Notizie dalle associazioni

Formazione Anpas Toscana: 75 volontari impegnati

Formazione Anpas Toscana: 75 volontari impegnati

Il corso è rivolto a 75 volontari delle PPAA Toscane interessati a diventare formatori di differenti settori del nostro movimento: Sanitario, Autista, Servizio Civile, Antincendio Boschivo, Cinofili.

Formazione Anpas Toscana: 75 volontari impegnati

Il corso è iniziato con due fine settimana residenziali svolti a Cascina (PI) il 28/29 settembre e 12/13 ottobre dedicati al ruolo del formatore, dove i volontari hanno lavorato insieme nella fase di preparazione metodologico-didattica, ad aule integrate tra loro; seguiranno le attività specifiche di ciascun settore, con il proprio percorso formativo e contenutistico.

Come docenti del corso sono stati coinvolti formatori nazionali provenienti anche da altri comitati: Elena Gaiardelli (Lombardia), Eleonora Dettori (Piemonte), Luciano Superti (Valle d’Aosta), Maya Albano (Toscana), Giulia Favi (Toscana), Cristina Moretti (Anpas Nazionale).

Il progetto si inserisce nel percorso di crescita del settore formazione nazionale, che negli ultimi anni ha lavorato molto utilizzando il modello a cascata e di formazione fra pari.Formazione Anpas Toscana: 75 volontari impegnati

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Bolzano: la Croce Bianca e la formazione al soccorso nelle scuole

Bolzano: la Croce Bianca e la formazione al soccorso nelle scuole

15 ottobre 2019 – La Croce Bianca accoglie con favore la decisione unanime e trasversale del Consiglio Provinciale di approvare la mozione di Jasmin Ladurner e Ulli Mair per introdurre la formazione al primo soccorso nelle scuole.

“Ringraziamo i politici altoatesini per questo forte sostegno”, ha sottolineato Barbara Siri, presidente dell’associazione, in risposta alla mozione approvata nel Consiglio Provinciale. “Riteniamo che questo conferma il nostro impegno a favore di un’istruzione a largo raggio e continueremo a perseguire questo obiettivo in modo coerente.”

Dalla fondazione della Croce Bianca nel 1965, è sempre stato uno dei compiti più importanti della Croce Bianca, formare la popolazione al primo soccorso, in base alle conoscenze e alle linee guida attuali. La formazione dei giovani in misure salvavita è addirittura iscritta nello statuto dell’associazione e sta particolarmente a cuore all’associazione.
Un obiettivo che la Croce Bianca persegue e porta avanti con ambizione da molti anni, spiega il direttore Ivo Bonamico. “Oltre ai circa 10.000 adulti altoatesini che ogni anno istruiamo con i nostri corsi di primo soccorso, dal 2010 siamo attivamente rappresentati anche nelle scuole. Grazie al progetto Mini-Anne, abbiamo potuto insegnare a circa 30.000 alunni in tutta la provincia la rianimazione cardiopolmonare”, spiega Bonamico.

Il progetto è stato avviato per metà dalla destinazione del 5 per mille della popolazione altoatesina ed è scientificamente sostenuto dalla facoltà di medicina dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera.

Oggi la Croce Bianca dispone di un team di circa 100 istruttori che si occupano della formazione e del perfezionamento professionale sia per esterni che interni. Inoltre, i Gruppi Giovani della Croce Bianca, con oltre 1.000 membri, frequentano regolarmente corsi di primo soccorso durante le periodiche ore di gruppo.Giornata mondiale del cuore: La Croce Bianca invita alla prevenzione

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Piemonte, la Croce Verde di Bagnolo per la casa famiglia in Nepal di Cecy onlus

CROCE VERDE BAGNOLO E CECY ONLUS: RACCOLTI OLTRE 600 EURO PER LA CASA FAMIGLIA IN NEPAL

8 ottobre 2019 – La pubblica assistenza Anpas Croce Verde Bagnolo Piemonte, nell’ambito dei festeggiamenti per il trentennale di fondazione, sabato 5 ottobre, ha promosso insieme a Cecy Onlus, una camminata di solidarietà per le campagne della zona finalizzata a una raccolta fondi per la costruzione della casa famiglia “Dil Kumari” in Nepal.

«In occasione delle celebrazioni per i 30 anni di attività sul territorio – spiega il presidente della Croce Verde Bagnolo, Stefano Pasian – la Croce Verde Bagnolo ha organizzato la corsa podistica “Cecy for runners”. Un centinaio di camminatori e qualche professionista della podistica hanno partecipato alla manifestazione non competitiva di solidarietà. Abbiamo raccolto oltre 600 euro anche grazie anche alla collaborazione dei commercianti bagnolesi. I fondi sono stati devoluti alla costruzione della casa famiglia “Dil Kumari” in Nepal. Questo evento è stato possibile grazie allo sforzo organizzativo dei volontari della Croce Verde Bagnolo e all’aiuto del Comune di Bagnolo, dell’associazione Alpini, dell’Aib Antincendi Boschivi e di sponsor tra i quali proprio i commercianti bagnolesi, la ditta 3M e la farmacia Gorrea. Si dice che il volontariato faccia miracoli, noi ci crediamo e ribadiamo l’importanza di iniziative come questa, in collaborazione con Cecy Onlus, che coinvolgono i volontari in missioni diverse da quelle abituali del soccorso sanitario e del trasporto».

La Croce Verde Bagnolo, associata Anpas, attualmente può contare sull’impegno di 115 volontari, di cui 47 donne, grazie ai quali svolge circa 2.400 servizi annui con una percorrenza di 145mila chilometri. Si tratta di trasporti in emergenza 118 e interospedalieri, servizi ordinari a mezzo ambulanza ad esempio dialisi e terapie anche con mezzi per trasporto disabili e assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni.


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Puglia, Anpas, CRI e Misericordie  sulla riorganizzazione del servizio di emergenza e urgenza 118

Puglia: Anpas, CRI e Misericordie sulla riorganizzazione del servizio di emergenza e urgenza 118

1 ottobre 2019 Pubblichiamo la protesta di Anpas, Croce Rossa e MIsericordie

Gentilissimi,

in questi ultimi giorni abbiamo letto di tutto di più rispetto al Servizio di Emergenza Urgenza 118 ed alla sua riorganizzazione (?) allo studio della Regione Puglia.
Uno studio che dura ormai da quasi un decennio e che puntualmente, in concomitanza con ogni tornata elettorale, viene riesumato e rimodellato a seconda del risultato elettorale che ci si aspetta di ottenere.
In tutti questi anni abbiamo più volte sottolineato che l’idea di costituire una nuova Agenzia regionale, in questo caso l’AREU, sarebbe stata un’idea improponibile ed inappropriata.

Ciò nonostante non ci siamo mai espressamente dichiarati contrari in ordine al processo di internalizzazione del SET 118, invitando la Politica regionale a chiarire come avrebbe potuto garantire – senza il ricorso al volontariato organizzato – un servizio di pari livello qualitativo, a costi invariati.

Mentre per un verso rileviamo una repentina “marcia indietro” della Regione sulla costituzione dell’AREU che, consentitecelo, per noi ha il sapore del “ve lo avevamo detto!”, per altro abbiamo dovuto prendere atto che lo stesso Ente regionale ha inteso disattendere ancora una volta l’impegno a delineare ogni processo riorganizzativo nel contesto del tavolo tecnico ricostituito con apposita Deliberazione di Giunta regionale e reso nuovamente inoperativo.
È solo il caso di ribadire sommessamente che le associazioni da noi rappresentate hanno cercato in questi anni di portare avanti con il massimo della professionalità e dell’impegno questa essenziale attività salvavita.
E i dati che nel Maggio scorso sono stati pubblicati dall’ISTAT e che incoronano la Puglia come il “miglior modello d’Italia” per l’elevata qualità nella gestione del servizio di Emergenza Territoriale 118, ne sono la riprova.
Ma si sa, le cose che funzionano spesso hanno la scure di dover essere distrutte e non migliorate ulteriormente. Il 118 pugliese, tra le altre cose, assicura alla popolazione regionale un sistema estremamente veloce e affidabile ed in questo parte del merito è senza dubbio di chi mette a disposizione del sistema i mezzi, mette a disposizione volontari ed operatori preparati, mette a disposizione formazione e competenze, mette a disposizione di un sistema delicatissimo logiche ben diverse dal semplice – seppur sacrosanto – diritto al lavoro da noi per primi sempre sostenuto.
Anpas, Misericordie e Croce Rossa Italiana rispediscono dunque al mittente tutte le accuse di inefficienza piovute in queste settimane e chiedono alla Regione di confrontarsi nuovamente in seno al Gruppo di lavoro regionale sul cui tavolo giacciono ormai da troppo tempo le proposte che la stessa Regione aveva chiesto di formulare.

Di contro assistiamo a pericolose fughe in avanti da parte delle Aziende Sanitarie Locali che, in assenza di una chiara indicazione dell’Organo di governo regionale, continuano imperterrite ad approntare procedure selettive riservate alle associazioni di Volontariato, con logiche talvolta opinabili talvolta addirittura inaccettabili, ed a cui si chiede di continuare a supportare il sistema pur nella consapevolezza che a distanza di qualche mese potrebbe attendere loro un salto nel vuoto.
Come dire: “Care associazioni, pur sapendo che il pozzo è avvelenato, l’acqua bevetela ugualmente”. Orbene, se si vuole ottenere come risultato la morte delle associazioni per legittimare più agevolmente il nuovo modello organizzativo, si abbia almeno il buon gusto di evitare di pensare che dall’altra non ci si accorga di tutto ciò!

Chi opera in questo campo e lo rende il migliore d’Italia merita rispetto e soprattutto merita di esser quantomeno ascoltato dalla Politica perchè nell’interesse comune vi è la necessità di migliorare tutti assieme il sistema dell’emergenza e di badare agli interessi delle persone, siano essi volontari, lavoratori o pazienti.

Stante il pericolosissimo clima di incertezza, pertanto, inviteremo nei prossimi giorni tutte le nostre associate a sospendere ogni e qualsivoglia investimento in termini di aggiornamento del parco mezzi e attrezzature pur nella consapevolezza che detto comportamento risulterà non rispettoso degli obblighi convenzionali.

Riteniamo tuttavia che per ogni Presidente di associazione sia più conveniente dover gestire un procedimento di recessione contrattuale, evitando con ciò un ulteriore indebitamento per il sodalizio da egli presieduto, piuttosto che continuare in questa estenuante presa in giro, vedendosi magari di lì a poco comunicato il “ben servito” che avrà come unico effetto lo stato di insolvenza per l’associazione, rea di semplicemente voluto continuare a salvaguardare la Regione, le ASL e l’intero sistema dell’emergenza sanitaria che, negli ultimi tempi,
alcun rispetto stanno dimostrando verso il mondo del volontariato organizzato.
Cordialità.
Anpas Comitato Regionale Puglia f.to Domenico Galizia | Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Puglia f.to Ilaria Decimo | Federazione Regionale Misericordie di Puglia f.to Gianfranco Gilardi

Il meeting di Anpas Puglia


La sentenza


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Piemonte: CRT premia Anpas con nuovi mezzi

Piemonte: CRT premia Anpas con nuovi mezzi 

1 ottobre 2019 – Nella Giornata del Soccorso al Castello di Racconigi la Fondazione Crt ha premiato le associazioni di volontariato vincitrici dei bandi “Missione Soccorso e “Mezzi per la Protezione civile”, per l’acquisto di nuove ambulanze e veicoli pick up destinati al Piemonte e alla Valle d’Aosta. Tra le associazioni vincitrici anche le pubbliche assistenze aderenti ad Anpas, premiate con nove nuove ambulanze e un mezzo di protezione civile.

Alla 16ma Giornata del Soccorso, dedicata a tutti gli operatori dei servizi di emergenza e Protezione civile, sono intervenuti: il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi.

 

pubbliche assistenze Anpas premiate con le nuove ambulanze sono:

Croce Verde di Alessandria (Al), Croce Verde di Casale Monferrato (Al), Croce Verde di Saluzzo (Cn), Sre Servizio Radio Emergenza di Grignasco (No), Vssc Volontari Soccorso Sud Canavese di Caluso (To), Croce Verde di Torino (To), Croce Verde di Gravellona Toce (Vb), Volontari del Soccorso di Ornavasso (Vb), Croce Bianca di Alice Castello (Vc).

La Squadra Nautica di Salvamento di Verbania (Vb) ha ottenuto il contributo per l’acquisto del nuovo mezzo di protezione civile.

 

Presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia: «La Giornata del Soccorso è un’occasione speciale per la Fondazione Crt, perché ci dà l’opportunità di incontrare i volontari della Protezione civile e del 118: una comunità che si prende cura delle persone e del territorio con un impegno e una forza esemplari. Fondazione Crt da anni accompagna le associazioni di primo soccorso del Piemonte e della Valle d’Aosta, destinando loro ambulanze e mezzi: un polmone fondamentale per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza».

Luciano Dematteis, consigliere delegato Anpas Piemonte. «Una giornata importante per Anpas e le sue associate. I contributi di Fondazione Crt sono indispensabili per migliorare le attività sia di servizio sanitario sia di Protezione civile. Ringraziammo il professor Quaglia e la Fondazione Crt per il sostegno alle associazioni di volontariato». 

Il bando Missione Soccorso, operativo nel campo dell’emergenza sanitaria, assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza. Il progetto Missione Soccorso garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili, circa un quinto del totale, operanti sul territorio per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.

Il bando Mezzi di protezione civile è destinato alle organizzazioni di volontariato non profit che svolgono attività di Protezione Civile nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta per l’acquisto di automezzi idonei al trasporto di persone e attrezzature sul territorio regionale e nazionale.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

 

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Bolzano, il Servizio Civile per 30 ragazzi con la Croce Bianca

Bolzano, il Servizio Civile per 30 ragazzi con la Croce Bianca

23 settembre 2019 – Nel nuovo progetto per il Servizio civile nazionale dell’associazione provinciale di soccorso sono disponibili 30 posti. Inizia a dicembre 2019
o a gennaio dell’anno prossimo. Gli interessati possono iscriversi fino al 10 ottobre.
I giovani dai 18 ai 28 anni possono iscriversi ogni anno sia ad un progetto del Servizio civile provinciale che a un progetto nazionale.

Bolzano, il Servizio Civile per 30 ragazzi con la Croce Bianca

Al momento sono in corso le iscrizioni al progetto nazionale. I volontari di questo servizio contribuiscono soprattutto al servizio di trasporto infermi occupandosi del benessere dei pazienti, aiutandoli, sostenendoli ed anche ascoltando le loro storie di vita, alleviando così i loro disagi durante il trasporto.

Ma vengono anche impegnati nel servizio di soccorso. Prima i volontari svolgono il corso di formazione A, una formazione intensiva, della quale potranno usufruire per tutta la vita. Molti riescono anche a frequentare i corsi B ed alcuni addirittura il corso più qualificante, il C. 28 dei volontari dell’anno scorso erano donne, femminile, 14 maschi; 33 di lingua tedesca, sette di lingua italiana ed due ladini. Per tutti i volontari l’anno di servizio è stato pieno di aspetti ed esperienze nuove, molto istruttivo ed interessante.

Anche quest’anno molti di loro continueranno a prestare servizio presso la Croce Bianca come volontari attivi; dal 2005 570 giovani si sono presentati per il Servizio civile. Anche dopo questo servizio molti vogliono restare volontari nell’associazioni, la loro percentuale è del 70 per cento, una cifra, che dimostra l’attrattività del servizio.

La Presidente Barbara Siri ringrazia tutti i giovani del servizio per il loro personale impegno ed esprime la sua stima per il loro contributo dato al prossimo. Essa sottolinea anche l’importanza di quest’assistenza.

Chi volesse partecipare al prossimo progetto del Servizio civile nazionale presso la Croce Bianca deve iscriversi online fino al 10 ottobre 2019, ore 14,
esclusivamente sulla piattaforma SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale). Per informazioni dettagliate prego vedere la pagina www.crocebianca.bz.it/it/vorrei-aiutare/per-servizio-civile-volontario, chiamare il numero 0471 444 382 oppure scrivere a serviziocivile@wk-cb.bz.it. 

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14 settembre, Bolzano “Primo soccorso: è un errore non far niente”

Primo soccorso: è un errore non far niente

In occasione della Giornata internazionale del primo soccorso, il 14 settembre, l’associazione provinciale di soccorso di Bolzano richiama alla necessità di aiutare in caso d’emergenza sempre e comunque. Molti spesso non agiscono e non attivano le misure di primo soccorso, per paura di sbagliare qualcosa.
Ma non far niente è l’errore più grosso che si possa fare nella vita. Frequentare un corso di primo soccorso presso la Croce Bianca, oppure rinfrescare regolarmente le proprie nozioni di primo soccorso, è sicuramente consigliabile, perché come primo soccorritore poi si è più sicuri e sistematici nell’affrontare situazioni d’emergenza.

Giornata mondiale del cuore: La Croce Bianca invita alla prevenzione

Non solamente fuori casa, ma anche a casa può succedere un’emergenza: secondo le statistiche gli infortuni più frequenti succedono a casa.
In prima linea è importante chiamare il numero d’emergenza 112. L’aiuto al prossimo però dovrebbe essere più consistente, dato che si deve iniziare il piú presto possibile con il massaggio cardiaco, dopo un arresto cardiopolmonare.

Conta ogni minuto. Dal punto di vista statistico in Alto Adige ogni giorno una persona subisce un arresto cardiopolmonare. Qui la respirazione bocca a bocca può anche essere evitata, dato che spesso molti non gradiscono farla. Di importanza vitale però è la pressione decisa sulla cassa toracica, fino all’arrivo del servizio di soccorso. Tra le misure salvavita vogliamo anche ricordare la posizione laterale di sicurezza, se una persona non ha coscienza e il blocco di forti emorragie. Nell‘anno 2018 in Alto Adige 9.920 persone hanno frequentato con successo un corso di primo soccorso della Croce Bianca. L’età media degli alunni era intorno ai 41 anni.

Questo significa che c’è necessitá di recupero presso la generazione più giovane. Questo il motivo per il quale l’associazione provinciale di soccorso si adopera per una sensibilizzazione dei giovani, nell’ambito del primo soccorso in Alto Adige. Una cosa è sicura: in molti casi i primi soccorritori sono gli anelli più importanti nella catena di soccorso.

Informazioni sui corsi di primo soccorso della Croce Bianca si trovano su www.crocebianca.bz.it, scrivendo a formazione@wk-cb.bz.it o al telefono al numero 0471 444 396.

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Bricherasio, dal 20 al 22 settembre: “Terremoto, diamoci una scossa”. L’esercitazione con Anpas Piemonte

Bricherasio, dal 20 al 22 settembre: “Terremoto, diamoci una scossa” ESERCITAZIONE SUL RISCHIO SISMICO IN CHIESA DURANTE LA MESSA

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Il 20, 21 e 22 settembre a Bricherasio in provincia di Torino si terrà la prova del Piano comunale di Protezione civile con il coinvolgimento della popolazione. Verranno evacuate le scuole e la Chiesa.

L’esercitazione, che prende il nome di “Terremoto, diamoci una scossa”, come quella dello scorso anno, è organizzata dal Comune Bricherasio in collaborazione con Anpas Comitato Regionale Piemonte, la Croce Verde di Bricherasio, il Comune di Campiglione Fenile, la Squadra Aib – Protezione Civile Bricherasio, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco di Pinerolo.

 

A Bricherasio, dal 20 al 22 settembre, non solo si testeranno il Piano di Protezione civile e la resilienza del Comune in attesa della colonna dei soccorsi, ma si svolgeranno anche una serie di attività e incontri, a cura dei giovani Anpas, riguardanti il rischio sismico e le buone pratiche di Protezione Civile, la divulgazione della cultura del primo soccorso e della prevenzione e la promozione del volontariato in diversi ambiti: dal sanitario al sociale, all’accoglienza dei migranti, alla lotta contro le discriminazioni e la promozione dei diritti delle persone Lgbtq, con la partecipazione di rappresentanti del Circolo Culturale Maurice di Torino.

L’evento sarà inoltre un momento di aggregazione e condivisione di esperienze grazie al raduno regionale del Gruppo Giovani Anpas Piemonte che si terrà sabato 21 settembre presso il campo tendato che verrà allestito presso l’area del Centro Polivalente di Bricherasio.

Il campo, che sarà visitabile sia in fase di allestimento sia durante l’operatività, è gestito in collaborazione con Anpas Piemonte la quale metterà a disposizione tende per la segreteria e per il pernottamento dei volontari, una cucina mobile, la tensostruttura mensa con tavoli e sedie, oltre a materiali e attrezzature di protezione civile.

 

Marco Lumello, responsabile Sala operativa di Protezione civile Anpas Piemonte: «L’esercitazione a Bricherasio sul rischio sismico oltre a essere importante per provare il Piano comunale di Protezione civile, anche in funzione di quanto è emerso dal test dello scorso anno, è particolarmente interessante per il coinvolgimento diretto della popolazione. L’evento offre anche l’opportunità di svolgere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini sia sul come affrontare i rischi sia su quel che sono le procedure e le modalità operative della protezione civile. Quest’anno l’esercitazione non solo interesserà le scuole, ma procederemo all’evacuazione della Chiesa proprio durante la messa, nel momento quindi di maggiore presenza della popolazione. Avremo lo spazio e la possibilità di illustrare quelle che sono le procedure previste dal Piano comunale di Protezione civile in caso di catastrofi all’interno del comune».

 

Fabrizio Falco, assessore alla Protezione civile di Bricherasio: «Fra i comuni italiani siamo i primi ad attuare questa tipologia di esercitazione per provare il Piano di Protezione civile in collaborazione con i vari enti di soccorso e soprattutto con la partecipazione diretta della popolazione. Nel caso in cui accadesse realmente un sisma, il sapere come comportarsi e come funziona la prima accoglienza potrebbe davvero agevolare il sistema dei soccorsi nelle prime ore post evento calamitoso, considerate le più critiche. Inoltre il 20 settembre il Servizio Sismico della Regione Piemonte in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e l’Ufficio tecnico del Comune di Bricherasio effettueranno dei rilievi che serviranno al sistema Erikus (Emergenze Richieste Unità Strutturali) che consente la gestione e la rappresentazione cartografica delle istanze di sopralluogo post terremoto presentate dai cittadini ai Centri operativi comunali e degli esiti di agibilità».

 

Alle 8.30 di venerdì 20 settembre si simulerà una forte scossa di terremoto che coinvolgerà circa 300 bambini delle scuole elementari e medie dell’Istituto Comprensivo Caffaro di Bricherasio, gli insegnanti, i genitori e tutto il personale scolastico. In seguito al sisma simulato, le scuole verranno immediatamente evacuate con conseguente spostamento delle persone al punto di ammassamento presso il Salone polivalente di piazza Don Morero a Bricherasio. Si testeranno le procedure di evacuazione, nonché quelle di apertura e di attività del Coc (Centro operativo comunale) al Polivalente con i relativi compiti e funzioni.

 

Nella mattinata di sabato 21 settembre si simulerà la ricerca di persone scomparse con l’aiuto delle unità cinofile Anpas, nella zona collinare di Bricherasio e in città, nelle vicinanze di piazza Santa Maria. Si svolgeranno inoltre diverse iniziative a cura del Gruppo Giovani Anpas Piemonte.

 

Domenica 22 settembre si terrà il momento culminante dell’esercitazione di protezione civile con la simulazione di un’altra forte scossa di terremoto avvertita dai cittadini radunati nella Chiesa di Bricherasio durante la funzione religiosa. I fedeli, oltre 200 persone, verranno evacuati dalla Chiesa e trasferiti in zona sicura secondo le procedure previste dal Piano comunale di Protezione civile. L’esercitazione in Chiesa sarà molto realistica anche grazie alla predisposizione di effetti sonori che riprodurranno il boato del terremoto.

I cittadini di Bricherasio sono già stati preventivamente e adeguatamente informati sulle esercitazioni sul rischio sismico che ti terranno sia nelle scuole sia in Chiesa.

Al termine dell’esercitazione verranno inaugurati i nuovi automezzi di Anpas Piemonte.

 

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

 

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Far bene il bene è contagioso a Palermo: una gara di solidarietà con i volontari Anpas

Far bene il bene è contagioso a Palermo: un intervento dei volontari Anpas della pubblica assistenza LeAli

12 settembre 2019 – È bastato vedere dipingere una nuvola solitaria nel cielo al posto di una scritta blasfema su di un muro dell’istituto comprensivo “Giovanni Pascoli”, nel quartiere Zisa di Palermo.
Una nuvoletta di quelle che se la guardi bene ti sembra sorridere.

L'intervento dei volontari Anpas all’istituto comprensivo “Giovanni Pascoli”, nel quartiere Zisa di Palermo.

Quando i colleghi di un grosso call center di Palermo hanno riconosciuto Salvo, un volontario della pubblica assistenza LeAli, al telegiornale, intento a pulire e tinteggiare quel muro, è partita la gara di solidarietà. Il plesso scolastico “Giovanni Pascoli” la scorsa settimana è stato oggetto del più vile atto di vandalismo: classi messe a soqquadro, suppellettili distrutte, teste di gatto mozzate, escrementi ovunque, crocifissi sottosopra.

Così, associazioni e semplici cittadini, ma anche i rappresentanti delle varie istituzioni, si sono mobilitati per ristrutturare la scuola in pochi giorni e garantire il regolare inizio dell’anno scolastico. “In questi casi è importante affermare i valori della solidarietà e dell’impegno civile attraverso dei gesti concreti” – dice Sonia Pecorella della pubblica assistenza LeAli – “solo così possiamo davvero essere cittadinanza attiva. Per questo motivo siamo subito accorsi a dare una mano”.

E proprio stamattina, in occasione della manifestazione a sostegno della legalità, che si è svolta davanti al cortile dell’istituto Pascoli, è stato consegnato uno scatolone assieme ad una lettera, indirizzata alla direttrice scolastica, scritta dai lavoratori del call center: “Questa piccola donazione è di un gruppo di lavoratori di un grosso call center che, senza aver fatto una colletta e senza organizzare nulla, passavano dalla postazione di lavoro del collega che fa parte dell’associazione leAli, che con il suo gesto e la sua voglia di aiutare ha convinto tutti noi. Abbiamo così deciso di acquistare colori di ogni tipo, perché i colori sono l’opposto dell’oscurità. Un piccolo gesto fatto con tanto amore. I lavoratori call center”.

Fare bene il bene

Far bene il bene è contagioso a Palermo: una gara di solidarietà con i volontari Anpas Leggi tutto »

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