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1992-2022 – Trent’anni di Servizio Nazionale. Protezione civile 30

Trent’anni di Servizio Nazionale. Protezione civile 30

Il 2 Settembre 1919, con il Regio Decreto n.1915 che titolava “ordinamento dei servizi di pronto soccorso in occasione di terremoti”, per la prima volta lo Stato italiano si dota di una legge che regola il soccorso in caso di calamità. Quel giorno inizia il lungo percorso che, tappa dopo tappa, emergenza dopo emergenza, grazie a successi e a fallimenti, conduce allo sviluppo di ciò che è oggi la Protezione Civile del nostro paese. Se all’inizio l’obiettivo era prevalentemente saper reagire e dare soccorso, con il passare del tempo e l’accumularsi delle esperienze si è capito che la Protezione Civile non può essere solo risposta all’emergenza. In un paese meraviglioso ma fragile come il nostro bisogna saper agire anche prima, tutti insieme, per mitigare il rischio: mettere in sicurezza il territorio, formarsi, prepararsi e farsi trovare pronti ad affrontare le calamità naturali per poi superare rapidamente il momento di difficoltà.
Proprio grazie a questa consapevolezza, 

Esattamente 30 anni fa nasceva il Servizio Nazionale di Protezione Civile. Un sistema che vede istituzioni, comunità scientifica, organizzazioni di volontariato e società civile lavorare insieme per contribuire a rendere più sicuro il nostro paese attraverso attività di previsione, di prevenzione, di soccorso e di superamento dell’emergenza.
Anpas è stata tra gli attori che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del Servizio Nazionale di Protezione Civile, ed è anche grazie alla presenza ed al costante e quotidiano impegno delle volontarie e dei volontari delle pubbliche assistenze Anpas se oggi il modello di Protezione Civile italiano è riconosciuto come uno dei migliori al mondo.
Trent’anni di storia del Sistema Nazionale di Protezione Civile sono un bagaglio importante ed un orgoglio, ma certamente non sono un punto di arrivo. In questo momento i volontari, le volontarie e le associazioni Anpas stanno facendo formazione e progettazione, stanno supportando le istituzioni e la popolazione, informando la cittadinanza e dotandosi di nuove attrezzature e nuovi mezzi. Continueremo con la stessa passione di sempre a lavorare per migliorare il sistema e a dare il nostro contributo per accrescere la sicurezza del nostro paese e la resilienza delle nostre comunità.

Alessandro Benini, responsabile Protezione Civile Anpas

PC30

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Fast, 17 gennaio: Il bilancio sociale per gli enti del Terzo Settore

Bilancio sociale per gli enti del terzo Settore – 17 gennaio

Il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 4 luglio 2019 contiene le Linee guida già adottate per la redazione del Bilancio Sociale e obbligatorie per gli enti del Terzo settore con ricavi superiori a 1 milione di euro.
Nella prospettiva di creare un modello tipizzato di Bilancio sociale per le pubbliche assistenze, attività prevista dal progetto FAST Acceleriamo il cambiamento, abbiamo deciso di organizzare un webinar rivolto alle associazioni aderenti e ai referenti tecnici dei Comitati Regionali, per presentare le Linee Guida Ministeriali.

Con Vincenzo Favale, Direzione nazionale Anpas e Maurizio Catalano, consulente Anpas

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BS-FAST

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Fast, 23 gennaio: Sfide sociali, valutazione e identificazione bisogni del territorio

Sfide sociali, valutazione e identificazione bisogni del territorio
L’iniziativa del progetto “FAST – Acceleriamo il cambiamento”, prevede la presenza dei referenti regionali politiche giovanili, e promossa dal Gruppo Politiche Giovanili di Anpas ed è aperta a tutti i giovani volontari (fino a 28 anni).
Aprirà i lavori il Presidente Anpas Fabrizio Pregliasco e sarà collegata con noi Chiara Tommasini, Presidente di CsV – Net.
I docenti relatori saranno i docenti universitari Prof. Paolo Tomasin ed il Prof. Simone Castello.

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Fast - Sfide sociali Anpas

 

 

I materiali

Simone Castello https://www.slideshare.net/anpasnazionale/presentazioneprogetto-fastanpassimone-castello-23-gennaio-2022pdf

Paolo Tomasin https://www.slideshare.net/anpasnazionale/presentazioneprogetto-fastanpastomasin20220123pdf

 

 

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Fast, 26 febbraio: Sfide sociali, valutazione e identificazione bisogni del territorio (2)

Nell’ambito del progetto FAST, l’iniziativa, promossa dal Gruppo Nazionale Politiche Giovanili, si pone l’obiettivo di riflettere cosa può stimolare oggi le persone, soprattutto i giovani, a fare volontariato e come possiamo “prenderci cura” dei nostri volontari. La docente ci aiuterà a capire come ogni volontario possa sentirsi valorizzato e stimolato a raggiungere obiettivi comuni. Questo incontro vuole fornire ai partecipanti una panoramica sugli aspetti relazionali da migliorare e da rafforzare affinché le nostre associazioni siano ambienti sempre più partecipativi ed accoglienti per ogni volontario

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 26 febbraio Anpas Fast

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Crisi in Ucraina, Pregliasco: chiediamo alla comunità internazionale una risoluzione pacifica

Crisi in Ucraina:  Anpas si aggiunge all’ appello rivolto da più organizzazioni alla comunità internazionale: non lasciare intentata nessuna strada diplomatica che possa evitare il degenerare di questa situazione già drammatica. Cosa può fare il volontariato? In futuro il volontariato dovrà essere sempre più strumento di emancipazione dalla violenza, tramite la cultura dell’integrazione economica e sociale ed un costante dialogo con le Istituzioni.

Questo il messaggio del Presidente Pregliasco  “Le nostre società spesso scordano il costo dell’instabilità dei sistemi geopolitici, annebbiate da periodici e circoscritti momenti di apparente benessere.

Nella gestione della crisi Ucraina si chiede alla comunità internazionale senso di responsabilità attraverso una pacifica risoluzione che non dia ulteriormente sfogo a violenze di alcun tipo.

Sviluppare una cultura socio-economica basata sulla cooperazione solidale tra popoli amplifica la sicurezza e la stabilità dei sistemi sociali a ogni scala. La costante attenzione alla cultura dell’integrazione economica e sociale, del rispetto delle eterogeneità, della riduzione delle disparità deve essere una costante istanza che le comunità rivolgono ai propri governanti e che esercitano nella designazione degli stessi alle loro funzioni.

Il volontariato e la partecipazione civile rappresentano strumenti utili per la realizzazione di un progetto globale nuovo e concreto che partendo dalla scala locale tenga conto delle complessità e che emancipi ogni uomo dai rapporti di forza e violenza. Il volontariato, come spesso dimostrato anche in contesti internazionali, può essere polmone di nuovi equilibri nel quotidiano che vanno a calmierare anche criticità molto profonde.”  

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20 febbraio, Giornata nazionale personale sanitario. Pregliasco: Non ci siamo tirati indietro

20 febbraio, Giornata nazionale personale sanitario. Pregliasco: Non ci siamo tirati indietro

20 febbraio 2022  In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato Anpas si stringe attorno a chi in questi anni difficili di emergenza sanitaria ha aiutato il Paese con abnegazione estrema, sia che sia stato un operatore sanitario che un volontario.

Fabrizio Pregliasco “Questa pandemia ha messo in evidenza l’importanza di tutta la filiera del personale sanitario: medici, infermieri, OSS, volontari soccorritori. Queste persone sono state preziose in piena emergenza e saranno determinanti anche nel futuro. Voglio sottolineare come tutto il comparto non si sia mai tirato indietro, senza esaltarsi quando è stato applaudito come nella prima concitata fase della pandemia, né demoralizzandosi quando gli operatori stessi venivano visti con sospetto perché a stretto ed inevitabile contatto col virus nel compimento del loro dovere. A tutti loro va il mio personale ringraziamento e quello di tutto il mondo Anpas che tramite i propri volontari continua a spendersi in questa lunga battaglia”

Giornata sanitari

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Riforma TS, legalità e trasparenza: l’incontro Anpas-Cri-Misericordie

Roma, 18 febbraio 2022 – Presso la sede della Croce Rossa Italiana tre presidenze a confronto: Anpas, CRI e Misericordie hanno condiviso un significativo momento di incontro e valutazione rispetto alle problematiche della riforma del Terzo Settore affrontando aspetti come il rapporto tra le associazioni di volontariato e le istituzioni. 

Sul tavolo di discussione anche macro tematiche che disegneranno sempre più il futuro del mondo del volontariato delle tre storiche associazioni, dal tema della legalità e della trasparenza al confortante e sempre attuale ideale che accompagna la scelta di vita di ogni volontario: essere presidio di cittadinanza attiva che permetta di essere welfare a servizio della comunità.

Soddisfazione per l’esito del confronto da parte della presidenza Anpas, Fabrizio Pregliasco: “Un momento importante che prelude ad ulteriori iniziative coordinate per sviluppare questa bella storia di cittadini a servizio della comunità”

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Trentino Alto Adige: costituito il Comitato regionale Anpas

Il 10 febbraio 2022 è stato raggiunto un altro importante traguardo per la “famiglia” Anpas!

Alla presenza dei soci fondatori, del Presidente Fabrizio Pregliasco e del Segretario Generale Carlo Castellucci si è concretizzata una realtà fortemente voluta dalle associazioni locali e dalla Presidenza Anpas: la costituzione del Comitato Regionale del Trentino Alto Adige Sudtirol ODV.

Come sottolineato dal Presidente Pregliasco: “ L’ampio riconoscimento e la forte partecipazione alla vita della comunità che le associazioni fondatrici hanno sul territorio è sempre stato motivo di orgoglio per Anpas. Come movimento siamo entusiasti che abbiano deciso di dare vita al Comitato Regionale che permetterà un miglior coordinamento e dialogo tra le associazioni fondatrici in ottica di un continuo interscambio di buone pratiche, nell’ interesse della comunità e di tutte le pubbliche assistenze. Siamo convinti che tutti lavoreremo al meglio per creare valore aggiunto, esattamente come già avvenuto in passato quando Anpas è entrata a far parte di una rete di pubbliche assistenze europee “Samaritan International” grazie al lavoro di connessione svolto dalla Croce Bianca di Bolzano. L’ appartenenza a questa rete di terzo livello ci ha permesso forti momenti di condivisione e collaborazione in differenti ambiti: dalla Protezione Civile alle Istituzioni Europee.”

la costituzione del Comitato Regionale del Trentino Alto Adige Sudtirol ODV

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Calendario selezioni progetti SCU Anpas

Appena possibile, a questo link, sarà pubblicato il calendario dei colloqui per le selezioni relative al bando ordinario 2021 di Servizio Civile Universale. Sicuramente i colloqui non saranno svolti finché è possibile presentare domanda, quindi fino al 9 marzo 2022. Comunque la data del colloquio sarà pubblicata con almeno 10 giorni di anticipo.

 

QUANDO IL CALENDARIO SARA’ ATTIVO: Inserendo i tuoi dati (cognome oppure nome oppure codice fiscale) nella casella “cerca” troverai, se già definito il calendario, le indicazioni relative al colloquio con: data, orario e luogo/modalità del colloquio. Se accanto al tuo nome non trovi alcuna indicazione significa che la data del tuo colloquio non è stata ancora definita. Le date saranno aggiunte man mano che vengono fissate e saranno comunque pubblicate sul sito con almeno 10 giorni di anticipo. Accanto al tuo nome troverai anche un indirizzo “email riferimento colloqui” al quale puoi scrivere per segnalare dubbi o problemi. Il sistema di selezione Anpas è consultabile a questo link.

Ti ricordiamo che la pubblicazione dei calendari ha valore di notifica. La mancata presenza al colloquio è considerata rinuncia.

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Le ambulanze non devono pagare il pedaggio. Il Tribunale dà ragione ad Anpas

I mezzi delle pubbliche assistenze Anpas hanno diritto di circolare a titolo gratuito sulla rete autostradale non solo per i servizi di emergenza/urgenza ma anche per il trasporto di persone nei servizi di assistenza: lo ha stabilito il Giudice del Tribunale Civile di Roma nella vertenza tra Anpas Liguria e Autostrade per l’Italia.

Pedaggi Anpas

Genova, 7 febbraio 2022Le ambulanze non devono pagare il pedaggio autostradale, sia quando sono impegnate in interventi di emergenza/urgenza, sia nei servizi ordinari di assistenza. Si è concluso con questo importante riconoscimento del ruolo verso la comunità svolto dalle pubbliche assistenze, un processo avviato nel 2016 contro Autostrade per l’Italia – Aspi spa, giunto a sentenza nei giorni scorsi, quando il Giudice del tribunale civile di Roma ha accolto le tesi sostenute da Anpas Liguria e dalle altre pubbliche assistenze associate, riconoscendo il diritto a transitare sulla rete autostradale in regime di esenzione, senza pagare alcun pedaggio.

Il Giudice ha stabilito che:
– sussistendo l’assenza di lucro da parte delle associazioni di volontariato;

– lo svolgimento del servizio di soccorso è da intendersi non solo come servizio di emergenza e urgenza, ma anche come mero trasporto di persone bisognose di assistenza, da intendere a sua volta come “aiuto, assistenza prestata a chi ne ha bisogno o a chi è in pericolo”, secondo quanto già espressamente indicato dalla giurisprudenza Nazionale e Comunitaria;

– lo svolgimento del servizio di soccorso deve essere svolto da mezzi appositamente adibiti all’esecuzione degli stessi; le associazioni ricorrenti “hanno diritto all’esenzione dal pagamento del pedaggio anche in mancanza d’urgenza del trasporto e in presenza di rimborso dei costi nella stretta misura in cui siano stati effettivamente sostenuti per l’espletamento dello specifico servizio” e quindi che “per effetto e alle suddette medesime condizioni le associazioni ricorrenti non sono debitrici del pagamento del pedaggio.”

Anpas Liguria e le altre associazioni della sua rete erano ricorse nel 2016 alla Giustizia ordinaria in seguito alla richiesta da parte di Autostrade per l’Italia del pagamento dei pedaggi relativi a tutti i trasporti che non rientrassero in quelli di emergenza/urgenza. Nel gennaio 2015 Società Autostrade aveva annullato la convenzione in essere dal 1999 per il rilascio di Telepass gratuiti per i mezzi di soccorso delle
organizzazioni di volontariato. In sostituzione fu imposta dalla concessionaria una nuova procedura tramite specifica piattaforma, che prevedeva l’addebito dei pedaggi alle associazioni salvo autocertificarne preventivamente l’esenzione delle percorrenze, legata essenzialmente ai trasporti di emergenza.

Questo ha comportato per le pubbliche assistenze Anpas un aggravio di costi vivi per i pedaggi, stimabile in circa 300 mila euro all’anno.  Basti pensare che con la stessa cifra si possono acquistare 5 nuove ambulanze o coprire per 12 mesi la spesa per il controllo, l’assistenza e la manutenzione delle attrezzature sanitarie, elettromedicali e degli impianti ossigeno delle oltre 450 ambulanze delle pubbliche assistenze liguri.
“Accogliamo con profonda soddisfazione la sentenza – dichiara Lorenzo Risso, presidente Anpas Liguria – una pronuncia fondamentale sulle cui concrete ricadute potremo avere riscontro già dalle prossime settimane, in esito alle modifiche che questa comporterà nei rapporti attualmente in essere con Autostrade per l’Italia. Ad ogni modo rappresenta nel suo significato un momento importantissimo per noi e che riporta giustizia in un contesto iniquo a cui abbiamo avuto la forza di opporci. La conseguenza di tutto questo è quella di poter lavorare più serenamente per tutti i cittadini che ogni giorno assistiamo, senza il peso di ulteriori costi e continuando così a garantire l’elevato standard dei nostri servizi.”

Gli effetti della sentenza avranno ripercussioni non solo a carattere locale, ma tutta la rete nazionale delle pubbliche assistenze Anpas sta guardando con profondo interesse lo sviluppo della situazione. Come dichiara Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale Anpas: “Ci auguriamo che questa sentenza sia l’occasione per sedersi intorno a un tavolo con Autostrade per l’Italia e ridiscutere le procedure attualmente in uso. È necessario concordare una nuova operatività che tenga conto sia di quanto espresso dal Giudice sia delle esigenze delle nostre pubbliche assistenze. L’utilizzo dell’attuale piattaforma crea infatti un significativo aggravio di lavoro per le nostre sedi. Ricordiamo che le attività svolte dalle associate Anpas sono portate avanti in gran parte da personale volontario, il cui lavoro dovrebbe essere facilitato, e non ostacolato, dai pur necessari espletamenti burocratici.”

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