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DAEDOVE: l’app che mappa i defibrillatori in Italia

Si chiama DAEDOVE, gratuita, veloce, per Android e iOS ed è stata sviluppata dai volontari della pubblica assistenza Anpas Squadra Nautica di Salvamento di Verbania: permetterà di mappare i defibrillatori presenti in tutta Italia.

DAEDOVEUn’idea nata da un intervento fatto da un volontario della pubblica assistenza Anpas di Verbania all’uscita di un ristorante in occasione del quale è stato il primo a iniziare le prime tecniche di Rianimazione Cardio Polmonare (RCP): alla richiesta di dove fosse il defibrillatore più vicino,nessuno delle persone presenti sapeva fornire risposta. 

Ecco come è nata la necessità di DAEDOVE l’app gratuita, per Android e iOS sviluppata dai volontari della pubblica assistenza Squadra Nautica di Salvamento Anpas di Verbania per mappare i defibrillatori presenti sul territorio. In due mesi e circa 300 ore di lavoro è nata l’app DAEDOVE grazie al lavoro di Andrea Biotti (l’ideatore) e di Fabio Paracchini (sviluppatore).

DAEDOVE

“Fortunatamente in associazione abbiamo un programmatore informatico che è stato in grado di sviluppare l’app in economia, pertanto abbiamo potuto dare spazio all’idea a costo zero ma investendo sulla disponibilità dei nostri volontari” dice Dario Muzzarini, presidente della pubblica assistenza Anpas di Verbania. “L’ideatore della stessa pertanto ha passato diversi weekend a girare la provincia per mappare fisicamente i DAE presenti sul territorio”. Da qualche giorno però è stata rilasciata la versione 2.0 che è più stabile e permette l’inserimento dei DAE da parte degli utenti in possesso dell’app. Viene però fatta una verifica da parte degli sviluppatori per validare la reale presenza sul territorio: per questo sarà importante anche la validazione da parte delle altre pubbliche assistenze Anpas e degli altri enti di soccorso per la velocizzazione della verifica dei DAE sul territorio. Il prossimo obiettivo è di migliorare ulteriormente DAEDOVE con una versione multilingue e dei video tutorial.

L’importanza della defibrillazione. In Europa muoiono ogni giorno, per arresto cardiaco, l’equivalente dei passeggeri di due aerei jumbo, ogni anno 700mila persone. La Canon Business School ha stimato che in Germania il costo per il decesso per arresto cardiaco 4,3 miliardi di euro l’anno. Nove minuti è il tempo limite per portare soccorso e defibrillare qualcuno. Il defibrillatore semiautomatico (abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare. Tuttavia, questi dispositivi non sempre sono visibili e la maggior parte delle persone, ritenendo di non averne bisogno, difficilmente memorizza dove sono disposti: questo può rendere pertanto vana la presenza di numerosi DAE, in quanto perdere tempo per cercare il dispositivo nei dintorni di dove si verifica l’evento significa spesso vanificarne il successivo utilizzo.

Il DAE per lo sport. Importante è l’attività di formazione coinvolgendo gli enti presenti sul territorio, sia pubblici che privati. Inoltre il Decreto dell’11 gennaio 2016 del ministero della Salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 13 del 18/01/2016, ha prorogato di sei mesi (dal 4 febbraio al 4 agosto 2016) l’obbligo, per le società sportive dilettantistiche, di dotarsi di defibrillatori automatici, al fine di salvaguardare la salute dei cittadini praticanti un’attività sportiva non agonistica o amatoriale. Le pubbliche assistenze Anpas continueranno comunque nell’impegno costante di sensibilizzazione, rafforzando i percorsi formativi dei cittadini su tutto il territorio nazionale e in collaborazione con Uisp presso i centri sportivi.

In questi giorni di lancio sono stati già registrati quasi 300 defibrillatori con DAEDOVE che è stata scaricata non solo in Italia, ma anche in Francia, Stati Uniti, Svizzera, Vietnam e Australia. “DAEDOVE rappresenta anche motivo di orgoglio, per me presidente e per tutta l’associazione, perché è dimostrazione del fatto che due volontari, con una sola idea e tanta voglia di fare, possono mettere in moto qualcosa di grande e di utile per tutti” ha dichiarato Dario Muzzarini, presidente della pubblica assistenza Anpas di Verbania che conta circa 100 volontari e che sta registrando sempre più ingressi di ragazzi. Un servizio quello della pubblica assistenza di Verbania che fornisce un servizio di emergenza sanitaria mediante due idroambulanze.

DAE DOVE è disponibile gratuitamente per dispositivi Android e Apple sui relativi store, è inoltre possibile visualizzare maggiori informazioni sul sito dedicato: http://www.daedove.it/

La Squadra Nautica di Salvamento, pubblica assistenza Anpas è nata nel 1987. L’associazione ha rappresentato più volte l’Italia alle Esercitazioni Mondiali di Salvamento (dimostrative: Gaeta, Terracina, San Felice Circeo, San Benedetto del Tronto, Imperia ), Assistenze e Manifestazioni (Campionato Mondiale di nuoto del 1994), inoltre è stata ed è attivamente impegnata nel settore della Protezione Civile , intervenendo per esempio in occasione dei seguenti eventi calamitosi: alluvione del 1993, del 1996 e del 2000 in Piemonte (Nizza Monferrato, Verbano Cusio Ossola….); Terremoto del 1998 in Umbria e Marche (Belfiore di Foligno) ricevendo il riconoscimento del Dipartimento della Protezione Civile. La pubblica assistenza Anpas di Verbania garantisce un servizio di ambulanze ed imbarcazioni H24 ( convenzione 24 ore su 24 garantendo un equipaggio ambulanza o barca a seconda della chiamata ricevuta dalla Centrale Operativa 118 del Verbano Cusio Ossola), facendo parte del servizio Regionale di emergenza sanitaria, ed è convenzionata con la Asl 14 per i trasporti intraospedalieri di pazienti non in regime d’urgenza (anche con auto mediche).

Inoltre dalla fine dicembre 2006 è convenzionata sempre con la Asl 14 per il servizio di Centro Mobile di Rianimazione. Le assistenze sanitarie comprendono invece tutti gli altri servizi non urgenti, programmabili come i trasporti per le visite e i trattamenti nelle varie strutture sanitarie del territorio, i ricoveri ospedalieri e le dimissioni, i trasferimenti intraospedalieri, il trasporto urgente e non di sangue ed emoderivati, le assistenze sanitarie in occasione di eventi sportivi, manifestazioni, feste, le assistenze sanitarie sui laghi Maggiore, Orta, Mergozzo con Gommone

L’accordo Anpas UISP http://www.anpasnazionale.org/comunicati-stampa/1958-anpas-uisp-2015.html

 

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Tesseramento 2016: se dici Anpas… #16Anpas

Se dici Anpas dici assistenza pubblica, dici prevenzione e #iononrischio, dici novantamila persone che ogni giorno si impegnano per costruire una società solidale. Se dici Anpas dici tutela dei diritti in favore di persone con disabilità, dici tutela del territorio, dici cooperazione in favore dell’infanzia in Paesi poveri. Se dici Anpas dici l’impegno di giovani che creano nuove soluzioni per diffondere un’idea concreta di volontariato e di partecipazione.

Con la tessera Anpas 2016 sostieni le attività di oltre ottocentottanta pubbliche assistenze e ribadisci il tuo impegno per partecipare alla costruzione di una società più giusta e solidale. Se dici Anpas dici che quest’anno sei parte di una storia di persone che da oltre centodieci anni si impegnano con passione e competenza in oltre mille comuni d’ Italia. 

Tesseramento Anpas 2016

Il valore della tessera Anpas. Anche nel 2016 Anpas ha avviato la campagna di tesseramento associativo nazionale (come sancito dall’articolo 11 dello statuto nazionale). La tessera associativa Anpas nazionale contribuisce alla diffusone capillare e alla conoscenza dell’organizzazione, e soprattutto all’appartenenza all’associazione nazionale pubbliche assistenze.

Sin dalla fondazione nel 1904, punto di forza del movimento delle pubbliche assistenze sono sempre stati i volontari (oggi novantamila) e i cittadini soci (oggi gli oltre trecentomilamila) che hanno sottoscritto la tessera nazionale Anpas esprimendo così l’adesione ai valori di Anpas, e la volontà di partecipazione per essere coinvolti negli obiettivi di Anpas. 
Il tesseramento è una scelta fondamentale che permette ad Anpas di poter contare maggiormente ne confronti delle Istituzioni e della società civile.

Tutte le pubbliche assistenze Anpas

Inoltre dà diritto alle pubbliche assistenze Anpas di partecipare in maniera attiva alla vita associativa del movimento.

“Tutti sanno, almeno lo speriamo, che nelle pubbliche assistenze vivono giovani ed anziani volontari che dedicano le loro ore di riposo concesse dal lavoro, che altri sciupano in divertimenti ed in pericolosa apatia, a favore dei malati, degli infortunati dei colpiti dalla sventura. E giova anche ricordare che questa opera è continua e ininterrotta sia nelle ore diurne che in quelle notturne senza nulla chiedere e senza nulla manifestare, tanto sembra loro un dovere di assistenza sociale fra esseri che vivono sotto lo stesso cielo e soggetti tutti agli stessi capricci che può giocare il destino…. Le necessità delle pubbliche assistenze sono necessità di popolo” Intervento di Zanchi rappresentante dell’associazione fra le Società di P.A. della grande Genova al Congresso di Milano (pag.13 degli atti del Congresso) 1946

La tessera associativa Anpas viene consegnata a tutti gli aderenti all’associazione sia in qualità di soci sostenitori che di soci volontari. La tessera è una delle fonti di finanziamento per Anpas Nazionale (come previsto dallo statuto, art. 23b)
Ai soci volontari viene consegnato un tesserino di riconoscimento.

La tessera è fruita ed è conforme al Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81 sulle Norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Tesseramento Anpas 2016

Il tesseramento: storia di partecipazione e appartenenza dal 1892 

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Aifa: misure sicurezza su gas medicinali

produttori “non possono più riempire le bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze). Anpas: Volontari e pubbliche assistenze hanno bisogno di tempo per potersi adeguare alle disposizioni dell’Aifa in materia di bombole per l’ossigeno.

28 ottobre 2015 – Anpas ricorda che il 31 dicembre 2015 entreranno in vigore le nuove disposizioni sull’utilizzo di contenitori e valvole per i gas medicinali, a seguito del comunicato dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) del 3 aprile 2015.

Tra le novità introdotte l’impossibilità per i produttori di gas medicinali di “riempire le bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze)” e il conseguente obbligo di utilizzare esclusivamente bombole di loro proprietà. Di conseguenza cadrà direttamente sui produttori (e non più sulle nostre associazioni) la responsabilità di verificare la sicurezza e la conformità degli impianti.

A seguito delle proteste di Anpas e di altre organizzazioni rispetto ai tempi applicazione delle nuove disposizioni (molte associazioni sono state costrette a cedere i propri impianti a un produttore autorizzato e/o titolare AIC), l’AIFA haconcesso una proroga al 31 dicembre 2015, termine entro il quale le associazioni dovranno adeguarsi.

 

AIFA su contenitori e valvole gas medicinali

 

IL COMUNICATO AIFA

Le confezioni di gas medicinali costituite dalle bombole e dai contenitori criogenici e dai relativi sistemi di chiusura (valvole di intercettazione o riduttrici), devono essere messe in commercio in condizioni tali da garantire la qualità del gas medicinale contenuto, nonché la sicurezza dei pazienti e degli operatori (personale addetto alla produzione e alla distribuzione, personale medico-infermieristico).

Il titolare AIC assume di fatto la responsabilità dell’immissione in commercio del gas medicinale, confezionato in bombole o in contenitori criogenici, che devono essere di proprietà dello stesso titolare di AIC.

Pertanto, al fine di assicurare la qualità e la piena conformità del gas medicinale immesso sul mercato, i produttori non possono più riempire bombole di proprietà di terzi (farmacie, ospedali, autoambulanze, ecc.) su richiesta di questi ultimi, ma devono utilizzare esclusivamente bombole proprie o appartenenti al Titolare AIC, in accordo alle confezioni autorizzate al rilascio dell’AIC.

Eventuali bombole già di proprietà di terzi potranno essere cedute ad un produttore autorizzato e/o titolare di AIC che, qualora ne verifichi la conformità alla normativa vigente, potrà utilizzarle dopo adeguata pulizia, sanificazione e riqualificazione secondo quanto previsto dall’allegato 6 delle GMP. Al fine di verificare se una bombola di proprietà di terzi possa essere riutilizzata dopo opportuna riqualificazione, il produttore deve effettuare almeno le attività di seguito indicate:

verifica della scadenza del collaudo delle bombole (è necessario acquisire i certificati previsti per legge rilasciati dal fabbricante o dal collaudatore) e dell’idoneità della colorazione;
verifica dell’assenza di ammaccature e bruciature sul corpo bombola;
verifica della corretta idoneità dell’etichettatura ADR / CE;
verifica della presenza del dischetto “per uso medico” con punzonatura contenente la partiva IVA del proprietario;
nel caso in cui le bombole siano dotate di valvole riduttrici, queste devono essere marcate CE (secondo la Direttiva 93/42/CE – Dispositivi Medici) e deve essere verificato che le stesse non siano scadute (la “durata di vita” è definita dal fabbricante del dispositivo medico);
verifica della presenza della marcatura TPED (secondo la Direttiva 99/36/CE) sulle valvole di intercettazione montate su bombole collaudate secondo la stessa Direttiva (il simbolo utilizzato per la marcatura TPED è una “P greca”);
nel caso di bombole con valvole di intercettazione non residuale e prive di pressione residua, deve essere prevista un’ispezione interna per controllare la presenza di liquidi e lo stato di conservazione delle pareti interne. A tal fine si ricorda che l’Allegato 6 delle Norme di Buona Fabbricazione (GMP) consiglia di utilizzare valvole a pressione residuale, di cui le bombole di proprietà di terzi non sono normalmente dotate;
controllo della filettatura delle valvola (stato e corrispondenza con il gas contenuto).
Inoltre, si ricorda che prima del rilascio sul commercio delle bombole riempite, deve essere eseguita un’accurata verifica della rispondenza delle caratteristiche della confezione con quanto riportato nel dossier e nelle determinazioni di AIC (capacità, pressione, materiale della bombola, tipo di valvola, ecc.).

Si sottolinea l’importanza dell’esecuzione dei collaudi e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei contenitori e delle valvole riduttrici integrate montate sulle bombole e sui contenitori criogenici destinati a contenere gas medicinali, in quanto valvole non funzionanti o con flusso non conforme a quanto previsto possono pregiudicare il profilo di qualità, sicurezza ed efficacia del gas medicinale.

La verifica della correttezza del flusso deve essere effettuata con flussimetri adeguatamente tarati. Al riguardo si evidenzia che le valvole riduttrici sono dispositivi medici CE che devono essere conformi alla Norma UNI EN ISO 10524-3 “Pressure regulators for use with medical gases”. La precitata norma definisce le specifiche tecniche/costruttive e l’accuratezza che i flussimetri presenti sulle valvole devono rispettare. L’accuratezza deve essere verificata mediante i metodi previsti dalla norma suddetta e con le frequenze stabilite nel piano di manutenzione del costruttore della valvola. Il rispetto del piano di manutenzione e delle istruzioni di riempimento fornite dai costruttori delle valvole è fondamentale per garantire la qualità, sicurezza ed efficacia del gas medicinale.

A tal proposito si richiama l’Allegato 6 delle GMP che stabilisce:

Le bombole, i contenitori criogenici mobili e le valvole devono essere controllate prima della messa in servizio e devono essere sottoposte ad adeguata manutenzione. Laddove si utilizzano dispositivi medici marcati CE la manutenzione deve essere conforme alle istruzioni di manutenzione fornite dal fabbricante (cfr Allegato 6 p. 25);
La manutenzione e le operazioni di riparazione delle bombole, dei contenitori criogenici mobili e delle valvole sono sotto la responsabilità del fabbricante del prodotto medicinale.
Se le stesse operazioni vengono affidate a terzi questi devono essere qualificati e i contratti devono includere tutte le attività tecniche appaltate. I terzi devono essere sottoposti ad audit in modo da assicurare che vengano mantenuti i requisiti necessari (cfr Allegato 6 p. 28);
Prima del riempimento è necessario procedere ai seguenti controlli:
verifica della data di collaudo della valvola (nel caso di valvole che devono essere periodicamente verificate);
… (cfr Allegato 6 p. 30 (a-f).
La non conformità alle disposizioni previste dalle GMP e/o un utilizzo difforme da quello previsto dalla Scheda Tecnica del costruttore della valvola è considerata deviazione Maggiore o Critica dalle GMP, a seconda della gravità, e conseguentemente potrà dar luogo ad azioni restrittive nei confronti del produttore (ad esempio sospensione dell’autorizzazione alla produzione ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 219/2006), ad eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi sul prodotto già immesso sul commercio (art. 142 del D.Lgs. 219/2006), laddove si evidenzino rischi per la salute pubblica, e, se del caso, sanzioni amministrative e/o penali.

 

Il comunicato AIFA.pdf

Il chiarimento alla comunicazione 

Il sito AIFA

 

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Bologna, 10 ottobre: Tolleranza nell’Islam e coesistenza tra religioni

Bologna, 10 ottobre – Anpas al convegno: Tolleranza nell’Islam e coesistenza tra religioni

Il ramadam al Campo Costa

 

Sabato, 10 ottobre / Saturday, October 10, 2015

10.00 -11.00: Saluto delle Autorità / Welcoming addresses introducono / introduce

Wahid El Fihri (Ass. per la Fondazione Islamica Italiana)

Ahmad Addous (Università di Bologna)

– Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna

– Ennio Mario Sodano, Prefetto di Bologna

– Marina Nelli, Direzione Centrale degli Affari dei Culti del Ministero dell’Interno

– Silvia Giannini, Vicesindaco di Bologna

– Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genius Bononiae

– Claudio Broglia, Senato della Repubblica

– Khalid Chaouki, Camera dei Deputati

– Anna Laura Trombetti, Direttore del CISDI (Università di Bologna)

– Andrea Iori, Consigliere Nazionale Anpas

– S.E. Rayed Khaled a. Krimly, Ambasciatore del Regno dell’Arabia Saudita in Italia

Intervento inaugurale / Inaugural speech: H.E. Salih ibn `Abdul

`Aziz ibn Muhammad Al Al-Shaykh, Minister of Islamic Affairs del Regno dell’Arabia Saudita

 

 

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I gadget Anpas

I GADGET Anpas Il buono d’ordine

Una borraccia in alluminio riciclato, le stringhe, sacche ecologiche e e parole magnetiche del soccorso, un pin ecologico. Nuovi gadget per continuare a raccontare le storie dei volontari delle pubbliche assistenze. 

I gadget Anpas
Unite voi i punti: “La strada di un diritto si unisce insieme, punto per punto” è il tema scelto per le borse, in carta riciclata o panno ecologico.


Le parole magnetiche del soccorso
Le parole magnetiche del soccorso. Il soccorso attrae e resta attaccato. Anpas ha creato una confezione di cinquanta parole magnetiche che riguardano il soccorso e il volontariato per giocare e magari imparare le procedure dei principali interventi di soccorso. Due possibili giochi?
1. Attacca e stacca le parole magnetiche fino a imparare la sequenza corretta (ad esempio) di un blsd, su un qualunque supporto metallico, ad esempio il frigorifero o direttamente sulla confezione.
2. Rilassati, svuota la mente e lascia che la tua creatività componga liberamente una frase con le parole del soccorso. Invia il tuo componimento a Anpas Informa o su instagram @anpas e verrà pubblicato sul sito www.anpas.org. Non sei soddisfatto? Stacca le parole e ricomincia. Le possibilità sono infinite!
Le parole magnetiche sono una creazione Anpas in collaborazione con Tic Edizioni.


#buonastrada: le stringhe sono augurio da indossare 

Le stringhe Anpas #buonastrada


La borraccia in alluminio e il pin ecologico: due gadget realizzati con materiali riciclati e sostenibili.

Il pin ecologico

Aderendo alla strategia rifiuti Zero, obiettivo di Anpas è quello di sostenere prodotti riciclabili per sostenere lo sviluppo di una tecnologia di riciclaggio avanzata la quale, a sua volta, sosterrà con successo il nostro pianeta per molti anni a venire.

Borraccia in alluminio riciclato

 Il buono d’ordine

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Defibrillatori e droni: presentato il progetto Deficopter (drone + defibrillatore)

Bolzano, Forum Samaritan International – “Tutto è iniziato con un arresto cardiaco di mio padre e la difficoltà di trovare qualcuno che gli portasse soccorso”. Così inzia a raccontare Friedrich Nölle, geologo responsabile del progetto Deficopters e presidente dell’organizzazione tedesca Definetz, nel corso della sua presentazione al Forum di Samaritan International che si sta tenendo a Bolzano in questi giorni (28-29 agosto) e che sta coinvolgendo le principali organizzazioni e associazioni di volontariato europee che si occupano di soccorso, tra cui Anpas”.

La dimostrazione e la video – intervista a Friedrich Nölle.

 

 

I dati. Per arresto cardiaco muoiono in Europa ogni giorno l’equivalente di 2 aerei jumbo, ogni anno 700mila persone. La Canon Business School ha stimar che in Germania il costo per il decesso per arresto cardiaco 4,3 miliardi di euro l’anno. “Nove minuti è il tempo limite che abbiamo a disposizione per portare soccorso e defibrillare qualcuno”, dice Nölle. “Evitare queste morti il più delle volte è una questione di tempo e il più delle volte accade perché la persona è in zone periferiche o troppo trafficate. In Europa da anni si stanno cercando di stabilire criteri scientifici per la localizzazione dei defibrillatori con urbanisti, psicologi, medici, rianimatori e soccorritori”. Una delle possibili soluzioni è portare un defibrillatore automatico attraverso un drone. Entro 4 minuti un drone può atterrare ed entro un minuto può essere utilizzato da parte di un soccorritore laico. Il tempo del volo di un drone è molto più veloce di un qualsiasi trasporto con ambulanza o macchina. “Abbiamo coinvolto colleghi svedesi di Stoccolma che ci hanno dato dati reali per capire con quali tempi rispondere all’arresto cardiaco e abbiamo avuto conferme: ogni volo può ricoprire una distanza massima di 10 km e un tempo di volo massimo di 30 minuti. Il drone è gestito da una centrale operativa propria”. 

Forum Sami

 

 

In questo momento è ancora in una fase sperimentale e ci sono problemi soprattutto dal punto di vista della normativa aerea a livello europeo. “Abbiamo trovato investitori e nei prossimi tre anni lavoreremo per migliorare l’efficienza del nostro progetto” dichiara Nölle. “Molte sono le organizzazioni europee che ci stanno supportando e ci stanno seguendo nel prosieguo di questo progetto”

Flashmob #heroeswithoutsuperpowers 

 

IfirstAid: l’app di primo soccorso della Croce Bianca

 

 


Forum Samaritan International  Bolzano 28-29 agosto

Nel corso delle due giornate anche la presentazione della campagna Io non rischio.

50 anni fa, esattamente il il 10 agosto 1965, nasceva a Bolzano, per volere di 8 uomini, la Croce Bianca – Weisses Kreuz. Questa importante ricorrenza si festeggerà domani venerdì 28 e sabato 29 agosto, in concomitanza con il “Samaritan international Forum 2015”,  due giornate di studio e seminari sul servizio di soccorso e la protezione civile organizzate dal network europeo delle ONG di soccorso “Samaritan International” e dalla stessa Croce Bianca. 

I lavori del Samaritan Forum si svolgeranno presso l’Accademia Europea EURAC di Bolzano. Alle relazioni si alterneranno workshop ed esercitazioni pratiche, verranno illustrate nuove tendenze, sviluppi e metodi mirati a una sempre maggiore formazione professionale. Saranno presentati, fra le altre cose, quadricotteri di soccorso, in grado di portare defibrillatori in luoghi lontani e poco accessibili,  si parlerà della formazione per i soccorritori e per i First Responder sulla nuova generazione di manichini simulatori computerizzati. Il forum inoltre darà la possibilità di conoscere persone di altre organizzazioni e paesi, di scambiarsi opinioni ed allacciare contatti. 

La sera del 29 agosto sarà dedicata al  festeggiamento dell’importate traguardo dei 50 anni di attività: la festa sarà  aperta dai saluti del Presidente della Giunta Arno Kompatscher, dell’assessore Martha Stocker, della presidente della Croce Bianca Barbara Siri e del Direttore Ivo Bonamico. Saranno consegnati anche i premi ai vincitori dell’Award internazionale “SAMARITAN’s B.E.S.T.”. Tra i candidati c’è anche la Croce Bianca con un proprio progetto. Alla festa presenzieranno dieci rappresentanti di ogni sezione nonché ospiti d’onore, amici e benefattori.

Samaritan international Forum“  che si svolgerà venerdì e sabato 29 agosto all’EURAC di Bolzano, alla festa per il 50esimo giubileo della Croce Bianca.

Il programma del forum con referenti di fama internazionale sul soccorso e la protezione civile è allegato.

Sabato sera siete invitati all’inaugurazione della festa per il 50esimo giubileo della Croce Bianca con inizio alle ore 18:30 nella sede della Croce Bianca a Bolzano, via Lorenz Böhler 3 –

saluti del Presidente della Giunta Arno Kompatscher, l‘Assessora Martha Stocker, la Presidente della CB Barbara Siri ed il Direttore Ivo Bonamico.

Nove milioni di km nel 2014, 488 trasporti al giorno, 2800 volontari: i numeri della Croce Bianca di Bolzano 

L’assemblea annuale dell’associazione provinciale di soccorso, riunitasi a Bolzano venerdì 5 giugno, si è svolta sotto la stella del suo cinquantesimo anniversario. L’expresidente Georg Rammlmair, la neo presidente Barbara Siri (già in Direzione Nazionale Anpas), alla presenza dell’assessore alla sanità Martha Stocker, ah presentato il resoconto dell’anno 2014:

– 55.670 soci annuali sostengono oggi l’associazione e 2.800 volontari

– 1.685.000 ore di lavoro, il 58 per cento delle quali sono state svolte da volontari.

– 178.184 i trasporti e i soccorsi prestati; 211.898 pazienti hanno potuto giungere sicuri alla loro meta. Per svolgere questi servizi i veicoli della Croce Bianca hanno percorso complessivamente 8.869.833 km (una media di 488 trasporti e 24.300 km al giorno)

– Il lavoro dei gruppi giovanili della Croce Bianca è, già da diversi anni, un gran successo. In quasi tutte le sezioni della CB sono attivi circa 1.000 ragazzi.

 


Le foto 

 


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Anpas 2020: i risultati della ricerca

Anpas 2020Per circa sei mesi, da giugno a dicembre 2015, Paola Tola e Ilaria Lucaroni (ricercatrici SocialHub Coop.), hanno intervistato presidenti e consiglieri di 20 pubbliche assistenze sparse su tutto il territorio nazionale, chiudendo il lavoro con un focus group con i presidenti regionali che si è svolto a Firenze lo scorso dicembre. 

 

 

L’attività di ricerca aveva come obiettivi specifici: 

  • descrivere e analizzare percezioni, tendenze e dinamiche presenti nel movimento, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e all’identità percepita dai dirigenti

  • metterle a confronto con le dimensioni rilevabili all’interno della riforma del Terzo Settore.

Nelle interviste sono state indagate tre dimensioni fondamentali: organizzativa, economica e politica. Quali sono i risultati?

Rispetto alla dimensione organizzativa, è emersa una eterogeneità come dato di sfondo, che si riverbera in scelte strategiche differenti per quanto riguarda ad esempio le
politiche di tesseramento, le forme con cui vengono gestite le attività commerciali (laddove esistono), i rapporti con la pubblica amministrazione. Questa eterogeneità da una parte rappresenta certamente un punto di forza se vista come valorizzazione delle differenze e delle autonomie associative, ma potrebbe rappresentare un pericolo per il mantenimento di una identità unitaria e riconosciuta nel movimento.

Un altro punto emerso riguarda le dinamiche di partecipazione: i luoghi classici come le assemblee sembrano funzionare poco, ma si fa fatica a inventarne di nuovi, che consentano anche alle generazioni più giovani di divenire realmente protagoniste. Dalle interviste è emerso inoltre in alcuni contesti una certa difficoltà nel mantenere legami con i territori che vadano oltre lo svolgersi del servizio di trasporto/emergenza: quello della progettazione sociale e dell’analisi dei bisogni del territorio rimane un ambito ancora tutto da esplorare.
Rispetto alla dimensione economica il dato rilevante riguarda la composizione delle entrate delle associazioni intervistate: le convenzioni per i trasporti ordinari/emergenza rimangono ad oggi la voce determinante, ne consegue una scarsa propensione alla differenziazione delle entrate attraverso strategie di fundraising differenti (ad esempio progettazione sociale e europea, promozione territoriale).

le pubbliche assistenze

Si sono rivelate molto interessati le narrazioni di quelle associazioni che hanno generato altri soggetti imprenditoriali per riuscire a gestire attività commerciali come ad esempio onoranze funebri o diagnostica. Da questo punto di vista diviene interessante riflettere sui legami che permangono fra l’associazione e le gemmature esterne: come si fa a garantire che il soggetto esterno mantenga inalterati i principi e i valori che guidano l’associazione madre? Economia sociale e volontariato possono coesistere? La scelta concreta di realizzare altre forme imprenditoriali ha nei fatti per alcune Pubbliche superato l’idea di permanere esclusivamente nell’alveo del volontariato “puro” per sposare l’idea di una impresa sociale che riproponga nell’attuazione dei servizi i valori fondanti dell’essere Anpas.
Infine l’ultima dimensione esaminata, quella politica, presenta dei risultati interessanti per tutto il movimento.
Per il momento le associazioni intervistate che hanno dedicato momenti di approfondimento rispetto alle istanze della riforma sono poche. I vincoli e le opportunità legati alla riforma tendono a essere in parte legati al tema dell’identità: le associazioni considerano determinante il mantenimento dei tratti distintivi e dei valori del volontariato. Le aspettative più grosse riguardano però la necessità di un maggiore controllo in un sistema di servizi sanitari che assume sempre più le caratteristiche di un mercato aperto, dove la concorrenza è rappresentata da soggetti facenti parte in maniera formale del terzo settore ma che nei fatti agiscono ai confini della legalità per cercare di “accalappiare” servizi (le cosiddette “false onlus”).

Montecitorio Anpas

Parallelamente a questo si spera in una riforma che riesca, attraverso una fiscalità di favore e delle definizioni più precise delle attività a dare maggiore chiarezza dal punto di vista normativo e fiscale. Il focus group svolto alla fine delle interviste con alcuni presidenti dei Comitati Regionali ha avvalorato quanto rilevato sui territori, aggiungendo alcune riflessioni più approfondite: bisogna proseguire con forza il percorso del codice etico che serve per chiarire proprio i caratteri importanti ai fini dell’identità a livello locale e regionale; c’è la necessità di confrontarsi in merito alla riforma anche per marcare la nostra vocazione a essere un movimento che nasce “dal basso” ma che può e deve contare molto nei tavoli decisionali a livello nazionale.
In conclusione, alla fine di questo lungo viaggio, molti sono ancora gli interrogativi rispetto alla riforma e al futuro del movimento: occorre inquadrare la legge nascente all’interno di una cornice più ampia dettata dal cambiamento dei sistemi di welfare per come li conosciamo. In questo contesto, il testo di legge non entra nel merito dei percorsi di innovazione sociale o di costruzione di progettualità sui territori: la spinta al cambiamento può arrivare quindi solo dall’interno del movimento stesso. Le pubbliche assistenze Anpas possono trovare nella riforma una nuova occasione di apprendimento e riflessione rispetto al senso complessivo dell’organizzazione.

È importante allora cogliere i segnali che ci sono arrivati attraverso le narrazioni dei territori e trasformarli in possibili sentieri da percorrere:

  • un maggiore investimento sui modelli partecipativi 
  • la ricostruzione del tessuto del territorio fatto di bisogni complessi e reti di relazioni
  • il supporto rispetto ad un’economia che sta cambiando e si sta evolvendo, e di conseguenza la riflessione su quali forme di economia sociale siano più coerenti con l’identità di Anpas
  • un percorso di condivisione interna che riesca a immaginare il movimento non nell’immediato, ma fra 5-10 anni, dipingendone le caratteristiche irrinunciabili e gli obiettivi condivisi rispetto ai servizi, ai territori, ai volontari.

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La posizione di Anpas sul DDL passato alla Camera (18 aprile 2015 – Consiglio Nazionale) – pdf

LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI

DOCUMENTI LEGISLATIVI

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

Anpas 2020: i risultati della ricerca Leggi tutto »

Anpas 2020: al via l’attività di ricerca

2020: al via l’attività di ricerca

Anpas 2020 nasce come un progetto quadro a servizio delle pubbliche assistenze con lo scopo di traghettare il movimento attraverso i cambiamenti futuri derivanti in parte dai mutamenti sociali e in parte dalla Riforma del Terzo Settore

Appare indispensabile quindi, per coloro che hanno il compito di guidare il movimento delle pubbliche assistenze, porsi il problema della gestione di tutta questa complessità. Da ciò quindi la scelta di prevedere – nell’ambito del progetto – una attività specifica di ricerca. L’obiettivo generale non è quello di rappresentare l’universo delle Pubbliche Assistenza ma piuttosto quello di descrivere ed analizzare percezioni e tendenze presenti nel Movimento, con particolare riferimento ai modelli organizzativi e all’identità percepita dai dirigenti, mettendole a confronto con alcuni aspetti della Riforma.

La ricerca – affidata dalla Direzione alla Cooperativa SocialHub – si articolerà in 18 interviste in profondità, un focus group ed una restituzione partecipata del lavoro che sarà fatta in occasione del Consiglio nazionale Anpas del 21 novembre 2015

Dopo una prima fase di analisi e ricostruzione dello scenario, nel quale sono stati considerati i dati disponibili di Anpas, in particolare quelli relativi al bilancio, le convenzioni per il 118 o servizi diversi, la scelta di gemmare strutture di servizio per la gestione di attività complesse, il Tavolo di Lavoro di Anpas 2020, sentiti i Presidenti Regionali, ha selezionato le 18 Pubbliche Assistenze che saranno analizzate. Nell’ultima settimana di luglio sono cominciate quindi le prime interviste i cui risultati saranno elaborati con un software specifico per la ricerca qualitativa  che consentirà di analizzare i nodi concettuali e l’attribuzione di significati da parte degli intervistati.

Il “report finale” della ricerca – che chiuderà il lavoro – sarà costituito dai risultati dell’analisi documentale con la ricostruzione dello scenario attuale delle pubbliche assistenze nel contesto della Riforma e dai risultati delle interviste in profondità. Dovrà essere un prodotto con un taglio divulgativo, da condividere con la base del movimento, uno strumento per contribuire al dibattito ed utile a realizzare un’altra azione prevista dal progetto Anpas 2020: la proposta di modelli organizzativi da offrire alla riflessione e alla scelta delle pubbliche assistenze. Un modo quindi per realizzare l’obiettivo più generale di: “essere protagonisti nel futuro, tra tradizione ed innovazione” 

 

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LA POSIZIONE DI Anpas SUL DDL (28/30 novembre 2015 – Congresso nazionale)

IL CONTRIBUTO DI Anpas E CRI ALLARIFORMA


AGGIORNAMENTI


DOCUMENTI LEGISLATIVI

DOCUMENTI Anpas e PUBBLICHE ASSISTENZE

CONTRIBUTI ESTERNI

Anpas 2020

Cronologia ed azioni svolte da Anpas nazionale prima della definizione del progetto Anpas 2020

 

Prima della presentazione delle Linee Guida

Inserimento Riforma del Terzo Settore nel Documento FERMI TUTTI (condiviso con Confederazione delle Misericordie D’Italia) – Roma, 3 aprile

13 maggio 2014 Pubblicazione linee guida del governo per la riforma del terzo settore

 

Dopo la presentazione Linee Guida

Pontassieve, 17/18 maggio 2015

ASSEMBLEA NAZIONALE PRECONGRESSUALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE LINEE GUIDA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

RACCOLTA DI CONTRIBUTI DA COMITATI REGIONALI E CONSIGLIO NAZIONALE

DEFINIZIONE POSIZIONE DI Anpas SU LINEE GUIDA e successiva condivisione del documento con la CROCE ROSSA ITALIANA

CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DEI DOCUMENTI DEL FORUM DEL TERZO SETTORE E DELLA CNESC

 

22 agosto 2014 Presentazione da parte del Governo del disegno di legge di Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e per la disciplina del servizio civile universale (C 2791) (Commissione Affari Sociali della Camera)

Dibattito parlamentare (Commissione Affari Sociali)

Relazione con i Parlamentari

Contributo alla Definizione dei Documenti del Forum del Terzo Settore (attraverso la partecipazione al

Coordinamento e alla Consulta del Volontariato) e della CNESC

Partecipazione al gruppo di lavoro di Anpas Toscana di approfondimento sulla Riforma (insediamento 19 dicembre 2014)

Fiesole, 13/14 settembre 2014

Approfondimento sul DDL alla Conferenza dei Presidenti Regionali e della Direzione nazionale

Firenze, 18 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL al Consiglio nazionale

Firenze, 22 ottobre 2014

Approfondimento sul DDL per i dipendenti della Segreteria nazionale e del Comitato Regionale Anpas Toscana

10 novembre 2014 Audizione del Forum del Terzo Settore e della CNESC alla Commissione Affari Sociali della Camera

Roma, 28/30 novembre 2014 CONGRESSO NAZIONALE

DIFFUSIONE E DISTRIBUZIONE DDL e normativa in essere su IIMPRESA SOCIALE con aggiornamento posizione di Anpas

Organizzazione di un GRUPPO DI LAVORO “DDL di Riforma del Terzo Settore: il contributo di Anpas nella realizzazione dei decreti delegati con Gianfranco Marocchi, Idee in Rete e Massimo Novarino, Forum del Terzo Settore. L’istant report del gruppo inserito nel documento finale del Congresso.

 

22 dicembre 2014 Presentazione di una proposta di legge di modifica della Legge del Volontariato (n. 2791) da parte di Capone, Patriarca, Amato, Carnevali, D’Incecco, Grassi, Mariano, Sbrollini

18 marzo 2015 Conclusione dell’esame degli emendamenti della Commissione Affari Sociali ed approvazione del testo (trasmesso alle Commissioni Bilancio e Tesoro e Affari Costituzionali della Camera – per un parere – e successivamente portato al voto dell’Aula).

 

 

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Progetto Colors: le attività ad agosto

2 agosto 2015. Le due pubbliche assistenze coinvolte (Misericordia&Olmo di Sarzana e P.A. Casentino di Rassina) entrano nel vivo delle loro attività: la ricerca di nuovi volontari, giovani e di origine straniera, da accogliere ed integrare nella propria associazione a partire da un corso di formazione. 

Il progetto, finanziato dal Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il volontariato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ex legge 266/1991), si è avviato con la formazione- formatori dei volontari svolta a giugno a Sarzana e oggi vede il loro impegno in prima persona per organizzare tutte le attività previste a seguire che ruotano intorno alla formazione, accoglienza e integrazione.

Il programma di Sarzana avrà inizio il 29 agosto e proseguirà con 6 appuntamenti locali; Rassina, invece, avvierà le attività il 5 settembre per un totale di 8 incontri.

 

Progetto Colors

La grande sfida è incontrare giovani, di cui alcuni di origine straniera, che riconoscano in questo progetto un’opportunità di socializzazione, integrazione e apprendimento, di contribuire al benessere e alla crescita di una comunità e di prender parte alla realizzazione del grande ideale della solidarietà che muove le pubbliche assistenze e il progetto stesso.

A sostegno dei lavori è stata elaborata una prima versione del kit di formazione per l’accoglienza e l’integrazione e, sulla base della ricerca iniziale svolta sulle buone prassi esistenti, è stato dettagliato un possibile programma interculturale da seguire per accrescere e potenziare questo aspetto nelle pubbliche che ne sentano l’esigenza.

Per i dettagli dei calendari definitivi, le informazioni su come partecipare o collaborare alla ricerca dei giovani volontari, e per aiutare a diffondere la notizia dell’avvio attività si possono contattare le due pubbliche coinvolte nel progetto:

Misericordia e Olmo – Sarzana. Referente: Luciana Castagna castagna40@gmail.com 

pubblica assistenza Casentino – Rassina. Referente: Deborah Giunti

rassina@pubblicaassistenzacasentino.it

Colors Anpas

Il progetto Colors – Tutti i colori del soccorso è un progetto finanziato dal Fondo dell’Osservatorio Nazionale per il Volontariato – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ex lege 266-1991) che vede coinvolte, oltre ad Anpas Nazionale, le pubbliche assistenze di Sarzana e Rassina.

 

Il progetto è lo sviluppo di una delle idee per cambiare il mondo, presentate al XIII Meeting Anpas, svoltosi a Bari nel 2012 

Parma – Pikine: la storia di Medoun, volontario (2010)

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