Protezione Civile news

Villaggio solidale: Franco Gabrielli al festival del Volontariato 2013

L’intervento di Franco Gabrielli (Capo Dipartimento Protezione Civile) al festival nazionale del volontariato, intervistato da Luca Mattiucci (Corriere della Sera) al Festival del Volontariato, Lucca, 12 aprile 2013.


   

 

 

Anche quest’anno Anpas ha concesso il patrocinio alla terza edizione del Festival del Volontariato “Villaggio Solidale” che si terrà a Lucca dall’11 al 14 aprile 2013. Gabrielli incontra i volontari di Protezione Civile

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Protezione civile – Pubblicata l’ordinanza che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l’annualità 2012

Anpas: un passo avanti fondamentale per la prevenzione

Viadana, Terremoto io non rischioSoddisfazione da parte di Anpas all’indomani della pubblicazione Gazzetta Ufficiale (n. 50 del 28 febbraio 2013) l’ocdpc n. 52, che disciplina i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico relativamente ai fondi disponibili per l’annualità 2012. Un importante provvedimento che regola le modalità di finanziamento degli interventi e prosegue nello sviluppo di quelle azioni che in passato sono state marginalmente toccate da specifici provvedimenti. La quota stanziata per il 2012, pari a 195,6 milioni di euro verrà utilizzata per studi di microzonazione sismica, interventi sull’edilizia privata, sulle strutture e infrastrutture cittadine di particolare importanza per i piani di protezione civile.

“È un importantissimo segnale da parte del Governo”, dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas.

“Non era mai stata approntata una misura così completa ed efficace. Da parte nostra continueremo nell’opera di sensibilizzazione e divulgazione alla cittadinanza sia sulle norme comportamentali che sulle possibilità concrete che lo stato mette in campo per la sicurezza. Queste azioni, messe in campo in maniera efficace e “visionaria” con la campagna “Terremoto, io non rischio” (ideata insieme al Dipartimento di Protezione Civile, INGV e Reluiss), metteranno le istituzioni non solo nelle condizioni di proseguire nell’azione intrapresa, ma nello stesso tempo nella disponibilità di trovare maggiori risorse. Un grande apprezzamento da parte nostra per la CLE – Condizione Limite per l’Emergenza dell’insediamento urbano, che si propone di realizzare una maggiore integrazione delle azioni per la mitigazione del rischio sismico e migliorare la gestione delle attività di emergenza subito dopo un terremoto. Azione questa sperimentata con successo durante l’ultima esercitazione nazionale Basilicata 2012 da parte di Anpas”.

 

Sostegno e apprezzamento anche da Luciano Dematteis, responsabile Anpas Consulta Nazionale del volontariato presso il Dipartimento di Protezione Civile: “Non possiamo che salutare con favore questo provvedimento. Da sempre auspichiamo di incrementare la prevenzione e l’abbiamo dimostrato con la massiccia partecipazione a terremoto io non rischio. Auspichiamo di essere coinvolti nella programmazione per l’utilizzo dello stanziamento per far si che sia effettivamente utile a migliorare la sicurezza dei cittadini e del territorio”.

 

  


 

 

 

 

Link: la notizia sul sito del Dipartimento di Protezione Civile 


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ENGLISH VERSION

Le piazze del 13 e 14 ottobre 2012: oltre 1.500 volontari di 12 organizzazioni nazionali di protezione civile impegnati sabato 13 e domenica 14 ottobre in 102 piazze italiane nella campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico: sono questi i numeri di “Terremoto – io non rischio”, l’iniziativa che si svolgerà in cento comuni a elevato rischio sismico o ritenuti particolarmente rilevanti per una efficace informazione alla popolazione su questo tema.


Info e Materiali

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione conINGVReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


VIDEO


  
                                               
 
                                               

 

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Terremoto in Garfagnana

L’intervento di Anpas (in aggiornamento)

Immagine: Mappa della sequenza epicentrale dal 25 gennaio al 1° febbraio Fonte dell’immagine: Ingv – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Immagine: Mappa della sequenza epicentrale dal 25 gennaio al 1° febbraio Fonte dell'immagine: Ingv - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Ore 00:49 – Tre volontari di Anpas Toscana, provenienti da Pisa, Firenze e Lucca, sono diretti a Castelnuovo.


Il comunicato della Provincia di Lucca (31 gennaio, ore 23:58) Sono stati attivati i primi punti di raccolta della popolazione a Coreglia Antelminelli (scuola elementare di Piano di Coreglia e tensostruttura di Calavorno), a Borgo a Mozzano (centro intercomunale Mediavalle, tensostruttura di Corsagna) e a Barga (scuola elementare Barga, scuola media di Fornaci di Barga, scuola di Filecchio, scuola di Castelvecchio). Sono in via di attivazione a Castelnuovo Garfagnana (tensostruttura impianti sportivi) Gallicano (impianti sportivi) e San Romano (palazzetto dello sport).

 

I volontari Anpas stanno predisponendosi per accogliere la popolazione (foto Il Tirreno)


A seguito dell’evento sismico che ha interessato nel pomeriggio la zona della Garfagnana, con magnitudo 4.8 (avvenuto alle ore 15:48), l’associazione Nazionale pubbliche assistenze si è immediatamente mobilitata sia con le associazioni presenti sul territorio.

 

Alessandro Moni, responsabile regionale Protezione Civile Anpas Toscana, conferma che non risultano danni a persone o a cose. In questo momento è prevista l’apertura di due presidi per coordinare i volontari per una verifica diretta sul territorio. 

Anche in Emilia, la sala operativa regionale (Anpas Emilia Romagna) conferma che non ci sono state segnalazioni di danni a cose o persone dalle pubbliche assistenze vicine all’epicentro.

«In questo momento stiamo monitorando la zona» dichiara Carmine Lizza, geologo e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «È da più di due anni che, con i nostri volontari stiamo facendo prevenzione e sensibilizzazione nella zona con la campagna Terremoto, io non rischio sia nei confronti della popolazione che delle istituzioni. In questo momento è necessario far verificare dai tecnici lo stato delle abitazioni».

Nella foto i volontari della pubblica assistenza Croce Verde Lucca della sezione della Garfagnana durante la campagna Terremoto io non rischio dello scorso anno.

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– L’intervista al prof. Marco Mucciarelli su CaterpillarAM

– Altra intervista al prof. Marco Mucciarelli su CorriereTV

– il dott. Gianluca Valensise, funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), spiega come è avvenuto l’allarme terremoto in Garfagnana


La storia sismica di Lucca

 

lucca

Terremoto io non rischio: domande e risposte


COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


La pagina in inglese

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Neve: gli interventi di Anpas su mappa e social network

Anche nel 2013 l’arancio scioglie il bianco

Dopo l’esperimento dello scorso anno, con l’arrivo della neve, torna la mappa sulla quale tutti i volontari Anpas d’Italia potranno segnalare i loro interventi sulla neve con pc o smartphone. Molti di loro sono già a lavoro: già a lavoro, le pubbliche assistenze stanno garantendo i servizi sociali e di emergenza, ma anche spalando la neve dalle strade e collaborando con le sale operative locali. 

Sulla mappa, i volontari potranno segnalare, oltre agli interventi, la situazione metereologica e la viabilità (con l’interruzione di strade in tempo reale e percorsi alternativi.

Insieme alla mappa quest’anno si aggiunge anche instagram: il social network fotografico con il quale, attraverso l’hashtag #anpasneve @anpas i volontari racconteranno le loro storie, i loro interventi, le loro strade e i loro turni.

neve

Raccontate il vostro intervento e inviate le vostre foto a comunicazione@anpas.org

Su instagram e twitter con #anpasneve

 

 

#anpasneve con instagram
Come fare? Scaricate l’applicazione Instagram sul vostro smartphone, scattate la foto e inserite la scritta #anpasneve @anpas nel commento.


La mappa
Condividi l’intervento, segnala una strada o il tempo che fa su sul nostro sito

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Terremoto – Io non rischio al Salone della Giustizia a Roma, 29 novembre-1 dicembre

“Terremoti d’Italia” e “Terremoto – Io non rischio” al Salone della Giustizia a Roma

Dal 29 novembre al 1° dicembre, il IV° Salone della Giustizia di Roma ospita due importanti iniziative promosse dal Dipartimento della Protezione Civile per diffondere una cultura della prevenzione: la mostra itinerante “Terremoti d’Italia” e la campagna nazionale per la riduzione del rischio sismico “Terremoto – Io non rischio”. 
Giustizia, legalità e sicurezza sono i temi principali della quarta edizione del Salone. La Protezione Civile è presente all’interno del padiglione “Sicurezza”, in uno spazio espositivo di circa mille metri quadri. Nello stesso padiglione sono ospitati stand, mezzi e strumenti tecnologici di Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Guardia Costiera. 
Il Salone della Giustizia si svolge alla Fiera di Roma, è aperto dalle 10.00 alle 18.00 ed è possibile visitarlo gratuitamente.

 

Campagna “Terremoto – Io non rischio”. I volontari di protezione civile che hanno partecipato il 13 e 14 ottobre scorso alla seconda edizione della campagna nazionale “Terremoto – Io non rischio” racconteranno ai visitatori cosa si può fare per convivere consapevolmente e responsabilmente con i terremoti e, in particolare, quali sono i comportamenti da adottare per una corretta prevenzione.
Sono presenti le organizzazioni di volontariato che hanno partecipato all’edizione 2012 dell’iniziativa nelle piazze di Roma (Anpas-associazione Nazionale delle pubbliche assistenze, Anai-associazione Nazionale Autieri d’Italia, Prociv Arci-associazione Nazionale Volontari per la Protezione Civile) e Latina (Ana-associazione Nazionale Alpini). Per favorire la sensibilizzazione dei cittadini rispetto al rischio sismico, è stato scelto di impiegare nell’iniziativa le associazioni di volontariato che operano ordinariamente sul territorio.
La campagna è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’Anpas, in collaborazione con l’Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.  

ReLuis e Ingv, Centri di competenza nell’ambito del Servizio nazionale, partecipano al Salone con poster e video all’interno dello spazio espositivo dedicato alla Protezione Civile. 
In particolare, sono presenti cinque poster di ReLuis che illustrano i progetti ReLuis-Dpc e le attività svolte dal Consorzio interuniversitario durante il terremoto in Abruzzo del 2009 e quello in Emilia Romagna del 2012. In una tenda pneumatica – operativa durante l’emergenza Abruzzo – sarà proiettato il video “Non chiamarmi Terremoto” dell’Ingv, un documentario-fiction rivolto principalmente alle giovani generazioni e alle famiglie per fare prevenzione del rischio sismico. Il video racconta le esperienze vissute dai cittadini aquilani, con particolare attenzione al punto di vista della popolazione più giovane.

Viadana, Terremoto io non rischio

Mostra “Terremoti d’Italia”. La Protezione Civile partecipa al Salone con la mostra “Terremoti d’Italia”, dedicata alla prevenzione del rischio sismico: video didattici, filmati storici, strumenti di misura di epoche diverse, dispositivi antisismici e due spettacolari simulatori, che consentiranno di vivere in sicurezza l’esperienza del terremoto e di osservarne da vicino gli effetti. 
La mostra “Terremoti d’Italia” ha preso avvio nel 2007 per ricordare l’anniversario di alcuni eventi particolarmente significativi della storia sismica italiana: il decennale del terremoto che colpì l’Umbria e le Marche il 26 settembre 1997, il quarantennale del terremoto del Belice del 15 gennaio 1968 e il centenario del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 28 dicembre 1908.
Informazioni sulle tappe precedenti della mostra, ma anche sui contenuti, sul percorso espositivo e sulla possibilità di ospitare la mostra sono descritte nella scheda  “Terremoti d’Italia”.

Viadana, Terremoto io non rischio

 

 

 

L’elenco completo delle associazioni coinvolte e delle piazze, divise per Regioni, è disponibile sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, dove è possibile consultare anche la sezione “Domande e risposte” sul rischio sismico, sulla sicurezza degli edifici e sulle regole di comportamento da tenere in caso di terremoto.

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dal sito http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_new.wp?contentId=NEW32728

ENGLISH VERSION


La conferenza stampa a Modena

 

Le piazze del 13 e 14 ottobre 

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Info e Materiali

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


Il sito della campagna

http://www.iononrischio.it/

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Maltempo in Toscana: l’intervento di Anpas

AGGIORNAMENTI

27 novembre – l’alluvione di Albinia nel racconto dei volontari della Croce Viola di Sesto Fiorentino

 

 


18 novembre – Continua, anche per i volontari di Anpas Lombardia, il lavoro sui luoghi colpiti dall’alluvione in Maremma. “Ottimo il rapporto che abbiamo con la gente”, dicono i volontari, “che, sebbene colpita e privata di tante cose care, collabora attivamente e ci riseva momenti di attenzione, gratificandoci per la fatica che, veramente, non manca”. Nella prima mattinata di oggi si sono aggiunti 4 nuovi volontari di Anpas Lombardia con competenze specifiche sull’uso delle attrezzature in dotazione, supporteranno e alleggeriranno un poco  quelli già all’opera.

 

Albinia, l'intervento dei volontari della Lombardia


17 novembre – il contingente di Anpas Lombardia è giunto ieri, nella prima mattinata ad Albinia di Orbetello. Dopo la registrazione, volontari e mezzi sono stati destinati alla rimozione detriti, pulizia fango e bonifica daigli esercizi commerciali presenti su via Maremma di Albinia. Grazie alla possibilità di poter disporre complessivamente di 3600 lt acqua, il lavoro è potuto procedere ininterrottamente fino alle ore 18,30 del pomeriggio.

Albinia - L'intervento di Anpas Lombardia


Albinia - L'intervento di Anpas Lombardia

Complessivamente sono stati utilizzati 14.400 litri di acqua, erogata ad alta pressione (fino a 45 bar) in modalità getto o nebulizzazione. Nella giornata di giovedì è stata portata a termine la bonifica di 6 esercizi commerciali.

Tantii (e graditi) i ringraziamenti da parte dei proprietari, sopratutto per la qualità del risultato ottenuto. Nella giornata numerosi sono stati i gruppi di volontariato (VAB, Misericordie, ecc) che sono venuti a prendere visione del sistema e delle risorse utilizzate.

 

 


 

13 novembre – Dalla sala Operativa della Toscana, Andrea Ricci – “Gli interventi più consistenti sono nella provincia di Grosseto e in quella di Massa Carrara dove ci sono squadre con idrovore e gommoni. L’emergenza è almeno fino a domenica. Continueremo a mandare squadre a turnazione”. Ascolta l’intervento sul Giornale Radio Sociale

 

La Fratellanza popolare di San Donnino a Grosseto

 

 

 

 


GROSSETO 13 novembre – Una squadra di 4 volontari della Fratellanza popolare di San Donnino, munita di un fuoristrada e pompe idrovore, è impegnata da ieri in operazioni di soccorso delle popolazioni in provincia di Grosseto colpite dalle inondazioni causate dal maltempo delle ultime ore. L’intervento della squadra sandonninese è coordinato dall’Anpas Toscana. Da questa mattina alle 6 sono operativi, in collaborazione con i Vigili del fuoco di Grosseto, nello svuotamento di scantinati allagati nel centro della città. In alcuni casi i volontari hanno trovato un metro d’acqua in garage, abitazioni e laboratori.

 

Altri aggiornamenti su http://www.pubblicheassistenzetoscane.it/ufficio-stampa/comunicati-stampa.html


Maltempo 50 volontari Anpas già al lavoro nelle aree allagate. A Massa evacuazioni con i 

gommoni delle associazioni di salvamento in mare.

 

Sono già partiti per le zone colpite dalle bombe d’acqua di questa notte. I volontari delle pubbliche assistenze toscane hanno messo a disposizione 50 uomini che si sono mossi da tutta la regione per andare a Massa, Carrara, Pisa, e Lucca per arginare coi sacchi di sabbia la furia del Serchio che sta gonfiando di ora in ora.

A Massa in particolare, sono arrivati i gruppi delle associazioni di salvamento in mare, che coi loro gommoni hanno aiutato a evacuare gli sfollati dalle case completamente allagate.

Tre le zone operative con altrettanti coordinatori: Massa e Carrara, Pisa, Lucca. Le squadre sono dotate di torri faro per agire anche di notte, gommoni per evacuare chi è rimasto bloccato dall’acqua e di pompe idrovore di grossa potenza (fino a 6000 litri al minuto) per lo svuotamento degli ambienti allagati.

«I volontari – ha detto il presidente Anpas, Attilio Farnesi – avevano appena riposto le attrezzature di ritorno dal sisma in Emilia. Ma la macchina della protezione civile è sempre pronta a rispondere quando la regione Toscana chiede interventi in caso di calamità. Uomini che rafforzano la macchina regionale dei soccorsi, che diversamente, con buona probabilità sarebbe meno efficiente. Un pensiero che dovrebbe venire in testa anche al Governo, quando taglia sanità e sociale in maniera indiscriminata»

 

Ufficio stampa Anpas Toscana, Fabrizio Morviducci

La fotogallery dell’intervento (in aggiornamento)

  
                       

 

 

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Molise, il terremoto del 2002 e l’intervento di Anpas

Dieci anni dopo, ricordiamo l’intervento di Anpas in occasione del sisma che ha colpito il Molise con un articolo di Luciano Dematteis. 

“Pur non essendoci connessione diretta, la terra ha cominciato a tremare anche nel Molise ove la tragedia dei 26 bambini deceduti sotto la macerie della loro scuola, a San Giuliano di Puglia, ha tenuto tutta l’Italia con il fiato sospeso fino al tragico epilogo”, scriveva Luciano Dematteis.

Nello stesso giorno In Sicilia, nel comune di Santa Venerina, alle falde dell’Etna, Anpas ha gestito gestisce un campo di 200 sfollati  e in più  ha assicurato l’intervento di pronto soccorso nella zona con 120 volontari di cui 30 provenienti dalla Calabria più un nucleo specializzato in impiantistica di 5 elementi provenienti dalla Toscana.

In Molise il campo Anpas accoglieva un campo di 300 persone, con il lavoro di 150 volontari provenienti dalla Campania, dalle Marche e dalla Puglia.

 L’articolo di Luciano De Matteis si intitolava “Solidarietà lontano dai riflettori” 

Un forte terremoto ne distrusse gli antichi casali. Quasi mille anni fa, quello che oggi è Colletorto sperimentò direttamente la violenza del terremoto che oggi, puntualmente, si è riproposta.

Posto a meno di dieci chilometri dall’epicentro della scossa delle 11,32 del 31 ottobre (e delle repliche dei giorni successivi) Colletorto è un paese di circa 2700 abitanti che vive l’emergenza sismica del Molise con minore notorietà ma con altrettanta drammaticità di altri, più tristemente noti, comuni della zona.

Terremoto in Molise/2002

Se, infatti, l’attenzione dei “media” si è concentrata prevalentemente su San Giuliano di Puglia dove la tristissima circostanza che ha determinato la scomparsa di molti bambini innocenti ha sollecitato la commozione nazionale, non meno difficili – anche se meno documentate- sono le condizioni degli innumerevoli senzatetto di Colletorto che, anche a causa delle incessanti scosse di replica, non possono (nè, spesso, vogliono) rientrare nelle loro abitazioni.

E Colletorto, come tanti paesi appenninici, è un paese con molti anziani. Proprio Colletorto è l’area toccata “in sorte” alla nostra associazione nell’ambito della suddivisione geografica delle zone da assistere.

Terremoto in Molise/2002

Qui, dal primo pomeriggio del 31 ottobre, molti volontari delle pubbliche assistenze delle regioni confinanti stanno svolgendo un’opera preziosa ed oscura di soccorso ed assistenza alla popolazione. Un’opera spesso ignorata dai “media” ma vicina alla gente, come – da sempre – è nella tradizione delle nostre associazioni.

Un’opera che vede, accanto ai volontari pugliesi, campani, marchigiani, emiliani e molisani, pronti e disponibili ad intervenire tutti i volontari Anpasd’Italia.

Un’opera condotta con la stessa dedizione e spirito di solidarietà  che, nello stesso momento, stanno profondendo i volontari della Sicilia che, con un piccolo supporto “tecnico” proveniente dalla Calabria e dalla Toscana operano per un’altra emergenza “oscura”, gestendo un campo – sfollati a Santa Venerina, sulle pendici dell’ Etna. Lontano dai riflettori.

– Luciano Dematteis 


   

 

 

 

 

 

Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


Come aiutare le pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma


I racconti dei volontari


                                 

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola

Il 20 maggio di Valentina

Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli

Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi

Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli

Qui per dare tanto: la settimana di Fabio

Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita

Le emozioni di Michela

La storia di Fabio e Elena

L’isola che non c’è

Il gradino di Nicole

Maria e Andrea dal campo di Novi

La settimana-imbuto di Enzo

Sconcerto d’amore a Mirandola

La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)

Tante care cose, di Valentina Tienghi

La valigia blu di Lidia

Un tetto azzurro come il cielo

Ciao Fiorenzo


       


Anpas all’Hackathon terremoto (Bologna, 16-17 giugno)


La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende


La cucina del Campo Costa (video)


                                           


Di terremoti, false leggende e info utili (approfondimento)


                 


Anpas a lavoro a poche ore dal sisma


 

 

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

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Molise, il terremoto del 2002 e l’intervento di Anpas Leggi tutto »

Terremoto in Emilia: l’intervento di Anpas

 L’intervento di Anpas

Dal 20 maggio al 27 ottobre sono intervenuti 2137 volontari Anpas provenienti da tutta Italia, suddivisi in 21 contingenti. 12.647 giornate di volontariato, 126.470 ore di servizio (circa 10 ore al giorno). Le attività – 15 cinofili, 207 in cucina, 47 tra responsabili di campo e responsabili nazionali, 73 addetti all’impiantistica (elettricisti, idraulici, magazzinieri), 1261 addetti alla logistica, 165 tra medici, infermieri, soccorritori, 228 impegnati nelle attività di segreteria (sale operative, segreterie di campo), 141 a supporto della popolazione (psicologi, animatori, educatori).

Campo Novi di Modena: la chiusura del campo (vedi il diario del campo)


Il campo di Mirandola – Il diario del campo

Chiude il Campo Costa

Le cifre dell’impegno su scala nazionale

Assistenza alla popolazione.

Il picco dell’accoglienza si è registrato nella settimana dal 7 al 12 giugno quando è stata data ospitalità a 15.031 persone: 3.217 in 55 strutture al coperto, 1.753 in 250 alberghi, oltre 10 mila in 36 campi allestiti dalle colonne mobili dell’Emilia-Romagna, di 13 altre Regioni e di 7 associazioni nazionali di volontariato.Solo la Colonna mobile regionale dell’Emilia-Romagna è intervenuta nella gestione o cogestione di 24 campi. Numeri che è possibile tradurre concretamente ricordando i 17.450 posti letto preparati in 1.825 tende, i 230 servizi igienici mobili allestiti e le oltre 30 cucine che hanno sfornato più di 7 milioni di pasti. Sono 21 mila, di cui 7.000 emiliano romagnoli, i volontari intervenuti. Hanno messo in campo un impegno pari a 200 mila giornate/uomo.


Verifiche di agibilità e rilievi dei danni. I Vigili del fuoco hanno svolto circa 57 mila sopralluoghi speditivi, oltre a operazioni di soccorso, demolizioni e messa in sicurezza di edifici pericolanti. A queste ultime attività hanno dato un contributo anche le Forze Armate, con l’impiego medio di 330 unità di personale e 60 mezzi. Alle verifiche speditive si sono affiancati i circa 42 mila sopralluoghi con la compilazione della scheda Aedes (necessaria per il ripristino e il pagamento dei danni) condotti in soli circa 2 mesi da 1.690 squadre di rilevatori composte da 3.200 tecnici, intervenuti a titolo volontario e provenienti da tutta Italia per controlli su abitazioni, scuole, uffici, imprese, depositi ed edifici a uso ricreativo. In totale, per concludere le verifiche sull’agibilità degli edifici e il rilievo del danno sono state effettuate 6.300 giornate lavorative.


Le opere provvisionali. Alle circa 160 opere provvisionali immediatamente disposte dalla Dicomac (la Direzione di comando e controllo che viene attivata solo a seguito di grandi emergenze), sono seguite le 1.298 autorizzate dal Commissario delegato alla ricostruzione, pari a un investimento di oltre 140 milioni di euro. Si tratta di opere fondamentali per il ritorno alla normalità e la progressiva riduzione delle zone rosse dei centri storici: riapertura della viabilità; eliminazione degli elementi di rischio esterno che impedivano il rientro nelle abitazioni agibili; ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e la salvaguardia da danni irreversibili di beni collettivi.


Le scuole. Il terremoto di maggio ha provocato danni in 450 edifici scolastici. Il 17 settembre gli studenti hanno potuto iniziare regolarmente l’anno scolastico. Per oltre 250 edifici si sono svolti interventi di riparazione, mentre sono stati attivati 30 prefabbricati modulari (che saranno utilizzati fino all’inizio del prossimo anno scolastico) e 28 edifici scolastici temporanei (per le scuole che non potranno essere riparate entro il prossimo settembre).


La sicurezza. Forze dell’ordine e Corpi dello Stato sono stati impegnati non solo nelle attività di soccorso alla popolazione, ma anche in funzione antisciacallaggio e per i controlli sull’ordine pubblico. 800 i Carabinieri mediamente in servizio ogni giorno, a cui si sono aggiunti oltre 4.000 forestali e più di 9.000 operatori delle Polizie locali. Al loro fianco, un ruolo importante è stato svolto anche dagli agenti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.


Sanità. La Sanità regionale, il 118 e il Servizio veterinario si sono immediatamente attivati. Nelle strutture ospedaliere di Modena sono stati attivati diversi Punti medici avanzati che hanno erogato assistenza sanitaria alle popolazioni.Durante l’emergenza, sono stati evacuati 619 pazienti degli ospedali di Mirandola, Carpi e Finale Emilia (Modena) e Bondeno (Ferrara) e 420 persone anziane e disabili ospitate nelle strutture sociosanitarie, cui si sono aggiunti anche circa 1.700 anziani e disabili, precedentemente assistiti a domicilio.


Sociale. Numerose le iniziative intraprese dai Servizi sociali, che hanno anche visto in campo – grazie anche alla collaborazione con gli ordini professionali – assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali ed educatori.


Continuità amministrativa. Più di 2.200 dipendenti di Comuni e Province sono giunti in Emilia da tutta Italia per contribuire a garantire la continuità amministrativa e i servizi dati ai cittadino dagli enti locali colpiti dal sisma.

 

L’inaugurazione della nuova sede della Croce Blu Cavezzo – fotogallery

Si lavora qui per ingentilire i cuori – il 14° meeting nazionale della solidarietà: Bologna/Mirandola 24/26 maggio 2013


Una giornata per dire Grazie (Bologna 9 marzo 2013)


Il campo di Novi

Il campo di Costa di Mirandola 


(ENG) Anpas intervention for the earthquake in Emilia Romagna


 

 

 

Gente libera e poco malleabile: i volontari Anpas from

 


I blogger per ingentilire i cuori

Francesca Sanzo | Lorenzo Mannella | Stefano Cisco Bellotti | Francesca Barbieri Giulia Bondi |Elisabetta Cremaschi | Chiara Maci 12 | Francesca (ognunohailsuomotivo) | Gianluca Diegoli |Giusy Aloe | Carolina Paltrinieri |

 


I racconti dei volontari

Le storie di Aldo, dal campo di Mirandola

Il 20 maggio di Valentina

Noi, sciacalli di emozioni, di Rosanna Morelli

Campo Costa Timbuktu, di Alessandro Nassisi

Campo Costa: un laboratorio multiculturale, di Rosanna Morelli

Qui per dare tanto: la settimana di Fabio

Un’antropologa al campo: l’esperienza di Rita

Le emozioni di Michela

La storia di Fabio e Elena

Maria e Andrea dal campo di Novi

La settimana-imbuto di Enzo

Sconcerto d’amore a Mirandola

La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


La struttura protetta del campo di Mirandola (foto)


I Gas dei volontari Anpas: un sostegno alle aziende


La cucina del Campo Costa (video)


Di terremoti, false leggende e info utili(approfondimento)

 

 

Terremoto in Emilia: l’intervento di Anpas Leggi tutto »

Terremoto nel Pollino

L’intervento di Anpas (in aggiornamento)

A seguito dell’evento sismico che ha interessato nella notte la zona del Pollino, l’associazione Nazionale pubbliche assistenze si è immediatamente mobilitata sia con le associazioni presenti sul territorio, sia con la sala Operativa Regionale di Anpas Basilicata. La pubblica assistenza di Maratea sta facendo attività di perlustrazione nella zona.

Terremoto io non rischio - Basilicata

«In questo momento stiamo monitorando la zona» dichiara Carmine Lizza, geologo lucano e responsabile nazionale Protezione Civile Anpas. «È da più di due anni che stiamo facendo prevenzione e sensibilizzazione nella zona, sia nei confronti della popolazione che delle istituzioni. In questo momento è necessario far verificare dai tecnici lo stato delle abitazioni».

 

Nelle scorse settimane Anpas è stata presente nella zona colpita con oltre 150 volontari con “Terremoto, io non rischio”, la campagna nazionale di prevenzione al rischio simico. «La vera arma per affrontare il terremoto è la cultura prevenzione e la risposta positiva delle persone ci sta dando la misura del nostro lavoro nei giorni scorsi», conclude Lizza. «Devono funzionare due cose: le costruzioni antisismiche, dal punto di vista tecnico, e che la popolazione sia informata in modo da osservare in modo consapevole le norme comportamentali da tenere in questi casi».

 

Un appello al mondo dei media e dell’informazione viene dal presidente di Anpas Nazionale Fausto Casini: «in questo momento chiediamo la massima collaborazione e la massima professionalità agli operatori dell’informazione affinché, attraverso un corretto uso di fonti autentiche, vengano fornite alla popolazione informazioni corrette e utili evitando,amplificazioni di ansie e timori, rassicurazioni generiche, interpretazioni improvvisate e strumentalizzazioni scandalistiche».

 

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Dal sito del Dipartimento di Protezione Civile: Un evento sismico è stato avvertito dalla popolazione tra i comuni di Rotonda, Mormanno e Laino Castello. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile al momento non risultano danni a persone o cose. Sono in corso verifiche da parte dei VV.F. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico si è verificato alle ore 01.05 con magnitudo 5.0.

Guarda i video di Anpas Basilicata


Ascolta il GrSociale

COSA FARE IN CASO DI TERREMOTO

Durante il terremoto
• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave.  Ti può proteggere da eventuali crolli
• Riparati sotto un tavolo.  E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso
• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore.  Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.  Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami
• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.  Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche.  E’ possibile che si verifichino incidenti
• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.  Si possono verificare onde di tsunami
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale.  Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli
• Evita di usare il telefono e l’automobile.  E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso
• Non cercare di muovere persone ferite gravemente.  Potresti aggravare le loro condizioni
• Esci con prudenza indossando le scarpe.  In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.  Potrebbero caderti addosso

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Prima del terremoto
• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.  Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.  Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza.  Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza


Terremoto: io non rischio

Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).

Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:


La pagina in inglese

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