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Progettazione news

Lamezia Terme: la “sconferenza” del progetto PAC

17 aprile 2017 – Si è svolta oggi ad Lamezia Terme, in Calabria, il secondo incontro regionale (dopo quello del I aprile in Campania), il progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Carlo Castellucci (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale).

La galleria fotografica completa sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/22/pac-a-lamezia-terme/ 

Il metodo barcamp

Cosa facciamo quando abbiamo bisogno di capire cosa succede in un particolare settore? Generalmente proviamo ad ascoltare chi ne conosce più di noi, magari andando ad un conferenza … in cui qualcuno ne sa di più e qualcuno di meno, qualcuno parla e qualcuno ascolta, qualcuno si annoia anche. Ecco, noi invece vogliamo fare una “sconferenza”: un appuntamento in cui tutti possono essere relatori perché crediamo che tutti sono portatori di conoscenza, in cui c’è poco da annoiarsi perché sarà occasione di scambio e confronto.

Che cos’è allora il barcamp? Una sconferenza, certo, in cui all’inizio si organizzano gli interventi, gli orari di lavoro, la modalità di presentazione e poi si lascia la parola ai barcamper, i nostri volontari, per capire cosa accade nei loro territori in merito all’accoglienza nelle pubbliche assistenze dei nuovi volontari, con particolare attenzione a donne, migranti, giovani…

Perché proprio un barcamp? Una “sconferenza”? Per sentire le voci dei partecipanti, fuori da schemi precostituiti e per permettere uno scambio di conoscenza autentico e fra pari. Al termine del viaggio del barcamp nelle sei regioni del sud speriamo di aver ascoltato abbastanza voci da riportare esperienze, idee, proposte e suggerimenti in tutti gli appuntamenti progettuali che verranno dopo.

I barcamp regionali sono il primo, fondamentale, momento di partecipazione e protagonismo dei territori al progetto PAC a cominciare già dal primo appuntamento.

Le date dei prossimi incontri regionali:
23 aprile, Enna (Sicilia) presso Ente Corpo Volontari Protezione Civile
29 aprile, Marsicovetere (Basilicata) presso Protezione civile Val D’Agri
29 aprile, Molfetta (Puglia), sede da definire
30 aprile, Sardegna, città da definire

Incontri interregionali 
26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Oltre a presentare il progetto e le attività previste, questo primo ciclo di incontri, che Anpas realizzerà in ciascuna delle sei regioni oggetto del programma, ha l’obiettivo di individuare delle buone pratiche esistenti in tema di accoglienza dei volontari nelle associazioni, in particolare verso giovani, donne e migranti, in vista della costruzione di linee guida da proporre poi a tutte le associazioni che avverrà all’incontro interregionale dedicato (Baronissi, dal 26 al 28 maggio 2017).

La metodologia che Anpas utilizzerà in occasione degli incontri territoriali è quella del Bar Camp, una “non-conferenza” i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. Per indossare le vesti del vero “barcamper” è necessario iscriversi alla non-conferenza e preparare una presentazione o un video o altro prodotto informativo della durata di cinque minuti in cui presentare le buone pratiche di accoglienza adottate dall’associazione di appartenenza verso giovani, donne e migranti.

PAC: il progetto di Anpas


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

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Enna: la “sconferenza” del progetto PAC

23 aprile 2017 – Si è svolta oggi ad Enna, in Sicilia, il terzo incontro regionale (dopo quello del I aprile in Campania), il progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Carlo Castellucci (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale).

 

Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/24/pac-a-enna/

 


Il metodo barcamp

Cosa facciamo quando abbiamo bisogno di capire cosa succede in un particolare settore? Generalmente proviamo ad ascoltare chi ne conosce più di noi, magari andando ad un conferenza … in cui qualcuno ne sa di più e qualcuno di meno, qualcuno parla e qualcuno ascolta, qualcuno si annoia anche. Ecco, noi invece vogliamo fare una “sconferenza”: un appuntamento in cui tutti possono essere relatori perché crediamo che tutti sono portatori di conoscenza, in cui c’è poco da annoiarsi perché sarà occasione di scambio e confronto.

Che cos’è allora il barcamp? Una sconferenza, certo, in cui all’inizio si organizzano gli interventi, gli orari di lavoro, la modalità di presentazione e poi si lascia la parola ai barcamper, i nostri volontari, per capire cosa accade nei loro territori in merito all’accoglienza nelle pubbliche assistenze dei nuovi volontari, con particolare attenzione a donne, migranti, giovani…

Perché proprio un barcamp? Una “sconferenza”? Per sentire le voci dei partecipanti, fuori da schemi precostituiti e per permettere uno scambio di conoscenza autentico e fra pari. Al termine del viaggio del barcamp nelle sei regioni del sud speriamo di aver ascoltato abbastanza voci da riportare esperienze, idee, proposte e suggerimenti in tutti gli appuntamenti progettuali che verranno dopo.

I barcamp regionali sono il primo, fondamentale, momento di partecipazione e protagonismo dei territori al progetto PAC a cominciare già dal primo appuntamento.

Le date dei prossimi incontri regionali:
23 aprile, Enna (Sicilia) presso Ente Corpo Volontari Protezione Civile
29 aprile, Marsicovetere (Basilicata) presso Protezione civile Val D’Agri
29 aprile, Molfetta (Puglia), sede da definire
30 aprile, Sardegna, città da definire

Incontri interregionali 
26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Oltre a presentare il progetto e le attività previste, questo primo ciclo di incontri, che Anpas realizzerà in ciascuna delle sei regioni oggetto del programma, ha l’obiettivo di individuare delle buone pratiche esistenti in tema di accoglienza dei volontari nelle associazioni, in particolare verso giovani, donne e migranti, in vista della costruzione di linee guida da proporre poi a tutte le associazioni che avverrà all’incontro interregionale dedicato (Baronissi, dal 26 al 28 maggio 2017).

La metodologia che Anpas utilizzerà in occasione degli incontri territoriali è quella del Bar Camp, una “non-conferenza” i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. Per indossare le vesti del vero “barcamper” è necessario iscriversi alla non-conferenza e preparare una presentazione o un video o altro prodotto informativo della durata di cinque minuti in cui presentare le buone pratiche di accoglienza adottate dall’associazione di appartenenza verso giovani, donne e migranti.

PAC: il progetto di Anpas


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

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Volontariato europeo e aiuti umanitari: Anpas all’info day di Bruxelles

Il programma Eu Aid Volunteers e l’impegno di Anpas in Europa

Si svolgerà il 5 Aprile 2017 a Bruxelles, presso il MCE Conference Camp & Business Centre Brussels, l’infoday dell’iniziativa dell’Unione Europea EU AID Volunteers nata con l’obiettivo di supportare la preparazione e le capacità di intervento dei volontari e la collaborazione tra organizzazioni umanitarie attraverso la creazione di un corpo volontario europeo per gli aiuti umanitari.

Tra le organizzazioni di volontariato presenti all’info day ci sarà anche Anpas con l’obiettivo di consolidare la propria presenza nella progettazione europea, ampliare le competenze e i settori di intervento dei propri volontari, trasferire conoscenze e buone prassi, cooperare in un contesto internazionale.

Il contesto. Il numero di catastrofi nel mondo è notevolmente aumentato negli ultimi anni e le organizzazioni umanitarie e di primo soccorso hanno sempre più bisogno di persone preparate a sostenerli nell’aiutare le comunità colpite da catastrofi e, ad oggi, la maggior parte dei programmi di volontariato esistenti hanno avuto un focus nazionale. Per questo dal 2012 la Commissione Europea sta lavorando all’implementazione di una strategia comune volta ad aiutare le vittime di catastrofi e di conflitti e a proteggere le persone dai rischi attuando azioni globali capaci di creare opportunità di volontariato in operazioni umanitarie anche fuori dai propri confini nazionali.

Cos’è EU Aid Volunteers. L’iniziativa su cui è focalizzato l’info day del 5 aprile organizzato da EACEA (Commission’s Education, Audio-visual and Culture Executive Agency) e DG ECHO (European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations) è EU Aid Volunteers: un’opportunità per lo sviluppo di norme europee per la gestione dei volontari, per l’individuazione di standard qualitativi che le organizzazioni devono possedere per l’invio e l’accoglienza dei volontari europei, per la formazione professionale degli stessi volontari per future collaborazioni fuori confine.


Anpas & EU Aid Volunteers. Anpas nel quadro dell’iniziativa europea dedicata al volontariato è partner del progetto Be Drin – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives finanziato dalla Commissione Europea, insieme al Dipartimento di Protezione Civile, alla Croce Rossa Italiana, alla Fondazione CIMA, che si propone di rafforzare la capacità di gestione dei volontari europei in situazioni di emergenze umanitarie presso le organizzazioni di Paesi terzi partner, al fine di garantire il rispetto delle norme e delle procedure contemplate nel frame di EU Aid Volunteers e di facilitare il processo di certificazione EUAV per le organizzazioni di accoglienza.
Le organizzazioni dei paesi terzi partner del progetto Be Drin, fra cui si annoverano Albania, Kosovo* e Macedonia, sono beneficiarie di un percorso formativo volto all’incremento delle competenze nella gestione del rischio idrico-geologico e nella preparazione e risposta alle crisi nel bacino del fiume Drin attraverso l’impiego dei volontari europei.
* Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo

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Accoglienza e social media: i due incontri del progetto PAC

Accoglienza e social network: a maggio e luglio i due incontri interregionali aperti a tutti i volontari Anpas. Le modalità di selezione

Accoglienza e social network: a maggio e luglio i due incontri interregionali aperti a tutti i volontari Anpas.

Anpas, in collaborazione ai comitati regionali di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, ha promosso il progetto PAC (Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato dalla Fondazione con il Sud nell’ambito del programma di sostegno alle reti nazionali. All’interno del progetto PAC ha trovato casa anche l’implementazione di altri percorsi che Anpas sta realizzando nella comunicazione (l’uso corretto dei social network) e nella trasparenza (come il Codice Etico e l’attuazione della legge 231/2001).

I due percorsi

  • L’accoglienza dei volontari nelle pubbliche assistenze: 26-28 maggio 2017 Baronissi (SA). Obiettivi del corso: promuovere l’apertura delle associazioni in particolare verso giovani, donne e stranieri, definendo delle Linee Guida che dovranno essere successivamente testate in laboratori territoriali con le associazioni. Saranno proposti alcuni strumenti per la facilitazione di gruppi misti, in modo da consentire a soggetti diversi (dirigenti, volontari, utenti) di dare un contributo all’associazione e presentate le esperienze sociali di Anpas nella protezione civile. Docenti: Melania Bigi (comunitazione), Simona Ius, Maria Silvia Cicconi, Angela Spinelli (coordinatrice didattica). Partecipanti: si prevede la presenza di 18 volontari delle 6 regioni obiettivo e di uditori delle altre regioni (fino ad un massimo di 25 partecipanti). Profilo accoglienza
  • Social media e privacy nelle associazioni, 8 luglio 2017, Lagonegro (PZ). Obiettivi del corso: Aumentare tra i volontari la conoscenza delle policy di Anpas nazionale sui socialmedia e l’attenzione alla gestione dei dati sensibili coi quali è possibile entrare in contatto nell’attività di emergenza sanitaria e in protezione civile. Saranno definite delle Linee Guida sull’uso dei social che potranno essere recepite nei regolamenti associativi. Docenti Andrea Cardoni, Anna Simeone e Nicola De Rosa (Stea Consulting). Partecipanti: si prevede la presenza di 12 volontari delle 6 regioni obiettivo e di uditori delle altre regioni (fino ad un massimo di 25 partecipanti). Profilo comunicazione

Indicazioni per la partecipazione
Tutti i volontari interessati possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali, entro e non oltre il 30 maggio 2017, trasmettendo il proprio curriculum vitae del volontario/volontaria candidato con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito un colloquio con videoconferenza skype con una commissione di volontari esperti.

La selezione verrà fatta sulla base coerenza delle candidature con i profili formativi di ciascun incontro (Profilo accoglienzaProfilo comunicazione) e cercando di garantire una rappresentatività delle sei regioni oggetto del programma.

Calendario generale
3 maggio – termine per invio candidature ai Comitati Regionali
8 maggio – convocazioni colloqui
12-14 maggio – colloqui dei volontari per selezione partecipanti
19 maggio – invio conferme partecipazione ai percorsi interregionali ai volontari selezionati ed ai Comitati regionali

30 maggio – scadenza per l’invio delle candidature al corso di Lagonegro su socialmedia e privacy

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.

Le date degli incontri regionali:
1 aprile, Avellino, Campania presso CSV Irpinia Solidale
22 aprile, Lamezia Terme (Calabria) presso Masseria I Risi
23 aprile, Enna (Sicilia) presso Ente Corpo Volontari Protezione Civile
29 aprile, Marsicovetere (Basilicata) presso Protezione civile Val D’Agri
29 aprile, Molfetta (Puglia)
30 aprile, Sardegna, Badesi


PAC si inserisce in un percorso di riflessione che Anpas ha sviluppato a partire dal 52° Congresso nazionale, anche a seguito delle riforma del Terzo Settore. Il nuovo quadro normativo, unito alla riduzione di risorse pubbliche per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi orizzonti per le politiche di welfare nelle quali il volontariato – se strutturato ed aperto al cambiamento – può essere un attore importante. 

La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Da Signa al Gambia: le storie della Signa 5

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

Accoglienza e social media: i due incontri del progetto PAC Leggi tutto »

Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento: il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Da Signa al Gambia: le storie della Signa 5

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento: il progetto PAC Leggi tutto »

Aprile: iniziano le “sconferenze” del progetto PAC

Come funzionano le sconferenze del progetto PAC

Inizia il I aprile in Campania, ad Avellino presso il CSV Irpinia Solidale, con il primo incontro regionale, il progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro saranno presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Carlo Castellucci (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale). Quello in Campania è il primo di un ciclo di incontri territoriali dedicato all’accoglienza dei volontari nelle associazioni, uno degli ambiti su cui Anpas vuole declinare il tema generale del cambiamento organizzativo.

Il metodo barcamp

Cosa facciamo quando abbiamo bisogno di capire cosa succede in un particolare settore? Generalmente proviamo ad ascoltare chi ne conosce più di noi, magari andando ad un conferenza … in cui qualcuno ne sa di più e qualcuno di meno, qualcuno parla e qualcuno ascolta, qualcuno si annoia anche. Ecco, noi invece vogliamo fare una “sconferenza”: un appuntamento in cui tutti possono essere relatori perché crediamo che tutti sono portatori di conoscenza, in cui c’è poco da annoiarsi perché sarà occasione di scambio e confronto.

Che cos’è allora il barcamp? Una sconferenza, certo, in cui all’inizio si organizzano gli interventi, gli orari di lavoro, la modalità di presentazione e poi si lascia la parola ai barcamper, i nostri volontari, per capire cosa accade nei loro territori in merito all’accoglienza nelle pubbliche assistenze dei nuovi volontari, con particolare attenzione a donne, migranti, giovani…

Perché proprio un barcamp? Una “sconferenza”? Per sentire le voci dei partecipanti, fuori da schemi precostituiti e per permettere uno scambio di conoscenza autentico e fra pari. Al termine del viaggio del barcamp nelle sei regioni del sud speriamo di aver ascoltato abbastanza voci da riportare esperienze, idee, proposte e suggerimenti in tutti gli appuntamenti progettuali che verranno dopo.

I barcamp regionali sono il primo, fondamentale, momento di partecipazione e protagonismo dei territori al progetto PAC a cominciare già dal primo appuntamento.


Oltre a presentare il progetto e le attività previste, questo primo ciclo di incontri, che Anpas realizzerà in ciascuna delle sei regioni oggetto del programma, ha l’obiettivo di individuare delle buone pratiche esistenti in tema di accoglienza dei volontari nelle associazioni, in particolare verso giovani, donne e migranti, in vista della costruzione di linee guida da proporre poi a tutte le associazioni che avverrà all’incontro interregionale dedicato (Baronissi, dal 26 al 28 maggio 2017).

La metodologia che Anpas utilizzerà in occasione degli incontri territoriali è quella del Bar Camp, una “non-conferenza” i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. Per indossare le vesti del vero “barcamper” è necessario iscriversi alla non-conferenza e preparare una presentazione o un video o altro prodotto informativo della durata di cinque minuti in cui presentare le buone pratiche di accoglienza adottate dall’associazione di appartenenza verso giovani, donne e migranti.
Le date dei prossimi incontri regionali:
22 aprile, Lamezia Terme (Calabria) presso Masseria I Risi
23 aprile, Enna (Sicilia) presso Ente Corpo Volontari Protezione Civile
29 aprile, Marsicovetere (Basilicata) presso Protezione civile Val D’Agri
29 aprile, Molfetta (Puglia), sede da definire
30 aprile, Sardegna, città da definire

Incontri interregionali
26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Da Signa al Gambia: le storie della Signa 5

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

Aprile: iniziano le “sconferenze” del progetto PAC Leggi tutto »

Il team del progetto BE DRIN in Italia: dall’emergenza alla prevenzione

Dall’emergenza alla prevenzione nel sistema di protezione civile in Italia: la visita studio dei partner del progetto BE DRIN 

Io non rischio - Firenze: il progetto Be Drin

12 ottobre 2016 – Si svolgerà dal 12 al 16 ottobre la visita studio in Italia (Job Shadowing) dei partner di Albania e Kosovo del progetto europeo Be Drin. La visita è finalizzata a far conoscere ai partner balcanici il nostro sistema di volontariato in protezione civile, sia in prevenzione sia in preparazione e risposta alle emergenze (con focus sul rischio idro-geologico).
 
Martedì 12 ottobre la delegazione farà visita alle strutture del Dipartimento nazionale della protezione civile a Roma dove il team Be Drin incontrerà i responsabili delle funzioni riguardanti le finalità del progetto.
Giovedì 13 è previsto l’arrivo della delegazione nell’area del centro Italia colpite dal terremoto: il team visiterà, in mattinata, la DiComaC a Rieti dove verrà illustrato il modello organizzativo con cui è stato coordinata la risposta emergenziale e i diversi fronti di attività, dalla fase della ricerca e del soccorso all’assistenza alla popolazione, dal censimento del danno al ruolo del volontariato. Successivamente la visita alle strutture operative. Nel pomeriggio il trasferimento ad Amatrice con la visita alle attività dei partner del progetto Be Drin (Anpas, Croce Rossa e Cisom), il campo di accoglienza Anpas e il COI.
 
Sabato e domenica il team sarà a Firenze, Cerreto Guidi e Pisa per visitare le piazze dove si svolgerà Io non rischio: a campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile giunta quest’anno alla sesta edizione.

Io non rischio - Firenze: il progetto Be Drin

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Un altro mattone di Anpas nella collaborazione con altre realtà europee: contaminazione positiva con lo spirito di Anpas per valorizzare e condividere le esperienze che, purtroppo, abbiamo avuto modo di sperimentare anche recentemente”
 
Il progetto europeo BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives, si propone di rafforzare la capacità di gestione dei volontari europei EU Aid Volunteers delle potenziali organizzazioni ospitanti di Albania, Kosovo* e Macedonia, in funzione della futura certificazione nel programma EU Aid Volunteers.
Inoltre il progetto ha l’obiettivo di capacitare le organizzazioni di volontariato di Protezione Civile in Albania, Kosovo* e Macedonia, nella gestione del rischio idro-geologico, preparazione e risposta alle crisi, nel bacino del fiume Drin.
 
Be Drin è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma EU Aid Volunteers con il bando 2015- Capacity Building Hosting Organizations) 


Il progetto europeo BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives, si propone di rafforzare la capacità di gestione dei volontari europei EU Aid Volunteers delle potenziali organizzazioni ospitanti di Albania, Kosovo* e Macedonia, in funzione della futura certificazione nel programma EU Aid Volunteers, (EUAV).

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Riduzione disastri naturali nell’euromediterraneo, Anpas a Malta per il progetto PACES

Malta, 14 giugno. Sono tre i volontari Anpas che, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile, sono stati coinvolti nel progetto PACES finanziato dall’Unione Europea che nei prossimi giorni parteciperanno alla tre giorni che coinvolgerà 60 tra volontari e professionisti sul rischio sismico a Malta.

Gestione delle emergenze, un’esercitazione e la formazione sul rischio sismico con gli operatori di protezione civile dei paesi dell’euromediterraneo (Malta, Cipro, Grecia e Italia): queste le attività che il progetto Paces si propone per i prossimi giorni con l’obiettivo di scambio e approfondimento di buone pratiche per migliorare la cooperazione, la gestione e la riduzione delle emergenze in caso di terremoto, soprattutto per quanto riguarda l’allestimento dei campi di protezione civile.

Il progetto Samets: l'assistenza agli anziani nei campi di emergenza

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Avviato il Progetto BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives

Il progetto europeo BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives, si propone di rafforzare la capacità di gestione dei volontari europei EU Aid Volunteers delle potenziali organizzazioni ospitanti di Albania, Kosovo* e Macedonia, in funzione della futura certificazione nel programma EU Aid Volunteers, (EUAV).

Inoltre il progetto ha l’obiettivo di capacitare le organizzazioni di volontariato di Protezione Civile in Albania, Kosovo* e Macedonia, nella gestione del rischio idro-geologico, preparazione e risposta alle crisi, nel bacino del Drin.

“Il progetto BE DRIN e in generale il programma EU AID VOLUNTEERS per un’associazione come Anpas è una grande opportunità di crescere con altre realtà internazionali del volontariato” dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. “Lo scambio di esperienze, oltre i confini del nostro sistema Italiano, porta vantaggi per tutti. Le sfide di protezione civile non si fermano ai confini dei vari paesi ed è molto utile che anche gli operatori di protezione civile partecipino allo scambio di buone pratiche insieme ad altri partner europei e balcanici del progetto. Siamo fieri della ottima collaborazione con tutti i partner, dal Dipartimento di Protezione Civile fino alle associazioni di volontariato, e speriamo di contribuire a rafforzare il sistema dei paesi convolti e a noi vicini”.

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Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma EU Aid Volunteers (Bando 2015- Capacity Building Hosting Organizations), è coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile Italiana e vede Anpas come partner. Anpas è anche coordinatore di una delle cinque azioni principali – WP 1: rafforzamento delle capacità di gestione dei volontari per la certificazione EU Aid Volunteers – e implementatore dell’azione di comunicazione (WP 5).

Saranno beneficiari delle attività di BE DRIN circa 200 persone tra professionisti delle autorità di Protezione Civile, staff e volontari delle organizzazioni di volontariato, sia Europee che Balcaniche.

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Per Anpas, è previsto il coinvolgimento di circa 12 volontari nel corso delle varie attività, in particolare nelle esercitazioni locali di protezione civile.

Il progetto avrà una durata di 24 mesi. È stato avviato il 1 Ottobre 2015 e si concluderà il 30 Settembre 2017.

Il costo totale è di € 544.065,84.

Per ulteriori informazioni contattare: Annalisa Bergantini, tel. +390669202230 Email: internazionale@anpas.org

* Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo


Scarica la scheda del progetto (PDF)

Il sito www.bedrin.eu


Aggiornamenti

20 febbraio 2016 – Conclusa la prima attività di rilevazione dei bisogni delle organizzazioni balcaniche

 

Avviato il Progetto BE DRIN – Balkans and Europe for Development of Resilience Initiatives Leggi tutto »

BE DRIN, conclusa la prima attività di rilevazione dei bisogni delle organizzazioni balcaniche

Dal 9 al 20 febbraio si è svolta la missione di rilevazione dei bisogni in Albania, Kosovo* e Macedonia, coordinata da Anpas. La missione è stata realizzata da un team di tre persone costituito da Anpas (fra cui il volontario Samuele Pezzuolo) e dal DPC. Il team ha incontrato autorità nazionali e locali di protezione civile, al fine di conoscere il sistema locale di Protezione civile, le associazioni di volontariato (Qvec in Albania, Volontari Vigili del Fuoco in Macedonia, Red Cross Albania e Kosovo), e altri stakeholder rilevanti quali i Centri per la Previsione e Monitoraggio del Rischio Naturale e UNDP, coinvolto in programmi per la riduzione del rischio.

Il team ha svolto alcune visite sul campo, in zone alluvionate (Scutari in Albania e Vinica in Macedonia) per capire come funziona la gestione delle emergenze in ambito di alluvioni.

Il team ha inoltre approfondito il quadro istituzionale e legislativo, sia del volontariato che della protezione civile.

A questo fine, Anpas, CRI, DPC e CIMA hanno sviluppato quattro strumenti di rilevazione, in forma di questionari, sottoposti ai partner locali nei focus group e nelle interviste condotte.

* Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo

La notizia su www.bedrin.eu


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Scarica la scheda del progetto (PDF)

Il sito www.bedrin.eu


 

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