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Notizie dal CEV centro Europeo Volontariato – settembre 2013

La Newsletter del CEV (Centro Europeo per il Volontariato) di settembre 2013 

– Clicca qui per leggere CEV News di settembre 2013 – 

 

In questo numero:

– Volontariato europeo e CEV ai microfoni di Radio Anpas Sicilia (vai alla news sul sito di Radio Anpas Sicilia)

SAMI: il Forum di Berlino

– Corso di formazione sulla gestione dei volontari, promosso dal Centro Nazionale del Volontariato Ungherese e finanziato dal programma Grundtvig

– Pubblicate le Linee guida della Commissione Europea in supporto alla società civile nei paesi dell’allargamento dell’Unione (2014-2020).

Aggiornamenti CEV: “Volontariato transnazionale nell’Anno Europeo della Cittadinanza – a che serve? A promuovere la cittadinanza europea o a incrementare l’occupazione?”, è il titolo della conferenza alla quale parteciperà Anpas il 3 e 4 ottobre a Sarajevo. A breve gli aggiornamenti e la descrizione dell’evento 

 

 

 

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Cos’è il CEV

Dare voce ai volontari e alle organizzazioni di volontariato in Europa…

Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è una rete europea attualmente costituita da 80 membri, per la maggior parte centri di volontariato nazionali e regionali e agenzie per lo sviluppo del volontariato, di tutta Europa che operano congiuntamente al fine di sostenere e promuovere il volontariato. Il CEV trasmette alle istituzioni dell’Unione europea le priorità collettive e le preoccupazioni delle organizzazioni che lo compongono. Agisce inoltre come forum centrale per lo scambio di politiche, esperienze e informazioni sul volontariato. Le organizzazioni facenti parte del CEV rappresentano migliaia di organizzazioni di volontariato, associazioni e altri gruppi comunitari e di volontariato a livello locale, regionale, nazionale e, in alcuni casi, internazionale.

La visione del CEV è un’Europa in cui il volontariato occupa un ruolo di primo piano nella costruzione di una società coesa e inclusiva basata sulla solidarietà e su una cittadinanza attiva. La nostra missione consiste nel creare una realtà politica, sociale ed economica europea di supporto che favorisca la messa in atto del potenziale completo del volontariato.

Lavoriamo insieme ai nostri membri

• Per essere una voce rappresentativa del volontariato in Europa

• Per potenziare le infrastrutture del volontariato nei Paesi europei

• Per promuovere il volontariato e renderlo ancor più efficace.

 

I nostri obiettivi

• Promuovere il volontariato come esempio di cittadinanza attiva in Europa e cercarne il giusto riconoscimento da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione, delle imprese e dei responsabili politici di ogni livello

• Fare da ponte alla comunicazione tra organizzazioni di volontariato e il lavoro delle istituzioni europee

• Promuovere e sostenere il ruolo delle infrastrutture per il volontariato nel far percepire quest’ultimo come esempio di cittadinanza attiva in Europa

• Agire come fonte di conoscenza e ricerca per il volontariato in Europa

• Promuovere l’innovazione e una corretta prassi nell’ambito del sostegno e del potenziamento del volontariato, della partecipazione e della cittadinanza attiva attraverso lo scambio, un dialogo strutturato e la creazione di un network

• Sviluppare cooperazioni strategiche e alleanze con operatori chiave di tutti i settori

• Incrementare e diversificare l’affiliazione al CEV

• Mantenere e sviluppare l’efficiente gestione dell’organizzazione

Il CEV è socio di Social Platform (Piattaforma Sociale, ndt) e di IAVE (associazione Internazionale per l’impegno volontario, ndt)

 

I nostri servizi per gli iscritti al CEV e per il pubblico in generale

• Raccogliere e fornire informazioni sugli sviluppi all’interno dell’UE sui temi legati al volontariato

• Rappresentare le esigenze e le preoccupazioni degli iscritti al CEV nell’ambito della politica UE e con le istituzioni internazionali

• Effettuare ricerche sul volontariato

• Incoraggiare i rapporti tra organizzazioni e facilitare lo scambio di buona prassi e innovazione

• Fornire ai nostri soci un forum dove trovare partner per progetti a carattere europeo

Assemblee generali biannuali, conferenze, seminari, workshop e riunioni

CEV news (newsletter del CEV mensile in formato elettronico)

• Un sito Internet CEV interattivo

 

La nostra storia

Il CEV trae origine da un’iniziativa dei due Centri regionali belgi per il Volontariato, il Vlaams Steunpunt Vrijwilligerswerk (Osservatorio fiammingo per il Volontariato, ndt) e l’Association pour le Volontariat (associazione per il Volontariato, ndt) che, insieme al Centre National du Volontariat (Centro nazionale del Volontariato, ndt) (Francia), il National Centre for Volunteering (Centre nazionale per il Volontariato, ndt) (Regno Unito) e il Centro nazionale per il Volontariato (Italia), nel 1989 organizzarono a Lucca un Meeting per i rappresentanti dei Centri nazionali e regionali per il Volontariato di otto paesi europei. Il risultato del Meeting fu una dichiarazione congiunta per una maggiore cooperazione a livello europeo. Il Centro europeo per il Volontariato (CEV) è stato creato nel febbraio 1990 sulla base di questa dichiarazione e, nel 1992, riceve ufficialmente lo status di “organizzazione internazionale non-profit” registrata in Belgio. Il 5 dicembre 1995, il CEV organizza per la prima volta in assoluto la Giornata europea per il Volontariato presso il Parlamento europeo, Bruxelles, Belgio, con il sostegno attivo del Parlamento europeo, della Commissione, del Consiglio dell’Unione europea e dell’UNESCO.

Tra il 1993 e il 2001 il CEV ha svolto le funzioni di Ufficio di Assistenza Tecnica nell’ambito di 13 contratti dei programmi PHARE e TACIS-LIEN della Commissione europea nell’Europa centrale e orientale e nei paesi della CSI, pubblicando una serie di lavori inerenti questi stessi programmi.

 

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Noi comunichiamo, di Fausto Casini

Noi Comunichiamo

L’introduzione di Fausto Casini, presidente Anpas, alla guida Non profit ai tempi del web 2.0 dell’associazione Italiana Sclerosi Multipla.

Quando ero giovane ho scelto di diventare volontario. Cercavo un modo di stare insieme e di costruire qualcosa insieme agli altri. Desideravo contribuire a una socialità differente, alla tutela del bene comune. Oggi, che sto per compiere 50 anni, le motivazioni, le aspirazioni, i desideri che allora mi spingevano sono intatti. Non sono mai stato deluso dalla mia scelta.

Continua ad affascinarmi la capacità di questo nostro mondo di motivare altre persone a starci, di dimostrare il piacere di costruire il bene comune, di motivare a impegnarsi per il cambiamento. Qualunque cosa facciamo, con i nostri comportamenti, con le nostre narrazioni, con le campagne sui media e le foto che postiamo su Facebook, noi comunichiamo.
Ricordo per esempio che in Kenia, nel 2008, fu creata da giovani attivisti una piattaforma chiamata Ushahidi, che in swahili vuol dire «testimone»: serviva a raccogliere informazioni sulle violenze scoppiate dopo le elezioni presidenziali in Kenya. Serviva a creare spiragli di democrazia e partecipazione. Ecco cosa siamo: costruttori di partecipazione, testimoni di quello che vediamo. Siamo, soprattutto, testimoni di una visione di società in cui si può vivere in modo differente.

Un mondo in cui vivere liberi da una malattia, con il diritto di avere le stesse opportunità di tutti, con il piacere, l’appagamento, la felicità di chi non mette al centro il possesso o il consumo di beni, ma il bene di tutti e di ciascunapersona.Per riuscirci, abbiamo il dovere di entrare nel «mainstreaming» del flusso di comunicazione.

Dobbiamo costringere televisioni e giornali a non occuparsi solo dei pettegolezzi di partito o di gossip. Dobbiamo contaminare, come virus positivi, ogni piazza,reale o virtuale.

Dobbiamo fare tesoro della realtà che incontriamo in presa diretta, nelle nostre esperienze quotidiane, e farle da ripetitori. Ma dobbiamo prepararci, studiare, conquistare capacità. Nessuno si improvvisa. Non basta alzarsi al mattino con la voglia di raccontare, di scrivere o fotografare. Ci ascolteranno solo se saremo competenti, e autorevoli.

Un’informazione finta, urlata, strumentalizzata, anche se nasce da una buona intenzione, costruisce un mondo finto.Il mondo che vogliamo, invece, è un mondo vero di persone vere. Chi è stanco di ascoltare buone dichiarazioni di principio seguite da cattivi esempi, può scegliere il volontariato.

Volontario è chi ha voglia di incontrare persone, generi, età, razza, ispirazioni politiche e chi è capace, insieme ad altri, di co-progettare un mondo nuovo.

Fausto Casini e RSI

Fausto Casini

Presidente Nazionale di Anpas.Membro della Consulta per il Servizio Civile.

 


 

 

 

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Dati Istat: la crescita del del non profit è un dato che non si può più ignorare

Il mondo del non profit cresce e si diversifica, dimostrandosi il più dinamico del sistema produttivo italiano. Lo hanno confermato i primi risultati del 9° Censimento Istat su imprese, pubblica amministrazione e non profit che hanno registrato 301.191 istituzioni non profit attive in tutta Italia, con un incremento pari al 28% rispetto all’ultima rilevazione del 2001.

Un dato positivo e decisamente significativo – dichiara Pietro Barbieri – che dimostra quanto il terzo settore siadiffuso, radicato e forte nel nostro Paese.”

I dati dell’Istat hanno fotografato un settore che conta sul contributo lavorativo di 681mila dipendenti, 270mila lavoratori esterni, 5mila lavoratori temporanei e 4,7 milioni di volontari.

“Numeri rilevanti – prosegue  Barbieri – che confermano il peso che il nostro mondo ricopre nel tessuto economico, sociale, culturale e produttivo del nostro Paese e che ribadiscono il ruolo importante che ha per la tenuta del Paese, specialmente in questo momento di crisi, e per garantire un nuovo modello di sviluppo nel quale, ci auguriamo, il welfare venga valorizzato come una risorsa sulla quale investire.”

“Un terzo settore che contribuisce al rilancio dello sviluppo e della tenuta della coesione delle comunità – conclude il Portavoce – deve essere accompagnato da segnali forti di riconoscimento. Ci auguriamo un salto di qualità da parte delle forze politiche che devono essere in grado di cogliere e valutare con la stessa nostra attenzione il valore di questi numeri, mettendo in atto un cambio di rotta rispetto al passato e restituendoci forti segnali di riconoscimento che non possono più tardare”.

 

Secondo Mauro Giannelli, vicepresidente Anpas, i dati dell’Istat sono importanti “soprattutto nel sottolinare come il non profit e l’altra economia sia portatore di sviluppo sostenibile per il Paese e lo rafforzano”.


   

 

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Firenze: il Corso di laurea Giuristi del Terzo Settore

Firenze – Presso la Scuola di Giurisprudenza è attivo un Corso di laurea triennale in Scienze dei Servizi Giuridici, nel cui ambito è previsto un curriculum, volto a formare giuristi del terzo settore.

Le iscrizioni inizieranno ad agosto (con i testi di autovalutazione preliminari).

Questo indirizzo prepara ad operare nel settore del non profit, delle Onlus, delle organizzazioni non governative, dell’associazionismo, dell’assistenza sociale, nell’inserimento e reinserimento di soggetti svantaggiati e nella gestione delle relative organizzazioni mediante una generale preparazione di contesto e una specifica preparazione giuridica nelle materie rilevanti per il terzo settore.

Per maggiori informazioni click QUI

Il sito http://www.giuris.unifi.it/vp-381-laurea-triennale-in-scienze-dei-servizi-giuridici.html

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Anpas Lombardia – La nota stampa di Fausto Casini

Annullato decreto di sequestro dei beni di anpas e ha ritenuto infondate le accuse a Maurizio Ampollini ed Ezio Mori

Aggiornamento – Milano 31 luglio 2013

Anpas Lombardia prende atto che il Tribunale di Milano ha annullato il decreto di sequestro preventivo effettuato sui suoi beni disponendone l’immediata restituzione, e prende atto, con viva soddisfazione, che lo stesso Tribunale ha ritenuto infondate tutte le accuse ipotizzate nei confronti del Presidente Maurizio Ampollini e del Direttore Ezio Mori.
Di seguito riportiamo le conclusioni dell’ordinanza del Tribunale

..si deve ritenere ce, non risultando possibile sussumere (n.d.r. configurare) le condotte concretamente contestate nella fattispecie di reato, non sussistevano i presupposti per l’emissione della cautela (n.d.r. sequestro). Conseguentemente il provvedimento impugnato deve essere annullato, con conseguente ordine di restituzione di quanto oggetto del sequestro agli aventi diritto“.


DICHIARAZIONI DI FAUSTO CASINI, PRESIDENTE NAZIONALE Anpas,

SULLE INDAGINI DEL VERTICE Anpas LOMBARDIA

 

Roma, 10 luglio 2013. “A nome mio, della direzione nazionale Anpas e di tutti i presidenti dei Comitati Regionali Anpas, che ricordo essere diffusi in tutta Italia, esprimo solidarietà a Maurizio Ampollini ed Ezio Mori di Anpas Lombardia che sono stati ieri colpiti da un attacco mediatico basato su un inizio di indagine che presenta diverse contraddizioni, ma soprattutto dai testi di stampa che riportano responsabilità personali smentite categoricamente dallo stesso decreto di sequestro.

 

Il presidente di Anpas Lombardia, come volontario, è titolare di una responsabilità importante e meriterebbe un’attenzione diversa, se non altro la possibilità di argomentare quando lo si accusa personalmente di peculato

 

Questa situazione come altre accadute recentemente mettono in luce la gravità dell’assenza dell’Agenzia del Terzo Settore, unico ente terzo che avrebbe potuto su alcuni dei temi sollevati, esprimere un’opinione differente.

 

In particolare viene messa in discussione la stessa iscrizione delle rete associativa al Registro Regionale del Volontariato, situazione già descritta e confermata come legittima da diverse circolari dell’allora Agenzia delle onlus.

 

Confidiamo nel percorso delle indagini e non siamo fra quelli che temono l’approfondimento e le verifiche. Esprimiamo comunque rammarico perché, come sempre accade, si vanno a colpire le persone, le loro motivazioni e la loro disponibilità in fasi in cui ancora nulla è stato ancora chiarito.

 

Il presidente di Anpas Lombardia è da diversi decenni esponente di spicco di Anpas, regionale e nazionale, e mai dal suo operato è potuta trasparire una intenzione di interesse personale né tantomeno truffaldina”.

 

 

 

La lettera di Maurizio Ampollini ed Ezio Mori di Anpas Lombardia ai volontari

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Benessere Equo e Sostenibile: il questionario online

Indagine Benessere Equo e Sostenibile: il questionario online

Il progetto FQTS 2013 (Formazione Quadri Terzo Settore, progetto promosso da Forum Terzo Settore, Consulta del volontariato presso il Forum, ConVol e CSVnet, finanziato da Fondazione Con il Sud, si allega il progetto), sta sviluppando attraverso il laboratorio di ricerca   (in allegato il progetto di ricerca FQTS 2013) una indagine sui BES (Indicatori di Benessere equo e sostenibile) in collaborazione con il Prof Becchetti dell’Università di Tor Vergata e l’ISTAT. L’indagine della durata di tre mesi si svolge attraverso un questionario on line che si raggiunge attraverso il link http://www.livesurvey.it/executesurvey.aspx?surveyID=221&mode=CAWI-1

I risultati della ricerca avranno ampia diffusione a livello nazionale ed internazionale. 

I BES sono un processo all’avanguardia a livello mondiale. CNEL e ISTAT in collaborazione con le parti sociali e hanno  identificato i domini del benessere. Su ognuno di questi (12) domini (benessere economico, ambiente, qualità dei servizi, relazioni, ecc.) una commissione di esperti ha costruito indicatori approvati e validati successivamente dalle parti sociali. La mappa degli indicatori ha portato alla prima fotografia del benessere equo e sostenibile in Italia presentata qualche mese fa.

Gli indicatori definiti nel BES hanno tutti peso eguale e rappresentano una sorta di compromesso medio tra le varie parti sociali. Intendiamo effettuare un sondaggio che possa intercettare il maggior numero di cittadini del nostro paese per conoscere i pesi che ciascuno di loro attribuirebbe ai singoli domini ed agli indicatori del BES. In questo modo, con l’ausilio delle successive analisi statistiche ed econometriche riusciremo a sapere come le preferenze per i vari domini del benessere cambiano a seconda di variabili sociodemografiche come genere, età, livello di istruzione, area geografica, area politica di appartenenza.

 

 

 

 

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Pubblicati gli elenchi con scelte e importi del 5 per mille 2011

Pubblicati gli elenchi con scelte e importi del 5 per mille 2011

 

Il 9 maggio 2013 sul sito dell’Agenzia delle Ent5_per_mille_2011rate sono stati pubblicati gli elenchi completi del numero di scelte e degli importi dei soggetti ammessi al 5 per mille 2011.

 

Le 700 associazioni Anpas iscritte negli elenchi, nella sua totalità, incasseranno dal 5 per mille 2011 circa 6 milioni di euro, grazie alle preferenze di quasi 300.000 cittadini.

Con questo dato aggregato, l’Anpas si posiziona al secondo posto come numero di preferenze (dopo Emergency) ed al quarto posto come importo (dopo Emergency, Medici senza frontiere, ed AIRC).

Per velocizzare i tempi di riscossione del contributo, invitiamo le associazioni che non abbiano mai fatto comunicazione delle proprie coordinate bancarie o postali alla Agenzia delle Entrate, a farlo quanto prima con uno dei seguenti modi:

• accedendo ai servizi telematici dell’Agenzia (tramite il pin code) e utilizzando l’apposita procedura

• consegnando presso un ufficio dell´Agenzia il modello per la richiesta di accreditamento su conto corrente bancario o postale di rimborsi fiscali e di altre forma di erogazione riservato a soggetti diversi dalle persone fisiche – pdf

Questa operazione deve essere effettuata anche nel caso di variazione del codice iban del proprio conto corrente.

 

–> Elenco delle sole associazioni Anpas beneficiarie con scelte e importi [Fonte archivio Anpas]

–> Elenco di tutti i beneficiari con scelte e importi [fonte Agenzia delle Entrate]

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Dona il 5 per mille all’Anpas


DONARE IL TUO 5 PER MILLE ALL’Anpas

NON TI COSTA NULLA…

IL CODICE FISCALE E’ 01435670482


 

C’è un modo di contribuire alle attività di Anpas che non ti costa nulla: devolvere il 5 per mille della tua dichiarazione dei redditi.

Il codice fiscale è: 01435670482

 

Come fare per devolvere il tuo 5 per mille a Anpas

Se presenti il Modello 730 o Unico

1. Compila la scheda sul modello 730 o Unico;

2. firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…”;

3. indica nel riquadro il codice fiscale 01435670482

 

Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi

Compila la scheda fornita insieme al CUD dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…” e indicando il codice fiscale 01435670482;

1. inserisci la scheda in una busta chiusa;

2. scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;

3. consegnala a un ufficio postale, a uno sportello bancario – che le ricevono gratuitamente – o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).

 

Come useremo il tuo 5 per mille

L’assemblea nazionale Anpas, sulla base dei progetti che hanno maggiore necessità di sostegno nel momento della riscossione del contributo, deciderà come impiegare le risorse raccolte.

Fino ad oggi i fondi ci hanno permesso di affrontare i costi di importanti progetti internazionali o di protezione civile

 

Grazie a tutti quelli che hanno scelto di destinare il proprio 5 per mille ad Anpas.

 

5permilleAnpas

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Fausto Casini al convegno ‘La diversita’ nell’Islam e il dialogo interreligioso

Fausto Casini, presidente di Anpas Nazionale, sarà presente oggi all’incontro”La diversita’ nell’Islam e il dialogo interreligioso”, che si terra’ a Bologna, martedi’ 30 aprile a partire dalle 10.00, al Circolo Ufficiali, organizzato dalla Confederazione Islamica Italiana (Cii).

Obiettivo dell’incontro, rende noto la Cii, quello di ”creare un’occasione di confronto tra le diverse realta’ islamiche e i soggetti che si interessano delle tematiche della liberta’ religiosa e del dialogo interreligioso”.

Nata nel marzo 2012, la Confederazione, presieduta da Wahid al Fihri, si propone di approfondire temi quali integrazione, diritto di cittadinanza, convivenza civile tra i popoli e le religioni.

Il ramadan al Campo Costa

 

Fotogallery – La festa del Ramadan al campo costa (Mirandola) durante l’emergenza terremoto Emilia 2012

  

 

 

 

 

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Rifiuti zero, il nobel dell’ecologia a Rossano Ercolini

Il toscano Rossano Ercolini, del movimento Rifiuti zero, vincitore del premio Goldman Environmental Foundation per l’Europa.
SAN FRANCISCO, 15 aprile 2013. La Goldman Environmental Foundation di San Francisco (USA) ha annunciato oggi i nomi dei sei vincitori del premio ambientale Goldman del 2013. Il riconoscimento è andato a sei coraggiose figure internazionali che s’impegnano quotidianamente in difesa dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità.
Il premio ambientale Goldman, alla sua 24esima edizione, viene assegnato annualmente a delle persone che si sono contraddistinte per il loro impegno ambientale, provenienti dalle sei regioni continentali abitate del pianeta. Il premio in denaro, 150mila dollari, rappresenta la più grande somma corrisposta per l’attivismo ambientale di base. 
Il premio sarà assegnato nel corso di una cerimonia che si terrà oggi, lunedì 15 aprile 2013, alle ore 17.00 presso la San Francisco Opera House. Seguirà una cerimonia più piccola presso il Ronald Reagan Building and International Trade Center di Washington, D.C., mercoledì 17 aprile.
Per l’Europa, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato quest’anno, per la prima volta in 15 anni nella storia del premio, a un italiano: Rossano Ercolini, di Capannori (Lu), in Toscana. Rossano, un insegnante di scuola elementare, ha avviato una campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero.La Fondazione Goldman ha voluto premiare Rossano Ercolini, poiché “quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”, come si legge nella motivazione del premio.
Proprio lo scorso 27 marzo è stata depositata in Corte di Cassazione la Legge d’iniziativa popolare sui Rifiuti zero, che mira a una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si articola attorno a 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Da ieri, e per sei mesi, si raccolgono le firme (ne servono 50mila) a sostegno della proposta di legge, per riportare al centro della discussione politica le proposte virtuose nella gestione dei rifiuti.

Per saperne di più: http://www.leggerifiutizero.it/.
Insieme a Rossano Ercolini, gli altri vincitori del premio ambientale Goldman per il 2013 sono:
JONATHAN DEAL, Sud AfricaSenza alcuna esperienza nell’organizzazione delle comunità a livello di base, Jonathan Led è riuscito a condurre una campagna di successo contro l’idrofratturazione in Sud Africa, per proteggere Karoo, una regione semidesertica riconosciuta per la sua agricoltura, bellezza e fauna selvatica.
AZZAM ALWASH, IraqDopo aver rinunciato ad una comoda vita familiare in California, Azzam Alwash è ritornato in Iraq, un paese dilaniato dalla guerra, per guidare gli sforzi delle comunità locali di recupero dei territori paludosi, che erano stati trasformati in trombe di polvere durante il regime di Saddam Hussein.
ALETA BAUN, IndonesiaAttraverso l’organizzazione di centinaia di abitanti di villaggi locali per l’occupazione pacifica delle sedi di estrazione del marmo tramite “proteste ad intreccio”, Aleta Baun è riuscita ad arrestare la distruzione di terreni forestali sul Monte Mutis nell’isola di Timor.
KIMBERLY WASSERMAN, USAKimberly Wasserman ha guidato i residenti locali in una riuscita campagna mirata a chiudere due dei più importanti impianti a carbone del paese, e sta ora trasformando le vecchie sedi industriali di Chicago in parchi e spazi multiuso.
NOHRA PADILLA, ColombiaIgnorando i potenti opponenti politici ed una diffusa cultura di violenza, Nohra Padilla ha organizzato i raccoglitori di rifiuti colombiani, con l’intento di rendere il riciclaggio una componente legittima della gestione dei rifiuti.
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Si allega la cartella stampa completa, con i dettagli della premiazione, e una fotografia di Rossano Ercolini. Altri materiali stampa, video e foto si possono scaricare a questo link: http://www.goldmanprize.org/pressroom/2013.Informazioni sul premio ambientale Goldman
Il premio ambientale Goldman è stato istituito nel 1989 dai compianti leader civici e filantropi Richard e Rhoda Goldman. I vincitori del premio vengono selezionati da una giuria internazionale a seguito di nomine riservate inoltrate attraverso una rete mondiale di organizzazioni ambientali e singoli individui. Per ulteriori informazioni sul premio: http://www.goldmanprize.org/theprize/about.
Per interviste e ulteriori approfondimenti: tel. 340.8611117, gepitaly2013@gmail.com.

Per saperne di più: http://www.leggerifiutizero.it/.

L’intervista di Rossano Ercolini (da Altreconomia)

 


Vedi anche l’intervista a Paul Connett al Congresso Anpas

 



           

 

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