Friedrich Nölle, geologo responsabile del progetto Deficopters e presidente dell’organizzazione tedesca Definetz, nel corso della sua presentazione al Forum di Samaritan International che si sta tenendo a Bolzano in questi giorni (28-29 agosto) e che sta coinvolgendo le principali organizzazioni e associazioni di volontariato europee che si occupano di soccorso, tra cui Anpas”.

La dimostrazione e la video – intervista a Friedrich Nölle.

 

 

I dati. Per arresto cardiaco muoiono in Europa ogni giorno l’equivalente di 2 aerei jumbo, ogni anno 700mila persone. La Canon Business School ha stimar che in Germania il costo per il decesso per arresto cardiaco 4,3 miliardi di euro l’anno. “Nove minuti è il tempo limite che abbiamo a disposizione per portare soccorso e defibrillare qualcuno”, dice Nölle. “Evitare queste morti il più delle volte è una questione di tempo e il più delle volte accade perché la persona è in zone periferiche o troppo trafficate. In Europa da anni si stanno cercando di stabilire criteri scientifici per la localizzazione dei defibrillatori con urbanisti, psicologi, medici, rianimatori e soccorritori”. Una delle possibili soluzioni è portare un defibrillatore automatico attraverso un drone. Entro 4 minuti un drone può atterrare ed entro un minuto può essere utilizzato da parte di un soccorritore laico. Il tempo del volo di un drone è molto più veloce di un qualsiasi trasporto con ambulanza o macchina. “Abbiamo coinvolto colleghi svedesi di Stoccolma che ci hanno dato dati reali per capire con quali tempi rispondere all’arresto cardiaco e abbiamo avuto conferme: ogni volo può ricoprire una distanza massima di 10 km e un tempo di volo massimo di 30 minuti. Il drone è gestito da una centrale operativa propria”. 

Forum Sami

 

 

In questo momento è ancora in una fase sperimentale e ci sono problemi soprattutto dal punto di vista della normativa aerea a livello europeo. “Abbiamo trovato investitori e nei prossimi tre anni lavoreremo per migliorare l’efficienza del nostro progetto” dichiara Nölle. “Molte sono le organizzazioni europee che ci stanno supportando e ci stanno seguendo nel prosieguo di questo progetto”

Flashmob #heroeswithoutsuperpowers 

 

IfirstAid: l’app di primo soccorso della Croce Bianca

 

 


Forum Samaritan International  Bolzano 28-29 agosto

Nel corso delle due giornate anche la presentazione della campagna Io non rischio.

50 anni fa, esattamente il il 10 agosto 1965, nasceva a Bolzano, per volere di 8 uomini, la Croce Bianca – Weisses Kreuz. Questa importante ricorrenza si festeggerà domani venerdì 28 e sabato 29 agosto, in concomitanza con il “Samaritan international Forum 2015”,  due giornate di studio e seminari sul servizio di soccorso e la protezione civile organizzate dal network europeo delle ONG di soccorso “Samaritan International” e dalla stessa Croce Bianca. 

I lavori del Samaritan Forum si svolgeranno presso l’Accademia Europea EURAC di Bolzano. Alle relazioni si alterneranno workshop ed esercitazioni pratiche, verranno illustrate nuove tendenze, sviluppi e metodi mirati a una sempre maggiore formazione professionale. Saranno presentati, fra le altre cose, quadricotteri di soccorso, in grado di portare defibrillatori in luoghi lontani e poco accessibili,  si parlerà della formazione per i soccorritori e per i First Responder sulla nuova generazione di manichini simulatori computerizzati. Il forum inoltre darà la possibilità di conoscere persone di altre organizzazioni e paesi, di scambiarsi opinioni ed allacciare contatti. 

La sera del 29 agosto sarà dedicata al  festeggiamento dell’importate traguardo dei 50 anni di attività: la festa sarà  aperta dai saluti del Presidente della Giunta Arno Kompatscher, dell’assessore Martha Stocker, della presidente della Croce Bianca Barbara Siri e del Direttore Ivo Bonamico. Saranno consegnati anche i premi ai vincitori dell’Award internazionale “SAMARITAN’s B.E.S.T.”. Tra i candidati c’è anche la Croce Bianca con un proprio progetto. Alla festa presenzieranno dieci rappresentanti di ogni sezione nonché ospiti d’onore, amici e benefattori.

Samaritan international Forum“  che si svolgerà venerdì e sabato 29 agosto all’EURAC di Bolzano, alla festa per il 50esimo giubileo della Croce Bianca.

Il programma del forum con referenti di fama internazionale sul soccorso e la protezione civile è allegato.

Sabato sera siete invitati all’inaugurazione della festa per il 50esimo giubileo della Croce Bianca con inizio alle ore 18:30 nella sede della Croce Bianca a Bolzano, via Lorenz Böhler 3 –

saluti del Presidente della Giunta Arno Kompatscher, l‘Assessora Martha Stocker, la Presidente della CB Barbara Siri ed il Direttore Ivo Bonamico.

Nove milioni di km nel 2014, 488 trasporti al giorno, 2800 volontari: i numeri della Croce Bianca di Bolzano 

L’assemblea annuale dell’associazione provinciale di soccorso, riunitasi a Bolzano venerdì 5 giugno, si è svolta sotto la stella del suo cinquantesimo anniversario. L’expresidente Georg Rammlmair, la neo presidente Barbara Siri (già in Direzione Nazionale Anpas), alla presenza dell’assessore alla sanità Martha Stocker, ah presentato il resoconto dell’anno 2014:

– 55.670 soci annuali sostengono oggi l’associazione e 2.800 volontari

– 1.685.000 ore di lavoro, il 58 per cento delle quali sono state svolte da volontari.

– 178.184 i trasporti e i soccorsi prestati; 211.898 pazienti hanno potuto giungere sicuri alla loro meta. Per svolgere questi servizi i veicoli della Croce Bianca hanno percorso complessivamente 8.869.833 km (una media di 488 trasporti e 24.300 km al giorno)

– Il lavoro dei gruppi giovanili della Croce Bianca è, già da diversi anni, un gran successo. In quasi tutte le sezioni della CB sono attivi circa 1.000 ragazzi.

 


Le foto 

 


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Anpas 2020: i risultati della ricerca

Anpas 2020Per circa sei mesi, da giugno a dicembre 2015, Paola Tola e Ilaria Lucaroni (ricercatrici SocialHub Coop.), hanno intervistato presidenti e consiglieri di 20 pubbliche assistenze sparse su tutto il territorio nazionale, chiudendo il lavoro con un focus group con i presidenti regionali che si è svolto a Firenze lo scorso dicembre. 

 

 

L’attività di ricerca aveva come obiettivi specifici: 

  • descrivere e analizzare percezioni, tendenze e dinamiche presenti nel movimento, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e all’identità percepita dai dirigenti

  • metterle a confronto con le dimensioni rilevabili all’interno della riforma del Terzo Settore.

Nelle interviste sono state indagate tre dimensioni fondamentali: organizzativa, economica e politica. Quali sono i risultati?

Rispetto alla dimensione organizzativa, è emersa una eterogeneità come dato di sfondo, che si riverbera in scelte strategiche differenti per quanto riguarda ad esempio le
politiche di tesseramento, le forme con cui vengono gestite le attività commerciali (laddove esistono), i rapporti con la pubblica amministrazione. Questa eterogeneità da una parte rappresenta certamente un punto di forza se vista come valorizzazione delle differenze e delle autonomie associative, ma potrebbe rappresentare un pericolo per il mantenimento di una identità unitaria e riconosciuta nel movimento.

Un altro punto emerso riguarda le dinamiche di partecipazione: i luoghi classici come le assemblee sembrano funzionare poco, ma si fa fatica a inventarne di nuovi, che consentano anche alle generazioni più giovani di divenire realmente protagoniste. Dalle interviste è emerso inoltre in alcuni contesti una certa difficoltà nel mantenere legami con i territori che vadano oltre lo svolgersi del servizio di trasporto/emergenza: quello della progettazione sociale e dell’analisi dei bisogni del territorio rimane un ambito ancora tutto da esplorare.
Rispetto alla dimensione economica il dato rilevante riguarda la composizione delle entrate delle associazioni intervistate: le convenzioni per i trasporti ordinari/emergenza rimangono ad oggi la voce determinante, ne consegue una scarsa propensione alla differenziazione delle entrate attraverso strategie di fundraising differenti (ad esempio progettazione sociale e europea, promozione territoriale).

le pubbliche assistenze

Si sono rivelate molto interessati le narrazioni di quelle associazioni che hanno generato altri soggetti imprenditoriali per riuscire a gestire attività commerciali come ad esempio onoranze funebri o diagnostica. Da questo punto di vista diviene interessante riflettere sui legami che permangono fra l’associazione e le gemmature esterne: come si fa a garantire che il soggetto esterno mantenga inalterati i principi e i valori che guidano l’associazione madre? Economia sociale e volontariato possono coesistere? La scelta concreta di realizzare altre forme imprenditoriali ha nei fatti per alcune Pubbliche superato l’idea di permanere esclusivamente nell’alveo del volontariato “puro” per sposare l’idea di una impresa sociale che riproponga nell’attuazione dei servizi i valori fondanti dell’essere Anpas.
Infine l’ultima dimensione esaminata, quella politica, presenta dei risultati interessanti per tutto il movimento.
Per il momento le associazioni intervistate che hanno dedicato momenti di approfondimento rispetto alle istanze della riforma sono poche. I vincoli e le opportunità legati alla riforma tendono a essere in parte legati al tema dell’identità: le associazioni considerano determinante il mantenimento dei tratti distintivi e dei valori del volontariato. Le aspettative più grosse riguardano però la necessità di un maggiore controllo in un sistema di servizi sanitari che assume sempre più le caratteristiche di un mercato aperto, dove la concorrenza è rappresentata da soggetti facenti parte in maniera formale del terzo settore ma che nei fatti agiscono ai confini della legalità per cercare di “accalappiare” servizi (le cosiddette “false onlus”).

Montecitorio Anpas

Parallelamente a questo si spera in una riforma che riesca, attraverso una fiscalità di favore e delle definizioni più precise delle attività a dare maggiore chiarezza dal punto di vista normativo e fiscale. Il focus group svolto alla fine delle interviste con alcuni presidenti dei Comitati Regionali ha avvalorato quanto rilevato sui territori, aggiungendo alcune riflessioni più approfondite: bisogna proseguire con forza il percorso del codice etico che serve per chiarire proprio i caratteri importanti ai fini dell’identità a livello locale e regionale; c’è la necessità di confrontarsi in merito alla riforma anche per marcare la nostra vocazione a essere un movimento che nasce “dal basso” ma che può e deve contare molto nei tavoli decisionali a livello nazionale.
In conclusione, alla fine di questo lungo viaggio, molti sono ancora gli interrogativi rispetto alla riforma e al futuro del movimento: occorre inquadrare la legge nascente all’interno di una cornice più ampia dettata dal cambiamento dei sistemi di welfare per come li conosciamo. In questo contesto, il testo di legge non entra nel merito dei percorsi di innovazione sociale o di costruzione di progettualità sui territori: la spinta al cambiamento può arrivare quindi solo dall’interno del movimento stesso. Le pubbliche assistenze Anpas possono trovare nella riforma una nuova occasione di apprendimento e riflessione rispetto al senso complessivo dell’organizzazione.

È importante allora cogliere i segnali che ci sono arrivati attraverso le narrazioni dei territori e trasformarli in possibili sentieri da percorrere:

  • un maggiore investimento sui modelli partecipativi 
  • la ricostruzione del tessuto del territorio fatto di bisogni complessi e reti di relazioni
  • il supporto rispetto ad un’economia che sta cambiando e si sta evolvendo, e di conseguenza la riflessione su quali forme di economia sociale siano più coerenti con l’identità di Anpas
  • un percorso di condivisione interna che riesca a immaginare il movimento non nell’immediato, ma fra 5-10 anni, dipingendone le caratteristiche irrinunciabili e gli obiettivi condivisi rispetto ai servizi, ai territori, ai volontari.

HOME – il progetto Anpas 2020

La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI

DOCUMENTI LEGISLATIVI

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

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Anpas 2020: al via l’attività di ricerca

2020: al via l’attività di ricerca

Anpas 2020 nasce come un progetto quadro a servizio delle pubbliche assistenze con lo scopo di traghettare il movimento attraverso i cambiamenti futuri derivanti in parte dai mutamenti sociali e in parte dalla Riforma del Terzo Settore

Appare indispensabile quindi, per coloro che hanno il compito di guidare il movimento delle pubbliche assistenze, porsi il problema della gestione di tutta questa complessità. Da ciò quindi la scelta di prevedere – nell’ambito del progetto – una attività specifica di ricerca. L’obiettivo generale non è quello di rappresentare l’universo delle Pubbliche Assistenza ma piuttosto quello di descrivere ed analizzare percezioni e tendenze presenti nel Movimento, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e all’identità percepita dai dirigenti, mettendole a confronto con alcuni aspetti della Riforma.

La ricerca – affidata dalla Direzione alla Cooperativa SocialHub – si articolerà in 18 interviste in profondità, un focus group ed una restituzione partecipata del lavoro che sarà fatta in occasione del Consiglio nazionale Anpas del 21 novembre 2015

Dopo una prima fase di analisi e ricostruzione dello scenario, nel quale sono stati considerati i dati disponibili di Anpas, in particolare quelli relativi al bilancio, le convenzioni per il 118 o servizi diversi, la scelta di gemmare strutture di servizio per la gestione di attività complesse, il Tavolo di Lavoro di Anpas 2020, sentiti i Presidenti Regionali, ha selezionato le 18 Pubbliche Assistenze che saranno analizzate. Nell’ultima settimana di luglio sono cominciate quindi le prime interviste i cui risultati saranno elaborati con un software specifico per la ricerca qualitativa  che consentirà di analizzare i nodi concettuali e l’attribuzione di significati da parte degli intervistati.

Il “report finale” della ricerca – che chiuderà il lavoro – sarà costituito dai risultati dell’analisi documentale con la ricostruzione dello scenario attuale delle pubbliche assistenze nel contesto della Riforma e dai risultati delle interviste in profondità. Dovrà essere un prodotto con un taglio divulgativo, da condividere con la base del movimento, uno strumento per contribuire al dibattito ed utile a realizzare un’altra azione prevista dal progetto Anpas 2020: la proposta di modelli organizzativi da offrire alla riflessione e alla scelta delle pubbliche assistenze. Un modo quindi per realizzare l’obiettivo più generale di: “essere protagonisti nel futuro, tra tradizione ed innovazione” 

 

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IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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Progetto Colors: le attività ad agosto

2 agosto 2015. Le due pubbliche assistenze coinvolte (Misericordia&Olmo di Sarzana e P.A. Casentino di Rassina) entrano nel vivo delle loro attività: la ricerca di nuovi volontari, giovani e di origine straniera, da accogliere ed integrare nella propria associazione a partire da un corso di formazione. 

Il progetto, finanziato dal Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ex legge 266/1991), si è avviato con la formazione- formatori dei volontari svolta a giugno a Sarzana e oggi vede il loro impegno in prima persona per organizzare tutte le attività previste a seguire che ruotano intorno alla formazione, accoglienza e integrazione.

Il programma di Sarzana avrà inizio il 29 agosto e proseguirà con 6 appuntamenti locali; Rassina, invece, avvierà le attività il 5 settembre per un totale di 8 incontri.

 

Progetto Colors

La grande sfida è incontrare giovani, di cui alcuni di origine straniera, che riconoscano in questo progetto un’opportunità di socializzazione, integrazione e apprendimento, di contribuire al benessere e alla crescita di una comunità e di prender parte alla realizzazione del grande ideale della solidarietà che muove le pubbliche assistenze e il progetto stesso.

A sostegno dei lavori è stata elaborata una prima versione del kit di formazione per l’accoglienza e l’integrazione e, sulla base della ricerca iniziale svolta sulle buone prassi esistenti, è stato dettagliato un possibile programma interculturale da seguire per accrescere e potenziare questo aspetto nelle pubbliche che ne sentano l’esigenza.

Per i dettagli dei calendari definitivi, le informazioni su come partecipare o collaborare alla ricerca dei giovani volontari, e per aiutare a diffondere la notizia dell’avvio attività si possono contattare le due pubbliche coinvolte nel progetto:

Misericordia e Olmo – Sarzana. Referente: Luciana Castagna castagna40@gmail.com 

pubblica assistenza Casentino – Rassina. Referente: Deborah Giunti

rassina@pubblicaassistenzacasentino.it

Colors Anpas

Il progetto Colors – Tutti i colori del soccorso è un progetto finanziato dal Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ex lege 266-1991) che vede coinvolte, oltre ad Anpas Nazionale, le pubbliche assistenze di Sarzana e Rassina.

 

Il progetto è lo sviluppo di una delle idee per cambiare il mondo, presentate al XIII Meeting Anpas, svoltosi a Bari nel 2012 

Parma – Pikine: la storia di Medoun, volontario (2010)

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Anpas e l’assistenza a Expo

Oltre 3.400 addetti, 664 mezzi di soccorso, 14.000 ore di assistenza per una presenza di 24 ore al giorno, 7 giorni su 7: sono le forze messe in campo dalle associazioni di volontariato della Consulta del Soccorso che opereranno per 6 mesi nel sito fieristico milanese. Le pubbliche assistenze di Anpas LOMBARDIA garantirscono il 47% dei mezzi di emergenza

La macchina dell’EXPO, l’evento più atteso degli ultimi anni in Lombardia, con oltre 20 milioni di visitatori attesi da qualche mese si è messa in moto e con essa anche il piano di pronto intervento sanitario predisposto per far fronte alle urgenze ed emergenze quotidiane. “Anpas è in tutte le regioni d’Italia, in Europa con Samaritan International e ora nel mondo con una presenza operativa in un evento di portata mondiale come Expo, insieme ad altre realtà” dichiara Fabrizio Pregliasco. “Siamo dove c’è bisogno per dare un servizio alla comunità, in questo caso ad una comunità allargata con l’entusiasmo di volontari preparati”.

Expo: un mezzo Anpas

Accanto a medici e infermieri professionisti presenti all’interno dell’area, sono attivi, coordinati da AREU – l’Azienda Regionale dell’Emergenza Urgenza – oltre 664 mezzi di primo soccorso (ambulanze, squadre di soccorritori in bicicletta e squadre dotate di macchine elettriche) messi a disposizione dalle associazioni di Volontariato appartenenti alla Consulta – l’organismo di confronto sui temi inerenti il soccorso sanitario extra ospedaliero – composta da Anpas LOMBARDIA, Croce Bianca FAPS, Croce Rossa Italiana, FVS, Socc. Azz., che 7 giorni su 7, per 24 ore al giorno garantiscono gli interventi di urgenza-emergenza.

Durante i giorni feriali dalle 9.00 alle 23.00 all’interno di EXPO sono presenti 2 Mezzi di Soccorso di Base (MSB) e 2 squadre appiedate composte rispettivamente da tre soccorritori, che raddoppiano nel weekend e nei festivi. Anche durante la notte, dalle 22 alle 6, il sito è coperto dall’assistenza sanitaria con un totale di 184 mezzi.

Expo Il caddi dei volontari Anpas

Un’automedica con a bordo un medico, un infermiere e un tecnico è presente per gli interventi d’emergenza venendo attivata e inviata sul luogo dell’evento a supporto dell’MSB e/o delle squadre appiedate.

Un’altra importante risorsa del piano sanitario in EXPO è rappresentata dal Punto di Primo Intervento (PPI), aperto dalle 9.30 alle 23.00, con due ambulatori per le visite, che ha la funzione di gestire le problematiche sanitarie minori evitando quindi che i pazienti debbano rivolgersi direttamente ai Pronto Soccorso ospedalieri. Nei weekend i PPI diventano 3 di cui uno con ambulatorio pediatrico. Ogni Punto di Primo Intervento è gestito, oltre che da personale sanitario, da due soccorritori con compiti di accettazione e triage dei pazienti, messi a disposizione per tutta la durata della manifestazione da Anpas LOMBARDIA.

A questi numeri si sommano 480 squadre appiedate composte da due soccorritori con il compito di pattugliare l’intera area dell’EXPO per una gestione tempestiva e più capillare delle emergenze.

Expo i soccorritori Anpas

Grazie alla disponibilità dei volontari e dei dipendenti delle associazioni della Consulta, preparati a gestire qualunque tipo di emergenza sanitaria, lo spiegamento di forze si rivela davvero enorme: tra equipaggi in ambulanza e squadre appiedate saranno oltre 3.400 coloro che per tutta la durata dell’evento si alterneranno senza sosta per assicurare soccorso ai visitatori.

“La macchina dei soccorsi è ampia e articolata, osserva Luigi Benvenuti, Presidente di Anpas LOMBARDIA, e richiede un impegno quotidiano davvero importante. Per assicurare un piano dei soccorsi flessibile e organizzato anche in funzione del flusso dei visitatori, le associazioni della Consulta garantiranno circa 14.000 ore di assistenza in totale”. Le pubbliche assistenze aderenti ad Anpas LOMBARDIA gestiscono ben il 47% di tutti i mezzi di soccorso presenti in Expo confermando il nostro grande senso di cooperazione e responsabilità verso le attuali esigenze del territorio milanese, agendo in linea con i nostri valori di costruzione di una società più solidale”.

Expo: il Soccorso dei volontari Anpas



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Corso di laurea per giuristi del Terzo Settore all’Università di Firenze

Firenze – Presso la Scuola di Giurisprudenza è attivo un Corso di laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici, nel cui ambito è previsto un curriculum, volto a formare giuristi del terzo settore.

Le iscrizioni inizieranno ad agosto (con i testi di autovalutazione preliminari che si svolgeranno a settembre).

Questo indirizzo prepara ad operare nel settore del non profit, delle Onlus, delle organizzazioni non governative, dell’associazionismo, dell’assistenza sociale, nell’inserimento e reinserimento di soggetti svantaggiati e nella gestione delle relative organizzazioni mediante una generale preparazione di contesto (anche sociologica) e una specifica preparazione giuridica nelle materie rilevanti per il terzo settore.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
VOLANTINO DEL CORSI oppure http://www.scienzedeiservizigiuridici.unifi.it/

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Anpas 2020: Il volontariato nella legislazione italiana

Il volontariato nella legislazione italiana.

Dalla riforma del Sistema Sanitario Nazionale alla Legge Quadro, di Patrizio Petrucci

 Quando parliamo dell’atto di nascita del volontariato italiano quasi tutti facciamo immediatamente riferimento alla legge 266 del 1991. Quella legge fu in realtà l’approdo di un lungo percorso culturale, politico e legislativo iniziato ben tredici anni prima vale a dire dal 1978. Mi riferisco ovviamente alla storia ‘giuridica’ del volontariato senza alcun riferimento a quella reale e sancita dalla storia che vede il volontariato presente nel nostro Paese secoli prima della nascita di quello che oggi viene comunemente definito il volontariato moderno.

 

Il 23 dicembre 1978 viene varata la legge 833 che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale; questa legge, fondamentale per la concezione universalistica, per lo spirito partecipativo e per il coinvolgimento di strutture decentrate dello Stato, dalle Regioni alle nuove Unità Sanitarie Locali, afferma nella parte dei principi (art. 1) che “le associazioni di volontariato possono concorrere ai fini istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nei modi e nelle forme stabilite dalla legge”. Questo riconoscimento, il primo nella nostra legislazione, venne ottenuto grazie a numerosi contatti e discussioni, anche animate, tenute da diversi soggetti tra cui Maria Eletta Martini (vera animatrice del percorso) e dal sottoscritto con i Partiti della DC e PCI.

 

Giova ricordare che i segretari di quel periodo erano rispettivamente Zaccagnini e Berlinguer e furono proprio loro che fecero superare le resistenze, soprattutto nella sinistra, di chi vedeva il volontariato come una minaccia per l’occupazione nella sanità pubblica senza comprendere il potenziale di un coinvolgimento di partecipazione attiva che il volontariato avrebbe espresso nella sanità anche in previsione della riforma dell’assistenza di cui si iniziava a discutere.

 

Tornando alla legge 833/78 all’articolo 45 si riconosceva la funzione delle associazioni aventi la finalità di concorrere al conseguimento dei fini istituzionali del SSN, ma soprattutto si introduceva la possibilità di stabilire convenzioni tra Unità Sanitarie Locali e volontariato. L’art.71 chiudeva una fase storica in cui tali prerogative erano riconosciute unicamente alla Croce Rossa Italiana.

 

L’art. 45 introduceva, di fatto, un mondo che fino ad allora aveva operato nella sanità in maniera autonoma disarticolato da un rapporto con la programmazione pubblica, anzi spesso anticipandola, in una nuova dimensione che in breve tempo ne avrebbe accresciuto la potenzialità operativa. Questo da un lato ha portato alla necessità di collegamento tra le tante associazioni, spesso chiuse in una visione localistica, verso una concezione di movimento su base nazionale, dall’altro ha favorito, in pochi anni, una crescita associativa impensabile a quel tempo.

 

Fu così che le pubbliche assistenze crebbero in strutture e servizi potendo contare, per la prima volta nella loro storia, su risorse pubbliche ed avviando anche nuovi campi di intervento come la protezione civile o sperimentazioni che oggi sono realtà consolidate del Servizio Sanitario come il medico sull’ambulanza o l’Elisoccorso. Strutture sempre più complesse tese ad assicurare servizi di qualità alle popolazioni che hanno da sempre unito la forte presenza di volontari, figure professionali e tecnici che hanno reso le pubbliche assistenze, assieme a poche altre organizzazioni, uno dei pochi soggetti del mondo non profit in grado di collaborare o integrarsi con il sistema pubblico per assicurare servizi complessi ma essenziali per gran parte dei cittadini.

 

Avendo tempo potremmo meglio chiarire il percorso di crescita, non solo operativa, avvenuto nelle pubbliche assistenze tra il ‘78 e il ‘91, momento del varo della legge quadro sul volontariato.

 

Oggi siamo tutti presi dalla discussione sul Disegno Di Legge delega presentato dal Governo per il riordino del terzo settore. Nel dibattito che ne è scaturito alcuni, come nel 1991, ripropongono per il volontariato una visione di piccole dimensioni di welfare leggero o di organizzazioni composte solo da volontari.

 

Se la storia fosse stata questa non avremmo oggi una rete di organizzazioni su cui il pubblico conta per mantenere tutta una serie di servizi o a cui si rivolge per fronteggiare, anche in chiave più solidale ed umana, nuove emergenze quali quella attualissima degli immigrati e richiedenti asilo.

 

Lo spirito della legge 266/91 non era quello di normare le attività di volontariato e di solidarietà espresse da ognuno di noi o di stabilire cosa fosse o non fosse volontariato, ma era quello di individuare le regole del rapporto tra volontariato e Istituzioni.

 

All’articolo 1 la legge 266/91, infatti, riconosce e promuove lo sviluppo del volontariato, ne favorisce l’apporto originale e ne salvaguarda l’autonomia. Non un modello unico di volontariato ma, come ebbe a definirlo Ardigò, tanti volontariati che, ognuno con la propria storia e specificità, “contribuisce al conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato”.

 

HOME – il progetto Anpas 2020

La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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Sciarborasca 3-11 luglio: l’EcoFesta sociale

Da venerdì 3 a sabato 11 luglio torna la sagra estiva organizzata dalla Croce Oro a Sciarborasca, sulle alture di Cogoleto.

Nove serate enogastronomiche, con musica dal vivo,  spettacoli di cabaret.

L’animazione dei giovani volontari farà divertire i bimbi tutte le sere della Sagra con Baby Dance, Truccabimbi, Palloncini, Disegnabimbi e Giochi all’aria aperta.

Il programma. Si partirà venerdì 3 luglio con una tre giorni di orchestre spettacolo (ballo liscio ma anche revival e musica disco), per arrivare alla grande serata di Lunedì 6 in cui salirà sul palco l’orchestra Matteo Tarantino. Martedì 7 con il concerto de I Trilli (e a seguire il tributo al grande De Andrè). Mercoledì 8 lo spettacolo di cabaret di Giovanni vernia. Giovedì 9 il concerto di Durga McBroom, corista dei Pink Floyd. Venerdì 10 il concerto di Max Cottafavi, chitarrista ufficiale di Ligabue. Chiusura sabato 11 con il tributo Vaso Rossi e il  rock ska band Antani Project. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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