Progettazione news

Empact: la missione di “capacity assessment” nei Balcani

La missione di “capacity assessment” nella regione dei Balcani per valutare le capacità di tre ONG partner situate in Serbia, nel nord della Macedonia e in Montenegro.

Il 5 giugno 2019, ha preso il via a Niksic (Montenegro) la missione di “capacity assessment” nella regione dei Balcani, nell’ambito del progetto EMPACT. Questa attività durerà fino a venerdì 7 giugno e cercherà di valutare le capacità di tre ONG partner situate rispettivamente in Serbia, nel nord della Macedonia e in Montenegro. In particolare, la valutazione si concentrerà sulle strutture di volontariato esistenti, sulle capacità di gestione, nonché sulle pratiche, i comportamenti e le procedure di selezione e dispiegamento dei volontari sul campo da parte delle organizzazioni partner.

 

Empact: il progetto nei Balcani

In questo contesto, Anpas collaborerà congiuntamente con CDI (Community Development Institute), organizzazione della Macedonia settentrionale, al fine di migliorare lo scambio tra pari e costruire una solida base per i prossimi passi verso il processo di certificazione EU Aid Volunteers (EUAV). La certificazione sarà perseguibile combinando workshop sui diversi aspetti dei requisiti EUAV con un processo di tutorato, che porterà alla creazione e alla diffusione delle politiche richieste nelle organizzazioni ospitanti volontari europei.

EMPACT è un progetto di “capacity building” di due anni finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma EUAV. È implementato da 9 organizzazioni partner: Anpas, SAM.I., Danish People Aid e Croce Bianca di Bolzano degli Stati membri dell’UE, Alfa Centar in Montenegro, IDC (Initiative for Development and Cooperation ) in Serbia, CDI (Community Development Institute) in Macedonia del Nord, CIDI (Community Integrated Development Iniziative) in Uganda e Jukumu Letu in Kenya.

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BRIDGE – La formazione a Roma

Bridge: quarto appuntamento con l’alta formazione per dipendenti delle segreterie della rete Anpas  

Si è svolto, il 21 e 22 marzo a Roma, il quarto e ultimo modulo della Formazione segreterie nazionale e regionali del progetto “Bridge. Costruiamo la rete Anpas del futuro”: un momento di ricostruzione del percorso e di riflessione rispetto all’assetto organizzativo della rete con sessanta partecipanti provenienti dai comitati regionali Anpas e dalla segreteria nazionale.

Bridge: il corso a Roma

Dopo i saluti istituzionali di Carlo Castellucci, vicepresidente vicario nazionale Anpas, la sintesi del percorso svolto con Angela Spinelli.
Nel corso della mattinata del 21 marzo poi la lezione di Andrea Volterrani, sociologo Università di Roma Tor Vergata, su Identità e ruolo nel volontariato. Nel pomeriggio l’intervento di Cecilia Robustelli (università degli studi di Modena e Reggio Emilia) sull’uso del genere nel linguaggio organizzativo). A seguire la presentazione della Scatola P.E.S.A. e le linee guida ad uso delle associazioni con Carolina Riitano, volontaria pubblica assistenza K9Rescue.

Bridge, la formazione a Roma

Venerdì 22 marzo l’intervento di Sara Seravalle, Facilitatrice processi partecipativi, sui rapporti tra le attività della rete Anpas.

Carlo Castellucci, vicepresidente Anpas”Identità consapevolezza visione. Si riparte a maggio con i moduli formativi per i dirigenti la formazione continua per riflettere sulla visione del Movimento e il ruolo del volontariato nel contesto che cambia”. 


La scheda del progetto BRIDGE

Bridge

 


Allegati

1. Abstract

2. Formulario (Modello D)

3. Piano economico (Modello E)

4. Presentazione Bridge

5. Infografica I Pilastro

6. Infografica II Pilastro

7. Infografica III Pilastro

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BRIDGE – Formazione dirigenti, primo modulo

Bridge: primo appuntamento con la formazione per i dirigenti Anpas

Si svolgerà dal 3 al 5 maggio a Roma, il primo modulo del corso formazione per presidenti regionali e direzione nazionale del progetto “Bridge. Costruiamo la rete Anpas del futuro”.

Identità, comunicazione organizzativa e risorse umane saranno i temi al centro della tre giorni che coinvolgerà i dirigenti Anpas provenienti da tutta Italia.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Grazie a questo progetto a cui abbiamo potuto aderire come Rete nazionale, abbiamo avuto un finanziamento che rafforza la nostra voglia di fare formazione che è sempre presente su vari campi, sia tecnici come la protezione civile, che come identità (come per Essere Anpas). Nel caso specifico abbiamo voluto lavorare sulla consapevolezza di essere rete, cosa che ben conoscevamo perché lo siamo da oltre 115 anni di attività. Una nuova occasione per formare dirigenti e che pratica vuole far arrivare aldilà dei tecnicismi amministrativi delle prescrizioni specifiche di legge per il Terzo Settore ma che ci permetterà anche di condividere elementi valoriali della nostra rete”.

Corso dirigenti, 3 maggio


La scheda del progetto BRIDGE

Bridge

 Prossimo appuntamento 5-7 luglio


Allegati

1. Abstract

2. Formulario (Modello D)

3. Piano economico (Modello E)

4. Presentazione Bridge

5. Infografica I Pilastro

6. Infografica II Pilastro

7. Infografica III Pilastro

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BRIDGE: un corso sulla privacy a Pontassieve 9-10 marzo e 6-7 aprile

BRIDGE – Privacy e tutela dei dati personali

Si svolgerà a Pontassieve sabato 9 e domenica 10 marzo (formazione specialistica) e sabato 6 e domenica 7 aprile (formazione sulla didattica) il modulo del progetto Bridge su “Privacy- Tutela dei dati personali”

Bridge è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Bridge

Oltre alle dette parti, il progetto BRIDGE ha trovato il supporto anche di altri soggetti esterni alla rete nazionale che, in qualità di collaboratori, avvaloreranno con competenze ed esperienza le attività pianificate; fra questi vi sono: il Dipartimento Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze, il CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile), il Forum Nazionale del Terzo Settore, Samaritan International, la Scuola IAD (Istruzione a Distanza), lo Studio Commercialisti Associati Moiso – Pomatto – Mainardi – Galizia. 


Allegati

 

1. Abstract

2. Formulario (Modello D)

3. Piano economico (Modello E)

4. Presentazione Bridge

5. Infografica I Pilastro

6. Infografica II Pilastro

7. Infografica III Pilastro

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EU: Anpas riconosciuta come “sending organisation” organizzazione di invio EUAV certificata

Anpas riceve oggi, 30 gennaio 2019, la notifica della Commissione Europea di essere riconosciuta, e certificata, come “sending organisation”, organizzazione europea abilitata all’invio di volontari all’estero da coinvolgere in progetti di aiuto umanitario presso organizzazioni ospitanti.

Il riconoscimento avviene dopo un lungo percorso di adeguamento portato avanti da Anpas negli ultimi mesi in occasione del quale, sviluppando procedure e policies e avvicinandosi ai più alti standard europei di volunteer management, ha dovuto dimostrare di essere idonea ad occuparsi di tutti gli aspetti legati all’identificazione, selezione, preparazione, invio e gestione dei volontari europei all’estero.

“Una grande soddisfazione per Anpas che corona un bel lavoro fatto con la rete internazionale Samaritan International che grazie a una serie di attività e di progetti europei fatti insieme ci ha fatto conoscere e cogliere l’opportunità dello scambio tra volontari” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Questa certificazione conferma il nostro impegno a livello internazionale che apre possibilità per volontari di fare servizio nel nuovo servizio europeo di volontariato dando opportunità ai giovani che è importante che vedano e conoscano il mondo portando aiuto sempre nello spirito di Anpas”

Il percorso, avviato a seguito dell’esperienza maturata nel quadro del programma europeo EU Aid Volunteer (EUAV) con progetti di collaborazione con partner terzi, nasce dalla visione strategica di Anpas di consolidare il suo ruolo di promotrice della solidarietà e dei valori del volontariato e di stimolare una maggiore presenza di volontari all’estero in progetti di aiuto umanitario.

Cos’è EUAV? EU Aid Volunteers è un’iniziativa dell’Unione europea che offre l’opportunità ai cittadini europei che hanno compiuto 18 anni di essere coinvolti come volontari in progetti umanitari nel sud del mondo. L’iniziativa permette di fornire supporto professionale attraverso l’impiego di volontari senior o junior adeguatamente formati e preparati, rafforzando la capacità e la resilienza delle comunità vulnerabili nei paesi del sud, attraverso la realizzazione di progetti comuni tra gli operatori umanitari esperti e le organizzazioni locali. Il programma è promosso dalla Direzione generale per gli Aiuti umanitari – DG ECHO e garantisce ai volontari la copertura delle spese di viaggio, assicurazione, visto e un rimborso per vitto, alloggio e trasporto locale nel paese di destinazione.

Cos’è una sending organization? È un’organizzazione di invio responsabile di occuparsi di tutti gli aspetti legati all’identificazione, selezione, preparazione, invio e gestione dei volontari EUAV presso organizzazioni ospitanti (hosting organization) di Paesi Terzi da coinvolgere in progetti di aiuto umanitario.

Un’associazione europea diventa “sending” nel momento in cui ottiene il riconoscimento come: EUAV certified sending organizaion (organizzazione di invio EUAV certificata).

La certificazione è necessaria in quanto ogni organizzazione che partecipa all’iniziativa EUAV deve rispettare gli standard di gestione dei volontari dimostrando la propria capacità di agire nel rispetto dei requisiti richiesti dall’iniziativa EUAV e dalle regolamentazioni europee di riferimento.

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Il progetto Capacit’Azione: Anpas tra i partner

Il terzo settore alla prova della riforma con il progetto Capacit’Azione. Anpas tra i partner del progetto

Il terzo settore alla prova della riforma con il progetto Capacit’Azione. Anpas tra i partner del progetto

15 gennaio 2019 – 200 moduli didattici per offrire un’interpretazione condivisa delle nuove regole previste dalla legislazione. Capofila dell’iniziativa, il Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con Forum nazionale del Terzo Settore e CSVnet, con il sostegno del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Coinvolti oltre 1300 esperti. Primo modulo formativo giovedì 17 gennaio a Milano

Il terzo settore italiano prende in mano la “sua” riforma con un progetto di formazione che nel corso del 2019 interesserà tutto il territorio nazionale. Si chiama Capacit’Azione e prevede oltre 200 incontri formativi. L’obiettivo è di offrire una chiave di lettura comune sulla legge 106 del 2016 e l’insieme di atti legislativi che riorganizzano il funzionamento e la struttura delle principali espressioni dell’impegno sociale senza scopo di lucro.
Capofila del progetto, il Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con il Forum nazionale del Terzo Settore e CSVnet e con la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali. Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, associazione Pro Bono, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie. Capacit’Azione è realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in seguito all’Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto legislativo 117/2017).

Secondo Fabrizio Pregliasco si tratta di un progetto importante “che arricchisce il percorso sulla Riforma già intrapreso da Anpas negli anni passati e che, in rete, saprà essere soggetto capace anche di contaminare tutti gli altri partner nell’ottica di una condivisione ampia delle nuove regole previste dalla legislazione”.

Un’iniziativa unica nel suo genere rivolta a oltre 1.300 operatori che sui territori già si occupano di non profit, e che a loro volta formeranno gli enti di terzo settore (Ets) sulle novità previste dalla riforma, in continuo aggiornamento. Coinvolti anche più di 130 funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione, figure strategiche per la corretta attuazione della normativa, grazie alla collaborazione dell’Anci, Leganet e Legautonomie. Un meccanismo a cascata per raggiungere tutti soggetti interessati agli adeguamenti previsti dalla nuova legge – circa il 70% del totale – e in particolare i circa 100 mila coinvolti nelle modifiche statutarie. La riforma, infatti, apre a nuove opportunità per un sistema che, come dimostrano i dati dell’ultimo censimento Istat dedicato al non profit in Italia, è in continua evoluzione: tra il 2011 e il 2016 le istituzion i non profit sono aumentate del 12,2 per cento, passando da 301 mila a 343 mila, di cui più di tre quarti con volontari al loro interno (+9,9 per cento) e con un aumento del 16,2 per cento del numero di dipendenti (da 680 mila a 812 mila).
Dalla gestione fiscale e amministrativa degli Ets al tema della sussidiarietà, dai beni comuni alla finanza sociale, dalle forme di convenzionamento alla trasparenza, dalle regole di funzionamento della vita associativa al ruolo dei centri di servizio per il volontariato: in programma otto unità didattiche, macro aree funzionali e strategiche per la vita e lo sviluppo degli Ets su cui la riforma interviene radicalmente. Una formazione di qualità, quella prevista da Capacit’Azione, grazie al lavoro di decine di docenti e uno staff di oltre 40 persone, garantita da un’équipe scientifica di alto livello.

Il primo appuntamento formativo con il modulo introduttivo su “Contesto, senso e obiettivi generali della riforma” è in programma a Milano per giovedì 17 gennaio alle ore 9 presso la sede delle Acli in via Luini 5. All’incontro interverranno Valeria Negrini, portavoce Forum terzo settore Lombardia, Attilio Rossato, presidente CSVnet Lombardia, Francesca Danese, portavoce Forum terzo settore Lazio, Claudia Fiaschi, portavoce Forum nazionale del terzo Settore, Giorgio Casagranda, consigliere CSVnet, Emanuele Rossi, della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e Donata Lenzi, già relatrice in Parlamento della Riforma del Terzo settore. Seguiranno gli incontri in tutte le altre regioni di Italia, secondo un calendario consultabile qui.
Alla formazione si aggiunge la sfida di un progetto di informazione destinato a tutti coloro che sono interessati a comprendere le novità previste dalla nuova legislazione e seguirne passo dopo passo il percorso per renderla funzionante. Si tratta del sito web www.cantiereterzosettore.it, che diventerà presto un contenitore di approfondimenti, sintesi e aggiornamenti sulla riforma del terzo settore, per il cui completo funzionamento mancano ancora oltre 40 decreti attuativi.

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Il progetto Capacit’Azione: il primo incontro a Milano con Rossi e Lenzi

Ad inaugurare il primo modulo didattico del progetto Capacit’Azione, le lectio magistralis di Rossi e Lenzi. Ribadita la necessità di aggiungere alle competenze specifiche, un percorso di riflessione sul ruolo e l’autonomia del non profit

Il terzo settore alla prova della riforma con il progetto Capacit’Azione. Anpas tra i partner del progetto

17 gennaio 2019 – Sala gremita a Milano, nella sede delle Acli, per il primo modulo formativo del progetto “Capacit’Azione”, il programma di formazione nazionale sulla riforma del terzo settore realizzato dal Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con il Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet e un’ampia rete di partner e collaboratori di sistema. L’iniziativa, realizzata con i fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si è aperta con il modulo su “Contesto, senso e obiettivi generali della riforma”, per offrire un quadro complessivo della normativa, dei suoi nodi irrisolti e delle motivazioni che hanno spinto all’avvio di questo percorso nel lonta no 2014. Circa 200 moduli didattici su tutto il territorio nazionale rivolti a oltre 1.300 esperti che diventeranno, a loro volta, formatori per gli enti del terzo settore (Ets) di tutta Italia. Coinvolti, inoltre, più di 130 funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione. Il primo incontro, a cui hanno partecipato oltre 85 esperti, ha visto le lectio magistralis del professor Emanuele Rossi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dell’onorevole Donata Lenzi, già relatrice in Parlamento per la riforma del terzo settore.

“Capacit’Azione è un progetto ambizioso – spiega Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore Lazio – ed è la prima volta che i centri di servizio per il volontariato e i forum fanno formazione insieme da nord a sud del paese. Mettere insieme una rete così ampia di partner e di collaboratori per fare formazione, coinvolgendo anche i tecnici delle amministrazioni locali, significa incidere in modo significativo sul nostro mondo. I comuni e le regioni non sempre riescono a far fare formazione ai propri funzionari e dirigenti sui temi del welfare. Ciò determina una scarsa conoscenza delle leggi che regolano il terzo settore. Il nostro progetto ha contribuito a far attivare queste risorse, rinsaldando uno dei principi che vogliamo difendere e rafforzare: il valore della co-progettazione e della co-programmazione per il bene delle comunità”.

Una rete ampia, quella attivata da Capacit’Azione, che prevede la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali. Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono Italia, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie.

“Abbiamo voluto mettere insieme energie e competenze – dice Stefano Tabò, presidente di CSVnet, l’associazione dei centri di servizio per il volontariato – perché crediamo che questa sia un’iniziativa tanto ambiziosa quanto necessaria. Affrontare con cognizione le sfide lanciate dalla riforma è oggi una priorità. Si tratta infatti di una riforma che ci chiede di essere vigili e protagonisti, e in cui il ruolo del volontario è uno dei punti di forza: per questo uno dei moduli sarà dedicato alla conoscenza della rete dei Csv, una infrastrutturazione unica in Italia per lo sviluppo del volontariato, in tutto il terzo settore”.

Una riforma che – come ribadito in più riprese durante la mattinata – è stata avviata in un periodo di grande fiducia nei confronti del non profit, ma che ha visto la sua attuazione in un clima più complicato, in cui il terzo settore ha subìto una serie di attacchi. “I legami sociali e le relazioni di fiducia sono alla base di una società coesa e ‘ricca’. Negli incontri di Capacit’azione daremo grande spazio a questo aspetto: ovvero valorizzare la funzione sociale del Terzo settore per superare una logica ancillare del pubblico e rafforzare la dimensione autenticamente sussidiaria e autonoma.” Così Maurizio Mumolo, direttore del Forum Nazionale del Terzo Settore. “Il progetto ha lo scopo non solo di fornire conoscenze specifiche sulla riforma del Terzo settore ma anche di costruire un percorso di riflessione sui nostri principi identitari comuni, e rafforzarli. Ha un forte elemento di inn ovatività perché toccherà tutte le regioni italiane su un comune modello formativo e si rivolge alla formazione di figure che a loro volta potranno trasmettere le conoscenze acquisite alle reti in cui operano. Ci auguriamo – conclude Mumolo – che questa iniziativa possa avere la migliore ricaduta sul nostro mondo.”

Capacit’Azione è realizzato con i fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in seguito all’Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto legislativo 117/2017).
Alla formazione si aggiunge la sfida di un progetto di informazione destinato a tutti coloro che sono interessati a comprendere le novità previste dalla nuova legislazione e seguirne passo dopo passo il percorso per renderla funzionante. Si tratta del sito web www.cantiereterzosettore.it, che diventerà presto un contenitore di approfondiment i, sintesi e aggiornamenti sulla riforma del terzo settore, per il cui completo funzionamento mancano ancora oltre 40 decreti attuativi. A questo link il calendario dei prossimi eventi.

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Bridge – Il punto sul progetto e i prossimi passi, ottobre 2018

Bridge – Il punto sul progetto BRIDGE: il percorso fatto e i passi del 2019

Il progetto BRIDGE – Costruiamo la rete Anpas del futuro, intervento finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dell’art. 72 del D.Lgs. 117/2017 e dell’avviso n. 1/2017 della Dg del Terzo Settore, a quasi sei mesi di vita dal suo avvio presenta un resoconto ricco di: azioni realizzate, materiali prodotti, persone coinvolte, esperienze condivise, conoscenze acquisite.

BRIDGE, nato su impulso della recente Riforma del Terzo Settore che ha imposto alle organizzazioni del settore di guardare al futuro delle proprie attività sotto una chiave nuova e rinnovata, intende cogliere l’opportunità dettata dai tempi rafforzando la struttura di rete multilivello di Anpas, accrescendo le competenze di staff e volontari e potenziando le strumentazioni interne disponibili al fine di ampliare potenzialmente la gamma di servizi offerti a livello locale dalle pubbliche assistenze nel rispetto della trasparenza e delle normative vigenti.

A tal scopo, BRIDGE ha aperto i lavori dedicando i primi mesi di progetto alla formazione di volontari, che preventivamente selezionati, sono divenuti protagonisti di un percorso formativo dedicato agli aspetti identitari connessi ad Anpas e sensibilizzati sui temi della trasparenza, legalità, monitoraggio e partecipazione, attraverso una approfondita conoscenza del Codice Etico, della Carta d’identità, del Questionario autovalutazione.

Bridge, modulo facilitatori

La formazione, appena conclusasi con un secondo modulo tenutosi a Pontassieve in settembre, aprirà le porte, a partire dal 2019, a laboratori interregionali a conduzione degli stessi volontari, con l’obiettivo di disseminare le conoscenze acquisite e sensibilizzare sui temi identitari ed etici. Sempre nel corso del prossimo anno e grazie al bagaglio delle conoscenze ed esperienze acquisite, gli stessi volontari saranno a disposizione delle associazioni per la compilazione del Questionario di autovalutazione e per facilitare il processo di monitoraggio e autocontrollo che Anpas ha favorito attraverso strumenti ideati ad hoc e ora, anche grazie al progetto BRIDGE, aggiornati e semplificati.

Bridge

Parallelamente, è stata realizzata una prima e consistente parte del percorso formativo dedicato ai dipendenti delle segreterie regionali e nazionali, che fra gli obiettivi cardini si è prefissato di: favorire una conoscenza armoniosa e omogenea del Codice del Terzo Settore; stimolare la nascita di nuove iniziative a livello territoriale ma anche interregionale; accrescere la conoscenza reciproca favorendo lo scambio delle esperienze; aprire nuovi percorsi di crescita favoriti da una maggiore consapevolezza relativamente il sistema in cui si opera. Il percorso si è aperto con un modulo in plenaria, allo scopo di favorire la conoscenza dei partecipanti, per passare poi a un secondo modulo più tecnico focalizzato su vari aspetti della Riforma del Terzo Settore.
I numeri della prima parte del progetto. In questa prima fase BRIDGE ha visto 61 dipendenti e 21 volontari formati, 31 volontari coinvolti in attività progettuali, 13 docenti in aula, 5 tutor a supporto dei discenti, 1 grafica esterna per la realizzazione di nuovi prodotti, 4 moduli formativi realizzati, un hub di ricerca per la valutazione di aspettative e comportamenti, e molto altro ancora. Il 2018 per BRIDGE è stato non solo formazione, ma anche valutazione e pianificazione per il potenziamento delle piattaforme di lavoro di Anpas (BAD e volontariamentesicuri), realizzazione di

materiale maggiormente fruibile per associate e volontari, monitoraggio delle aspettative e impressioni dei beneficiari, e molto altro.

l calendario 2019. Il 2019 sarà un anno altrettanto ricco di attività e si aprirà con la fase conclusiva della formazione delle segreterie (29-30-31 gennaio e 1-4-5 febbraio), con l’avvio del corso consulenti su fiscalità, 231 e privacy (febbraio 2019) e del ‘corso dirigenti’ (a partire da febbraio 2019), quest’ultimo percorso dedicato alla neo dirigenza Anpas uscente dal 53° Congresso Nazionale. Seguirà poi una messa a punto delle piattaforme, anche attraverso un rinnovamento dei contenuti e la creazione di sezioni innovative e interattive.

“BRIDGE – Costruiamo la rete Anpas del futuro”. Intervento realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2017 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art.72 del decreto legislativo n.117/2017

Bridge

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Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA e FACET

Ottobre 2018 – Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA e FACET

25 ottobre 2018 – Dopo l’incontro a Bruxelles con gli eurodeputati e il commissario Stylianidīs, Anpas prosegue il suo lavoro per rafforzare le capacità di gestione dei volontari in emergenza (V-IOLA) e la condivisione di protocolli e formazione di primo soccorso con i partner di Sami (progetto FACET).

V-IOLA (Volunteer-based international on line asset) è un progetto finanziato dalla DG ECHO sotto il cappello dell’iniziativa europea EU Aid Volunteers (EUAV) che vede Anpas partner di un consorzio composto da dipartimenti di protezione civile di tre Paesi (Italia, Montenegro, Serbia) e altre organizzazioni di volontariato di Italia, Ungheria, Romania, Montenegro e Serbia. L’intervento si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità di gestione dei volontari in situazioni di emergenza da parte delle stesse associazioni di volontariato, anche attraverso lo sviluppo di strumenti online a supporto degli operatori sul campo durante le crisi. La sperimentazione dedicata alla valutazione, individuazione e sviluppo di un sistema online a disposizione dei volontari permetterà, secondo gli auspici di progetto, di rafforzare i sistemi di protezione civile non solo durante le emergenze, ma anche nelle attività di prevenzione e preparazione.

Il progetto, partito ufficialmente nel mese di marzo con un kick off meeting ospitato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiana, coordinatore della partnership, ha visto il susseguirsi di una serie di attività tecniche a cui hanno principalmente partecipato i funzionari delle varie organizzazioni e tutte indirizzate alla conoscenza dei sistemi di protezione civile locale, all’analisi dei bisogni delle organizzazioni nella catena degli interventi, all’approfondimento delle dinamiche di attivazione e gestione dei volontari durante le emergenze (Needs Assessment). I risultati di questo lavoro hanno portato da un lato a definire un possibile strumento online a supporto di volontari e dall’altro a calibrare l’azione di Anpas, titolare delle attività dedicate al potenziale conseguimento, da parte delle organizzazioni montenegrine e serbe, della certificazione EUAV, nel supportare i partner all’adeguamento delle proprie strutture, attraverso policies e procedure, secondo gli standards europei (National Roadmap).
I prossimi passi di V-IOLA. Il 2019 si aprirà con una serie di interventi specifici che vedrà un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop. I partner di progetto sono ora a lavoro nella calendarizzazione di training, nella definizione dei profili dei volontari da coinvolgere nella formazione, nella messa a punto dello strumento online e nella programmazione di visite studio istituzionali.
Per maggiori dettagli e per essere sempre online seguite la pagina facebook e il sito web di V-IOLA: https://www.facebook.com/VIOLA-Project-1655350337909107/ e http://violaproject.eu/the-project/ 


FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”.
Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET, che aprirà ufficialmente i lavori a Gennaio a Colonia con un kick off meeting dei partners, è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

Il progetto, oltre ad una serie di incontri tecnici focalizzati sulla conoscenza reciproca dei sistemi di soccorso e la definizione del protocollo, vedrà anche una visita studio in Lituania e un percorso formativo (train the trainer course) in Macedonia quali azioni pratiche nate dalla fase preparatoria e da sperimentare in quelli che si presentano come sistemi emergenti.  Per Anpas i lavori verranno seguiti a 360° da un gruppo tecnico di volontari (3 volontari) in possesso delle competenze, qualifiche e conoscenze richieste per lo sviluppo delle attività progettuale.

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Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA, FACET, EMPACT

Gennaio 2019 – Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA, FACET, EMPACT

Dopo l’incontro a Bruxelles con gli eurodeputati e il commissario Stylianidīs dello scorso anno, Anpas prosegue il suo lavoro per rafforzare le capacità di gestione dei volontari in emergenza (V-IOLA) e la condivisione di protocolli e formazione di primo soccorso con i partner di Sami (progetto FACET).

Il 2019 sarà per il Progetto V-IOLA ricco di attività e di interventi specifici che vedranno un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop.
In particolare si inizia con una sessione di training dedicata ai volontari europei e che si terrà a Savona dal 18 al 20 gennaio. La formazione, a cui parteciperanno due volontari Anpas, si pone come obiettivo istruire e fornire conoscenza sulle possibili attività di volontariato online nel settore della protezione civile. I volontari prenderanno parte a sessioni teoriche e pratiche e acquisiranno le conoscenze e le competenze utili a fornire supporto (on-line) ai volontari partner terzi in attività di DRR/DRM. Parallelamente lo staff tecnico delle organizzazioni europee, fra cui Anpas che detiene il coordinamento del pacchetto di lavoro, si recherà in Serbia, a Belgrado, dal 21 al 23 gennaio per supportare i funzionari delle tre no-profit serbe e montenegrine nel processo di certificazione europea come hosting organization. Il primo workshop, che segue ad una fase di need assessment e informativa realizzata l’estate scorsa, mira ad analizzare, visionare e perfezionare la documentazione e le procedure dei partner da adottare nella gestione del volontariato.


FACET. Tre volontari Anpas sono stati incaricati di seguire lo sviluppo e la realizzazione delle attività pianificate all’interno del progetto FACET e due di questi voleranno a Colonia per partecipare dal 25 al 26 gennaio alla prima missione di progetto. L’incontro, alla presenza di tutti i partner, sarà occasione per precisare gli obiettivi e le attività progettuali, per calendarizzare le missioni e per avviare lo studio/analisi delle buone pratiche europee nel settore del primo soccorso.


EMPACT. Anpas è risultata ammessa e finanziata ad un nuovo progetto europeo dal titolo EMPACT (Empowerment 2 Act) e dedicato al potenziamento del volontariato europeo nel mondo. Il progetto, finanziato dal programma europeo EU AID Volunteers, vede la compartecipazione di altre organizzazioni europee associate alla rete europea Samaritan International e partners nei Balcani, in Kenia e in Uganda. Il progetto vedrà impegnati staff e volontari Anpas nel rafforzare le capacità di gestione delle organizzazioni terze nell’accogliere volontari europei per le proprie attività di distaster risk reduction (DRR), acquisendo maggiori competenze ed abilità sugli standard umanitari internazionali. Il progetto si aprirà con una riunione preliminare che si terrà a Francoforte il 17 gennaio volta alla firma del contratto, alla pianificazione e calendarizzazione delle attività, e all’analisi
delle sfide che una partnership multilivello può potenzialmente generale.


Aggiornamenti a ottobre 2018

V-IOLA (Volunteer-based international on line asset) è un progetto finanziato dalla DG ECHO sotto il cappello dell’iniziativa europea EU Aid Volunteers (EUAV) che vede Anpas partner di un consorzio composto da dipartimenti di protezione civile di tre Paesi (Italia, Montenegro, Serbia) e altre organizzazioni di volontariato di Italia, Ungheria, Romania, Montenegro e Serbia. L’intervento si pone come obiettivo principale quello di rafforzare le capacità di gestione dei volontari in situazioni di emergenza da parte delle stesse associazioni di volontariato, anche attraverso lo sviluppo di strumenti online a supporto degli operatori sul campo durante le crisi. La sperimentazione dedicata alla valutazione, individuazione e sviluppo di un sistema online a disposizione dei volontari permetterà, secondo gli auspici di progetto, di rafforzare i sistemi di protezione civile non solo durante le emergenze, ma anche nelle attività di prevenzione e preparazione.

Il progetto, partito ufficialmente nel mese di marzo con un kick off meeting ospitato dal Dipartimento di Protezione Civile Italiana, coordinatore della partnership, ha visto il susseguirsi di una serie di attività tecniche a cui hanno principalmente partecipato i funzionari delle varie organizzazioni e tutte indirizzate alla conoscenza dei sistemi di protezione civile locale, all’analisi dei bisogni delle organizzazioni nella catena degli interventi, all’approfondimento delle dinamiche di attivazione e gestione dei volontari durante le emergenze (Needs Assessment). I risultati di questo lavoro hanno portato da un lato a definire un possibile strumento online a supporto di volontari e dall’altro a calibrare l’azione di Anpas, titolare delle attività dedicate al potenziale conseguimento, da parte delle organizzazioni montenegrine e serbe, della certificazione EUAV, nel supportare i partner all’adeguamento delle proprie strutture, attraverso policies e procedure, secondo gli standards europei (National Roadmap).
I prossimi passi di V-IOLA. Il 2019 si aprirà con una serie di interventi specifici che vedrà un coinvolgimento più consistente di volontari e che si rifletterà nell’acquisizione di nuove conoscenze sull’online volunteering e nello scambio di esperienze e pratiche attraverso esercitazioni sul campo e tabletop. I partner di progetto sono ora a lavoro nella calendarizzazione di training, nella definizione dei profili dei volontari da coinvolgere nella formazione, nella messa a punto dello strumento online e nella programmazione di visite studio istituzionali.
Per maggiori dettagli e per essere sempre online seguite la pagina facebook e il sito web di V-IOLA: https://www.facebook.com/VIOLA-Project-1655350337909107/ e http://violaproject.eu/the-project/ 


FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”.
Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET, che aprirà ufficialmente i lavori a Gennaio a Colonia con un kick off meeting dei partners, è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

Il progetto, oltre ad una serie di incontri tecnici focalizzati sulla conoscenza reciproca dei sistemi di soccorso e la definizione del protocollo, vedrà anche una visita studio in Lituania e un percorso formativo (train the trainer course) in Macedonia quali azioni pratiche nate dalla fase preparatoria e da sperimentare in quelli che si presentano come sistemi emergenti.  Per Anpas i lavori verranno seguiti a 360° da un gruppo tecnico di volontari (3 volontari) in possesso delle competenze, qualifiche e conoscenze richieste per lo sviluppo delle attività progettuale.

Progettazione europea: gli aggiornamenti da V-IOLA, FACET, EMPACT Leggi tutto »

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