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Formazione – L’incontro con i responsabili regionali Anpas

Formazione – L’incontro con i responsabili regionali Anpas

Si è svolto oggi, 12 dicembre, un incontro online dei responsabili regionali della formazione in Anpas 

Nel corso dell’incontro sono stati presentati gli aggiornamenti sulle attività formative in corso e future e come Anpas intende sviluppare la formazione in questo periodo

Formazione - L'incontro con i responsabili regionali Anpas

I formatori Essere Anpas hanno presentato il loro lavoro sulla revisione del kit Essere Anpas.

Durante l’incontro i partecipanti si sono confrontati sui risultati sinora raggiunti e attraverso il lavoro di gruppo, oltre alla raccolta dei contributi per l’individuazione dei fabbisogni formativi e per la definizione delle linee programmatiche delle attività formative che Anpas intenderà realizzare nel corso del 2021.

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“Humanitas oltre un secolo di volontariato” – Il libro di Mauro Bagni

L’Humanitas di Scandicci nel libro di Mauro Bagni

La presentazione del libro, 13 dicembre 2020 ore 10,30 https://www.facebook.com/HumanitasScandicci/ 

Humanitas

 

Dalla nota dell’autore, Mauro Bagni

Questo volume, dedicato agli oltre 120 anni di storia della pubblica assistenza Humanitas, in modo prevalentemente cronologico (e fotografico), ricostruisce le vicende della gloriosa associazione scandiccese.

Costituisce l’anticipazione di un volume più ampio dedicato a essa. Nel 2022 infatti, quando ricorreranno i 125 anni dalla fondazione, le vicende dell’Humanitas saranno raccontate in maniera organica, collegandola alla storia locale, a quella nazionale delle pubbliche assistenze e alle vicende che hanno segnato l’evolversi della politica sanitaria in Italia.

Le fonti per una ricostruzione della storia dell’Humanitas sono frammentarie; per un lungo periodo (almeno 50 anni) addirittura scarse. Mancano documenti di archivio ufficiali (verbali delle riunioni, elezioni degli organi dirigenti, bilanci, ecc.), così come una raccolta ordinata delle pubblicazioni.

Lo scritto che cerca di ricostruire i primi 60 anni di vita dell’associazione risale al 1956. Si tratta di un numero unico di Humanitas del 29 aprile 1956: tre pagine con uno scritto di Vinicio Testi, volontario e noto dirigente del Comune di Scandicci. Fa riferimento a una ricerca effettuata da un consigliere dell’Humanitas, senza fornirne il nome. Forse è lo stesso autore? Lo scritto è comunque assai scarno di nomi, dati, documenti.I successivi sono le pubblicazioni del 1982 e del 1992, entrambe dedicate soprattutto ai volontari. Quindi quella del centenario: Humanitas 1897 1997. Grazie all’aiuto di Monica Daddioli, abbiamo raccolto numerose testimonianze: quelle dei presidenti e dei volontari ancora in vita oppure di alcuni familiari, soprattutto se avevano conservato materiale interessante. Utile è stato quello fornito da Paolo Alfani, dai familiari di Vittorio Dolfi e quello di Emanuele Garofalo, raccolto in occasione della pubblicazione dei cento anni di vita dell’associazione.

Poi abbiamo fatto ricorso a scritti e documenti locali di politica sanitaria, soprattutto a partire dalle due Giunte Barbieri (importanti quelli di Luigi Filippelli, ufficiale sanitario) oppure a saggi di storia dedicati a vari aspetti. Fondamentali quello di Fulvio Conti. Oppure pagine di scritti diversi che contengono riferimenti all’Humanitas: Guidi, Borgioli, Consumi, Giuliani, Bacci.

Degli ultimi anni esiste diverso materiale a stampa. Abbiamo cercato di raccogliere alcuni numeri di notiziari, che sono usciti negli anni senza un piano editoriale organico econtinuativo. Grazie a Oris Landi e Filippo Lotti è stato raccolto in maniera sistematica il materiale fotografico. Prezioso, per colmare lacune che interessavano lunghi pe riodi, il lavoro di Antonella Coli e Carla Di Tano presso gli archivi Anpas.

 

L’introduzione di Filippo Lotti, presidente Humanitas Scandicci

Tra poco più di dodici mesi l’Humanitas avrà 125 anni, una vera e propria istituzione non solo per l’età, ma per la capacità di avere rappresentato nel tempo un punto di riferimento praticamente per ciascuna delle generazioni di cittadini che si sono susseguite a Scandicci già dal secolo scorso. L’idea di approfondire la storia della realtà che sto avendo l’onore di guidare nasce da qui: dalla voglia di ricordare per far rivivere un pezzo importante della storia cittadina, celebrare nomi e gesta che hanno in maniera disinteressata costruito l’associazione che oggi conosciamo. Un lavoro quello di Bagni e dei collaboratori, volontari della “memoria”, che serve anche a colmare due lacune: la prima nell’aggiornare e approfondire già in questo volume la storia dell’Humanitas ferma al 1997 (anno del centenario), la seconda molto più complessa che andrà superata attraverso un secondo volume (già in cantiere), molto più ampio e dettagliato, ricostruendo i molti passaggi mancanti, la relativa documentazione e la ricerca di testimonianze dirette o indirette di chi quella storia l’ha fatta.

Uno sforzo collettivo che deve servire soprattutto a guardare al futuro, alle scelte che orienteranno i nuovi organismi dirigenti perché si possa preservare la nostra storica centralità nell’ambito dell’assistenza e coltivare quello speciale rapporto fiduciario che lega Scandicci all’Humanitas, soci e Volontari, bisogni e servizi. Mettersi a servizio di una comunità e farlo con la gratuità e la spontaneità tipica del volontariato offrendo e investendo in soluzioni efficaci e innovative è la storia di questi 123 anni e l’ingrediente principale del nostro futuro. Abbracciare la logica della mutua di comunità recuperando i valori fondativi
(società di mutuo soccorso), in uno sforzo collettivo per dare tutti insieme qualcosa in più a Scandicci e al movimento delle pubbliche assistenze. Humanitas, in questo senso, ne ha di fronte a sé una di alta rilevanza sociale che ci chiama al ruolo di costruttori di risposte e servizi, ma anche a quello di portare la voce degli associati e dei loro bisogni sui tavoli decisionali e nel dibattito collettivo perché sempre di più si diffonda un modello economico nell’ambito dei servizi alla persona che rifugga la logica del mero mercato, ma che sia sostenibile, eticamente orientato e attento ai più deboli nello spirito dell’attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà.
Infine voglio ringraziare tutti i Volontari che si sono succeduti nei secoli e quelli che oggi prestano servizio. Non abbiamo potuto, per motivi di spazio, raccontare le loro storie. Lo faremo nel prossimo volume. Abbiamo scelto di dedicare delle pagine a Vittorio Dolfi, milite esemplare, affinché l’azione di tutti loro e la loro memoria non siano perdute e sprecate e anche in occasioni come quella di questa pubblicazione diventino testimonianza del lato “migliore” della società.

  

Presentazione di Luigi Bulleri*
Mauro Bagni racconta e illustra in modo semplice e chiaro come nel corso di un secolo si è formato, per iniziativa di personaggi illuminati in un mondo contadino-mezzadrile nella zona di Scandicci, questo enorme patrimonio sociale che è l’Humanitas. A me, mezzadro volterrano, piace sottolineare questa originalità che ricorda come i mezzadri toscani, con il loro spirto libertario e democratico, con la loro aspirazione di eguaglianza e giustizia sono stati artefici, fondatori, insieme alla classe operaia, di strumenti di solidarietà, di reciproco aiuto di conquista dei diritti dei cittadini come le pubbliche assistenze, divenuto nel corso del suo sviluppo anche scuola di democrazia.

Agli inizi del secolo ventesimo l’Humanitas di Scandicci è una delle prime pubbliche assistenze a costituirsi in Italia e ad iniziare, in condizioni difficili l’assistenza pubblica a tutti i cittadini e nel contempo ad operare per riunire le tante associazioni esistenti in Toscana ed in Italia in una associazione regionale e nazionale che dia prestigio e forza nei confronti delle istituzioni e della società.

Oggi, con gli oltre 35000 soci, gli oltre 1.400 volontari, con gli strumenti gemmati per la gestione dei servizi più complessi come la Fondazione Pas contribuisce in modo determinante a una adeguata qualità della vita sociale e culturale dei cittadini di Scandicci e della zona. È un esempio forte di cittadinanza attiva, di sussidiarietà, di partecipazione per il bene comune.
È un presidio di democrazia.
Va detto che in quest’opera l’Humanitas è aiutata da un giusto rapporto di collaborazione con il Comune che favorisce efficacemente l’esistenza di una rete solidale che funziona con la cittadinanza attiva.
La presenza e l’opera dell’Humanitas è tanto più importante oggi in un paese come l’Italia in cui la democrazia si è indebolita, ed esposta a seri pericoli mentre i bisogni dei cittadini sono aumentati.

Il volontariato è considerato da cittadini sfiduciati il soggetto che più di altri può e deve essere attivo per i cambiamenti necessari nel Paese.

L’Humanitas, ne sono certo, saprà assolvere a questo ruolo.
* Già Presidente Anpas e Coordinatore Consulta Nazionale del Volontariato

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Le attività di protezione civile ai tempi dell’emergenza Covid-19 – il webinar Ispro

Martedì 15 dicembre il webinar Ispro sulle attività di protezione civile ai tempi dell’emergenza Covid-19

2020 - La tensostruttura Avis Cologno

Ispro, Istituto Studi Protezione Civile, nato dall’idea dell’On. Zamberletti, focalizza la sua attenzione sulle tematiche di Protezione Civile, in supporto alle associazioni ed Enti che quotidianamente lavorano sul territorio. Programmati una serie di incontri online. Si comincia con un tema di grande attualità, martedì 15 dicembre alle ore 17.30 con un webinar dal titolo “Attività di protezione civile nell’emergenza covid-19: come cambia l’assistenza alla popolazione” al quale parteciperà anche Luciano Dematteis in qualità di rappresentante effettivo Anpas Nazionale nel Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.  Dematteis interverrà sull’importanza del rafforzamento della sanità pubblica, della ricerca sanitaria e della prevenzione.

 

L’incontro proposto da Ispro in collaborazione con il Csv del Lazio vuole offrire un’occasione di riflessione rivolta agli Enti di terzo settore in particolare alle associazioni di Volontariato di protezione civile e non, in merito alle problematiche da affrontare nell’organizzazione delle attività di assistenza alla popolazione durante un’emergenza di protezione civile per rischio sismico o idrogeologico in un contesto di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo da 9 mesi.
Esperti, responsabili di associazioni, rappresentanti delle istituzioni, che in questi mesi hanno dovuto gestire le problematiche derivanti dalla pandemia, cercheranno di mettere in evidenza problematiche e aspetti sui quali soffermarsi e ragionare insieme.

  

Interverranno

  • Rita Nicolini, Dir. Agenzia Sicurezza Territoriale e Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna.
  • David Fabi, Coord. del Servizio Supporto Operativo per l’Emergenza del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  • Amedeo Ciaccheri. Presidente VIII Municipio di Roma.
  • Luciano Dematteis. Rappr. effettivo Anpas Nazionale nel Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.
  • Massimo La Pietra, Resp. Centrale Risposta Nazionale Croce Rossa Italiana.
  • Federico Bonechi. Resp. Corv e Aib Fed. Reg. Misericordie Toscana – Rappr. effettivo volontariato territoriale toscano nel Comitato Nazionale del Volontariato di Protezione Civile.

L’incontro sarà moderato da Roberto Giarola – Referendario della Presidenza del Consiglio dei Ministri e componente del Comitato Scientifico Ispro.
Il webinar è anche un momento di confronto aperto, in cui i partecipanti potranno intervenire per approfondire tematiche, ricevere opinioni e fornire spunti di riflessione. La partecipazione è gratuita, l’iscrizione obbligatoria. Info e iscrizioni: info@ispronet.org

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San Nicola sei tu: a Molfetta l’iniziativa dei volontari Anpas

San Nicola sei tu: a Molfetta l’iniziativa dei volontari Anpas

In occasione della festa di San Nicola, il Santo che ogni anno, il 6 dicembre, porta doni e leccornie ai bambini molfettesi, il Sermolfetta, per il decimo anno consecutivo, ha organizzato #SANNICOLASEITU:
la raccolta e consegna di giochi e dolciumi per i bimbi meno fortunati della Città.

Sono stati consegnati giocattoli, dolciumi e materiale scolastico a 320 bambini molfettesi attraverso la modalità “drive through” mentre 60 bambini sono stati raggiunti a domicilio: si tratta di ospiti del progetto SPRAR, di disabili e di famiglie in isolamento o quarantena a causa di positività Covid-19.

I volontari, di solito abituati a consegnare i giocattoli nella cameretta di ciascun bambino, quest’anno hanno dovuto reinventarsi e hanno proposto il SAN NICOLA DRIVE THROUGH.
Sono state allestite 8 postazioni in Città – nei palazzetti e nelle sedi di Sermolfetta e Metropolis – ed è stato garantito il domicilio per coloro che erano impossibilitati a muoversi.
“È stata una giornata particolare – ha commentato Salvatore del Vecchio presidente del Sermolfetta – abbiamo voluto fortemente organizzare il progetto anche quest’anno, nonostante tutto quello che ci circonda. Abbiamo messo la sicurezza davanti a tutto, creando consegne distanziate negli orari e negli spazi, predisponendo DPI e sanificazione per ogni postazione, ma non abbiamo voluto rinunciare alla
magia di questo giorno”.

San Nicola sei tu

“Ringrazio i volontari – aggiunge Luigi Paparella presidente del Consorzio Metropolis – per averci dato l’opportunità di vivere questo momento. Grazie a loro abbiamo potuto raggiungere tantissimi utenti e
spero che questa collaborazione con il Sermolfetta possa essere sempre più stretta e feconda”.

Si ringrazia il Comune di Molfetta che voluto donare mascherine chirurgiche ad ogni nucleo familiare ed il Consorzio Metropolis che ha fattivamente affiancato i volontari del Sermolfetta nella raccolta e
nella consegna.

Si ringraziano i gestori del PalaPoli, PalaFiorentini e PalaPanunzio (Pienza Boxe) che ci hanno letteralmente spalancato le porte, facendoci sentire a casa.
Si ringraziano tutti i cittadini, le aziende, le organizzazioni e gli enti che hanno generosamente supportato la raccolta dei giocattoli.

Si ringraziano tutti i volontari che, anche avendo figli e nipoti hanno dedicato questa giornata al prossimo, organizzando, raccogliendo, impacchettando, infiocchettando e distribuendo i doni.
Si ringrazia soprattutto San Nicola che, anche quest’anno, non ha lasciato nessuno da solo.

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La donazione di Bata per i volontari Anpas

La donazione di Bata per i volontari Anpas

10 dicembre 2020 – Bata, in qualità di azienda leader mondiale nel settore delle calzature, è da sempre orientata verso la tutela e la promulgazione di valori etici collettivi e si sente responsabile nei confronti delle diverse comunità in cui opera.

Il brand crede fortemente in ideali ben espressi da claim come “COUNT ON ME” e “IMPROVING LIVES” che oggi più che mai ci mettono di fronte alle nostre responsabilità nei confronti della comunità non solo come singole persone, ma come Società. Per questo motivo, Bata si è posto sin da subito a supporto di chi ogni giorno si trova in prima linea nella lotta al Covid-19.

Fin dall’inizio dell’epidemia, il gruppo Bata, ha lavorato con le sue fondazioni di lunga data, gli enti benefici, i funzionari governativi e altre organizzazioni per rispondere alla pandemia di COVID-19: ha prodotto e donato mascherine, schermi facciali e dispositivi di protezione per gli operatori sanitari, oltre a donare cibo, prodotti igienici o denaro attraverso il Bata Children’s Program e la Bata Shoe Foundation.

Durante la prima ondata della pandemia, Bata ha inoltre avviato una speciale iniziativa a livello globale, attraverso la quale si impegnava a donare un milione di paia di scarpe in tutto il mondo ad enti, associazioni ed ospedali costantemente impegnati nella lotta al COVID-19 e nel sostegno delle comunità in difficoltà.

Ad oggi Bata Italia, nell’ambito del progetto globale 1 Million Pairs of Shoes, ha donato oltre 100.000 paia di calzature in Italia. Un gesto importante, attraverso il quale Bata Italia può e vuole ringraziare chi oggi è in prima linea con il suo prezioso supporto e un’incrollabile dedizione.

Un sincero grazie da Bata Italia al Centro Missionario dei Frati Cappuccini del Triveneto, all’ULSS7 Pedemontana e all’Ospedale di Bassano, alla Pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova, alla Protezione Civile e alla Provincia di Padova con Equality Cooperativa Sociale Onlus, Populus Mundi Onlus, associazione Amici di Nuovo Villaggio Onlus, Casa del Fanciullo, Armadio del Povero, Team
for Children, Casa Priscilla, associazione Giovanni Danieli, Centro Aiuto alla vita, Fondazione Opera Edimar, al Gruppo Polis, alla Croce Rossa di Padova, alla Caritas di Verona, alla Croce San Nicolò di Lecco, all’Anpas, all’Ordine di Malta, a 1514 Oltre il Muro, all’Ana di Vicenza e agli Alpini, all’associazione Don Pino Puglisi di Caltanissetta, alla Castellana Solidale ODV, alla Caritas di Castelfranco e alla Caritas di Tarvisina per l’aiuto a promuovere questo progetto e per mettersi sempre a disposizione, attraverso associazioni benefiche, di volontariato o istituzionali, a supporto della lotta contro il COVID-19.

“In momenti come questo, di grande sforzo da parte di tutti noi, ricevere l’aiuto concreto di Bata ci aiuta a portare avanti l’impegno non solo dal punto di vista operativo, ma è anche e soprattutto un riconoscimento morale ed etico al nostro agire, che ci fa sentire davvero accomunati in questa emergenza” ha commentato Fabrizio Pregliasco, Presidente Nazionale Anpas.

bata

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5 dicembre 2020, il messaggio di Fabrizio Pregliasco per la 35° Giornata Internazionale del Volontariato

5 dicembre 2020, il messaggio di Fabrizio Pregliasco per la 35ma Giornata Internazionale del volontariato

5 dicembre - Anpas

«Il 5 dicembre è la giornata internazionale del volontariato. Il volontariato però c’è sempre, ogni giorno. C’è nelle pubbliche assistenze da più di cento anni. In questo 2020 così assurdo dall’inizio della pandemia le nostre associazioni, i nostri volontari sono al servizio delle comunità, reinventandosi attività completamente nuove. Come avevano fatto i nostri nonni all’inizio di questa epopea di cittadinanza attiva di persone che si sono sempre rimboccate le maniche nei momenti di emergenza.

Un tempo agivano per quei bisogni e quei servizi che le istituzioni non sapevano realizzare.

Oggi su aspetti dove ancora le istituzioni sono carenti o o comunque la nostra presenza rappresenta un valore aggiunto. come nell’ambito del servizio di emergenza-urgenza 112/118 dove, al fianco dei professionisti, garantiamo una maggiore capillarità, una maggiore umanizzazione di un servizio che deve essere fatto ogni giorno. Ma anche nell’assistenza alle persone più anziane, nei trasporti sociali.

Nel portare indietro i libri di scuola lasciati, nel momento dell’emergenza,dai ragazzi nelle classi» Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas 

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Piemonte: UNIQLO DONA 15.000 MASCHERINE AD Anpas PIEMONTE

UNIQLO dona ad Anpas Comitato Regionale Piemonte 15.000 mascherine di comunità in tessuto AIRism per supportare i volontari e le loro famiglie

 

Dopo aver donato ad aprile un milione di mascherine al comune di Milano e 400 piumini Ultra leggeri (gli Ultra Light Down) ai volontari che prestano servizio nella città meneghina, UNIQLO supporta nuovamente la macchina della solidarietà per fronteggiare l’emergenza sanitaria provocata dal COVID-19, donando 15.000 mascherine in tessuto AIRism ad Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) Comitato Regionale Piemonte.

Il presidente di Anpas Piemonte Andrea Bonizzoli: «Ringrazio UNIQLO per aver pensato ai nostri volontari e il sindaco di Fenestrelle, Michel Bouquet che ha fornito i contatti per la donazione. UNIQLO ha messo in campo numerose iniziative di supporto verso le comunità locali per aiutare a combattere il Covid-19, tra queste la donazione di oltre 10 milioni di mascherine a molte strutture mediche e il prezioso invio di 15mila mascherine ad Anpas Piemonte. Le mascherine di comunità donate da UNIQLO, non essendo dei dispositivi medici, né dispositivi di protezione individuale, sono destinate ai volontari e alle volontarie delle associazioni Anpas del Piemonte e alle loro famiglie per l’uso nella vita quotidiana al di fuori del servizio di soccorso in ambulanza o di assistenza sanitaria, con lo scopo di ridurre la diffusione del virus nei territori. Grazie di cuore».

«Noi di UNIQLO crediamo da sempre che si possa cambiare il mondo anche attraverso il modo in cui vestiamo, e chiamiamo questa visione Lifewear. Proprio durante questo momento così difficile, non solo l’abitudine di indossare una mascherina, ogni scelta di comportamento personale – non solo indossare una mascherina – può diventare un contributo allo sforzo che tutti gli italiani stanno compiendo insieme. UNIQLO è orgogliosa di partecipare a tale sforzo donando le mascherine AIRism ad Anpas che con il suo aiuto sta facendo la differenza all’interno delle comunità locali», dichiara Kohsuke Kobayashi, Chief Operating Officer, UNIQLO Italy.

Le mascherine in tessuto verranno distribuite alle 82 associazioni Anpas del territorio piemontese, con le sue 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

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5 dicembre 2020 – 35° Giornata Internazionale del Volontariato

“Volontariato, insieme possiamo”. Dall’emergenza alle sfide del futuro

Il 5 dicembre Forum Terzo Settore, CSVnet e Caritas Italiana celebrano la  35^ Giornata internazionale indetta dall’Onu con una staffetta di volontari.

 

Giornata Internazionale del Volontariato

In occasione della 3️⃣5️⃣^ edizione della Giornata Internazionale del…

Pubblicato da Giornale Radio Sociale su Sabato 5 dicembre 2020

Decine di volontari da tutta Italia si alterneranno in una staffetta per raccontare la propria esperienza. Uomini e donne che in questi mesi, negli ambiti più diversi, hanno donato il loro tempo per rimanere accanto alle persone più fragili e per rispondere ai bisogni emergenti delle comunità. Dal loro impegno, in questa epoca di grande sofferenza, hanno anche tratto nuove idee per il “volontariato del futuro”.

Sono i protagonisti dell’evento on line organizzato da Forum Nazionale del Terzo Settore, CSVnet e Caritas Italiana per sabato 5 dicembre, 35^ Giornata internazionale del volontariato. L’incontro si svolge dalle 10 alle 13 in diretta Facebook ed ha un duplice obiettivo: restituire, seppure in piccola parte, l’intensità delle emozioni vissute dai volontari in un anno del tutto particolare come il 2020 e avviare, attraverso le loro riflessioni, un nuovo percorso culturale sull’impegno sociale gratuito in Italia. Un’iniziativa che gli organizzatori intendono come “costituente”, aperta al contributo di tutti e che percorrerà l’intero anno.

Volontariato, insieme possiamo” è il titolo della mattinata che riprende lo slogan “Together we can, through vounteering” lanciato dall’Onu per questa edizione e dedicato al ruolo dei volontari di tutto il mondo durante la pandemia.

Il programma si aprirà con gli interventi di Claudia Fiaschi (portavoce del Forum), Stefano Tabò (presidente di CSVnet) e Don Andrea La Regina (Caritas Italiana). Le testimonianze dei volontari saranno divise in tre blocchi, intervallati dagli interventi di Luca Gori (Università S. Anna di Pisa), Paolo Pezzana (Università Cattolica di Milano) e Andrea Volterrani (Università Tor Vergata di Roma). La conduzione è affidata a Elisabetta Soglio, caporedattrice di “Buone notizie, inserto settimanale del Corriere della Sera, e a Stefano Arduini, direttore di Vita.

 

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