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Internazionale news

Senegal: ricevuta a Patte D’Oie l’ambulanza donata da AVIS Cologno

Ricevuta a Patte D’Oie l’ambulanza donata da AVIS Cologno.

25 agosto 2020 – Si è tenuta una piccola cerimonia di consegna, ristretta a causa delle misure anti-COVID, a cui ha presenziato il sindaco del Comune di Patte D’Oie, Banda Diop, cinque assessori, alcuni consiglieri comunali e, in rappresentanza dello Stato, la presidente della Commissione per la cooperazione allo sviluppo della Prefettura. Il sindaco ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile l’arrivo di un mezzo di soccorso di cui il Comune aveva estremo bisogno e ha sottolineato l’importante contributo di Anpas al rafforzamento della rete di soccorso sanitario in Senegal.

Anpas è stata rappresentata alla cerimonia dal referente senegalese Thierno Ndao, il volontario della Croce Rossa senegalese che segue per noi le operazioni di sdoganamento e consegna all’arrivo delle ambulanze in Senegal.

In base all’accordo siglato da Anpas a sostegno dell’iniziativa di rafforzamento della rete di soccorso sanitario nel Distretto di Dakar ad oggi sono stati inviati in Senegal sette mezzi (sei ambulanze e un pulmino attrezzato per il trasporto disabili) donati da pubbliche assistenze Anpas di Piemonte, Toscana, Abruzzo e Lombardia.

Ricevuta a Patte D’Oie l’ambulanza donata da AVIS Cologno.

 

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Adozioni – Sostegno Enti autorizzati CAI, Anpas: bene la proroga, ma parametri ancora incongrui e iniqui 

Adozioni – Sostegno Enti autorizzati CAI, Anpas: bene la proroga, ma parametri ancora incongrui e iniqui 

28 agosto 2020 In seguito al Decreto a sostegno degli Enti autorizzati del 23 giugno scorso (e pubblicato il 14 agosto), Anpas ha inviato una comunicazione alla CAI sulla preoccupazione per le modalità di applicazione del decreto stesso. Pur apprezzando lo slittamento temporale dei termini del decreto per presentare richiesta di contributo, reputa i criteri indicati per la presentazione della domanda inattuabili, nonché introducono oneri aggiuntivi non giustificati.

 

Secondo Anpas i parametri di sbarramento sono incongrui in quanto l’avviso limita l’accesso al contributo solo ad alcuni Enti poiché prende in considerazione parametri che non si riferiscono solo all’attività di adozione internazionale.

 

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas: “Auspichiamo un cambiamento dei criteri indicati nel Decreto per permettere agli Enti – che come Anpas, sono impegnati attivamente in importanti attività di utilità sociale – di avere un sostegno per l’attività svolta nelle adozioni internazionali nonostante il momento di grande difficoltà in tutto il mondo”.

 

adozioni Anpas

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Senegal: consegnate a Dakar le ambulanze Anpas donate dalle Pubbliche di Cologno e Porte

Le ambulanze delle pubbliche assistenze Anpas di Porte e Cologno sono arrivate in Senegal a supporto del sistema 118 locale.

Sono arrivate a Dakar le ambulanze donate da due associazioni Anpas ad altrettanti comuni del Distretto di Dakar in Senegal. A riceverle in porto  il rappresentante della Croce Rossa senegalese, che si è occupata delle operazioni di sdoganamento e curerà la consegna dei mezzi rispettivamente al Comune di Patte D’Oie e Khelcome.

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha sottolineato come la cooperazione Anpas abbia anche in questo caso dimostrato di sapersi attivare nei momenti più difficili: “Anche in un momento come questo, in cui il movimento Anpas è stato ed è impegnato per l’emergenza Covid, le associazioni che hanno donato i mezzi non hanno esitato a metter in campo le loro risorse per facilitare questo invio, consegnando personalmente i mezzi in porto e svolgendo le pratiche necessarie con il supporto di Anpas nazionale”.

Ndao Thierno, rappresentante della Croce Rossa senegalese, ha chiesto di estendere un sentito ringraziamento ai volontari dell’Avis di Cologno Monzese e della Croce Verde di Porte, anche da parte dei Comuni a cui le ambulanze verranno a breve consegnate e dove andranno a rafforzare la capacità di risposta elle emergenze sanitarie in un momento in cui ce n’è più bisogno che mai: “Non ci bastano le parole per dire grazie a Anpas e ai volontari che hanno reso possibile questo invio”.

 

La tua associazione ha un’ambulanza da dismettere? Con il Progetto New Life di Anpas la possiamo mandare dove può ancora dare un insostituibile aiuto! Contattaci a Anpas nazionale – Ufficio cooperazione e adozioni internazionali; referente: Annalia Sommavilla; email: adozioni@anpas.org tel. 055 303821

Senegal: consegnate a Dakar le ambulanze Anpas donate dalle Pubbliche di Cologno e Porte

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Due ambulanze Anpas per il Senegal

Le ambulanze delle pubbliche assistenze Anpas di Porte e Cologno sono partite oggi per il Senegal a supporto del sistema 118 locale.

È iniziato oggi il viaggio dall’Italia di due ambulanze attrezzate destinate al Senegal grazie al contributo di due pubbliche assistenze Anpas.

L’ambulanza donata dai volontari e dalle volontarie Anpas della Croce Verde di Porte (Piemonte), un Transporter Caravelle, è destinata al Comune di Khelcome in Senegal, dove andrà a servire la popolazione locale e si inserirà nel parco mezzi necessario per avviare un sistema affine al nostro 118 nel Distretto di Dakar.

Ambulanza Avis Cologno in Senegal

L’ambulanza donata dai volontari e dalle volontarie AVIS Cologno Monzese, un Fiat Ducato, è destinata al Comune di Patte D’Oie in Senegal e anche in questo caso sarà al servizio della popolazione locale e formerà parte della rete di soccorso coordinata che la Croce Rossa senegalese sta lavorando per allestire, anche sulla base dell’accordo siglato con Anpas nel 2018.

 

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la Cooperazione, ha voluto sottolineare l’impegno delle due associazioni che, oltre a donare i mezzi, hanno organizzato la consegna in porto e curato il disbrigo delle pratiche rese necessarie dalle nuove modalità richieste per l’esportazione di veicoli: “Mentre stiamo tutti ancora riprendendoci dal periodo di massima diffusione della pandemia, AVIS Cologno e la Croce Verde di Porte non hanno esitato a mettere in campo le loro energie anche per questo invio, coordinandosi con Anpas nazionale e lavorando insieme a noi per portare in Senegal ambulanze ancora molto valide e preziose per le popolazioni che si apprestano a riceverle”.

Un ringraziamento va anche alla SAT Shipping Assistance & Transit srl che da anni segue le spedizioni di mezzi a fini umanitari di Anpas e che si è adoperata per agevolare il più possibile le operazioni di imbarco.

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Coronavirus, da Taiwan la donazione di Cathwel per Anpas: due ventilatori e fondi

Coronavirus, da Taiwan la donazione di Cathwel per Anpas: due ventilatori e fondi

26 aprile 2020 – Cathwel Service, l’organizzazione taiwanese che da molti anni è partner di Anpas per le adozioni internazionali, si è attivata immediatamente in risposta al nostro appello di raccolta fondi per sostenere l’attività delle pubbliche assistenze e dei volontari.

 

Suor Rosa Wang, che per lungo tempo è stata a capo della Cathwel ed è ora in pensione, ha voluto che una colletta di denaro raccolto dai collaboratori, destinata a un regalo per il suo ottantesimo compleanno, fosse invece inviata a Anpas e utilizzata per sostenere i servizi che i nostri volontari svolgono tutti i giorni.

Croce_Azzurra Sirolo

Cathwel si è inoltre attivata sul proprio territorio per raccogliere ulteriori contributi e in poco tempo ha raccolto una cifra di tutto rispetto, inviando alla nostra raccolta fondi “Anpas vs. Covid19” 6.850 euro.

Oltre a raccogliere fondi, poi, la Cathwel ha segnalato la nostra necessità di materiali ad altre organizzazioni taiwanesi e una di queste ha messo a disposizione due ventilatori (in coordinamento del locale Ministero degli Infermi) che ha deciso di donarci due ventilatori., che verranno inviati a Anpas per essere poi donati dove è maggiore il bisogno.

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione e le adozioni internazionali, ha ricordato la lunga e fattiva storia di collaborazione e fiducia reciproca che lega Anpas alla Cathwel Service: “Seguiamo insieme, da molti anni, percorsi di adozione internazionale attraverso i quali si entra necessariamente nelle storie di bambini che nella loro giovane vita spesso hanno vissuto vicende molto difficili e, al tempo stesso, in quelle delle famiglie adottive che si affidano a Anpas per essere quidate in un percorso bellissimo ma non sempre facile. È un lavoro che tocca emozioni e valori fondanti e nel quale le due organizzazioni si sono riconosciute per le scelte di legalità, trasparenza e attenzione al sostegno di coppie e bambini. Oggi questa vicinanza ha preso la forma di un impulso di solidarietà esteso a tutto il nostro paese.”

Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Un gesto concreto di aiuto e di vicinanza che testimonia il nostro agire a livello internazionale con rapporti diretti e di vicinanza con le persone e con gli enti con i quali cooperiamo”.

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Coronavirus e Adozioni: messaggio della CAI e di Anpas

1 aprile 2020 –

La Cai sta seguendo attentamente l’iter adottivo delle coppie che si sono trovate all’estero durante l’insorgere dell’emergenza pandemica da Covid 19.

In particolare in seguito agli ultimi aggiornamenti è emerso che le coppie fuori dall’Italia erano 46.

Di queste 7 hanno fatto rientro nei giorni scorsi con i loro bambini mentre una coppia è rientrata avendo interrotto il percorso adottivo.

Per altre sette coppie è già programmato il rientro nei prossimi giorni e settimane.

Tutte sono attentamente e costantemente seguite dagli enti autorizzati, dal Ministero degli Esteri e non ultimi dalla Cai e dal Ministero della Famiglia in piena collaborazione e sinergia.

Nel rispetto della legalità si è cercato di superare eventuali intoppi burocratici nel preminente interesse dei minori e della salute di ciascuno e di mettere in campo tutte le risorse disponibili.

La Cai mantiene contatti con tutte le autorità centrali pur nella difficoltà determinata dallo stato di emergenza dichiarato da numerosi Paesi e dalla chiusura di uffici pubblici e tribunali esteri, che non sempre sono in grado di lavorare da remoto come invece avviene in Italia.

Ringrazio tutti coloro che stanno partecipando a questo sforzo collettivo, ivi compresi i nostri funzionari, che pur lavorando da remoto, sono disponibili quotidianamente senza alcuna distinzione tra giorni lavorativi e festivi, nella consapevolezza della posta in gioco.

Nessuno sarà lasciato solo.

Laura Laera, Vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali

 

Grazie alla collaborazione di tutti gli Enti autorizzati con le istituzioni preposte è stato possibile monitorare la situazione delle coppie nei paesi d’origine dei propri figli e, grazie all’intervento del Ministero degli Esteri e della CAI, è stato possibile facilitare, quando la procedura lo consente, il rientro della famiglia. Fortunatamente nessuna delle coppie Anpas sono rimaste bloccate all’estero perché, anche se con dispiacere, siamo stati costretti a rinviare il loro viaggio finché la situazione non ci consenta di farli partire in sicurezza

Luigi Negroni, Responsabile Adozioni internazionali Anpas

 

Il sito della Commissione

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Adozioni: il messaggio del Vice Presidente della CAI Laura Laera

7 marzo 2020 – Mi rivolgo a tutti coloro che partecipano alla grande avventura dell’adozione internazionale, percorso non facile, spesso irto di difficoltà ma pieno di grandi emozioni e scoperte di dimensioni umane inesplorate e di paesi diversi. Questo è un momento eccezionale che vede non solo l’Italia ma il mondo intero impegnato in una grande battaglia contro un nuovo virus che ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre vite in generale.

L’Italia ora è in prima linea dopo e insieme alla Cina, ma anche insieme a tanti altri Paesi, per cercare di contenere l’epidemia. Lo fa con grande trasparenza e con tutte le risorse a disposizione di un servizio sanitario nazionale che tutti ci invidiano al mondo. Per quanto ottimo è evidente che esiste un problema di numeri. Troppi malati in contemporanea non troverebbero accoglienza nei reparti di terapia intensiva di cui avrebbero bisogno. Per questo ritengo che le misure restrittive adottate siano necessarie al fine di tutelare la salute di tutti noi, bene primario.

Alcuni paesi da cui provengono bambini adottivi stanno tentando di arginare i contagi e per questo adottano a loro volta misure restrittive anche nei confronti di cittadini italiani in partenza ovvero vietando l’uscita verso l’Italia dei loro bambini. È questo un periodo di sospensione che avrà presumibilmente una durata limitata a qualche settimana o pochi mesi. Dipenderà molto da come tutti ci comporteremo di fronte a questa emergenza. Sono certa che le nostre famiglie sapranno essere all’altezza del momento. Le conosco come persone coraggiose, abituate ad affrontare molte difficoltà e spesso anche rischi, partendo per paesi pericolosi in giro per il mondo, dove a volte soggiornano anche per mesi, per poter accogliere bambini bisognosi di affetto e di cure.

La Commissione per parte sua cercherà di concordare con le autorità centrali, ove possibile, le modalità più opportune per affrontare questa emergenza nel migliore interesse dei bambini.
Il sito della Commissione

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Adozioni internazionali: pubblicato il Decreto che riapre i termini di presentazione delle istanze per il rimborso delle spese adottive sostenute dal 2012 al 2017 – AVVISO

10 marzo 2020 – CAI pubblica il decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia che riapre i termini di presentazione delle istanze di rimborso delle spese adottive sostenute per l’adozione internazionale e concluse negli anni 2012 – 2017 di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 maggio 2018.

Le istanze andranno presentate, a pena di irricevibilità, entro 60 giorni dalla pubblicazione del DM e dunque da oggi 10 marzo accedendo al portale on line “Adozione Trasparente”.

adozioni Anpas

Adozioni internazionali: pubblicato il Decreto che riapre i termini di presentazione delle istanze per il rimborso delle spese adottive sostenute dal 2012 al 2017 – AVVISO Leggi tutto »

Da Trino al Congo: un’ambulanza Anpas per l’Africa

Da Trino al Congo: un’ambulanza Anpas per l’Africa

È partita alla volta del Congo l’ambulanza donata dalla pubblica assistenza Trinese.
Venerdì 13 ottobre è stata consegnata a GSI Italia per essere inviata nella Repubblica Democratica del Congo l’ambulanza che la pubblica assistenza Trinese P.A.T. ha voluto
destinare alla cooperazione internazionale di Anpas

Da Trino al Congo: un'ambulanza Anpas per l'Africa

Rimesso a punto, addobbato da un enorme fiocco arancione e contorniato dai volontari della PA di Trino, il mezzo donato è stato preso in carico da un rappresentante di GSI Italia che ne curerà il trasporto via mare alla volta di Kinshasa, dove l’ambulanza va ad affiancare un altro mezzo già in servizio per le strade della capitale congolese per offrire assistenza alle bambine di strada.

Il progetto “Sur la prise en charge des filles de la rue dans le District de Tshangu dans la ville de Kinshasa”, a cui l’ambulanza è destinata, mira a rispondere alle necessità di soccorso dei bambini di strada con misure di accoglienza e di ricovero di breve durata e di assistenza medica, legale e psicologica, nonché a provvedere ad una loro prima alfabetizzazione, educazione personale e capacitazione lavorativa, individuando soluzioni di reinserimento familiare, sociale e di residenzialità di lunga durata.

L’ambulanza verrà utilizzata, in collegamento con il lavoro svolto attraverso il Centro di assistenza e cura per le bambine di strada, come bus de nuit allo scopo di fornire soccorso, assistenza umana, igienica, medico-sanitaria e alimentare.
Mauro Bagna, Presidente della P.A.T., ha raccontato come la sua associazione si sia trovata nella necessità di accantonare il mezzo, ancora valido ma ormai non idoneo ai servizi di emergenza e trasporto sanitario, e come, attraverso la collaborazione con Anpas nazionale, sia stato possibile trovare a quest’ambulanza una collocazione adeguata e individuare una ONG operativa nei paesi in via di sviluppo “che gli darà nuova vita”.

Da Trino al Congo: un'ambulanza Anpas per l'Africa

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha dichiarato: “Questo generoso dono della pubblica assistenza Trinese va ad aggiungersi ad altri quattro mezzi dismessi dalle pubbliche assistenze che nel corso del 2019 sono stati destinati, attraverso il progetto permanente New Life di Anpas nazionale, a paesi dove rappresentano un aiuto importante per gli interventi sia sanitari che umanitari e dove migliorano concretamente la vita di migliaia di beneficiari. La collaborazione delle associate Anpas è oggi, come è sempre stata, fondamentale per questo progetto, che dal 2008 ad oggi ha permesso l’invio di 24 mezzi in 11 paesi”.


Destinate la vostra «vecchia» ambulanza dove c’è ancora bisogno di lei!
Contattateci: Anpas nazionale Via Pio fedi 46/48 – Firenze –
Referente: Annalia Sommavilla – email adozioni@anpas.org tel 055/303821
Ci occuperemo di coordinare la spedizione e vi assisteremo nella preparazione di tutta la documentazione necessaria.

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Sostegno a distanza in Gambia: la storia di Filli

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia. Questa è la storia di Filli

Sono felice di poter andare a scuola, perché posso stare con i miei compagni, giocare con loro e studiare insieme. Ogni mattina mia madre sorride perché è contenta di vedermi andare a scuola”. 

È la voce di Filli, uno dei bambini sostenuti dal progetto di Sostegno a distanza Anpas in Gambia. 

Filli non sa bene dov’è l’Italia: per lui siamo “un paese tubabo”, un paese ricco e lontano. Filli i suoi sostenitori può solo immaginarseli e forse comincia ad essere abbastanza grande, abbastanza esperto del mondo, da stupirsi che persone che non conosce in un paese così lontano si preoccupino di fargli avere un’istruzione.

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

“Mio padre non ha molti soldi, non ce ne sono abbastanza per pagare i costi della scuola. Ma io sono fortunato perché ho il sostegno del CEDAG [il partner di Anpas in Gambia, NdT]. L’operatore del CEDAG mi dice che sono delle persone in un paese di Tubabo [un termine della lingua locale con cui ci si riferisce agli occidentali o più in generale ai “bianchi”, NdT] che mi aiutano, ma io non le ho mai viste. Ma mia madre dice che non importa, che Dio li vede e penserà lui a dargli le benedizioni che meritano. Spero che quando avrò finito la scuola troverò un buon lavoro che mi permetta di aiutare la mia famiglia e di fare in modo che anche i miei fratelli e le mie sorelle possano studiare.”

L’operatore di progetto, che da anni segue i bambini e le famiglie, ci racconta così quel che lui, da operatore, ha imparato dal progetto: “Ho scoperto che la solidarietà è come un essere vivente: se trova le condizioni per attecchire, si riproduce. Dovreste vedere come le famiglie e le comunità che sono state aiutate dal progetto ora si impegnano ad aiutare le altre. Lo fanno come possono, naturalmente, perché restano pur sempre famiglie di poveri contadini, ma è come se sentissero il bisogno di restituire qualcosa di quello che hanno ricevuto. E anche i ragazzi, man mano che crescono, vedono per sé stessi un ruolo nel mondo che è fatto anche di aiuto agli altri.”

Nei villaggi che hanno beneficiato del sostegno a distanza, quest’anno il partner di Anpas in Gambia ha reclutato 5 nuovi volontari. Alcuni aiuteranno nel monitoraggio del progetto, altri nelle iniziative collegate del CEDAG. Insomma, anche il nostro partner è cresciuto assieme al progetto e si dimostra sempre più in grado di avviare e sostenere anche iniziative in autonomia. Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha espresso soddisfazione per questo progetto che in 12 anni di attività ha portato la scolarizzazione dal 30 al 90%: “Anche nel 2018/2019 i bambini sostenuti sono stati 150. Hanno ricevuto due uniformi scolastiche ciascuno, due paia di scarpe, uno zainetto, i libri e il materiale di cancelleria necessario per l’anno scolastico, oltre all’accesso ai controlli di base sulla salute svolti da un operatore sanitario itinerante.” 

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia.

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

Vuoi aiutarci anche tu a cambiare volto al futuro di bambini come questi e a promuovere lo sviluppo di villaggi che hanno tutte le potenzialità per diventare protagonisti della loro crescita?  Contattaci!  

– Anpas Adozioni e Cooperazione Internazionale – referente Annalia Sommavilla – tel. 055303821, email sad@anpas.org.

Sostegno a distanza Anpas in Gambia

 

 

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