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Anpas su Milleproroghe

Milleproroghe: “Quale futuro può avere il nostro Paese se non investiamo su donne e giovani?”

Firenze, 17 febbraio 2011. Nessuna novità di rilievo per Volontariato e Terzo Settore sul fronte del Decreto Milleproroghe approvato ieri dal Senato: nessun rifinanziamento del Fondo sulla Non Autosufficienza, del Servizio Civile nazionale, del 5 per mille per le Organizzazioni di Terzo Settore e delle Tariffe Postali per le onlus.

Secondo il Presidente nazionale Anpas Fausto CasiniQuesto provvedimento non risponde ai problemi della crisi, ma è solo il tentativo del Governo di mettere una “toppa ai buchi” della Legge di Stabilità. Nessuna stabilizzazione per il  cinque per mille che il Governo continua a considerare come un dono, e non come una forma di sostegno economico basato sulla fiducia dei cittadini. Restano inascoltate le richieste del Terzo Settore, ossia quei soggetti che affrontano in modo concreto molte delle problematiche di questa crisi, a partire dalla crescente disoccupazione giovanile e femminile. Quale futuro può avere il nostro Paese se non investiamo su donne e giovani?

Anpas ritiene quindi urgente un’inversione di tendenza da parte del Governo attraverso una valorizzazione dei soggetti della società civile. “Il contenimento della spesa pubblica – conclude Casini – non deve essere realizzato col taglio delle spese sociali, ma attraverso la lotta alle logiche clientelari e la razionalizzazione delle spese e delle attività delle Pubbliche Amministrazioni”.


Altri articoli
Protezione civile: la preoccupazione per il Milleproroghe

Anpas condivide le preoccupazioni e le perplessità del Capo Dipartimento Gabrielli e si augura che, come scritto anche da Simone Andreotti, Presidente della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile, alla Camera, “si faccia un passo indietro per garantire alla protezione civile italiana quegli strumenti fondamentali per continuare ad operare al meglio”….continua su http://www.anpasnazionale.org/categoria-news-pc/256-protcivpreoccupazionemilleproroghe.html

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Manifestazione Croce Azzurra Ca’ Nova: Anpas Liguria non scende in Piazza

Anpas LIGURIA NON SCENDE IN PIAZZA

comunicato stampa

   

Genova, 17 febbraio 2011 – Anpas Liguria (associazione Nazionale pubbliche assistenze – Comitato Regionale Liguria), soggetto che raggruppa più dell’80% delle pubbliche assistenze presenti sul territorio della Regione Liguria, prende le distanze dalla manifestazione indetta dalla P.A. Croce Azzurra di Ca’ Nova (non aderente ad Anpas n.d.R.) e non scenderà in piazza il prossimo 19 febbraio.

 

Gli 8.600 volontari ed i 400 dipendenti delle pubbliche assistenze aderenti dell’Anpas, quotidianamente impegnati, a garantire i servizi in favore della cittadinanza, pur ammettendo che non sempre le risorse sono adeguate e non mancano problemi, non credono che le soluzioni si possano trovare attraverso le manifestazioni di piazza o, peggio ancora, con il  mancato rispetto delle regole.

 

Confidano invece che dal proseguimento del continuo rapporto e confronto con le istituzioni e gli altri soggetti del sistema del soccorso e trasporto sanitario, si possano trovare adeguate risposte e soluzioni, non solo di contenuto economico nonostante i tagli da più parti annunciati, per continuare a garantire ai cittadini liguri l’attuale livello dei servizi.

 


 

 

Genova, le pubbliche assistenze in piazza per un futuro migliore

 

Genova. Le pubbliche assistenze scendono in piazza sabato mattina per chiedere un futuro migliore e la possibilità che la loro figura professionale venga riconosciuta.

A partire dalle ore 9.30 di sabato piazza De Ferrari vedrà la concentrazione di autisti e militi delle croci cittadine. L’idea della manifestazione è partita dalla Croce Azzurra Ca’ Nuova, dopo il blitz con le multe per il lavoro nero scoperto dagli ispettori del lavoro.

(da www.genova24.it)

 

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Milleproroghe: il Volontariato resta inascoltato su 5 per mille e tariffe postali

COMUNICATO STAMPA CSV.net

 

Il Senato approva il Milleproroghe: il volontariato resta inascoltato su 5 per mille e tariffe postali.

 

Un 5 per mille ridotto e snaturato e nessun reintegro delle agevolazioni al non profit per le tariffe postali: questo è quanto ha deciso oggi il Senato con il voto di fiducia posto al maxi emendamento di conversione in legge del Decreto Mille proroghe.

Ora il testo andrà alla Camera ma non c’è più tempo per le modifiche.

Il 2011 è iniziato: non è solo l’anno che l’Europa ha deciso di dedicare al volontariato, ma è anche il decimo anniversario dall’introduzione nell’art., 118 della nostra Costituzione, di quel principio di sussidiarietà che dovrebbe esortare le Istituzioni a sostenere le attività delle Organizzazioni di Volontariato e di tutto il non-profit.

Questo 2011 non poteva iniziare peggio per tutte quelle associazioni che hanno bisogno di aiuto, mentre invece aspettano ancora la pubblicazione degli elenchi e l’erogazione delle risorse che nel 2009 i cittadini decisero di devolvere loro con la dichiarazione dei redditi” – afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

Il 5 per mille è diventato un fondo statale ridotto e vincolato, non per scelta dei cittadini ma per i decreti dei vari Governi e delle Leggi finanziarie”.

Per il 2011 infatti i fondi del 5 per mille saranno vincolati a un tetto di 400 milioni, apparentemente uguale a quello degli anni precedenti, ma con un ulteriore vincolo fissato ad un massimo di 100 milioni (già presente nella Legge di Stabilità di dicembre 2010), per l’assistenza e il sostegno ai malati di SLA, un fondo nato per una giusta causa ma che non ha nulla a che vedere con il 5 per 1000, libera scelta del contribuente.

Si crea così un brutto precedente che snatura il 5 per mille, limitandone in parte e arbitrariamente l’entità e la destinazione.

Le notizie non sono positive anche per le tariffe postali: dopo il taglio del 1 aprile del 2010, siamo ancora in attesa del decreto che avrebbe dovuto attuare le promesse di un parziale e ridotto reintegro delle agevolazioni.

Rispetto ai 50 milioni stanziati lo scorso anno, quest’anno il fondo è fissato a 30 milioni, destinati a volatilizzarsi se non si approverà quel decreto.

Non ci interessa una guerra fra poveri – continua Marco Granellima a volte è forte il sospetto che il Volontariato sia sempre l’ultima ruota del carro. Sono stati trovati 5 milioni per l’ennesima proroga sulle multe delle quote latte, 15 milioni per riportare nei consigli comunali i consiglieri a 60 anziché 48 e gli assessori a 15 anziché a 12, 33 milioni per contributi ad enti lirici e sinfonici, 90 milioni per crediti d’imposta a operatori e imprese cinematografiche, 30 milioni per la diffusione della tecnologia televisiva digitale, …”

Tutto questo accade grazie a provvedimenti triturati nella logica dei voti di fiducia e dei maxiemendamenti del Governo, che impediscono una scelta di voto a quei parlamentari, raggiunti in questi giorni dagli appelli di tantissime associazioni, più sensibili alla nostra causa, come i 300 che appartengono l’Intergruppo Sussidiarietà ma che di fronte a queste situazioni decidono di arrendersi ad altre logiche.

In un anno che dovrebbe essere speciale per il Volontariato le associazioni continuano ad avere tante pacche sulle spalle e uno scarso sostegno. Chiediamo – conclude Granelli – che Parlamento e Governo, prima che finisca il 2011, approvino la legge di stabilizzazione del 5 per mille, incontrino il volontariato e diano alcuni segnali concreti, realizzando le richieste contenute nel Manifesto del Volontariato Italiano approvato Dall’Assemblea del 5 dicembre 2009.

Forse la gente riacquisterà così un po’ di fiducia nella politica e nelle istituzioni”.

 

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Welfare e Accesso ai Servizi: incostituzionale le Legge della Regione Friuli V.G.

 

Trieste, 9 febbraio – La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le disposizioni sui destinatari del welfare della Regione Friuli Venezia Giulia, che individuavano dei requisiti per l’accesso ai servizi, approvate nel 2009 dal Consiglio regionale. Per la Corte, tali disposizioni creano ”discriminazioni”.

La Corte ha dichiarato l’illegittima’ costituzionale dell’articolo 4 della legge regionale 6 del 2006 modificato con la legge regionale 24 del 2009 dalla maggioranza di centrodestra. Il testo di legge, si legge nella sentenza, ”introduce inequivocabilmente una preclusione destinata a discriminare tra i fruitori del sistema integrato dei servizi concernenti provvidenze sociali fornite dalla Regione i cittadini extracomunitari in quanto tali, nonche’ i cittadini europei non residenti da almeno trentasei mesi”.

 

(fonte: ANSA)

 

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FAD: I rischi per il personale volontario e professionista dei servizi di urgenza ed emergenza territoriale

“I rischi per il personale volontario e professionista dei servizi di urgenza ed emergenza”.

L’iniziativa è riivolta ai responsabili sanitari delle associazioni di Volontariato, per favorire una cultura della prevenzione verso i principali rischi di tipo biologio e non.
Il corso è promosso dalla società Doc Congress impegnata nell’organizzazione di eventi in campo medico e scientifico ed ha avuto il patrocinio di Anpas.
Il responsabile scientifico del progetto è Fabrizio Pregliasco, vicepresidente nazionale Anpas e responsabile nazionale Sanità.
La partecipazione al corso è completamente gratuita e consentirà il riconoscimentodi 3 crediti ECM, per le persone che seguiranno le due ore di formazione.

 


 

Contenuti

  1. La prevenzione dei rischi per il personale volontario e professionista dei servizi di urgenza ed emergenza territoriale  –  Il quadro normativo
  2. Il rischio Biologico – Esposizione professionale al rischio biologico

Il progetto di formazione a distanza (FAD) si rivolge ai medici che operano nelle associazioni di Volontariato.
L’attività di pronto soccorso a livello territoriale espone gli operatori ( volontari e professionisti) ad una serie di rischi per la salute da non sottovalutare. Un rischio legato alla movimentazione dei carichi, rischi legati all’infortunistica stradale e un elevato rischio infettivo. Infatti le modalità operative del soccorso, l’ambiente, spesso ostile, e la mancata conoscenza della storia del paziente unite al fatto che proprio in questa fase molte malattie infettive non evidenziano un quadro clinico definito. Tutto ciò determina la necessità di costruire una solida consapevolezza negli operatori dell’entità di questo rischio incombente e una serie di nozioni e protocolli da adottare nella routine quotidiana. E’ determinate infatti che certi comportamenti diventino automatici in quanto nel contesto dell’emergenza ogni paziente deve essere considerato a potenziale rischio di trasmissione di patologia infettiva via sangue o contatto diretto. Nel corso verranno illustrati i principi generali della prevenzione stressando soprattutto il problema del rischio infettivo e in particolare la possibilità di attuare una prevenzione vaccinale verso alcune patologie infettive che deve attuarsi mediante l’effettuazione di rischiami di vaccinazioni già eseguite o l’effettuazione di cicli vaccinali da iniziare. Questi elementi, spesso misconosciuti, potranno essere così riportati dai direttori sanitari degli enti ai propri operatori nell’ottica di un miglioramento delle qualità e sicurezza del lavoro prestato sui mezzi di soccorso.

Scaletta degli argomenti affrontati

  • La valutazione dei rischi nel contesto dei servizi di emergenza-urgenza
  • La peculiarità dell’attività del personale addetto al soccorso
  • I principali rischi
  • Movimentazione dei carichi
  • Infortunistica stradale
  • Rischi ambientali
  • Rischio infettivo
  • Le principali malattie infettive contraibili in servizio
  • Le vie di trasmissione delle malattie infettive
  • Principi di prevenzione delle malattie infettive
  • I dispositivi di protezione individuali
  • Le vaccinazioni raccomandabili
  • Considerazioni conclusive

Autori

  • Dott. Fabrizio Pregliasco

Obiettivi

Obiettivo del progetto formativo è quello di fornire ai responsabili sanitari che operano nelle associazioni di Volontariato un aggiornamento di elevato livello scientifico sui rischi per il personale volontario e professionista dei servizi di urgenza ed emergenza territoriale, con l’obiettivo di favorire la diffusione di una cultura della prevenzione nei confronti dei principali rischi di tipo biologico e non biologico.

 

Destinatari

Medico Chirurgo di tutte le discipline e si rivolge fino a 1000 destinatari

 

ECM e durata

Corso di formazione a distanza accreditato ECM: 3 crediti formativi. Il corso è valido su tutto il territorio nazionale.

Durata totale prevista attività e/o moduli: 2 ore

 

Accesso:

Il corso è gratuito, l’erogazione inizierà prossimamente e terminerà il 31 dicembre 2011

Iscriversi al corso e accedere alla piattaforma dall’indirizzo www.elacademy.eu/index.php

 

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5 per mille: ultimo appello di CSV net

Il 5 per mille 2011 avrà un tetto di 300 milioni.

Come sapete la Legge di stabilità approvata il 7 dicembre 2010 aveva fissato per il  5 per mille un tetto di 100 milioni, un quarto di quello degli anni precedenti e del fabbisogno stimato.
Il Decreto n. 225 del 2010, approvato dal Governo il 23 dicembre e pubblicato in GU il 29 dicembre, ha aggiunto a quel tetto altri 200 milioni e, per ristabilire la quota a 400 (come negli anni precedenti) ha infine utilizzato i 100 milioni già presenti nella legge di stabilità 2011 ma vincolati alla ricerca e all’assistenza dei malati di SLA.
Il Decreto si trova oggi all’esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato e giungerà in aula per la presentazione e il dibattito il prossimo 10 febbraio mentre dal 15 al 18, si terrà la discussione e la votazione degli emendamenti.
Anche a seguito delle pressioni del mondo del volontariato e del terzo settore numerosi Senatori, che ringraziamo, hanno presentato in Commissione emendamenti tendenti a riportare il 5 per mille a 400 milioni.
E’ necessario e urgente sollecitare tutti i senatori affinchè nei prossimi giorni in Commissione e in aula votino a favore di questi emendamenti, restituendo al volontariato e terzo settore la parte di 5 per mille tolta lo scorso dicembre” – afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet. “Invitiamo quindi tutti – conclude – ad inviare urgentemente il maggior numero di appelli, via e mail o fax agli indirizzi dei senatori dei proprio collegi o conosciuti”.


Aderisci alla campagna su CSVnet

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Forum Terzo Settore, Andrea Olivero confermato Portavoce

ASSEMBLEA NAZIONALE DEL FORUM DEL TERZO SETTORE

Olivero confermato Portavoce e Casini Componente del Coordinamento

Forum Terzo SettoreRoma, 4 febbraio 2011 – “In una fase così difficile per la vita del Paese sia sotto il profilo sociale sia sotto quello morale, il Forum ddl Terzo Settore si impegnerà senza riserve per dare voce ai tanti italiani che ancora credono nel futuro e testimoniamo quotidianamente con il loro impegno e la loro responsabilità il valore della solidarietà e della sussidiarietà”. Così Andrea Olivero immediatamente dopo il voto dell’Assemblea Nazionale che lo ha oggi riconfermato portavoce del Forum del Terzo Settore per il prossimo biennio.

L’assemblea ha deciso l’ampliamento del numero dei membri del Coordinamento Nazionale, che passano da 14 a 20. A farne parte sono stati eletti: Lucio Babolin (Cnca), Franco Bagnarol (Movi), Rita Battaglia (Federconsumatori), Pietro Barbieri (Fish), Paolo Beni (Arci), Fausto Casini (Anpas), Irma Casula (Modavi),  Antonio Di Matteo (Mcl), Alessandro Geria (Anolf), Giampaolo Gualaccini (Cdo Opere Sociali), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Filippo Fossati (Uisp)  Michele Mangano (Auser), Sergio Marelli (Focsiv), Paola Menetti (Lega Coop Sociali), Bruno Molea (Aics),  Nirvana Nisi (Ada), Juri Pertichini (ArciRagazzi), Michele Rizzi (Acli), Leonardo Sacco (Misericordie), Elide Tisi (Federsolidarietà).

Maurizio Mumolo e Domenico Iannello sono stati riconfermati in qualità rispettivamente di direttore e tesoriere.

 

Sono stati anche votati tre ordini del giorno:

– uno di adesione alle manifestazioni pubbliche del 13 febbraio a tutela della dignità della donna

– uno sul decadimento dell’etica pubblica e sul costante scavalcamento delle regole istituzionali;

– uno di solidarietà alle popolazioni di Egitto e Tunisia che lottano per l’affermazione della democrazia ed alle associazioni impegnate in quei Paesi.

 

Leggi gli ordini del giorno

 

 

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5permille: Ripristinare lo stanziamento di 400 milioni

5 PER MILLE: RIPRISTINARE LO STANZIAMENTO DI 400 MILIONI
Questa la richiesta del Forum del Terzo Settore ai componenti le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato

E’ iniziato il dibattito nelle Commissioni congiunte Affari Costituzionali e Bilancio (S 2228), per la conversione in legge del Decreto 225/2010, il cosiddetto Milleproroghe.
Al suo interno è previsto uno stanziamento di 300 milioni di euro per il 5 per mille, 100 milioni in meno rispetto alle risorse destinate negli anni scorsi.

Con una lettera inviata oggi il Forum del Terzo Settore ha chiesto ai Senatori componenti entrambe le Commissioni di presentare emendamenti al Decreto affinché vengano reintegrati i fondi destinati al 5 per mille.
Nella missiva si ricorda anche che presso il Senato e la Camera è depositato un progetto di Legge (S1366 e C1955) bipartisan che ha trovato una sostanziale unanimità circa la stabilizzazione del 5 per mille anche grazie, viene sottolineato, all’azione dell’Intergruppo parlamentare Sussidiarietà.

Comunicato stampa n. 01/2011

Roma, 25 gennaio 2011

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MODELLO EAS. APERTA UNA FINESTRA FINO AL 31 DICEMBRE 2012

MODELLO EAS. APERTA UNA FINESTRA FINO AL 31 DICEMBRE 2012

 Nelle scorse settimane si è tenuto un Tavolo di incontro tra Agenzia delle Entrate e Forum del Terzo Settore.

 

Tra i temi all’ordine del giorno anche la questione del Modello EAS e chiarimenti rispetto all’applicabilità dell’istituto della remissione in bonis. 

Ieri l’Agenzia delle Entrate ha diramato la risoluzione n. 110/E/2012 (come da allegato) che riesamina il perimetro dell’applicabilità dell’istituto della remissione in bonis per gli enti che non abbiano ancora provveduto all’invio del modello EAS, confermando il termine del 31 dicembre 2012 (30 settembre a regime) per l’annualità corrente, versando contestualmente la sanzione pari a euro 258,00, fermo restando il possesso dei requisiti previsti dall’articolo 2, comma 1 del D.L. n. 16 del 2012.

Fonte- Forum Terzo Settore

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