Anpas news

Avellino progetto PAC

I aprile 2017 – Si è svolta oggi ad Avellino, in Campania, ad Avellino presso il CSV Irpinia Solidale, con il primo incontro regionale, il progetto PAC (Pubbliche Assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Carlo Castellucci (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale). Quello ad Avellino è stato il primo di […]

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Badesi progetto PAC

30 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Badesi, in Sardegna, il sest incontro regionale del progetto PAC (Pubbliche Assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (presidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale). Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/?p=122

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Marsicovetere PAC

29 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Marsicovetere, in Basilicata, il quinto incontro regionale del progetto PAC (Pubbliche Assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (presidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale). Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/29/pac-a-marsicovetere-gallery/ Il video del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/30/video-il-progetto-pac-in-basilicata-valdagrinews24/ Incontri interregionali 26-28

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Pac: la sconferenza a Molfetta

29 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Molfetta, in Puglia, il quarto incontro regionale del progetto PAC (Pubbliche Assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale). Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/30/pac-a-molfetta/ Il metodo barcamp Cosa facciamo quando abbiamo

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Anpas 2020: fra tradizione e innovazione, protagonisti del nostro futuro

Un percorso condiviso sulla riforma del Terzo Settore

La Direzione nazionale Anpas ha presentato a Sarzana sabato 18 aprile, nel corso del Consiglio Nazionale, il progetto Anpas 2020: fra tradizione e innovazione, protagonisti del nostro futuro con l’obiettivo di mettere in atto tutte le azioni per comprendere, contribuire a determinare econdividere con il movimento delle pubbliche assistenze il percorso di riforma del Terzo Settore italiano. Il progetto è una delle attività previste come linee programmatiche per il quadriennio 2015/2018.
 
Il progetto si articolerà in quattro assi:
politico-istituzionale, per riflettere su opportunità e criticità della proposta, migliorando l’azione di lobby;
organizzativo per immaginare una “riorganizzazione del movimento” nella sua interezza rispetto a forme organizzative e modalità di realizzazione dei servizi;
culturale per elaborare idee, costruire spazi di partecipazione e confronto ed essere a pienosoggetto politico;
pedagogico per costruire linguaggi e concetti condivisi, mettere insieme esperienze e competenze.
 
In particolare gli obiettivi generali che si vuole perseguire sono:
· Mantenere un welfare universalista e partecipato
· Contribuire alla definizione di un nuovo assetto economico e finanziario
· Consentire la permanenza e la valorizzazione dell’azione volontaria nelle nuove forme organizzative che si vanno delineando con la riforma del terzo settore
· Consentire al Servizio Civile nazionale di rimanere un’esperienza di educazione alla cittadinanza
· Riconoscere le competenze acquisite nelle attività di volontariato
· Misurare l’impatto sociale prodotto dalle attività solidaristiche e di volontariato

L’attività di ricerca

DDL Riforma: i 10 punti di Anpas (approvato dall’assemblea Nazionale Anpas, Viareggio 2015)

Il glossario della Riforma del Terzo Settore

La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI:

documento Forum Terzo Settore (audizione Senato 16 giugno 2015)

documento CNESC (audizione Senato 16 giugno 2015)

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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#diamociunamano attività di volontariato in progetti di utilità sociale

Chi beneficia di una misura di sostegno al reddito potrà svolgere attività di volontariato, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da Comuni o Enti locali.

Il Decreto Legge 90/2014, convertito dalla Legge 114/2014, ha istituito un Fondo sperimentale finalizzato a valorizzare le esperienze di volontariato di alcune tipologie di soggetti svantaggiati, momentaneamente non attivi sul mercato del lavoro. Tale Fondo sperimentale provvederà a reintegrare l’INAIL dei costi legati agli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni per i beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito (cassa integrazione guadagni, contratti di solidarietà, ASpI, indennità di mobilità).

 

Con il Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2014 l’iniziativa #diamociunamano diventa pienamente operativa. L’obiettivo è favorire l’acquisizione di nuove competenze utili non solo ad un reinserimento nel mondo del lavoro, ma anche per la propria comunità, valorizzando il coinvolgimento attivo della persona.

 

Grazie al Protocollo d’Intesa tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ANCI e Forum del terzo settore, sono quindi definiti i ruoli e le modalità di integrazione delle attività portate avanti dai vari soggetti coinvolti, in un’ottica promozionale e divulgativa. Comuni ed Organizzazioni favoriranno iniziative di tipo informativo rivolte ai cittadini per chiarire le finalità e le caratteristiche di questa nuova misura.

 

Come primo passo, Cliclavoro sarà il luogo dove i cittadini interessati potranno conoscere i progetti di volontariato.
Questi i principali settori di intervento:
Accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili
Accompagnamento e assistenza sociale
Assistenza sanitaria e socio-sanitaria
Cultura, turismo e ricreazione
Educazione ed istruzione
Inclusione sociale e pari opportunità
Promozione della cittadinanza attiva e partecipata
Protezione civile
Protezione dell’ambiente
Sport
Sviluppo economico e coesione sociale
Tutela e protezione dei diritti e contrasto alle discriminazioni
Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale
L’INAIL, su richiesta di Comuni o degli altri enti locali, verificherà che il destinatario sia effettivamente un percettore di ammortizzatori sociali, comunicando tramite PEC l’attivazione della copertura assicurative. Maggiori chiarimenti al riguardo sono forniti dalla Circolare INAIL n.45/2015.

 

Le modalità e criteri per il riconoscimento e la certificazione dei crediti formativi saranno determinati da un apposito decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

#diamociunamano è una misura sperimentale, prevista dal Decreto Legge 90 del 2014, che ha come obiettivo il coinvolgimento delle persone che beneficiano di strumenti di sostegno al reddito in attività di volontariato a fini esclusivamente di utilità sociale, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali.

 

diamociunamano

Per ulteriori informazioni sulla misura sperimentale di riferimento può visionare il contenuto esposto nelle FAQ che trovate a queste pagine di canale:

www.cliclavoro.gov.it 

www.lavoro.gov.it

In linea generale come indicato nel Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 22 dicembre 2014 (disponibile sul sito internet del Ministero-pdf), possono accedere alla misura sperimentale i soggetti che beneficiano di una o più delle seguenti prestazioni di sostegno al reddito: cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, anche in deroga alla vigente normativa; integrazione salariale e contributo a seguito di stipula di contratti di solidarietà; indennità di mobilità, anche in deroga alla vigente normativa, Aspi e mini-Aspi; prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di solidarietà; altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale.

Il cittadino, beneficiario di una delle prestazioni di sostegno al reddito previste, che intende offrire la propria attività di volontariato e che abbia individuato un progetto d’interesse (link di riferimento), dovrà mettersi in contatto con l’organizzazione di terzo settore titolare dello stesso progetto, per manifestare la propria disponibilità e dichiarare il possesso di una delle misure di sostegno al reddito descritte nel decreto ministeriale del 22 dicembre 2014.

Per inserire i progetti (possono farlo solo le organizzazioni di Terzo settore), occorre registrarsi e compilare il format, selezionando la tipologia di attività e allegando una scheda dettagliata del progetto.

 

 

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Aifa: misure sicurezza su gas medicinali

produttori “non possono più riempire le bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze). Anpas: Volontari e pubbliche assistenze hanno bisogno di tempo per potersi adeguare alle disposizioni dell’Aifa in materia di bombole per l’ossigeno.

11 aprile 2015 – Alla luce del comunicato pubblicato nei giorni scorsi l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sulle misure di sicurezza su gas medicinali, Anpas e altre associazioni hanno chiesto e ottenuto una proroga della disposizione al 31/12/2015.

Tra le novità introdotte l’AIFA ha infatti stabilito che i produttori “non possono più riempire le bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze)” ma devono utilizzare esclusivamente bombole di loro proprietà. Questo avrà un’incidenza anche sulle pubbliche assistenze impegnate nell’attività di soccorso. Questo comporta il fatto che le pubbliche assistenze dovranno cedere le loro bombole ad un produttore autorizzato e/o titolare AIC, il quale si assumerà la responsabilità di verificare, oltre la qualità dei gas medicinali, la sicurezza e la conformità degli impianti.

Fabrizio Pregliasco ha dichiarato : “Volontari e pubbliche assistenze hanno bisogno di tempo per potersi adeguare alle disposizioni dell’Aifa in materia di bombole per l’ossigeno: chiediamo di procedere con il buon senso. Volontari e pubbliche assistenze hanno bisogno di tempo per potersi adeguare alle disposizioni dell’Aifa in materia di bombole per l’ossigeno: chiediamo di procedere con il buon senso. Anpas chiede di prevedere una fase transitoria per dar modo alle associazioni di adeguarsi alla novità“.

In seguito a queste e altre posizioni di associazioni ed enti, Aifa ha comunicato: “Preso atto delle segnalazioni pervenute da diverse associazioni concernenti il permanere sul mercato di un elevato numero di contenitori di proprietà di soggetti diversi dai titolari AIC/produttori, al fine di consentire un pieno adeguamento a quanto previsto in relazione alla proprietà dei contenitori suddetti, è concesso un periodo transitorio fino, e non oltre, al 31/12/2015″ 

AIFA su contenitori e valvole gas medicinali

 

IL COMUNICATO AIFA

Le confezioni di gas medicinali costituite dalle bombole e dai contenitori criogenici e dai relativi sistemi di chiusura (valvole di intercettazione o riduttrici), devono essere messe in commercio in condizioni tali da garantire la qualità del gas medicinale contenuto, nonché la sicurezza dei pazienti e degli operatori (personale addetto alla produzione e alla distribuzione, personale medico-infermieristico).

Il titolare AIC assume di fatto la responsabilità dell’immissione in commercio del gas medicinale, confezionato in bombole o in contenitori criogenici, che devono essere di proprietà dello stesso titolare di AIC.

Pertanto, al fine di assicurare la qualità e la piena conformità del gas medicinale immesso sul mercato, i produttori non possono più riempire bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze, ecc.) su richiesta di questi ultimi, ma devono utilizzare esclusivamente bombole proprie o appartenenti al Titolare AIC, in accordo alle confezioni autorizzate al rilascio dell’AIC.

Eventuali bombole già di proprietà di terzi potranno essere cedute ad un produttore autorizzato e/o titolare di AIC che, qualora ne verifichi la conformità alla normativa vigente, potrà utilizzarle dopo adeguata pulizia, sanificazione e riqualificazione secondo quanto previsto dall’allegato 6 delle GMP. Al fine di verificare se una bombola di proprietà di terzi possa essere riutilizzata dopo opportuna riqualificazione, il produttore deve effettuare almeno le attività di seguito indicate:

verifica della scadenza del collaudo delle bombole (è necessario acquisire i certificati previsti per legge rilasciati dal fabbricante o dal collaudatore) e dell’idoneità della colorazione;
verifica dell’assenza di ammaccature e bruciature sul corpo bombola;
verifica della corretta idoneità dell’etichettatura ADR / CE;
verifica della presenza del dischetto “per uso medico” con punzonatura contenente la partiva IVA del proprietario;
nel caso in cui le bombole siano dotate di valvole riduttrici, queste devono essere marcate CE (secondo la Direttiva 93/42/CE – Dispositivi Medici) e deve essere verificato che le stesse non siano scadute (la “durata di vita” è definita dal fabbricante del dispositivo medico);
verifica della presenza della marcatura TPED (secondo la Direttiva 99/36/CE) sulle valvole di intercettazione montate su bombole collaudate secondo la stessa Direttiva (il simbolo utilizzato per la marcatura TPED è una “P greca”);
nel caso di bombole con valvole di intercettazione non residuale e prive di pressione residua, deve essere prevista un’ispezione interna per controllare la presenza di liquidi e lo stato di conservazione delle pareti interne. A tal fine si ricorda che l’Allegato 6 delle Norme di Buona Fabbricazione (GMP) consiglia di utilizzare valvole a pressione residuale, di cui le bombole di proprietà di terzi non sono normalmente dotate;
controllo della filettatura delle valvola (stato e corrispondenza con il gas contenuto).
Inoltre, si ricorda che prima del rilascio sul commercio delle bombole riempite, deve essere eseguita un’accurata verifica della rispondenza delle caratteristiche della confezione con quanto riportato nel dossier e nelle determinazioni di AIC (capacità, pressione, materiale della bombola, tipo di valvola, ecc.).

Si sottolinea l’importanza dell’esecuzione dei collaudi e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei contenitori e delle valvole riduttrici integrate montate sulle bombole e sui contenitori criogenici destinati a contenere gas medicinali, in quanto valvole non funzionanti o con flusso non conforme a quanto previsto possono pregiudicare il profilo di qualità, sicurezza ed efficacia del gas medicinale.

La verifica della correttezza del flusso deve essere effettuata con flussimetri adeguatamente tarati. Al riguardo si evidenzia che le valvole riduttrici sono dispositivi medici CE che devono essere conformi alla Norma UNI EN ISO 10524-3 “Pressure regulators for use with medical gases”. La precitata norma definisce le specifiche tecniche/costruttive e l’accuratezza che i flussimetri presenti sulle valvole devono rispettare. L’accuratezza deve essere verificata mediante i metodi previsti dalla norma suddetta e con le frequenze stabilite nel piano di manutenzione del costruttore della valvola. Il rispetto del piano di manutenzione e delle istruzioni di riempimento fornite dai costruttori delle valvole è fondamentale per garantire la qualità, sicurezza ed efficacia del gas medicinale.

A tal proposito si richiama l’Allegato 6 delle GMP che stabilisce:

Le bombole, i contenitori criogenici mobili e le valvole devono essere controllate prima della messa in servizio e devono essere sottoposte ad adeguata manutenzione. Laddove si utilizzano dispositivi medici marcati CE la manutenzione deve essere conforme alle istruzioni di manutenzione fornite dal fabbricante (cfr Allegato 6 p. 25);
La manutenzione e le operazioni di riparazione delle bombole, dei contenitori criogenici mobili e delle valvole sono sotto la responsabilità del fabbricante del prodotto medicinale.
Se le stesse operazioni vengono affidate a terzi questi devono essere qualificati e i contratti devono includere tutte le attività tecniche appaltate. I terzi devono essere sottoposti ad audit in modo da assicurare che vengano mantenuti i requisiti necessari (cfr Allegato 6 p. 28);
Prima del riempimento è necessario procedere ai seguenti controlli:
verifica della data di collaudo della valvola (nel caso di valvole che devono essere periodicamente verificate);
… (cfr Allegato 6 p. 30 (a-f).
La non conformità alle disposizioni previste dalle GMP e/o un utilizzo difforme da quello previsto dalla Scheda Tecnica del costruttore della valvola è considerata deviazione Maggiore o Critica dalle GMP, a seconda della gravità, e conseguentemente potrà dar luogo ad azioni restrittive nei confronti del produttore (ad esempio sospensione dell’autorizzazione alla produzione ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 219/2006), ad eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi sul prodotto già immesso sul commercio (art. 142 del D.Lgs. 219/2006), laddove si evidenzino rischi per la salute pubblica, e, se del caso, sanzioni amministrative e/o penali.

 

Il comunicato AIFA.pdf

Il chiarimento alla comunicazione 

Il sito AIFA

 

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Riforma Terzo Settore: approvato alla Camera il Disegno di legge

Approvato alla Camera il Disegno di legge Delega per la Riforma del Terzo Settore

Roma 9 aprile 2015 –  Si è chiusa con esito positivo al Disegno di legge Delega per la Riforma del Terzo Settore la votazione alla Camera in prima lettura. In allegato il testo della bozza del Ddl con evidenziati i passaggi modificati (il testo non acora rivisto dagli uffici legislativi di Montecitorio, quello ufficiale non sarà divulgato prima di lunedì prossimo.

Anpas concorda con la posizione espressa dal Forum del Terzo Settore: Siamo soddisfatti per l’approvazione del Ddl delega sul Terzo Settore. A meno di un anno dal suo annuncio, ci viene restituito, per questa prima parte dell’iter parlamentare, un buon testo, a riprova che la Commissione e l’Aula alla Camera hanno lavorato con grande attenzione per la Riforma e riorganizzazione di un mondo vastissimo, che interessa oltre 300mila organizzazioni, quasi un milione di lavoratori totali e oltre 4,5 milioni di volontari. Si tratta di un passaggio epocale che coinvolge l’intero Paese e non solo il nostro mondo.

Auspichiamo che il successivo esame del testo al Senato possa apportare alcune migliorie legate ad alcuni aspetti gestionali ed organizzativi, anche di natura civilistica e fiscale, delle realtà di terzo settore e delle imprese sociali, ma anche a questioni relative al servizio civile, così come ad una maggiore attenzione al volontariato organizzato e alle forme più spontanee di volontariato e partecipazione dei cittadini, e infine ad una più chiara individuazione del ruolo e funzione dei Centri di servizio per il volontariato.
Aspettiamo di poter chiarire i dubbi e dare risposte alle domande su un punto nodale che è quello delle risorse disponibili. Questione che una Riforma di questa portata non può certo ignorare. Su questo e tutti gli altri aspetti continueremo a fare la nostra parte e dare il nostro contributo.

 

Il documento di Anpas per la Riforma del Terzo Settore

Scarica il documento. pdf

Servizio Civile: il contributo CNESC alla consultazione del Governo

 

 

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5 per Mille 2015: pubblicate le modalità di iscrizione

Pubblicati le modalità di iscrizione agli elenchi del 5 per mille per l’anno 2015

La Legge di Stabilità 2015 ha trasformato il contributo del 5 per mille da contributo provvisorio (riproposto annualmente) a una forma stabile di finanziamento di settori di rilevanza sociale, fra cui le associazioni di Volontariato iscritte ai registri, destinando inoltre a tale capitolo di spesa un importo di 500 milioni di euro annui.

I giovani d'Anpas

I contribuenti possono quindi continuare a destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a sostegno del volontariato e delle onlus, firmando nell’apposito riquadro sui modelli di dichiarazione dei redditi. Il contribuente dovrà anche indicare il codice fiscale della associazione a cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille.

La circolare n. 13/E del 26 marzo 2015 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce in dettaglio gli aspetti relativi alla stabilizzazione di questo contributo per gli enti del volontariato e per le associazioni sportive dilettantistiche. In particolare vi segnaliamo che:

1. salvo diverse previsioni normative future, rimarranno invariate anche per le future annualità le modalità di iscrizione per l’accesso al contributo, di pubblicazione degli elenchi, le tipologie degli enti beneficiari ed i criteri per l’erogazione delle somme attribuite.

2. l’associazione dovrà – annualmente – iscriversi negli elenchi e inviare alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate la dichiarazione sostitutiva che attesta il mantenimento dei requisiti che danno diritto al contributo, accompagnata dalla copia del documento del legale rappresentante.

3. saranno introdotte novità in merito alla rendicontazione tramite l’emanazione di un apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri: pertanto al momento non ci sono indicazioni in merito a come dovranno essere rendicontati i contributi relativi al 5 per mille 2015 e successivi. Per quanto riguarda gli anni precedenti al 2015 (salvo diverse indicazioni del prossimo decreto) i contributi ricevuti saranno rendicontati come fatto fino ad oggi, continuando ad utilizzare il Modello di rendiconto e le Linee guida scaricabili dalla sezione Cinque per mille dell’area politiche sociali del sito www.lavoro.gov.it).

Riassumiamo di seguito i termini e le modalità per accedere al contributo 5 per mille 2015 (e successive annualità):
– entro il 7 maggio, iscriversi ad un apposito elenco dell’Agenzia delle Entrate. L’iscrizione può avvenire esclusivamente per via telematica, o direttamente (se abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ed in possesso del pin code) o attraverso un intermediario abilitato, utilizzando l’apposita procedura e il modello disponibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it.
– entro il 20 maggio, presentare alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente eventuali richieste di correzione all’elenco provvisorio che sarà pubblicato entro il 14 maggio 2014 sul sito dell’Agenzia.
– entro il 30 giugno, spedire a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Posta Elettronica Certificata (riportando nell’oggetto “dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2015”) alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto all’iscrizione, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet dell’Agenzia o da questo sito. Alla dichiarazione deve essere allegata la fotocopia non autenticata di un documento di identità del Legale Rappresentante.
– Le associazioni che, pur avendo i requisiti per l’iscrizione, non rispetteranno i termini e le modalità sopra indicate potranno regolarizzare la propria posizione entro il 30 settembre inviando la domanda di iscrizione o l’integrazione documentale e versando una sanzione di € 258 tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 8115.

Invitiamo le associazioni che desiderano iscriversi (e che non siano direttamente abilitate ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate) a contattare immediatamente il proprio commercialista oppure un Centro di Assistenza Fiscale (CAF). E’ possibile effettuare l’iscrizione, al costo di euro 35,00 IVA inclusa, anche tramite la consulente Caterina Manfrinati (Telefono 339/2811753 – email manfrinati.caterina@alice.it – Fax 011/22.743.47). I dati da fornire per l’iscrizione sono: Ragione sociale – Indirizzo della sede legale (comprensivo di cap) e codice fiscale della associazione – Indirizzo di posta elettronica, numero telefonico e di fax della associazione – Iscrizione al Registro Regionale del Volontariato – Codice fiscale, cognome e nome, data e luogo di nascita e residenza anagrafica del Legale rappresentante.

Qualora l’associazione decidesse di non iscriversi nell’elenco potrà invitare i volontari, i soci e le persone con cui viene in contatto a destinare il 5 per mille direttamente all’Anpas nazionale (Codice Fiscale 01435670482). Gli introiti che ne deriveranno verranno accantonati in un apposito fondo la cui destinazione sarà stabilita dalla Assemblea Nazionale.

Link di riferimento:

Riepilogo dei termini del 5 per mille

Le Direzioni Regionali dell’Agenzia delle Entrate

Allegati:

o

 

 

 

 

 


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Maltempo: allerta per forti temporali in Sicilia

Maltempo: allerta per forti temporali in Sicilia

9 settembre – Enna. Da questa mattina è stato attivato il Centro Operativo Comunale (COC) presso il Corpo Volontari Protezione Civile Enna. Per segnalazioni numero verde 800991229 o 093520421.

Attiva dalle ore 21 di ieri la Sala Operativa Regionale di Anpas Sicilia. 


8 settembre 2015 – Una vasta area di bassa pressione determina, sulle regioni meridionali, una fase perturbata che mercoledì apporterà fenomeni temporaleschi, anche intensi.

Io non rischio alluvione

Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione – vedi sito

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

In particolare, l’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, martedì 8 settembre, precipitazioni a prevalente carattere di rovesci o temporali, sulla Sicilia. I fenomeni avranno carattere diffuso con quantitativi puntualmente molto elevati nella giornata di mercoledì 9 settembre. I fenomeni saranno inoltre accompagnati da rovescio di forte intensità, frequente attività elettrica, forti raffiche di vento e locali grandinate.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità gialla per rischio idrogeologico su gran parte della Calabria e sulla Sicilia orientale, mentre per oggi la criticità sarà gialla sulla punta meridionale della Calabria e su tutta la Sicilia.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile , insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

 

 

Io non rischio – Alluvione

Durante l’allerta

  • Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
  • Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
  • Proteggi i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
  • Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
  • Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
  • Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
  • Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.

 

 

Maltempo: allerta per forti temporali in Sicilia Leggi tutto »

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