Protezione Civile news

Maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas, 30 ottobre (in aggiornamento)

Emergenza maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas 

30 ottobre 2018, ore 1830 – In seguito all’allerta meteo e al maltempo che ha interessato l’Italia i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno portato assistenza con interventi di protezione civile alle comunità colpite attivate dai comuni e dalle istituzioni locali.


Toscana

Durante la notte sono continuati gli interventi a Figline Valdarno, Incisa, Castelfranco di sopra, Pian di Sco, Loro Ciuffenna e San Giovanni Valdarno.


Abruzzo

 Undici sono state le squadre impegnate nella risoluzione di interventi nei comuni di Civitella Roveto, Morino, Civita d’Antino e Canistro sin dalla mattinata di sabato 27 ottobre.

Le squadre hanno dedicato 30 ore al monitoraggio nelle zone più soggette al rischio idraulico ed idrogeologico.
Le oltre 20 richieste di intervento gestite hanno riguardato i seguenti scenari:
– Piccoli allagamenti e pulizia caditoie: 9 interventi
– Rimozione di alberi caduti: 5 interventi
– Smottamenti e rimozione detriti: 6 interventi
– Altre assistenze: 3 interventi
Al momento la situazione è in progressivo miglioramento

 

 


Bolzano

 

A causa dell’allarme maltempo dei giorni scorsi il livello di allerta delle unità dell’associazione provinciale di soccorso è stato elevato al massimo. La notte scorsa sono state attivate 25 unità di soccorso supplementari ed il Resposabile Organizzativo (ORG) di Brunico e Bressanone.
La sezione della Protezione Civile è intervenuta già nelle prime ore serali unendosi alle unità di soccorso di Vipiteno, Brunico, Bressanone e Bolzano. Scattato l’allarme alla popolazione, a San Candido, presso la Casa Resch, è stato allestito un alloggio di emergenza per circa 50 persone e un punto di assistenza per la popolazione. All’allestimento hanno collaborato anche i colleghi dell’Anpas di Trento.
Il Responsabile Organizzativo si è attivato anche a Chiusa coordinando le attività di intervento e provvedendo insieme con i volontari dei Vigili del Fuoco all’evacuazione delle zone della città a rischio. In
totale 6 persone anziane sole in casa hanno trovato provvisoriamente alloggio alla casa di riposo.
L’intervento a Chiusa, con circa 20 volontari coinvolti, si è concluso alle 5 di questa mattina. In tutto, tra le 20 di ieri sera e le 6 di questa mattina, in tutta la provincia sono stati effettuati 83 interventi di soccorso. 
 Attivazione di 25 unità di soccorso supplementari nelle ore notturne, principalmente in Valle Isarco,
Val Pusteria e Bassa Atesina.
 Alloggi di emergenza per 40 persone a San Candido, stazioni di assistenza per la popolazione e le
forze di soccorso a Vipiteno, Bressanone, Brunico e Chiusa.
 Responsabile organizzativo (ORG) di Bressanone e Brunico per coordinare le attività di intervento.
 Evacuazione sistematica della popolazione a San Candido e Chiusa e assistenza presso gli alloggi di
emergenza.
 83 interventi in tutta la provincia tra le 20 e le 6 per il nostro servizio di soccorso.


Dal Dipartimento della Protezone Civile

È attivo da ieri sera il Comitato operativo della Protezione Civile. Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli in sopralluogo nelle zone colpite Convocazione del Comitato operativo della protezione civile, attivazione dell’unità di crisi, servizio h24 del Contact center a disposizione dei cittadini al numero 800.840.840, invio di un team a supporto della Regione Veneto, particolarmente colpita dalla furia del maltempo.

Sono queste le attività principali messe in campo finora dal Dipartimento della Protezione civile e dall’intero sistema attivatosi fin dai primi minuti dell’emergenza causata dal maltempo abbattutosi su quasi tutto il territorio della penisola italiana tra il 28 e il 30 ottobre. Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli visita le zone colpite, la regione Veneto e la città di Genova.

Il sistema si è attivato al suo massimo grado nella serata del 29 ottobre. Tutte le componenti (in questo caso le Regioni interessate: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Campania, Abruzzo e le Province autonome di Trento e Bolzano) e le strutture operative del sistema di Protezione civile ( Vigili del fuoco, Forze armate, Forze dell’ordine, Organizzazioni di volontariato, Centri di competenza come l’INGV, le aziende di servizi essenziali come ENEL, ENI e TERNA, le aziende di trasporti come RFI, NTV, le Autostrade per l’Italia, e le compagnie di telefonia fissa e mobile come TIM, Vodafone e WindTre, la Banca d’Italia, le Poste Italiane ecc) hanno potuto valutare la situazione partendo dalle effettive condizioni meteorologiche del momento e le previsioni per le prossime al fine di organizzare al meglio la macchina della risposta all’emergenza. […] Prezioso il supporto dei volontari nelle zone colpite dal maltempo, dove sono attivi circa 1500 uomini e donne. Sono state mobilitate 4 colonne mobili partite dalle regioni Piemonte, Lombardia, Marche e Emilia Romagna. Pronte a partire altre 10 squadre per un totale di 80 persone, che verranno impiegate per il post emergenza.

 

Allerta meteo


Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione

Dopo l’alluvione

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

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Maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas, 29 ottobre (in aggiornamento)

Emergenza maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas 

29 ottobre 2018 – In seguito all’allerta meteo e al maltempo che ha interessato l’Italia i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno portato assistenza con interventi di protezione civile alle comunità colpite attivate dai comuni e dalle istituzioni locali.

0re 2130  – Dal Dipartimento protezone Civile –A seguito della forte ondata di maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato alle ore 22.30 il Comitato Operativo presso la sede del Dipartimento a Roma, al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile.


Maltempo Italia - Volontari Anpas 29 ottobre 2018

Toscana
Durante la giornata sono state attivate, dal comune le squadre di volontari della Croce Azzurra Reggello comune per caduta alberi. Si stanno organizzando anche per coprire il notturno
A Scandicci i volontari dell’Humanitas di Scandicci sono stati attivati per una ricognizione dsui tombini di scarico. La Croce Azzurra di Pontassieve è stata attivata sul Comune e nella zona di Rufina, con squadre di motoseghisti, oltre al controllo della situazione di argini e tombinature.

 


Abruzzo

 

I volontari Anpas sono operativi dalle prime ore del pomeriggio con tre squadre a Magliano de’ Marsi, Civitella Roveto, Canistro e Cappelle. Una squadra a Rosciolo dei Marsi rimasta isolata e senza corrente elettrica.

 


Lazio
Le pubbliche assistenze Anpas Lazio sono operative da sabato 27 con l’apertura della Sala Operativa e l’attivazione di 6 pubbliche assistenze Anpas dai Comuni di residenza e dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Data la forte intensità della pioggia e dei ventinumerosi sono stati gli interventi che si sono susseguiti dalla giornata di domenica sino ad oggi.

I territori, in accordo con le rispettive sale operative, vengono periodicamente monitorati con segnalazioni ed interventi da parte dei volontari Anpas atti a favorire il deflusso dell’acqua e/o la rimozione di alberi e rami per il ripristino della circolazione. A causa delle fortissime raffiche di vento tantissimi sono gli alberi caduti o spezzatisi provocando gravi disagi non solo alla circolazione ma anche alle strutture colpite; numerosi anche gli allagamenti causati anche dall’accumulo delle foglie davanti le feritoie delle caditoie ma anche dalla scarsa pulizia delle stesse.

Le attività proseguiranno fino a cessate esigenze dichiarate dai Comuni o dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile. Complessivamente sono 40 per turno i volontari delle pubbliche assistenze Anpas attivate che si alternano; quelle non attivate direttamente hanno comunque reso disponibili operatori in supporto in caso di necessità, mentre altre PPAA hanno garantito, nonostante le pessime condizioni meteo lo svolgimento dei servizi di assistenza per i cittadini. I sindaci dei Comuni più colpiti hanno deliberato, a scopo precauzionale, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado anche martedì 30 ottobre. 

I volontari di K9 Rescue hanno operato con due squadre in contemporanea a Roma, attivati dal Comune, per interventi dovuti ad allagamenti e parecchi alberi caduti che hanno avuto pesanti ripercussioni sul traffico


Liguria
In Liguria i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno, nella nottata di ieri, preso parte al coordinamento del COC a Genova. I volontari Anpas sono stati presenti con 2 squadre la scorsa notte e 2 nella mattinata di oggi in zona Sturla, Polcevera e Torrente Secca.


Sicilia
Le pubbliche assistenze Anpas di Catania e Paternò sono state attivate dalla centrale 118, a Barcellona Pozzo di Gotto dal centro operativo comunale per il controllo del territorio. 


Bolzano

I volontari Anpas della Croce Bianca Bolzano stanno intervenendo con interventi mirati a favore della popolazione nell’intero territorio altoatesino, con l’ausilio di una squadra dell’altra associata Anpas/UST Trento . L’intervento va dalla somministrazione di pasti caldi alla fornitura di coperte e brandine nelle varie strutture che ne fanno richiesta .


Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione

Dopo l’alluvione

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

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Nuovo Codice della Protezione Civile: a Pagani venerdì 19 ottobre 2018 seminario formativo per i volontari di protezione civile

Nuovo Codice della Protezione Civile: a Pagani venerdì 19 ottobre 2018 seminario formativo dedicato al ruolo dei volontari di protezione civile

Pagani - Resilienza sociale, tra il volontariato attivo e le comunità

15 ottobre 2018 – L’incontro, aperto a tutte le organizzazioni di volontariato di protezione civile della provincia di Salerno, si terrà a Pagani, nella sala conferenze dell’Auditorium S. Alfonso de Liguori, venerdì 19 ottobre 2018 a partire dalle ore 10.00. Per Anpas sarà presente Camine Lizza, responsabile protezione civile nazionale.
 
La giornata studio prevede due sessioni. La prima avrà inizio alle ore 10.00 con i saluti istituzionali del sindaco di Pagani, Salvatore Bottone e il presidente di Sodalis CSV Salerno, Agostino Braca. A seguire tavolo tecnico su il “Decreto legislativo 1/2018: novità importanti, frutto di un innovativo percorso di condivisione” con gli interventi di Roberto Giarola, direttore Servizio Volontariato-Dipartimento della Protezione Civile, Claudia Campobasso, dirigente Staff Protezione Civile regionale emergenza e post emergenza, Carmine Lizza, responsabile nazionale Protezione Civile Anpas, Gionata Fatichenti, direttore Emergenze Misericordie d’Italia.
 
Nel pomeriggio previsto un focus group, dalle 14.30 alle 16.00, dedicato a “L’attivazione e l’impegno del volontariato di protezione civile nelle manifestazioni pubbliche (Circolare D.P.C. del 6.08.2018)”
 
Un momento informativo importante per tutte le Organizzazioni di Volontariato della provincia di Salerno di protezione civile, impegnate a formarsi ed approfondire la nuova normativa.
 
I partecipanti riceveranno una pratica raccolta di tutti gli atti normativi prodotta dal CSV Salerno. Insieme al nuovo codice le associazioni potranno consultare anche le ultime circolari del Dipartimento di Protezione Civile che approfondiscono l’impegno dei volontari nell’ambito di manifestazioni pubbliche e la direttiva sui modelli organizzativi e procedurali per garantire alti livelli di sicurezza durante le manifestazioni pubbliche.

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Io non rischio 2018: 13-14 ottobre in 300 piazze

L’ottava edizione della campagna nazionale ideata da Anpas: 440 volontari Anpas in 90 piazze.  Giunta all’ottava edizione, la campagna 2018, si è svolta il 13 e 14 ottobre 2018 in 300 piazze d’Italia e con 3500 volontari di protezione civile.

San Pancrazio

15 ottobre 2018 – Terremoto, maremoto e alluvione le tre tematiche affrontate dalla campagna per un grande obiettivo: diffondere buone pratiche di protezione civile e sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione. Un’idea concepita e proposta da Anpas e subito sposata dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Ingv e da ReLuis, e poi progressivamente allargata ad altre associazioni di protezione civile. 
Come nella precedente edizione, la campagna si è arricchita di eventi legati alla conoscenza dei luoghi e dei rischi realmente presenti sul territorio, attraverso passeggiate urbane sulle tracce dei rischi, caccia al tesoro, eventi sportivi. 

La galleria fotografica su https://flic.kr/s/aHsmtz216Q

La campagna. Io non rischio è una campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile. Ma ancora prima di questo, Io non rischio è un proposito, un’esortazione che va presa alla lettera. L’Italia è un paese esposto a molti rischi naturali, e questo è un fatto. Ma è altrettanto vero che l’esposizione individuale a questi rischi può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza del problema, la consapevolezza delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti. E attraverso conoscenza, consapevolezza e buone pratiche poter dire, appunto: “io non rischio”.

Anpas è stata presente presente in 90 piazze con 440 volontari. “Per noi che, con Reluis e INGV, lo abbiamo proposto più di otto anni fa, e poi sviluppato con il Dipartimento della Protezione Civile, sin dalla prima edizione, Io non rischio è un appuntamento importante”, commenta il presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco. “Per noi è diventata una consuetudine che quest’anno si rinnova e acquista ancora più valore anche alla luce dell’emergenza in Sud Italia: è l’esempio virtuoso di una contaminazione tra volontariato, comunità scientifica e istituzioni”.

“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-associazione Nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Partner scientifici sono, inoltre, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

Sul sito http://iononrischio.protezionecivile.it/ la mappa con tutte le piazze dell’evento

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Genova, crollo viadotto A10: chiuso il campo cucina dei volontari Anpas, ma il cuore resta a Genova

Dall’immediato intervento sanitario ai servizi di assistenza alla persona, attraverso il supporto psicologico e l’allestimento di un campo cucina che ha preparato pasti per le persone rimaste senza casa e per tutti gli operatori coinvolti nel ripristino della zona colpita dal crollo.

Genova 8 settembre 2018 – Si conclude con la chiusura del campo cucina l’assistenza dei volontari delle pubbliche assistenze Anpas per l’emergenza conseguente al crollo del ponte Morandi dello scorso 14 agosto. Mobilitati già dai primi istanti attraverso l’immediato intervento sanitario coordinato dal servizio 118, i volontari che si sono alternati durante le prime 24 ore sono stati oltre 80 con 40 mezzi di soccorso, e hanno prestato i primi aiuti alle persone coinvolte e trasportato i feriti verso i principali ospedali cittadini.

Genova, Ponte Morandi: chiusa la fase di assistenza con il campo cucina

Parallelamente all’intervento sanitario Anpas Liguria ha attivato i servizi di assistenza alla persona, su richiesta della Protezione Civile: il sostegno agli operatori Sipem per il primo supporto psicologico e l’allestimento di un campo cucina che ha preparato pasti per le persone rimaste senza casa, per i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, i soccorritori e tutti gli operatori coinvolti nel ripristino della zona colpita dal crollo.
Le strutture del campo sono giunte a Genova da Anpas Toscana: una cucina mobile di emergenza, tensostruttura, tavoli e panche per la mensa, il tutto montato nel parcheggio messo a disposizione da Ikea subito a ridosso della cosiddetta “zona rossa”.
In funzione già dalla sera del 14 agosto con i primi pasti preparati con la collaborazione della Croce Rossa, tutto il campo è entrato a pieno regime dal giorno successivo grazie al coinvolgimento di 120 volontari che si sono occupati dell’allestimento di tutte le strutture.
Il campo ha continuato la propria attività nei successivi 25 giorni grazie all’impiego di 1.384 volontari delle pubbliche assistenze Anpas provenienti da ogni parte della Liguria, da Ventimiglia a Sarzana.
In questo periodo di attività sono stati preparati 17 mila pasti, di cui circa la metà da asporto, destinati ai centri civici allestiti per ospitare le persone rimaste senza casa.
L’attività del campo è stata a ciclo continuo 24 ore al giorno: dalla preparazione delle colazioni, dei pranzi e delle cene, alla distribuzione anche durante la notte di generi di conforto ai soccorritori impiegati nella zona del crollo, senza dimenticare l’attività di assistenza sanitaria garantita direttamente sul cantiere da un equipaggio con un’ambulanza di soccorso.
Su disposizione della Protezione Civile, il campo è stato chiuso la sera di venerdì 7 settembre e sabato 8 si è proceduto al disallestimento di tutte le strutture grazie all’impiego di 43 volontari.

Genova, Ponte Morandi: chiusa la fase di assistenza con il campo cucina

«Oltre ai volontari intervenuti, il mio ringraziamento particolare va a tutti i volontari che per esigenze diverse sono rimasti nelle pubbliche assistenze liguri a sostenere anche l’intervento di quelli impegnati nell’attività di protezione civile continuando a garantire i servizi sui propri territori» ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas.

Patrik Balza, responsabile protezione civile Anpas Liguria: «È stata un’emergenza molto particolare, in primis perché ha colpito la nostra città. Siamo davvero tutti molto turbati per quello che è successo: il ponte Morandi era percorso da moltissimi di noi quotidianamente anche più volte al giorno e ogni genovese, dopo il crollo, ha pensato che lì sopra sarebbe potuto esserci lui stesso o un proprio caro. Forse è per questo motivo che abbiamo fornito un’assistenza senza limiti di tempo, 24 ore al giorno per quasi un mese in modo continuativo. Siamo chiaramente tutti stanchi, ma abbiamo trovato lo stesso l’energia per andare avanti, forti anche dei semplici “grazie” che abbiamo ricevuto da chi trovava in noi un attimo di distrazione, un sorriso, un momento di calore umano in una situazione che molti hanno definito surreale. Per questo devo ringraziare tutti i volontari intervenuti che hanno dato una risposta davvero eccezionale».

Il presidente Anpas Liguria Lorenzo Risso aggiunge: «Ciò che comporterà questo evento sui trasporti per le nostre pubbliche assistenze ci preoccupa molto, in quanto il ponte era una strada fondamentale per i collegamenti nella nostra regione. Genova non ha strade alternative e la conseguenza sarà quella che si allungheranno, di molto, i tempi di percorrenza verso i centri diagnostici e terapeutici in cui accompagniamo i nostri pazienti. Miracoli in questi casi non se ne possono fare, ma stiamo studiando con le istituzioni soluzioni alternative per minimizzare i disagi. Detto questo, voglio esprimere tutto il mio orgoglio per quanto abbiamo fatto in questo periodo come movimento unito di pubbliche assistenze: oltre al grandissimo sforzo dei nostri volontari nel mandare avanti le attività del campo Anpas, non abbiamo fatto mancare al territorio il nostro quotidiano impegno sia per le emergenze che per i trasporti programmati. Credo fermamente che questo sia un contributo tangibile alla nostra città in un momento così difficile».

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Amatrice, Casa della Montagna: firmata convenzione Anpas-CAI

Casa della Montagna di Amatrice: firmata da Anpas e CAI la convenzione per il finanziamento dell’opera
Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Vincenzo Torti e Fabrizio Pregliasco presso la sede centrale del Cai a Milano.

Milano 6 settembre 2018 – Anpas e Club alpino italiano (Cai) hanno stipulato una convenzione per la regolamentazione dei rapporti economico-finanziari connessi alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice. Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Fabrizio Pregliasco e Vincenzo Torti presso la sede centrale del Cai a Milano.

 

casa montagna Amatrice

Il documento è stato firmato oggi dai rispettivi presidenti Vincenzo Torti e Fabrizio Pregliasco presso la Sede centrale del CAI a Milano.

Le parti, che provvederanno a cofinanziarne la realizzazione, si avvarranno dell’attività del Gruppo regionale Lazio del CAI perché quest’opera di solidarietà veda la sua ultimazione nel rispetto dei tempi previsti. Al via dei lavori manca solo il permesso di costruire da parte del Comune di Amatrice.

La Casa della Montagna, sorgerà nell’area della Scuola Capranica (andata completamente distrutta dal sisma), sarà un luogo ricreativo, sociale e culturale, con al suo interno una palestra per l’arrampicata, zone di informazione, consumazione pasti, pernottamento, aree relax e soprattutto di divulgazione della cultura della montagna e delle attività a essa legate.

La struttura sarà modulare, antisismica, e autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, ospiterà anche la sede della locale Sezione CAI.
I lavori di costruzione sono stati affidati alla Ditta Gaetano Galli di Amatrice in ATI (associazione Temporanea di Imprese) con Opera Costruzioni srl de L’Aquila, in esito alla gara espletata per ragioni di trasparenza, ancorché non richiesta.
Club Alpino Italiano e Anpas avevano entrambe aperto apposite sottoscrizioni per realizzare opere in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

Il Presidente Pregliasco e il Presidente generale Torti hanno espresso la reciproca convinzione che quanto verrà realizzato sarà espressione significativa dello spirito di solidarietà che pervade Anpas e CAI.


L’assegnazione dei lavori

28 agosto 2018 – Un ulteriore passo avanti per il progetto di Anpas e Club alpino italiano di realizzare una Casa della Montagna ad Amatrice.
La costruzione della Casa della Montagna è stata assegnata alla Ditta Gaetano Galli di Amatrice in ATI (associazione Temporanea di Imprese) con Opera Costruzioni srl de L’Aquila. La ditta ha già ricevuto la comunicazione di avvenuta aggiudicazione provvisoria (vincolata alla predisposizione della documentazione prevista dalla legge) per un totale di Euro 562.010,09. L’inizio dei lavori è ipotizzato per il 20 settembre

A due anni dal terremoto una delegazione Anpas (Egidio Pelagatti e Sergio Giusti) e CAI (Fabio Desideri, gli ingegneri Silvio Fabrizi e Marcello Leoni, i Paolo Demofonte e Marco Salvetta) hanno deciso l’aggiudicazione dopo ampia discussione. 

La Casa della Montagna di Amatrice, che sorgerà nell’area della Scuola Capranica sarà una struttura modulare, antisismica, autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, che mima i profili delle montagne circostanti. Sarà la sede della Sezione CAI di Amatrice, un luogo ricreativo, sociale e culturale (con palestra di arrampicata, posto tappa, biblioteca e sala conferenze), in grado di contribuire alla ripresa della vita nei luoghi devastati dal sisma attraverso l’avvicinamento e l’amore per le terre alte.

 

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Amatrice, Casa della Montagna Anpas-CAI: assegnata la costruzione.

Amatrice, Casa della Montagna CAI e Anpas: assegnata la costruzione. Inizio dei lavori il 20 settembre

Casa della montagna di Amatrice: i primi sopralluoghi

28 agosto 2018 – Un ulteriore passo avanti per il progetto di Anpas e Club alpino italiano di realizzare una Casa della Montagna ad Amatrice.
La costruzione della Casa della Montagna è stata assegnata alla Ditta Gaetano Galli di Amatrice in ATI (associazione Temporanea di Imprese) con Opera Costruzioni srl de L’Aquila. La ditta ha già ricevuto la comunicazione di avvenuta aggiudicazione provvisoria (vincolata alla predisposizione della documentazione prevista dalla legge) per un totale di Euro 562.010,09. L’inizio dei lavori è ipotizzato per il 20 settembre

A due anni dal terremoto una delegazione Anpas (Egidio Pelagatti e Sergio Giusti) e CAI (Fabio Desideri, gli ingegneri Silvio Fabrizi e Marcello Leoni, i Paolo Demofonte e Marco Salvetta) hanno deciso l’aggiudicazione dopo ampia discussione.

La Casa della Montagna di Amatrice, che sorgerà nell’area della Scuola Capranica sarà una struttura modulare, antisismica, autosufficiente dal punto di vista energetico e ampliabile nel tempo, che mima i profili delle montagne circostanti. Sarà la sede della Sezione CAI di Amatrice, un luogo ricreativo, sociale e culturale (con palestra di arrampicata, posto tappa, biblioteca e sala conferenze), in grado di contribuire alla ripresa della vita nei luoghi devastati dal sisma attraverso l’avvicinamento e l’amore per le terre alte.

 

 

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Protezione civile: un corso con Samaritan International

Il corso SAM.I. Civil Protection Basic Training: scadenza il 20 agosto

Rescue camp 2017

luglio 2018 Anpas prende parte attivamente ai lavori del Centro di Competenza Civil Protection, costituitosi in seno alla rete europea, allo scopo di far maturare nuove conoscenze e competenze e far accrescere l’esperienza della nostra organizzazione nel settore di riferimento secondo una logica transnazionale.

Partendo dall’esperienza del progetto Flood, è stato formulato un percorso formativo rivolto a tutti i volontari delle associazioni membre di SAM.I con l’obiettivo di accrescere competenze e capacità di futuri team leader in situazioni di emergenze e in previsione di un intervento transfrontaliero.

Il percorso formativo si struttura come segue:

A. modulo teorico in aula – I MODULO 28-29-30 Settembre 2018 (c/o la sede di ASBÖ: Samariterbund Tirol, Seminarzentrum Lofererstraße 20A – 6322 Kirchbichl / Tirol). Per il primo modulo si prevede la seguente programmazione:

  • 28 settembre: Arrivo dei partecipanti entro le ore 18 per la sessione di benvenuto;
  • 29 settembre: Giornata intera di lavori;
  • 30 settembre: Chiusura lavori ore 16 e partenze.

B. un modulo pratico (esercitazione sul campo in situazioni di emergenza) – maggio 2019 (in data da definire).

C. un’esercitazione finale con tutti i volontari formati nelle varie sessioni teoriche in occasione del Rescue Camp – Agosto 2019 (in data da definirsi).

Alla formazione possono accedere, senza costi di partecipazione, 3 volontari per ciascuna organizzazione membra di SAM.I. I costi di viaggio, vitto e alloggio saranno invece a carico dei partecipanti.

Requisito essenziale e imprescindibile per prendere parte al primo modulo teorico di cui al punto A è una conoscenza avanzata della lingua inglese.

Si prega di inviare alla segreteria Anpas nazionale (referente Melania Caccavo – tel. 055303821 – email m.caccavo@anpas.org) entro il 20 agosto p.v. i nominativi e contatti (telefono e email) dei volontari da registrare all’iniziativa.

Si fa presente che per i costi di viaggio (andata/ritorno) è possibile, in collaborazione con la Croce Bianca di Bolzano, condividere il viaggio da Bolzano alla destinazione finale, e viceversa, in pulmino messo a disposizione dalla Croce Bianca.

Qualora il numero delle candidature risultasse maggiore alla disponibilità dei posti riservati ad Anpas, la segreteria nazionale procederà con una selezione basata esclusivamente sull’ordine di arrivo.

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Protezione civile: Angelo Borrelli riconfermato Capo del Dipartimento della Protezione Civile

Protezione civile: Angelo Borrelli riconfermato Capo del Dipartimento della Protezione Civile

18 luglio 2018 Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli è stato riconfermato al vertice della struttura dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Anpas, dai singoli volontari al presidente Nazionale Fabrizio Pregliasco, ai responsabili della Protezione Civile Anpas Carmine Lizza ed Egidio Pelagatti (responsabile operativo), esprime il suo apprezzamento per questa conferma e per la continuità che verrà dato su tutto il percorso che è stato fatto fino ad oggi insieme al Dipartimento della Protezione Civile sia in fase di prevenzione che in emergenza. Un augurio di buona strada da continuare a fare insieme.

Inaugurazione del Magazzino di Protezione Civile

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