Notizie dalle associazioni

Nizza Monferrato, le conferenze mediche con la Croce Verde

Nizza Monferrato: dal 5 aprile le conferenze mediche con i volontari della Croce Verde

19 marzo 2018 – La Croce Verde di Nizza Monferrato, associata Anpas, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche sociali della Città di Nizza Monferrato, organizza, fra aprile e maggio, un ciclo di conferenze di natura medica. Cinque incontri informativi serali, con inizio alle ore 21, rivolti alla cittadinanza per promuovere salute e prevenzione presso la Chiesa della Trinità, in via Pistone a Nizza Monferrato.

Giovedì 5 aprile Giulia Boido, dr.ssa in Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva approfondirà il tema dell’importanza del gioco spontaneo nel bambino tra i 3 e i 7 anni.

L’appuntamento successivo si svolgerà il 12 aprile e sarà un viaggio attraverso i molteplici volti della malattia di Parkinson, dalla diagnosi alla terapia. Se ne parlerà con il dr. Maurizio Cavallini, medico chirurgo specialista in Neurologia.

Il 19 aprile l’argomento trattato dal dr. Maurizio Molan, specialista in Chirurgia generale e Direttore sanitario Rsa Anteo sarà la lebbra, una malattia non ancora sconfitta.

Il 26 aprile si esploreranno le tappe dello sviluppo cognitivo e linguistico nell’infanzia al giorno d’oggi. Relatore sarà il dr. Federico Palmisani, logopedista.

Infine il 3 maggio il dr. Gianni Miroglio, medico chirurgo specialista in malattie dell’apparato digerente e in endoscopia digestiva tratterà l’argomento della sindrome del colon irritabile, i moderni aspetti psico-neuro-funzionali.

Tutte le serate avranno luogo alle ore 21 presso la Chiesa della Trinità, a Nizza Monferrato. Ulteriori informazioni: info@croceverdenizza.it.

La Croce Verde Nizza Monferrato può contare sull’impegno di 165 volontari, di cui 53 donne, e 11 dipendenti grazie ai quali annualmente svolge oltre 9mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 428mila chilometri.

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Orbassano, il corso con i volontari della Croce Bianca

16 marzo 2018 – Martedì 20 marzo, presso la sede della Croce Bianca Orbassano, prenderà il via il nuovo corso per diventare volontari soccorritori del Sistema di Emergenza Sanitaria 118.

Il volontario soccorritore con un’adeguata formazione e conseguente certificazione della Regione Piemonte deve essere capace di operare in modo coordinato con la Centrale Operativa, gestire l’organizzazione di un soccorso sicuro sul luogo e durante il trasferimento, valutare le condizioni di un soggetto bisognoso di soccorso sanitario classificandolo secondo i codici protocollati, prestare l’assistenza di primo soccorso sul luogo e durante il trasferimento verso la struttura sanitaria competente. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Il corso è diviso in una parte teorica di 50 ore complessive – che inizierà il 20 marzo e terminerà il 17 maggio con l’esame teorico pratico – e in una seconda parte, di altre 100 ore, di tirocinio pratico protetto in ambulanza in affiancamento a personale più esperto.

Il presidente della Croce Bianca Orbassano, Luigi Negroni: «A questa edizione del corso partecipano una quindicina di nostri volontari che hanno già acquisito l’abilitazione allo svolgimento dei servizi di tipo socio sanitario di accompagnamento con relazione di aiuto, e che ora vengono formati anche per effettuare interventi di soccorso in emergenza urgenza 118 a mezzo ambulanza. Un percorso formativo professionale a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini».

La Croce Bianca Orbassano può contare sull’impegno di 275 volontari, di cui 103 donne, e 12 dipendenti grazie ai quali annualmente svolge oltre13mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 328mila chilometri.

Il corteo del #meetanpas

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Marche: l’assistenza dei volontari Anpas all’Euroleague di basket in carrozzina

8 marzo 2018 – Anpas Marche, nell’ambito delle attività di Protezione Civile coordinate dal Servizio Protezione Civile della Regione Marche, ha assunto l’incarico di provvedere al servizio di assistenza in occasione della tappa italiana Euroleague di basket in carrozzina che si svolgerà a Porto Potenza Picena (MC) presso il Palaprincipi venerdì 9 e sabato 10 marzo. Parteciperanno alla competizione le squadre di ITALIA – POLONIA– RUSSIA – ISRAELE.

Le pubbliche assistenze Anpas Marche saranno impegnate a garantire il trasferimento degli arbitri e delle squadre dall’aeroporto di Bologna all’ hotel dove alloggeranno e i vari spostamenti nei due giorni, nonché l’assistenza sanitaria alle gare.

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Mondovì: a scuola di soccorso e open day del soccorso

28 febbraio 2018 – Le associazioni Anpas Croce Bianca di Ceva, Garessio e Fossano, i Volontari del Soccorso di Clavesana e Dogliani insieme alla Croce Rossa Italiana – Comitato locale Mondovì hanno dato il via al progetto di sensibilizzazione ludico educativo per i ragazzi delle scuole medie: “A scuola di primo soccorso e Open day del soccorso anno scolastico 2017/2018”, con il patrocinio del Comune di Mondovì.

Il progetto, condiviso con gli istituti scolastici del territorio, prevede lezioni teoriche e pratiche di primo soccorso presentate in maniera semplificata e adatte alle varie età degli studenti.

Gli argomenti trattati andranno dalla chiamata di soccorso al numero unico per le emergenze 112 al massaggio cardiaco anche con l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno, dalle manovre di disostruzione pediatrica delle vie aeree alla gestione dei piccoli traumi.

Le associazioni coinvolte nel progetto organizzeranno anche serate di divulgazione e sensibilizzazione sul primo soccorso per le famiglie degli studenti.

Al termine delle lezioni i ragazzi raggiungeranno uno standard di conoscenze sul supporto di base delle funzioni vitali e di efficacia delle manovre salvavita.

L’iniziativa “A scuola di primo soccorso” si concluderà il 19 e 20 maggio con due giornate di Open day del soccorso che si terranno a Mondovì, in piazza della Repubblica, dove per l’occasione verrà allestita una “Cittadella del soccorso”.

Le Croce Bianca di Ceva, Garessio e Fossano, i Volontari del Soccorso di Clavesana e Dogliani e la Croce Rossa Italiana – Comitato locale Mondovì avranno a disposizione degli spazi espositivi e punti informativi per promuovere la cultura del primo soccorso e proporranno attività pratiche attinenti al soccorso sanitario con il coinvolgimento del pubblico. Nella Cittadella del soccorso saranno presenti anche altri enti come il Sasp, Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e la Polizia Locale.

Durante l’Open day del soccorso gli studenti delle scuole coinvolte nel progetto metteranno in pratica le competenze acquisite durante le lezioni sfidandosi nelle manovre di rianimazione cardio polmonare su manichino.

Anche le stesse associazioni del Comitato organizzatore entreranno in sana competizione fra loro in una gara di soccorso dando vita, per il pubblico presente, ad una sorta di “giochi senza frontiere del soccorso”.

Maggiori informazioni: Comitato organizzatore Open day del soccorso 2018: opendaysoccorso2018@gmail.com

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VAPC: la nuova sede

La Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese il 24 febbraio, alla presenza delle autorità locali, ha inaugurato la nuova sede nel comune di Villareggia, in via Maestra, e due automezzi in dotazione all’associazione.

Alberto Cristofari, presidente Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese: «Abbiamo aperto una sede a tre chilometri da Cigliano per portar avanti un’idea di associazionismo non più legata solo al proprio paese, ma a una visione extraterritoriale. L’acronimo originale Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese sottolinea la forte appartenenza dell’associazione al proprio territorio, ma da anni stiamo reinterpretando l’acronimo, senza rinnegare il passato, con Volontà Abnegazione Professionalità e Coraggio. La nuova sede secondaria di Villareggia è stata fortemente voluta anche per dare spazio al gruppo giovani Vapc che si è naturalmente formato qualche anno fa e ora incentivato e sostenuto dal nostro Consiglio Direttivo. I cittadini, l’amministrazione e il sindaco di Villareggia ci hanno accolti e fatti sentire a casa nostra sin dai primi giorni di questo progetto. Abbiamo inoltre inaugurato anche due nuovi mezzi che andranno integrare il parco macchine già esistente».

La Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese, associata Anpas, può contare sull’impegno di 128 volontari, di cui 62 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 4mila servizi con una percorrenza di circa 257mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

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Anpas Marche: rimandata al 12 marzo la protesta delle pubbliche assistenze

Anpas Marche: “rimandiamo al 12 marzo il blocco dei servizi”

Aggiornamento – Falconara Marittima, 27 febbraio 2018 – Esiti dell’incontro ASUR Marche – Anpas Confronto costruttivo, ma esito ancora sospeso
Come previsto in data odierna si è tenuto il preannunciato incontro fra i vertici di ASUR Marche ed Anpas.
A causa dell’emergenza neve attualmente in corso Anpas non ha annullato definitivamente il blocco dei servizi e la consegna delle chiavi ai sindaci, ma ha invece responsabilmente concordato con ASUR di rimandarlo al prossimo 12 marzo, affinché si possa giungere ad un accordo formale sulle varie questioni ancora aperte.
Nel corso dell’incontro sono stati trattati i vari temi già sollevati, seppur in maniera sintetica, rimandando alla prossima settimana, e comunque prima del 12 marzo, il conseguimento di un auspicabile accordo che attualmente è solo nelle intenzioni di tutti gli attori (ma non ancora raggiunto). 

Marche - la protesta delle ambulanze

22 febbraio 2018 – Da sempre le associazioni Anpas della Regione Marche cercano di vedere garantita la loro dignitosa sopravvivenza, la possibilità di continuare a fornire preziosi servizi ai cittadini e di essere punto di riferimento sociale per tante comunità marchigiane. Soprattutto negli ultimi anni abbiamo invece subito il progressivo degrado nel rapporto con la Regione Marche e con l’ASUR, incapaci di valorizzare un patrimonio formato da migliaia di persone che da oltre un secolo dedicano il proprio impegno a favore del prossimo, accecati da dinamiche gestionali perverse e dannose.  

OGGI

 L’ASUR non liquida alle associazioni di Volontariato i rimborsi delle spese effettivamente sostenute dal 2013 ad oggi. ASUR trattiene i soldi stanziati dalla Regione e le associazioni continuano da anni a pagare i fornitori, essendo ormai talmente indebitate da non poter più pagare nemmeno il carburante.
 L’ASUR non applica le norme emanate nel 2014 e le modifica radicalmente per il futuro stravolgendo dinamiche funzionali mai sottoposte a verifica, determinando il collasso del settore e la scomparsa di decine di associazioni;
 La Regione Marche ha appiedato i pazienti dializzati. Dal 1° ottobre scorso non viene più autorizzato il trasporto di questi delicati pazienti con mezzo disabili e, tra informazioni lacunose e mezze verità, si tenta di far diventare questo un problema delle associazioni che devono coprire i costi chiedendo soldi ai malati.
 La Regione Marche sta a guardare, demandando ad ASUR il lavoro sporco di mattanza delle associazioni e di taglio irrazionale di servizi, salvo difendersi invocando l’autonomia di una Azienda di cui invece detiene il controllo.
DA GIOVEDI’ 1 MARZO LE ASSOCIAZIONI di VOLONTARIATO SARANNO COSTRETTE A FERMARE I PROPRI MEZZI ED A CONSEGNARE LE CHIAVI AI SINDACI

Da molti mesi Anpas Marche ed altre componenti del volontariato stanno tentando di addivenire alla soluzione delle gravissime criticità che interessano il sistema di trasporto sanitario ordinario e di emergenza nella regione Marche, anche con riguardo allo stato dei rapporti tra Regione Marche, ASUR/AA.OO. e le rappresentanze delle Organizzazioni di Volontariato che garantiscono una larghissima parte del servizio sul territorio regionale.
Nonostante ripetute sollecitazioni e tentativi di aprire un reale dialogo costruttivo per porre urgentemente rimedio ai gravi danni cagionati al sistema da problematiche croniche, aggravate da inopportune quanto pregiudizievoli modifiche normative ed organizzative adottate in tempi più recenti, nessuna reale disponibilità è stata palesata dal competente Servizio Regionale e dall’ASUR, osservando al contrario un gravissimo degrado nei rapporti ed accanimenti, anche sul piano operativo e relazionale, mai constatati in oltre venti anni di intensi rapporti.
Come ampiamente noto le questioni di cui trattiamo riguardano:
A. Mancata liquidazione dei rimborsi per le spese effettivamente sostenute dalle associazioni di Volontariato dal 2013 ad oggi. La normativa regionale, nazionale e comunitaria prevede che alle Organizzazioni di Volontariato (OdV) possano solamente essere rimborsati i costi effettivamente sostenuti e documentati inerenti il servizio prestato, senza sovracompensazione. Negli ultimi 4 anni ASUR ha erogato alle OdV solamente degli acconti, con riduzione percentuale rispetto al rimborso massimo ammissibile presunto, mentre il conguaglio a saldo doveva essere liquidato dopo la presentazione delle rendicontazioni annuali e dei relativi documenti giustificativi. Nonostante le Regione Marche abbia asserito di avere già stanziato da anni gli importi necessari a liquidare le associazioni, l’ASUR non ha verificato neppure una delle centinaia di rendicontazioni consegnate dalle associazioni. Ne consegue che ASUR sta trattenendo indebitamente i conguagli a saldo dovuti alle OdV, mentre queste ultime hanno anticipato ormai da anni importanti somme necessarie agli acquisiti per l’erogazione dei servizi (benzinai, meccanici, gommisti, carrozzieri ossigeno, materiale di consumo). I disavanzi complessivi sono molto ingenti e vanno a sommarsi al diffuso tentativo di mancato riconoscimento delle aliquote applicate da marzo 2017 per i trasporti NON prevalentemente sanitari ancora oggi svolti in regime transitorio dalle OdV, su basi economiche chiaramente rese note in anticipo al loro erogazione.
B. Revisione dei criteri di rendicontazione delle spese effettivamente sostenute. I criteri di rimborso delle spese effettivamente sostenute sono stati definiti con determina ASUR n. 900/2014, con la previsione di un tavolo tecnico permanente avente il compito di valutare le singole voci di costo ed adeguare i tetti di spesa in base alle evidenze risultanti dalle rendicontazioni progressivamente validate dai controlli ASUR che tuttavia non sono mai stati effettuati. L’ASUR ha tuttavia emanato unilateralmente una determina (n. 675/2017) che sostituisce la precedente determina 900/2014, senza che questa abbia mai trovato applicazione (come esplicitato al punto precedente). La nuova determina stravolge completamente i presupposti condivisi nel 2013 ed alla base della Det. 900/2014, introducendo gravi elementi di criticità più volte segnalati e pregiudizievoli per la stessa sopravvivenza della maggior parte delle OdV attive nel settore, al punto che si è resa necessaria l’impugnazione al TAR, con giudizio tuttora pendente. Corollario di tale condotta impositiva è anche il blocco dei rapporti convenzionali fra ASUR e OdV, che dal 1° gennaio 2017 sono prive di qualsiasi accordo contrattuale e, di conseguenza, di un affidamento ufficiale del servizio di trasporto sanitario, che pure continuano a garantire (incluse le postazioni di emergenza sanitaria “118”).
C. Situazione del trasporto dei pazienti dializzati nelle loro diverse condizioni cliniche e di deambulazione. Tramite il combinato disposto delle DDGR 301/2017 e 716/2017 la Regione Marche ha tolto la possibilità ai pazienti in trattamento dialitico con problemi di deambulazione di essere trasportati a cura del Servizio Sanitario Regionale con il pullmino attrezzato per disabili, ed oggi ad essi viene direttamente riconosciuto solamente il rimborso di 1/5 del prezzo della benzina per recarsi con mezzi autonomi presso il Centro Dialisi. Tale nuova modalità, mai discussa preventivamente con le rappresentanze delle OdV operanti nel settore, non è stata adeguatamente resa nota ai pazienti e neppure ai Centri Dialisi e risulta ancora oggi che molti dei pazienti non ne siano informati, mentre le stesse CCT dell’ASUR hanno sovente omesso di specificare ai pazienti ed alle OdV la modalità di rimborso attuata. Il risultato è che le associazioni stanno continuando a trasportare i pazienti, prevedendo tuttavia che il rimborso che essi indirettamente riceveranno non sarà in grado di coprire i costi sostenuti, dovendo a breve decidere di chiedere integrazioni economiche ai pazienti o interrompere il servizio di trasporto generando gravi disagi in persone già duramente provate.
D. Procedura di affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario (c.d. “interpello”) Con determina n. 905 del 16/12/2013 ASUR ha avviato la procedura per l’affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario ai sensi delle DDGR nn. 292/2012 e 968/2013, con rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate secondo i criteri della det. ASUR n. 900/2014. A tutt’oggi la procedura, applicata dalle AA.VV. in maniera anomala e assolutamente priva dei necessari criteri di rigore e trasparenza, non risulta conclusa e nessuna occasione di confronto sul tema è stata promossa nei confronti degli organismi rappresentativi regionali del volontariato, nonostante sia in itinere da oltre quattro anni. E’ pertanto necessaria una ridefinizione dell’intero processo, peraltro ormai anacronistico viste anche le rilevanti modifiche normative nel frattempo intervenute, fra cui l’abolizione delle previsioni di cui alle DDGR 968/2013 e 131/2014, oltre che la contestata abrogazione della det. ASUR n. 900/2014.
La situazione nel suo complesso è ad un livello di gravità mai precedentemente raggiunto, mettendo quotidianamente a rischio la sopravvivenza delle Organizzazioni di Volontariato e gravando i cittadini marchigiani che vi si impegnano per amministrarle di gravissime responsabilità e rischi finanziari non più tollerabili.
Viene realmente lesa la dignità di migliaia di volontari che si riconoscono da decenni in un progetto di aiuto alla collettività, oggi messo quotidianamente a repentaglio da soggetti incapaci di comprenderne le peculiarità ed il valore, operanti con il doloso implicito assenso della politica regionale, a cui tentano ossessivamente di dimostrare (verosimilmente attratti da allettanti feedback) illusorie e fuorvianti performance di economia e razionalizzazione, con il solo evidente risultato di distruggere progressivamente la struttura ed i servizi, a totale discapito della salute dei cittadini marchigiani.
Il complesso di quanto esposto ed argomentato determina condizioni di degrado economico – gestionale tali che alla fine del corrente mese gran parte delle associazioni non riuscirà a sostenere i costi correnti per l’erogazione dei servizi.
Si preannuncia pertanto che le associazioni Anpas delle Marche hanno collegialmente preso atto che a decorrere dal 1° marzo 2018 non potranno più erogare servizi di trasporto sanitario per conto dell’ASUR, incluso il servizio di emergenza-urgenza “118”, e in pari data procederanno alla consegna delle chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei comuni in cui ricade la loro sede in segno di solidarietà verso le comunità danneggiate dalle conseguenze di quanto ampiamente illustrato.
Distinti saluti.

Anpas Marche
Il Presidente

Il presidio permanente di Anpas Marche sotto la regione Marche

 

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Pagani, 10 marzo: “Resilienza sociale, tra il volontariato attivo e le comunità”

Resilienza sociale, tra il volontariato attivo e le comunità, Pagani 10 marzo

 

Pagani – Sabato 10 marzo, presso l’Auditorium S. Alfonso M. Dei Liguori è tenuto un incontro di studio sul tema della prevenzione collettiva ed individuale della Comunità locale. Esperti nazionali e locali di protezione civile si sono confrontati sulle capacità di risposta del territorio, ai rischi di protezione civile e come questo possa definirsi “resiliente”.

 

Pagani - Resilienza sociale, tra il volontariato attivo e le comunità

In questa occasione è stato presentato il progetto “Città protetta = Città resiliente”, sviluppato dall’associazione Papa Charlie. L’obiettivo è di strutturare una coscienza civica di protezione civile, come fattore di auto protezione della Comunità locale, partendo dalla capacità di affrontare le situazioni di crisi, in modo consapevole.

A prosecuzione dell’incontro di studio, la mattinata di domenica 11 marzo, presso piazza Sant’Alfonso, si è tenuta la replica della Campagna Nazionale “Io non rischio”, per i rischi terremoto, maremoto e alluvione.
La Campagna Io non rischio, promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas – associazione nazionale delle pubbliche assistenze, Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ReLuis – Consorzio della rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, in accordo con le Regioni e i Comuni interessati, è nata nel 2011 con una prima edizione pilota dedicata al rischio sismico, con l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione e avviare un processo, che porti il cittadino ad acquisire un ruolo attivo nella riduzione dei rischi.

Di seguito il programma dell’incontro.

Programma
Saluti
– Salvatore Bottone (Sindaco di Pagani)
– Antonio Aliberti (Presidente Anpas Campania)
Interventi
– Michele Pepe (Presidente Papa Charlie): Progetto “Città Protetta = Città Resiliente”
– Dipartimento di Protezione Civile – Ufficio I – Volontariato e risorse del servizio nazionale
– Berardino Iuorio (Regione Campania – Responsabile Volontariato di Protezione Civile)
– Roberto Amantea (Prefettura di Salerno – Area V Protezione Civile)
– Carmine Lizza (Responsabile nazionale di Protezione Civile Anpas): La prevenzione come stile di vita
– Markus Leimegger (Croce Bianca di Bolzano – Responsabile Protezione Civile e relazioni internazionali) e Concetta Mattia (Responsabile Settore Prevenzione Anpas): Strutturare la resilienza sociale: le attività della Protezione Civile Anpas
– Andrea Volterrani (Sociologo, ricercatore e docente all’Università di Roma Tor Vergata): La resilienza sociale ed il coinvolgimento della popolazione
– Romano Camassi (INGV): Memoria storica per una comunità resiliente

Modera: Gilda Pepe (Psicologo)

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Abruzzo: i volontari Anpas donano il sangue con “La divisa ti dona”

Abruzzo: i volontari Anpas donano il sangue con “La divisa ti dona”

7 febbraio 2018 – Si svolgerà dal 12 al 17 febbraio 2018 la sesta edizione de “La Divisa Ti Dona”, iniziativa nata da un’idea di un volontario della pubblica assistenza Croce Bianca Teramo e sposata da Anpas Abruzzo, per sensibilizzare sull’importanza della donazione del sangue.

Volontari e volontarie delle pubbliche assistenze Anpas d’Abruzzo si recheranno, insieme e in divisa, presso i centri trasfusionali regionali per donare il sangue. 

La divisa ti dona, in Abruzzo

“Per il 2018 abbiamo pensato ad una intera settimana a livello regionale, coinvolgendo tutte le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo a fare lo stesso presso gli ospedali della propria zona, per favorire una maggiore partecipazione. “ Dichiara Eleonora Ioannacci, volontaria e segretaria della Croce Bianca Teramo. ”Noi della Croce Bianca di Teramo, impegnati da cinque anni nel diffondere l’importanza della donazione del sangue, crediamo molto in questo progetto e speriamo che anche le altre “sorelle” vogliano condividere con noi questo bellissimo momento, donando il sangue tutti insieme, con la stessa divisa di Anpas. L’evento coinvolge donatori vecchi e nuovi e sensibilizza tanti ragazzi sull’importanza della donazione. Sarà una settimana ricca di significato e di grande valore sociale che caratterizzerà il nostro movimento associativo all’insegna dell’impegno verso chi ha bisogno.”

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Social – Il progetto Digito ergo sumus: volontari Anpas per l’uso consapevole dei social

DIGITO ERGO SUMUS – Volontari per l’uso consapevole dei social media

I giovani volontari Anpas Liguria per sensibilizzare la scuola, le associazioni di pubblica assistenza e tutti i loro coetanei del territorio su un uso corretto delle nuove tecnologie, per creare una campagna permanente di prevenzione dei potenziali rischi legati all’abuso dei social.

IL CONTESTO
Le cronache, anche recenti, ci stanno raccontando di episodi negativi, a volte drammatici, generati dall’uso non corretto e non consapevole dei social network e delle nuove tecnologie, soprattutto tra i giovani.
Reati a mezzo internet (dal cyberbullismo al sexting) e dipendenze sono alcuni tra gli effetti più evidenti dell’uso delle nuove tecnologie.
Scuola, pubbliche assistenze e, in generale, le associazioni del territorio possono proporsi come soggetti di studio e risorsa per contrastare fenomeni che vanno dall’emarginazione all’eventualità di commettere veri e propri crimini.
Anpas Liguria, nel perseguire la propria missione associativa secondo cui essere pubblica assistenza significa fornire assistenza rivolta verso “qualcosa”, svolta a fianco di “qualcuno” e sviluppata in modo “pubblico”, ha voluto indirizzare, attraverso questo progetto, la propria azione di comunicazione per la prevenzione di questi fenomeni. L’azione si svilupperà dai giovani per i giovani: saranno infatti i giovani volontari Anpas a rivolgersi ai propri coetanei nella convinzione che un linguaggio e un’esperienza comune tra “docente” e “discente” possa portare una maggiore efficacia nella trasmissione dei contenuti proposti.

L’OBIETTIVO
Con questo progetto vogliamo rendere consapevoli i giovani, gli insegnanti, i genitori delle opportunità e delle controindicazioni dell’uso dei social attraverso il loro diretto coinvolgimento.
Un coinvolgimento che avverrà per i giovani volontari delle pubbliche assistenze come formatori, mentre per gli studenti e altri giovani, insieme ad insegnanti e genitori, come soggetti partecipi della costruzione della campagna di prevenzione e di tutti materiali di supporto della stessa.

 

IL PERCORSO E GLI STRUMENTI
Formazione formatori.
Da ottobre circa 40 giovani volontari delle pubbliche assistenze liguri hanno intrapreso un percorso di formazione che ha visto il coinvolgimento di un comunicatore, di uno psicologo, di un giornalista esperto della materia e di un formatore specifico per conoscere e saper illustrare i contenuti del progetto, per gestire incontri con giovani, adulti e famiglie e utilizzare una metodologia di ricerca azione partecipata e co produzione di materiali. 
Incontri
Si organizzeranno incontri nelle pubbliche assistenze, nelle scuole in cui, dall’illustrazione del funzionamento dei social, delle loro possibili negative conseguenze in caso di uso eccessivo o distorsivo, dalla narrazione di episodi di cyberbullismo, sexting, abuso della rete etc. i formatori cercheranno di giungere all’individuazione condivisa di spunti per la realizzazione della campagna di prevenzione e dei suoi materiali. 
Gli strumenti e l’evento finale.
A conclusione di questa fase saranno presentati in un evento finale al mondo della scuola, delle pubbliche assistenze e più in generale dell’associazionismo gli strumenti scaturiti dal progetto, ovvero auspicabilmente il volantino vademecum sui rischi e sull’uso corretto dei social, l’app sull’uso dei social, il video realizzato dai partecipanti al percorso, la proposta di regolamento scolastico e di regolamento associativo per il corretto e consapevole uso dei social.

CONTATTI
Se sei interessato ad organizzare un incontro nella tua scuola, nella tua pubblica assistenza o in una qualsiasi associazione o gruppo di cui fai parte, scrivici una mail a formazione@anpasliguria.it o contattaci allo 010463405.

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Orbassano, la Croce Bianca rinnova il Certificato di Qualità

La Croce Bianca Orbassano rinnova il Certificato di Qualità

30 gennaio 2018  La Croce Bianca Orbassano, associata Anpas, il 27 gennaio 2018, grazie alla verifica periodica effettuata dalla società Globe Srl ha ottenuto il rinnovo del Certificato Sistema Qualità UNI EN ISO 9001:2015.


Il presidente della Croce Bianca Orbassano, Luigi Negroni: «La Croce Bianca di Orbassano continua a credere nell’importanza di questa procedura, dove ogni attività dell’associazione deve seguire un preciso percorso standardizzato. Con l’avvio dei decreti attuativi della nuova legge sul Terzo settore, improntata sulla trasparenza e tracciabilità dei diversi processi, tali procedure diverranno obbligatorie. Oggi la Croce Bianca è in una situazione in cui quasi tutti gli adempimenti richiesti dal codice etico, parte fondamentale della riforma del mondo del volontariato, sono assolti.Crediamo che i servizi offerti alla cittadinanza debbano rivestire carattere di “qualità”, privilegiando la dimensione volontaristica a quella aziendalista. Mettiamo sempre al centro la persona, sia essa utente o esecutrice del servizio. I monitoraggi sul grado di soddisfazione confermano questa politica.
La responsabile delle procedure, Samantha Ferrari con l’aiuto del consigliere Marco Grechi eseguono periodicamente controlli sullo stato di avanzamento degli obiettivi prefissati, andando a correggere eventuali criticità. Un impegno gravoso che richiede costante osservazione sempre e comunque nell’ottica della qualità, nella tracciabilità e soprattutto nella trasparenza. La Croce Bianca di Orbassano ottiene per la prima volta la certificazione già nel 2002 e da allora si dota degli standard sempre più recenti nella gestione del sistema di controllo qualitativo».
 
La Croce Bianca Orbassano può contare sull’impegno di 265 volontari, di cui 98 donne, e 12 dipendenti grazie ai quali annualmente svolge oltre13mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 328mila chilometri.

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