Servizio civile news

CNESC/15 dicembre presentazione del XII Rapporto Servizio Civile

Il terzo settore nazionale al servizio del servizio civile nazionale

 

Mercoledì 15 dicembre, alle ore 10, presso la Sala delle Conferenze di Piazza Montecitorio, verrà presentato il XII Rapporto sul Servizio Civile.

Nonostante la grave crisi in cui versa il servizio civile e l’evidente disinteresse da parte del Governo che, incurante delle reiterate richieste degli Enti e l’alto numero di domande da parte dei giovani, si ostina a diminuirne i finanziamenti, introducendo e finanziando però la mini naja, la Cnesc si ostina a celebrare il 15 dicembre, giorno in cui venne approvata la prima legge (772/72) sull’obiezione di coscienza e il servizio civile.

 

“Noi – afferma Primo Di Blasio, presidente della Cnesc – crediamo nel servizio civile come diritto per i giovani, come esperienza di crescita umana e professionale, di cittadinanza attiva, di difesa della patria non armata e nonviolenta, di impegno per la pace.. Per questo abbiamo deciso di consegnare al Presidente della Repubblica le migliaia di firme raccolte con le petizioni a difesa del servizio civile e, con esse, tutte le nostre preoccupazioni, il nostro disagio ma, soprattutto il futuro dei nostri giovani”.

 

 

Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale, Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Unpli, WWF

 www.cnesc.it

Segreteria CNESC: c/o Caritas Italiana

Via Aurelia 796 – 00165 Roma . Tel : 06/66177001 (centralino); Fax è 06/66177602; mail: serviziocivile@caritasitaliana.it



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Firma la petizione della CNESC contro i tagli al Servizio Civile

Protesta CNESC

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Servizio Civile: il documento della Commissione Nazionale Anpas

Il 23 ottobre 2010 il Consiglio Nazionale su sollecitazione della Commissione Nazionale Anpas Servizio Civile:

  • ANALIZZATA la situazione derivante dai forti tagli ai finanziamenti per il Servizio Civile Nazionale operati dal Governo;

  • CONSIDERATE le molte promesse sul rifinanziamento del fondo nazionale per il Servizio Civile avanzate pubblicamente sia dal Presidente del Consiglio Berlusconi che dal Sottosegretario Giovanardi e mai rispettate;

  • PRESO ATTO delle scelte del Governo di finanziare nuove attività culturalmente in contrasto con il Servizio Civile Nazionale come la “mini-naja”, che confermano una linea politica governativa indirizzata verso modalità di formazione dei giovani diverse da quelle attuate in questi 40 anni di servizio civile.

DELIBERA di:

 

1.       prendere pubblicamente una posizione decisa nei confronti delle politiche giovanili che il Governo sta portando avanti a salvaguardia di una concezione della società che si basi sui principi di nonviolenza e solidarietà che contraddistinguono le politiche e le azioni del movimento Anpas;

2.       invitare – insieme ai Responsabili Regionali Servizio Civile Anpas – i Comitati Regionali a prevedere momenti di dibattito interni ed esterni convocando Consigli Regionali dedicati al Servizio Civile Nazionale e alle scelte del Governo in merito alle Politiche Giovanili;

3.       aderire ai comitati di protesta contro la “mini-naja” che si stanno organizzando (come la Tavola per la Pace);

4.       aderire e promuovere l’adesione alla mozione – avanzata da rete italiana per il disarmo e sostenuta dal prof. Veronesi – affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 16 miliardi di spesa previsti;

5.       promuovere incontri fra i Comitati Regionali ed i Presidenti (Governatori) delle Regioni, fra le pubbliche assistenze ed i Sindaci perché siano portati a conoscenza dei problemi del Servizio Civile Nazionale e per chiedere il loro impegno in proposito, in quanto meno giovani sono in servizio sui territori maggiore è il rischio di discrepanze sociali su quel territorio e minori sono i servizi sui territori stessi;

6.       promuovere incontri (assemblee cittadine) perché le pubbliche assistenze informino i volontari, i soci e tutti gli altri cittadini sulla politica di eliminazione del Servizio Civile che si sta portando avanti in Italia;

7.       favorire la massima partecipazione alle iniziative promosse dalla Cnesc (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) in difesa del Servizio Civile Nazionale (petizione, manifestazioni, ecc.);

8.       porre la questione del Servizio Civile Nazionale e della Riforma della Legge 64/2001, nonché della necessità di idonee Politiche Giovanili per il futuro dell’Italia, al Presidente della Repubblica, principale rappresentante e custode dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana e Presidente del Consiglio Supremo di Difesa.

 

Per approfondire la delibera del Consiglio Nazionale si invita a leggere il documento prodotto dalla Commissione Nazionale Anpas per il Servizio Civile.

 

Servizio Civile: il documento della Commissione Nazionale Anpas Leggi tutto »

Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale

Petizione promossa da CNESC e Forum Terzo Settore

 

 

Il servizio civile, si è più volte detto, naviga in brutte acque.

Negli ultimi cinque anni il numero delle posizioni finanziate sono diminuite di oltre il 60%.

Di questo passo a breve l’esperienza quasi quarantennale di servizio civile che raccoglie apprezzamenti anche fuori dall’Italia chiuderà!

Le principali vittime di questa ghigliottina sono i giovani, le persone e i beni pubblici che beneficiano del loro servizio.

Il servizio civile, come richiamato dalla corte costituzionale fin dal 1985 ed ai sensi della legge vigente, concorre alla difesa della patria, con mezzi ed attività non militari.

Eppure il servizio civile, che ha un bilancio 150 volte più piccolo di quello del servizio militare, viene mortificato da continui tagli che ne mettono a repentaglio l’esistenza stessa, mentre si trovano i fondi per la “Mini-naja”, anche ricorrendo ai fondi non impiegati delle scuole, che finora restavano alle scuole stesse per impieghi successivi.

Nonostante ogni anno circa 100.000 giovani chiedano di prestare servizio civile, assistiamo al momento più drammatico della storia del servizio civile nel più complice disinteresse delle Istituzioni.

 

Pertanto chiediamo:

– Al Governo che nel prossimo documento di programmazione economica e finanziaria 2011-2013, vengano previsti stanziamenti utili all’avvio di almeno 40.000 giovani su base annua;

– Alle Regioni e Province Autonome che prevedano, come già fatto da alcune, propri stanziamenti aggiuntivi, utili ad incrementare ulteriormente il numero di giovani coinvolti;

– che siano chiaramente stabilite per legge le finalità dell’istituto del servizio civile nazionale rivolte ai giovani residenti nel nostro Paese di educazione alla pace e alla cittadinanza attiva e di apprendimento di concrete capacità pratiche.

 

apply_f2 Firma la petizione on-line

apply_f2 Qui trovi il modulo per firmare e far firmare la petizione su carta

Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al Servizio Civile Nazionale Leggi tutto »

La mini naja

 

LA MINI NAJA: UN ULTERIORE SEGNALE D’INCOERENZA DI QUESTO GOVERNO

COMUNICATO Anpas del 14 luglio 2010

 

 

Firenze, 14 luglio 2010. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) aderisce alla protesta dal CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) contro l’emendamento del Governo che prevede la possibilità, per giovani ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni, di partecipare a stage presso l’esercito.

 

Anpas protesta soprattutto contro la ricaduta economica che avrà l’emendamento, ribattezzato “mini-naja”, che prevede lo stanziamento di 6 milioni e mezzo di euro nel 2010; 5 milioni e ottocentomila euro per il 2011 e 7 milioni e mezzo per il 2012.

A fare da contraltare a questo provvedimento ci sono i tagli sistematici e sempre più gravi al Servizio Civile Nazionale.

«È l’ennesimo provvedimento teso a sfavorire la crescita di forme di cittadinanza attiva e della partecipazione consapevole che nascono dall’esperienza del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale Servizio Civile Anpas.  «La difesa del territorio passa soprattutto dalla capacità dei cittadini di sentirsene partecipi attraverso la cultura della prevenzione e della difesa non armata».

Ormai da 30 anni Anpas, anche tramite il Servizio Civile, promuove i valori della nonviolenza e della difesa della Patria. Con questa scelta il Governo conferma lo scarso interesse verso l’integrazione tra i cittadini e la disattenzione ai territori ed alle comunità locali. Nonostante la retorica sul federalismo in realtà si distolgono importanti risorse che – ancora di più in una situazione di crisi come quella attuale – sarebbe utile impiegare per aiutare i territori e rafforzare le comunità locali. Il Servizio Civile è riconosciuto come un importante fattore di coesione sociale ed un ottimo strumento di prevenzione dei conflitti e di promozione della sicurezza e della pace.

 

 

 

COMUNICATO CNESC dell’8 luglio 2010

 

Questo Governo da una parte taglia i fondi per il servizio civile nazionale con il rischio di far morire l’unica esperienza d’impegno civico, promozione della pace, difesa non armata e nonviolenta della Patria messa a disposizione dei giovani per la crescita della cittadinanza attiva e dall’altra, che si tratti di una leggina a favore di alcune associazioni combattentistiche o di un’operazione ideologica reazionaria, con quello che ci pare uno spreco di risorse e un passo indietro nella storia di pace della nostra Repubblica, realizza corsi di 3 settimane per “avvicinare i giovani italiani ai “valori” delle armi e della guerra”.

Per la CNESC la promozione della pace attraverso una difesa nonviolenta del Paese e la crescita di cittadinanza attiva dei giovani sono, fin dagli anni dell’obiezione di coscienza, punti fermi attorno ai quali costruire percorsi d’impegno e di crescita civile dei giovani residenti nel nostro Paese.

Servono investimenti seri  sui giovani e non azioni spot” afferma il Presidente della CNESC Primo Di Blasio. “Al Presidente del Consiglio ed ai suoi Ministri e Sottosegretari chiediamo che mostrino coerenza ritirando immediatamente il progetto di legge sulla mini-naja e rifinanziando da subito invece il Servizio Civile Nazionale”

Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale, Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Unpli, WWF

 

Segreteria: c/o Caritas Italiana

Via Aurelia 796 – 00165 Roma . Tel : 06/66177001 (centralino); Fax è 06/66177602; mail: serviziocivile@caritasitaliana.it

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