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Cosenza: Volontaringioco. In campo 225 volontari, vince ALT

Volontaringioco. In campo 225 volontari, vince ALT

Cosenza, 10 luglio 2019 – È stato vinto, per il secondo anno consecutivo, dall’ALT (associazione Lotta ai Tumori) il torneo di calcio a 5 “Volontaringioco”, promosso dal CSV (Centro Servizi per il Volontariato) della provincia di Cosenza. Il secondo posto è andato alla squadra Fidas Cerisano, il terzo all’ASPA Acri e il quarto all’Anteas Cosenza. Sono stati 225 i volontari, provenienti da tutta la provincia, in rappresentanza di 23 squadre, che si sono sfidati, ieri, sui campi del Real Cosenza in occasione della ottava edizione del torneo. Quest’anno sono scese in campo anche undici donne.
Due i premi speciali assegnati. Il premio “miglior tifoseria” se l’è aggiudicato l’ABIO. Il premio “fair play” è andato a Danilo Zumpano della Fidas Cerisano. A consegnare i premi il presidente e il direttore del CSV Cosenza, Gianni Romeo e Mariacarla Coscarella, i il componente del Comitato direttivo di Volontà Solidale, Flaviano Giannicola e il presidente del CSI (Centro Sportivo Italiano) Giorgio Porro.

La serata si è conclusa con il taglio della torta e i festeggiamenti ai quali hanno partecipato, con grande spirito sportivo, tutte le squadre.

Volontaringioco. In campo 225 volontari, vince ALT

Il servizio di soccorso e assistenza è stato garantito dall’AVAM di Mendicino. Un appuntamento molto atteso, Volontaringioco che ha visto complessivamente, in otto anni, la partecipazione di 1.243 i volontari e 123 squadre.

Le squadre: P. A. ASPA Acri, Pandosia Castrolibero, Anteas Cosenza, Circolo della Stampa Maria Rosaria Sessa, Reparto dei Sorrisi, Fidas Cerisano, Fidas Calabria, Nemo, Avis Spezzano Albanese, AVAM, Medici Cosenza Calcio, VIP, Panafrica, ASD Giovanni Paolo II, Misericordia Scala Coeli, MEDA Calabria, ABIO Cosenza, Stella Cometa, BAMBI, ALT, ASECO, Banco Alimentare Calabria e Azzurra

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Ambulanza Vergante: i primi 30 anni della pubblica assistenza

 Ottava edizione della festa a Nebbiuno dal 26 al 28 luglio 2019 AMBULANZA VERGANTE IN FESTA PER I 30 ANNI DI FONDAZIONE

 

Il presidente del Gruppo Volontari Ambulanza del VerganteDaniele Giaime e il Consiglio direttivo dell’associazione invitano la cittadinanza all’ottava edizione dell’annuale festa che si terrà a Nebbiuno, in Località Madonna della Neve, dal 26 al 28 luglio. Quest’anno la festa è organizzata in occasione deltrentesimo anno di attività della pubblica assistenza Anpas Ambulanza del Vergante.

Il programma è ricco di eventi e prevede per venerdì 26 luglio a partire dalle ore 19.30 la cena con piatti caratteristici preparati dall’associazione Cuochi Alto Basso Novarese e Vco e i dolci dell’associazione Pasticceri del Novarese, e alle 22 la serata di musica con Luca Carrus, uno spettacolo che mira ad arrivare al cuore delle persone che lo vivono attraverso la storia, l’energia e la musica del cantautore emiliano.

Possibilità di cenare anche sabato 27 luglio e dalle ore 22 il Latin Pop Dance Show, spettacolo carico di effetti scenici, intrattenimento e coreografie. Un viaggio nel panorama latin pop dance italiano e internazionale.

 

La celebrazione ufficiale del trentesimo anniversario di fondazione dell’Ambulanza del Vergante si terrà domenica 28 luglio a partire dalle ore 10 con il ritrovo davanti alla sede Centro di Protezione Civile. Alle 10.30 partenza del corteo verso la Chiesa di Madonna della Neve con la presenza della Nuova Filarmonica Invoriese che allieterà la manifestazione.

Dopo la funzione religiosa, che vedrà la partecipazione della Corale San Giorgio di Nebbiuno, si assisterà alla benedizione dei mezzi e ai saluti istituzionali del presidente dell’Ambulanza del Vergante, Daniele Giaime e delle autorità presenti.

A seguire, alle 12.30 pranzo su prenotazione presso l’area feste Madonna della Neve preparato dall’associazione Cuochi Alto Basso Novarese e Vco in collaborazione con l’associazione Pasticceri del Novarese.

A partire dalle 15 porte aperte alla sede dell’Ambulanza del Vergante e diretta “BluRadio Tour”. Pomeriggio di giochi, truccabimbi, attività dei Vigili del Fuoco e Ambulanza del Vergante e dimostrazioni delle unità cinofile.

Alla sera ci sarà la possibilità di cenare e alle 20.30 si terrà l’estrazione dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi. Concluderà la serata la musica rock dei Vascombriccola con un tributo a Vasco.

Il presidente del Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante, Daniele Giaime: «Ambulanza Vergante in festa è un appuntamento a cui teniamo molto e che si rinnova ogni anno. Siamo arrivati all’ottava edizione, musica, buon cibo e la voglia di stare insieme restano i capisaldi di questa nostra festa. Un momento di aggregazione e allegria che permette inoltre al nostro Ente di raccogliere fondi a sostegno delle attività di volontariato. Questa edizione della festa sarà ancora più speciale perché festeggiamo i 30 anni di attività della nostra associazione. Trent’anni di cammino di squadra, con passione e professionalità. Sarà davvero il momento per ricordare i tanti passi avanti fatti dal nostro Ente e per ringraziare i volontari che si impegnano senza sosta. Grazie anche alle tante autorità che parteciperanno, domenica 28 luglio, alle celebrazioni istituzionali del trentesimo anniversario di fondazione. Vi aspettiamo numerosi per festeggiare insieme. Un grazie speciale allo staff che sta lavorando da mesi all’organizzazione di questo importante evento».

Il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante, aderente all’Anpas, può contare sull’impegno di 171 volontari, di cui 77 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 6mila servizi. Si tratta di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, servizi di accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto disabili, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni per un totale annuo di circa 268mila chilometri percorsi. L’associazione ha in organico anche tre dipendenti.

La pubblica assistenza di Nebbiuno dispone di quattro ambulanze, due mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili, cinque mezzi per i servizi socio sanitari e un gommone attrezzato per il salvamento impiegato sulle acque del lago.

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“Salvare vite: volontariato e fiducia” – Fabrizio Pregliasco (presidente ANpas)

“Salvare vite: volontariato e fiducia” – Fabrizio Pregliasco (presidente ANpas)

Un recente sondaggio Ipsos attesta che il crollo della fiducia per le non profit è passato dall’80% del 2010 al 39% odierno.
Anpas si assume la responsabilità di contribuire, con il volontariato di pubblica assistenza, al benessere delle comunità ogni giorno, da oltre 100 anni.
Ne parla Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas

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BUONA STRADA – un progetto per la prevenzione alle dipendenze ed educazione alla sicurezza stradale

BUONA STRADA – un progetto di prevenzione alle dipendenze ed educazione alla sicurezza stradale

Il progetto BUONA STRADA intende contribuire al contrasto di comportamenti scorretti e dannosi per la salute delle persone e con effetti negativi sulla sicurezza stradale. Per combattere l’impatto derivante dagli incidenti stradali e contenere i costi di sistema (sociale e socio sanitario) che ne derivano, la parola d’ordine è “prevenzione”. Proprio per questo motivo Anpas, con questo progetto di rilevanza nazionale, si impegna a contrastare i rischi derivanti da comportamenti nocivi per la salute come il consumo di alcol, di sostanze stupefacenti e l’uso improprio dei cellulari alla guida.

Piazza Anpas

Il progetto di durata 18 mesi promuove una strategia di intervento strutturata capace di produrre, attraverso azioni di diversa natura e dal carattere intersettoriale e multidisciplinare, impatti positivi sulla condotta del target di progetto. In aggiunta, il progetto sarà meritevole di migliorare e potenziare i servizi che la rete di pubbliche assistenze e volontari Anpas presta sui singoli territori, generando ricadute favorevoli in termini di nuovi percorsi di prevenzione e formazione.

Anpas per la realizzazione delle 6 macro-azioni di progetto (gruppi tecnici di lavoro per analisi del fenomeno e delle misure da adottare, formazione di volontari come moltiplicatori dell’azione preventiva, campagna nazionale di prevenzione, azioni pilota su territori/gruppi target, monitoraggio e valutazione, comunicazione e pubblicità) si avvale del prezioso contributo di un pool di collaboratori.

Fra i collaboratori esterni alla rete figurano: ACI (Automobile Club D’Italia), AIASF (associazione italiana assistenti sociali), Ordine Assistenti sociali Calabria, Ordine Assistenti Sociali Sardegna, Società della Salute area pratese, Università Verde Bologna/associazione Antartide, Coordinamento Toscano Gruppi Auto Aiuto, associazione Cerchio Blu (in soccorso dell’emergenza). Fra i collaboratori interni alla rete Anpas vi sono: Comitati regionali Anpas Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta, Veneto, Croce Bianca di Bolzano, Croce Bianca di Tesero (TN).


 h3 dooTIntervento realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2018 a valere sul Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore di cui all’art.72 del decreto legislativo n.117/2017


Documenti

Abstract

Modello E

Modello D

Nota aggiornamento (ultimo trimestre 2020)

Nota aggiornamento (primo trimestre 2021)

 

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Convegno Fiaso: l’intervento di Fabrizio Pregliasco (Anpas)

Convegno Fiaso: l’intervento di Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas

11 luglio 2019 – Il volontariato organizzato in Italia si occupa di soccorso e assistenza da oltre 100 anni e lo fa in modo sempre professionale”.
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, al convegno Fiaso “Si può continuare a garantire un servizio equo e sostenibile in tutta Italia grazie a una condivisone del volontariato insieme ai professionisti, garantendo una qualità della formazione e con meccanismi che oggi la riforma del Terzo Settore ci permette di attuare in modo coordinato”.

 

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Anpas in Turchia, il diario di Alessandro: giorno 2

Il diario di Alessandro, giorno 2: Anpas si presenta all’AFAD in Turchia

10 luglio 2019 – Ultimo giorno in Turchia. Anche se le regole di questo Stato e la carenza di organizzazione rendono complicato lo sviluppo del volontariato organizzato, il popolo turco è molto generoso e tutti i cittadini hanno un forte senso di comunità.

Il diario di Alessandro, giorno 2: Anpas si presenta all'AFAD in Turchia (1)

Qui le persone vanno fiere di aver ospitato oltre 4 milioni di profughi siriani e considerano questa loro accoglienza un elemento di orgoglio nazionale, nonostante in alcune regioni la popolazione siriana superi ormai in numero quella turca. Ed é proprio in questo campo che l’AFAD, sebbene sia un’istituzione giovane, ha dimostrato grandi capacità di intervento e gestione. Di questo e di altro abbiamo parlato di prima mattina, davanti ad un vero caffè espresso, negli uffici dell’Ambasciata Italiana di Ankara.

Prima di partire verso l’aeroporto infatti, non potevamo non accogliere l’invito del primo segretario dell’ambasciatore, e console ad Ankara, che ci ha accolto con estrema cortesia e ci ha ascoltato con interesse, e al quale abbiamo potuto presentare le nostre associazioni e le nostre attività. Graditissimo è stato anche il giro dell’ambasciata e del suo giardino, accompagnati dal segretario, con le sue spiegazioni e i suoi racconti sulla storia della Turchia.

"Il volontariato in protezione civile": Anpas si presenta all'AFAD in Turchia, il diario di Alessandro

“No! Airport! Late!”. La nostra permanenza in questo paese si conclude con un tour in pulmino dell’affascinante città vecchia, che il nostro gentile autista Sinan, palesemente entusiasta ed impaziente di mostrarci le bellezze del suo paese, ma evidentemente inconsapevole dei nostri problemi di tempo, ha deciso in autonomia di regalarci, sulla via per l’aeroporto. Poi però, alla proposta di fermarci per gustare un buon caffè turco, nostro malgrado, non abbiamo potuto fare altro che deludere in modo deciso le sue buone intenzioni.
Fiumicino. Dopo aver salutato a rate tutti i compagni di viaggio, in attesa del breve volo verso casa, il pensiero torna ai giorni appena trascorsi. Oggi non so dire quale sia, e se c’e, la differenza che abbiamo fatto in termini pratici. So però che ognuno di noi oggi torna a casa con dei nuovi orizzonti, ancora più motivato e più consapevole della bellezza e dell’importanza di ciò che facciamo nella nostra quotidianità. Ho sempre creduto che, ogni qual volta qualcuno di noi cresce in consapevolezza, il mondo fa un passo in avanti: forse è questa la vera differenza che possiamo fare.
Grazie a chi mi ha dato l’opportunità di vivere questa esperienza e a chi mi ha supportato e sostenuto.
Gate open

– Alessandro Benini

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La riforma del terzo settore spiegata bene. I numeri di Capacit’Azione

www.cantiereterzosettore.it.

In 6 mesi di attività, formati oltre 1.380 esperti sulla riforma del terzo settore in tutt’Italia con oltre 80 appuntamenti e 580 ore di docenze. In crescita le visualizzazioni sulla sezione web dedicata alla riforma del terzo settore, segnalata sul sito della Camera dei deputati e visitata da oltre 13.000 utenti in un solo mese.

10 luglio 2019 Oltre 80 appuntamenti in tutta Italia, 580 ore di formazione con quasi 40 docenti (di cui 20 junior) e 60 ospiti tra rappresentanti dei centri di servizio per il volontariato, forum territoriali e istituzioni locali: sono questi alcuni dei numeri dei primi 6 mesi di attività (da gennaio a giugno 2019) di “Capacit’Azione”, il programma di formazione nazionale sulla riforma del terzo settore. Grazie al progetto realizzato dal Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con il Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet, sono stati finora formati 1.386 esperti che saranno, a loro volta, divulgatori sui territori sulle novità legislative, per orientare gli enti del terzo settore in questa fase di cambiamento. Realizzati in tutto 4 degli 8 moduli previsti. Alla formazione in aula, inoltre, si aggiunge una piattaforma ricca di materiali, video lezioni, slide, approfondimenti e forum con i docenti. Su fad.capacitazione.it, lo strumento per la formazione a distanza del progetto, si sono registrati 1.478 utenti. Si contano, inoltre, 152.538 accessi effettuati da 781 persone.

Una delle ambizioni del progetto è di accompagnare la formazione di qualità rivolta agli esperti a una serie di azioni divulgative rivolte a tutti sulla riforma del terzo settore. Raggiungere, quindi, un numero sempre più alto di enti del terzo settore e sostenerli in questa delicata fase di cambiamento, offrendo loro strumenti comprensibili per orientarsi nella nuova normativa.
Per questo motivo dal 20 dicembre 2018 è attivo il sito web del progetto www.cantiereterzosettore.it. Dal 28 maggio 2019 è diventato un contenitore di news, approfondimenti, video-focus, tutta la normativa completa, un calendario di eventi sempre aggiornato e soprattutto “La riforma. Istruzioni per l’uso”, una guida online facile e gratuita per orientare gli enti di terzo settore tra le novità della nuova normativa. Si tratta di un’apposita sezione con oltre 80 schede realizzate da un gruppo di esperti composto da commercialisti, avvocati e ricercatori tutte le innovazioni della riforma. La sezione è stata segnalata anche sul sito della Camera dei Deputati nella sezione Affari Sociali come utile strumento per conoscere ‘tutte le innovazioni della riforma del terzo settore’ grazie alle ‘interpretazioni degli aspetti più controversi’.
In sei mesi, il sito è stato visitato da oltre 17.500 utenti per un numero complessivo di pagine visualizzate di oltre 110.000 e più di 80.000 visualizzazioni uniche. Considerevole anche la durata media delle oltre 28.000 sessioni di quasi 4 minuti: questo significa che gli utenti che visitano il sito leggono con attenzione i contenuti. I numeri risultano in crescita esponenziale dalla pubblicazione del nuovo sito: in poco più di un mese (dal 28 maggio al 30 giugno) risultano più di 77.000 visualizzazioni di pagina per oltre 13.000 utenti.

Oltre il 70% delle visualizzazioni di pagina dell’ultimo mese sono della sezione “La riforma. Istruzioni per l’uso”. Se la media mensile dei visitatori da gennaio a maggio, quindi, era di circa 1.000 utenti, dalla messa online di tutti i contenuti della riforma, la cresc ita è esponenziale, passando a 13.000, superando di fatto il numero di visite totale dei mesi precedenti. Il mese di giugno, quindi, ha contribuito per oltre il 75% al numero delle visite totali. In concomitanza con la pubblicazione del nuovo sito, sono online anche le pagine facebook, twitter e linkedin di Cantiere terzo settore, in cui trovare aggiornamenti e notizie, e che in meno di un mese stanno raggiungendo ottimi risultati di insight.


Il progetto “Capacit’Azione” è realizzato con la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali. Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono Italia, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie. È finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’articolo 72 del Codice del terzo settore – decreto legislativo 117/2017).

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Liguria: preoccupazione del volontariato per la messa a bando dei trasferimenti intraospedalieri

CRI, Anpas e CIPAS non possono rimanere inerti di fronte al rischio che le proprie sedi e ancor più le proprie attività a favore dei vulnerabili e dei più bisognosi, vengano compromesse o, ancor peggio, chiuse.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Speriamo nella ragionevolezza della Regione Liguria nel trovare una soluzione che preservi la storia del volontariato e che soprattutto continui a valorizzare le peculiarità del volontariato ligure”

IL COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO – Consultazione preliminare di mercato servizi di trasporto sanitario e materiale biologico
Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Liguria, Anpas – Comitato Regionale Liguria e Cipas, presenti sul territorio con oltre 16 mila volontari e 190 sedi, esprimono forte preoccupazione per l’avvio delle procedure, comunicate dalla Regione Liguria, di mettere a bando i trasferimenti intraospedalieri e, successivamente, i trasporti dei dializzati, i trasporti ordinari e le dimissioni programmate.

La Corte di Giustizia UE, con due recenti pronunce, ha introdotto nel catalogo dei servizi da assegnare mediante convenzionamento, la figura del trasporto in ambulanza qualificato.

Nonostante le aperture manifestate dall’Unione Europea, favorevole al mantenimento del volontariato, la Regione Liguria ha interpretato in maniera estremamente restrittiva tale nuovo istituto, ad esclusivo deterioramento delle associazioni del volontariato sanitario che, storicamente nei nostri territori, hanno mantenuto e garantito costante e immediata assistenza ai cittadini.

La regione in cui l’ambulanza impiega meno tempo ad arrivare sul luogo del soccorso è infatti la Liguria, la quale riesce ad intervenire, in media, in un arco di tempo di 15 minuti. Questo primato è merito esclusivamente del volontariato sanitario che, con le sue ambulanze e le molte sedi, ha mantenuto un servizio così importante, ma che oggi viene messo profondamente in discussione dalla interpretazione restrittiva della Regione Liguria.

Mettere a gara una parte preponderante delle attività dei volontari (CRI, Anpas e CIPAS), con il rischio elevato di favorire pochi soggetti, toglie l’ossigeno essenziale alle nostre storiche sedi, costruite con l’aiuto prezioso dei cittadini e mantenute vitali da generazioni di giovani e meno giovani, donne e uomini.

I presìdi di volontariato in molte realtà, soprattutto dell’entroterra, costituiscono l’unica struttura organizzata atta a fornire a tutta la popolazione prevenzione contro i pericoli e rappresentano il punto di riferimento per le attività di natura socio-assistenziale.

L’odierna società non può permettersi di perdere questa preziosa espressione del principio di sussidiarietà, senza subirne un danno grave.

CRI, Anpas e CIPAS, nel pieno rispetto dei loro princìpi, nel ribadire la propria estraneità al dibattito politico in corso in questi giorni, non possono tuttavia rimanere inerti di fronte al rischio che le proprie sedi e ancor più le proprie attività a favore dei vulnerabili e dei più bisognosi, vengano compromesse o, ancor peggio, chiuse.

Ci uniamo quindi agli appelli rivolti da numerosi sindaci della Regione, affinché vengano urgentemente trovate soluzioni che salvaguardino non solo l’economicità della spesa sanitaria, ma anche l’imprescindibile diritto degli ammalati e dei bisognosi ad un servizio di qualità ed alla sopravvivenza del volontariato.

Sicuramente saremo, come sempre in questi mesi, presenti all’incontro convocato da A.Li.Sa. il 12 luglio, per manifestare ancora una volta il nostro disagio.

Il Presidente Anpas Liguria
Lorenzo Risso

Il Presidente CRI Liguria
Maurizio Biancaterra

Il Presidente CIPAS
Antonio Pizzolla

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“Il volontariato in protezione civile”: Anpas si presenta all’AFAD in Turchia, il diario di Alessandro

“Il volontaraiato in protezione civile”: Anpas si presenta all’AFAD in Turchia, il diario di Alessandro

9 luglio 2019 – “Come avrei fatto senza il preziosissimo lavoro di quelle mitiche donne dell’ufficio nazionale di Anpas?”. Questa è la domanda che mi ha accompagnato durante tutto il viaggio di 13 ore, fatto di 3 aerei e 4 aeroporti, passato a rivedere e ripassare le tre ore di presentazioni preparate al volo nei soli 6, frenetici ed ansiogeni giorni che hanno separato il preavviso dalla partenza.
AFAD, acronimo di un nome turco che significa Autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri, in pratica la Protezione Civile della Turchia, ha chiesto al nostro Dipartimento di Protezione Civile di poter conoscere l’esperienza italiana di volontariato e formazione in protezione civile. Questo è il motivo per cui il Dipartimento ha deciso di mandare una delegazione formata da due funzionari, un volontario della Croce Rossa Italiana, un volontario FIR-CB Marche e un volontario di Anpas, a presentare il volontariato di protezione civile nella sede AFAD di Ankara. Questo è il motivo per cui, alle 11 di sabato mattina, un messaggio diceva: “puoi andare in Turchia Domenica prossima?”. E questo è come inizia una movimentata settimana di preparazione.
In un mix tra lavoro, meeting su skype, confronti whatsapp, raccolta di presentazioni, traduzioni, telefonate, questioni logistiche e una buona dose di ansia, finalmente, arriva Domenica e finalmente, un po’ a Roma, un po’ ad Istanbul e un po’ ad Ankara, incontro tutti i miei colleghi e compagni di viaggio. Poiché per tutti noi la giornata di trasferimento è stata impegnativa, decidiamo di conoscerci meglio a cena seduti intorno ad un tavolo di uno dei ristoranti vicini al nostro hotel, iniziando così ad assaggiare le specialità culinarie di questo paese, mentre ci confrontiamo sulle aspettative e discutiamo l’agenda di lavoro dei giorni successivi.

Primo giorno di lavoro. Entrare dentro un moderno ed imponente edificio di un’agenzia del governo turco certamente non può far calare l’ansia da prestazione che ci accompagna da una settimana, ma sicuramente molte delle nostre preoccupazioni si smorzano di fronte all’accoglienza a noi riservata dai giovani e sorridenti funzionari AFAD, protagonisti con noi di queste giornate di condivisione.
Poi è un attimo. Si inizia a parlare, e si scopre che molte delle preoccupazioni che ci siamo portati dietro erano totalmente infondate: formalità, lingua, presentazioni, aspettative, capacità, adeguatezza. Alla fine la giornata scorre, e tra presentazioni, domande, coffee break, discussioni, pranzo alla mensa interna ed una graditissima visita guidata alle nuovissime e modernissime strutture operative della sede dell’AFAD, arriviamo presto a conclusione del programma. Prima di rientrare verso l’hotel accompagnati dal nostro autista Sinan, però, una domanda importante dobbiamo farla noi: “che ristorante ci consigliate per stasera?”.

Anpas in Turchia con il DPC

Secondo giorno di lavoro. Ancora provati dalla quantità di buonissime specialità turche che il gentile cameriere ci ha presentato sulla tavola della cena, saliamo sul pullmino guidato da Sinan in direzione AFAD. Ci piacerebbe sapere che cosa abbiamo mangiato ieri sera, ma poiché in quel ristorante l’unica lingua parlata è il turco, abbiamo optato per un comodo “fai tu”, mangiando e bevendo tutto ciò che veniva lasciato sul tavolo e delegando a Google Translate le poche interazioni necessarie.
Anche se il fatto di avere da presentare per tre ore Anpas e il suo sistema di protezione civile, in inglese, ad un’istituzione di un altro paese fosse fonte di tensione, il fatto di essere “sulla stessa barca” insieme agli altri colleghi e compagni di avventure è stato certamente di sollievo. Vedere poi l’interesse e la curiosità dei nostri interlocutori turchi ha definitivamente scacciato ogni ansia e la giornata di presentazioni è trascorsa serenamente fra colonne mobili, formazione e principi e valori delle nostre associazioni. E così, senza neanche accorgercene, tra saluti e ringraziamenti reciproci, siamo arrivati alla fine di queste giornate, decisamente stimolanti ed entusiasmanti. Ma la nostra esperienza ad Ankara, invece, non si è ancora completamente conclusa…

– Alessandro Benini

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Anpas Piemonte, PROVE DI EMERGENZA CON EVACUAZIONE ALLA SYNTHOMER DI SANT’ALBANO STURA

Anpas Piemonte, PROVE DI EMERGENZA CON EVACUAZIONE ALLA SYNTHOMER DI SANT’ALBANO STURA

9 luglio 2019 – Il 4 luglio, presso lo stabilimento della Synthomer di Sant’Albano Stura nel cuneese, si è svolta una realistica simulazione di emergenza con ritrovamento di persona ferita nel locale caldaie e in concomitanza la prova di evacuazione del personale dipendente dell’azienda.
La simulazione è avvenuta con il supporto di alcuni formatori di Anpas Piemonte per testare le procedure di emergenza e di soccorso previste nell’ipotesi in cui si verifichino eventi simili.
 

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L’attività dello stabilimento Synthomer di Sant’Albano Stura è indirizzata all’ottenimento di resine sintetiche per l’industria delle vernici ed è soggetta a diversi tipi di rischio. La Synthomer, molto attenta alla prevenzione, prevede la presenza oltre che del responsabile o reperibile dell’emergenza anche di una squadra gestione delle emergenze e di addetti al primo soccorso, adeguatamente addestrati e formati e dotati di attrezzatura idonea.
 
Come scenario dell’esercitazione è stata simulata la rottura di una tubazione durante un intervento di manutenzione nella centrale termica dello stabilimento. Il manutentore, che si trovava su una scala, veniva investito da olio diatermico riportando ustioni sul corpo e possibili trami dovuti alla caduta. L’infortunato è stato trovato a terra da uno dei dipendenti che prontamente ha attivato la catena dei soccorsi.
Gli istruttori Anpas Piemonte, che durante l’anno hanno svolto presso la Synthomer incontri formativi con dimostrazioni pratiche di primo soccorso, hanno assistito alla simulazione fornendo ai partecipanti, al momento del debriefing, importanti valutazioni e rimandi.
Anpas Piemonte ha inoltre messo a disposizione un truccatore di lesioni e ferite, che ha reso la simulazione più verosimile, un’autombulanza e un equipaggio di volontari soccorritori.
Tali esercitazioni sono altamente formative e fondamentali per garantire il corretto coordinamento delle diverse figure coinvolte nell’emergenza e per assicurare la migliore risposta sanitaria.
 
Gianni Mancuso, responsabile della Formazione Anpas Piemonte: «La tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori è una priorità e Anpas Piemonte, attraverso la formazione sul primo soccorso aziendale e la simulazione di scenari, si impegna a mantenere standard elevati. La collaborazione con la società Synthomer nasce positivamente un anno fa fino ad arrivare lo scorso 4 luglio a una simulazione di emergenza, con ferito, con il coinvolgimento anche di un’ambulanza dei Volontari del Soccorso di Clavesana».
 
Danilo Pellegrino, amministratore Synthomer Specialty Resins Srl: «Nella nostra società la cultura della sicurezza è radicata ed è un elemento che riteniamo particolarmente importante. Abbiamo visto come il migliorare queste prove di emergenza, rendendo gli scenari più verosimili e facendoci supportare dai formatori Anpas, soccorritori che quotidianamente operano sul campo durante le emergenze reali, sia un valore aggiunto. Queste esercitazioni servono per mettere le persone in condizione di affrontare al meglio quegli scenari, se mai dovessero realizzarsi. Riteniamo che iniziative come questa, che vedono il coinvolgimento di formatori di primo soccorso, siano importanti al fine della sicurezza e della prevenzione e che siano un reciproco arricchimento. L’esperienza con Anpas, iniziata lo scorso anno, è risultata molto produttiva e ha avuto una risposta positiva da parte del personale coinvolto. La nostra intenzione è di proporre almeno una volta all’anno questo tipo di esercitazioni».
 

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