Anpas news

Scadenza 5 per mille: fino al 30 giugno per confermare l’iscrizione

5milleRicordiamo che i legali rappresentanti delle associazioni di volontariato iscritte al 5 per mille 2011 devono trasmettere entro il 30 giugno 2011, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate (vedi elenco allegato) una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto all’ammissione all’elenco.

La dichiarazione va redatta su modello conforme a quello approvato con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2010, che alleghiamo.

 

Alla dichiarazione sostitutiva va allegata copia del documento di riconoscimento del legale rappresentante che sottoscrive.

ATTENZIONE: IL MANCATO RISPETTO DEL TERMINE ED IL MANCATO INVIO DEL DOCUMENTO COSTITUISCONO CAUSA DI DECADENZA DAL BENEFICIO.


Allegati

Indirizzi Direzioni Regionali

Dichiarazione sostitutiva

Memo scadenza.pdf

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Anpas alla Summer School ForTes

Summer School –  Fortes

 

Si è conclusa domenica 10 luglio la seconda edizione della Summer School organizzata da ForTes (Scuola di Alta formazione per il Terzo Settore). Il titolo della scuola è stato: Quando la comunicazione incontra la socialità. Orme, impronte del Sociale e fantasia tra narrazioni mediali e reti: esperti, studiosi, dirigenti e operatori della comunicazione e del Terzo Settore si sono incontrati e confrontati per quattro giorni nell’antico Castello di Montarrenti (Siena). In particolare, il laboratorio si è concentrato sulle narrazioni per la coesione sociale, sulle nuove tecnologie mediali e sullo sviluppo di reti e relazioni.

 

Nel corso dei tre giorni si sono susseguiti gli interventi di pensatori ed esperti come Nancy Bayum (University of Kansas),  Andrea Ciantar (Università Popolare di Roma), Salvatore De Mola (sceneggiatore), Guido Barlozzetti (RAI), Giovanna Rossiello (RAI), Giulio Sensi (Altraeconomia), Selene Caldieri (Università Federcio II di Napoli), Lella Mazzoli (Università di Urbino), Riccardo Bonacina (direttore VITA). Molti sono stati gli spunti per ulteriori riflessioni e approfondimento: in particolare è emersa la necessità del Terzo Settore di inventare linguaggi e narrazioni nuove, differenti da quelle mainstream. Una comunicazione più pensata, capace di costruire pensieri nuovi e diversi attraverso una progettualità comunicativa.

summer school sienaAndrea Volterrani auspica la possibilità che una nuova strategia comunicativa per i temi sociali possa tener conto di alcune strategie, come la ritualità, l’appropriazione dei linguaggi mercantili e la media education: “Rispetto al Terzo Settore, c’è ancora poco materiale narrativo rivolto ai temi della socialità per far sì che il cambiamento dell’immaginario sia compiuto. I temi sociali sono particolarmente difficili da raccontare. Non stiamo vendendo un prodotto. Ma proprio per la loro complessità, raccontarli, può essere stimolante”.

 

Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università di Roma “La Sapienza”, ha sottolineato l’importanza sociale della cultura e della comunicazione come farmaco per socializzare e ridurre lo stress provocato dal cambiamento. Ma ha anche avvertito sui rischi della comunicazione che rischia di essere la principale responsabile della dilatazione delle aspettative individuali e collettive. Lo studio dei consumi culturali è di fondamentale importanza per chi si occupa di comunicazione sociale.

 

Fausto Casini, Presidente Nazionale Anpas e componente del Laboratorio di Idee della Fondazione Fortes, ha sottolineato l’esigenza, in quanto rappresentante del Terzo Settore, di una comunicazione più sobria, che possa offrire prodotti e informazioni che siano veramente utili alle persone, capace di garantire sussidiarietà e relazionalità come orizzonte per il futuro.

 

Anpas alla Summer School ForTes

Oltre alla presenza di Fausto Casini alla presentazione del libro di Andrea Volterrani e alla lezione del Prof. Mario Morcellini, Anpas ha partecipato alla Summer School di Fortes con operatori e dirigenti proprio con l’intento di prendere parte alla comunità di pratiche sulla comunicazione sociale che il laboratorio si è proposto come obiettivo e che continuerà a scambiare esperienze tramite la piattaforma web di Fortes.

 

Di seguito, le impressioni di Luciana Salato, Ufficio stampa di Anpas Piemonte: «La Summer School 2011 di ForTes, nei suoi aspetti relazionali e formativi, ha prodotto in me un arricchimento, in particolar modo le lezioni della ricercatrice Gaia Peruzzi e del professor Mario Morcellini dell’Università La Sapienza di Roma hanno pienamente soddisfatto le mie aspettative e il mio desiderio di conoscenza. Riporto qui di seguito un breve accenno di quanto ho appreso.

La comunicazione sociale è pre-politica, non è pacifica, crea rottura con il pensiero dominante e pone come base una nuova visione di rapporti tra le persone. È un momento non di inclusione, ma di conflitto che passa attraverso l’affermazione di diritti. Dietro c’è un individuo, un movimento e soprattutto un’umanità che ha sofferto. Le parole funzionano da collegamento tra le persone, il professor Morcellini ne ha citate tre: “Partecipazione, uguaglianza e solidarietà”. La solidarietà è ciò che più costruisce futuro in tempo di crisi».

Cos’è ForTes

La Scuola di Alta Formazione per il Terzo Settore, nata per volontà della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, della Provincia di Siena e del Ce.S.Vo.T. (Centro Servizi Volontariato Toscana), si rivolge a dirigenti, quadri, volontari, operatori del Terzo settore con l’obiettivo di offrire loro una formazione superiore qualificata, fondata su competenze e conoscenze specifiche per il terzo settore e l’impresa sociale, non solo nell’ambito delle professioni sociali, ma anche di ogni altra professionalità legata al terzo settore, al mondo consortile ed al mondo profit e non profit.

www.fondazionefortes.it

 

I video della Summer School

  
   

 

“Saturare l’immaginario”

Come stare sulla frontiera dell’immaginario e delle rappresentazioni sociali? La comunicazione soclaie può contribuire a cambiare al realtà sociale? Quale ruolo svolgono le organizzazioni di terzo settore e di volontariato per la comunicazione sociale? Queste sono alcune delle domande alle quali Andrea Volterrani (presidente della Fondazione Fortes, sociologo e ricercatore a Tor Vergata) ha risposto nel suo ultimo libro “Saturare l’immaginario”. Sottotitolo Per  una nuova comunicazione sociale (ed. Exorma). Dopo aver pubblicato “Il Gusto del Volontariato”, all’interno del quale esplorava la complessità del volontariato e proponeva strumenti di valutazione di impatto sociale, in questo nuovo testo Volterrani si è concentrato sulla comunicazione messa in campo dalle realtà non profit e propone una riflessione teorica che consenta di “ individuare possibili indicatori, tracce, segnali di modi diversi, innovativi ed etici di fare e pensare comunicazione”.

Andrea Volterrani, che da anni collabora anche con Anpas, in una nota del suo libro propone proprio il video di presentazione del Bilancio sociale 2010 dell’Anpas come esempio di sperimentazione svolta dal terzo settore per promuovere un’attività specifica.

Un testo fondamentale per chi si occupa di comunicazione nelle associazioni volontariato, riflettendo sul quale si può superare l’immaginario e andare “oltre l’immaginabile”.

Altre info: http://www.fondazionefortes.it/?p=3053

 

Bibliografia e risorse online segnalate durante la  Summer School

Industria Culturale: “Mediaevo”, di Mario Morcellini (ed. Carocci)

Narrazioni:  “Più forte dell’odio”, di Tim Guenard (ed. Tea) sito

Storie di un sicario dell’economia”, di John Perkins (ed. Minimum Fax) – sito

Informazione: “Informazione, istruzioni per l’uso”, di Giulio Sensi (ed. Altraeconomia) – sito

Videoeducazione, creatività e sociale: “Educatodica”, di Cosma Ognissanti (Cesvot) – scarica il pdf

Rivoluzione araba: “Rogers e la via del Drago divorato dal sole”, di Ahmed Nàgi http://www.sirente.it/9788887847277/rogers-ahmed-nagi.html

Cambiamenti e mutazioni: Spazi Sintetici. Verso una sociologia dei mondi digitali di Selene Caldieri, ed. Liguori

La lettera di Machiavelli a Francesco Vettori http://it.wikisource.org/wiki/Lettere_%28Machiavelli%29/Lettera_XI_a_Francesco_Vettori

 

Approfondimenti sul web

Nancy Bayum: http://people.ku.edu/~nbaym/

Rivoluzioni arabe: http://blog.altriarabi.it/

Educazione alla sostenibilità ed energia: www.energetica.it

Cinema – Raccorti sociali: http://www.raccortitoscani.it

Rivista Formiche: http://www.formiche.net

Ricerca sul consumo dell’informazione: in Italia  http://larica.uniurb.it/wpmu/news/news-consumer-italia/

Negli USA Pew Research Center’s Internet & American Life Project. 

 

Utilità

Musica online: http://www.lastfm.it/

 


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Referendum: l’appello di Anpas

iovoto_anpasLa Direzione nazionale Anpas invita i volontari, i soci delle pubbliche assistenze e i cittadini che ogni giorno incontrano le nostre associazioni, a partecipare al voto dei Referendum previsti per il 12 e 13 giugno ed a informarsi sui temi che saranno oggetto della consultazione.

Da volontari, ci esercitiamo quotidianamente ad essere prima di tutto cittadini attivi e informati su aspetti che riguardano la vita delle nostre comunità. In questa fase politica e sociale riteniamo necessaria un’attenzione particolare alle forme di partecipazione dei cittadini, affinchè ognuno possa sentire la responsabilità di scelte importanti come quelle che riguardano i beni comuni e lo stato di diritto nel nostro Paese. Il voto ai quattro quesiti, aldilà delle preferenze espresse, è inoltre un modo per salvaguardare i Referendum come importante strumento di democrazia, previsto dalla nostra Costituzione, per consentire l’espressione diretta della “sovranità popolare”.

Nel caso che i quattro quesiti raggiungessero il quorum, ci impegneremo a dire la nostra e a lavorare affinchè il Terzo Settore italiano si faccia carico del pronunciamento degli cittadini incalzando le Istituzioni sulle loro responsabilità.

 


Altri articoli:

Votare al prossimo referendum? Non è un diritto per tutti i cittadini italiani. Lo scorso 27 maggio, il Senato della Repubblica ha approvato il Decreto legge del Governo n. 2680 che regola le modalità di voto per i prossimi referendum (12 e 13 giugno prossimi): il sito esseciblog ha rivelato che la possibilità  di votare all’estero è prevista solo per militari e funzionari dello Stato. Gli altri italiani che operano all’estero, quindi volontari in Servizio Civile Nazionale ed il personale di organizzazioni non governative operanti in missioni internazionali, non potranno votare nei paesi dove operano. Di fatto saranno costretti a tornare in patria dai paesi in cui svolgono il servizio, anticipando le spese viaggio, che verranno rimborsate solo in seguito (vedi l’avviso della Presidenza del Consiglio)… continua a leggere

 

Referendum per il Servizio Civile e operatori umanitari all’estero: Anche in seguito alla denuncia di Anpas, verrà presentata un’interrogazione parlamentare per concedere il diritto di voto all’estero anche ai Volontri in Servizio Ciivle nazionale ed al personale espatriato dell’ONG. un emendamento dopo la protesta di Anpas continua a leggere

 

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23 giugno: mobilitazione del Terzo Settore

Anpas A MONTECITORIO CON IL TERZO SETTORE

CASINI (Anpas): “L’eguaglianza non si fa con i tagli lineari”

Roma,23 giugno 2011. Grande partecipazione questa mattina in piazza Montecitorio a Roma per la manifestazione nazionale promossa dal Terzo Settore per protestare contro i tagli che mettono in ginocchio la sussidiarietà in Italia. Tanti volontari e rappresentanti delle associazioni di volontariato, ma anche tanti cittadini scesi in piazza con lo slogan “Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà non scaricabarile!“.

 

Anpas_a_Montecitorio2

In piazza anche una rappresentanza dell’Anpas. Il presidente nazionale Fausto Casini, richiamando l’articolo 3 della Costituzione, ha dichiarato: “L’eguaglianza tra i cittadini non si ottiene con i tagli lineari alle risorse per il sociale, che invece producono esclusione e marginalità. La partecipazione di tutte le persone che hanno manifestato dimostra che il cambio di rotta verso le politiche sociali è una priorità auspicata da tutto il Paese.”

 

Nel corso della manifestazione i rappresentanti delle associazioni sono stati ricevuti dai gruppi parlamentari e, nei prossimi giorni, ci saranno nuovi incontri per rilanciare le Politiche Sociali per il futuro del Paese.

 

 


 

MIGLIAIA IN PIAZZA CONTRO I TAGLI
ALLE POLITICHE SOCIALI

Oggi davanti a Montecitorio, e in altre 22 città italiane, grande mobilitazione organizzata
dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna I diritti alzano la voce

Roma, 23 giugno 2011 – Diverse migliaia di persone hanno gremito questa mattina piazza Montecitorio, a Roma, per dire: “Basta tagli alle politiche sociali!”, che stanno provocando la drastica riduzione e chiusura di tanti servizi sociali in tutto il Paese, con drammatiche conseguenze per i cittadini e le famiglie italiane.

Dalle ore 11 si è tenuto il presidio organizzato dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna I diritti alzano la voce, che ha portato in piazza cittadini, volontari, anziani, operatori del sociale, famiglie, rappresentanti di oltre 100 organizzazioni del terzo settore italiano. Una manifestazione colorata e rumorosa con striscioni, cartelli, adesivi e slogan come “I diritti sociali non sono privilegi”, “Lo sviluppo non si fa con l’elemosina” e ancora “Chi nega i diritti cancella le persone”.

Una mobilitazione nazionale che si è svolta contemporaneamente in altre 22 città italiane: Torino, Milano, Como, Varese, Monza, Sondrio, Lodi, Cremona, Mantova, Pavia, Brescia, Venezia, Verona, Padova, Vicenza; Belluno, Bologna, Firenze, Ancona, Napoli, Catanzaro, Palermo.

I promotori dell’iniziativa ritengono che l’uscita del Paese dalla crisi economica non possa avvenire azzerando, di fatto, gli investimenti nelle politiche sociali. Serve, invece, una riforma del welfare che deve basarsi sulla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali, che garantiscano diritti uguali ed esigibili per tutti i cittadini del Paese, un forte aumento delle risorse destinate al Sociale, una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà, una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà, il ripristino e il potenziamento del fondo per le non autosufficienze.

Una manifestazione che ha visto una grandissima partecipazione – dichiara Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – e che ha intercettato un sentire diffuso dal basso, da un forte disagio dei cittadini,  stanchi di vedere i loro diritti calpestati”. “Ci aspettiamo – prosegue  Oliveroun reintegro delle risorse destinate alle politiche sociali e che si dia inizio a quella riforma del welfare tanto necessaria e attesa, ma di fatto risolta nei tagli lineari.”

Siamo molto soddisfatti” dichiara Lucio Babolin, portavoce della campagna I diritti alzano la voce. “Cittadini, volontari e operatori sono stufi, vogliono che i loro diritti siano presi in considerazione dalle Istituzioni. Nell’incontro che avremo a breve con il sottosegretario alle Politiche sociali ci attendiamo risposte precise e puntuali rispetto alle proposte che abbiamo avanzato. Talloneremo la politica in tutti i passaggi fondamentali che ha di fronte il Paese, a partire dalla manovra finanziaria e dalla riforma fiscale.

Alla manifestazione hanno dato il loro sostegno, tra gli altri, tutte le principali sigle sindacali – Cgil, Cisl, Uil e Ugl –, diverse forze politiche: Partito Democratico, Udc, Prc, Partito Liberale e la Regione Emilia Romagna.


Il comunicato stampa della FISH: Indignati in piazza contro i tagli al sociale

 


 

MOBILITAZIONE NAZIONALE: ROMA, PIAZZA MONTECITORIO
 23 GIUGNO 2011 ORE 11.00

La campagna I diritti alzano la voce e il Forum nazionale del Terzo Settore organizzano una Giornata di protesta e proposta, il 23 giugno prossimo, a difesa dei diritti sociali e per la riforma del welfare. E lanciano per questo un  appello alla mobilitazione: Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile!.

Le decisioni assunte anche recentemente dal Governo, a cominciare dai tagli pesantissimi ai fondi nazionali per le politiche sociali, stanno aggravando ulteriormente una situazione già molto difficile. I diritti fondamentali non sono più garantiti in molte parti del paese, servizi rilevanti vengono tagliati a causa delle sofferenze di bilancio subite da Regioni ed Enti locali. Il dibattito pubblico, la politica e i media non sembrano avvertire con la necessaria urgenza e forza una questione che riguarda la vita di buona parte degli italiani.

Appello-mobilitazione-23-giugno-2011-3Le organizzazioni sociali sono strozzate dai ritardi nei pagamenti dovuti dalla Pubblica amministrazione, che le costringono a indebitarsi ulteriormente e, in diversi casi, a chiudere i servizi.

Dinanzi a questa situazione non si può restare passivi, né limitarsi ad appelli e comunicati stampa. Dobbiamo mobilitarci!

La campagna I diritti alzano la voce(vedi il sito) chiama tutti i cittadini, i volontari, gli operatori sociali, gli utenti dei servizi e le loro famiglie, le organizzazioni sociali di qualunque tipo a mobilitarsi – insieme – per una riforma del welfare che assicuri l’universalità dei diritti sociali – prima di tutto definendo i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale -, garantisca stanziamenti adeguati per servizi e prestazioni sociali, introduca il reddito minimo di inserimento, assicuri un fondo per la non autosufficienza non simbolico.

A Roma verrà organizzato un evento di rilievo nazionale, ma i gruppi regionali della campagna organizzeranno eventi simili in altre parti del paese. A breve pubblicheremo il prospetto completo delle iniziative.

Alla mobilitazione ha aderito il Forum del Terzo Settore.

 

 

 

Il testo dell’appello (scaricabile in pdf)

Basta tagli, ora diritti!
Sussidiarietà, non scaricabarile!

Il nostro Paese sta attraversando una grave crisi, che ha portato via posti di lavoro e risparmi, in molti casi spingendo persone e famiglie verso la povertà e l’insicurezza.
Nonostante le difficoltà molti hanno continuato a lavorare per mantenere la coesione sociale e per garantire che i problemi comuni non producessero lacerazioni sociali né condannassero molte persone ad essere marginalizzate. A fronte di questo il Governo ha continuato ad operare tagli massicci alla spesa, riducendo e talvolta azzerando le risorse per il sociale.
Nel 2008 i fondi nazionali per le politiche sociali erano oltre i 2,5 miliardi, nell’anno 2011 ammontano a soli 538 milioni di euro: un taglio dell’80%. Ciò significa riduzioni e chiusure di servizi, diritti negati ai cittadini, rischio di disoccupazione per molti lavoratori e per tante persone svantaggiate, e problemi che tornano a scaricarsi per intero sulle famiglie.
Ora è venuto il momento di dire basta. Sosteniamo la centralità della persona e crediamo nella possibilità di dare voce a ciascuno dando opportunità e garantendo diritti.
Affrontare la crisi solo “tenendo a posto i conti”, senza affrontare riforme e investire in ciò che garantisce un autentico sviluppo è suicida e condanna l’Italia al declino.
Il Terzo Settore non chiede per sé, ma per tutti i cittadini, a partire da quelli più in difficoltà esclusi dalla comunità oppure a rischio di esclusione. E, prima di chiedere, offre il suo contributo di azione volontaria, di professionalità sociale, di innovazione a fianco delle persone.
Le politiche sociali sono un investimento nel futuro del Paese, tanto più preziose quanto più esso è in difficoltà. Eppure l’Italia investe in esse meno di quanto si investa nel resto d’Europa. Anzi le considera un costo e le taglia senza criterio.
La nostra capacità di tirare la cinghia e di trovare soluzioni dignitose per assicurare diritti alle persone si sta esaurendo: senza un cambiamento si avvia la liquidazione del welfare italiano e si cancellano i tanti sforzi fatti per costruire sussidiarietà.
Governo, Regioni ed Enti Locali debbono fare ciascuno la propria parte e decidere quale futuro vogliono per il nostro Paese. Noi abbiamo fatto e faremo la nostra parte, ma non vogliamo essere presi in giro.

 

RINNOVARE E RILANCIARE LE POLITICHE SOCIALI PER UN NUOVO PATTO SOCIALE PER IL FUTURO DEL PAESE
CHIEDIAMO

  • La definizione dei” livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”, come previsto dalla nostra Costituzione (art. 117).
  • Un forte investimento nelle politiche sociali, attraverso un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, all’educazione e alla scuola, da connettere alla reale esigibilità dei livelli essenziali.
  • Una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione (art. 118) e dalla legge 328/00 sul sistema dei servizi sociali, che dia un effettivo riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile;
  • Una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà e un concreto aiuto a ridurre i rischi di vulnerabilità sociale;
  • Il ripristino del fondo per le non autosufficienze e il suo potenziamento;
  • Adeguato finanziamento del Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza e un adeguato ripensamento delle Politiche Giovanili
  • La definizione del Piano Nazionale per la Famiglia e il suo adeguato finanziamento;
  • Il rilancio del Servizio Civile Nazionale, quale esemplare esperienza di cittadinanza attiva dei giovani, con investimenti coerenti.

E OCCORRE

  • Scegliere le priorità nel gestire le risorse piuttosto che i tagli lineari, intervenendo sia sul fronte delle entrate (in particolare con la leva fiscale e la lotta all’evasione) sia sul fronte delle uscite (riduzione degli sprechi, riduzione delle spese militari…).
  • Declinare al meglio il percorso federalista, responsabilizzando tutti per ridurre le disparità nel Paese e per riqualificare la spesa pubblica.
  • Potenziare e innovare le politiche sociali orientandole al benessere e alla ricerca della felicità, dando protagonismo alle persone, alle famiglie, ai corpi sociali.
  • Ridefinire ruoli e compiti degli Enti Pubblici e il loro rapporto con i cittadini attivi e gli attori sociali secondo il principio di sussidiarietà.

 

IL TERZO SETTORE È PRONTO A FARE LA SUA PARTE,
CON I TAGLI AL SOCIALE NON C’È VITA BUONA NÉ SOCIETÀ ATTIVA
I DIRITTI SOCIALI NON SONO PRIVILEGI
SVILUPPO E COESIONE NON SI FANNO CON L’ELEMOSINA

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Elide Tisi nominata Assessore alle politiche sociali a Torino

Il Forum Terzo Settore informa che Elide Tisi – componente del Coordinamento nazionale del Forum Terzo Settore, nonché Portavoce del Forum del Terzo Settore in Piemonte e Presidente regionale e Vicepresidente nazionale di Federsolidarietà Confcooperative – è stata nominata Assessore alle Politiche sociali, Politiche per la famiglia, Sanità, Servizi assistenziali, Emergenze abitative, Edilizia pubblica nella nuova giunta comunale di Torino (vedi sito).

 

Ad Elide Tisi i nostri migliori auguri per l’inizio di questa nuova avventura.

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