Protezione Civile news

Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

Il 21 e 22 novembre presso il partner di progetto lettone LSA (Latvijas Samariesu apvieniba) due volontari Anpas hanno partecipato alla riunione di progetto in cui per la terza volta il tavolo tecnico si riunisce per continuare il lavoro di definizione di un percorso formativo comune sul primo soccorso sanitario.

Gli addetti ai lavori si confrontano da mesi sulle specificità dei sistemi sanitari rappresentati al tavolo di progetto, cercando di individuare punti in comune e di superare le criticità dettate dalle caratteristiche dei sistemi per convergere verso uno standard formativo comune e condivisibile sul primo soccorso.

Nel corso del terzo incontro i partecipanti hanno lavorato sulla preparazione di un curriculum formativo inclusivo di una bozza di profilo e di programma.

Il quarto meeting, che si terrà a febbraio 2020, verrà ospitato da Anpas in Italia è sarà la fase conclusiva dei lavori del gruppo prima di entrare in aula per la formazione dei volontari del partner macedone (CDI – Community Development Institute) nella primavera del prossima anno, quale banco di prova del lavoro fatto nel primo anno di vita di progetto.

 Progetto FACET – III Meeting di progetto a Riga

FACET (First aid, Civic engagement, Training) è un progetto guidato da Samaritan International (SAM.I) e da altre 8 organizzazioni di volontariato europee (Germania, Italia, Lituania, Slovacchia, Macedonia, Lettonia, Austria), fra cui Anpas, e finanziato di recente all’interno della linea di finanziamento “strategic partnership” del Programma Erasmus+ con focus “adult education”. Partendo dalle specificità dei sistemi di soccorso di ciascun Stato membro e dall’assenza di un quadro comune per il riconoscimento europeo delle competenze degli operatori di primo soccorso, l’obiettivo di FACET è potenziare, partendo dalla rete europea di SAM.I, l’offerta educativa di primo soccorso di ciascun partner attraverso la definizione di un protocollo condiviso capace di accrescere l’offerta di ciascuno attraverso lo scambio delle competenze e di buone pratiche.

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Anpas in Montenegro per parlare del valore del volontariato in protezione civile

Anpas in Montenegro il 14 e 15 novembre per parlare del valore del volontariato in protezione civile.

Alcuni partner del progetto V-IOLA, il Ministero degli Interni del Montenegro – Ufficio Gestione delle Emergenze e l’organizzazione no profit FORS (Foundation for the Development of Northern Montenegro), hanno invitato Anpas ad unirsi alla Conferenza interregionale nei Balcani dedicata alle attività di prevenzione di protezione civile e all’importanza delle collaborazioni regionali e transanazionali, finanziata dall’Unione europea e dal Ministero della pubblica amministrazione montenegrino.

L’invito ricevuto dalle istituzione montenegrine è frutto delle buone intese nate e intensificatesi nel quadro del progetto V-IOLA nonché della positiva esperienza di scambio concretizzatasi a Maggio 2019 quando i partner di progetto sono stati ospiti delle organizzazioni italiane, fra cui Anpas, per meglio comprendere il sistema di protezione civile italiano nelle sue varie fasi (prevenzione, preparazione, risposta) e il ruolo chiave giocato dal volontario di protezione civile.

I partner montenegrini, impressionati dall’organizzazione di Anpas in termini di partecipazione, formazione, strutture, livelli di organizzazione e gestione del volontario, hanno richiesto ad Anpas di portare la propria esperienza condividendola con tutti gli attori di protezione civile presenti alla Conferenza e provenienti dai vari paesi dell’area geografica (Montenegro, Serbia, Albania, Croazia, ecc).

La necessità di condividere questa buona prassi nasceva dalla necessità dei dipartimenti di protezione civile locali di riflettere con maggiore consapevolezza sull’importanza del volontariato nelle attività di prevenzione dei rischi, dedicando un maggior impegno e investimento verso la valorizzazione del volontario. Per fare questa riflessione è stata condivisa l’esperienza di Anpas, quale buona prassi cui ispirarsi e da cui far nascere future sinergie.

Anpas in Montenegro il 14 e 15 novembre per parlare del valore del volontario in protezione civile.

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Protezione civile: conclusa la cascata formativa 3

Protezione civile: conclusa la cascata formativa 3

Il 30 novembre si è conclusa a Prato la Cascata formativa 3, un progetto formativo per i volontari di protezione civile finanziato da Dipartimento. È stato l’ultimo appuntamento di un lungo percorso che ha coinvolto nuovi formatori per il corso di Operatori di colonna mobile; per Responsabile associativi di p.c. e Operatori dei centri di coordinamento oltre che Operatori di attività ludico-ricreative con animali e Operatori di logistica e cucina.

In tutto circa 380 volontari formati che, come ormai consuetudine, continueranno le attività di formazione nei propri territori.
Un progetto accolto con un altissimo gradimento dai volontari e che, grazie alle caratteristiche sperimentali di alcune proposte, ha dato la possibilità di migliorare ulteriormente l’impianto complessivo dell’offerta facendone un percorso ormai strutturato e condiviso.
Le attività di formazione hanno raggiunto un alto livello qualitativo e le azioni che ne derivano sui territori sono sempre più utili a rispondere in modo preparato sia alla gestione dell’emergenza sia a diffondere la cultura della prevenzione in modo sussidiario, con gli altri attori del sistema e con la popolazione.
Grazie alla continuità della formazione in protezione civile si sta progressivamente costituendo una comunità di volontari e volontarie impegnate in modo sempre più attento e consapevole, con un radicamento territoriale capillare, vera scommessa del modello tra pari di formazione Anpas.

Cascata formativa Protezione Civile

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Terremoto in Albania: volontari Anpas a Durazzo

Terremoto in Albania: volontari Anpas a Durazzo

27 novembre 2019 – In seguito alla scossa di magnitudo 6.5 ha colpito l’Albania nelle prime ore di oggi, 26 novembre, i volontari Anpas, coordinati dal Dipartimento di Protezione Civile, sono a Durazzo per portare assistenza alla comunità colpita.

Terminato in mattinata lo sbarco di tutta la colonna mobile di Puglia e Molise i volontari si stanno dirigendo verso il primo punto di ammassamento soccorritori. Due volontari Anpas saranno parte del nucleo di valutazione e coordinamento del Dipartimento Protezione Civile.

Compito del team italiano, oltre alle attività di ricerca e soccorso, sarà quello di garantire il necessario supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione del danno e dell’agibilità sia su strutture pubbliche che su edifici privati.  Terremoto in Albania

 

Terremoto in Albania

Foto Dipartimento Protezione Civile

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Terremoto in Albania: Anpas partecipa all’allestimento del campo di accoglienza a Durazzo

Terremoto in Albania: volontari Anpas allestiscono un campo a Durazzo

27 novembre 2019 – Dopo essere arrivati in mattinata Albania, i volontari e le volontarie Anpas, attivate dal Sistema nazionale di Protezione civile,stanno portando soccorso e assistenza alla popolazione nella prima fase dell’emergenza. Nel pomeriggio di oggi, in particolare, è iniziato l’allestimento del campo per accogliere 250 persone allo stadio di Durazzo.

L'allestimento dei volontari Anpas dello stadio di Durazzo

Come riportato dal Dipartimento di Protezione Civile italiano proseguono intanto le operazioni di soccorso.Gli operatori del soccorso hanno detto di aver ricevuto, ad ora, tante richieste di intervento. Le autorità albanesi hanno deciso di chiudere tutte le scuole a Tirana, Durazzo e Lezhe.

In seguito alla scossa di magnitudo 6.5 ha colpito l’Albania nelle prime ore di oggi, 26 novembre, i volontari Anpas, coordinati dal Dipartimento di Protezione Civile, sono a Durazzo per portare assistenza alla comunità colpita.

I volontari Anpas a Durazzo

Terminato in mattinata lo sbarco di tutta la colonna mobile di Puglia e Molise i volontari si stanno dirigendo verso il primo punto di ammassamento soccorritori. Due volontari Anpas saranno parte del nucleo di valutazione e coordinamento del Dipartimento Protezione Civile.

Compito del team italiano, oltre alle attività di ricerca e soccorso, sarà quello di garantire il necessario supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione del danno e dell’agibilità sia su strutture pubbliche che su edifici privati.  

 

 

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Terremoto in Albania: l’intervento dei volontari Anpas

Terremoto in Albania: l’intervento dei volontari Anpas 

26 novembre 2019 – In seguito alla scossa di magnitudo 6.5 ha colpito l’Albania nelle prime ore del 26 novembre, e alla successiva autorizzazione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per la partenza di uomini e mezzi del sistema di Protezione Civile per rispondere alla richiesta di soccorso avanzata dall’Albania, sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso e protezione civile anche i volontari Anpas.

Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas “Un ringraziamento particolare ai nostri volontari intervenuti e, in generale, a tutto il sistema di protezione civile che, oltre al coordinamento delle attività in emergenza, favorisce una formazione di alto livello per tutti i nostri volontari capaci di partire e di operare anche oltre ai confini nazionali. Nel caso dell’Albania poi, abbiamo potuto contare sull’esperienza fatta negli ultimi anni con il progetto europeo Be Drin che aveva coinvolto sia il nostro sistema di protezione civile, sia (tra le altre) le organizzazioni di volontariato albanesi: segno che la progettazione europea e la contaminazione reciproca sono elementi fondamentali del nostro agire anche in emergenza, anche in altri paesi”

Terremoto in Albania

Nell’esprimere vicinanza e sostegno alla popolazione colpita, i volontari e il personale Anpas si sono resi disponibili anche ad implementare le forze mettendo in campo altri uomini e mezzi, sempre in base alle richieste del Dipartimento di Protezione Civile

Compito del team italiano, oltre alle attività di ricerca e soccorso, è stato quello di garantire il necessario supporto alle autorità locali nelle attività di valutazione del danno e dell’agibilità sia su strutture pubbliche che su edifici privati e la costruzione di due campi di accoglienza.

Terremoto Albania

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Maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas, 18 novembre (in aggiornamento)

Emergenza maltempo: l’assistenza dei volontari Anpas 

18 novembre 2018, ore 1030 – In seguito all’allerta meteo e al maltempo che ha interessato l’Italia i volontari delle pubbliche assistenze Anpas hanno portato assistenza con interventi di protezione civile alle comunità colpite attivate dai comuni e dalle istituzioni locali.

In Toscana tante le pubbliche assistenze Anpas che a Signa, Scandicci e nei comuni limitrofi sono impegnate con varie squadre

Maltempo in Italia: l'assistenza dei volontari Anpas

Provincia di Firenze – Sono 160 i volontari Anpas impegnati. Ogni associazione ha operato sul proprio comune per allagamenti mentre e per il monitoraggio dei fiumi principali Arno Bisenzio e Ombrone.

Pisa – Volontari Anpas operativi nei comuni di Pisa e San Giuliano Terme: sono circa 25 i volontari Anpas attualmente impiegati nel sistema di Protezione Civile per monitorare la situazione della piena del fiume Arno. Nel dettaglio la pubblica assistenza di Pisa sta impiegando volontari per il coordinamento presso: Centro Operativo Comunale di Pisa, Centro Operativo Comunale di San Giuliano Terme. Sul campo sono presenti squadre operative per evitare la sosta delle persone lungo le balaustre di Ponte di Mezzo, monitoraggio del fiume sul Comune di San Giuliano Terme. La centrale operativa 118 ha inoltre richiesto due ambulanze aggiuntive da mettere a disposizione del sistema nelle prossime ore.

Bolzano – Le squadre della Croce Bianca sono intervenute nelle scorse 72 ore nelle zone colpite dal maltempo in provincia di Bolzano allestendo il palazzetto dello sport.  A causa dell’eccezionale situazione meteorologica anche la Croce Bianca nelle ultime 48 ore ha avviato una serie di misure speciali per dare alla popolazione più sicurezza, specialmente in caso d’emergenza medica. Anche la sezione della protezione civile della Croce Bianca è in stato d’allerta da giovedì 14/11 a mezzogiorno ed attualmente i suoi tanti volontari sono attivi in tutta la provincia. Già giovedì, dopo l’uscita dello stato di protezione civile BRAVO sono stati trasportati diversi dispositivi come gruppi elettrogeni d’emergenza, cucine e brandine da campo e generi alimentari dal magazzino centrale della protezione civile a Bolzano in Val Pusteria. Venerdì a Brunico è stata adibita un alloggio d’emergenza per la popolazione assieme ai Vigili del fuoco volontari come anche un punto di approvvigionamento per il personale d’intervento. Qui sono in azione sia i gruppi di protezione civile di Bressanone e Vipiteno come le squadre di pronto intervento (SPI) della Croce Bianca. Il maxiintervento viene coordinato dal capo d’organizzazione che agisce in stretto contatto con i due responsabili dei Vigili del fuoco e della protezione civile provinciale. Domenica sono state attivate le unitá della protezione civile in Val Martello ed a Vipiteno. Causa la valanga di neve pesante che ha investito il centro del paese di Martello è stato allertato anche il gruppo di protezione civile della Croce Bianca della Val Venosta. È stato allestito un punto di approvvigionamento per circa 220 persone. Se qui verranno anche istituiti alloggi d’emergenza per la popolazione per la prossima notte, sarà deciso prossimamente. Domenica pomeriggio è stata allertata anche l’unità di protezione civile della Croce Bianca di Vipiteno. Data la chiusura di alcune strade sono rimaste ferme diverse macchine, specialmente sulla statale tra Mules e il Brennero. Gli autisti bloccati sono stati assistiti dai volontari di questi gruppi con bibite calde, panini e coperte.
L’assistenza sanitaria Giá venerdì sono stati occupati dai soccorritori volontari della Croce Bianca diversi padiglioni dei Vigili del fuoco volontari in zone poco accessibili per rafforzare il servizio di soccorso. Specialmente in Val Pusteria e in Val Badia, ma anche a Fiè, sono state posizionate nei magazzini degli strumentari dei vigili ulteriori ambulanze di soccorso, con il loro personale volontario. In alcune valli e paesi, assieme ai medici di base, è stato organizzato un posto d’assistenza sanitaria. A causa del maltempo domenica era quasi sempre fuori servizio l’elisoccorso provinciale. Così il personale medico degli elicotteri è stato disposto sulle ambulanze della Croce Bianca. In molte sezioni della CB sono state predisposte ulteriori ambulanze e il loro personale. Questo è solo possibile con l’intervento dei tanti volontari dell’associazione in tutta la provincia.

Maltempo in Italia: l'assistenza dei volontari Anpas


Anpas raccomanda le norme della campagna di prevenzione Io non rischio Alluvione

Dopo l’alluvione

Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.

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Irpinia “Il ricordo che insegna”: 39° anniversario terremoto con il progetto V-IOLA

Caposele 22 novembre 2019: IL RICORDO CHE INSEGNA Per un ricordo del terremoto del 1980, 39 anni dopo.

…ero appena risalita dalla
cantina e in casa con me c’era la
mia ultima figlia. Ad un tratto una
terribile scossa e lei gridò:
“Fuimu mamma ca trema!”
(Scappiamo mamma che trema!)

RUSINELLA (ROSA) RUGLIO

In occasione del 39° anniversario del terremoto che distrusse l’Irpinia, la pubblica assistenza Caposele e il Comune di Caposele organizzano presso il Centro fieristico comunale, località Materdomini di Caposele alle ore 17.30, un evento pubblico di confronto e rilancio su tematiche strategiche per richiamare l’attenzione e la collaborazione di tutti verso il nostro territorio.

L’incontro congiunto tra il partenariato italiano del Progetto V-IOLA – Dipartimento della Protezione Civile – DPC, Anpas – associazione Nazionale pubblica assistenza, Fondazione CIMA-Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, CISOM – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta e associazione della Croce Rossa Italiana – i sindaci dell’area COM 7- Caposele, Calabritto e Senerchia – e le associazioni di volontariato di protezione civile del territorio, rappresenta un importante momento di confronto volto a concretizzare una memoria attiva di quell’evento, una memoria che aiuti e supporti la pianificazione d’emergenza e la collaborazione dei cittadini nelle buone pratiche di protezione civile quotidiane, quelle che costruiscono un tessuto sociale e paesaggistico meno attaccabile e più resistente verso le calamità.
Il progetto V-IOLA (Volunteer-Based International On Line Asset), programma di lavoro congiunto volto a rafforzare le strategie di riduzione del rischio di catastrofi (DRR) in Serbia e Montenegro e la capacità di gestione dei volontari europei EU Aid Volunteers, ha lavorato per sviluppare, tra le varie attività, nuove metodologie di storytelling che presenterà a Caposele a supporto di questo importante evento.
L’arte di raccontare storie, impiegata come strategia di comunicazione persuasiva e di sensibilizzazione della popolazione, è stata realizzata attraverso la fotografia.
Si è scelto quindi di attingere dalle risorse della comunità di Caposele (Avellino), uno dei comuni più vicini all’epicentro del sisma di magnitudo 6.9 della scala Richter, che il 23 novembre 1980 colpì l’Irpinia (Regione Campania) causando la perdita di 2.914 vite, 8.848 feriti e 280.000 sfollati.

“La memoria è un aspetto fondamentale della vita di ognuno di noi ma anche delle comunità” ricorda Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Solo ricordando il passato si può fare prevenzione ed evitare nuovi disastri”.

Nasce così la mostra “I Volti della Memoria” di Guillermo Luna: fotografie in analogica, una scelta  particolarmente adatta a questo tipo di narrazione per far riemergere il passato conuna chiave di lettura emotiva dei protagonisti, che aiuta a visualizzare e fissare le sensazioni e le speranze che i loro racconti racchiudono.
I “Volti della memoria” sono indicazione concreta per la programmazione, la progettazione e la realizzazione di interventi futuri, sono la memoria collettiva che porta alla resilienza delle comunità, che plasma i nostri comportamenti, che insegna la conoscenza del territorio e il rispetto delle sue risorse.
Appuntamenti:
h 17.30 inaugurazione mostra
a seguire Tavola Rotonda al Centro fieristico comunale, località Materdomini 

Per avere maggiori informazioni visita il sito:
www.violaproject.eu
https://www.facebook.com/VIOLA-Project

Il programma: Caposele 22 novembre 2019
Centro fieristico comunale, località Materdomini presentazione dei risultati del progetto europeo per una discussione sui temi della pianificazione d’emergenza, partecipazione e sensibilizzazione della popolazione con ore 17.30
a cura di Guillermo Luna inaugurazione della mostra Volti nella Memoria
A seguire una tavola Rotonda di presentazione dei risultati del progetto europeo V-IOLA per una discussione sui temi della pianificazione d’emergenza, partecipazione e sensibilizzazione della popolazione.
Saluti CESARA MARIA ALAGIA (presidente PA Caposele). Introduce e modera CONCETTA MATTIA (responsabile PC PA Caposele). Interventi di: LORENZO MELILLO (Sindaco di Caposele), GELSOMINO CENTANNI (Sindaco di Calabritto), BENIAMINO GRILLO (Sindaco di Senerchia), VIOLA VALLINI (Dipartimento Protezione Civile – Progetto V-IOLA), VALENTINA DI GIUSEPPE (DPC – ufficio Volontariato), DAVIDE MIOZZO (Fondazione CIMA – Progetto V-IOLA), LUIGI DI IORIO (CISOM – Progetto V-IOLA), GUILLERMO LUNA (Fotoreporter – Progetto V-IOLA), CARMINE LIZZA (Responsabile Protezione Civile Anpas), STEFANO SARTORIO (Vice presidente Comitato CRI Avellino), VINCENZO AQUINO (Coordinatore Misericordie prov. di Avellino), GERARDO CIPRIANO (DS I.I.S.S. “F.De Sanctis” Sant’Angelo d. L.).

Il progetto V-IOLA (Volunteer-Based International On Line Asset), è stato un progetto che avendo come obiettivo generale quello di sviluppare materiali utili per concretizzare un servizio europeo online per il volontariato per supportare la protezione civile dei paesi coinvolti nel progetto nelle attività di disaster risk reduction, prevenzione e preparazione, ha deciso di svolgere alcune di queste attività nel territorio del sisma del 1980, l’Irpinia e a Caposele nello specifico, dove si sono realizzate interviste a diversi soggetti sul tema del post terremoto del 1980: Il sindaco in carica il giorno del terremoto, il sindaco che fu eletto negli anni immediatamente successivi, un’insegnante dell’Istituto Comprensivo locale, alcune testimonianze (anziani del centro autogestito e supportato dalla PA, volontari) recuperate presso l’associazione di volontariato (la pubblica assistenza, in questo caso, che nacque e si è radicata a seguito di quell’esperienza). Sono inoltre state fatte una serie di riprese ai luoghi e al territorio circostante e una serie di fotografie con tecnica analogica ad alcuni cittadini a cui si era chiesto di raccontare quale fosse il loro primo ricordo di quella sera. Dal materiale raccolto è stata realizzata una mostra che sarà inaugurata in apertura della manifestazione.
Il partenariato italiano, tra cui DPC, Anpas, Fondazione CIMA-Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale, CISOM – Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta e associazione della Croce Rossa Italiana, insieme ai sindaci dell’area COM 7- Caposele, Calabritto e Senerchia – alle Istituzioni scolastiche e alle associazioni di volontariato d protezione civile, si incontrano e discutono di come concretizzare una memoria attiva di quell’evento, una memoria che aiuti e supporti la pianificazione d’emergenza e la collaborazione fondamentale dei cittadini nelle buone pratiche di protezione civile quotidiane, quelle che costruiscono un tessuto sociale e paesaggistico meno attaccabile e più resistente verso le calamità. Insieme per imparare come comportarci meglio oggi, grazie al ricordo di quanto è accaduto nei nostri paesi allora. Dall’Irpinia per lanciare un’iniziativa territoriale verso il prossimo anno, quando si ricorderà il 40° anniversario del sisma. 

Volti nella Memoria

 

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Protezione civile: Anpas in Ungheria alla Conferenza Internazionale Protezione Civile

Conferenza Internazionale Protezione Civile, Anpas in Ungheria con un paper sulla psicologia dell’emergenza

15 novembre 2019 – La Croce Rossa Ungherese nel quadro del progetto europeo IRONORE2019 (https://www.ironore.eu/) ha lanciato una Conferenza Internazionale con l’obiettivo di radunare ricercatori, studiosi, operatori di settore, volontari provenienti da vari paesi del mondo in un convegno dedicato allo scambio dei risultati di ricerca presentati dai partecipanti su diversi temi correlati alle attività di risposta in situazioni di emergenza (settore: protezione civile, topics: es. coordinamento e cooperazione durante le operazioni, procedure di ricovero durante i disastri, supporto psicologico, ricostruzione, ecc).

Protezione civile: Anpas in Ungheria alla Conferenza Internazionale Protezione Civile

I partecipanti hanno dovuto quindi presentare un abstract e un full paper. Anpas è rappresentata da Simona Ius, autrice di un paper sul topic “Psychosocial Support” dal titolo: “THE Anpas MODEL OF PSYCHOLOGICAL SUPPORT IN EMERGENCY

Il paper tratta dell’attività di supporto psicologia dell’emergenza di Anpas adottato durante le emergenze ed evidenzia le peculiarità del servizio in termini di capacità di accoglienza, tipologia di servizi erogati, bisogni da soddisfare, relazioni con i servizi territoriali, salute mentale, ecc.

Protezione civile: Anpas in Ungheria alla Conferenza Internazionale Protezione Civile

Al centro della narrazione il ruolo del volontario: competenze, continuità del servizio, approccio metodologico utilizzato verso l’utente e accolto nei campi di protezione civile a seguito di un disastro.

L’obiettivo generale del documento è fornire una panoramica sul percorso fatto da Anpas in questo specifico settore di intervento, fornendo le specifiche necessarie su quanto sia necessario proteggere il benessere psicologico elle popolazioni accolte in campi temporanei di emergenza. Anpas, in particolare, ha partecipato alla sessione su “resilienza di comunità e supporto psicosociale”. dove ha presentato il suo peculiare modello di psicologia nei campi di emergenza oltre le 72 ore. “È stato un proficuo incontro tra professionalità simili in contesti geografici e sociali diversi, mettiamo in comune buone pratiche e ricerche anche per future collaborazioni scientifiche” ha commentato Simona Ius

Secondo Fabrizio Pregliasco si tratta di “un riconoscimento per tutto il movimento Anpas della capacità e competenza in un ruolo chiave, per tutta la comunità, come la protezione civile”

 Protezione civile: Anpas in Ungheria alla Conferenza Internazionale Protezione Civile

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Matera: Anpas al convegno “Il volontario che nutre: le cucine in emergenza”

Matera: Anpas al convegno “Il volontario che nutre: le cucine in emergenza”

14 ottobre – Il convegno organizzato nel capoluogo lucano fa parte dell’evento “Cultura popolare e cultura del gusto” e si inserisce nel calendario della Settimana nazionale della Protezione civile

Continua l'impegno dei volontari della cucina Anpas

“Il volontario che nutre: le cucine in emergenza”.  È il titolo del convegno che si svolgerà a Matera il 14 ottobre curato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile in collaborazione con il Dipartimento solidarietà ed emergenze della Federazione italiana cuochi (Fic), nell’ambito dell’evento “Cultura popolare e cultura del gusto”. Dopo i saluti del presidente di Fic, Rocco Pozzulo, interverrà per il Dipartimento della Protezione Civile il Direttore Generale, Agostino Miozzo e chiuderà i lavori il Presidente nazionale del Dipartimento solidarietà ed emergenze Roberto Rosati. Tra gli interventi, quello di Francesca Ambrogini, Anpas

Il raduno della Fic, che si inserisce nel calendario della Settimana nazionale della Protezione civile, si svolge nei suggestivi luoghi della cittadina lucana dove i cuochi – partendo dalle buone pratiche d’impiego e trasformazione del patrimonio enogastronomico regionale – rilanceranno modelli di consumo sostenibili, versatili e in simbiosi con le risorse del territorio.

La due giorni di Matera, “Capitale europea della Cultura” per il 2019, sarà l’occasione per effettuare confronti e dibattiti su: produzioni della terra e specie ittiche trascurate, recupero delle tradizioni ai fini di uno sfruttamento sostenibile e razionale delle risorse alimentari.

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