Anpas news

Razzismo: Solidarietà di Anpas alla comunità senegalese di Firenze

Anpas contro il razzismo.

Solidarietà alla comunità senegale di Firenze

 

Anpas esprime la sua vicinanza alla Comunità Senegalese di Firenze per l’attacco razzista di ieri nel quale hanno perso la vita Samb Modou e Diop More.

 

Le pubbliche assistenze sono un luogo nel quale, attraverso la cultura del fare, si costruisce integrazione e rispetto.

Anpas lavora da anni in Senegal con progetti di cooperazione allo sviluppo e, attraverso le adozioni internazionali, costruisce quotidianamente un ponte tra le famiglie italiane e i bambini senegalesi nell’idea che siamo tutti cittadini del mondo.

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Governo: una riforma del welfare e

Casini: Auspichiamo che si interrompa la politica dei tagli lineari e che sia realizzata presto una riforma del sistema del welfare

Roma 16 novembre 2011 – Grande apprezzamento del Forum del Terzo Settore per l’attenzione con la quale sono state ascoltate le proprie istanze presentate al presidente del Consiglio, Mario Monti.

Secondo Fausto Casini, presidente Anpas “L’attenzione riservata alle istanze del Forum del Terzo Settore da parte del presidente del Consiglio Mario Monti, segna un primo importante cambio di rotta. Dal momento che la crisi colpisce direttamente la vita di tutti gli italiani è fondamentale che le scelte trovino un’ampia condivisione anche con i rappresentanti della società civile organizzata.
Auspichiamo che si interrompa la politica dei tagli lineari e che sia realizzata presto una riforma del sistema del welfare improntata sull’equità e su una razionalizzazione delle spese.

Il Portavoce del Forum del Terzo Settore, ricevuto oggi dal Presidente incaricato Mario Monti insieme alle parti sociali, ha chiesto che sia data nuova attenzione al sociale e che venga accolta la proposta di una riforma del sistema del welfare italiano.

 


 

La dichiarazione del Forum del Terzo Settore

Roma, 16 novembre 2011.Il Forum del Terzo Settore augura alla nuova squadra di Governo un buon lavoro ed esprime al Premier Mario Monti il suo apprezzamento per l’istituzione dei due nuovi Ministeri alla Cooperazione internazionale e integrazione e alla Coesione territoriale, a riconoscimento del ruolo cruciale di queste tematiche alle quali il terzo settore è molto attento.

Già ieri – ha dichiarato il Portavoce del Forum, Andrea Olivero il Professor Monti ci ha dimostrato una grande disponibilità ascoltando con attenzione le nostre istanze. Adesso il nostro augurio è che la nuova squadra prosegua nella direzione intrapresa, pur consapevoli delle difficoltà che il nostro Paese sta attraversando e dei sacrifici che verranno richiesti ai cittadini.”

“Chiediamo in particolare – prosegue Olivero – attenzione e impegno affinché venga realizzata al più presto un’ampia riforma del sistema di welfare, condivisa con tutte le parti sociali ed i cittadini, che garantisca equità sociale e giustizia, e che siano indicate le strade per uscire dalla crisi”.

“Ribadiamo al nuovo Governo – conclude il Portavoce  – la piena disponibilità del Forum a partecipare con responsabilità ad ogni percorso volto a garantire crescita ed equità sociale per il nostro Paese”.


Il Portavoce del Forum Andrea Olivero ha espresso la “necessità di riforme condivise che tengano stretto il rapporto con i cittadini ai quali va spiegato con la massima trasparenza perché sono richiesti loro i sacrifici e che ci sia quindi una compartecipazione del Governo e di tutte le parti sociali a queste responsabilità.

 

“Siamo molto preoccupati – ha dichiarato il Portavoce – per il disegno di legge delega sulla riforma fiscale ed assistenziale assunto dal  Governo lo scorso luglio, e attualmente in discussione in Parlamento, che è assolutamente inefficace e ingiusta”. Il testo si prefigge di ottenere dalla sola materia assistenziale risparmi di spesa per 4 miliardi di Euro nell’anno 2012 (prevedendo che la riforma entri in vigore nell’ultimo trimestre) e per 20 miliardi di Euro a partire dal 2013. Ma facendo bene i conti si andrebbe a togliere risorse ad un settore già fortemente sotto-finanziato per ricavare risparmi che non arriverebbero a superare i 1.440 milioni di euro, pari al 7% del totale previsto”

“Siamo fiduciosi – ha proseguito Olivero nella sua richiesta – che venga realizzata al più presto un’ampia riforma del sistema di welfare, che non si riduca a meri tagli e ad una logica allarmistica ed emergenziale, ma che fondi le sue basi su criteri di equità sociale fondamentali per la ricostruzione del nostro Paese.”

Il Forum ha poi posto all’attenzione il tema del servizio civile chiedendo un cambiamento di rotta nei confronti di politiche che hanno praticamente azzerato i fondi stanziati, riducendoli del 400% in soli 4 anni, dal 2008 al 2011 e privando i nostri giovani di una importante esperienza formativa.

Il Portavoce ha ribadito la piena disponibilità del Forum e di tutte le realtà del terzo settore a “intervenire con responsabilità ad ogni percorso volto a garantire crescita ed equità sociale per il nostro Paese.

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Fausto Casini con Giorgio Napolitano (2008)

 

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Facciamo un pacco alla camorra!

Arrivano i cestini natalizi delle “Terre di don Diana” della pubblica assistenza Jerry Masslo

Facciamo un Pacco alla Camorra è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte cooperative sociali che, attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra sul”Le Terre di Don Peppe Diana”, hanno coltivato e trasformato prodotti che oggi hanno tutti i requisiti della qualità e vogliono porsi all’attenzione di un commercio equo e sostenibile. Ma la risposta alla sfida più grande è stata data con l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. La Jerry Masslo , in collaborazione con la Coop Sociale ” Altri Orizzonti” , sta producendo la borsa che conterrà i prodotti del ” Pacco alla camorra”. La borsa urtilizza stoffe e colori africani, ed è costruita nella “Casa di Alice” , il bene confiscato in uso alla Maslo.

Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o promuoverne la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia alternativa a quella camorristica, una economia sociale che, mentre dà dignità e lavoro a soggetti svantaggiati, costruisce una nuova Comunità, da terra di camorra alle TERRE DI DON DIANA.

Due le confezioni che saranno in vendita: una piccola dal costo di 25 euro e una più grande, che costerà  45 euro. Il pacco si può ordinare anche via Internet attraverso il sito

tutte le informazioni sui pacchi e sulle modalità di acquisto sul sito:

http://www.facciamounpaccoallacamorra.it/

anpasconrenatonatale

“Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte cooperative sociali nel riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra coltivando e trasformando i prodotti  delle Terre di don Peppe Diana, che oggi hanno tutti i requisiti della qualità e vogliono porsi all’attenzione di un commercio equo e sostenibile. E’ una sfida di riscatto che ha reso possibile anche l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati. Acquistando il PACCO ALLA CAMORRA e promuovendone la vendita è il modo migliore per contribuire allo sviluppo di una economia alternativa a quella camorristica: una Economia Sociale in grado di restituire dignità e lavoro a soggetti svantaggiati e costruire Comunità Libere e Solidali. Le Terre di don Peppe Diana è il nostro obiettivo.

per anni la camorra ci ha fatto “IL PACCO” è arrivato il momento di ricambiare. Questo Natale fai il regalo giusto, contribuisci al cambiamento di un territorio che da anni è maltrattato dalla camorra, acquista e fai acquistare
“FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA”

 


ricambiamo con gusto…IL GUSTO GIUSTO!!!

Altri video collegati

Legalità e partecipazione

a Casal di Principe: la P.A. Jerry Masslo


  
 
 

 


Il sito della Jerry Masslo www.associazionejerrymasslo.it/

Altri articoli:Legalità e partecipazione a Casal di Principe: la P.A. Jerry Masslo

 


Le foto della manifestazione per Renato Natale e per la Jerry Masslo

  
     

 

 

 

 

 


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Liberate Rossella Urru

180 giorni senza Rossella

di Monica Zucca (Anpas Sardegna)

Rossella Urru: oltre 180 giorni di prigionia eppure non tutti conoscono la sua vicenda. Rossella è stata rapita la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011, insieme a due cooperanti spagnoli Ainhoa Fernandez de Rincon e Enric Gonyalons, mentre svolgeva il suo lavoro come rappresentante del CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli che opera nei campi dal 1985) nei campi profughi saharawi nei pressi di Tindouf, nel sud-ovest dell’ Algeria. Il popolo saharawi è originaria del Sahara Occidentale: un territorio ricco di petrolio, di materie prime e di banchi di pesca. Dal 1975, la presenza di queste risorse stimolò l’interesse del Marocco che iniziò i bombardamenti costringendo i saharawi ad un grande esodo: milletrecento chilometri a piedi con mezzi di fortuna verso il deserto algerino. Si calcola siano circa duecentomila le persone che attualmente sono residenti nei campi profughi dell’Hammada. Le condizioni in cui versa il popolo saharawi sono molto dure e non vi è un’economia di sussistenza, ma la piaga che più affligge questo popolo è la salute. Rossella si occupa di  rifornimenti alimentari per i campi, controlla ciò che arriva, predispone la distribuzione e ha sempre un occhio vigile sulle necessità di donne e bambini con i progetti per la salute materno-infantile. Ha a che fare con medici, con cooperatori, ma anche con esponenti politici e ministri. La qualità che tutti le riconoscono è la grande competenza. Rossella è una donna con gran cuore: ha fatto della solidarietà il suo impegno e il suo lavoro. Ma soprattutto Rossella è una figlia, una sorella e un’ottima amica. La nostra parola è rivolta alle organizzazioni, alle ambasciate, ai mediatori, ai servizi ed ai governi, centrale e regionale, perché utilizzino tutti i mezzi e tutte le strategie possibili per riportare Rossella a casa quanto prima.

Il blog www.rossellaurru.it

Vedi anche il sito http://www.sviluppodeipopoli.org/Italiano/Home/Frameset.html

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http://www.rossellaurru.it/

 

Orani 1 aprile 2012- L’assemblea regionale Anpas Sardegna per Rossella: Rossella DEVE tornare a casa

 


 

Vedi anche: http://lanuovasardegna.gelocal.it/infografica/2012/03/27/news/rossella-urru-rapita-in-algeria-il-23-ottobre-1.3738141

 

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5×1000 del 2009. FONDI BLOCCATI DA TRE ANNI

5×1000 del 2009. FONDI BLOCCATI DA TRE ANNI

Roma, 4 ottobre 2011. Nonostante siano stati aggiornati pochi giorni fa gli elenchi del 5×1.000 del 2009, sono moltissime le associazioni che dopo tre anni stanno ancora aspettando di ricevere i fondi. I pagamenti del 2009 stanno infatti arrivando solo per quanto riguarda le cifre inferiori ai 500mila euro.

E’ inaccettabile – dichiara il portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore Andrea Olivero che il 5 per mille venga erogato con una media di 2 anni di ritardo, che in questo caso  rischia di toccare i tre. E’ impensabile lasciare le organizzazioni destinatarie senza fondi, e mettere a forte rischio la realizzazione delle loro attività sociali”.

 

Chiediamo –  prosegue il Portavoceal Ministro dell’Economia di assolvere in tempi brevi al suo dovere e di trovare i fondi per le integrazioni di cassa. Il terzo settore italiano non può accettare questa situazione, tanto più in questo momento di grave crisi economica, che va a incidere pesantemente nella vita di tante famiglie e cittadini che vivono in uno stato di disagio e di bisogno, ai quali le organizzazioni sociali cercano di dare risposte, peraltro sempre più difficili, attivando progetti e servizi proprio con le risorse provenienti dal 5 per mille.”

Da Forum del Terzo Settore

Altre news

Gli elenchi 2009 e gli adempimenti del 2008

 

5×1000 del 2009. FONDI BLOCCATI DA TRE ANNI Leggi tutto »

5 per mille: adempimenti 2008 e elenchi 2009

5 per mille – RENDICONTAZIONE anno 2008

Vi ricordiamo che è necessario rendicontare la destinazione delle quote percepite per il 5 per mille 2008.

 

Le associazioni che hanno ricevuto somme superiori a euro 15.000 sono tenute all’invio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del rendiconto e della relativa relazione illustrativa. Tutte le altre che hanno ricevuto importi inferiori sono tenute solamente alla rendicontazione e alla custodia di tale documentazione presso la sede legale per un periodo di dieci anni, a disposizione di eventuali verifiche.

 

Dato che i primi accrediti relativi al 5 per mille 2008 sono stati effettuati ad ottobre 2010, Vi ricordiamo che è necessario adempiere a tale obbligo entro la fine di questo mese (o comunque entro dodici mesi dalla fine del mese di ricevimento del contributo) utilizzando il modello e le linee guida pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che vi invitiamo a leggere con attenzione.

 

Allo scopo di fornire uno strumento utile e immediato per la rendicontazione del 5×1000, Vi segnaliamo che il Forum del Terzo Settore, con CSVnet e ConVol (e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha realizzato un servizio gratuito dedicato specificamente a questo adempimento, che consiste nella possibilità di accedere ad un form sul sito internet http://www.rendicontazione5x1000.it , composto dai medesimi campi del modulo ministeriale, che permetterà una compilazione guidata.

Una volta terminato l’inserimento, vi sarà la possibilità di salvare in PDF e stampare il modulo compilato, per procedere con l’invio tramite i canali tradizionali indicati dal Ministero (email o raccomandata).

Il sito web permette, inoltre, di mantenere la serie storica delle proprie rendicontazioni suddiviso per singola associazione e – se lo si desidera – di autorizzare la pubblicazione della rendicontazione, che sarà così consultabile ai cittadini e alle istituzioni.

 

La segreteria nazionale rimane comunque a disposizione per eventuali ulteriori informazioni necessarie (ref. Daniele Strazzaboschi – amministrazione@anpas.org – tel. 055/303821).

 

Linee Guida per la rendicontazione

Modello di Rendiconto

Pagina dedicata sito Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali

Portale rendicontazione 5 per mille (a cura di Forum Terzo Settore, CSV.net e ConVol)

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5 per mille: adempimenti 2008 e elenchi 2009

5 per mille – elenchi definitivi e liquidazione anno 2009

 

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato un aggiornamento (rispetto alla versione del 28 febbraio 2011) degli importi relativi al contributo 5 per mille 2009.

 

Vi informiamo inoltre che il 19 settembre 2011 è stata avviata la fase di accredito di tali importi sui conti correnti della maggioranza delle associazioni beneficiarie.

Qualora la Vostra associazione risulti nell’elenco dei beneficiari del contributo, Vi invitiamo pertanto a verificare sul conto corrente l’accredito della cifra corrispondente. Nel caso in cui invece l’accredito non fosse avvenuto, Vi consigliamo di verificare che il conto corrente comunicato alla Agenzia delle Entrate sia ancora attivo e che il codice iban sia rimasto invariato; altrimenti sarà necessario recarsi ad un ufficio dell’Agenzia delle Entrate per comunicare i dati bancari corretti.

 

Ricordiamo inoltre che anche per il 2009 la destinazione del contributo dovrà essere oggetto di rendicontazione entro un anno dal ricevimento, e che dovrà essere trasmessa al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali solo dalle associazioni che hanno ricevuto somme superiori a euro 20.000.

 

Scarica gli elenchi degli importi

(onlus e volontariato):

 

ELENCHI DEGLI AMMESSI

ELENCHI DEGLI ESCLUSI

per denominazione

per codice fiscale

per importo

per denominazione

per codice fiscale

per importo

 

Leggi anche: Fondi bloccati da tre anni (il comunicato del Forum del Terzo Settore)

 


5 per mille – RENDICONTAZIONE anno 2008

 

Vi ricordiamo che è necessario rendicontare la destinazione delle quote percepite per il 5 per mille 2008.

 

Le associazioni che hanno ricevuto somme superiori a euro 15.000 sono tenute all’invio al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del rendiconto e della relativa relazione illustrativa. Tutte le altre che hanno ricevuto importi inferiori sono tenute solamente alla rendicontazione e alla custodia di tale documentazione presso la sede legale per un periodo di dieci anni, a disposizione di eventuali verifiche.

 

Dato che i primi accrediti relativi al 5 per mille 2008 sono stati effettuati ad ottobre 2010, Vi ricordiamo che è necessario adempiere a tale obbligo entro la fine di questo mese (o comunque entro dodici mesi dalla fine del mese di ricevimento del contributo) utilizzando il modello e le linee guida pubblicate sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che vi invitiamo a leggere con attenzione.

 

Allo scopo di fornire uno strumento utile e immediato per la rendicontazione del 5×1000, Vi segnaliamo che il Forum del Terzo Settore, con CSVnet e ConVol (e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) ha realizzato un servizio gratuito dedicato specificamente a questo adempimento, che consiste nella possibilità di accedere ad un form sul sito internet http://www.rendicontazione5x1000.it , composto dai medesimi campi del modulo ministeriale, che permetterà una compilazione guidata.

Una volta terminato l’inserimento, vi sarà la possibilità di salvare in PDF e stampare il modulo compilato, per procedere con l’invio tramite i canali tradizionali indicati dal Ministero (email o raccomandata).

Il sito web permette, inoltre, di mantenere la serie storica delle proprie rendicontazioni suddiviso per singola associazione e – se lo si desidera – di autorizzare la pubblicazione della rendicontazione, che sarà così consultabile ai cittadini e alle istituzioni.

 

La segreteria nazionale rimane comunque a disposizione per eventuali ulteriori informazioni necessarie (ref. Daniele Strazzaboschi – amministrazione@anpas.org – tel. 055/303821).

 

Linee Guida per la rendicontazione

Modello di Rendiconto

Pagina dedicata sito Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali

Portale rendicontazione 5 per mille (a cura di Forum Terzo Settore, CSV.net e ConVol)

5 per mille: adempimenti 2008 e elenchi 2009 Leggi tutto »

Democrazia e cambiamenti sociali: convegno UniTS

DEMOCRAZIA E CAMBIAMENTI SOCIALI

 

Il RUOLO DEL VOLONTARIATO E DEL TERZO SETTORE

UniTS (Università del Terzo Settore) in collaborazione con Anpas, Auser, Cesvot, Convol, CNCA, CSVNet, Fondazione Fortes, Forum Terzo Settore, Labsus, MOVI; e con varie istituzioni, tra cui Regione Toscana, Provincia e Comune di Pisa, vi invita a partecipare al convegno nazionale che sta organizzando sul ruolo che il volontariato ed il terzo settore hanno e potranno avere per lo sviluppo della DEMOCRAZIA nel nostro paese.

 

Il convegno vuol essere un momento di riflessione e confronto sui forti segnali di volontà di partecipazione e di cambiamento che ci giungono dalla società civile italiana. Questo periodo è caratterizzato dalla gravità della crisi economico-finanziaria che fa vacillare alcuni principi della stessa democrazia alla base dello sviluppo sociale dal dopoguerra. I principi a cui il volontariato si riferisce sono gli stessi su cui si basa la democrazia: solidarietà, giustizia sociale e uguaglianza. Tali principi, che hanno segnato la sua storia, trasformando alcuni “volontariati” in scuole di democrazia, costituiscono gli indispensabili presupposti delle innovazioni e dei cambiamenti sociali oggi più che mai necessari. Le reti di volontariato hanno una responsabilità di interpretazione delle nuove istanze della società civile, di una nuova cittadinanza attiva anche in chiave europea, su cui ridisegnare il proprio ruolo e quello dell’intero terzo settore quali interlocutori autonomi delle istituzioni sui cambiamenti connessi a welfare, ma anche ai beni comuni. Un ruolo che crediamo potrà essere strategico soprattutto in questo momento di crisi e di crescente deficit democratico.

 

Il convegno avrà luogo il 20 gennaio 2012 presso la Sala del Consiglio Provinciale

Provincia di Pisa

Piazza Vittorio Emanuele II, 14, Pisa

Ore 9.30 – 18.00

La partecipazione è gratuita, ma occorre registrarsi entro il 9 gennaio 2012

Per info contattare:

Segreteria organizzativa

UniTS – Università del Terzo Settore

050/46171

units@uniterzosettore.it 

 

 

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Liberate Francesco Azzarà

Anpas per la liberazione di Francesco Azzarà

 

liberate-francescoSiamo a tre mesi dal rapimento di Francesco Azzarà, avvenuto il 14 agosto scorso a Nyala (in Darfur).

Francesco Azzarà, 34 anni, è alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che Emergency ha aperto in città nel luglio del 2010.
Emergency ha immediatamente attivato in Darfur e a Khartoum tutti i contatti a sua disposizione e ha altresì informato il ministero degli Affari Esteri italiano.

 

 

Anpas Nazionale si unisce all’appello di Emergency per la liberazione immediata di Francesco Azzarà e auspica piena collaborazione di tutti coloro che possano aiutare ad arrivare a un esito positivo di questa vicenda.

 

Lo striscione Liberate Francesco!

Vedi anche Emergency

 

 

Liberateli!


 

Liberate Rossella Urru (CISP)

Rossella_Urru

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Liberateli!

Anpas per la liberazione di Francesco Azzarà e Rossella Urru

In questo momento sono 2 gli operatori umanitari italiani rapiti nel mondo. Sono Francesco Azzarà (Emergency) e Rossella Urru (CISP).

La situazione degli operatori umanitari è grave, soprattutto per chi opera fuori dall’occidente.

780 operatori umanitari assassinati negli ultimi dieci anni, di cui 67 nel solo 2010. Un impressionante aumento progressivo di uccisioni e rapimenti dal 2000 al 2010. Sono le cifre del rapporto di aidworksecurity.org. Il 19 agosto si festeggia la Giornata Mondiale degli operatori umanitari.  Sul sito ochaonline.un.org si possono trovare le statistiche sugli operatori umanitari rapiti o uccisi negli ultimi dieci anni nel mondo.

Come sottolinea anche il video, gli operatori umanitari rimasti vittime di attentati (uccisi, rapiti o seriamente feriti) sono aumentati negli ultimi dieci anni: 91 nel 2000, 242 nel 2010 (fonte aidworksecurity.org). Nel 2000 erano stati 11 gli operatori vittime di rapimenti, mentre nel 2010 sono passati a 87.

  
 

 

 

 

 

 

liberateli

Leggi e promuovi gli appelli:

Liberate Francesco Azzarà (Emergency)

Liberate Rossella Urru (CISP)

 


 

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