Notizie dalle associazioni

Piemonte: nuove ambulanze e automediche per la Croce Verde None

Piemonte: nuove ambulanze e automediche per la Croce Verde None

Sabato 18 luglio, in piazza Cavour a None, a partire dalle ore 16.30, si terrà l’inaugurazione di tre nuove ambulanze e due automediche della pubblica assistenza Anpas Croce Verde None. Nella stessa giornata verrà dato inoltre il benvenuto all’unità cinofila della Croce Verde None che entrerà così a far parte del Nucleo cinofilo di Anpas Piemonte.

Le ambulanze saranno dedicate: una alla memoria di due ex volontari, Luigi Bianco e Gianni Fraire, la seconda ad Adriano Fasulo, in occasione della ricorrenza del primo anniversario della sua prematura scomparsa.

La dedica della terza ambulanza sarà invece una sorpresa e verrà resa nota dal presidente della Croce Verde None nel momento stesso dell’inaugurazione.

L’automedica, acquistata grazie al contributo della popolazione, sarà dedicata a due associazioni del territorio, None Pro Loco e l’associazione “Manuele la forza dell’amore” che hanno aiutato la Croce Verde None durante l’emergenza Covid-19. La seconda automedica riporterà il ricordo di Silvio Racca, anch’egli prematuramente scomparso.

«Questi nuovi mezzi sono per noi un motivo d’orgoglio – commenta Luca Ferrua, presidente della Croce Verde None e consigliere di Anpas Piemonte – in quanto, insieme ai volontari, sono risorse importanti per l’associazione per far fronte alle numerose richieste di intervento che ci arrivano dal territorio. Negli anni siamo cresciuti e diventati un punto di riferimento per la collettività. Abbiamo dedicato uno dei mezzi al nostro futuro, in quanto continueremo ad aiutare la popolazione in difficoltà e a far sempre del nostro meglio».

La Croce Verde None, associata Anpas, può contare sull’impegno di 127 volontari, di cui 58 donne, e dieci dipendenti grazie ai quali ogni anno svolge oltre 8mila servizi, con una percorrenza di circa 335mila chilometri. La Croce Verde None è stata anche molto impegnata nell’emergenza Covid. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili.

Piemonte: nuove ambulanze e automediche per la Croce Verde None Leggi tutto »

Maltempo a Palermo, l’intervento dei volontari Anpas (in aggiornamento)

Maltempo a Palermo, l’intervento dei volontari Anpas

17 luglio 2020 –  Continua per il terzo giorno l’intervento di protezione civile dei volotnari Anpas per liberare le strade dal fango

 

Palermo: il nostro terzo giorno di interventi di protezione civile liberare le strade dal fango

6 luglio 2020 – In seguito al maltempo che ha interessato Palermo, i volontari Anpas della pubblica assistenza Leali, attivati dal Comune di Palermo, hanno portato assistenza e soccorso nelle zone maggiormente colpite
Nella giornata di ieri sono state due le squadre di volontari intervenute per assistere la popolazione, aiutare gli automobilisti in panne e distribuire coperte.

Oggi sono i volontari stanno operando in Via Leonardo Da Vinci per il ripristino delle zone allagate.

 

Palermo, l'intervento dei volontari Anpas

Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione

Dopo l’alluvione

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

Maltempo a Palermo, l’intervento dei volontari Anpas (in aggiornamento) Leggi tutto »

Emilia Romagna – La consegna delle auto CAI ad Anpas

Cai dona ai volontari dell’Anpas Emilia-Romagna quattro mezzi per potenziare l’assistenza domiciliare nelle aree montane. L’assessore Lori: “Si rafforza il sistema dei presidi socio-sanitari in territori dove è più carente l’offerta di servizi”

Le quattro Panda, attrezzate di tutto punto, concesse in comodato d’uso gratuito alle sezioni locali di Montefiorino (Mo), Ventasso (Re), Bore (Pr) e Ponte dell’Olio (Pc). Presenti alla consegna i presidenti di Anpas e Cai Emilia-Romagna, Miriam Ducci e Massimo Bizzari

Cai dona ai volontari dell'Anpas Emilia-Romagna quattro automediche per potenziare l'assistenza domiciliare nelle aree montane.

 

Bologna – Un aiuto concreto per permettere ai volontari Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) di stare vicino alle persone più fragili e in difficoltà che hanno bisogno di cure adeguate, continuando a garantire un servizio di assistenza domiciliare nelle aree montane dell’Emilia-Romagna.

Si è svolta questa mattina a Bologna, nella sede regionale dell’Anpas, la consegna, chiavi in mano, di quattro automobili che il Club alpino italiano (Cai) ha donato ad altrettante sezioni emiliano-romagnole della più grande organizzazione di volontariato in Italia, da oltre un secolo in prima linea nelle attività al servizio degli altri, dal soccorso medico in caso di necessità all’assistenza sociale e agli interventi di protezione civile. E, non da ultimo, a fianco degli operatori socio-sanitari impegnati nell’affrontare l’emergenza Covid.

Cai dona ai volontari dell'Anpas Emilia-Romagna quattro automediche per potenziare l'assistenza domiciliare nelle aree montane.

Le quattro autovetture Panda, attrezzate di tutto punto, fanno parte di un più ampio pacchetto di 53 auto donate dal Cai ad Anpas e sono state concesse in comodato d’uso gratuito alle pubbliche assistenze di quattro comuni montani dell’Appennino centro-occidentale dell’Emilia-Romagna: Montefiorino (Mo), Ventasso (Re), Bore (Pr) e Ponte dell’Olio (Pc). All’evento erano presenti l’assessora regionale alla Montagna e Aree interne, Barbara Lori, la presidente di Anpas Emilia-Romagna, Miriam Ducci, e il presidente della sezione emiliano-romagnola del Cai, Massimo Bizzarri, oltre ai presidenti delle quattro sezioni locali delle Pubbliche assistenze.

“La collaborazione tra associazioni civili e del volontariato – afferma Lori– è da sempre un elemento distintivo della nostra comunità regionale. In questo caso assume un valore ancora più significativo perché grazie a questa donazione si rafforza il sistema dei presidi socio-sanitari nei territori montani della nostra regione, dove è più avvertita l’esigenza di garantire servizi in emergenza e in grado di raggiungere in modo capillare la popolazione, a partire da quella più anziana. Uno speciale ringraziamento ad Anpas e Cai per questa iniziativa di grande valore e a tutti i volontari che con impegno e dedizione hanno garantito, soprattutto in questo periodo funestato dell’emergenza Covid, un efficace e insostituibile presidio territoriale a supporto del personale medico e sanitario”.

“Ringrazio calorosamente a nome di tutti i nostri soci gli amici del Cai – commenta Ducci– per questa donazione che consolida una proficua collaborazione tra due organizzazioni unite nell’impegno a favore dei più deboli e per promuovere i valori della tutela dell’ambiente e della qualità di vita. Le parole scritte sulla livrea delle auto che abbiamo ricevuto in dono – “Vicini alle montagne, noi ci siamo” – sono il messaggio che vogliamo portare dovunque ci sia bisogno della nostra presenza al servizio degli altri”.

“Questa è una giornata davvero speciale per i nostri soci- chiude Bizzarri – Il Cai è orgoglioso, con questa donazione, di contribuire alla realizzazione, in un difficilissimo momento per tutto il Paese, di qualcosa di veramente utile a favore della parte più debole della popolazione in territori meno presidiati dai servizi pubblici. Un gesto concreto di solidarietà che avvicina ancora di più le nostre due associazioni legate, ora più che mai, in una simbolica “cordata” alpinistica e che contribuirà a portare sollievo a chi vive in luoghi non facilmente raggiungibili o che ha difficoltà a muoversi”.

L’Anpas è la più grande associazione di volontario in Italia, con più di 350mila soci e una fitta rete di 880 sedi sul territorio nazionale, di cui 112 in Emilia-Romagna – 27 sorgono in zone di montagna – con circa 15mila iscritti in ambito regionale. /G.Ma     

Emilia Romagna – La consegna delle auto CAI ad Anpas Leggi tutto »

Piemonte: la risposta di Anpas Piemonte all’emergenza

I volontari e le volontarie del soccorso sanitario e della protezione civile dell’Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), 10mila nella sola Regione Piemonte, hanno garantito in questi mesi di pandemia tutti i servizi legati all’emergenza Covid-19.

Innumerevoli sono stati i soccorsi in emergenza 118 e i trasferimenti di pazienti contagiati da coronavirus, nonché le dimissioni verso le abitazioni e strutture.

I volontari Anpas hanno assicurato inoltre l’attività di sorveglianza sanitaria all’interno dell’aeroporto di Torino Caselle e la copertura di postazioni telefoniche del numero verde sanitario regionale 800192020; call center attivato per dare informazioni ai cittadini sulle misure da adottare per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

I volontari dell’Anpas si sono occupati, soprattutto durante il lockdown, anche della consegna a domicilio di mascherine alla popolazione, di generi di prima necessità e di farmaci senza tralasciare gli ordinari servizi sanitari che ogni giorno vengono chiamati a svolgere.

FIL_5576

In Piemonte le 82 le associazioni di volontariato legate all’Anpas hanno messo a disposizione della collettività e delle istituzioni 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili e 237 automezzi per il trasporto persone e, per conto dell’Asl Città di Torino, due camper, uno di Anpas e l’altro dell’associata Croce Verde Torino, per l’esecuzione dei tamponi a domicilio.

Il volontariato Anpas ha così efficacemente risposto a un’emergenza, quella provocata dal nuovo coronavirus, dal carattere sconosciuto e che ha colpito un numero impressionante di persone.

«La nostra organizzazione di volontariato – commenta il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli – nella sua storia ultracentenaria, ha prestato assistenza e soccorso alla popolazione in innumerevoli drammatiche situazioni e calamità naturali, ma l’attuale pandemia è un’emergenza di portata senza precedenti. Il volontariato Anpas ha dovuto e saputo rispondere con l’impiego di mezzi e risorse umane senza eguali. Ringrazio di cuore le volontarie, i volontari e i dipendenti delle pubbliche assistenze che con coraggio, determinazione e l’umanità che da sempre li contraddistingue hanno aiutato la popolazione in questa difficile emergenza, mai affrontata prima d’ora».

Piemonte: la risposta di Anpas Piemonte all’emergenza Leggi tutto »

Anpas come materia della maturità 2020: la tesina di Francesco

Maturità 2020 e volontariato: l’elaborato di Francesco

Francesco Catalano, volontario Anpas a Palermo con la pubblica assistenza LeAli, è nato a Palermo nel 2001 Si è appena diplomato all istituto tecnico industriale come perito informatico. È appassionato di fotografia e videomaking. Al suo esame di maturità ha parlato di Anpas, di diritto alla salute e quello del lavoro.

Francesco Catalano, volontario Anpas a Palermo con la pubblica assistenza LeAli

Francesco ha deciso di diventare un volontario di Protezione civile Anpas durante l’emergenza coronavirus. Mentre la mattina era impegnato con la didattica a distanza nel seguire le lezioni dei suoi professori, nei suoi pomeriggi ha svolto volontariato nella pubblica assistenza LEALI, a Palermo, la sua città: dalla raccolta alimentare per le famiglie bisognose, alla distribuzione domiciliare della spesa, dai servizi di front office al centro operativo comunale, alla distribuzione di tablet e pc per le scuole, dall’assistenza alle operazioni di sbarco degli italiani rimasti bloccati all’estero, alla regolamentazione dell’entrata contingentata nei parchi, dalla misurazione della temperatura corporea, al servizio di ascolto per persone sole.

Durante l’emergenza Francesco ha anche partecipato ai due corsi di formazione organizzati da Anpas con Zadig (La pandemia da nuovo coronavirus: un vademecum per ivolontari sul campo) e Stea consulting (Informativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per operatori di protezione civile)

L'esame di Francesco

E contemporaneamente ha anche preparato il suo esame di maturità. Tra le materie anche “Cittadinanza e Costituzione” per la quale ha presentato un elaborato sui “Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici ai tempi del coronavirus”. Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, lo smart-working, i licenziamenti, l’art. 18 dello statuto dei lavoratori, la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’art. 32 della Costituzione sul diritto alla salute e infine un principio sacrosanto: se è vero come è vero che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo.

In una delle slides del suo lavoro Francesco ha ricordato l’articolo 32 della Costituzione, quello che tutela Diritto alla salute La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

“Viene dunque tutelato “l’individuo”, non il solo cittadino. Tutti siamo tutelati e dobbiamo tutelare tutti” ha specificato Francesco.

Sonia Pecorella, presidentessa pubblica assistenza Le Ali di Palermo “Francesco è l’esempio concreto di cittadino resiliente. Durante la gestione di una emergenza nasce l’esigenza particolare di un impegno qualitativo atto alla sua risoluzione. La solidarietà per Anpas è un gioco di squadra. Per un volontario di una pubblica assistenza il compito potrebbe sembrare arduo: sapere fare e fare bene, nei più svariati settori della solidarietà sociale, implica necessariamente notevole costanza ed applicazione, tuttavia non sempre si può arrivare a tutto. Cosa fare allora? Essere aperti alla cooperazione, costruire una rete di associazioni di cui fidarsi per competenze  è la soluzione apportata da Anpas, il modo più efficace che abbia concepito per offrire un aiuto concreto agli altri. Una cittadinanza attiva fa la differenza. La semplice voglia di aiutare gli altri non deve essere confusa con il volontariato formato, organizzato e specializzato”

Ascolta “Volontariato e maturità 2020” su Spreaker.

Anpas come materia della maturità 2020: la tesina di Francesco Leggi tutto »

Coronavirus, l’assistenza Anpas nella zona rossa di Mondragone

Coronavirus – L’assistenza di Anpas a Mondragone

Sono attivi trenta volontari di protezione civile provenienti dalle sedi Anpas di Sos Bellona ed Sos Capua.
Tra le attività l’assistenza alla popolazione con consegna beni di prima necessità, monitoraggio del territorio e supporto alla Protezione Civile Regione Campania. Insieme al Banco Alimentare Campania, Anpas sta portando orta gratuitamente aiuti alimentari alle persone presenti nella zona rossa.

Sono 30 i volontari Anpas che stanno portando assistenza alla popolazione a Mondragone in coordinamento con il Comune attraverso la sala operativa regionale.

 

Coronavirus, l'assistenza Anpas in zona rossa a Mondragone

Coronavirus, l’assistenza Anpas nella zona rossa di Mondragone Leggi tutto »

Toscana: automedica 118, nessuna privatizzazione

Automedica 118, nessuna privatizzazione
Anpas e Misericordie replicano alle accuse “incomprensibili e inqualificabili” della RSU USL Toscana Centro. “Nessun ‘vantaggio’ per il volontariato. Dopo un percorso durato un anno chiediamo con forza che la Asl vada avanti”.

AlluvioneTOS: l'intervento dei volontari Anpas

“Quando la generosità viene scambiata per un’invasione di campo, forse è il momento di fare un passo indietro e lasciare che chi accusa se la cavi da solo, se ci riesce. Ci penseremo.”
A dirlo sono Alberto Corsinovi, presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana e Dimitri Bettini, presidente di Anpas Toscana, in relazione all’attacco arrivato dalla RSU della USL Toscana Centro sull’ipotesi di riorganizzazione dell’emergenza sanitaria nella Piana fiorentina, che dovrebbe partire in via sperimentale per un anno dal prossimo 1 Luglio. Oggetto delle critiche in particolare la composizione dell’equipaggio dell’automedica.
“Ad oggi – spiegano Bettini e Corsinovi – l’automedica, di proprietà della Ausl è guidata da un infermiere ed ha a bordo un medico, entrambi dipendenti o in convenzione con la Ausl. Nel nuovo schema non cambierebbe niente, ma a loro si aggiungerebbe un autista-soccorritore di un’associazione di volontariato, per rendere più flessibile l’intervento. Non una sostituzione quindi, ma un’aggiunta. E’ incomprensibile e inqualificabile che la RSU della USL Toscana Centro parli in un comunicato di ‘svendita dell’esclusività pubblica a vantaggio del volontariato’. E’ bene ribadire a questi signori che il volontariato non ha alcun vantaggio da questa operazione, ma semplicemente si è messo a disposizione delle comunità e degli enti locali per risolvere un problema.”
“La USL Toscana Centro – proseguono Corsinovi e Bettini – ci ha coinvolti, insieme agli enti locali, in un percorso, durato quasi un anno, in cui sono state sviscerate tutte le possibili soluzioni per salvaguardare la qualità del servizio 118 sul territorio della Piana. Ci aspettiamo e chiediamo con forza ai dirigenti della ASL Toscana Centro che quel percorso non sia vanificato dalle grida ideologiche della RSU, anche per rispetto al percorso democratico fatto con gli enti locali e al tempo che abbiamo dedicato a costruire questa soluzione.”
C’è poi una impostazione di fondo che Anpas e Misericordie tengono a sottolineare e che attiene alla definizione di pubblico nella sanità toscana. “Nel suo comunicato – concludono Bettini e Corsinovi – la RSU scrive, tra l’altro, che il riassetto della rete territoriale proposto dalla ASL ‘altera la natura pubblica dell’automedica 118’. Noi rigettiamo e ci opporremo in ogni modo a questa impostazione: il soccorso in emergenza sanitaria in Toscana l’abbiamo inventato e praticato noi, prima che il ‘pubblico’ ne assumesse il coordinamento con il 118 e tutt’ora sta in piedi grazie alla generosità delle donne e degli uomini del volontariato. Se un volontario a bordo, quasi fosse un untore, ‘altera la natura pubblica’, allora dovremo valutare se far scendere gli infermieri dalle nostre ambulanze, per evitare che venga ‘alterata’ la loro ‘natura pubblica’. Con le ovvie conseguenze che questo può comportare per il soccorso in emergenza-urgenza

Toscana: automedica 118, nessuna privatizzazione Leggi tutto »

Piemonte: Open Valley in Val Susa

Al via l’Open Valley, il progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle: uno screening epidemiologico per capire come la popolazione dell’Alta Valle Susa ha reagito al Covid–19.

Anpas-12

9 giugno 2020 – Un esame che coinvolge, su base volontaria, i circa 14mila cittadini residenti in Alta Valle di Susa e, attraverso un test rapido, permette di determinare il contatto che questa popolazione ha avuto con il virus. L’obiettivo di questo esame è, quindi, determinare la presenza degli anticorpi che rilevano l’attività del sistema immunitario quando viene a contatto con il Coronavirus, e precisamente i due valori definiti IgM e IgG.

Un progetto che vede come soggetti promotori la pubblica assistenza di Sauze d’Oulx della Rete no profit Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), Rainbow4Africa associazione no profit, il Comune di Oulx e il Comune di Sauze d’Oulx, con il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali dell’Unione Montana Alta Valle Susa e dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea e con partner la Gedi SpA. – Centro Commerciale Le Baite di Oulx e la Gescom srl – Ipermercato Le Baite di Oulx.

Lo screening si avvale di un Comitato scientifico coordinato dal Prof. Paolo De Marchis, e si avvale di importanti collaborazioni nel campo della medicina con infettivologi, medici del lavoro, dirigenti delle professioni sanitarie, docenti universitari, infermieri. Collaborazioni anche con l’Istituto Cdc laboratorio analisi cliniche e con una rete di associazioni del territorio. Il progetto è riconosciuto dall’Asl To3.

La responsabile del progetto Elena Tamagno, Prof. Associato Dipartimento di Neuroscienze Unito e Presidente pubblica assistenza Sauze d’Oulx presenta l’iniziativa: «Il nostro progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle è frutto di una sinergia tra pubblico, privato e mondo del volontariato e si svolgerà presso una porzione dell’autorimessa semi interrata del Centro Commerciale Le Baite in un’area appositamente adibita. Ci rivolgiamo ai 14mila abitanti dell’Alta Valle Susa che potranno effettuare lo screening su base volontaria, con un contributo di 15 euro (30 euro per i non residenti). Con questo test sierologico non solo offriamo l’opportunità di sottoporsi a uno screening epidemiologico, ma avremo un quadro esplicativo relativo ai contagi e contatti avvenuti. Altro obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini relativamente alcuni temi di ambito preventivo e igienico/sanitario e di avviare un percorso di sorveglianza epidemiologica della popolazione del territorio. In caso di positività di IgM e/o IgG sarà necessario, ovviamente, effettuare un tampone per test molecolare in grado di stabilire se la malattia è passata o ancora attiva».

I test si svolgono dalle 9 alle 17.30 presso la struttura dedicata vicino al Centro Commerciale Le Baite di Oulx. Per prenotazioni è attivo il numero 334254 97 83.

Piemonte: Open Valley in Val Susa Leggi tutto »

ARRIVATE ANCHE IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA LE AUTO DONATE DAL CAI AD Anpas

Il Club alpino italiano ha donato 53 auto ad Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) per l’assistenza domiciliare nelle aree montane, cinque delle quali sono state destinate ad Anpas Piemonte e due all’Anpas della Valle d’Aosta.

Consegna auto alla Pubblica assistenza Sauze

“Vicini alle montagne, noi ci siamo” è la frase riportata sulle 53 autovetture che il Club alpino italiano ha donato ad Anpas. Le auto copriranno tutte le regioni italiane e consentiranno ai volontari delle pubbliche assistenze di continuare ad assistere le persone più a rischio di marginalità che vivono in comunità isolate e montane. Le auto saranno destinate a tutte le regioni italiane.

In Piemonte le cinque Fiat Panda donate dal Cai verranno utilizzate nei comuni presidiati dalla pubblica assistenza Sauze d’Oulx (To), dalle Croce Verde di Perosa Argentina (To), Corpo Volontari Soccorso di Ornavasso (Vco), Soccorso Alta Valsesia di Alagna Valsesia (Vc) e Gruppo Volontari del Soccorso di Clavesana (Cn).

Volontari-Anpas

«Le cinque auto consegnate ad Anpas Piemonte – commenta il presidente del Comitato regionale Anpas del Piemonte, Andrea Bonizzoli  andranno a incrementare la flotta delle nostre associazioni che da ormai 90 giorni sono impegnate nell’emergenza Covid-19. Queste autovetture serviranno per portare assistenza alla popolazione nelle aree montane e collinari e per la consegna a domicilio di farmaci e dei beni di prima necessità. Un grazie di cuore al Club alpino italiano per questo importante segno di riconoscimento del lavoro delle nostre associate».

Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale Anpas: «Una consegna, quella di oggi per le associazioni di Piemonte e Valle d’Aosta, che continua a unire e rafforzare la grande amicizia tra le nostre due associazioni, caratterizzate da un volontariato socio-sanitario e un volontariato per l’ambiente e la qualità della vita. Le parole scritte sulla livrea delle auto sono il messaggio che vogliamo portare in tutta Italia per continuare il nostro servizio sociale in questo momento difficile»

Vincenzo Torti, presidente generale Cai: «Dopo le prime dieci auto destinate alle località montane di Lombardia e Liguria, che abbiamo consegnato venerdì scorso a Cologno Monzese, da oggi altri sette mezzi sono a disposizione dei volontari Anpas del Piemonte e della Valle d’Aosta per l’assistenza domiciliare ad anziani, malati e disabili. Le auto supporteranno il generoso volontariato di queste donne e questi uomini nelle aree alpine e prealpine di queste due regioni, dunque nelle località che più ci stanno a cuore, quelle delle Terre alte. Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo, attraverso questa donazione, per supportare il nostro Paese nella fase difficilissima che sta attraversando».

L’Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

ARRIVATE ANCHE IN PIEMONTE E VALLE D’AOSTA LE AUTO DONATE DAL CAI AD Anpas Leggi tutto »

Piemonte: SQUADRA NAUTICA VERBANIA: DONAZIONE CARROZZINE E SERVIZIO TRASPORTO PAZIENTI ONCOLOGICI

SQUADRA NAUTICA VERBANIA: DONAZIONE CARROZZINE E SERVIZIO TRASPORTO PAZIENTI ONCOLOGICI

Il cantante Salvatore Ranieri, il 20 maggio ha consegnato alla pubblica assistenza Anpas Squadra Nautica di Salvamento di Verbania quattro carrozzine per il trasporto dei pazienti durante le visite e i trasferimenti. La donazione è stata anche l’occasione per presentare il nuovo servizio della Squadra Nautica di Salvamento Verbania per il trasporto di pazienti oncologici, in collaborazione con l’associazione Amici dell’Oncologia. Il servizio verrà svolto grazie al nuovo automezzo e aiuterà i pazienti impossibilitati a raggiungere con mezzi propri gli istituti di diagnosi e cura.

Oltre a Salvatore Ranieri erano presenti, tra gli altri, l’assessore comunale Patrich Rabaini, il vicepresidente dell’associazione Amici dell’Oncologia di Verbania, Mauro Della Sala, il presidente della Squadra Nautica di Salvamento, Alessandro Pinzino e il vicepresidente Jacopo Orsi, il presidente dell’associazione Correre per un Sorriso, Paolo Azzi e la magistrata, Cristina Marzagalli.

Per accedere al servizio è richiesta una autocertificazione che confermi l’effettiva necessità del paziente e la prenotazione dei trasporti telefonando al numero 349-4597230 dalle 9 alle 12.

Il presidente della Squadra Nautica di Salvamento Verbania, Alessandro Pinzino: «La Squadra Nautica è attiva sul territorio e durante l’emergenza coronavirus ha eseguito oltre 108 interventi di emergenza Covid-19, o presunti tali, e complessivamente oltre 693 interventi di emergenza. Voglio ringraziare il Cantante della Solidarietà per la donazione, ora possiamo migliorare il nostro servizio, già attivo da tempo, e potenziare maggiormente il servizio oncologico svolto in collaborazione con gli Amici dell’Oncologia».

«La Squadra Nautica di Salvamento di Verbania – ha commentato il Cantante della Solidarietà Salvatore Ranieri – svolge un servizio utile in tutto il Vco e opera come servizio sanitario 118 anche sul Lago. Sono state donate quattro carrozzine a disposizione di malati e soprattutto di persone che necessitano di aiuto e sostegno».

Grugliasco (To), 22 maggio 2020

Piemonte: SQUADRA NAUTICA VERBANIA: DONAZIONE CARROZZINE E SERVIZIO TRASPORTO PAZIENTI ONCOLOGICI Leggi tutto »

Torna in alto