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Adozioni: il messaggio del Vice Presidente della CAI Laura Laera

7 marzo 2020 – Mi rivolgo a tutti coloro che partecipano alla grande avventura dell’adozione internazionale, percorso non facile, spesso irto di difficoltà ma pieno di grandi emozioni e scoperte di dimensioni umane inesplorate e di paesi diversi. Questo è un momento eccezionale che vede non solo l’Italia ma il mondo intero impegnato in una grande battaglia contro un nuovo virus che ha sconvolto le nostre abitudini e le nostre vite in generale.

L’Italia ora è in prima linea dopo e insieme alla Cina, ma anche insieme a tanti altri Paesi, per cercare di contenere l’epidemia. Lo fa con grande trasparenza e con tutte le risorse a disposizione di un servizio sanitario nazionale che tutti ci invidiano al mondo. Per quanto ottimo è evidente che esiste un problema di numeri. Troppi malati in contemporanea non troverebbero accoglienza nei reparti di terapia intensiva di cui avrebbero bisogno. Per questo ritengo che le misure restrittive adottate siano necessarie al fine di tutelare la salute di tutti noi, bene primario.

Alcuni paesi da cui provengono bambini adottivi stanno tentando di arginare i contagi e per questo adottano a loro volta misure restrittive anche nei confronti di cittadini italiani in partenza ovvero vietando l’uscita verso l’Italia dei loro bambini. È questo un periodo di sospensione che avrà presumibilmente una durata limitata a qualche settimana o pochi mesi. Dipenderà molto da come tutti ci comporteremo di fronte a questa emergenza. Sono certa che le nostre famiglie sapranno essere all’altezza del momento. Le conosco come persone coraggiose, abituate ad affrontare molte difficoltà e spesso anche rischi, partendo per paesi pericolosi in giro per il mondo, dove a volte soggiornano anche per mesi, per poter accogliere bambini bisognosi di affetto e di cure.

La Commissione per parte sua cercherà di concordare con le autorità centrali, ove possibile, le modalità più opportune per affrontare questa emergenza nel migliore interesse dei bambini.
Il sito della Commissione

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Adozioni internazionali: pubblicato il Decreto che riapre i termini di presentazione delle istanze per il rimborso delle spese adottive sostenute dal 2012 al 2017 – AVVISO

10 marzo 2020 – CAI pubblica il decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia che riapre i termini di presentazione delle istanze di rimborso delle spese adottive sostenute per l’adozione internazionale e concluse negli anni 2012 – 2017 di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 3 maggio 2018.

Le istanze andranno presentate, a pena di irricevibilità, entro 60 giorni dalla pubblicazione del DM e dunque da oggi 10 marzo accedendo al portale on line “Adozione Trasparente”.

adozioni Anpas

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Da Trino al Congo: un’ambulanza Anpas per l’Africa

Da Trino al Congo: un’ambulanza Anpas per l’Africa

È partita alla volta del Congo l’ambulanza donata dalla pubblica assistenza Trinese.
Venerdì 13 ottobre è stata consegnata a GSI Italia per essere inviata nella Repubblica Democratica del Congo l’ambulanza che la pubblica assistenza Trinese P.A.T. ha voluto
destinare alla cooperazione internazionale di Anpas

Da Trino al Congo: un'ambulanza Anpas per l'Africa

Rimesso a punto, addobbato da un enorme fiocco arancione e contorniato dai volontari della PA di Trino, il mezzo donato è stato preso in carico da un rappresentante di GSI Italia che ne curerà il trasporto via mare alla volta di Kinshasa, dove l’ambulanza va ad affiancare un altro mezzo già in servizio per le strade della capitale congolese per offrire assistenza alle bambine di strada.

Il progetto “Sur la prise en charge des filles de la rue dans le District de Tshangu dans la ville de Kinshasa”, a cui l’ambulanza è destinata, mira a rispondere alle necessità di soccorso dei bambini di strada con misure di accoglienza e di ricovero di breve durata e di assistenza medica, legale e psicologica, nonché a provvedere ad una loro prima alfabetizzazione, educazione personale e capacitazione lavorativa, individuando soluzioni di reinserimento familiare, sociale e di residenzialità di lunga durata.

L’ambulanza verrà utilizzata, in collegamento con il lavoro svolto attraverso il Centro di assistenza e cura per le bambine di strada, come bus de nuit allo scopo di fornire soccorso, assistenza umana, igienica, medico-sanitaria e alimentare.
Mauro Bagna, Presidente della P.A.T., ha raccontato come la sua associazione si sia trovata nella necessità di accantonare il mezzo, ancora valido ma ormai non idoneo ai servizi di emergenza e trasporto sanitario, e come, attraverso la collaborazione con Anpas nazionale, sia stato possibile trovare a quest’ambulanza una collocazione adeguata e individuare una ONG operativa nei paesi in via di sviluppo “che gli darà nuova vita”.

Da Trino al Congo: un'ambulanza Anpas per l'Africa

Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha dichiarato: “Questo generoso dono della pubblica assistenza Trinese va ad aggiungersi ad altri quattro mezzi dismessi dalle pubbliche assistenze che nel corso del 2019 sono stati destinati, attraverso il progetto permanente New Life di Anpas nazionale, a paesi dove rappresentano un aiuto importante per gli interventi sia sanitari che umanitari e dove migliorano concretamente la vita di migliaia di beneficiari. La collaborazione delle associate Anpas è oggi, come è sempre stata, fondamentale per questo progetto, che dal 2008 ad oggi ha permesso l’invio di 24 mezzi in 11 paesi”.


Destinate la vostra «vecchia» ambulanza dove c’è ancora bisogno di lei!
Contattateci: Anpas nazionale Via Pio fedi 46/48 – Firenze –
Referente: Annalia Sommavilla – email adozioni@anpas.org tel 055/303821
Ci occuperemo di coordinare la spedizione e vi assisteremo nella preparazione di tutta la documentazione necessaria.

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Sostegno a distanza in Gambia: la storia di Filli

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia. Questa è la storia di Filli

Sono felice di poter andare a scuola, perché posso stare con i miei compagni, giocare con loro e studiare insieme. Ogni mattina mia madre sorride perché è contenta di vedermi andare a scuola”. 

È la voce di Filli, uno dei bambini sostenuti dal progetto di Sostegno a distanza Anpas in Gambia. 

Filli non sa bene dov’è l’Italia: per lui siamo “un paese tubabo”, un paese ricco e lontano. Filli i suoi sostenitori può solo immaginarseli e forse comincia ad essere abbastanza grande, abbastanza esperto del mondo, da stupirsi che persone che non conosce in un paese così lontano si preoccupino di fargli avere un’istruzione.

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

“Mio padre non ha molti soldi, non ce ne sono abbastanza per pagare i costi della scuola. Ma io sono fortunato perché ho il sostegno del CEDAG [il partner di Anpas in Gambia, NdT]. L’operatore del CEDAG mi dice che sono delle persone in un paese di Tubabo [un termine della lingua locale con cui ci si riferisce agli occidentali o più in generale ai “bianchi”, NdT] che mi aiutano, ma io non le ho mai viste. Ma mia madre dice che non importa, che Dio li vede e penserà lui a dargli le benedizioni che meritano. Spero che quando avrò finito la scuola troverò un buon lavoro che mi permetta di aiutare la mia famiglia e di fare in modo che anche i miei fratelli e le mie sorelle possano studiare.”

L’operatore di progetto, che da anni segue i bambini e le famiglie, ci racconta così quel che lui, da operatore, ha imparato dal progetto: “Ho scoperto che la solidarietà è come un essere vivente: se trova le condizioni per attecchire, si riproduce. Dovreste vedere come le famiglie e le comunità che sono state aiutate dal progetto ora si impegnano ad aiutare le altre. Lo fanno come possono, naturalmente, perché restano pur sempre famiglie di poveri contadini, ma è come se sentissero il bisogno di restituire qualcosa di quello che hanno ricevuto. E anche i ragazzi, man mano che crescono, vedono per sé stessi un ruolo nel mondo che è fatto anche di aiuto agli altri.”

Nei villaggi che hanno beneficiato del sostegno a distanza, quest’anno il partner di Anpas in Gambia ha reclutato 5 nuovi volontari. Alcuni aiuteranno nel monitoraggio del progetto, altri nelle iniziative collegate del CEDAG. Insomma, anche il nostro partner è cresciuto assieme al progetto e si dimostra sempre più in grado di avviare e sostenere anche iniziative in autonomia. Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale, ha espresso soddisfazione per questo progetto che in 12 anni di attività ha portato la scolarizzazione dal 30 al 90%: “Anche nel 2018/2019 i bambini sostenuti sono stati 150. Hanno ricevuto due uniformi scolastiche ciascuno, due paia di scarpe, uno zainetto, i libri e il materiale di cancelleria necessario per l’anno scolastico, oltre all’accesso ai controlli di base sulla salute svolti da un operatore sanitario itinerante.” 

Anpas cerca nuovi sostenitori per i bambini del Gambia.

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

Vuoi aiutarci anche tu a cambiare volto al futuro di bambini come questi e a promuovere lo sviluppo di villaggi che hanno tutte le potenzialità per diventare protagonisti della loro crescita?  Contattaci!  

– Anpas Adozioni e Cooperazione Internazionale – referente Annalia Sommavilla – tel. 055303821, email sad@anpas.org.

Sostegno a distanza Anpas in Gambia

 

 

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4actionsMali: la seconda missione del progetto – video

Seconda missione di monitoraggio del progetto 4actionsMali

Garantita la scolarizzazione di 110 bambini, potenziata la scuola elementare e materna con la fornitura di attrezzature e una mensa scolastica per i bambini provenienti da villaggi dislocati, 22 famiglie vulnerabili sostenute attraverso l’accesso alle cure mediche di base e il sostegno alimentare, 22 donne inserite con successo in piccole attività commerciali attraverso il microcredito e 11 apprendisti formati presso botteghe artigiane locali: questi i risultati riscontrati attraverso la seconda missione svolta a fine settembre, per il monitoraggio del progetto 4actionsMali, un programma pilota di rafforzamento delle famiglie vulnerabili e di contrasto all’abbandono di minori nel Comune di Kassaro della regione di Kayes in Mali, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.

4actions Mali

La missione di monitoraggio ha visto la partecipazione di Boubacar Coulibaly, coordinatore della ONG maliana AMAPEF, partner responsabile della realizzazione delle attività in loco e di Eugenio Attard, capo missione di CISV in Mali, che ha condotto le previste verifiche sull’andamento delle attività e i risultati del progetto. “Ho concentrato questa missione soprattutto sull’ascolto dei beneficiari” ha riferito l’operatore di CISV, “che mi ha restituito un chiaro senso di soddisfazione e di rinnovata speranza per il futuro”.  Tutte le donne inserite nel programma di microcredito hanno potuto finanziare le loro piccole attività di vendita al dettaglio presso il mercato locale e nessuna di loro ha avuto difficoltà a restituire il prestito. La mensa scolastica ha rappresentato un altro elemento di grande soddisfazione per i beneficiari, forse anche perché è una delle attività in cui hanno più fortemente sentito che la loro partecipazione è stata determinante: un gruppo di mamme volontarie si occupa infatti a rotazione di cucinare i pasti.

Grande soddisfazione per i risultati raggiunti dai ragazzi inseriti nei percorsi di apprendistato: adesso gli apprendisti sarti sono tutti in grado di tagliare e cucire un abito, quelli inseriti presso l’officina di carpenteria metallica hanno raggiunto un buon grado di indipendenza nel lavoro e il proprietario dell’officina meccanica per la riparazione delle moto ha riferito con orgoglio che il ragazzo di cui ha seguito l’apprendistato “potrebbe aprire un’officina meccanica per conto suo già da ora”.

Ragazzi che fino a un anno fa la comunità temeva essere destinati alla vita di strada e facile preda della microcriminalità, ragazzi che oggi invece hanno in mano un mestiere con cui costruirsi una vita.
Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale ha commentato così gli esiti della missione: “Ancora una volta possiamo dirci estremamente soddisfatti per un intervento che non solo ha svolto con successo le attività perviste e raggiunto gli obiettivi prefissati, tra l’altro operando in contesti rurali che raramente vengono raggiunti dalle attività di cooperazione allo sviluppo, ma che è valso anche a mutare le prospettive di persone che troppo spesso non riescono a vedersi protagonisti del proprio futuro, mentre hanno in realtà enormi potenzialità per contribuire in modo determinante allo sviluppo della propria comunità”.

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Adozioni, nasce “Adozione 3.0”: 49 enti e una cabina di regia per rilanciare l’adozione internazionale

Adozioni internazionali: nasce Adozione 3.0

Roma, 30 ottobre 2019 – 49 Enti Autorizzati all’adozione internazionale in Italia, sui 51 totali, si sono radunati in un’assemblea autoconvocata a Roma, per chiedere a gran voce il rilancio del settore, colpito da una crisi drammatica negli ultimi otto anni, provocata anche dalla continua distrazione dei Governi che si sono susseguiti alla guida del Paese.
Dopo un primo decennio, dal 2000 al 2010, all’insegna di una forte crescita, con il raggiungimento del tetto di 4.300 adozioni annuali, i nove anni successivi hanno infatti fatto segnare un vertiginoso calo fino a toccare le attuali mille adozioni scarse all’anno.
Così, la consapevolezza che le adozioni internazionali sono un bene per la collettività, i bambini, le famiglie e la società e che hanno bisogno di un chiaro e deciso rilancio, sia operativo che culturale, perché non vada perduta la positività che portano con sé, ha spinto gli Enti Autorizzati a incontrarsi in forma autonoma, in mancanza di altra possibilità.
In virtù di questa stessa consapevolezza gli Enti hanno inoltre istituito una “cabina di regia”, denominata “Adozione 3.0”, perché il terzo decennio dell’adozione internazionale possa essere quello del rilancio.
“Certamente – fanno sapere gli Enti Autorizzati in una nota congiunta – le adozioni internazionali hanno subito cambiamenti, ne siamo profondamente consapevoli. Ma il sistema italiano, ancora secondo nel mondo, non va trascurato con il pericolo che lentamente si paralizzi e si spenga. Le coppie italiane sono una grande risorsa per i bambini che aspettano una famiglia, ma urge sostenerle e concretamente ridare loro la speranza che il percorso verso la genitorialità adottiva è possibile”.
“Dopo due anni, finalmente – notano ancora gli Enti – la CAI – Commissione Adozioni Internazionali ha un nuovo Presidente con cui gli Enti Autorizzati chiederanno subito di interloquire con volontà di collaborazione e con proposte per il rilancio delle adozioni internazionali. Il sistema italiano a tutt’oggi ha quattro attori principali: la stessa CAI, gli Enti Autorizzati, i Tribunali per i Minorenni e i Servizi Sociali. Il sistema che deve accompagnare bambini e coppie, protagonisti della meravigliosa avventura dell’adozione internazionale, ha bisogno di unità di intenti, di azioni e di collaborazione fra gli attori. E
tutti gli Enti, uniti, ci sono”.
All’iniziativa hanno aderito: A.I.A.U. ASSOCIAZIONE IN AIUTI UMANITARI O.N.L.U.S.; A.S.A. – ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA’ ADOZIONI ONLUS; AAA ASSOCIAZIONE ADOZIONI ALFABETO; Ai.Bi. – ASSOCIAZIONE AMICI DEI BAMBINI; AMICI DI DON BOSCO ONLUS; AMICI MISSIONI INDIANE (AMI) – ONLUS; AMICI TRENTINI Onlus; ARCOBALENO – ONLUS; ARIETE ONLUS; ASSOCIAZIONE AGAPE’ – ONLUS; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “CUORE” ONLUS; ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ERNESTO; ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ADOTTIVE PRO I.C.Y.C. ONLUS; associazione FIGLI DELLA LUCE- Onlus; ASSOCIAZIONE I CINQUE PANI; ASSOCIAZIONE IL CONVENTINO – ONLUS; ASSOCIAZIONE ITALIANA PRO ADOZIONI – A.I.P.A. – ONLUS ERGA PUEROS; associazione MEHALA- Sostegno Infanzia e Famiglia – ONLUS; ASSOCIAZIONE NAZIONALE PUBBLICHE ASSISTENZE (A.N.P.A.S.); ASSOCIAZIONE PER L’ADOZIONE INTERNAZIONALE “BRUTIA” – ONLUS; AZIONE PER FAMIGLIE NUOVE-Onlus; C.I.A.I. – CENTRO ITALIANO AIUTI ALL’INFANZIA ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA’ SOCIALE; CENTRO ADOZIONI LA MALOCA ODV; CENTRO AIUTI PER L’ETIOPIA; CIFA ONLUS – CENTRO INTERNAZIONALE PER L’INFANZIA E LA FAMIGLIA; COMUNITA’ DI S. EGIDIO – ACAP; FAMIGLIA INSIEME Società Cooperativa Sociale; Fondazione AVSI; FONDAZIONE PATRIZIA NIDOLI ONLUS; GRUPPO DI VOLONTARIATO SOLIDARIETA’ ONLUS; I BAMBINI DELL’ARCOBALENO – BAMBARCO ONLUS; I FIORI SEMPLICI – ONLUS; IL MANTELLO (associazione di volontariato per la famiglia e l’adozione); INTERNATIONAL ADOPTION; ISTITUTO LA CASA; La Cicogna – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale; LA PRIMOGENITA INTERNATIONAL ADOPTION; LO SCOIATTOLO ONLUS; MOVIMENTO SHALOM; N.A.A.A. NETWORK AIUTO ASSISTENZA ACCOGLIENZA – ONLUS; NUOVA ASSOCIAZIONE DI GENITORI INSIEME PER L’ADOZIONE – N.A.D.I.A. ONLUS; NUOVI ORIZZONTI PER VIVERE L’ADOZIONE (N.O.V.A.); PROGETTO SAO JOSE’; RETE SPERANZA ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA’ SOCIALE ONLUS; S.O.S. BAMBINO INTERNATIONAL ADOPTION – ONLUS; SENZA FRONTIERE – ONLUS; SERVIZIO POLIFUNZIONALE PER L’ADOZIONE INTERNAZIONALE – (S.P.A.I.); SERVIZIO REGIONALE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI (SRAI) – Regione Piemonte; SJAMO (SAO JOSE’ AMICI NEL MONDO)

PER INFORMAZIONI
Segreteria Operativa “Adozione 3.0”
Cell. 339 4631587

adozioni Anpas

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Adozioni internazionali: Riconosciuta la deducibilità delle relazioni post-adottive

Adozioni internazionali: Riconosciuta la deducibilità delle relazioni post-adottive

16 ottobre 2019 – Con la Risoluzione N. 85/E del 9 ottobre 2019, l’Agenzia delle Entrate ha precisato definitivamente che sono deducibili in sede di dichiarazione dei redditi, alla stessa stregua di tutte le spese connesse all’espletamento delle procedure di adozione internazionale, le spese relative alle relazioni periodiche sull’inserimento del bambino adottato richieste dal paese di origine anche dopo la conclusione dell’iter adottivo.

La risoluzione chiarisce e conferma quanto già indicato nella Circolare N. 7/E del 27 aprile 2018, (confermata dalla Circolare N. 13/E del 31 maggio 2019), specificando che le spese per le relazioni post-adottive sono deducibili qualora queste costituiscano adempimenti necessari per l’espletamento della procedura di adozione perché richieste dal paese di origine del bambino e previste dagli accordi bilaterali. I genitori adottivi potranno quindi dedurle in sede di dichiarazione dei redditi con le stesse modalità previste per tutte le altre spese relative all’adozione internazionale, facendole certificare dall’ente autorizzato che ha seguito la procedura di adozione e che provvede all’inoltro all’autorità straniera delle relazioni post-adottive.

Luigi Negroni, responsabile Anpas per le adozioni internazionali, ha espresso soddisfazione per questo riconoscimento “che arriva dopo anni di paziente lavoro degli enti e della Commissione per le adozioni internazionali al fine di rappresentare le specificità dell’adozione internazionale e sostenere, anche sul piano economico, i genitori adottivi che accolgono un bambino attraverso l’adozione internazionale”.

“Un passo” commenta Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “che rende più affrontabile il percorso di adozione”

adozioni Anpas

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Cerchiamo ambulanze per inviarle in Chad, Burkina Faso e Senegal

Destina la tua «vecchia» ambulanza dove c’è ancora molto bisogno di lei!

Cerchiamo:
Da destinare in CIAD: un’ambulanza usata in buono stato, sia a benzina che a gasolio e anche a trazione non integrale, purchè robusta, per il Centro medico S. Luc del villaggio di Kou Jéricho in Ciad (a 12 Km dalla città di Moundou), che serve 15 villaggi e una popolazione complessiva di 9.000 abitanti in una zona rurale estremamente povera. Il centro offre visite mediche, piccola chirurgia, degenza breve, maternità, laboratorio analisi mediche di terzo livello, visite oculistiche e, a breve, cure dentarie. Si occupa inoltre di monitorare la salute dei 300 bambini che frequentano la vicina scuola materna ed elementare e di curarli quando si ammalano.
È frequente che ammalati o donne incinte necessitino di ricovero urgente all’Ospedale Regionale di Moundou. Normalmente un’ambulanza dell’ospedale dovrebbe occuparsi del loro trasporto, ma purtroppo spesso non è disponibile o ha tempi di dispiegamento troppo lunghi per rispondere tempestivamente a necessità urgenti come nel caso di un parto cesareo di emergenza, trasfusioni urgenti per casi di anemia grave nei bambini o altri interventi salvavita urgenti. La presenza di un’ambulanza presso il centro permetterebbe di salvare la vita di pazienti gravi e di svolgere visite itineranti nei
villaggi più dislocati del territorio.

Destina la tua «vecchia» ambulanza dove c’è ancora molto bisogno di lei!

Da destinare in Burkina Faso: una seconda ambulanza usata robusta (preferibilmente a trazione 4×4) alimentata a gasolio per un progetto di Bambini del Deserto nel Comprensorio di Yako in Burkina Faso, una zona a 110 km a nord della capitale Ouagadougou. La prima ambulanza, donata dalla Croce Rosa di Celle Ligure, è stata consegnata lo scorso anno alla clinica del Dott. Fidel Nanema ed è già operativa. Ne cerchiamo una seconda da affiancare alla prima per consentire lo svolgimento di almeno 4 campagne annuali di visite itineranti che forniranno servizi importanti per la salute dei bambini e degli adulti: vaccinazioni, sostegno nutrizionale, ambulatorio medico di ginecologia e medicina di base, farmaci a basso costo, medicazioni e piccoli interventi chirurgici, campagne di sensibilizzazione per l’igiene, la prevenzione delle malattie contagiose e la lotta alla mutilazione genitale.
Per saperne di più: https://www.anpas.org/categoria-news-internazionale/3074-burkina-ambulanze-18.html

Destina la tua «vecchia» ambulanza dove c’è ancora molto bisogno di lei!

Da destinare in Senegal: un pullman a 30 posti, preferibilmente alimentato a gasolio, da destinare al servizio sociale che si occupa di protezione dei minori e ambulanze dismesse, anche che necessitino di piccole riparazioni e preferibilmente alimentate a gasolio per un progetto di creazione di un sistema affine al nostro 118 (112).
Per saperne di più: https://www.anpas.org/categoria-news-internazionale/3056-2ambulanzexsenegal-19.html e https://www.anpas.org/categoria-news-internazionale/3075-cercasi-ambulanze-africa-18.html

Contattateci: Anpas nazionale Via Pio fedi 46/48 – Firenze – Referente: Annalia Sommavilla – email adozioni@anpas.org tel 055/303821
Ci occuperemo di coordinare la spedizione e vi assisteremo nella preparazione di tutta la documentazione necessaria.

Destina la tua «vecchia» ambulanza dove c’è ancora molto bisogno di lei!

 

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Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

Dodici anni di sostegno a distanza, 5 villaggi rurali che hanno fatto tanta strada, la scolarizzazione che raggiunge il 90%, 150 bambini sostenuti anche quest’anno, altri 29 ragazzi che si affacciano quest’anno all’istruzione superiore, altre 30 biciclette per accorciare le distanze casa-scuola, altri 60 banchi di scuola e 60 seggiole per le scuole di due villaggi e, non ultimo, un partner locale sempre più in grado di camminare con le sue gambe e contribuire in modo autonomo al progetto.

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

Questo il resoconto del sostegno a distanza in Gambia di Anpas nel 2018.
12 anni di Sostegno a distanza Anpas  in Gambia

Nato nel 2006 con l’idea precisa di intervenire a sostegno della scolarizzazione dei bambini nelle realtà rurali più difficili da raggiungere, il progetto di Sostegno a distanza in Gambia è arrivato nel 2018 al 12° anno di attività.
“Con 30 sostenitori attivi e 150 bambini sostenuti in 5 villaggi della Divisione Sponda Nord del Gambia è uno dei progetti di Anpas che oggi ci permette di valutare impatti a lungo termine altrimenti difficili da misurare,” ha detto Luigi Negroni, responsabile Anpas per la cooperazione internazionale.

Gambia - il sostegno a distanza con Anpas

Quando abbiamo iniziato, nel primo villaggio di Daru Foday Ba, meno di un terzo dei bambini frequentava la scuola. Oggi la frequenza raggiunge il 90%. Nel 2006 i genitori dei nostri piccoli beneficiari speravano solo in un aiuto per mandarli a scuola un paio d’anni, giusto che imparassero a leggere e a far di conto. Oggi li guardano a testa alta mentre studiano per la licenza media e si affacciano alle superiori. “Oltre a cambiare il futuro di questi ragazzi, il progetto è servito anche a cambiare la mentalità delle persone,” ha sottolineato il coordinatore locale, Morris Anyim del CEDAG: “Genitori che prima pensavano che l’istruzione fosse una perdita di tempo, convinti com’erano che i loro figli fossero destinati necessariamente a fare i contadini come loro, oggi ci aiutano a sensibilizzare le famiglie di altri villaggi sull’importanza di mandare i figli a scuola”.

Anpas in Gambia: dodici anni di sostegno a distanza

La galleria fotografica del progetto – flickr
Da grande voglio fare il maestro” ci ha detto uno dei bambini sostenuti. “Io voglio diventare una segretaria amministrativa” ha dichiarato un’altra. “Senza la scuola, a quest’ora sarei già sposata” ha raccontato una ragazza che può frequentare le superiori grazie alla bicicletta fornita attraverso il progetto, mentre un altro bambino, che gli amici chiamano E-boy per la sua grande passione per tutto quel che ha a che fare con i computer, da grande vuol fare – neanche a dirlo – il programmatore: “Ma lo so che devo diventare proprio molto, molto, ma molto bravo per sfondare in questo campo!”

Sostegno a distanza Gambia 11ª Relazione sullo stato di avanzamento – la relazione 2018 – pdf

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– Anpas Adozioni e Cooperazione Internazionale – referente Annalia Sommavilla – tel. 055672275, email sad@anpas.org.

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Bimbinsieme: Torino 25 e 26 maggio, Anpas con le famiglie dei bimbi del Costa Rica

Negroni (Anpas): Anche quest’anno Bimbinsieme ha degli invitati di riguardo, momenti di gioco e di ritrovo e in più, per i ragazzi più grandicelli, un incontro con l’assistente sociale di Anpas per parlare dell’adozione vista dal punto di vista degli adottati.”

23 maggio 2019 Bimbinsieme, la festa delle famiglie che, con Anpas, hanno adottato in Costa Rica e di quelle che attendono di adottare in questo paese, si svolgerà a Torino il 25 e il 26 maggio.
Bimbinsieme

Oltre alle famiglie italo/costaricensi saranno presenti Rita Galloni referente Anpas in Costa Rica, Luigi Negroni (responsabile adozioni e cooperazione internazionale Anpas) insieme all’assistente sociale Paola Demonte, l’Ambasciatore del Costa Rica Ronald Flores Vega, la Console Giovanna Valverde Stark e la cantante madrina di Bimbinsieme Cecilia Gayle.

Luigi Negroni: “È un piacere ritrovarsi tutti gli anni a Bimbinsieme, una festa a cui siamo affezionati e un momento di ritrovo in cui possiamo vedere da vicino i risultati del nostro lavoro: delle gran belle famiglie e bambini sereni, che hanno fatto tanta, tanta strada. Anche quest’anno Bimbinsieme ha degli invitati di riguardo, momenti di gioco e di ritrovo e in più, per i ragazzi più grandicelli, un incontro con l’assistente sociale di Anpas per parlare dell’adozione vista dal punto di vista degli adottati.”

Il programma – pdf

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