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SCU Introduzione

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

È la realizzazione dei principi costituzionali della difesa civile attraverso l’impegno dei giovani. È la possibilità messa a disposizione dei giovani di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.

GiovaniServizioCivileIl servizio civile universale garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, è una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della società contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.

Bandiera AnpasChi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel servizio civile universale, sceglie di aggiungere un’esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, quando non diventa addirittura opportunità di lavoro, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.

 

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MANOVRA: vittoria delle persone con disabilità

MANOVRA: vittoria delle persone con disabilità – le immagini della manifestazione

Comunicato stampa

FISH e FAND

 

 

Si è levato da Piazza Montecitorio un applauso liberatorio quando gli organizzatori hanno annunciato che entrambi gli obiettivi della mobilitazione sono stati centrati.

 

I convenuti alla Manifestazione indetta da FAND e FISH – oltre 2.000 persone – hanno appreso pressoché in diretta che, nel testo approvato definitivamente dalla Commissione Bilancio del Senato, è scomparso qualsiasi riferimento restrittivo all’indennità di accompagnamento. Che l’altro obiettivo fosse stato raggiunto era già noto da ieri sera: Azzollini, relatore di Maggioranza in Commissione Bilancio, aveva confermato l’abrogazione dell’innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per l’assegno agli invalidi parziali. Si torna al 74%.

 

È un risultato che premia l’azione di queste settimane: interlocuzioni, contatti politici, documenti tecnici e di proposta, comunicazione, sensibilizzazione e mobilitazione di una base estremamente diffusa e motivata. Le due Federazioni hanno messo in campo tutte le proprie risorse per contrastare le disposizioni negative contenute nella Manovra.

 

Notevole la soddisfazione, ora, fra gli organizzatori della Manifestazione. “Un risultato di portata storica – commenta Giovanni Pagano, presidente della FAND – anche considerato il clima politico, le premesse, la campagna mediatica scatenata nei confronti delle persone con disabilità”.

“Una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa. – chiosa Pietro Barbieri, presidente della FISH – Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni”.

 

Ed infatti è di ieri sera l’annuncio che i tagli agli enti locali verranno stabiliti secondo la “virtuosità” delle Regioni e le modalità di restrizione verranno definite in Conferenza Stato-Regioni.

Purtroppo la “virtuosità” si basa solo su elementi di bilancio e non di qualità dei servizi ai Cittadini, aspetto di cui nessuno sembra preoccuparsi. Il rischio più immediato è che nelle Regioni più inefficienti i Cittadini finiscano per pagare due volte: prima per l’inefficienza delle risposte, poi per le “sanzioni” dello Stato.

 

Ottimo il risultato di oggi, ma ora inizia l’impegno per domani.

 

8 luglio 2010

 

Il Presidente Fish

Il Presidente Fand

Pietro Vittorio Barbieri

Giovanni Pagano

 

GALLERIA FOTOGRAFICA manifestazione FISH e FAND 7 luglio 2010

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La mini naja

 

LA MINI NAJA: UN ULTERIORE SEGNALE D’INCOERENZA DI QUESTO GOVERNO

COMUNICATO Anpas del 14 luglio 2010

 

 

Firenze, 14 luglio 2010. Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) aderisce alla protesta dal CNESC (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) contro l’emendamento del Governo che prevede la possibilità, per giovani ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni, di partecipare a stage presso l’esercito.

 

Anpas protesta soprattutto contro la ricaduta economica che avrà l’emendamento, ribattezzato “mini-naja”, che prevede lo stanziamento di 6 milioni e mezzo di euro nel 2010; 5 milioni e ottocentomila euro per il 2011 e 7 milioni e mezzo per il 2012.

A fare da contraltare a questo provvedimento ci sono i tagli sistematici e sempre più gravi al Servizio Civile Nazionale.

«È l’ennesimo provvedimento teso a sfavorire la crescita di forme di cittadinanza attiva e della partecipazione consapevole che nascono dall’esperienza del Servizio Civile», dichiara Maurizio Garotti, responsabile nazionale Servizio Civile Anpas.  «La difesa del territorio passa soprattutto dalla capacità dei cittadini di sentirsene partecipi attraverso la cultura della prevenzione e della difesa non armata».

Ormai da 30 anni Anpas, anche tramite il Servizio Civile, promuove i valori della nonviolenza e della difesa della Patria. Con questa scelta il Governo conferma lo scarso interesse verso l’integrazione tra i cittadini e la disattenzione ai territori ed alle comunità locali. Nonostante la retorica sul federalismo in realtà si distolgono importanti risorse che – ancora di più in una situazione di crisi come quella attuale – sarebbe utile impiegare per aiutare i territori e rafforzare le comunità locali. Il Servizio Civile è riconosciuto come un importante fattore di coesione sociale ed un ottimo strumento di prevenzione dei conflitti e di promozione della sicurezza e della pace.

 

 

 

COMUNICATO CNESC dell’8 luglio 2010

 

Questo Governo da una parte taglia i fondi per il servizio civile nazionale con il rischio di far morire l’unica esperienza d’impegno civico, promozione della pace, difesa non armata e nonviolenta della Patria messa a disposizione dei giovani per la crescita della cittadinanza attiva e dall’altra, che si tratti di una leggina a favore di alcune associazioni combattentistiche o di un’operazione ideologica reazionaria, con quello che ci pare uno spreco di risorse e un passo indietro nella storia di pace della nostra Repubblica, realizza corsi di 3 settimane per “avvicinare i giovani italiani ai “valori” delle armi e della guerra”.

Per la CNESC la promozione della pace attraverso una difesa nonviolenta del Paese e la crescita di cittadinanza attiva dei giovani sono, fin dagli anni dell’obiezione di coscienza, punti fermi attorno ai quali costruire percorsi d’impegno e di crescita civile dei giovani residenti nel nostro Paese.

Servono investimenti seri  sui giovani e non azioni spot” afferma il Presidente della CNESC Primo Di Blasio. “Al Presidente del Consiglio ed ai suoi Ministri e Sottosegretari chiediamo che mostrino coerenza ritirando immediatamente il progetto di legge sulla mini-naja e rifinanziando da subito invece il Servizio Civile Nazionale”

Alla Cnesc aderiscono: Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale, Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Unpli, WWF

 

Segreteria: c/o Caritas Italiana

Via Aurelia 796 – 00165 Roma . Tel : 06/66177001 (centralino); Fax è 06/66177602; mail: serviziocivile@caritasitaliana.it

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Formazione

La formazione Anpas

Ad oggi la formazione in Anpas è percepita e vissuta come un percorso in grado di coinvolgere tutti i livelli del movimento: nazionale, regionale, associativo.
La visione formativa, avviata in modo strutturale nel 2012, ha visto in questi anni un moltiplicarsi di orizzonti mantenendo solidi alcuni elementi di base:
• la formazione è un percorso partecipato;
• come le altre attività e servizi di pubblica assistenza è caratterizzata da una forte dimensione etica;
• la formazione tra pari e collaborativa è l’approccio metodologico più adeguato per diffondere e costruire conoscenza e alimentare la crescita culturale dei volontari;
• le attività riconoscono – prima di ogni altra cosa – il valore in termini di conoscenze e competenze dei partecipanti alla formazione, rispettandoli e valorizzandoli;
• scopo ultimo della formazione è rendere capace il partecipante di svolgere in modo consapevole, preparato e autonomo il ruolo per cui è stato formato, nel rispetto di tutte le componenti del movimento.

Piazza Anpas, Reas 2017

I formatori nazionali Anpas, oltre a possedere la sensibilità culturale, pedagogico/metodologica, la padronanza delle tecniche di base per facilitare l’apprendimento dei singoli e dei gruppi e la produzione di lavori condivisi, dovrebbero avere delle caratteristiche “evolute”, sommate a quelle di base sintetizzabili come segue:

1. sapere
• conoscere i ruoli del movimento, gli snodi, le possibili sinergie;
• padroneggiare in modo versatile e contestualizzato metodi e tecniche;
• essere consapevoli e saper gestire il proprio “benessere” come elemento positivo per sé e per l’esito del progetto cui si collabora;
• definire obiettivi intermedi e finali, specialmente nei progetti di ampio respiro, che non riguardino solo gli aspetti di apprendimento, ma si inseriscano nelle azioni del movimento;
• utilizzare strumenti digitali.

2. saper fare
• saper agire i diversi ruoli;
• padroneggiare tutti i momenti della progettazione e dello svolgimento della formazione;
• contestualizzare spazi e tempi (esercizio di equilibrio e flessibilità tra programma e contesto);
• scrivere, come condizione per dare senso, trasparenza e condivisione ad una storia;
• svolgere accuratamente un’autovalutazione e attività di supervisione tra pari.

3. saper essere
• vivere consapevolmente la propria motivazione: legata alle aspettative, al valore riconosciuto all’attività, alla possibilità di raggiungere gli obiettivi fissati;
• essere consapevoli del proprio ruolo, esercitarlo in modo autentico sia in aula sia in altri contesti e luoghi;
• essere sensibili a talenti e limiti, propri ed altrui;
• praticare cura e attenzione al benessere degli altri e di se stessi;
• curare gli spazi e l’organizzazione in termini funzionali, estetici, etici;

Il settore formazione svolge, anche, una funzione di servizio trasversale agli altri settori, garantendo attività di coordinamento e supporto di volta in volta concordate con i diversi responsabili, sulla base delle specificità del corso, degli obiettivi formativi, delle caratteristiche dei profili in ingresso e in uscita. L’attività è volta ad assicurare il corretto funzionamento del sistema, prima, durante e dopo e la coerenza con l’approccio metodologico e la cornice di riferimento; nonché, dove necessario, con la reportistica e rendicontazione necessaria per il finanziamento del corso.
I passaggi strutturati, per quanto riguarda questa fase, sono:
• la definizione dei profili in ingresso e in uscita;
• la costruzione dei Kit, sia ad utilizzo dei formatori di secondo livello, sia per l’archiviazione dei materiali.

La formazione è, nella narrazione dei volontari e formatori Anpas, «un gruppo che si rimescola creando molteplici configurazioni e in cui gli obiettivi e le idee iniziali si perseguono rimodulandole nelle condizioni reali». La formazione in Anpas è forza, creatività, futuro, apertura, viaggio, opportunità, condivisione, crescita … è ohana (famiglia nella cultura Hawaiana) un «luogo socialmente abitato in cui nessuno dimentica nessuno, in cui nessuno viene abbandonato». Ancora, la formazione è il «potenziamento di nuove forze e la creazione di energia, la capacità di accogliere le contaminazioni generate dalla diversità». Il senso profondo della formazione nel volontariato di pubblica assistenza sta, secondo i volontari Formatori F2, nella «scelta volontaria di condivisione culturale, sollecitazione di cambiamento e apertura di prospettive».

La formazione è il futuro, la capacità di guardare lontano nel tempo e nello spazio per dare continuità al movimento, con impegno e consapevolezza.

 

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Decalogo della formazione

Il decalogo della formazione in Anpas

Revisione dell’aprile 2017

1. In Anpas si riconosce l’importanza della formazione come attività trasversale a tutti i settori, nella consapevolezza delle specifiche esigenze formative e pratiche metodologiche.

2. La formazione è svolta in un sistema nazionale ed in sistemi regionali che, seppure autonomi, sono integrati e condivisi.

3. Le attività di formazione sono strutturalmente legate al codice etico Essere Anpas di cui il movimento si è dotato a partire dal 2017. La Carta di identità ed il Codice etico sintetizzano il quadro di riferimento etico e valoriale di tutti i volontari Anpas e la formazione, nelle persone che la svolgono e nelle attività che assicura e promuove, si impegna a conoscerlo, rispettarlo e diffonderlo.

4. Obiettivo della formazione in Anpas è rendere “capaci” e “adeguati” i singoli ed i gruppi, per poter scegliere, determinare, cambiare e progettare il futuro del movimento; e, in un rapporto di relazione fiduciaria e di legami di interdipendenza con gli altri soggetti della società e del terzo settore.

5. Per garantire un’offerta formativa adeguata e di qualità sono chiamati a collaborare alla formazione i dirigenti di primo e secondo livello, i volontari, i dipendenti, gli esperti, tutti gli altri soggetti protagonisti attivi della vita delle singole pubbliche assistenze, dei comitati regionali e dell’intero movimento. Le attività di ricognizione sono progettate, organizzate e opportunamente diffuse dal nazionale.

6. La responsabilità della formazione in Anpas sta in capo alla Direzione nazionale e al responsabile nazionale da essa delegato, che deve operare in maniera sinergica, collaborativa e di sintesi con i comitati regionali, con particolare riferimento ai rispettivi responsabili per la formazione; con i responsabili nazionali di tutti i settori d’intervento, con le pubbliche assistenze, nella loro specificità ed autonomia; con i dipendenti con responsabilità dirigenziale, gli esperti, i docenti e tutti gli altri soggetti necessari ad un appropriato ed elevato contributo culturale e scientifico.

7. Fanno parte della formazione il responsabile nazionale, i responsabili regionali, la figura o le figure dipendenti ad essa dedicate, ogni struttura, tavolo o comitato che si occupi di questioni legate alla progettazione sociale e/o di innovazione, alla ricerca, agli approfondimenti culturali o scientifici ed alla formazione che Anpas ha o che saranno nel tempo costituiti.

8. La formazione in Anpas è pensata, progettata, organizzata e svolta pensando alle esigenze specifiche delle persone: ogni volontario Anpas con la sua storia, le sue competenze e i valori che porta è parte attiva del sistema della formazione in Anpas, e ha diritto alla partecipazione e all’ascolto.

9. Sono strumenti indispensabili di programmazione della formazione Anpas:
• un luogo di programmazione della formazione che accolga le risorse creative e le istanze del movimento a cui possano partecipare volontari disponibili ad una collaborazione attiva, con il supporto della struttura Anpas e dei tecnici di riferimento;
• il Piano dell’Offerta Formativa;
• il Progetto di attuazione del POF.

10. Sono strumenti indispensabili di realizzazione della formazione Anpas: le metodologie didattiche (pedagogiche e andragogiche); le tecnologie della comunicazione e informazione che consentono la costituzione e gestione di network nazionali; l’archivio della formazione (con la produzione di materiali specifici di formazione formatori e kit didattici).

 

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Gruppo Formatori F2

Gruppo formatori nazionali F2

“Anpas nazionale, in accordo con i Comitati, nel 2017 ha realizzato una formazione specialistica coinvolgendo alcuni dei formatori nazionali, individuati dalla Cabina di Regia fra quelli presenti nell’albo nazionale. Un gruppo di formatori… al quadrato (F2) che possano svolgere la formazione formatori; approfondire le forme e le tecniche dei processi di facilitazione dei gruppi; supportare nello svolgimento dei corsi nazionali le attività dei docenti e degli esperti di settore.

Questo passaggio ha voluto perfezionare un’attività che, di fatto, molti formatori hanno già svolto in affiancamento ai corsi nazionali così da diventare una risorsa per i Comitati regionali e per i futuri corsi, progetti, attività che richiedono la presenza di “esperti di formazione e facilitazione” in contemporanea.”

Il ruolo dei formatori che hanno preso parte a questa avventura pluriennale è stato versatile al punto da definirsi ufficialmente, come accennato sopra, in un Corso per formatori e facilitatori nazionali (Gruppo formatori nazionali F2) che potranno seguire la formazione formatori degli altri volontari in modo coordinato, ma autonomo, diventando di fatto i docenti delle future aule dedicate alla formazione, specialmente sanitaria e di protezione civile, per la parte metodologico/didattica, affiancando dove possibile e necessario i docenti specialistici.

L’impegno di molti di loro ad affiancare in modo organizzato e “specialistico” lo staff formativo del nazionale ha preso avvio con la prima cascata formativa di protezione civile (2014); è proseguito nella seconda (2017); ed è stato intervallato da occasioni che, a partire dall’Open Space technology del 2013 per l’Assemblea nazionale precongressuale, li ha visti coinvolti nella facilitazione per la stesura del Codice etico (a partire dal 2016; il percorso è consultabile sul sito di Anpas nazionale); nella formazione ai presidenti che ne è seguita; nella fase sperimentale di uso del Questionario di autovalutazione; nei gruppi di lavoro della Conferenza di organizzazione (Genova 2016); nelle selezioni per la cascata formativa di protezione civile del 2017, oltre che nell’importante lavoro di formazione formatori promosso dal Comitato Anpas Toscana per i volontari impegnati in protezione civile, nell’emergenza urgenza sanitaria e nel servizio civile.

È di inizio 2018 la ripresa dei lavori del gruppo che, nei primi mesi, li vede impegnati:
• nel retraining sanitario del Comitato Anpas Toscana;
• nella Conferenza di organizzazione di Protezione civile Anpas Toscana;
• nella formazione metodologico-didattica di volontari sanitari di una associazione piemontese in collaborazione con il Comitato Piemonte;
• nel percorso pre-congressuale di Anpas Nazionale.

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Sociale e sanitario

sociale e sanitario “niuna specie di soccorso è ad esse ignota”

Ogni individuo ha il diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari, ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. Articolo 25 dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Anpas, grazie alle oltre 880 pubbliche assistenze presenti in 19 regioni, è la più grande associazione nazionale di volontariato laico per che si occupa di soccorso e servizi socio-sanitari.

formazioneAnpasCultura

Il settore sanitario, se si considera che in Italia oltre il 70% degli interventi in emergenza sono svolti dal volontariato, è l’ambito che impegna maggiormente i volontari Anpas, con il 90,8% delle pubbliche assistenze Anpas; percentuale che si riflette nel forte radicamento territoriale rappresentato da oltre 1000 punti di assistenza sparsi nell’intero territorio nazionale.

Volontari Anpas

La presenza di volontari adeguatamente formati permette di garantire una risposta veloce e immediata alle esigenze dei cittadini; da qui si riflette il ruolo strategico e basilare che la formazione, l’addestramento e la prevenzione giocano nel percorso di accrescimento continuo delle competenze dei Volontari e nel coinvolgimento dei giovani, fondamentali per il movimento Anpas. Naturalmente, accanto al settore dell’emergenza/urgenza, i volontari delle pubbliche assistenze Anpas sono impegnat nel trasporto di sangue e organi, nell’assistenza ospedaliera, nei servizi ambulatoriali e nella mobilità sul territorio (trasporto disabili, anziani, dializzati) che occupa il 92,2% delle associazioni Anpas.

 SoccorsoAnpasColognosorriso

 

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Organigramma

2022-2026 Direzione Nazionale Anpas

QUALIFICA NOMINATIVO  
Presidente Niccolò Mancini Mancini
Vicepresidente vicario Lamberto Cavallari Cavallari
Vicepresidente Vincenzo Favale Favale
Altri componenti la Direzione      Alessandro Benini Schermata 2022 12 05 alle 12.39.55
Lucia Coi Lucia Coi
Stefano Sala Stefano Sala
Serafino Montaldi Serafino Montaldi
Paolo Rebecchi Rebecchi
Manuela Fazzi Fazzi

 


2022-2026 Direzione Nazionale Anpas: deleghe e rappresentanza 

Assegnate alla Direzione nazionaledel 17 dicembre 2022 e illustrate al Consiglio nazionale del 13 gennaio 2023

NOME E CARICA DELEGA
Niccolò Mancini
Presidente
 Responsabile
Trattamento dati legge privacy (Decreto Legislativo 196/2003)
Sicurezza e Salute nei luoghi di Lavoro Decreto 81 (ex Legge 626)
Responsabile Nazionale Servizio Civile (per UNSC)

Lamberto Cavallari

Vicepresidente vicario

 
Vincenzo Favale
vicepresidente

 

DELEGHE COLLEGIALI DELLA PRESIDENZA

Rappresentanza del movimento

  • Politiche Europee e Rapporti con le reti internazionali

Servizio Civile

Politiche del Lavoro

  • CCNL (coordinatore Delegazione trattante con OOSS)

Progettazione

Bilancio economico e sociale

Revisione di Regolamenti e Statuti

Comunicazione

  • Organizzazione eventi
  • Immagine

Politiche Giovanili

Politiche Sanitarie e affidamento dei servizi

Sviluppo del Movimento

Economia sociale

  • Coordinamento e sviluppo Comitati Regionali e aree/regioni senza Comitati regionali
  • Riforma codice della strada
  • Politiche Anpas per i Centri di Servizio al Volontariato
  • Sviluppo progetto Scuola di pubblica assistenza

Gestione sedi e mezzi Anpas nazionale

ALTRI COMPONENTI DELLA DIREZIONE DELEGA
Alessandro Benini  Protezione civile (responsabile nazionale)

Lucia Coi

Formazione
Pari opportunità

Serafino Montaldi

Codice Etico Essere Anpas, Ammissioni/Esclusioni/affiliazioni e Monitoraggio

Paolo Rebecchi Responsabilità sociale d’impresa e fund raising
Stefano Sala Digitalizzazione e sviluppo informatico
Tesseramento Nazionale soci e volontari
Manuela Fazzi
(segretaria di Direzione)

Politiche per il Sociale

Ambiente e territorio

  • Strategia Rifiuti Zero

DELEGHE/INCARICHI

ESTERNI ALLA DIREZIONE

DELEGA
Luigi Negroni
Consigliere nazionale
 Adozioni Internazionali
Cooperazione internazionale
Maurizio Garotti
Consigliere nazionale
 Archivio – Archivio storico

 

 


 

2022-2026 Consiglio Nazionale Anpas


1 ACETO PINO SICILIA Nominato 
2 BENECH MARIO VALLE D’AOSTA Nominato 
3 BENINI ALESSANDRO TOSCANA Eletto

4

BIANCHI CHIARA                         

TOSCANA       

Eletta

5

BOCCONE DONATO                          

BASILICATA    

Nominato

6

BRIGGI PIERLUIGI                       

VENETO        

Nominato

7

CAPROLI MATTEO                         

MARCHE        

Nominato

8

CARPANA GIUSEPPE                       

EMILIA ROM    

Eletto

9

CATALANO GIOVANNI                       

CAMPANIA      

Eletto

10

CAVALLARI LAMBERTO                     

VENETO        

Eletto

11

CIARAPICA ALUNNI ANTONIO               

UMBRIA        

Nominato

12

COI LUCIA                              

SARDEGNA      

Eletta

13

CONTERIO GIANLUIGI                     

LOMBARDIA     

Eletto

14

FATO VITO                              

PUGLIA        

Nominato

15

FAVALE VINCENZO                        

PIEMONTE      

Eletto

16

FAZZI MANUELA                          

SICILIA       

Eletta

17

GAROTTI MAURIZIO                       

CALABRIA      

Nominato

18

LUMELLO MARCO                          

PIEMONTE      

Nominato

19

MANCINI NICCOLO’                       

TOSCANA       

Eletto

20

MARINO NOBERASCO GABRIELE              

LIGURIA       

Nominato

21

MARZOCCA RAFFAELLA                     

LOMBARDIA     

Nominata

22

MATI SIMONE                            

LAZIO         

Nominato

23

MENICONI GIOVANNI                      

TOSCANA       

Eletto

24

MONTALDI SERAFINO                       

ABRUZZO       

Eletto

25

MORTARA LUCIA                          

LIGURIA       

Eletta

26

NEGRONI LUIGI                          

PIEMONTE      

Eletto

27

POMPEI DOMENICO                        

ABRUZZO        

Nominato

28

QUAGLIA IRIS                           

EMILIA-ROM    

Eletta

29

RAGAZZO GIOVANNI                       

CAMPANIA      

Nominato

30

REBECCHI PAOLO                         

EMILIA ROMAGNA    

Nominato

31

REINSTALLER EVELIN                     

TRENTINO A    

Nominata

32

RICCI ELISA                            

TOSCANA       

Nominata

33

SALA STEFANO                           

LIGURIA       

Eletto

34

SANTUS BATTISTA                        

LOMBARDIA     

Eletto

35

SBAFFO ANDREA                          

MARCHE        

Eletto

36

SODDU LUCIO                            

SARDEGNA      

Nominato

 


 

2022-2026 Collegio Nazionale Probiviri Anpas

AMPOLLINI MAURIZIO                            

LOMBARDIA

COSTA DAVIDE

TOSCANA

DE BERARDINIS GIULIANO

ABRUZZO

FERRINI ERNESTO

TOSCANA        

PAESANTE ROBERTA

VENETO


 

2022-2026 Organo di controllo

MOISO MARIO PAOLO                            

PIEMONTE

Presidente

GIANGRANDE DANIELE

PUGLIA

Componente effettivo

GOBBI BRUNO

EMILIA ROMAGNA

Componente effettivo

GUARDUCCI ENRICO                          

TOSCANA        

Componente supplente

FERRI MASSIMO

ABRUZZO

Componente supplente

 


 

Ufficio Nazionale Anpas

 

Carlo Castellucci
Segreteraio generale. In Anpas dal 2021.
email: c.castellucci@anpas.org

 

Elena Bartolozzi
Segreteria generale, Amministrazione. In Anpas dal 2018.
email: e.bartolozzi@anpas.org

 

 

Chiara Bencini
Adozioni e Cooperazione Internazionale. In Anpas dal 2021.
email: c.bencini@anpas.org

 

Benedetta Brugagnoni
Protezione Civile, Archivio storico e Tesseramento. In Anpas dal 2006.
email: b.brugagnoni@anpas.org skype: anpas_benedetta

 

Melania Caccavo
Progettazione, Politiche europee, Cooperazione internazionale. In Anpas dal 2017
email: m.caccavo@anpas.org 

 

Andrea Cardoni
Comunicazione. In Anpas dal 2010.
email: a.cardoni@anpas.org skype: anpas_andrea

 

Vittoria Fortini
Progettazione. In Anpas dal 2021
email: v.fortini@anpas.org

 

Sergio Giusti
Protezione Civile, Servizio Civile e Comunicazione. In Anpas dal 1992.
email: s.giusti@anpas.org skype: anpas_sergio

 

Elia Massini
Servizio Civile. In Anpas dal 2020.
email: e.massini@anpas.org 

 

Francesca Nicosia
Amministrazione. In Anpas dal 2015.
email: f.nicosia@anpas.org skype: anpas_francesca

 

Marco Pucci
Tesseramento e Segreteria generale. In Anpas dal 2010.
email: m.pucci@anpas.org

 

Evelyn Regis
Segreteria generale. In Anpas dal 2020.
email: e.regis@anpas.org

 

Monica Rocchi
Adozioni e Cooperazione internazionale. In Anpas dal 1996.
email: m.rocchi@anpas.org skype: anpas-monica

 

Raissa Sangiorgi
Servizio civile, Formazione e Politiche giovanili. In Anpas dal 2015.
email: r.sangiorgi@anpas.org skype: anpas_raissa

 

Lavinia Sarri
Protezione Civile. In Anpas dal 2018.
email: l.sarri@anpas.org

 

Marco Spennati
Protezione Civile. In Anpas dal 2022.
email: m.spennati@anpas.org

 

Daniele Strazzaboschi
Amministrazione, Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. In Anpas dal 1999.
email: d.strazzaboschi@anpas.org skype: anpas_daniele

 

Enzo Susini
Servizio Civile e Amministrazione. In Anpas dal 2003.
email: e.susini@anpas.org skype: anpas_enzo

 

Anna Vogliazzo
Segreteria generale. In Anpas dal 1994.
email: a.vogliazzo@anpas.org

 

Mirco Zanaboni
Segreteria generale e Comunicazione. In Anpas dal 2004.
email: m.zanaboni@anpas.org skype: anpas_mirco

 

  

Consulenti

Maurizio Catalano
Bilancio sociale 

Giuseppina Catello
Psicologa (adozioni)

Paola Demonte
Assistente sociale (adozioni)

Nicola De Rosa
Consulente Sicurezza nei luoghi di lavoro

Gentiola Madhi
Progettazione 

Valerio Migliorini
Consulente legale 

Francesca Orrù
Psicologa (adozioni)

Studio Pelizzi Associati
Consulenti del lavoro

Maria Luisa Rossi
Psicologa (adozioni)

Angela Spinelli
Progettazione e Formazione

Ilaria Talanti
Psicologa (adozioni) 

Claudio Tamburini
Consulente legale

Debora Vietto 
Psicologa (adozioni) 

 

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