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Senegal, il sostegno ai bambini di Kebemer

IL SOSTEGNO DI Anpas ALLA SCUOLA MATERNACASE DE TOUS PETITS DE KEBEMER (SENEGAL): AIUTACI A FARLI CRESCERE!

Localizzazione: Senegal, Comune di Kébémer, Dipartimento di Kébémer, Regione diLouga
Durata: 12 mesi
Partner in Italia: Anpas (capofila)L’Airone Onlus
Partner in Senegal:associazione Help & SolidaritéL’IDEN de Kébémer (Ufficio Dipartimentale per l’Istruzione)Scuola Materna Case des tous petits
Avvio del progetto: 5 aprile 2011
Periodo di riferimento: aprile 2011 – aprile 2012

CASE DE TOUS PETITS DE KEBEMER
Descrizione del Progetto: Il progetto è rivolto al rafforzamento del programma scolastico e al potenziamento sostenibile del servizio mensa e del programma di sostegno agli allievi a rischio di abbandono scolastico di una delle due scuole materne presenti a Kébémer. Oltre a promuovere il fondamentale diritto all’istruzione, risponde all’esigenza di contribuire a migliorare l’alimentazione dei bambini attraverso il potenziamento e ampliamento del servizio di mensa scolastica – in modo chei bambini ricevano almeno un pasto al giorno ad alto valore nutritivo e con un’adeguata varietà di alimenti– e la creazione di un fondo di risparmio a rotazione per sostenere le famiglie più svantaggiate.

Obiettivi: contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico e il potenziamento sostenibile del reddito delle famiglie a rischio. Il sostegno e potenziamento della scuola materna ad approccio integrato “Case des tous petits” del comune di Kebemer; il miglioramento e l’implementazione dell’edilizia scolastica;il miglioramento dei servizi integrati forniti dalla scuola: il miglioramento qualitativo dell’alimentazione dei bambini.

Il programma

– potenziamento delle strutture esistenti della scuola attraverso la costruzione di una nuova sala polifunzionale e ristrutturazione della cucina ;

– dotazione diarredi e attrezzature per le aule, la mensa e la cucina ;

-fornitura di materiale didattico e di materiali per l’infermeria, le aule e lo spazio giochi;

– l’introduzione di un meccanismo sostenibile per incentivare il redditofamiliare delle famiglie vulnerabili attraverso il rimborso dei costidi frequenza scolastica, la creazione di gruppi di piccolo risparmioe l’istituzione di un fondo comune a rotazione a gestione informalepartecipata;

– formazione dei beneficiari affinché possano nel tempo rendersi

– del tutto indipendenti nella gestione del fondo;

– o attività di orticultura realizzate all’interno della scuola da genitori e insegnanti.

CASE DE TOUS PETITS DE KEBEMER

Beneficiari: 120 bambini iscritti alla scuola materna e ad altri 60 bambini a cui verrà estesoil servizio;10 tra insegnanti e personale della scuola;i genitori dei bambini seguiti (N°150 famiglie)
Beneficiari indiretti: la popolazione del Comune di Kemeber: 15.585 abitanti;L’IDEN (Ispettorato Dipartimentale per l’Istruzione nazionale)

Finanziamenti:
Otto per Mille dello Stato: 41.941 €
Fondazione Monte dei Paschi di Siena: 10.000 €

 


Benefici fiscali per le donazioni

 

Benefici fiscali per le donazioni
Persona fisica: detrazione dall’imposta lorda del 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005).
Per un’impresa: deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)
Benefici fiscali per le donazioni a favore di Anpas
Se sei una persona fisica potrai:
• detrarre dall’imposta lorda il 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86)
• dedurre dal tuo reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del redditocomplessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005).
Se sei un’impresa potrai:
• dedurre dal reddito le donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)
• dedurre dal reddito le donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005).

La fotogallery

  
 

 

 

 

 

La fotogallery del progetto su flickr


Con il tuo contributo puoi aiutare l’Anpas a garantire che tutte le attività previstepossano essere realizzate nel migliore dei modi e sosterrai il nostro intervento afavore di bambini che sono tra i più poveri ed emarginati al mondo.
Per sostenere il Progetto CASE DE TOUS PETITS inviaci il tuo contributo tramitebonifico bancario a: C/C intestato a Anpas
Causale: Progetto CASE DES TOUS PETITSIBAN: IT12T0335901600100000018 487BANCA PROSSIMA FILIALE DI MILANO
 
Ai sensi dell’art. 13 comma 1 del Decreto legislativo 4/12/97 n. 460 è possibile portare a detrazione d’impostaper i privati e a deduzione dal reddito d’impresa per le ditte, le somme versate all’A.N.P.AS. per effetto del suoriconoscimento in ONLUS, fino ad un limite massimo di 4 milioni o al 2% del reddito d’impresa dichiarato.

 

Ulteriori informazioni
Anpas, Ufficio Cooperazione e Adozioni Internazionali – internazionale@anpas.org, tel. 055.30.38.232

 

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Adozioni: corso di formazione per nonni in attesa

“MIO NIPOTE VIENE DA LONTANO”

(“… mio nonno anche”)

 

INCONTRI PER NONNI IN ATTESA DI ADOZIONE

 

Il corso, della durata di 2 incontri di 2 ore, ha lo scopo di fornire informazioni e spunti di riflessione per rendere i futuri nonni più consapevoli della cultura dell’adozione, offrendo loro maggiori strumenti per la costruzione di una relazione positiva con i nipoti e per sostenere i figli nella transizione alla genitorialità.

 

L’iniziativa, promossa da Anpas e da i Cinque Pani, si svolgerà a Firenze presso la sede di Anpas nazionale (via pio fedi, 46/48), nei giorni 15 e 29 settembre 2012 con orario 10,00/12,00.

 

Quota d’iscrizione: Euro 50 a coppia adottiva.

 

Per informazioni e iscrizioni: adozioni@anpas.org

Le iscrizione al corso chiuderanno sabato 1 settembre 2012.

 

 

 

 

 

 

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Tagli alla cooperazione e la legge di stabilità: l’appello delle ONG Italiane

Legge di stabilità. Salve le spese militari, annullata la solidarietà. Meno di 20 milioni per i futuri progetti di aiuto allo sviluppo dell’Italia.

 

Un appello a tutte le forze politiche dalle ONG italiane.

E’ ripresa in Senato l’esame delle leggi di Stabilità 2012 e di Bilancio, relative ai tagli introdotti dalle due manovre estive di salvataggio dell’Italia.

I tagli saranno addirittura peggiori di quelli già previsti dalle ONG lo scorso settembre.

Per i fondi della cooperazione allo sviluppo (legge 49/87) gestiti dal Ministero degli Affari Esteri (MAE) si passa dal minimo storico del 2011, pari a 179 milioni di euro; a un nuovo record negativo con soli 86 milioni di euro; un taglio del -51%.

Il taglio complessivo applicato al budget del MAE dalle manovre estive è stato di 206 milioni di euro; ben 92 milioni a carico della cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo; davvero eccessivo se si considera che le attività previste dalla legge 49/87 pesano sul bilancio del Ministero solo per circa il 10%

La diminuzione è ancor più evidente se si prende a confronto il dato del 2008, in cui la cooperazione allo sviluppo aveva raggiunto i 732 milioni di euro di stanziamenti. Il calo è dell’88%.

Il previsto stanziamento di soli 86 milioni di euro comporterà un ulteriore ridimensionamento dell’azione italiana di cooperazione in molti Paesi, se si considera che nel 2009 le stesse risorse erano state stanziate dall’Italia in soli due dei 61 paesi assistiti: Etiopia e Afghanistan.

Dalle scarsissime dotazioni previste andranno ulteriormente sottratte le spese di funzionamento – circa 8 milioni di euro – e gli impegni pluriennali già sottoscritti –  almeno 40 milioni, di cui 20 relativi ad impegni già assunti con le ONG.  Per nuovi interventi di cooperazione allo sviluppo sarebbero dunque disponibili meno di 20 milioni di euro

 

Per comprendere meglio il livello raggiunto dai tagli, basti dire che le disponibilità finanziare della cooperazione saranno circa 4 volte inferiori rispetto a quello che le ONG italiane hanno raccolto nel 2010 in attività di fund raising dai cittadini italiani. Già dallo scorso anno, da un punto di vista finanziario, le ONG sono ormai di gran lunga più rappresentative, a livello internazionale, della stessa cooperazione governativa italiana.

 

Alcuni stanziamenti saranno comunque salvaguardati. Si continuano infatti a stanziare 180 milioni di euro per il trattato Italia Libia e si dispone lo stanziamento di 750 milioni di euro per le missioni militari  internazionali (ammontare invariato e relativo a sei mesi di operazioni militari all’estero) Si conferma l’investimento di 375 milioni l’anno (fino al 2022) per la costruzione delle fregate italo-francesi FREEM e di altri 70 milioni fino al 2023 per la partecipazione al consorzio europeo  di aeronautica militare.

 

Il 50% di un imprevisto tesoretto legato all’asta pubblica delle frequenze – 750 milioni di euro – sarà destinato ad alcuni ministeri, tra cui soprattutto Interno e Difesa. Uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro aggiuntivi andranno a politiche giovanili, addestramento militare, ospedali universitari non statali, rete ferroviaria, festeggiamenti della ricorrenza del 4 novembre.

 

Per evitare lo scandalo di una definitiva dismissione della cooperazione allo sviluppo del nostro paese, le ONG italiane chiedono che la cooperazione italiana sia risparmiata dai tagli estivi e che siano ripristinati almeno i livelli finanziari del 2010. Il messaggio, indirizzato a tutte le forze parlamentari, chiede che

  • l’art 5 comma 7  della manovra includa  tra i destinatari del tesoretto delle frequenze anche la cooperazione allo sviluppo della legge 49/87b  in modo da assorbire il taglio estivo e quindi lasciarla sui livelli del 2011. I 92 milioni necessari allo scopo  potrebbero essere stornati dai 200 milioni di euro che il comma attribuisce al Ministero della Difesa.
  • nell’allegato 2 dell’art 5 comma 1 si inserisca anche la cooperazione allo sviluppo ex legge 49/87 tra i destinatari della ripartizione dei 1,2 miliardi aggiuntivi.

Dichiara Francesco Petrelli, Presidente dell’associazione delle ONG Italiane: “ I dati che di cui diamo conto, dimostrano che anche i tagli non sono affatto lineari ma selettivi e colpiscono in modo abnorme  e ingiustificato la cooperazione internazionale. L’opera di dismissione della cooperazione è una azione di irresponsabilità politica da parte del governo e rischia di interrompere e vanificare un lavoro prezioso delle Ong e di pregiudicare il ruolo e  la credibilità internazionale  del nostro Paese”.

 

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Una protesi per Arpinè, una mamma

ArpineVoglio solo allevare i miei figli. Se non potrò camminare e provvedere a loro, finiranno in orfanatrofio“.

Sono le parole di Arpinè, 37 anni e madre di due bambini di 5 e 9 anni. Insieme al marito (40 anni), vivono nella città di Gyumri, in Armenia. Entrambi i genitori sono rimasti sepolti dalle macerie nel terremoto che ha colpito l’Armenia nel 1988*: il padre ha perso i piedi, ma ha le protesi ed è in grado di camminare e, quando può, di lavorare. Arpinè è stata operata alle anche, ma dopo tanti anni le protesi sono da cambiare. Arpinè soffre di dolori lancianti e la sua vita è scandita dai dolori insopportabili che le impediscono di camminare.

Poi c’è Anush, che è la referente di Anpas per l’Armenia e il suo compito è accompagnare le famiglie italiane nel percorso adottivo. Questa volta però si sta impegnando per una famiglia armena a rimanere unita: quella di Arpinè. E sta cercando di raccogliere 4000€ euro per dare ad Arpinè le protesi (e il ricovero) di cui ha bisogno per continuare a essere la mamma per i suoi figli.

In Armenia infatti l’assistenza medica è ancora un miraggio: chi è povero non può curarsi e accedere agli interventi chirurgici. La famiglia di Arpinè non ha le risorse, per questo Anpas sta cercando di raccogliere i fondi necessari per aiutare Arpinè e la sua famiglia.

Anpas, che ha iniziato la sua collaborazione in Armenia proprio in concomitanza con il terremoto dell’88, ha accolto la richiesta di aiuto di Anush e si sta impegnando per aiutarla a raccogliere i fondi necessari. 

Anush ha trovato un medico che opererà Arpinè gratuitamente, ma restano da pagare le spese ospedaliere, circa 2000€ per anca.  

Non manca molto per arrivare ai primi 2.000 per fare la prima operazione ad Arpinè: per questo Anpas chiede ai soci, volontari, alle coppie che hanno già adottato o adotteranno un bambino, di aiutare Anush a raccogliere i fondi per Arpinè e la sua famiglia

 

Info e riferimenti per Anpas: Ufficio Internazionale, Monica Rocchi – adozioni@anpas.org


 

*Il 7 dicembre 1988 un violentissimo terremoto (valutato intorno agli 11 punti della scala Mercalli) provocò circa 25.000 morti ed un numero impressionante di feriti e senza tetto in varie città dell’Armenia.

Come puoi contribuire:

ALBER MAHCHIKIAN

VENETO  BANCA  HOLDING

VIA  LISBONA  7 -35127 PADOVA

IBAN:  IT  77 U 0503512100025570  398180

Oggetto: progetto protesi per ARPINE

 

Una protesi per Arpinè

 

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DARE TO DREAM: progetto di Anpas in Gambia

 

PROGETTO DARE TO DREAM/ OSA SOGNARE

 

DARE TO DREAM IL PROGETTO DI Anpas IN GAMBIA

 

Obiettivi

 

  • promuovere l’accoglienza e la tutela dei bambini orfani e abbandonati, favorire il reinserimento in famiglia, lo sviluppo dell’istituto dell’affido/adozione;
  • contribuire alla promozione dei diritti dell’infanzia, attraverso la creazione o il potenziamento di centri di attenzione e attraverso  iniziative di sensibilizzazione e contributi alla definizione di piani di sviluppo per la tutela dei minori.

 

Descrizione del contesto

Il progetto Dare to Dream è finalizzato al miglioramento della situazione dell’infanzia in Gambia, uno dei paesi più poveri al mondo e con crescente tasso di indigenza, dove, nonostante un buon livello di impegno del governo nella promozione dei diritti delle donne e dei bambini, la scarsità di risorse a disposizione per iniziative rivolte all’infanzia fa sì che persino i diritti fondamentali dei minori restino in grande misura irrealizzati.

 

Il programma

  1. istituzione di una struttura di accoglienza temporanea dei bambini abbandonati;
  2. formazione e aggiornamento di personale specializzato;
  3. attivazione di un centro di attenzione alla prima infanzia con servizio di scuola materna;
  4. attivazione di  un centro polifunzionale pilota per l’infanzia;
  5. sensibilizzazione di operatori che a vario titolo vengono in contatto con minori e famiglie in stato di disagio;
  6. contributo allo sviluppo di sinergie con risorse esistenti e promozione della sostenibilità e riproducibilità degli interventi;
  7. contributo alla definizione di un piano di intervento finalizzato alla promozione dei diritti dell’infanzia in generale e in particolare al potenziamento del sistema di tutela dei minori in stato di abbandono.

Cosa è stato realizzato finora (periodo luglio 2009 – luglio 2011)

  • Istituita una struttura di accoglienza temporanea dei bambini abbandonati (ristrutturazione e arredamento edifici, dotazione attrezzature ludiche esterne, orto per la coltivazione): sono stati ospitati  322 bambini 56 donne;
  • 32 operatori specializzati addetti alla cura dei bambini sono stati formati o aggiornati;
  • 38 visite di monitoraggio a bambini, ragazze e donne reintegrate nel nucleo familiare;
  • 31 famiglie hanno usufruito dei servizi di assistenza sociale;
  • 15 donne formate alle tecniche di tintura batik e su nozioni informatiche di base; sono state fornite 4 macchine da cucire e prodotti 49 vestiti;
  • 1 motocicletta acquistata per gli spostamenti degli operatori della struttura di accoglienza
  • attivato un centro di attenzione alla prima infanzia con servizio di scuola materna (presenti 41 bambini 2 insegnanti);
  • attivato un centro polifunzionale pilota per l’infanzia (ristrutturazione auditorium e biblioteca, acquisto di computer e di 700 libri5volontari formati, 4.500 utenti nella biblioteca dall’apertura;
  • programmi di sensibilizzazione di operatori e cittadini attraverso 3 trasmissioni radio3 incontri di sensibilizzazione12trasmissioni in TV, diffusione di poster e costruzione sito web.

Durata: 3 anni (2009-2012)


Finanziato in parte da: Commissione Adozioni Internazionali (CAI)

 

Partner: Anpas (capofila), Comitato Regionale Anpas Piemonte, L’Airone onlus, Dipartimento Politiche Sociali del Gambia, Child and Environmental Development Association-The Gambia (CEDAG), The Centre for Street Children and Child Trafficking Studies (CSCACTS)

Il video dei progetti di Sostegno a Distanza di Anpas in Gambia

 

 

 

Vai alla galleria fotografica

 

 


 

Auguri per un 2013 di pace: gli auguri dai bimbi e la festa di fine anno nella scuola

 

La festa per la fine del Ramadan: Koriteh del 2011 nella casa famiglia

 

Scheda del progetto in pdf

 

Contribuisci al progetto

Con il tuo contributo puoi aiutare l’Anpas a garantire che tutte le attività previste possano essere realizzate nel migliore dei modi e sosterrai il nostro intervento a favore di bambini che sono tra i più poveri ed emarginati al mondo.

Per sostenere il Progetto invia il tuo contributo a: A.N.P.AS. Progetto Dare to Dream

Banca Prossima – Filiale di Milano – IBAN: IT19 J 03359 01600 100000006680

Ulteriori informazioni: Ufficio Cooperazione internazionale – referente: Annalisa Bergantini – tel. 055-303821 fax 055-375002 Email: internazionale@anpas.org

 

Benefici fiscali per le donazioni

Persona fisica: detrazione dall’imposta lorda del 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005).

Per un’impresa: deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)

 

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DARE TO DREAM: un grazie dai bimbi del Gambia

DARE TO DREAM: un grazie dai bimbi del Gambia

 

Da parte dei bambini ospitati nella casa famiglia, diciamo grazie ai nostri partner per aver dipinto il sorriso sui visi di questi bambini. Apprezziamo tutto il supporto che ci avete dato nell’arco di questo periodo” (CEDAG-Child and Environmental Development Association The Gambia).

Con queste parole oggi il nostro partner locale in Gambia ringrazia il Movimento Anpas per il sostegno fornito attraverso il progetto Dare to Dream/Osa Sognare. Oggi infatti è un giorno importante per i bambini e le donne ospitati nella casa famiglia, istituita nell’ambito del progetto: si celebra la festa del Koriteh, nome che viene dato in Gambia al giorno in cui si festeggia la fine del Ramadan e del mese di digiuno.

 

 Leggi la scheda di presentazione del progetto

 

 

 

 

 

 

I bambini ospiti della casa famiglia con alcuni operatori socio-sanitari che lavorano nella struttura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

i bambini e una ragazza ospiti della casa famiglia, con indosso i vestiti prodotti nella sartoria avviata per rafforzare la sostenibilità futura del progetto

 

 

 

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“Ndege Ndogo”: Anpas e Apende per il Kenia

Kenia, il medico con le ali arriva prima

clickAnpas supporta Apende Onlus nel progetto “1CLICK DONATION“: partecipa all’iniziativa e dona il tuo “click” ad Apende onlus. L’organizzazione che riceverà più click beneficerà di una donazione di 5.000 €. Alla seconda classificata andranno 3.000 € e alla terza 2.000 €. Puoi esprimere la tua scelta e donare cliccando sul tasto “MI PIACE” oppure sul tasto “E-MAIL” dal 3 gennaio al 29 febbraio 2012… Clicca qui per aderire

Primo decollo del progetto “Ndege Ndogo” promosso da Anpas e Apende per portare personale sanitario nelle aree rurali del Kenia con l’aereo

Il progetto “Ndege ndogo” è decollato lo scorso 23 luglio all’Aeroclub di Torino con l’inaugurazione dell’aereo che, nei prossimi mesi, porterà medici e corsi di formazione sociosanitaria nel distretto di Tharaka, nel Kenia orientale.

Nato da una collaborazione tra l’Anpas e Apende onlus, il progetto “Ndege Ndogo” (in swahili “piccolo aereo”) si propone di migliorare l’accesso alle cure mediche di base in un’area rurale del Kenia, dove vivono circa 80.000 persone, attraverso un servizio itinerante che permetterà al personale sanitario di viaggiare in modo più veloce ed economico con un piccolo velivolo. Nelle aree rurali dell’Africa subsahariana, infatti, l’accesso alle cure ospedaliere è reso difficile dalla lontananza dei centri di cura e dalla mancanza di vie di comunicazione idonee che permettono ai malati un viaggio confortevole. Nel distretto di Tharaka, in Kenia, l’80,8% della popolazione residente nella provincia è a più di un’ora di distanza dal dottore qualificato più vicino (fonte Kenya Human Development Report 2004).

homendege

Il progetto, finanziato con il contributo della Regione Toscana, prevede anche un’importante attività di formazione del personale locale: 40 referenti di comunità seguiranno infatti un corso di primo soccorso e di norme igieniche e nutrizionali. Saranno poi 20 gli operatori sanitari che verranno formati per la gestione del nuovo servizio itinerante e all’uso delle apparecchiature diagnostiche.

Margherita Vaira Vizio, Presidente di Apende, ricorda: “Tra gli obiettivi più importanti del servizio itinerante ci sarà anche la possibilità di effettuare lo screening prenatale, grazie all’uso dell’ecografo portatile, un’apparecchiatura abbastanza leggera da consentire il trasporto con l’aereo”.

“Anche sulla via del ritorno l’aereo svolgerà un servizio prezioso” ha evidenziato Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, “perchè permetterà la consegna tempestiva dei campioni organici prelevati al moderno laboratorio di analisi di Matiri. Le analisi di laboratorio sono uno strumento fondamentale non solo nella cura e nella prevenzione, ma anche nel contrasto precoce dei focolai epidemici e nella lotta all’HIV/AIDS. E migliorare l’accesso alle cure sanitarie per le comunità rurali significa anche contribuire a limitare la corsa verso la città che sta spopolando le campagne del Kenia”.

 

Se vuoi saperne di più, scarica qui la descrizione completa del progetto Ndege Ndogo (pdf)

 

Foto Andrea Colombo

Come puoi contribuire:

a breve pubblicheremo il conto corrente del progetto!


Altre informazioni

Anpas Nazionale, Cooperazione e adozioni internazionali

Annalia Sommavilla e Annalisa Bergantini,

tel. 055.30.38.21, internazionale@anpas.org


A.P.ENDE onlus

E’ un’associazione di volontariato internazionale, che opera in Italia ed in Africa (attualmente in Kenya e Costa d’Avorio), nel campo della cooperazione e dello sviluppo. Le nostre radici, come associazione, hanno origine in una zona del Kenya centrale, nella quale si parla, prevalentemente, il dialetto Kikuyu. Proprio in questa lingua, la parola “ende” significa esortazione ad amare. Lo stesso significato lo si ritrova nella parola “apende”, della lingua Swahili.

www.apende.org


Rassegna stampa

Ndege Ndogo sul numero di settembre di Volare -pdf

 


Gli altri progetti di cooperazione internazionale Anpas

Dona un sorriso ai bambini del Mali

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LIBIA: Anpas condanna la repressione

COMUNICATO STAMPA

 

LIBIA: Anpas CONDANNA LA REPRESSIONE

“Il Mediterraneo sia luogo di incontro tra culture e civiltà”

 

Firenze, 23 febbraio 2011. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) esprime la propria preoccupazione per la feroce repressione del Governo libico contro i manifestanti e per le parole di Gheddafi che prospettano una guerra civile a poche centinaia di chilometri dal nostro territorio. Anpas manifesta inoltre la propria vicinanza a tutte le vittime del conflitto in corso, sia della società civile che dell’esercito.

 

Il Governo italiano – dichiara il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini – oltre a presidiare le nostre coste dal possibile sbarco di stranieri, si impegni nel rispettare l’art. 11 della Costituzione Italiana che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli. Inoltre, come previsto dalla Legge 185 del 1990, l’Italia deve interrompere immediatamente l’esportazione di armi verso uno Stato che ha dimostrato di non rispettare i Diritti Umani”.

 

“In questa crisi – continua Casini – il nostro Paese può agire un ruolo importante per la sua posizione geografica e la sua storia. Nel 150esimo anno dell’Unità di Italia, la nostra nazione deve farsi portatrice di valori come la democrazia e la solidarietà. L’Italia, insieme alla Comunità Europea, apra un dialogo con i Movimenti dei cittadini che stanno lottando per il cambiamento nel Maghreb e nel vicino Oriente, affinché il Mediterraneo sia un luogo di incontro e cooperazione tra altre culture e civiltà”.

 

libia


 

 

 

Fermiamo il massacro in Libia.

Pane, lavoro, democrazia, accoglienza. Il Mediterraneo dei gelsomini

 

 

Il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini giovedì 24 febbraio (ore 16) parteciperà al PRESIDIO, promosso dall’ARCI, di fronte a Piazza Montecitorio.

 

Andrea Camilleri, Luigi Ciotti, Cristina Comencini, Margherita Hack, Dacia Maraini, Moni Ovadia, Igiaba Scego sono i primi firmatari di un Appello urgente che invita quella parte d’Italia che si riconosce nella lezione di coraggio e dignità che arriva dal mondo arabo a prendere voce per sostenere il Mediterraneo dei gelsomini. Il primo appuntamento è per domani, 24 febbraio, alle 16 davanti a Palazzo Montecitorio a Roma per un’assemblea.
Per aderire all’appello gelsomini2011@gmail.com

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Adozioni ai single: un’opportunità, non una minaccia

Adozioni ai single: un’opportunità, non una minaccia

In questi giorni si è alzato un gran rumore per la sentenza 3572 della Corte di Cassazione che apre la strada alla possibilità, in taluni casi, di consentire l’adozione anche ai single e l’invito della Corte al Parlamento di legiferare in tal senso.

E’ culturalmente consolidato che la situazione migliore di crescita per un bambino è quella di avere due figure genitoriali  ma la realtà della nostra società sta dimostrando bene che sempre più famiglie italiane non sono più composte da una mamma e un papà e che alcuni di questi figli hanno subito l’abbandono da parte di una figura genitoriale.

La struttura della famiglia nella nostra società è cambiata e non mancano le famiglie monoparentali o famiglie allargate  dove i bambini sono amati, curati e guidati e per questo vivono felici.

Crediamo quindi che l’ampliamento della possibilità di adottare ai single sia una cosa giusta.

Non ci barrichiamo dietro l’affermazione che il numero dei bambini adottabili  sta diminuendo e tante coppie sono in lista di attesa per le adozioni internazionali perché basta guardare in tanti paesi dell’America Latina o anche dell’Asia dove ci sono tanti bambini grandicelli oppure bambini che presentano anche delle patologie mediche lievi che purtroppo nessuno è disponibile ad accogliere.

A diminuire è solo il numero dei bambini piccoli e sani.

Estendere la possibilità di adozione ai single significa ampliare le opportunità di dare accoglienza ai molti bambini che ad oggi ne sono privati

Luigi Negroni, Responsabile nazionale Adozioni e attività internazionali Anpas

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Anpas PER HAITI:Un anno dopo

Anpas per Haiti: un anno dopo

Anpas per HaitiIl 12 gennaio 2010 Haiti viene coltpita da un terremoto che provoca 217 mila morti e almeno 300 ferti. Anpas, attraverso una raccolta fondi, ha attivato il progetto “Salute per tutti” con il quale i padri Camilliani offrono formazione e medicina di base sul territorio utilizzando le “Cliniques mobiles” (ambulatori mobili).

Lo scorso 18 aprile, a Rivalta, il Presidente Nazionale Anpas Fausto Casini ha consegnato a Padre Cipirano i 15.380,42 euro raccolti con il c/c Anpas per Haiti.

Nel corso dell’anno le pubbliche assistenze hanno continuato a raccogliere fondi e a lavorare per assistere la popolazione locale.

Anpas Piemonte, ad esempio, si è attivata anche nel periodo natalizio per raccogliere fondi (leggi articolo sotto)


Ad un anno dal terremoto, la raccolta fondi dei volontari del Piemonte e la testimonianza di Padre Antonio 

Grugliasco (To), 12 gennaio 2011 – I volontari del soccorso e di protezione civile delle pubbliche assistenze Anpas del Piemonte hanno confezionato nel periodo natalizio, a fronte di una libera offerta, i regali acquistati dai clienti del Centro commerciale Panorama di San Mauro Torinese. Il ricavato della raccolta fondi, 6.311,88 euro, è stato interamente devoluto ai progetti della Madian Orizzonti Onlus Missioni Camilliane ad Haiti.

 

Circa 30 volontari provenienti da Anpas Sociale di Grugliasco, dalla pubblica assistenza Radio Soccorso Torino, dalla Croce Bianca di Orbassano e da un gruppo di volontarie di Volpiano si sono alternati per venti giorni agli stand allestiti all’interno del Centro commerciale prestando con generosità la loro opera e il loro tempo libero, aiutando, in tal modo, la popolazione di Haiti. I fondi raccolti serviranno da contributo per l’acquisto di autoambulanze attrezzate per il soccorso sanitario. «Infatti – spiega Padre Antonio Menegon, responsabile Missioni Camilliane della Provincia Piemontese – presto ci consegneranno quattro ambulanze, si tratta di mezzi di soccorso fuoristrada, utilissimi come cliniche mobili, dotati ognuno non solo delle necessarie apparecchiature sanitarie, ma anche di quattro barelle a castello che all’occorrenza diventano sedili».

 

L'ambulanza donata ai camilliani per HaitiPadre Antonio racconta come con il terremoto del 12 gennaio 2010 il loro Centro socio sanitario Foyer Saint Camille abbia visto raddoppiare il numero dei malati sia a livello ambulatoriale sia di degenze ospedaliere. «Ad Haiti – scrive Padre Antonio nella sua lettera di Natale – siamo ancora in piena emergenza, dal giorno del terremoto ben poco è stato fatto nel Paese. Sono arrivati poi i cicloni che hanno portato inondazioni e ancora distruzione e infine il colera, che in poco più di un mese ha fatto già 1.700 morti e 20.000 infettati, un’epidemia che è fuori controllo».

All’ospedale Foyer Saint Camille sono aumentati le analisi di laboratorio, gli esami radiologici e il consumo di farmaci. La spesa più consistente è data dalla dagli stipendi agli operatori sanitari. Per questo i Padri Camilliani hanno lanciato, tra i diversi progetti, anche una campagna per il sostegno a distanza di un infermiere dell’ospedale. Così facendo si può concorrere a coprire le spese di gestione del personale, assicurare a più famiglie haitiane uno stipendio fisso mensile che permetta loro di vivere dignitosamente e dare un futuro ai bambini fornendo loro l’opportunità di frequentare la scuola primaria e secondaria.

Il Centro sociosanitario, realizzato dai Padri Camilliani, comprende un dispensario attrezzato dove ogni giorno vengono visitate 300 persone, un ospedale pediatrico con 100 posti letto, un centro nutrizionale per bambini denutriti e un centro disabili. Inoltre, nella scuola St. Camille viene data istruzione a circa 500 bambini e con il progetto “Salute per tutti”, attraverso le cliniche mobili, i Camilliani si occupano di formazione e medicina di base sul territorio.

 

Per sostenere i progetti dei Padri Camilliani è possibile effettuare un versamento sui seguenti conti correnti entrambi intestati a Madian Orizzonti Onlus:

c/c postale 70170733

c/c bancario Unicredit Banca – IBAN IT 22 S 02008 01046 0001 010 96394

 


Il video per la raccolta fondi “Anpas per Haiti”

  

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