Comunicati stampa

Maltempo Liguria: novembre l’intervento Anpas (in aggiornamento)

Liguria, 15 novembre

16 novembre, ore 13 – In seguito al peggioramento delle condizioni meteorologiche nel comune di Genova e in generale su gran parte del nord d’Italia, su richiesta del Dipartimento di Protezione civile, sono stati attivati una parte dei moduli (cucina e segreteria) della colonna mobile nazionale di Anpas per l’allestimento di un campo presso l’area di Genova Fiere.

 

Cinquantasette volontari Anpas Liguria che si stanno occupando del supporto alle squadre delle colonne mobili nazionali giunte e del funzionamento del campo tra segreteria e cucina. I volontari registrati per gli interventi sono 177 e sono dislocati principalmente nelle zone Valpolcevera, Busalla, Voltri, Fabbriche. La cucina prevede un 250 pasti per stasera.

 

Resta aperta la sala operativa nazionale da lunedì scorso.


14 novembre ore 16 – Volontari Anpas operativi in più comunità: l’albenganese, il genovese e il Tigullio (zona di Chiavari). Le attività sono quelle di supporto al territorio (con motopompe, idrovore e mezzi per pulizia), di monitoraggio torrenti e frane, di assistenza alla popolazione evacuata, e di assistenza sanitaria. I volontari liguri giornalmente impegnati nell’intera emergenza sono più di 100, supportati dagli 11 volontari toscani che stanno lavorando dalla notte di lunedì con le attrezzature della colonna mobile nazionale Anpas. 


12 novembre ore 12 – Sono circa 60 i volontari Anpas che stanno operando ininterrottamente nelle zone del Tigullio più duramente colpite dall’alluvione nella scorsa notte.

A Chiavari, Lavagna, Cogorno e Carasco si stanno effettuando operazioni di ripristino, pulizia, sgombero di strade e locali; a Mezzanego siamo inoltre intervenuti a supporto dell’amministrazione comunale per l’allestimento di una struttura di prima accoglienza per i cittadini sfollati dalle proprie abitazioni. In accordo col 118 Anpas Liguria inoltre svolgendo supporto sanitario con un mezzo speciale per le zone interessate dall’emergenza.


 

11 novembre 2014, ore 22 Chiavari: 40 volontari liguri e  5 motopompe carrellate con i rispettivi equipaggi delle associazioni toscane

 


11 novembre 2014 – ore 15 Prorogata sino alle 15:00 di mercoledì 12/11/2014 Allerta 2 sulle zone del savonese, genovese e spezzino.
Sulla zona dell’imperiese: sino alle 17:00 di oggi martedì 11/11/14 permane Allerta 1; dalle 17:00 sino alle 15:00 di mercoledì 12/11/14 si passa in Allerta 2.


 

11 novembre 2014 – ore 11 – Stanno confluendo al COM di Lavagna i primi mezzi della Colonna Mobile Nazionale Anpas. I volontari sono in attesa di essere destinati sul territtorio del Tigullio, gravemente colpito dall’esondazione di diversi torrenti. Nel frattempo prosegue anche il monitoraggio delle nostre squadre su tutto il resto della Regione. L’allerta meteo 2 è prevista fino alle 23.59 di oggi.

 

 


11 novebre 2014 – ore 7.00 – In riferimento agli eventi atmosferici che stanno interessando la Regione Liguria e alla relativa richiesta di intervento pervenuta dalla stessa, si comunica che il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha provveduto all’attivazione della colonna mobile nazionale Anpas. Le prime squadre a supporto dei nostri volontari, già attivi sul territorio, si stanno muovendo dalla vicina Toscana direzione COM di Lavagna.

 

Attualmente circa 40 volontari di Anpas Liguria stanno operando presso i comuni di Rapallo e Moneglia. 



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La raccolta dei beni di prima necessità dei volontari di Carrara per Carrara e Chiavari

 

#dagheZena: i racconti dei volontari Anpas delle pubbliche assistenze liguri 

 

Le immagini dell’intervento dei volontari Anpas



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Io non rischio Alluvione

Scarica la scheda informativa

Durante l’allerta
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.

Durante l’alluvione
Se sei in un luogo chiuso
Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità

Se sei all’aperto
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

Dopo l’alluvione
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

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Valle d’Aosta, interpellanza Guichardaz (PD) “Affermazioni gravi e non circostanziate: a rischio l’autonomia del volontariato del soccorso”

Valle d’Aosta, interpellanza Guichardaz (PD) “Affermazioni gravi e non circostanziate: a rischio l’autonomia del volontariato del soccorso”

Anpas risponde alle dichiarazioni al consigliere regionale della Valle D’Aosta  Jean-Pierre Guichardaz contro la federazione volontari del soccorso. Pregliasco “Studi un po’ di più la storia del volontariato, della democrazia e delle regole del sistema sanitario”.

 

«Anpas è un’associazione che non c’entra nulla con le organizzazioni di volontariato»: questo è quanto Jean-Pierre Guichardaz ha affermato lo scorso 5 novembre nel corso del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta. L’associazione Nazionale pubbliche assistenze ricorda al consigliere Guichardaz gli oltre 110 anni di storia di volontariato, gli oltre novantamila volontari attivi, più di mezzo milione di soci e le 881 pubbliche assistenze su tutto il territorio nazionale che ogni giorno svolgono a servizio di comunità, cittadini e istituzioni (nazionali e internazionali), l’adesione e la partecipazione a reti di volontariato nazionali e internazionali.

Un intervento, quello di Guichardaz, che mette in discussione l’autonomia delle scelte fatte da una organizzazione, la Federazione dei volontari del Soccorso, che si è data uno statuto, un regolamento e che gestisce l’organizzazione con dirigenti volontari eletti democraticamente proprio dall’associazione stessa. Una serie di dichiarazioni, quelle fatte dal consigliere PD, che contraddicono anche le posizioni del suo stesso partito mentre in Parlamento sta lavorando la Riforma del Terzo Settore.

Secondo il presidente nazionale Anpas Fabrizio Pregliasco, nominato durante l’interpellanza di Guichardaz, «aver preso le difese della Federazione dei volontari del soccorso della Valle d’Aosta, di cuidodici associazioni sono anche aderenti ad Anpas, è innanzitutto un atto dovuto a tutti i volontari che indossano una divisa Anpas, ma soprattutto una difesa di un principio sancito dalla Costituzione del quale il consigliere Guichardaz dimostra di avere scarsa conoscenza: si chiama principio di sussidiarietà ed è all’articolo 118 della nostra Costituzione che regola i rapporti tra i cittadini e le istituzioni pubbliche per costruire insieme delle risposte ai bisogni delle persone.

Date le affermazioni fatte durante la stessa seduta consigliamo al consigliere Guichardaz lo studio della legge 266 del 1991 che regola i ruoli e le funzioni delle organizzazioni di secondo livello, quella del sistema sanitario nazionale, la storia della Federazione dei volontari del Saccorso per capirne il ruolo e l’importanza che ricopre dal 1991 nel sistema sanitario della Valle d’Aosta e non solo. Assurdo quindi pensare che le nostre organizzazioni debbano rinunciare alla loro autonomia e ad una propria forma di autorganizzazione per essere gestiti dal settore pubblico.».

Continua Pregliasco: «II consigliere Guichardaz ha affermato che Anpas “ha reagito con toni ai limiti dell’insulto”, cosa non vera e che rimandiamo al mittente, visti i toni aggressivi dimostrati dallo stesso consigliere in aula. Infine siamo dispiaciuti che questa interrogazione sia avvenuta senza che il consigliere Guichardaz, prima di questo intervento, abbia incontrato la Federazione e si sia basato su ricostruzioni parziali una vicenda di cui, in aula, ha dimostrato di conoscere ben poco. Invitiamo pertanto il consigliere Guichardaz a informarsi meglio sulle questioni che porta in aula all’attenzione di un consiglio regionale e lo invitiamo ad un più pacato confronto con le parti interessate».

 

Emergency Rapy - scenario campeggio e bombola di gas  
     

15 novembre, La Stampa: “Se muore la Federazione, muoiono le associazioni”. Il consigliere regionale del Pd aveva attaccato la convenzione con l’Usl e il costo dei dipendenti.

 

 

 

 

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Forum Terzo Settore: l’assemblea nazionale 2015

Forum Terzo Settore: Barbieri portavoce, Pregliasco (Anpas) nel Coordinamento

Roma 11 febbraio 2015 – Sarà Pietro Barbieri a guidare, per i prossimi due anni, il Forum Nazionale del Terzo Settore. Lo ha riconfermato all’unanimità l’Assemblea nazionale riunita oggi a Roma. Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas nel Coordinamento.

Nel suo intervento Pietro Barbieri ha posto l’accento sull’importanza, per il Forum del Terzo Settore “di rivendicare un ruolo più partecipe e attivo” che porti il terzo settore italiano ad essere presente, e in prima linea, nella costruzione dell’agenda del Paese, esercitando una rappresentanza “che ci restituisca pienamente il ruolo di parte sociale, come già negli ultimi anni sta accadendo, a partire dal contributo che ci è stato chiesto e dall’impegno che abbiamo messo nella discussione del Ddl di Riforma del Terzo Settore.”

Fabrizio Pregliasco commenta: “Dopo un primo assaggio nell’ultimo scorcio di mandato oggi vengo riconfermato nel ruolo. Un impegno importante per portare le istanze di Anpas ma anche del volontariato nel frastagliato mondo del Terzo Settore in un momento cruciale in cui il DDL di riforma disegnerà e determinerà il nostro futuro”

Il Coordinamento risulta così composto: Luigi Agostini (Federconsumatori), Franco Bagnarol (Movi), Maria Teresa Bellucci (ModaVi), Gianfranco Cattai (AOI), Enzo Costa (Auser), Andrea Fora (Federsolidarietà), Alessandro Geria (Anolf), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Vincenzo Manco (Uisp), Renato Mattivi (Avis), Paola Menetti (Legacoopsociali), Giancarlo Moretti (MCL), Maurizio Mumolo (Arci), Paolo Nardi (Cdo opere sociali), Nirvana Nisi (Ada), Benito Perli (Fitus), Fabrizio Pregliasco (Anpas), Sofia Rosso (Anteas), Stefano Tassinari (Acli), Armando Zappolini (Cnca). A loro si aggiungono, per i Forum regionali, Gianni Palumbo (Portavoce Forum Lazio), Sergio Silvotti (Portavoce Forum Lombardia), Paolo Alfier (Portavoce Forum Veneto) e Gianluca Budano (Portavoce Forum Puglia).

Durante l’Assemblea sono stati inoltre eletti gli altri due organi del Forum in fase di rinnovo: il Collegio dei Revisori dei conti, con Gianluca Mezzasoma (Agesci), Maurizio Marcassa (Aics) e Franco Giona (Aism) e il Collegio nazionale di Garanzia con Luca De Fraia (Action Aid Italia), Roberto Speziale (Anffas), Licio Palazzini (Arci Servizio Civile), Stefano Gobbi (CSI) e Antonio Bronzino (Fidas).

Al termine dell’Assemblea il nuovo Coordinamento nazionale ha riconfermato in qualità di Direttore del Forum, Domenico Iannello.L’Assemblea ha oggi rinnovato anche il Coordinamento Nazionale che, a seguito delle modifiche di Statuto, passerà dagli attuali 20, a 24 componenti, includendo quattro rappresentanti dei Forum regionali, divisi per ambiti territoriali: centro, nord-ovest, nord-est e sud Italia. 

 

 

 

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Forum Terzo Settore: Fondo non autosufficienza: bene l’impegno assunto dal Governo, ma ci aspettiamo ulteriori risposte

Fondo non autosufficienza: bene l’impegno assunto dal Governo, ma ci aspettiamo ulteriori risposte

Roma 4 novembre 2014 – Arriva in questi minuti un comunicato stampa di Palazzo Chigi che assicura che lo stanziamento per il Fondo per le non autosufficienze verrà incrementato fino a 400 milioni, un’azione sostenuta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti che oggi, rispettivamente, hanno ricevuto il “Comitato 16 novembre” e le Federazioni Fish e Fand, mobilitate contro i tagli al Fondo per la non autosufficienza.

“Prendiamo atto di questo impegno del Governo sulle politiche per la disabilità, – dichiara il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri – anche se spiace constatare che arriva dopo l’ennesima manifestazione di protesta, come è avvenuto troppe volte in questi anni”. Era un anno fa infatti quando abbiamo assistito a manifestazioni in cui i malati gravi di Sla e le persone con disabilità chiedevano rispetto dei loro diritti e risorse adeguate per coprire almeno i bisogni essenziali. “Saremo accanto alle Federazioni e ai malati per vigilare che l’impegno assunto oggi venga mantenuto. E auspichiamo che arrivino presto risposte adeguate anche in merito agli altri temi che abbiamo già segnalato, al Governo, costituire gravi mancanze nella Legge di Stabilità: dalla insufficienza delle misure di contrasto alla povertà, dei fondi per l’infanzia e l’adolescenza e degli altri fondi per le politiche sociali, al tema dell’aumento delle tassazioni per le Fondazioni di origine bancaria fino al taglio dei contributi per i patronati.”

Fonte Forum Terzo Settore

 

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Legge di Stabilità, Anpas: “tassare ancora le Fondazioni dimezzerà i fondi del volontariato”.

Preoccupanti anche i tagli agli enti locali e l’aumento della tassazione ai fondi pensione

Roma, 24 ottobre 2014Preoccupanti le bozze della legge di stabilità 2015 circolate in questi giorni sulla tassazione delle Fondazioni di origine bancaria, soggetti non profit, divenute fondamentali per il finanziamento di molte attività del Terzo settore.

«Se da una parte la nuova legge prevederebbe un fondo per le famiglie, l’innalzamento del limite per le erogazioni liberali per le onlus, l’incremento del fondo delle politiche sociali e per la non autosufficienza, dall’altra un progressivo (e retroattivo) aggravio sulle Fondazioni ci preoccupa enormemente perché sono un supporto fondamentale per il mantenimento del sistema di welfare assicurato dal Terzo Settore», ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.
Acri stima che gli oneri sui rendimenti derivanti dagli investimenti finanziari sono aumentati notevolmente: dal 12,5% del 2012 al 26% del 2014. «Questo vorrà dire che ci sarà un ulteriore indebolimento di tutto il Terzo Settore e il volontariato organizzato che colpirà trasversalmente dai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) fino alla singola associazione di volontariato», prosegue Pregliasco. «Ci auguriamo che queste norme, così contrastanti tra loro, possano essere riviste e che la prossima legge di stabilità tenga conto della fondamentale importanza che ricopre il Terzo Settore in Italia».

 

Montecitorio

 

 

 

 

 

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Io non rischio, lettera aperta a Ezio Mauro direttore Repubblica

Teramo e un pensiero per Genova

 

Egregio Direttore Ezio Mauro

le scrivo a nome degli 80mila volontari che in 881 comunità d’Italia si occupano del miglioramento della vita quotidiana delle persone ogni giorno. Che si tratti di emergenza o di prevenzione, di primo soccorso su una ambulanza o di servizi sociali, di servizi sociali o anche solo di fare compagnia a una persona sola, queste persone e le loro famiglie dedicano il loro tempo, la loro passione, la loro formazione culturale e personale agli altri. 

Forse la premessa poteva essere evitata visto che una testata giornalistica come Repubblica da anni racconta ogni giorno quel che accade in Italia, ma è doverosa per chiederle perché un giornale apprezzato e autorevole, come quello che dirige, possa scrivere un articolo come quello comparso nella edizione di Genova di ieri, 21 ottobre, a firma Massimo Calandri nel quale la campagna di prevenzione sulle buone pratiche di protezione civile che dal 2011 a oggi ha coinvolto 5000 volontari di protezione civile in oltre 200 piazze d’Italia venga pesantemente sbeffeggiata con aggettivi quali “surreale, grottesca, offensiva, umiliante, sconcia” senza che venga data la possibilità ai promotori (tra cui 10 enti di ricerca, 11 organizzazioni nazionali di volontariato e istituzioni) di poter essere presi in considerazione a fronte delle dure accuse dal sociologo Pallidda alla campagna e alle offese mosse a tutte le componenti della campagna.

 

Da un giornale come il suo ci saremmo aspettati un metodo giornalistico più  rigoroso nello scrivere un articolo, anche a fronte delle polemiche e della rabbia che in questo momento stanno insistendo sulla città e dove tuttora i nostri volontari, preparati e formati sia per la prevenzione che per l’intervento in emergenza,  stanno operando incessantemente dall’inizio dell’alluvione (senza che il suo giornale ne abbia mai dato conto). 

 

Vedere su Repubblica un attacco così  privo di conoscenza del fenomeno (il giornalista cita addirittura un fantomatico “Ministero della Protezione civile”) a fronte di una campagna di prevenzione che si svolge da 5 edizioni e sulla quale raramente è stato dato spazio dalla sua testata ci rammarica e soprattutto ci fa pensare all’occasione sprecata di poter informare i suoi lettori su buone pratiche di prevenzione e di conoscenza di fenomeni che sempre di più stanno facendo gravi danni al nostro Paese..

 

Alla prossima edizione di “Io non rischio” ci auguriamo di avere il suo giornale tra i primi organi di informazione ad interessarsi alla campagna e con l’occasione la invitiamo in una delle nostre associazioni durante la formazione o durante una esercitazione di protezione civile affinché constati lei stesso che tutto questo non è una “comica” come invece si afferma nell’articolo.
Saluti

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas Nazionale.

  

Croce Bianca Genovese

 

 

 

Io non rischio - Milano

 

 

 

 

 

 

L’articolo su Repubblica.it

  

I racconti dei volontari

La poesia di Alessio – leggi

Genova non è in ginocchio, il racconto di Paul – leggi

Lombardi, emiliani e toscani, il racconto di Michela – leggi

 


Protezione Civile Genova: info e necessità 800.17.77.97

 

#dagheZena: i racconti dei volontari Anpas delle pubbliche assistenze liguri 

 

Le immagini dell’intervento dei volontari Anpas



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Io non rischio Alluvione

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Durante l’alluvione
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Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
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Se sei all’aperto
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
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Dopo l’alluvione
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

Io non rischio, lettera aperta a Ezio Mauro direttore Repubblica Leggi tutto »

Ritardo richiesta soccorsi a Genova, Anpas: “A cosa serve il volontariato di protezione civile se non viene utilizzato nelle emergenze?”

Quarantotto ore di attesa mentre Genova era in piena emergenza alluvione: a rischio l’incolumità delle persone e il funzionamento del sistema di Protezione Civile.

22 ottobre 2014 –Anpas denuncia i gravi ritardi che si sono verificati per la gestione dell’emergenza di Genova: nonostante fossero già pronti all’intervento, volontari di protezione civile delle regioni circostanti hanno dovuto attendere oltre 48 ore per essere attivati.

 

Con i 21 stati di emergenza negli ultimi due anni e accanto alla progressiva riduzione delle risorse destinate alla struttura di coordinamento e al ridimensionamento del Dipartimento della Protezione Civile denunciato da Franco Gabrielli, Anpas sottolinea l’assoluta urgenza di una revisione della risposta all’emergenza: una volta constatata l’emergenza, è necessario che le organizzazioni nazionali di volontariato organizzato e altamente specializzato in interventi di emergenza vengano poi attivate dalle Regioni e non ci siano ritardi nella filiera dell’emergenza.

 

«Alle associazioni di volontariato che fanno parte del sistema di Protezione Civile viene richiesto un alto standard di preparazione con esercitazioni e corsi di formazione rigorosi per operare in sicurezza (in osservanza del d.lgs 81/2008). Ma se poi durante l’emergenza sono le Istituzioni a non permettergli di intervenire, allora ci chiediamo: che senso ha continuare a prepararci, fare esercitazioni, autotassarci per acquistare mezzi e materiali?», dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas nazionale. «Siamo volontari che si occupano ogni giorno del miglioramento della vita quotidiana delle comunità prendendo parte al sistema di soccorso e di Protezione Civile e rispettandone le regole, ma i ritardi della nostra attivazione a Genova ci fa pensare che è sempre più urgente un miglioramento del coordinamento tra Regioni, Dipartimento di Protezione Civile e organizzazioni di volontariato organizzato».

 

Gli interventi nelle emergenze di Genova e a Parma. Sono stati oltre mille i volontari Anpas impegnati nelle emergenze che hanno colpito il capoluogo ligure e il parmense e provenienti da varie regioni d’Italia con mezzi e strumentazioni di vario tipo per affrontare l’emergenza. A Parma gli interventi più urgenti per liberare la centrale Telecom e l’evacuazione di circa 100 pazienti da una struttura ospedaliera. A Genova, nonostante due pubbliche assistenze Anpas siano state danneggiate dall’alluvione, l’intervento dei volontari Anpas non ha precluso la gestione ordinaria dei servizi sanitari e sociali.

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Croce Bianca Genovese


 

L’audizione in Senato del Capo Dipartimento Protezione Civile Franco Gabrielli

I racconti dei volontari

La poesia di Alessio – leggi

Genova non è in ginocchio, il racconto di Paul – leggi

Lombardi, emiliani e toscani, il racconto di Michela – leggi

 


Protezione Civile Genova: info e necessità 800.17.77.97

 

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Le immagini dell’intervento dei volontari Anpas



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Io non rischio Alluvione

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Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
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Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.

Durante l’alluvione
Se sei in un luogo chiuso
Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità

Se sei all’aperto
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

Dopo l’alluvione
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

Ritardo richiesta soccorsi a Genova, Anpas: “A cosa serve il volontariato di protezione civile se non viene utilizzato nelle emergenze?” Leggi tutto »

Circolare per gestione dei casi e dei contatti malattia da Virus Ebola

Il Ministero della Salute e direzione generale della prevenzione (Ufficio V Malattie infettive e Profilassi Internazionale) ha divulgato il Protocollo centrale per la gestione dei casi e dei contatti sul territorio nazionale per la malattia da Virus Ebola (MVE).

 

In tale circolare sono riportate importanti modalità operative da attuare da parte del personale sanitario addetto anche al primo soccorso e trasporto sanitario, per ridurre la possibilità di contagio.

Fabrizio Pregliasco Presidente Anpas

Conferenza di organizzazione Anpas Abruzzo

 

 

Il modulo di consegna al personale volontario e dipendente della informativa.

La circolare del Ministero

Indicazioni operative di massima per il personale sanitario dipendente e/o volontario addetto ai servizi di ambulanza 

Circolare per gestione dei casi e dei contatti malattia da Virus Ebola Leggi tutto »

Il soccorso non deve pagare pedaggio: la circolare del Ministero

Esenzione pedaggio autostradale per le ambulanze delle associazioni di volontariato (aggiornamenti).

 26 febbraio – l’incontro al MIT col viceministro Nencini

26 febbraio – “Chiederemo alla Società Autostrade, nel nome di una positiva collaborazione, di rendere più snella la modalità di autocertificazione, nella piattaforma web, del transito per quei veicoli per i quali è prevista l’esenzione” ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini che oggi han nuovamente incontrato a Roma, presso il Mit, i rappresentanti nazionali e toscani di Anpas e Misericordie  – sito


10 febbraio – pubblicato l’aggiornamento della guida pratica per l’adesione al servizio Telepass per le associazioni di volontariato Clicca qui per la guida aggiornata


 16 gennaio – l’incontro presso il Ministero dei Trasporti

Oggi, a Roma, presso il Ministero dei Trasporti c’è stato l’incontro della Presidenza nazionale Anpas e una rappresentanza delle Misericordie con Società Autostrade e Ministero a seguito delle problematiche riscontrate dalle associazioni per quanto riguarda il pedaggio autostradale dei mezzi di soccorso delle associazioni di volontariato.
 
Anpas ha ribadito la necessità della modifica del Codice della Strada e l’urgenza di estendere l’esenzione del pedaggio ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato, come per i mezzi della Croce Rossa Italiana. Mauro Coletta, Direttore della Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali per il Ministero dei Trasporti, ha preso l’impegno di confermare al Viceministro Sen. Nencini l’urgente necessità di attuare – in tempi brevi – le modifiche al Codice della Strada per sancire in modo chiaro e definitivo il diritto  alla esenzione del pedaggio per le associazioni di volontariato.

 

A seguito, poi, della disdetta da parte di Società Autostrade della precedente convenzione, Anpas ha evidenziato le difficoltà incontrate nei giorni scorsi da parte delle pubbliche assistenze nell’accesso alla nuova convenzione individuale. A causa della superficialità di Società Autostrade nella gestione del passaggio, quest’ultima si è impegnata a emanare una nuova circolare e a collaborare, con Anpas, nella risoluzione dei problemi che stanno insorgendo con la nuova procedura

 

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Ribadiamo ancora una volta l’urgente necessità delle modifiche del Codice della Strada per sancire, in modo chiaro e definitivo, il diritto alla esenzione del pedaggio autostradale per le associazioni di volontariato nelle attività di soccorso sanitario, auspicando un rapido intervento del Governo”. 

 

 

 


12 gennaio 2015, lettera ministro Lupi Esenzione pedaggio autostradale – Disdetta Accordo Anpas e Autostrade per l’Italia. Incontro Anpas – Ministero dei Trasporti fissato il 16 gennaio

Ill.mo Ministro Lupi, torniamo nuovamente a scriverLe, per conto di Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) e delle 880 associazioni che aderiscono al nostro Movimento, sulla questione della esenzione del pedaggio autostradale per le Organizzazioni di volontariato.

Siamo infatti giunti al temuto momento nel quale le problematiche nell’espletamento del servizio di soccorso da parte delle associazioni – segnalate con le nostre ripetute comunicazioni (dal 15 marzo al 25 novembre 2014) e con la manifestazione nazionale FERMI TUTTI!, (Roma, 3 aprile 2014) promossa con le Misericordie – stanno arrivando sui territori ed a pagarne le spese sono in primo luogo i cittadini. Quelli stessi cittadini per i quali le nostre associazioni – grazie ai propri mezzi, alla solidarietà e alla preparazione dei migliaia di volontari formati – si impegnano quotidianamente sui territori per garantirne a tutti il diritto alla salute.
L’ultimo grave episodio accaduto pochi giorni fa in Toscana ha visto un’ambulanza con un paziente a bordo in gravi condizioni bloccata al casello autostradale per alcuni minuti. In situazioni di emergenza anche i più piccoli ritardi possono risultare determinanti per la sorte del paziente trasportato.
Non possiamo quindi far altro che ribadire la nostra insoddisfazione per il sostegno ottenuto dal Governo e l’urgente necessità – espressa anche negli incontri avuti con il Suo Dicastero in questi mesi alla presenza di Autostrade per l’Italia – che si arrivi in tempi rapidi alla approvazione delle modifiche del Codice della Strada.
Come abbiamo più volte segnalato a seguito della definitiva disdetta dell’accordo da parte di Autostrade (2 ottobre 2014) e la predisposizione (unilaterale), di una nuova modalità di rilascio degli apparati telepass, oltre alle ultime disposizioni del Vostro dicastero (vedi circolare del MIT 18 settembre 2014 e nota del 2 ottobre 2014) Anpas ha provveduto ad informare le Associate sulle nuove procedure con le indicazioni e le modalità fornite da Autostrade stessa.
Purtroppo ancora oggi stiamo ricevendo moltissime segnalazioni dalle nostre pubbliche assistenze che, pur avendo proceduto con le pratiche iniziali previste, non hanno ancora ricevuto da parte di Autostrade i parametri di accesso alla nuova piattaforma web, elemento fondamentale per l’autocertificazione dei transiti da considerarsi esenti e quindi per la funzionalità del nuovo sistema.
Infine nei giorni scorsi le Autostrade hanno provveduto a disattivare i telepass esenti ancora in dotazione senza però – ribadiamo – aver garantito la piena funzionalità del nuovo  sistema, creando quindi enormi difficoltà nell’espletare i servizi sanitari di emergenza di cui, come nell’episodio ricordato in premessa, ne fanno le spese prima di tutto i cittadini che si trovano in situazioni critiche.
Ribadiamo quindi ancora una volta l’urgente necessità delle modifiche del Codice della Strada per sancire, in modo chiaro e definitivo, il diritto alla esenzione del pedaggio autostradale per le associazioni di volontariato nelle attività di soccorso sanitario, auspicando un Suo intervento per risolvere le problematiche esposte.
Distinti saluti.
Il Presidente Nazionale
Fabrizio Pregliasco

 

 


31 dicembre – TELEPASS disattivazione vecchi apparati dal 1 gennaio 2015

Cari Presidenti, come più volte annunciato in relazione alla definitiva disdetta – dal 2 ottobre 2014 – dell’accordo fra Anpas ed Autostrade vi comunichiamo che la Società Autostrade ha indicato che gli apparati telepass assegnati alle pubbliche assistenze in base al vecchio accordo saranno disattivati a far data dal 1 gennaio 2015. Si ricorda che non è più in essere alcun accordo a livello nazionale fra Anpas e la Società Autostrade. Quest’ultima ha predisposto, in assoluta autonomia e senza concordarlo con Anpas e con Misericordie, nuove modalità di riconoscimento del diritto al transito in esenzione, basate su una circolare del Ministero dei Trasporti, attivando un nuovo servizio per il rilascio e la gestione dei Telepass per i veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato al quale le pubbliche assistenze possono liberamente decidere di aderire o meno. Le modalità si possono trovare su questo sito nella sezione “Il soccorso non deve pagare pedaggio”. Si conferma l’impegno di Anpas per l’attuazione delle necessarie modifiche del Codice della Strada per sancire in maniera chiara e definitiva il diritto alla esenzione del pedaggio per le associazioni di volontariato e la disponibilità della Segreteria Anpas per qualsiasi chiarimento o informazione necessari (telepass@anpas.org 055/303821). Con i più cordiali saluti.

Fabrizio Pregliasco Presidente Anpas


 

10 dicembre – Nuovo aggiornamento sulle modalità e la tempistica di attivazione della piattaforma web – pdf

Per quanto riguarda l’autocertificazione dei transiti esenti si ricorda che, sulla base della normativa richiamata anche nella convenzione, oltre alla attività di soccorso in emergenza sono ricomprese (vedi circolare del 18/9/2014 e nota del 2/10/2014 del MIT) quelle di: trasporto organi, trasporto sangue ed emoderivati in condizioni di emergenza, trasporto sanitario assistito (con medico o infermiere a bordo), trasporto neonatale/pediatrico, trasporto di pazienti oncologici, trasporto pazienti dializzati che necessitano dell’utilizzo di ambulanza come da attestazione del centro dialitico. Le prestazioni devono essere effettuate con gratuità di pedaggi.

 

Inoltre ad integrazione di quanto indicato nella Guida allegata si segnala che i mezzi per i quali attivare il nuovo servizio sono sia le ambulanze “tipo A” sia quelle munite di specifica autorizzazione ASL/Regione che certifichi l’utilizzo del mezzo per l’espletamento dell’attività di soccorso.

 


20 novembre – pubblicata  La lettera di aggiornamento inviata alle pubbliche assistenze sui ritardi nell’attivazione della piattaforma web

Le Autostrade hanno confermato (verbalmente) il loro ritardo nel completare la nuova procedura ed hanno dato disponibilità a non disattivare ancora i vecchi apparati (leggi il testo della lettera). 

 

 


13 novembre – pubblicata  La lettera inviata alla Società Autostrade per i ritardi nell’attivazione della piattaforma web

Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas: «Cari volontari, abbiamo voluto scrivere questa lettera per stigmatizzare un comportamento dilatorio della società con la quale continuiamo ad avere interlocuzioni anche per quanto riguarda l’ottenimento di una serie di agevolazioni che ci sono state promesse. Sono un po’ sordi ma confidiamo di poter arrivare ad una definizione complessiva delle problematiche».

 


8 ottobre – pubblicate  La guida pratica per le associazioni di volontariato e la circolare di Anpas su nuova procedura

 


3 ottobre – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso oggi una nuova circolare delle norme che regolano il servizio di ambulanze e trasporto malati in autostrada a cura delle associazioni di volontariato.

Nel documento si precisa che nel concetto di “soccorso in emergenza” sono ricomprese le seguenti attività: servizio 118, trasporto organi, trasporto sangue ed emoderivati in condizioni di emergenza, trasporto sanitario assistito (con medico o infermiere a bordo), trasporto neonatale/pediatrico, trasporto di pazienti oncologici, trasporto pazienti dializzati che necessitano dell’utilizzo di ambulanza come da attestazione del centro dialitico (vedi la circolare)

Fabrizio Pregliasco, presidente di Anpas: «Speriamo che sia davvero la volta buona. In questi giorni abbiamo avuto molti incontri e contatti con Autostrade e funzionari del MIT per arrivare a definire degli aspetti operativi per un’applicazione oggettiva delle disposizioni impartite dalla precedente circolare e che ora permetteranno la possibilità di autocertificare periodicamente, come richiesto, da parte dei Presidenti delle associazioni, la quota di transiti considerati esenti. Apprezziamo che le nostre richieste di ampliamento del concetto di soccorso sono state recepite in particolare per quelle esigenze dei pazienti con patologie croniche che sempre più necessitano di trasporti assistiti. Questa è una sfida del futuro, la necessaria concentrazione dei centri di cura legata alla necessaria ottimizzazione delle risorse.
Ora dobbiamo lavorare alle modifiche al codice della strada per sollecitare una definitiva chiarezza sulla questione esenzioni pedaggi e le altre questioni sollevate nel nostro documento fermi tutti. Quanto prima emaneremo delle circolari applicative per facilitare il passaggio alla nuova piattaforma web a tutte le associate».

Il soccorso non deve pagare pedaggio

 

 


Aggiornamento 2 ottobreOggi scade la proroga dell’accordo fra Anpas e Autostrade per il rilascio di apparati telepass esenti.

A tutt’oggi le nostre azioni hanno conseguito l’inserimento in un DDL riguardante modifiche al Testo Unico del Codice della Strada di una serie di argomenti da aggiornare e da noi richiesti, tra cui appunto la problematica del pedaggio autostradale. Purtroppo l’iter per l’approvazione è stimabile in un anno e mezzo: in tal senso stiamo seguendo la questione con diversi parlamentari sensibili alla problematica.

Dopo l’emanazione della circolare del 18/9/2014, sta continuando l’interlocuzione quotidiana di Anpas con il Ministero dei Trasporti e con le Autostrade per una definizione applicativa che tuteli nel contingente i diritti dei cittadini e consenta alle associazioni di volontariato di svolgere la loro attività di soccorso ed assistenza.

Dopo anni di impegno e di richieste, nei quali abbiamo denunciato – con interpellanze parlamentari, campagne stampa ed una manifestazione nazionale – le pesanti conseguenze di queste scelte sulla tutela dei diritti dei cittadini, non possiamo che esprimere una forte delusione: ancora oggi non siamo riusciti a definire e individuare con i diversi interlocutori i servizi che possono essere considerati “esenti”.

Siamo consapevoli che allo stato attuale la circolare del 18 settembre rappresenta solo una soluzione ponte in attesa dell’approvazione delle necessarie modifiche del codice della strada.
Nei contatti con Autostrade e funzionari del MIT speriamo di poter arrivare ad una definizione operativa delle disposizioni previste dalla circolare stessa. In tal senso ci aspettiamo a breve una comunicazione riguardante la tipologia dei viaggi da considerare esenti nella quale si dovrebbe prendere atto di una esentabilità per servizi che vanno oltre a quelli di “soccorso in emergenza”, unica categoria nella quale Autostrade vorrebbe fosse prevista l’esenzione. Se quanto promesso sarà rispettato potremo dire di avere ottenuto un’estensione che soddisfa parzialmente le nostre aspettative, ma che comunque riteniamo il massimo possibile alla luce delle attuali disposizioni legislative.

A questo punto, vista la disdetta dell’accordo con Autostrade, si prospetta a breve la necessità da parte delle associazioni di aderire ad una piattaforma web appositamente predisposta dalle Autostrade. Sarà direttamente la Società autostrade a fornire gli apparati telepass in comodato d’uso gratuito alle associazioni che dovranno autocertificare in via informatica i transiti in esenzione.

Abbiamo ricevuto rassicurazioni informali che, fino ad allora, gli apparati esenti continueranno a funzionare regolarmente.

Sarà cura di Anpas inviare una circolare esplicativa, completa delle istruzioni / indicazioni fornite da Autostrade Spa, su questo nuovo metodo di rilascio e gestione. Nella stessa circolare verrà anche indicata la modalità organizzativa per la restituzione dei vecchi apparati telepass esenti tuttora in uso.

Fabrizio Pregliasco, Presidente Anpas Nazionale


Aggiornamento –  1 ottobre: Continuano gli scambi e gli incontri nell’interlocuzione tra Anpas e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Società Autostrade dopo l’emanazione della circolare: “Restiamo in stand-by e in attesa di chiarimenti da parte di entrambe le parti sperando di arrivare quanto prima ad una soluzione che ci permetta di svolgere il nostro servizio sereni”, dichiara Fabrizio Pregliasco.

 


Il 25 settembre c’è stato l’incontro della Presidenza nazionale Anpas con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a seguito della pubblicazione della circolare ministeriale del 18/9/2014 e delle problematiche che erano state sollevate sulla sua applicazione.

 
Il Ministero era rappresentato da Mauro Coletta, Direttore della Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali e da Nicola Bonaduce, consigliere per gli Affari regionali del Ministro. Presenti all’incontro anche rappresentanti della Società Autostrade e della Confederazione delle Misericordie d’Italia.
 
Visti i paletti imposti dalla legislazione vigente restrittiva, nel corso del lungo incontro si è ribadita la necessità di una modifica del Codice della Strada, come delineato dal disegno di legge di delega al Governo (n. 1588).
 
Da parte del Ministero e della Società Autostrade ci sono state alcune aperture per quanto riguarda l’estensione dei mezzi e la tipologia dei servizi cui concedere l’esenzione del pedaggio autostradale e l’impegno a riconoscere un ruolo alle reti nazionali di volontariato.
 
Riteniamo comunque opportuno non esprimere in questa fase un giudizio sull’esito dell’incontro, riservandoci di valutare le azioni concrete che il Ministero dovrà mettere e le conseguenti disposizioni di società autostrade in campo al più presto.
Appena saremo in possesso di elementi più precisi vi aggiorneremo tempestivamente, sperando di poter dare quanto prima indicazioni operative per le nostre pubbliche assistenze.
Vi invitiamo a tenere monitorata la situazione dei territori, segnalando alla Segreteria nazionale eventuali criticità.

 

 


Roma, 19 settembre 2014 – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha firmato la circolare che risolve, seppur parzialmente, il problema del pedaggio autostradale per le ambulanze posto da Anpas

La nuova circolare estende l’esenzione del pagamento del pedaggio anche a questi casi a patto che il servizio sia gratuito. Vengono escluse le attività di trasporto malati effettuate dietro pagamento di un corrispettivo che comprenda anche il rimborso del pedaggio. 

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas dichiara: «In attesa di definizione più completa dell’intera questione apprezziamo questa decisione che consideriamo una soluzione-ponte che rasserena sia le nostre 881 pubbliche assistenze che le altre associazioni che non fanno parte di Anpas e che si occupano di trasporto sanitario. Ci troveremo presto con Società Autostrade per definire l’aspetto applicativo di questa circolare».

 

«Veniamo così incontro – ha dichiarato il ministro Lupi – sia alle giuste richieste del mondo del volontariato sia alle esigenze delle società autostradali di garantire l’esenzione solo a chi effettivamente fa un servizio gratuito. In questo senso ho apprezzato la collaborazione che le associazioni di volontariato hanno offerto per eliminare i casi di abusi che in passato, anche se non in modo generalizzato, si erano verificati».

 

«Desidero ringraziare tutte le persone che hanno sostenuto la battaglia di Anpas, deputati e senatori che si sono adoperati per portare all’attenzione del Parlamento la difesa della salute delle persone, in particolare il Consigliere Angelo Capelli», conclude Fabrizio Pregliasco.

Il soccorso non deve pagare pedaggio


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Nuovo aggiornamento inviato alle pubbliche assistenze sulle modalità e la tempistica di attivazione della piattaforma web


 

 

La guida pratica per le associazioni di volontariato

La circolare di Anpas su nuova procedura

Il comunicato stampa della nuova circolare, 2 ottobre 


Anpas Piemonte, 2 ottobre – Il vice ministro alla Giustizia, Enrico Costa, in visita alla Croce Bianca di Ceva, si impegna ad appoggiare le modifiche del Codice della Strada proposte da Anpas


Il testo della circolare del Ministero del 18 settembre


L’incontro alla IX Commissione trasporti a Montecitorio (1 aprile)

Fermitutti! la pagina della manifestazione

La disdetta di Società autostrade per l’esenzione dei  telepass per i mezzi di soccorso (2 aprile)

Montecitorio – L’incontro con Pierpaolo Vargiu, presidente Commissione Affari Sociali Camera (3 aprile)

Ministero dei Trasporti –il mancato ricevimento della delegazione Anpas al ministero (3 aprile)


Il DOCUMENTO Anpas e Misericordie presentato ai parlamentari ed al Governo (apri pdf)


Il video della giornata: il Giornale Radio Sociale

               


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Il soccorso non deve pagare pedaggio: 16 gennaio 2015, l’incontro al Ministero

Esenzione pedaggio autostradale per le ambulanze delle associazioni di volontariato .

16 gennaio – l’incontro presso il Ministero dei Trasporti

Oggi, a Roma, presso il Ministero dei Trasporti c’è stato l’incontro della Presidenza nazionale Anpas e una rappresentanza delle Misericordie con Società Autostrade e Ministero a seguito delle problematiche riscontrate dalle associazioni per quanto riguarda il pedaggio autostradale dei mezzi di soccorso delle associazioni di volontariato.
Il soccorso non deve pagare pedaggio

Anpas ha ribadito la necessità della modifica del Codice della Strada e l’urgenza di estendere l’esenzione del pedaggio ai veicoli di soccorso delle associazioni di volontariato, come per i mezzi della Croce Rossa Italiana. Mauro Coletta, Direttore della Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali per il Ministero dei Trasporti, ha preso l’impegno di sollecitare il versante politico per una velocizzazione della modifica.

 

A seguito, poi, della disdetta da parte di Società Autostrade della precedente convenzione, Anpas ha evidenziato le difficoltà incontrate nei giorni scorsi da parte delle pubbliche assistenze nell’accesso alla nuova convenzione individuale. A causa della superficialità di Società Autostrade nella gestione del passaggio, quest’ultima si è impegnata a emanare una nuova circolare e a collaborare, con Anpas, nella risoluzione dei problemi che stanno insorgendo con la nuova procedura

 

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Ribadiamo ancora una volta l’urgente necessità delle modifiche del Codice della Strada per sancire, in modo chiaro e definitivo, il diritto alla esenzione del pedaggio autostradale per le associazioni di volontariato nelle attività di soccorso sanitario, auspicando un rapido intervento del Governo”. 

 

 

 


12 gennaio 2015, lettera ministro Lupi Esenzione pedaggio autostradale – Disdetta Accordo Anpas e Autostrade per l’Italia. Incontro Anpas – Ministero dei Trasporti fissato il 16 gennaio

Ill.mo Ministro Lupi, torniamo nuovamente a scriverLe, per conto di Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) e delle 880 associazioni che aderiscono al nostro Movimento, sulla questione della esenzione del pedaggio autostradale per le Organizzazioni di volontariato.

Siamo infatti giunti al temuto momento nel quale le problematiche nell’espletamento del servizio di soccorso da parte delle associazioni – segnalate con le nostre ripetute comunicazioni (dal 15 marzo al 25 novembre 2014) e con la manifestazione nazionale FERMI TUTTI!, (Roma, 3 aprile 2014) promossa con le Misericordie – stanno arrivando sui territori ed a pagarne le spese sono in primo luogo i cittadini. Quelli stessi cittadini per i quali le nostre associazioni – grazie ai propri mezzi, alla solidarietà e alla preparazione dei migliaia di volontari formati – si impegnano quotidianamente sui territori per garantirne a tutti il diritto alla salute.
L’ultimo grave episodio accaduto pochi giorni fa in Toscana ha visto un’ambulanza con un paziente a bordo in gravi condizioni bloccata al casello autostradale per alcuni minuti. In situazioni di emergenza anche i più piccoli ritardi possono risultare determinanti per la sorte del paziente trasportato.
Non possiamo quindi far altro che ribadire la nostra insoddisfazione per il sostegno ottenuto dal Governo e l’urgente necessità – espressa anche negli incontri avuti con il Suo Dicastero in questi mesi alla presenza di Autostrade per l’Italia – che si arrivi in tempi rapidi alla approvazione delle modifiche del Codice della Strada.
Come abbiamo più volte segnalato a seguito della definitiva disdetta dell’accordo da parte di Autostrade (2 ottobre 2014) e la predisposizione (unilaterale), di una nuova modalità di rilascio degli apparati telepass, oltre alle ultime disposizioni del Vostro dicastero (vedi circolare del MIT 18 settembre 2014 e nota del 2 ottobre 2014) Anpas ha provveduto ad informare le Associate sulle nuove procedure con le indicazioni e le modalità fornite da Autostrade stessa.
Purtroppo ancora oggi stiamo ricevendo moltissime segnalazioni dalle nostre pubbliche assistenze che, pur avendo proceduto con le pratiche iniziali previste, non hanno ancora ricevuto da parte di Autostrade i parametri di accesso alla nuova piattaforma web, elemento fondamentale per l’autocertificazione dei transiti da considerarsi esenti e quindi per la funzionalità del nuovo sistema.
Infine nei giorni scorsi le Autostrade hanno provveduto a disattivare i telepass esenti ancora in dotazione senza però – ribadiamo – aver garantito la piena funzionalità del nuovo  sistema, creando quindi enormi difficoltà nell’espletare i servizi sanitari di emergenza di cui, come nell’episodio ricordato in premessa, ne fanno le spese prima di tutto i cittadini che si trovano in situazioni critiche.
Ribadiamo quindi ancora una volta l’urgente necessità delle modifiche del Codice della Strada per sancire, in modo chiaro e definitivo, il diritto alla esenzione del pedaggio autostradale per le associazioni di volontariato nelle attività di soccorso sanitario, auspicando un Suo intervento per risolvere le problematiche esposte.
Distinti saluti.
Il Presidente Nazionale
Fabrizio Pregliasco

 

Il soccorso non deve pagare pedaggio

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Nuovo aggiornamento inviato alle pubbliche assistenze sulle modalità e la tempistica di attivazione della piattaforma web


La guida pratica per le associazioni di volontariato

La circolare di Anpas su nuova procedura

Il comunicato stampa della nuova circolare, 2 ottobre 


Il testo della circolare del Ministero del 18 settembre


L’incontro alla IX Commissione trasporti a Montecitorio (1 aprile)

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La disdetta di Società autostrade per l’esenzione dei  telepass per i mezzi di soccorso (2 aprile)

Montecitorio – L’incontro con Pierpaolo Vargiu, presidente Commissione Affari Sociali Camera (3 aprile)

Ministero dei Trasporti –il mancato ricevimento della delegazione Anpas al ministero (3 aprile)


Il DOCUMENTO Anpas e Misericordie presentato ai parlamentari ed al Governo (apri pdf)


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