IL POSITIVO AUMENTO DEL FINANZIAMENTO NON DEVE LIMITARSI AL SOLO 2014.
LA CNESC CHIEDE FINANZIAMENTI ADEGUATI PER IL TRIENNIO
Comunicato stampa: Ringraziamo il Governo e la ministra Kyenge per il significativo segnale di inversione di tendenza, contenuto nella proposta di legge di stabilità, rispetto al finanziamento del servizio civile nazionale, per il 2014. Passare dai 76 ml di euro previsti dalla legge di stabilità del 2013 ai 105 ml di euro per il 2014 è una piccola boccata d’ossigeno per tanti giovani che vogliono fare questa esperienza. Non sono ancora i numeri che riteniamo essenziali per rendere sostenibile il sistema, ovvero circa 270 ml di euro per assicurare l’esperienza di SCN ad almeno 40.000 giovani, ma apprezziamo questo primo importante segnale del Governo di voler investire nuovamente su un istituto cui le ultime leggi di stabilità avevano dato solo riduzioni finanziarie.
Vediamo con preoccupazione però che questa inversione di tendenza è incomprensibilmente garantita solo per il 2014: i circa 73 ml di euro previsti per ciascuno dei due anni successivi sono assolutamente inadeguati.
Per questo chiediamo alle Commissioni di Camera e Senato e al Parlamento intero che per il triennio vengano garantiti fondi sufficienti per stabilizzare il SCN con almeno 40.000 posti annui.
Servizio Civile: pubblicato il bando per i nuovi progetti
602 posti in 143 sedi di pubbliche assistenze Anpas
4 ottobre 2013– È stato pubblicato il bando 2013 del Servizio Civile Nazionale. Ragazzi e ragazze possono presentare domanda nelle pubbliche assistenze con progetti finanziati (vedi qui) entro le ore 14 del 4 novembre 2013.
I posti nelle pubbliche assistenze Anpas.
Sono 602 i posti disponibili quest’anno nelle pubbliche assistenze Anpas. I progetti finanziati sono stati 21 e si svolgeranno in 143 sedi in 7 regioni d’Italia (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche e Toscana).
Il bando Nazionale: numeri e novità.
Sono 15.466 i giovani volontari che potranno essere impiegati nei progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Il punteggio di finanziamento di 66/80 per l’Italia (lo scorso anno fu 65), mentre per l’estero è di 65/90. L’Unsc (Ufficio Nazionale per il Servizio Civile) non ha modificato il limite d’età per poter presentare la propria candidatura al servizio civile nazionale: anche quest’anno potranno farlo i giovani che hanno compiuto il diciottesimo e non superato il ventinovesimo (28 anni e 364 giorni) anno di età alla data di presentazione della domanda (che scade il 4 novembre 2013)
Come partecipare. Per partecipare bisognerà consegnare il materiale entro le ore 14 del 4 novembre prossimo. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile Nazionale e questo può essere fatto per posta, per posta certificata oppure recandosi direttamente nella sede per la quale si intende presentare la domanda.
Roma 4 settembre 2013 – È stato pubblicato oggi, il bando di selezione per 15.466 volontari per il servizio civile: il contingente più esiguo dal 2005 ad oggi. Anpas è il terzo ente con 602 volontari.
“Non è una sorpresa, abbiamo sperato fino all’ultimo che i numeri fossero modificati per arrivare alla “decenza, ma così non è stato”, dice Fausto Casini, Presidente Anpas Nazionale e responsabile nazionale Servizio Civile Anpas. “È triste, in questo giorno di lutto nazionale, constatare ancora una volta quanto miope sia la politica Italiana che continua a piangere e a stracciarsi le vesti e che tutto fa tranne che investire sulla qualità e sulla crescita della cittadinanza attiva, che è l’unico antidoto ad una decadenza civile. Dopo due anni di fermo il Servizio Civile riparte con il peggior bando, a livello numerico, della sua storia.
Nonostante la profonda tristezza e l’esiguità dei numeri, voglio ribadire l’immensa ricchezza che, nonostante le Istituzioni e la politica Italiana, l’esperienza del Servizio Civile può riservare e ha riservato a tanti Italiani. Ora”, conclude Casini, “dopo aver sperato negli ultimi anni di aver toccato il fondo per poi essere smentiti dal peggio, speriamo davvero che il Ministro Cecile Kyenge, consapevole di cosa stiamo parlando e sensibile alla cultura e alla pratica dell’inclusione e dell’accoglienza, sia il nostro paladino nella battaglia per rianimare il moribondo Servizio civile Nazionale”.
Toscana: Servizio Civile Regionale 2013 – Informazioni sui progetti approvati
Con decreto dirigenziale n. 3279 del 30 luglio 2013 (pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana – BURT – n. 34 parte III del 21 agosto 2013) sono state approvate le graduatorie dei progetti presentati ed è stato emanato il bando giovani.
I posti messi a bando sono stati aumentati a 2034 posti, così suddivisi:
1 agosto 2013 – E’ stato approvato martedì scorso in Senato l’emendamento n. 11.300, che stabilisce un aumento sul fondo del servizio civile nazionale di 1,5 milioni di euro per il 2013 e di 10milioni per il 2014, prelevandoli dalla quota destinata allo Stato dell’otto per mille. Per il prossimo bando, annunciato a settembre, lo scarto è comunque minimo, si tratterebbe infatti di appena 250 volontari in più.
Fausto Casini, Presidente nazionale Anpas e membro della Consulta nazionale del servizio civile, segnala il suo apprezzamento per l’impegno dei promotori dell’emendamento, ma ricorda come si continui “nella lenta ed inesorabile strada della demolizione del servizio civile”. «Nonostante questi soldi, aggiunti ai 76milioni già previsti, l’anno prossimo partiranno comunque meno giovani di questo, che dopo il fermo del 2012 prevede la partenza di soli 15.000 volontari»
Il testo è stato presentato e sostenuto da ventitrè senatori del Partito Democratico (Nerina Dirindin e Stefano Lepri i primi firmatari) e dal senatore di Scelta Civica per l’Italia, Andrea Olivero, e interviene sul decreto-legge n. 76 su “rilancio dell’occupazione e IVA” (ddl n. 890), il cui voto finale si è svolto ieri in Aula. Esso segue un precedente emendamento, bocciato pochi giorni fa dal Governo, che prevedeva uno stanziamento aggiuntivo ben più consistente di 25milioni per il 2013 e di 50 milioni per ciascuno dei prossimi due anni. Contemporaneamente però è stato accolto dal Governo un Ordine del Giorno (n. G6.101), redatto dagli stessi firmatari dell’emendamento, che lo «impegna a porre in essere, già con il prossimo intervento di carattere finanziario, ogni atto di competenza volto a incrementare per gli anni 2014 e 2015 lo stanziamento del Fondo nazionale per il servizio civile».
26 giugno 2013 – Anpas esprime le sue congratulazioni e augura buon lavoro al nuovo presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile Giovanni Bastianini, già rappresentante del Dipartimento Nazionale della Protezione civile presso la Consulta e alla Ministra Kyenge.Anpas sottolinea l’importanza che, a seguito delle dimissioni della ministra Idem, la delega al Servizio Civile rimanga di rango ministeriale. “L’assegnazione della delega del servizio civile al ministro Kyenge ci fa ben sperare per il futuro – dice Fausto Casini, presidente nazionale Anpas – è importante ora esplicitare la delega al servizio civile, che non è soltanto parte delle politiche giovanili, ma uno dei possibili strumenti di difesa pacifica della patria e di solidarietà previsti dalla Costituzione”. E’ trascorso infatti quasi un anno dalle dichiarazioni dell’allora ministro Riccardi che garantiva l’avvio di circa 18.810 volontari nel 2013 e di altrettanti nel 2014 e, ad oggi, ancora non si conoscono i numeri relativi ai volontari che saranno messi a bando.“Auguriamo buon lavoro al ministro Kyenge – conclude Casini – “e al nuovo presidente della Consulta Nazionale Bastianini.
Si è svolto il 30 e 31 maggio il corso di formazione per i ragazzi e le ragazze in Servizio Civile dal progetto straordinario di Servizio Civile nazionale e regionale: “Per Daniele: straordinario come voi“.
Il progetto è stato presentato dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Modena (ente capofila) e dall’unione dei comuni delle zone colpite dal terremoto, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio (Anpas, Arci, Caritas ed altre) e prevede la partecipazione di 450 giovani.
La formazione dei ragazzi ha avuto un primo momento comune di presentazione del progetto e degli enti e associazioni proponenti e poi si è sviluppata localmente in vari corsi rivolti ognuno a 25 giovani.
La formazione ha raccolto 24 ragazzi provenienti dalle pubbliche assistenze dei comuni modenesi dell’area Nord (Camposanto, Cavezzo, Concordia, Mirandola, San Felice s.P. e San Prospero) e dall’ASL di Mirandola e si è articolato su cinque giornate: 9-10, 14 e 30-31 MaggioI temi principali trattati durante il corso sono stati: la storia e i valori del Servizio Civile, la cittadinanza attiva, la struttura ed i ruoli del Servizio Civile, lavorare per progetti, i diritti e doveri, cenni su comunicazione e gestione del conflitto e la difesa popolare nonviolenta.
Anche per i formatori, Cristina Moretti e Marco Pesci, l’esperienza “è stata particolarmente stimolante e l’ennesima riprova che l’esperienza di servizio civile va difesa a tutti i costi”.
Tutta la fotogallery con le immagini scattate da Zar Abdul Samad (Croce Blu San Prospero)
Josefa Idem: È ora di rilanciare il servizio civile
Intervista alla neoministra, che lancia le sue priorità per rafforzare l’esperienza che in 12 anni ha fatto partire 300mila giovani, ma che ora è in crisi a causa dei tagli dei precedenti governi
2 giugno 2013: La Festa della Repubblica patrimonio di tutti i cittadini: si valorizzino lavoro e Servizio Civile, e non si celebri questa giornata con la parata militare
Una lettera al presidente Napolitano per segnalare che la Festa della Repubblica deve essere patrimonio di tutti gli italiani e di tutte le categorie di cittadini, non solo simboleggiata con la parata militare. Questa è l’iniziativa, la prima di una serie di altre azioni, che le principali reti che lavorano sul tema del servizio civile, della pace e disarmo hanno deciso di intraprendere in questi giorni. Una lettera per sottolineare al Capo dello Stato, e con lui a tutta l’opinione pubblica, un forte e profondo desiderio delle numerose associazioni di questa area: che si riportino al centro del 2 giugno i valori fondanti della Repubblica e della nostra Costituzione. Valori rappresentati da quelle categorie sociali che sono vere e proprie forze vive dell’Italia e hanno pieno diritto di essere celebrati in occasione del 2 Giugno: le forze del lavoro, i sindacati, i gruppi delle arti di mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini con le madri e i padri, i ragazzi e le ragazze del Servizio Civile Nazionale. Un passaggio importante anche per cambiare i simboli (che sono rilevanti per il vivere comune) legati a questa che non è la Festa delle Forze Armate ma di tutta la Repubblica.
La lettera è stata elaborata e sottoscritta dalla Rete Italiana per il Disarmo, dalla Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, dal Forum Nazionale per il Servizio Civile, dal Tavolo Interventi Civili di Pace e dalla Campagna Sbilanciamoci.
Sono poi oltre 100 gli organismi di varia natura che hanno sottoscritto esplicitamente la missiva inviata alla Presidenza della Repubblica.
Parte da via dei fori imperiali, nel corso dell’allestimento della parata militare del prossimo 2 giugno, l’appello del presidente dell’associazione Nazionale delle pubbliche assistenze, Fausto Casini: «Il due giugno è la festa della Repubblica, degli italiani, delle persone che contribuiscono a costruire le condizioni per stare assieme. Il Presidente della Repubblica ha deciso di non incontrare come era tradizione i rappresentanti della società civile. Uno Stato che dichiara di svolgere in sobrietà i festeggiamenti per poi spendere soldi nella parata militare e che non riesce a trovare un momento per ascoltare le persone che in sussidiarietà lo aiutano a costruire il futuro, ed è un vero peccato».
«Oggi non abbiamo giovani per il servizio civile, ma questo è uno stato che crede sia meglio investire su sistemi d’arma che investire nella difesa dei cittadini in attività di prevenzione e di aiuto alle persone che sono a rischio di esclusione sociale», prosegue Fausto Casini. «Non rubateci la parola sobrietà. Sobrietà non è comprare sistemi d’arma sofisticati. Sobrietà sarebbe riconoscere alla società civile quello che fa con poche risorse, mobilitando la voglia di fare dei cittadini».
L’impegno delle associazioni ed organizzazioni che hanno inviato la lettera al Presidente Napolitano è quello di rendere vivo il 2 giugno su tutti i territori in cui le diverse realtà sono presenti. Con l’intendo di celebrare nelle sedi degli organismi e richiamandone le attività quotidiane l’Italia che “ripudia la guerra” aprendo le porte nello spirito dell’articolo 11 della nostra Costituzione. “Cercheremo inoltre di valorizzare le storie di tanti giovani che hanno scelto di mettersi al servizio del bene comune, dei nostri territori e delle nostre comunità – sottolineano i promotori in un passaggio della missiva – Giovani che dal sud al nord del Paese, in ambiti diversi d’intervento, testimoniano con vivacità ed entusiasmo una voglia di mettersi in gioco e di rendersi protagonisti che riteniamo preziosa per il presente e il futuro della nostra Patria”.
L’appuntamento per tutti è quindi per il 2 giugno. Molte delle sedi delle organizzazioni promotrici e sottoscrittrici della lettera rimarranno aperte ed in alcune di essi saranno presenti anche giovani in Servizio Civile, in particolar modo nei Comuni colpiti dal terremoto emiliano del Maggio 2012. Un modo aperto per testimoniare il contributo concreto che il Servizio Civile Nazionale porta alla coesione sociale e alla difesa del Paese così come l’iniziativa in programma a Roma per festeggiare la Repubblica con le categorie già prima ricordate e premiando esempi di cittadini al servizio reale di questa nostra Italia.
La lettera al Presidente della Repubblica è allegata al presente comunicato; dati, documenti e informazioni su questa e sulle iniziative successive in vista del 2 giugno sono presenti sui siti di riferimento delle reti promotrici:
6 maggio 2013 – “Lo scorso giugno il Ministro Riccardi invitò gli enti di Servizio Civile Nazionale ed i giovani volontari ad una conferenza stampa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in cui annunciava di aver trovato ulteriori fondi utili a garantire l’avvio di circa 18.810 volontari nel 2013 e di altrettanti nel 2014.
Sulla scorta di queste indicazioni gli enti hanno provveduto ad organizzare la propria progettazione ed i conseguenti investimenti, coinvolgendo decine di migliaia di sedi, di enti partner e di università.” “E’ trascorso quasi un anno e nonostante le rassicurazione ulteriori ricevute nel corso di questi mesi dagli uffici del Ministro Riccardi, desta sincera preoccupazione il fatto che siano state pubblicate le graduatorie definitive dei progetti ma ancora non si conoscano i numeri relativi ai volontari che saranno messi a bando.”
“Le rappresentanze degli enti e dei volontari hanno più volte chiesto che gli impegni assunti dal Governo siano rispettati, lanciando l’allarme rispetto ad una ennesima diminuzione di volontari che avrebbe come esito l’implosione del sistema e un allontanamento dal servizio civile, già tristemente cominciato negli ultimi anni, sia degli enti più attivi che dei giovani.”
“Per questo motivo chiediamo al neo Ministro Josefa Idem di adoperarsi utilizzando le risorse disponibili per il 2013 e quelle programmate per il 2014 affinché gli enormi sforzi fatti per preservare un sistema ricco e complesso come quello del Servizio Civile Nazionale non vengano vanificati dall’emanazione di un bando a numeri ridotti. Riponiamo in questo Governo e nel Ministro la massima fiducia, con l’auspicio di poter riprendere, a partire dal prossimo bando, quel percorso di crescita e di riforma del più importante strumento di educazione alla cittadinanza di cui il nostro Paese si è saputo dotare.”