L’intervento di Fausto Casini (presidente Nazionale Anpas) al festival nazionale del volontariato, Lucca, 12 aprile 2013 nel convegno: LA PROVA DEL WELFARE: FAMIGLIE, COMUNI, TERZO SETTORE
“Noi siamo imprenditori del volontariato e costruiamo attività nell’ambito della cura e del sociale. Dobbiamo chiedere che si costruiscano le condizioni affinché si sposti lavoro vero nell’ambito della cura. E questo avviene anche facendo volontariato. Il volontariato costruisce modelli ed è incubazione di nuove attività lavorative nell’ambito della cura. Il lavoro, la libertà degli individui, la cura, il benessere sono i temi della società. E allora, come volontariato o Terzo settore, dobbiamo immaginarci di essere il pezzo di una narrazione. Per cambiare la cultura che c’è in questo paese sfruttando l’esercizio che facciamo sul territorio. Sposta di più la cultura della narrazione dei volontari che raccontano della loro esperienza che parlare della centralità del volontariato. Come non ci sono risorse nell’ambito della cura, non ci sono risorse nell’ambito del lavoro, dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile. Non stiamo chiedendo solo l’attenzione ai diritti dei cittadini e il rispetto della costituzione, ma anche delle tutele per il lavoro delle persone.
Siamo così sicuri che la difesa delle identità sia il punto di riferimento principale e non è più importante difendere le attività di volontariato e aiutare la loro capacità di cambiare nel tempo per adeguarsi a costruire nuovi modelli di presenza sui territori nelle attività di cura e di sviluppo sostenibile?
Fausto Casini, Presidente Anpas
Il video del convegno
Anche quest’anno Anpas ha concesso il patrocinio alla terza edizione del Festival del Volontariato “Villaggio Solidale” che si terrà a Lucca dall’11 al 14 aprile 2013.
Si lavora qui per ingentilire i cuori: come partecipare
PERNOTTAMENTI AL CAMPO – Nel campo, che sarà allestito a Bologna presso il Parco Nord, i volontari e le volontarie delle pubbliche assistenze potranno pernottare in tende, dalla notte di venerdì 24 maggio a quella di sabato 25 maggio compresa.
Anpas allestirà alcune tende che metterà a disposizione ma che non saranno sufficienti ad ospitare tutti i volontari presenti. Per questo motivo sarà offerta la possibilità, previa autorizzazione, di portare proprie tende da montare e da mettere a disposizione anche di altri volontari. Coloro che pernotteranno al campo dovranno dotarsi di sacco a pelo, torcia e brandina. Nel caso non foste dotati di brandine potrete comunicare le vostre esigenze alla Segreteria nazionale Anpas per valutare una possibile soluzione.
Vi invitiamo ad inviare 24 aprile 2013 la SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CAMPO (da scaricare QUI) alla segreteria nazionale Anpas (tel. 055/30.38.21 fax 055/37.50.02 – email:segreteria2@anpas.org referenti: Benedetta Brugagnoni e Mirco Zanaboni), specificando per ogni nominativo le esigenze richieste (pasti, pernottamento). Per le schede che perverranno oltre tale termine non sarà possibile garantire il pernottamento al campo. Tutte le tende allestite al campo saranno necessariamente da rimuovere al massimo entro domenica 26 maggio.
PRENOTAZIONI PASTI Tutti i volontari, anche quelli che pernotteranno in hotel, hanno la possibilità di pranzare e cenare presso il campo di Protezione Civile (Bologna, Parco Nord), dal pranzo di venerdì 24 a quello di sabato 25 maggio. La cena di sabato sarà offerta invece a Mirandola (MO), al termine dell’incontro dei volontari intervenuti nel sisma dello scorso anno. Grazie all’importante lavoro di ricerca di contributi svolto dal Comitato Regionale Anpas Emilia-Romagna, tutti i pasti distribuiti durante il Meeting (sia a Bologna che a Mirandola) saranno offerti dall’organizzazione. Sarà comunque necessario per le associazioni prenotare i pasti utilizzando la SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CAMPO da inviare alla Segreteria nazionale Anpas entro il 24 aprile.
Al fine di evitare sprechi (coerentemente con l’adesione di Anpas alla strategia Rifiuti Zero) e per permettere la partecipazione dei volontari del numero più ampio di associazioni, vi chiediamo di confermare i pasti effettivamente necessari ed a segnalare prontamente ogni variazione.
Le ISCRIZIONI, sia per quanto riguarda i pernottamenti al campo(con tenda propria o di Anpas nazionale) che per quanto riguarda i pasti, sono valide SOLO SE confermate dalla Segreteria di Anpas per scritto.
PRENOTAZIONI ALBERGHIERE – La gestione delle prenotazioni alberghiere è stata affidata all’agenzia Bologna Congressi Convention and Travel (Tel. 051 6375142 fax 051 6375149 email dpariali@bolognawelcome.it referente: DONATELLA PARIALI) La sistemazione alberghiera è prevista in alberghi di categoria 4 stelle, in una residenza universitaria e nel campeggio adiacente al Parco Nord (tariffe e distanze, dalle sedi del Meeting, sono inserite nella schede di prenotazione). Le prenotazioni potranno essere fatte online, attraverso la sezione specifica del sito www.bolognawelcome.com oppure inviando all’Agenzia la SCHEDA DI PRENOTAZIONE ALBERGHIERA debitamente compilata.
DAL MOMENTO CHE SI TRATTA DI UN PERIODO DI ALTA STAGIONE, PER LA CONCOMITANZA CON UNA FIERA INTERNAZIONALE, INVITIAMO A CONFERMARE QUANTO PRIMA LE PRENOTAZIONI.
LE RICHIESTE SARANNO ESAUDITE SOLO SULLA BASE DELLE DISPONIBILITA’
A ricevimento della scheda compilata, Bologna Congressi CONVENTION AND TRAVEL provvederà all’invio a mezzo fax o e-mail di una proposta di prenotazione con indicate le modalità di pagamento contenente tutti i riferimenti della struttura prenotata. Nella scheda allegata trovate precisate le modalità organizzative per il pagamento e la conferma della prenotazione – Scarica la QUI la scheda di prenotazione
L’iniziativa ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed i Patrocini di Regione Emilia-Romagna, Province di Bologna e di Modena e Comuni di Bologna e Mirandola.
Anche quest’anno Anpas ha concesso il patrocinio alla terza edizione del Festival del Volontariato “Villaggio Solidale” che si terrà a Lucca dall’11 al 14 aprile 2013.
A Roma la conferenza stampa di lancio per l’edizione 2013 del “Festival del volontariato”A Roma la conferenza stampa di lancio per l’edizione 2013 del “Festival del volontariato”La conferenza stampa nazionale per il lancio del “Festival del volontariato – Villaggio Solidale” (Lucca, 11-14 aprile 2013) si terrà martedì 26 marzo 2013, ore 11, a Palazzo Altieri (Sala degli Arazzi) in Piazza del Gesù 49 (Roma). “Dalla solidarietà riparte l’Italia”. E’ questo il messaggio che arriva dal Festival. I quattro giorni di eventi di – e con – il volontariato italiano. Il Festival verrà presentato nel corso della conferenza stampa da: Edoardo Patriarca (Presidente del Centro Nazionale per il Volontariato), Giovanni Maria Flick (Presidente Emerito della Corte Costituzionale), Linda Laura Sabbadini (Direttore del Dipartimento delle Statistiche Sociali e Ambientali dell’Istat) e Stefano Cerrato (Coordinatore dei Comitati Territoriali presso Banco Popolare).
Villaggio Solidale è un cantiere aperto alla città. Categorie economiche, amministrazioni locali, associazionismo locale e nazionale saranno protagonisti del progetto in un percorso partecipato che continuerà fino alla vigilia dell’evento. Il Comune di Lucca ha annunciato che il Comune adotterà a breve un protocollo di intesa con il Cnv per rafforzare l’impegno sui temi della solidarietà.
Il protocollo di intesa è stato firmato dal presidente del Cnv Patriarca e dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e prevede un rafforzamento della collaborazione fra i due enti. In particolare il Cnv e il Comune di Lucca, che ne è socio fondatore ed è rappresentato presso il Comitato di Indirizzo del Cnv dall’assessore Carla Reggiannini, promuoveranno nei prossimi anni iniziative congiunte per la valorizzazione del ruolo e della cultura del volontariato nel territorio comunale e svolgeranno insieme attività periodiche aperte alle cittadinanza sulle evoluzioni del welfare locale. Stretta la collaborazione anche per al co-promozione dell’edizione 2013 di Villaggio Solidale, il Festival del Volontariato, per il quale il Comune metterà a disposizione i propri spazi e un sostegno logistico in fase di definizione. “Abbiamo scelto di firmare questa intesa -ha dichiarato il sindaco di Lucca Tambellini- in coincidenza con il primo anniversario della scomparsa di Maria Eletta Martini, fondatrice del Cnv e figura di spicco della storia politica lucchese e italiana a cui la Camera dei Deputati ha dedicato un omaggio lo scorso 12 dicembre. Proprio a lei e alla sua memoria per il futuro del Paese -ha aggiunto Tambellini- dedicheremo l’evento di apertura del Festival del Volontariato l’11 aprile. Una rassegna di idee, testimonianze, documenti storici che dimostrano come l’eredità politica e culturale di Maria Eletta Martini sia oggi fondamentale per la rinascita del nostro Paese”. In coincidenza dell’anniversario della morte della Martini, la famiglia ha voluto che si celebrasse una S. Messa di suffragio e di preghiera aperta a tutti coloro che vorranno partecipare. Si svolgerà sabato 29 dicembre, alle ore 18 nella chiesa di S. Marco.
In 150mila per la giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie
17 marzo 2013 – Erano in centocinquantamila: un fiume di persone ha invaso ieri Firenze, raccogliendo l’invito dell’associazione Libera, di cui Anpas è partner, in memoria delle vittime di mafia.
‘Non uccideteli una seconda volta’, è il messaggio lanciato da don Ciotti. Novecento i nomi ricordati da un megafono lungo tutto il percorso del corteo partito dalla Fortezza da Basso e arrivato fino al palco allestito davanti allo stadio comunale.
I volontari delle cinque pubbliche assistenze fiorentine hanno garantito il servizio di soccorso sanitario, con squadre di protezione civile e organizzato tre momenti di ristoro per i 600 familiari delle vittime giunti a Firenze per i due giorni della manifestazione.
Perché ieri Firenze e i famigliari delle vittime delle mafie hanno ricordato che ricordato “Bisogna ricordare cos’è la bellezza, imparare a riconoscerla e a difenderla”.
La fotogallery della manifestazione
La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
L’intervento dei volontari Anpas in cifre – Dal 20 maggio al 27 ottobre sono intervenuti 2137 volontari Anpas provenienti da tutta Italia, suddivisi in 21 contingenti. 12.647 giornate di volontariato, 126.470 ore di servizio (circa 10 ore al giorno). Le attività – 15 cinofili, 207 in cucina, 47 tra responsabili di campo e responsabili nazionali, 73 addetti all’impiantistica (elettricisti, idraulici, magazzinieri), 1261 addetti alla logistica, 165 tra medici, infermieri, soccorritori, 228 impegnati nelle attività di segreteria (sale operative, segreterie di campo), 141 a supporto della popolazione (psicologi, animatori, educatori).
“Solo insieme ce la possiamo fare. Siete la ragione di orgoglio di questo Paese”, così il presidente della Regione Vasco Errani ha ringraziato i 3.500 volontari e rappresentanti della Protezione civile intervenuti al “Paladozza” di Bologna alla manifestazione “Una giornata per dire grazie”. L’incontro, voluto dalla Regione, è stato organizzato per rendere pubblico il ringraziamento da parte delle istituzioni a tutti coloro che si sono impegnati e messi all’opera fin da subito dopo il terremoto che nel maggio scorso ha colpito l’Emilia-Romagna, provocando 28 morti e 397 feriti e producendo danni in 57 Comuni.
L’incontro è iniziato con il ricordo di Giovanni Barone volontario Anpas della pubblica assistenza Castelfranco Emilia al quale tutto il paladozza ha tributato un lungo applauso commosso. Lo ha ricordato l’Assessore alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli “un amico che è andato avanti, l’uomo che teneva insieme la cucina da campo”.
“Quando serve noi ci siamo”, ha sottolineato nel suo intervento dal palco l’assessore Gazzolo, sottolineando che “ogni anno, dal 20 al 29 maggio, si terrà la ‘Settimana della Prevenzione’”.
Con un messaggio letto dalla presidente Costi – anche il ringraziamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Mi unisco – ha scritto – al tributo di gratitudine che la Regione Emilia-Romagna intende offrire ai tanti uomini e donne delle istituzioni, del volontariato e delle diverse componenti del sistema della Protezione Civile accorsi con grande senso del dovere e umana generosità a prestare aiuto e assistenza ai concittadini colpiti dal sisma, testimoni esemplari di quello spirito di partecipazione e solidarietà che costituisce il fondamento di una forte società civile. Come ho più volte sottolineato, si tratta dell’Italia migliore”.
Marcello Giumina (Presidente del Comitato regionale del volontariato) ha ringraziato le famiglie dei volontari “che sopportano la nostra assenza, lunga a volte mesi. E grazie a quel 75% dei volontari che sono intervenuti, e grazie a quelli che oggi sono rimasti a presidiare i territori”.
Simone Andreotti (Presidente Consulta nazionale del volontariato) ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “noi ci siamo sempre e lo zaino è sempre pronto. Quello di oggi è un momento per continuare a guardare avanti. Importante il sentirci parte di una squadra: c’è molto da fare e ci saremo sempre”.
Giorgia, studentessa liceo Galiei di Mirandola ha ringraziato tutti i volontari presenti “il terremoto ci ha fatto capire che il mondo non è fatto di persone indifferenti. Grazie a tutti quelli che ci hanno preso per mano e ci hanno accompagnato per farci tornare alla normalità”.
Il capo dipartimento di Protezione Civile Franco Gabrielli ha sottolineato che la Protezione Civile “è tutto quello che vediamooggi, oggi aldilà dei colori ed è la migliore manifestazione di quello che è la Protezione civile. E’ tutto ciò che vediamo qui dentro: amministratori, tecnici, volontari, forze dell’ordine. Abbiamo scoperto di essere più forti di alcune miopie, abbiamo immaginato un percorso virtuoso. Siamo partiti da lì. Ora abbiamo bisogno di una legge più attenta alla protezione civile. Oggi debbo dire grazie al Presidente di questa regione che ci è stato vicino più forte delle miopìe degli altri”. Il Capo Dipartimento si è poi congedato con un proverbio africano: “se vuoi correre veloce corri da solo, se vuoi andare lontano, cammina insieme”.
Il presidente Vasco Errani ha parlato di “emozione e riconoscenza”, rivolgendosi ai volontari e agli operatori che hanno riempito il Paladozza in rappresentanza di tutto il sistema di protezione civile regionale e nazionale. “Dentro di voi ci sono valori importantissimi”, ha detto Errani. “Siete stati protagonisti di una grande prova di solidarietà e di amore. Il terremoto ci ha insegnato che la verità è più forte di ogni propaganda e la verità è ciò che abbiamo fatto, insieme. Ora ricostruiremo le nostre case, le nostra città, le nostre fabbriche e lo faremo impedendo che la criminalità organizzata metta le mani sulla ricostruzione”.
Durante la manifestazione sono state ripercorse tutte le tappe più importanti dell’intervento del sistema nazionale regionale e locale di Protezione civile: dai primi soccorsi la notte del 20 maggio, all’allestimento e gestione dei campi di assistenza alle persone sfollate fino alle misure avviate per la ricostruzione e la ripresa nelle province colpite.
Il prossimo appuntamento è il 24/27 maggio, sempre a Bologna con il meeting nazionale della Solidarietà Anpas!
Le cifre dell’impegno
Assistenza alla popolazione.
Il picco dell’accoglienza si è registrato nella settimana dal 7 al 12 giugno quando è stata data ospitalità a 15.031 persone: 3.217 in 55 strutture al coperto, 1.753 in 250 alberghi, oltre 10 mila in 36 campi allestiti dalle colonne mobili dell’Emilia-Romagna, di 13 altre Regioni e di 7 associazioni nazionali di volontariato.Solo la Colonna mobile regionale dell’Emilia-Romagna è intervenuta nella gestione o cogestione di 24 campi. Numeri che è possibile tradurre concretamente ricordando i 17.450 posti letto preparati in 1.825 tende, i 230 servizi igienici mobili allestiti e le oltre 30 cucine che hanno sfornato più di 7 milioni di pasti. Sono 21 mila, di cui 7.000 emiliano romagnoli, i volontari intervenuti. Hanno messo in campo un impegno pari a 200 mila giornate/uomo.
Verifiche di agibilità e rilievi dei danni. I Vigili del fuoco hanno svolto circa 57 mila sopralluoghi speditivi, oltre a operazioni di soccorso, demolizioni e messa in sicurezza di edifici pericolanti. A queste ultime attività hanno dato un contributo anche le Forze Armate, con l’impiego medio di 330 unità di personale e 60 mezzi. Alle verifiche speditive si sono affiancati i circa 42 mila sopralluoghi con la compilazione della scheda Aedes (necessaria per il ripristino e il pagamento dei danni) condotti in soli circa 2 mesi da 1.690 squadre di rilevatori composte da 3.200 tecnici, intervenuti a titolo volontario e provenienti da tutta Italia per controlli su abitazioni, scuole, uffici, imprese, depositi ed edifici a uso ricreativo. In totale, per concludere le verifiche sull’agibilità degli edifici e il rilievo del danno sono state effettuate 6.300 giornate lavorative.
Le opere provvisionali. Alle circa 160 opere provvisionali immediatamente disposte dalla Dicomac (la Direzione di comando e controllo che viene attivata solo a seguito di grandi emergenze), sono seguite le 1.298 autorizzate dal Commissario delegato alla ricostruzione, pari a un investimento di oltre 140 milioni di euro. Si tratta di opere fondamentali per il ritorno alla normalità e la progressiva riduzione delle zone rosse dei centri storici: riapertura della viabilità; eliminazione degli elementi di rischio esterno che impedivano il rientro nelle abitazioni agibili; ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e la salvaguardia da danni irreversibili di beni collettivi.
Le scuole. Il terremoto di maggio ha provocato danni in 450 edifici scolastici. Il 17 settembre gli studenti hanno potuto iniziare regolarmente l’anno scolastico. Per oltre 250 edifici si sono svolti interventi di riparazione, mentre sono stati attivati 30 prefabbricati modulari (che saranno utilizzati fino all’inizio del prossimo anno scolastico) e 28 edifici scolastici temporanei (per le scuole che non potranno essere riparate entro il prossimo settembre).
La sicurezza. Forze dell’ordine e Corpi dello Stato sono stati impegnati non solo nelle attività di soccorso alla popolazione, ma anche in funzione antisciacallaggio e per i controlli sull’ordine pubblico. 800 i Carabinieri mediamente in servizio ogni giorno, a cui si sono aggiunti oltre 4.000 forestali e più di 9.000 operatori delle Polizie locali. Al loro fianco, un ruolo importante è stato svolto anche dagli agenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
Sanità. La Sanità regionale, il 118 e il Servizio veterinario si sono immediatamente attivati. Nelle strutture ospedaliere di Modena sono stati attivati diversi Punti medici avanzati che hanno erogato assistenza sanitaria alle popolazioni.Durante l’emergenza, sono stati evacuati 619 pazienti degli ospedali di Mirandola, Carpi e Finale Emilia (Modena) e Bondeno (Ferrara) e 420 persone anziane e disabili ospitate nelle strutture sociosanitarie, cui si sono aggiunti anche circa 1.700 anziani e disabili, precedentemente assistiti a domicilio.
Sociale. Numerose le iniziative intraprese dai Servizi sociali, che hanno anche visto in campo – grazie anche alla collaborazione con gli ordini professionali – assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali ed educatori.
Continuità amministrativa. Più di 2.200 dipendenti di Comuni e Province sono giunti in Emilia da tutta Italia per contribuire a garantire la continuità amministrativa e i servizi dati ai cittadino dagli enti locali colpiti dal sisma.
“Comunità ed economia solidale per il Mezzogiorno”. Questo è il tema del Seminario interregionale che apre la nuova edizione di FQTS 2013 : percorso di formazione per i quadri del terzo settore meridionale promosso dal Forum del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. Tre giorni di incontro dedicati a promuovere cambiamento e sviluppo sociale per giungere all’individuazione di esperienze sociali ed economiche solidali e sostenibili attuate dalle comunità locali nelle regioni del Mezzogiorno italiano.
Il periodo di forte crisi che sta attraversando il nostro Paese ci impone di rivedere e mettere in discussione l’attuale modello di sviluppo, e ragionare su un modello alternativo fondato su principi di valore quali la partecipazione civica, la gratuità, la felicità, il benessere equo e sostenibile, la legalità, il rispetto dei diritti. Un modello quindi che metta al centro lepersone e i loro bisogni reali, a partire dalle comunità e dai territori. Perché questo accada è necessario un investimento sulla formazione, capace di produrre cambiamento culturale e sociale per rendere i soggetti coinvolti (organizzazioni, docenti, mondo accademico e territori) consapevoli di quanto si può fare con i beni disponibili.
La giornata di venerdì sarà improntata ad illustrare le linee guida del nuovo percorso formativo, valorizzando in particolar modo il tema dello sviluppo del capitale umano e sociale per la crescita del sud. I lavori di sabato saranno invece declinati sui temi della crisi e dell’economia solidale, con uno sguardo particolare alle migliori pratiche di innovazione sociale e sostenibilità attivate nel Mezzogiorno.
La domenica sarà incentrata sulle attività laboratoriali: comunicazione sociale, progettazione, ricerca-azione con un focus di presentazione ed analisi del lavoro sugli indicatori di progresso e benessere (BES), svolto da CNEL e ISTAT.
Domenica 3 marzo nel corso del laboratorio per la comunicazione verrà proiettato e discusso il documentario: Questa è L’Aquila, realizzato da Anpas e Shoot4change.
28 gennaio 2013 a Firenze presso il cinema Odeon (piazza Strozzi) alle ore 21, la presentazione del film “Trashed”, con Jeremy Irons. Anpas ha dato il suo patrocinio.
Un documentario che segna un altro passo importante verso la piena presa di coscienza sulla necessità di un cambio di rotta mondiale rispetto al modello consumistico e capitalistico sfrenato che ha generato ad oggi solo invivibilità , insostenibilità, disastri ambientali e distruzione del pianeta.
I rifiuti ne sono la dimostrazione piu’ evidente e tangibile: collocati alla fine di un processo di consumo spinto lineare e non circolare, rappresentano oggi in questo sistema viziato solo qualcosa di cui doversi sbarazzare in qualsiasi modo. E i governi non vogliono capire che una via ecosostenibile circolare, alternativa alla distruzione della materia, e’ l’unica che potra’ salvare il pianeta.Questo film, da non perdere, è un contributo significativo che farà discutere molto e, c’e’ da giurarci, sarà osteggiato e boicottato dai circuiti cinematografici nazionali legati alle grandi lobbies.
JEREMY IRONS parla del film TRASHED, in un’intervista al “Guardian” dell’11 dicembre2012: L’attore vincitore di un premio Oscar spiega il motivo per cui ha viaggiato per il mondo mettendoin evidenza i problemi ambientali provocati dai nostri rifiuti. Jeremy Irons, l’attore vincitore diun premio Oscar, ha collaborato con la produttrice britannica Candida Brady per la produzione diun nuovo lungometraggio documentario dal titolo Trashed, per “scoprire l’estensione e gli effettidel problema globale dei rifiuti, mentre viaggia per il mondo attraverso bellissime destinazionicontaminate dall’inquinamento”….Volevo aiutare a creare un film su di un soggetto di realeimportanza sociale. Candida Brady ed io abbiamo parlato di vari soggetti possibili, ma nessuno,sentivamo, poteva essere paragonato al problema dei rifiuti, che ci influenza tutti, e che, a dispettodelle evidenze e delle ricerche disponibili, non è stato seriamente affrontato. Credo che una iniziativa nazionale di gestione dei rifiuti dovrebbe venire progettata e attuata daogni governo. Non per bruciarli o seppellirli ma per progettare ed incoraggiare la loro riduzione ericiclaggio. Questo periodo in cui la disoccupazione cresce sembra idealmente adatto alla creazione di unanuova industria capace di guardare avanti che potrebbe essere profittevole e creare nuovi posti dilavoro. Se diventassimo leader nel mondo nella tecnologia del riciclo, allora l’esperienza potrebbeessere esportata per il mondo. Il film è veramente critico nei confronti dell’incenerimento e degli inceneritori, in particolareverso le diossine che essi rilasciano nell’atmosfera. Il pericolo delle diossine nel nostro ambiente, sulla catena alimentare e sui i nostri corpi è difficileda illustrare, dato che non sono visibili ad occhio nudo. Il tempo trascorso in Vietnam mi hapermesso di vedere il risultato provocato dalla loro presenza in grandi quantità, e quindi di capiremeglio l’insidiosità delle quantità più piccole di esse che hanno trovato accesso nelle nostre vitee nei nostri corpi……..Così la verità è che la quantità reale delle emissioni di diossine provenientidagli inceneritori rimane sconosciuta….Infine, è importante ricordare che, nel passato, la ricercamedica generalmente ha indagato solo sugli effetti di queste sostanze in alti dosaggi, mentrerecentemente è stato evidenziato che le diossine hanno un effetto sui feti a dosi veramente basse. La sua visita di San Francisco alla fine del film la dipinge ampiamente come un faro disperanza – un posto che “fa la cosa giusta” quando si tratta di gestione dei rifiuti. Quali altriesempi di “speranza” e di buone pratiche può fare? Fortunatamente, molti. Ci sono cose meravigliose che accadono per il mondo. Dalla Nuova Scoziaa Kerala, da Bristol a Melbourne, e perfino nelle Filippine, rifiuti zero è in agenda. Penso chesia particolarmente stimolante quando le comunità non aspettano di essere istruite su cosa fare,ma semplicemente vanno avanti a farlo. Nel nord d’Italia molti paesi e città hanno usato la loroiniziativa e raggiunto il 70% di RD, in alcuni casi, in meno di un anno. Quando faceva indagini per il film, quali erano le sue fonti per trovare informazioni eispirazione?C’era per esempio un libro, un film, o un documento accademico, che l’hainfluenzata particolarmente? Candida Brady ha collezionato un ammontare incredibile di ricerche su questo soggetto. Miha passato informazioni se e quando ne avevo bisogno. Ci sono più di 81 documenti scientificiselezionati da specialisti del settore pubblicati nel sito del film, molti dei quali fonti per il film. Penso che lei sarebbe concorde nel dire che il documento che l’ha turbata maggiormente è statouno studio del 2009 sul sangue del cordone ombelicale, che ha trovato fino a 232 sostanzeindustriali fatte dall’uomo e inquinanti presenti in un bambino addirittura prima di essere nato.Dieci su dieci neonati mostravano di avere diossine clorurate nel loro sangue. Cosa vuole che la gente faccia una volta visto il film? Vorrei che indagassero se esiste o no la pianificazione di un inceneritore nella loro area, e senel caso esistesse, si opponessero. Vorrei che facessero pressione sui loro parlamentari per una legislazione finalizzata a ridurrei rifiuti e a regolare la produzione degli imballaggi, specialmente le plastiche contenentitossine non dichiarate, in particolare nei casi in cui l’imballaggio viene usato per il cibo el’acqua imbottigliata. Vorrei che eliminassero tutto l’imballaggio al momento dell’acquisto,spingendo così il problema un passo indietro verso i produttori. Vorrei che usassero la loroingenuità per scoprire come ridurre rifiuti sia a casa che nel posto dove lavorano.
Anche quest’anno Anpas ha concesso il patrocinio alla decima edizione di TERRA FUTURA, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità Firenze, Fortezza da Basso, dal 17 al 19 maggio 2013. “UNA NUOVA GOVERNANCE PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA EUROPEA” il titolo della decima edizione.
Firenze, 30 aprile 2013 – Dal 17 al 19 maggio 2013, a dieci anni dal primo Forum Sociale Europeo, torna alla Fortezza da Basso di Firenze Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale.Al centro della manifestazione – promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente – le buone pratiche di vita, di governo e di impresa all’insegna della sostenibilità. Prodotti, progetti e percorsi per lo più nati dal basso, che oggi – tanto sul piano teorico quanto su quello pratico -, si rivelano percorsi obbligati, non solo alternative possibili. Terra Futura vuole anche in questa decima edizione alimentare il dibattito su un modello diverso di sviluppo e avanzare proposte concrete per nuovi modi di vivere, consumare, coltivare, abitare, produrre, viaggiare, comunicare, governare…La rassegna espositiva sarà organizzata secondo diverse sezioni tematiche: Abitare naturale (edilizia sostenibile, prodotti e tecnologie costruttive a basso impatto ambientale), Azioni globali&welfare (intercultura, pace, diritti umani, volontariato, sussidiarietà, welfare partecipativo, campagne di sensibilizzazione, finanza etica e cooperazione internazionale), Mangiare e produrre sostenibile (agricoltura biologica e biodinamica, km zero, prodotti ecologici e tessile naturale), Comunicare la sostenibilità (media, editoria, web e comunicazione), Eco-Idea-Mobility mobilità sostenibile), EquoCommercio (commercio equo e solidale), Itinerari educativi per la sostenibilità (educazione, orientamento, formazione e ricerca), NuovEnergie(energie rinnovabili, risparmio energetico ed ecoefficienza), Governare responsabile (reti associative pubbliche e istituzioni), Salute+Benessere (prevenzione, medicine non convenzionali e discipline bionaturali), Turismo eco&esponsabile (viaggi e vacanze sostenibili e accessibili), TutelAmbiente (tutela dell’ambiente e della biodiversità, riciclo e riuso).Presenti enti e istituzioni, realtà del terzo settore (associazioni, cooperative, ong, fondazioni…), imprese eticamente orientate.Ricco e articolato anche il programma culturale, che vedrà in calendario incontri, convegni, workshop e dibattiti alla presenza di illustri esperti e noti personaggi del mondo del terzo settore, dell’economia, della politica, della cultura. E ancora spettacoli, momenti di animazione e laboratori, per coinvolgere direttamente il pubblico. Nel 2012 sono stati oltre 80mila i visitatori, 550 le aree espositive e oltre 4.000 gli enti rappresentati (associazioni, reti e movimenti, cooperative, enti e istituzioni, imprese eticamente orientate…), 250 gli appuntamenti culturali, 1.000 i relatori, 230 le proposte di laboratori, animazione e mostre. E ancora, 600 gli incontri della “Borsa delle imprese responsabili”, a cui hanno partecipato oltre 120 realtà provenienti da tutto il mondo. L’ingresso è libero, con i seguenti orari: venerdì 17 ore 9 – 20; sabato 18 ore 9.30-21 (area esterna fino alle 24); domenica 19 ore 10-20. Terra Futura è un evento green (nel 2008 è stata premiata da Italia For Events come “evento green di eccellenza”, vincendo il Premio Greenmeeting): un impegno che cresce di anno dopo anno, con un preciso percorso di responsabilità sociale e ambientale condiviso tra i partner. Risponde a questa logica la scelta di materiali certificati per la realizzazione degli strumenti di comunicazione, la selezione attenta dei fornitori, e nei tre giorni la raccolta differenziata dei rifiuti, gli incentivi ai mezzi di trasporto sostenibili, e ancora l’utilizzo di stoviglie biodegradabili, le azioni di ecoefficienza come la riduzione e la compensazione della produzione di Co2, …A ogni espositore, inoltre, è richiesto di seguire il regolamento di sostenibilità della manifestazione e di autocertificare le buone pratiche presentate. Quest’anno si è scelto anche di non utilizzare la moquette per l’allestimento degli stand espositivi, per ridurre la quantità di materiali non riciclabili e difficili da smaltire al termine dell’evento. Un’attenzione tutta particolare, infine, alle proposte gastronomiche che, anche in rispetto alle diverse esigenze e sensibilità dei partecipanti, saranno etiche e sostenibili. Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni stand: segreteria organizzativa Adescoop tel.049 8726599.
Grande partecipazione dei volontari Anpas: oltre 100 foto nella prima settimana!
Ci sono due facce del Natale: quello in cui siamo tutti più buoni, e poi c’è l’altro Natale. Quello di chi è a fianco di chi non passa feste buone, di chi lo passa accanto agli altri, al servizio della propria comunità, delle sue strade, degli argini dei fiumi che si ingrossano e dei muri di neve che si alzano.
#laltronatale è il periodo delle feste, che i volontari delle pubbliche assistenze Anpas (@anpas) insieme alla community di Instagramers italia cercheranno di raccontare dall’8 dicembre al 6 gennaio con le nottate passate in associazione sperando di non venir chiamati per partire con l’ambulanza, quello della vigilia passata in divisa, quello delle sedi addobbate, quelle dei babbi natali vestiti in arancione che portano i doni ai bambini meno fortunati in tante zone d’Italia.
In questi giorni stiamo vedendo la vita delle associazioni e dei volontari: dalle dolci attese a Pagani, alla speranza che si vive a Pisa per il risveglio di Paola (una volontaria), dai turni di notte, al rifornimento di benzina, dalle esercitazioni agli interventi. Ci sono le sedi provvisorie delle pubbliche assistenze colpite in Emilia, l’infreddolimento dei turni di giorno, e poi anche tanta creatività e tante storie che raccontano il movimento Anpas da nord a sud!
Come fare? Scaricate l’applicazione Instagram sul vostro smartphone, scattate la foto della vostra sede, delle vostre attività natalizie e inserite la scritta #laltronatale @anpas nel commento
E sarà emozionante dare ogni tanto uno sguardo a ciò che stanno facendo e magari cercare di star loro vicini mentre tutti festeggiano.
E chissà che, vedendoli in giro, non vi ci facciate una foto insieme e diventiate volontari anche voi!
“There are two faces of Christmas: the one in which we are all better, and then there’s another Christmas. Christmas of those who are on the side of those who do not pass good holidays, who passes it close to the other, serving their community, in the streets, with the banks of rivers swelling and snow walls rising.
#laltronatale is the Christmas holidays that volunteers of Anpas public assistance groups (@ Anpas), in collaboration with Instagramers Italy, will try to tell from 8 December to 6 January: the nights spent hoping not to be called for emergency, the Eve spent in uniform, the head office of association decorated, Santa Claus dressed in orange who brings gifts to the less fortunate children in many areas of Italy.”
Al Salone dell’editoria sociale il bilancio di un anno di attività del Giornale radio sociale. Il direttore Maiorella: “Un anno fa abbiamo lanciato una sfida al Terzo settore, trasformare i fatti in notizie”. Mumolo (Forum): “Bilancio soddisfacente”
ROMA – Un anno fa nasceva il Giornale radio sociale, una striscia in sei minuti di notizie che trattano di economia, diritti, immigrazione, disagio, lavoro. Oggi al Salone dell’editoria sociale (in corso fino a domenica 21 a Roma) il direttore IvanoMaiorella ha tracciato un primo lancio nel corso dell’incontro “Grs, silenzioso assordante…un anno dopo”, insieme ai direttori di Radio popolare, Radio Articolo 1. “Oggi spegniamo la prima candelina: un anno fa abbiamo lanciato una sfida al Terzo settore, trasformare i fatti in notizie – sottolinea Maiorella –. La nostra è una scommessa che si regge sul pluralismo, abbiamo un editore che è espressione dei tanti aspetti del sociale. E una redazione fatta di diverse competenze e professionalità, che si muovono nel giornalismo sociale. Questa è la prima candelina di una lunga serie – aggiunge – il lavoro che stiamo portando avanti è quello di dare voce e testimonianza a chi voce e testimonianza non ce l’ha, partendo dai territori”. Da giugno 2012 gli accessi sono stati 1.668.902; 187 le edizioni quotidiane per un totale di 1.122 notizie prodotte. Sono state prodotte anche trasmissioni speciali realizzate in occasione di campagne, come “Con la voce di Peppino”sui beni confiscati alle mafie e “L’Emilia chiama” sul terremoto. Il Grs viene registrato quotidianamente e messo in rete sul sito www.giornaleradiosociale.it, sui canali web e in Fm. Dal 1 marzo 2012 viene diffuso attraverso il circuito radiofonico Area in 36 radio, è stato acquisito poi da altri circuiti per un totale di 46 emittenti.
“Per noi oggi il bilancio è estremamente soddisfacente: è un prodotto realizzato con continuità professionale e pluralismo – aggiunge Maurizio Mumolo, direttore del Forum del terzo settore, editore del Giornale radio sociale – È un’iniziativa, che non ha dietro le spalle grandi sposor, ma è interamente autoprodotta. E siamo riusciti ad andare oltre le intenzioni che c’eravamo preposte, l’ ambizione è continuare su questa strada e rafforzare il prodotto”. Per Altero Frigerio, direttore radio Articolo 1, più che spegnere le candeline bisogna “considerare conclusa la fase della sperimentazione”. “Dobbiamo interrogarci su come facciamo informazione in un momento in cui la crisi sta riducendo lavoro, diritti, democrazia – afferma – . Ci troviamo in un contesto in cui l’ informazione non è all’altezza della gravità situazione. La sfida che dobbiamo tenere presente in ogni momento è quella dell’agire come informatori sociali, dobbiamo lavorare di più per trovare notizie e scovare cosa non ci piace. Spesso ci sentiamo giornalisti di serie b, non facciamo scoop, c’è sofferenza nell’approccio all’informazione anche se trattare episodi sociali fa notizia se noi ci crediamo, fa rete se ci lavoriamo , fa bene se sappiamo guardare lontano”.
Marta Bonafoni, direttrice di Radio popolare ha ricordato che i “due nemici del giornalismo sono l’ emergenza e l’assenza di memoria, che noi stessi mandiamo in onda”. “In questa crisi di diritti e della politica dobbiamo cogliere la sfida al web e sul web, ma la rete ha il rischio della solitudine mentre la radio deve prendere la rete e renderla comunitaria, sociale. Riccardo Giovannetti, presidente dell’agenzia radiofonica Area, ha descritto il progetto del Grs come un’idea “per niente commerciale ma molto bella”. “Il panorama intorno è triste – aggiunge – In un contesto di crisi il sistema che sta più soffrendo è quello delle emittenti locali. E i tagli si fanno sempre di più sull’informazione”. (ec)