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Psicologi Anpas: Emergenza sanitaria o sociale? Il supporto dei volontari Anpas

Emergenza sanitaria o sociale? Il supporto dei volontari Anpas
Psicologi Anpas - Foto Luciana Castagna

Riflettendo sul termine emergenza risulta immediato il collegamento a un qualcosa di noto ed inaspettato o di completamente sconosciuto, che all’improvviso manifesti la propria presenza, emergendo dallo sfondo del quotidiano. L’emergenza rappresenta sempre una frattura nella continuità temporale, che sconvolge ruoli e procedure, capacità di reagire e saperi, ritmi del quotidiano, progetti per il futuro.

Chi ha scelto di dedicarsi al volontariato, o di intraprendere un’attività lavorativa connotata da una pronta operatività in caso di bisogno, è realmente a conoscenza di ciò cui potrà andare incontro?

L’emergenza attuale sta inevitabilmente costringendo tutti gli attori dediti al soccorso (medici, infermieri, soccorritori, operatori sanitari) ad effettuare opere di salvataggio ed aiuto, in un caos procedurale e decisionale, sperimentando elevati livelli di sovraccarico e sofferenza. Inoltre, la pandemia, imprevedibile emergenza sanitaria di carattere mondiale, ha dimostrato la vulnerabilità sociale ed economica dei territori, in quanto ha colpito qualsiasi gruppo sociale.

In tale scenario, si inserisce l’intervento delle donne e degli uomini di Anpas, che garantiscono il presidio dell’emergenza sanitaria, ma altrettanto il supporto nelle attività di: consegna di spesa, farmaci, pasti, beni di prima necessità, dispositivi per la realizzazione della scuola a distanza, dispositivi di protezione individuale (DPI), libri; ritiro ricette e referti medici; trasporti sociali; ascolto attivo della cittadinanza; supporto psicologico; logistica per la realizzazione di drive-in Covid e montaggio tensostrutture, gestione e coordinamento dei Centri Operativi Comunali (COC).

L’esito del tampone, che tarda ad arrivare.

La lista della spesa, illustrata a telefono, insieme ai racconti della vita quotidiana in epoca Covid, e consegnata da lontano, indossando guanti e mascherina.

Quei farmaci o il latte in polvere portati fino a casa, affinché giungano tempestivi.

Il tenersi compagnia, una voce di conforto, per non sentirsi soli.

Servizi condotti a pieno contatto con le fragilità e preoccupazioni dei cittadini e connotati da un elevato impatto emotivo. Momenti che avvicinano e ci sintonizzano in una relazione, che tocca le corde del sostegno e della solidarietà, dove non può sperimentarsi la distanza. Quella distanza fisica, da rispettare per contenere e limitare il contagio, stavolta colmata dalla vicinanza emotiva, dalla disponibilità e dal condividere insieme, che rende unico ed autentico l’atto del donarsi agli altri.

Questi momenti, però, potrebbero attivare una selva di sentimenti ed emozioni contrastanti; indurci a farci sentire inadeguati, appagati, entusiasti, demoralizzati, pronti a fare di tutto per risollevare le sorti di coloro i quali stiamo aiutando, ma altrettanto prontamente realizzare di non poterci sostituire a chi ha richiesto il nostro supporto, impotenti.

Quando l’emergenza ci dimostra che stiamo vivendo una fase momentanea di disorientamento e disorganizzazione psicologica e abbiamo difficoltà a governare le differenti variabili emozionali, fondamentale è il ricorso alle strategie di fronteggiamento (coping, dall’inglese to cope, ovvero fare fronte).

La dotazione di strategie comportamentali e strumenti cognitivi (ad esempio confidarsi e confrontarsi con i colleghi; partecipare a un momento chiamato defusing, per agevolare la riflessione di gruppo sulle esperienze ed emozioni condivise; scrivere un diario; rivolgersi a personale competente in psicologia dell’emergenza; partecipare a debriefing, un incontro di gruppo condotto da personale con competenze psicologiche, per ridurre il senso di isolamento e agevolare la decompressione emotiva; fare ricorso alla religione; distaccarsi dall’emergenza, prendendosi cura del rispetto di pause, durata dei turni, pasti e riposo.

Per approfondimenti: https://www.anpas.org/categoria-news-pc/3594-coronavirus-psicologia-coping.html 

di Gilda Pepe, psicologa Anpas

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Psicologi Anpas: il potere curativo della vicinanza emotiva

Psicologi Anpas – Non cadiamo nella trappola della solitudine, ma manteniamo viva e attiva una rete di contatti. Le parole sono importanti: è più corretto definire il distanziamento fisico e non sociale.

 

Potere emotivo - psicologi Anpas

Siamo quasi al termine di un 2020 che ci ha messo duramente alla prova chiedendo sacrifici per preservare la nostra salute e quella dell’intera comunità. Un ospite indesiderato ha sconvolto la nostra quotidianità e fatto vacillare le nostre certezze.

La preoccupazione primaria è non ammalarsi, ma altrettanto importante è la preoccupazione di non intaccare la nostra vita economica e sociale.
Dopo la fase più critica, che per il numero dei contagi ha portato al “lockdown”, abbiamo vissuto dei momenti di grande speranza ritornando in parte ad una vita normale, perché l’ospite era più sotto controllo.

Attualmente siamo in una fase delicata, in cui le istituzioni seguendo le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, ci invitano a non abbassare la guardia, a seguire le regole e hanno sottoposto alcune categorie professionali a restrizioni per scongiurare un secondo “lockdown”.

Tuttavia, ci pesa davvero indossare una mascherina per proteggerci e proteggere gli altri ed igienizzare continuamente le mani? Pensiamo agli operatori sanitari e ai volontari che hanno adottato queste procedure anche in tempo di pace.

Il vero sacrificio che ci impongono non sarà il distanziamento sociale? Nelle difficoltà dovremmo essere uniti, tenerci per mano, invece ci prescrivono di mantenere un metro di distanza per affrontare questa crisi.

Le parole rivestono un peso importante, pertanto è più corretto definire il distanziamento fisico e non sociale.

Oggi più che mai dobbiamo supportarci, offrire e ricevere conforto, sostegno, confronto, dare voce alle nostre paure per sentirci meno soli. Viviamo il timore di contagiare i nostri cari, i nostri colleghi, amici o di essere contagiati da loro. È naturale provare rabbia e frustrazione, ma dobbiamo stare attenti
a non sviluppare diffidenza nei confronti dell’altro. La nostra ansia è giustificata, non negativa perché ci permette di riconoscere il pericolo e quindi ci fa seguire le regole, ma se diventa eccessivo il nostro stato di allerta e ci spinge ad allontanare gli altri, ad auto-isolarci è in questo momento che dobbiamo attivare le nostre risorse emotive: la nostra resilienza, ovvero la capacità di reagire alle situazioni di stress coltivando azioni utili e produttive per noi. Pertanto oggi più che mai dobbiamo preservare le relazioni!

Come è possibile coltivare la vicinanza emotiva all’epoca del distanziamento? È fondamentale vincere i pregiudizi, non mettere alla gogna qualcuno in base al risultato di un tampone. Siamo chiamati ad adottare comportamenti responsabili, a non creare assembramenti e rispettare le altre regole per tutelare il bene comune, ma non dobbiamo deprivarci della potenza curativa del calore umano.

Pensiamo agli studenti nelle classi ad un metro di distanza l’uno dall’altro. È fondamentale alimentare il dialogo, mantenere vivo il contatto visivo nonostante i dispositivi coprano parte del volto. Nessuno ci vieta di chiedere come stai e ascoltare la risposta del nostro amico, della nostra collega e magari, di confidarci a nostra volta, di alleggerirci del peso che portiamo.

Pertanto è evidente che la mascherina e il distanziamento fisico ci permettono di non rinunciare allo scambio con l’altro, al confronto. Forse non possiamo “stringere la sua mano” ma possiamo certamente toccare il suo cuore. Sentirci parte di una comunità, di un’associazione di volontariato, di un gruppo può darci la forza e determinazione necessaria per affrontare e superare con le unghie e con i denti questo periodo.
Non cadiamo nella trappola della solitudine, ma manteniamo viva e attiva una rete di contatti: non adottiamo alcuna distanza tra i nostri cuori!

Antonella Chibelli, psicologa Anpas


La ricerca Anses e Anpas 

I costi psicologici dell’emergenza da Coronavirus Partecipa alla ricerca 

 

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La formazione dei cinofili Anpas continua: le certificazioni per UCS da superficie e macerie

La formazione dei nostri cinofili continua.

I cinofili Anpas hanno svolto gli esami per le certificazioni per Unità Cinofile da Soccorso da superficie e macerie.
Nonostante le condizioni meteo, i volontari Anpas hanno dimostrato una notevole disponibilità nello svolgere il tutto in osservanza di un regolamento scritto ad hoc nel rispetto delle linee guida in ottemperanza al Dpcm del 18 ottobre 2020 e nel rispetto delle persone presenti.

Rapporto cane-conduttore, esercizi di obbedienza e palestra, ricerca con più figuranti in un’aera di (circa) quattro ettari: questi gli esercizi svolti dai volontari Anpas.
A Rosignano la giornata è stata organizzata, dal Comitato Anpas Toscana, in maniera da contingentare le presenze ed evitare gli assembramenti all’interno del campo cinofilo e nelle zone destinate alla ricerca di superficie per unità cinofile toscane e valutate da giudici provenienti da Liguria, Umbria e Toscana.

2020 addestramento Cinofili

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I costi psicologici dell’emergenza da Coronavirus: una ricerca Anses e Anpas

I costi psicologici dell’emergenza da Coronavirus

Una collaborazione tra Anpas e ANSES, associazione Nazionale Stress e Salute, per il progetto di ricerca-intervento sui costi psicologici dell’emergenza da Covid-19 agli psicologi dell’emergenza di Anpas 

Partecipa alla ricerca 

Croce Verde Porte
L’Anses ha avviato un progetto di ricerca esplorativa sui costi psicologici dell’emergenza da coronavirus con la finalità (tra le altre) di conoscere l’entità delle conseguenze dell’emergenza sul benessere psicologico delle persone e intervenire con maggiore efficacia nelle emergenze di questo tipo rispetto al contenimento dello stress e degli stati ansiosi.

Il progetto.

È inconfutabile che le epidemie, soprattutto di questa portata come quella da coronavirus hanno i loro costi non solo fisici, ma anche psicologici in termini di stress. La reclusione, anche se nella propria casa, ha a lungo termine effetti dannosi sulla salute mentale delle persone. Gli studi parlano di sintomi paragonabili alla sindrome da carcerati, anche a distanza di tempo. Dopo la sospensione di tutte le attività ricreative e comunitarie per ridurre l’epidemia si è arrivato alla maggiore restrizione delle uscite e dei contatti tra le persone. Inizialmente i cittadini hanno accolto il provvedimento con il massimo consenso. Ma con il passare dei giorni (sottolineando giorni, non settimane) abbiamo assistito a sempre più numerose infrazioni della quarantena.

Infatti, l’isolamento forzato, la coabitazione coatta hanno costi psicologici grandi. Dagli studi svolti per le quarantene dovute alla Sars, a Taiwan e in Australia, si evince che già quattro settimane di quarantena possono generare nel 28% dei genitori costretti ad essere reclusi con i propri figli, sintomi da stress post-traumatico. La stessa ricerca ci riporta che 3 anni dopo la fine dell’epidemia, il 10% dei soggetti sottoposti alla quarantena manifestavano sintomi di depressione acuta, legata al trauma non curato del periodo di isolamento. Fino a 2/3 della popolazione lamenta sintomi come irritabilità, insonnia, ansia, apatia e incapacità di regolare le proprie emozioni ai danni dei loro conviventi e persone più deboli come donne, bambini e disabili.

Ancora più alta è la percentuale delle persone che riportano danni psicologici tra il personale sanitario: ben 34% sviluppa stress post-traumatico dovuto all’isolamento e al super lavoro a cui medici e infermieri sono sottoposti durante l’epidemia.

ANSES si propone di effettuare una ricerca quantitativa interregionale per ottenere conoscenze sui costi psicologici nella popolazione italiana. I dati della ricerca permetteranno in futuro di prevedere l’evoluzione e poter organizzare in modo migliore tutti i servizi possibili da parte degli specialisti della salute mentale.

Obiettivo generale: Prevedere le conseguenze della quarantena sul benessere psicologico della popolazione in Italia e
poter organizzare meglio i servizi da parte degli specialisti.

Obiettivi specifici
– Raccogliere i dati quantitativi sui costi psicologici della quarantena nella popolazione italiana;
– Prevedere le conseguenze della quarantena sul benessere psicologico delle persone;
– Per le epidemie in futuro organizzare la prevenzione ed i servizi in anticipo;
– Individuare delle risorse che consentono alle persone di superare i momenti di difficoltà e di costrizione;
– Individuare eventuali correlazioni tra le strategie di coping e gli effetti della quarantena sul
benessere psicologico;
– Valutare i costi psicologici della malattia da Covid-19.

PARTECIPA ALLA RICERCA 

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Io non rischio 2020: il successo della decima edizione della campagna di prevenzione online

La decima edizione della campagna nazionale con volontari di protezione civile Anpas.

 

Audio –  Ascolta Io non rischio in versione audiolibro dal centro regionale audiolibro Puglia 

 

11 ottobre 2020. Si è svolta l’11 ottobre 2020 la decima edizione della campagna di prevenzione “Io non rischio”. Quasi cento le piazze virtuali Anpas che hanno partecipato campagna nazionale “Io non rischio”, l’iniziativa dedicata alla conoscenza dei rischi naturali che interessano il nostro Paese e alle buone pratiche di protezione civile. Per questa decima edizione, vista la situazione legata all’emergenza Coronavirus, si è scelto di ridurre il numero delle consuete piazze sul territorio e di realizzare nuove piazze digitali.

SCANDICCI IO NON RISCHIO

 Il decimo anno per i volontari Anpas. Tra piazze virtuali e piazze fisiche (nel rispetto delle normative vigenti) i volontari Anpas hanno organizzato dirette, presentazioni in LIS, eventi divulgativi per raccontare i rispettivi territori declinandoli sui rischi che li caratterizzano. In Umbria, poi, i giovani volontari Anpas, hanno portato la prevenzione ai rischi all’interno della marcia della Pace che quest’anno si caratterizzerà con una catena umana distanziata.

«Grazie a tutti i volontari per averci dato un’edizione nonostante l’emergenza COVID: abbiamo dimostrato la capacità di reazione dei nostri volontari e del nostro sistema di prevenzione. Per noi che, con Reluis e INGV, lo abbiamo proposto più di dieci anni fa, e poi sviluppato con il Dipartimento della Protezione Civile, sin dalla prima edizione, Io non rischio è un appuntamento importante», commenta Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. «Per noi è diventata una consuetudine e quest’anno, con la versione digitale, acquista ancora più valore anche alla luce dell’emergenza Covid e della formazione dei nostri volontari che è continuata insieme all’operatività. È l’esempio virtuoso di una comunità che tra volontariato, comunità scientifica e istituzioni, ha saputo dare una risposta all’emergenza»

 

«Io non rischio non finisce oggi, ma dura tutto l’anno» ha ricordato Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas. «Nel 2012 un signore, passando per il nostro gazebo, rimase stupito che un accorgimento come fissare gli armadi ai muri potesse fondamentale per evitare i danni alle persone durante un terremoto. Rimase così colpito che la domenica pomeriggio passò di nuovo a dirci che aveva comprato i tasselli per fare il lavoro»  

 

La campagna.Io non rischio è una campagna di comunicazione che per tema ha le buone pratiche di protezione civile. Anche se il rischio sanitario non è ancora tra quelli trattati dalla campagna, in questi lunghi mesi di emergenza pandemica abbiamo avuto la conferma di quanto le scelte e le azioni di ognuno finiscano inevitabilmente per incidere sulla vita di tutti. Più una comunità si dimostra preparata e informata sui rischi che corre e sulle buone pratiche da adottare per mitigarli, più risulta resiliente e capace di affrontare qualsiasi emergenza. Per minimizzare la possibilità di assembramenti e per rispettare il distanziamento fisico e sanitario senza rinunciare alla vicinanza sociale, l’edizione 2020 di Io non rischio è un’edizione digitale. I nostri consueti luoghi di incontro e condivisione – le piazze – continueranno a esserci. Ma prenderanno vita in uno spazio “altro”: lo spazio digitale. 

Segui la campagna #iononrischio sui social Anpas Facebook, Twitter e Instagram 

“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-associazione Nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. Partner scientifici sono, inoltre, Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

Sul sito http://iononrischio.protezionecivile.it/ 

 

La settimana nazionale della Protezione Civile Io non rischio è parte degli eventi della seconda edizione della “Settimana nazionale della protezione civile”, istituita con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2019. L’iniziativa – che ogni anno si svolge in corrispondenza del 13 ottobre, data della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, dichiarata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite – mira a diffondere sul territorio nazionale la conoscenza e la cultura di protezione civile, allo scopo di promuovere tra i cittadini l’adozione di comportamenti consapevoli e di misure di autoprotezione, nonché a favorire l’informazione alle popolazioni sugli scenari di rischio, le buone pratiche da adottare e la conoscenza sulla moderna pianificazione di protezione civile.  Sarà possibile seguire gli eventi della settimana sui social network del Dipartimento attraverso l’hashtag #SettimanadiPC e approfondire i contenuti e il calendario delle iniziative della Settimana nazionale della protezione civile consultando il sito www.protezionecivile.gov.it.

IO NON RISCHIO 2016

Io non rischio 2020: il successo della decima edizione della campagna di prevenzione online Leggi tutto »

Io non rischio 2020: le piazze virtuali Anpas

L’elenco delle piazze Anpas: la decima edizione della campagna Io non rischio

Audio –  Io non rischio in versione audiolibro dal centro regionale audiolibro Puglia 

Io non rischio 2020 Anpas

30 settembre 2020 – Si svolgerà l’11 ottobre 2020 la decima edizione della campagna di prevenzione “Io non rischio”

Abruzzo
(AQ) – Avezzano – pubblica assistenza Croce Blu Marsica Soccorso https://www.facebook.com/events/270415720695869)
https://www.facebook.com/Croceblumarsica

(AQ) – Magliano de’ Marsi – Gruppo Volontari Protezione Civile Magliano de Marsi ONLUS https://www.facebook.com/events/270415720695869 https://www.facebook.com/gvm.protezionecivile

(AQ) – Santo Stefano di Sessanio – P.A. GRAN SASSO SOCCORSO – L’AQUILA https://fb.me/e/cBtWp95Z0
https://www.facebook.com/PAGranSassoSoccorso/
https://www.facebook.com/iononrischio2020AQ/

Basilicata
(PZ) – Lavello – PUBBLICA ASSISTENZA LAVELLO
https://www.facebook.com/pubblicaassistenzalavello
https://www.facebook.com/pubblicaassistenzalavello

Calabria
(RC) – San Giorgio Morgeto – P.A. SAN GIORGIO SOCCORSO
https://www.facebook.com/events/383000062878612/ https://www.facebook.com/inrsidernosangiorgiosoccorsocroceviola/

(RC) – Mammola – P.A. CROCE VIOLA ASSOCIAZIONE VOLONTARI
https://www.facebook.com/inrsidernosangiorgiosoccorsocroceviola

(CS) – San Giovanni in Fiore – Croce Verde Silana
https://www.facebook.com/events/798193070934455/
https://www.facebook.com/Io-Non-Rischio-2020-San-Giovanni-in-Fiore–101207415092329/

(CS) – Acri – A.S.P.A. (ACRI SOCCORSO PRONTO AIUTO)
https://www.facebook.com/INRACRI2020/

(CS) – Spezzano della Sila – AVAS PRESILA “San Francesco di Paola”
https://www.facebook.com/events/332078748052644/
https://www.facebook.com/AVAS-Presila-Volontariato-2304030559822680/

 

Campania
(SA) – Pagani – PUBBLICA ASSISTENZA A.P.C. PAPA CHARLIE ODV
https://www.facebook.com/Io-non-rischio-Pagani-1772193549737133

 

(BN) – Castelpoto – pubblica assistenza Castelpoto
https://www.facebook.com/Pubblica-Assistenza-Castelpoto-Protezione-Civile-Anpas-BN–1303827733023650

(SA) – Siano – PUBBLICA ASSISTENZA CROCE AZZURRA CITTA’ DI SIANO
https://fb.me/e/3QpUdQ518
https://www.facebook.com/croceazzurra.siano/

(NA) – Pomigliano d’Arco – Nucleo Volontari Protezione Civile Pomigliano
https://fb.me/e/d4URq5fPE
https://www.facebook.com/protezionecivilepomigliano/?ti=as

(SA) – Cava de’ Tirreni – ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO MANI AMICHE
https://www.facebook.com/events/386258719047434/
https://www.facebook.com/maniamicheonlus

(SA) – Amalfi – P.A. MILLENIUM COSTA D’AMALFI ODV
https://www.facebook.com/millenium.amalfi/

(SA) – Angri – pubblica assistenza Città di Angri
https://www.facebook.com/inr2020angri/
https://www.facebook.com/pacittadiangri.it/

(AV) – Scampitella – PUBBLICA ASSISTENZA SCAMPITELLA ODV
https://fb.me/e/3DJxi9Toz
https://www.facebook.com/Pubblica-Assistenza-Scampitella-ODV-1230544847064396/

(SA) – Baronissi – Pa. Associzione Il Punto onlus
https://www.facebook.com/events/798944884195761/
https://www.facebook.com/puntobaronissi/

 

Emilia Romagna
(MO) – Vignola – PUBBLICA ASSISTENZA VIGNOLA
https://fb.me/e/1Cmi6hYSN
https://it-it.facebook.com/pubblicaassistenzavignola/

(BO) – Bologna – pubblica assistenza Città
di Bologna
https://bit.ly/33JVii6
https://www.facebook.com/iononrischiobologna

(BO) – Monterenzio – pubblica assistenza Monterenzio odv
https://www.facebook.com/iononrischiomonterenzio/
https://www.facebook.com/Pubblica-Assistenza-Monterenzio-588606717849491/

(PC) – Piacenza – pubblica assistenza Croce Bianca Piacenza odv
https://www.facebook.com/events/328610335250324/?active_tab=discussion https://www.facebook.com/PACroceBiancaPC

(MO) – Modena – AVPA Croce Blu Modena
https://www.facebook.com/events/362438291557248/
https://www.facebook.com/IononrischioModena/

(FC) – Gambettola – CROCE VERDE PA GAMBETTOLA
https://www.facebook.com/croceverdegambettola

 

Lazio
(LT) – Aprilia – P.A. CB Rondine OdV
https://www.facebook.com/Iononrischio2020
https://www.facebook.com/cb.rondine

(RM) – Roma – A.V.P.C. PRAESIDIUM
https://www.facebook.com/events/665365674412375/
https://www.facebook.com/papraesidium

(RM) – Castelnuovo di Porto – volontari del soccorso
https://fb.me/e/38SwA4ecS
https://www.facebook.com/search/top/?q=pubblica%20assistenza%20avs%20castelnuovo%20di%20porto

Liguria
(SP) – Lerici – associazione di pubblica assistenza croce rosso bianca Lerici ODV
https://www.facebook.com/events/378059323231463/
https://www.facebook.com/palerici

(SP) – Santo Stefano di Magra – P.A. Croce Bianca Santo Stefano di Magra
https://bit.ly/2GYvci8
https://www.facebook.com/iononrischiosasteu

(SV) – Savona – P.A. Croce Bianca Savona
https://fb.me/e/7iV1PB7Hj
https://www.facebook.com/crocebianca.savona/

(GE) – Genova – P.A. CROCE BIANCA CORNIGLIANO
https://www.facebook.com/inr2020cornigliano
https://www.facebook.com/crocebiancacornigliano

(GE) – Moneglia – P.A. CROCE AZZURRA MONEGLIESE
https://fb.me/e/4iOs5WjDI
https://www.facebook.com/croceazzurramoneglia

(GE) – Genova – P.A. CROCE VERDE SESTRI PONENTE ODV
https://fb.me/e/1TEQOUzI7
https://www.facebook.com/croce.ponente/

(SV) – Spotorno – PUBBLICA ASSISTENZA CROCE BIANCA SPOTORNO
https://fb.me/e/ePbfvWGON
https://www.facebook.com/iononrischio2020Spotorno/

Lombardia
(VA) – Malnate – SOS Malnate
https://www.facebook.com/events/1279593238725774/
https://www.facebook.com/sosmalnate/

(MI) – Rho – PA RHO SOCCORSO ODV
https://fb.me/e/g6XBhaRkZ
https://www.facebook.com/RhoSoccorso

(VA) – Angera – Corpo Volontari Ambulanza
https://bit.ly/30VJF5U
https://www.facebook.com/profile.php?id=938212009710552&ref=content_filter

(VA) – Porto Ceresio – SOS Valceresio OdV
https://www.facebook.com/INRsosvalceresio
https://www.facebook.com/sosvalceresio.it

(MI) – Cesano Boscone – INTERVOL
http://www.protezionecivilecesanobocone.jimdo.com
http://www.intervol.it

(MI) – Milano – Croce Rosa Celeste
https://www.facebook.com/crocerosaceleste/

Marche
(AN) – Montemarciano – P.A. AVIS MONTEMARCIANO ODV
https://fb.me/e/1MdM4bgUm?ti=wa
https://www.facebook.com/Io-Non-Rischio-Montemarciano-104658261382152

(AP) – San Benedetto del Tronto – P.A. Croce Verde San Benedetto del Tronto
https://bit.ly/36T84MX
https://www.facebook.com/iononrischio2020sanbenedettodeltronto

Puglia
(BR) – San Pancrazio Salentino – PUBBLICA ASSISTENZA SAN PANCRAZIO
https://www.facebook.com/events/343118026775188
https://www.facebook.com/Pubblicaassistenzasanpancrazio

(TA) – Laterza – ASSOCIAZIONE LA LUCE OdV
https://www.facebook.com/events/1429938400730792/
https://www.facebook.com/associazionelaluceonluslaterza/

Sardegna
(SS) – Osilo – associazione Volontariato Protezione Civile Osilese
https://www.facebook.com/Avpcosilo

(SU) – Gonnosfanadiga – Li.V.A.S Gonnosfanadiga
https://www.facebook.com/events/358544258597786
https://bit.ly/2GQrMhI

Toscana
(LI) – Portoferraio – P. A. L. Croce verde Portoferraio
https://www.facebook.com/events/2624295047825209/
https://www.facebook.com/profile.php?id=110089717039744&ref=content_filter

(FI) – Scandicci – P.A. Humanitas Scandicci
https://fb.me/e/3JNMq6ZeY
https://www.facebook.com/Scandicci/

(AR) – Castel Focognano – pubblica assistenza Casentino onlus
https://www.facebook.com/events/351488622716231
https://www.facebook.com/pubblicaassistenzacasentino/

(LI) – Rosignano Marittimo – pubblica assistenza Rosignano Marittimo
https://fb.me/e/1uBVscKEx
https://www.facebook.com/Io-Non-Rischio-Rosignano-2020-Alluvione-311701272941492/

(LU) – Seravezza – pubblica assistenza Croce Bianca Querceta OdV
https://fb.me/e/hbi7llus6
https://www.facebook.com/PaCroceBiancaQuercetaOdvPcAib/

(LU) – Lucca – Croce Verde P.A. Ponte a Moriano
https://fb.me/e/2W1mgdTL5
https://www.facebook.com/croceverdeponte

(FI) – Marradi – A.P.C.V. Marradi pubblica assistenza
https://fb.me/e/2SEST5eYl?ti=wa
https://apcvmarradi.it/

(FI) – Fiesole – pubblica assistenza Fratellanza Popolare Caldine
https://www.facebook.com/events/3292910220827298
https://www.facebook.com/fratellanzapopolare.caldine

(FI) – Firenze – P.A. Fratellanza Militare Firenze OdV
https://www.facebook.com/events/867053967158127/
https://www.facebook.com/IoNonRischioFirenze/

(FI) – Firenze – P.A. Humanitas Firenze
https://facebook.com/events/867053967158127
https://facebook.com/events/s/ioNonRischioFirenze

(SI) – Monteroni d’Arbia – associazione di pubblica assistenza e Gruppo Donatori di Sangue Val d’Arbia
https://www.facebook.com/events/1072051496549048
https://www.facebook.com/pubblicavaldarbia

(FI) – Palazzuolo sul Senio – APCV Palazzuolo sul Senio ODV
https://www.facebook.com/events/787254221831218/
https://www.facebook.com/IononRischioPalazzuolo2020

(PI) – Calcinaia – pubblica assistenza Fornacette
https://www.facebook.com/events/719753148579875?active_tab=about https://www.facebook.com/pubblicaassistenza.fornacette/

(FI) – Empoli – pubbliche assistenze Riunite Empoli
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https://www.facebook.com/pubblicheassistenzeriunite

(LU) – Camaiore – pubblica assistenza e Salvamento Croce Verde Lido di Camaiore Onlus
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https://www.facebook.com/CroceVerdeLidoDiCamaiore/settings/?tab=video_crossposting&ref=vcp&partner_id=102556454947588

(LI) – Collesalvetti – pubblica assistenza Collesalvetti
https://www.facebook.com/iononrischiopacollesalvetti

(PT) – Montecatini-Terme – Societàdi Soccorso Pubblico
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(SI) – Colle di Val d’Elsa – associazione pubblica assistenza Colle di Val d’Elsa
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https://www.facebook.com/IoNonRischioCollediValdElsa/

(SI) – Siena – associazione di pubblica assistenza di Siena
https://fb.me/e/1yAfx1zFh
https://www.facebook.com/iononrischiosiena/

(PO) – Prato – pubblica assistenza L’Avvenire Prato
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(LI) – Cecina – pubblica assistenza Cecina
https://www.facebook.com/events/365696767886021
https://www.facebook.com/inrcecina

(SI) – Pienza – associazione di pubblica assistenza di Pienza
https://fb.me/e/3zKEEhxwB
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(PT) – Pistoia – AVPA CROCE VERDE PISTOIA
https://bit.ly/3nCF9TC
https://www.facebook.com/iononrischiopistoia/?locale2=it_IT

(FI) – Greve in Chianti – associazione Volontariato Grevigiano
https://www.facebook.com/events/790816678396045/
https://www.facebook.com/iononrischiogreveinchianti

(LI) – Capoliveri – pubblica assistenza Capoliveri
https://fb.me/e/1cjadEMvr
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(PT) – Monsummano Terme – pubblica assistenza Monsummanese
https://www.facebook.com/events/1264517090576042
https://www.facebook.com/pamonsummanese/

(PI) – Pontedera – pubblica assistenza Di Pontedera
https://www.facebook.com/INRPontedera/
https://www.facebook.com/papontedera/

(PI) – Pisa – pubblica assistenza Società Riunite PISA
https://www.facebook.com/events/340693243804243
https://www.facebook.com/iononrischiopisa

Umbria
(PG) – Foligno – associazione di pubblica assistenza Croce Bianca Foligno
https://www.facebook.com/iononrischiofoligno/posts/662533514369550

(PG) – Città di Castello – P.A.Tifernate Croce Bianca
https://bit.ly/3nDSRFK
https://bit.ly/3nMLNqq

(PG) – Corciano – O.V.U.S. PUBBLICA ASSISTENZA
https://www.facebook.com/events/331792534755395
https://www.facebook.com/IoNonRischioCorciano

(TR) – Terni – AmbuLAIFE
https://www.facebook.com/iononrischio2020.terni
https://www.facebook.com/ambuLAIFE

Sul sito http://iononrischio.protezionecivile.it/ 

 

La settimana nazionale della Protezione Civile Io non rischio è parte degli eventi della seconda edizione della “Settimana nazionale della protezione civile”, istituita con una direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2019. L’iniziativa – che ogni anno si svolge in corrispondenza del 13 ottobre, data della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, dichiarata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite – mira a diffondere sul territorio nazionale la conoscenza e la cultura di protezione civile, allo scopo di promuovere tra i cittadini l’adozione di comportamenti consapevoli e di misure di autoprotezione, nonché a favorire l’informazione alle popolazioni sugli scenari di rischio, le buone pratiche da adottare e la conoscenza sulla moderna pianificazione di protezione civile.  Sarà possibile seguire gli eventi della settimana sui social network del Dipartimento attraverso l’hashtag #SettimanadiPC e approfondire i contenuti e il calendario delle iniziative della Settimana nazionale della protezione civile consultando il sito www.protezionecivile.gov.it.

IO NON RISCHIO 2016

Io non rischio 2020: le piazze virtuali Anpas Leggi tutto »

Il sostegno psicologico ai soccorritori in emergenza: Anpas alla seconda conferenza su “Effective Response”

Anpas alla seconda conferenza europea “Effective Response” a Budapest

Il sostegno psicologico ai soccorritori coinvolti nell’emergenza covid-19: l’abstract del di Simona Ius alla seconda conferenza europea “Effective Response”

Durante l’emergenza covid-19 ed il lockdown le pubbliche assistenze Anpas hanno prestato alla comunità servizi sanitari, di protezione civile e sociali.
La sussidiarietà della struttura di Anpas è tale per cui molti interventi sono stati programmati e forniti localmente dalle 943 pubbliche assistenze che fanno parte di Anpas: primo soccorso e trasporto in emergenza, montaggio e gestione di strutture provvisorie, assistenza alle fasce di popolazione in difficoltà con la consegna di spesa, farmaci e pacchi solidali, sostegno psicologico telefonico, ecc.

Il gruppo degli psicologi dell’emergenza si è messo a disposizione dei colleghi volontari sul territorio nazionale per fornire assistenza e prevenire il burn-out e i danni di una traumatizzazione vicaria.
L’intervento ha dovuto tenere conto della peculiarità di un’emergenza in cui tutti (compresi gli psicologi) sono direttamente coinvolti. L’intervento degli psicologi dell’emergenza di Anpas era sempre stato protettivo del benessere psicologico dei professionisti coinvolti, evitando la partecipazione agli interventi di psicologi appartenenti al territorio colpito, favorendo la turnazione e tutelando tempi e spazi di riposo e allontanamento dal luogo dell’emergenza.

Questa volta non è stato possibile: gli esperti avevano il medesimo rischio di vittimizzazione primaria e secondaria dell’utenza. Inoltre gli psicologi hanno dovuto adattare il loro intervento alle restrizioni del lockdown e della distanza, calibrando i propri interventi attraverso mail, messaggi, chiamate e videochiamate.

L’articolo
1. Descrive i diversi interventi offerti:
a. Sportello d’ascolto virtuale e telefonico
b. Questionario di autovalutazione proqol
c. Pubblicizzazione di buone prassi e gli interventi in corso con brevi articoli divulgativi.

2. Analizza i dati raccolti sui volontari che hanno compilato il questionario proqol online fornendo una statistica descrittiva dei volontari e del loro grado di compassion satisfaction, rischio di burn-out e rischio di traumatizzazione vicaria.

Anpas Psicologi

 

Il sostegno psicologico ai soccorritori in emergenza: Anpas alla seconda conferenza su “Effective Response” Leggi tutto »

Protezione civile, la campagna antincendio boschivo 2020

È iniziata la campagna estiva antincendio boschivo che vede, tra le componenti del sistema della Protezione Civile, anche il volontariato Anpas

Come confermato dal Dipartimento della Protezione Civile, per la stagione estiva 2020, la flotta nazionale nel periodo di massimo impegno potrà contare su 31 mezzi aerei – di cui 24 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (15 Canadair, 4 elicotteri Erickson S64F e altri 5 AB-412), 5 elicotteri delle Forze Armate e 2 elicotteri dei Carabinieri. 

Tutto il territorio italiano è interessato ogni anno dal fenomeno degli incendi, tuttavia le regioni maggiormente esposte si concentrano nel sud e nelle isole, soprattutto nei mesi estivi, quando si verificano più facilmente le condizioni meteo più favorevoli agli incendi e alla loro propagazione.
Gli incendi boschivi sono diventati un tema sempre più importante anche in Europa, in particolare in quei Paesi dell’area mediterranea che a causa delle loro condizioni climatiche sono i più colpiti dal fenomeno. 

Siamo preparati?

Sapere cosa fare e come comportarsi quando ci si trova in una situazione di rischio è fondamentale per aiutare, proteggere se stessi e facilitare il lavoro dei soccorritori.

Adottare comportamenti corretti per evitare di provocare un incendio è importante quanto sapere come vigilare e avvisare i soccorritori in caso di necessità.

Di seguito alcune indicazioni utili su cosa fare per evitare un incendio boschivo e come comportarsi invece quando l’incendio è in corso.

Per evitare un incendio
Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi, possono incendiare l’erba secca;
Non accendere fuochi nel bosco. Usa solo le aree attrezzate. Non abbandonare mai il fuoco e prima di andare via accertati che sia completamente spento;
Se devi parcheggiare l’auto accertati che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca. La marmitta calda potrebbe incendiare facilmente l’erba;
Non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle discariche abusive. Sono un pericoloso combustibile;
Non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli. In pochi minuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco.

Quando l’incendio è in corso
Se avvisti delle fiamme o anche solo del fumo telefona al numero di soccorso 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112. Non pensare che altri l’abbiano già fatto. Fornisci le indicazioni necessarie per localizzare l’incendio;
Cerca una via di fuga sicura: una strada o un corso d’acqua. Non fermarti in luoghi verso i quali soffia il vento. Potresti rimanere imprigionato tra le fiamme e non avere più una via di fuga;
Stenditi a terra in un luogo dove non c’è vegetazione incendiabile. Il fumo tende a salire e in questo modo eviti di respirarlo;
Se non hai altra scelta, cerca di attraversare il fuoco dove è meno intenso per passare dalla parte già bruciata. Ti porti così in un luogo sicuro;
L’incendio non è uno spettacolo, non sostare lungo le strade. Intralceresti i soccorsi e le comunicazioni necessarie per gestire l’emergenza.

Progetto Bridge - Pista esercitativa Rivera CH)

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Psicologi Anpas: Gestire eventi stressanti all’interno della famiglia

Decentrare e spostare l’attenzione sull’altro e sui suoi bisogni: gli psicolgi Anpas sulla gestione degli eventi stressanti all’interno della famiglia

Jarmila Chylova, psicologa Anpas, spiega: le situazioni straordinarie a cui ci dobbiamo adattare richiedono anche uno sforzo e un impegno straordinario. In questi casi occorre impegnarci ancora di più con l’empatia, comprensione e tolleranza sospendendo il pensiero centrato solo su sè stessi. Occorre decentrare e spostare l’attenzione sull’altro e sui suoi bisogni.

Coronavirus: l'intervento Anpas

Famiglia e stress: un binomio particolare a cui non si tende a pensare. Si dà per scontato che la coppia o la famiglia sono luoghi d’affetto e d’amore per eccellenza e
perciò è difficile pensarli in collegamento allo stress. Ogni coppia, ogni nucleo familiare funzionante tende a creare e a mantenere un suo equilibrio nella sua quotidianità. Quell’equilibrio è fatto da punti fermi della routine e delle regole.

Ma l’elemento più importante è il legame affettivo. I momenti di particolare stress e di crisi possono destabilizzare l’equilibrio di questo sistema e sta alla coppia di ricrearlo, trovando nuovi punti di riferimento e di forza usando l’empatia, comprensione, tolleranza. Questo richiede un notevole impegno da parte di tutti i membri della coppia o della famiglia.

In realtà, quali sono le situazioni legate allo stress quando parliamo di contesto familiare? La coppia o la famiglia non è statica, ma dinamica e la vita evolvendo ci chiede di adattarci e riadattarci ai nuovi sviluppi. Così spesso siamo sottoposti alle notevoli situazioni stressanti che sono implicate in qualsiasi cambiamento, come ad esempio la nascita di un figlio, il cambio della casa, il cambio del lavoro, una malattia grave di uno dei coniugi o dei parenti più stretti, ma anche per una situazione di emergenza come quella della quarantena per un’epidemia. Una situazione con cui tutti stiamo facendo esperienza di recente.

La percezione della gravità della situazione è molto soggettiva e dipende da diversi fattori, tra cui la durata dell’evento stressante. Così succede che laddove la coppia era già fragile, un evento di questo tipo, prolungato nel tempo la può mettere a dura prova e addirittura la può far saltare. Invece anche laddove ci fosse stata una certa conflittualità, se però la coppia dispone di un buon legame affettivo di base, nel momento di difficoltà può trovare maggiore coesione ritrovando affetti veri.

In quale modo si possono affrontare le situazioni di stress all’interno della famiglia? Noi dobbiamo ricordarci che le situazioni straordinarie a cui ci dobbiamo adattare richiedono anche uno sforzo e un impegno straordinario. In questi casi occorre impegnarci ancora di più con l’empatia, comprensione e tolleranza sospendendo il pensiero centrato solo su sè stessi e occorre lasciar guidare i nostri comportamenti da una maggiore dose di altruismo.  Laddove negli atteggiamenti prevale il focus sui propri interessi, la competizione può portare al fallimento del legame.

Come possiamo pensare di affrontare le situazioni stressanti nella famiglia o nella coppia in concreto?
In realtà la centratura su sè stessi nei momenti di difficoltà e di fatica è normale che ci sia. A volte siamo portati inconsciamente a comportarci come se il partner dovesse compensare quel bisogno che l’evento stressante ha creato. Invece la soluzione più funzionale è proprio agire nel senso opposto, provando a decentrare e spostare l’attenzione sull’altro e sui suoi bisogni. Sembra una cosa innaturale e paradossale, ma è proprio quell’atteggiamento che aiuta a ricreare un circolo virtuoso all’interno della coppia, quel guardare il partner non come qualcuno con cui competere, ma come qualcuno con cui comunicare. Così si può riscoprire l’importanza dei propri valori e di affetti veri ed a ritrovare l’equilibrio che si è rischiato di perdere.

Jarmila Chylova, psicologa Anpas

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Psicologi Anpas: Cosa vuol dire “proteggersi per proteggere gli altri”

Proteggersi per proteggere gli altri: gli psicolgi Anpas sul significato di Protezione

Antonella Chibelli , psicologa Anpas, spiega: Proteggersi per proteggere gli altri è un incoraggiamento fatto a volontari che lottano ogni giorno
per il benessere della collettività. 

Uno dei significati più profondi che si può attribuire alla parola “VOLONTARI” è proteggere. Da quando siamo stati catapultati nell’emergenza “Covid-19”, senza esitare, gli operatori hanno preparato la loro valigia colma di coraggio, impegno, senso del sacrificio, umanità, competenza, dispositivi per proteggere e proteggersi.

L'assistenza dei volontari Anpas

I volontari fanno i conti con la propria e l’altrui paura, con la propria e l’altrui rabbia, con l’incertezza, a volte con la solitudine, tutte emozioni naturali che si hanno il diritto di provare ma non è sempre facile contenere in sé e negli altri. Inoltre la capacità di adattamento e l’essere flessibili a cui già erano abituati sono diventati un allenamento quotidiano.

Dietro le mascherine, dentro le “armature” per proteggere sé e i propri cari da eventuali contagi, batte forte il cuore dei volontari e, come ho potuto sperimentare nei colloqui effettuati nell’ambito dello sportello di consulenza psicologica Anpas, oltre il senso del dovere emerge un grande desiderio di accudire e preservare i pazienti fisicamente ma anche umanamente. È importante per gli operatori infatti, oltre adottare tutte le procedure sanitarie previste, anche accompagnare, spiegare ai pazienti e ai loro familiari quanto sta accadendo nel mezzo di un soccorso o di un ricovero legato al Covid-19.

L’idea che i pazienti siano esposti a sofferenza, preoccupazione, angoscia spinge i volontari a conferire dignità, a proteggere con un calore ricco di professionalità, rispetto, empatia, riconoscimento dell’altro.

Ci sono costi emotivi nel far coincidere competenze sanitarie con la sensibilità, capacità di ascolto e solidarietà? Certo, perché la corazza che molti suggeriscono di costruire per proteggersi dalle emozioni negative non solo rischia di soffocare e non gioire per le esperienze positive, ma non permette di trasmettere i valori che guidano i volontari.
Il suggerimento è prendersi cura di sé per poter prendersi cura degli altri.

Nella quotidianità frenetica che assale gli operatori sanitari, è importante fermarsi, prendersi uno spazio per confrontarsi con la propria stanchezza, cercare ascolto e conforto nell’altro senza per questo sentirsi deboli.

La vera forza sta nel saper riconoscere i propri bisogni e anche chiedere aiuto se necessario, ai propri cari senza paura di sopraffarli, ai colleghi e anche al servizio di
consulenza messo a disposizione da Anpas.

È utile conoscere se stessi, essere consapevoli di aver in alcuni momenti bisogno di ricaricare le batterie, nutrire e liberarsi da quello che pesa.

Proteggersi per proteggere gli altri è un incoraggiamento fatto a volontari che lottano ogni giorno per il benessere della collettività. 
Antonella Chibelli Psicologa Psicoterapeuta Psicologa emergenza Anpas

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