Tagli alla sanità: la mozione del consiglio nazionale Anpas
Il Consiglio nazionale Anpas, riunitosi a Bari sabato 29 settembre, ha preso atto della difficile situazione dei rapporti tra Volontariato, Istituzioni e Pubblica Amministrazione in merito all’organizzazione dell’emergenza sanitaria e del trasporto socio sanitario in molte Regioni. In una situazione di pesante crisi economica e di forte contenimento delle spesa pubblica, i cittadini hanno visto ridurre pesantemente i servizi alla persona che sono quelli che contribuiscono alla tutela dei diritti civili e sociali, costituzionalmente riconosciuti. Il Volontariato, per la sua funzione di sussidiarietà e per il suo radicamento territoriale, svolge un ruolo centrale per la nostra Democrazia, non solo perché garantisce importanti servizi ai cittadini ma perché contribuisce alla coesione sociale delle comunità.
Il Consiglio nazionale esprime la propria solidarietà e vicinanza ai Comitati Regionali ed alle pubbliche assistenze che attualmente stanno vivendo un momento di enorme difficoltà con ripercussioni molto gravi sui cittadini e sulle comunità.
In particolare in questo momento:
Le pubbliche assistenze del Piemonte hanno promosso una manifestazione, che si terrà mercoledì 3 ottobre, per contestare le scelte della Regione Piemonte che da mesi non fornisce risposte alle richieste di incontro inviate, non ha coinvolto il volontariato sanitario quale attore primario del sistema nella discussione sulle svariate ipotesi di revisione del sistema di Emergenza Urgenza 118 e degli altri servizi di nostracompetenza. Ha inoltre ritardato i tempi di pagamento dei rimborsi spese.
Le pubbliche assistenze delle Marche, a seguito della mancata applicazione delle norme approvate dalla Regione, della parziale emanazione dei regolamenti attuativi della legge esistente, del mancato rimborso dei costi effettivamente sostenuti dalle associazioni per lo svolgimento del servizio saranno costrette a fermare i propri mezzi in tutta la regione se, entro il 30 novembre prossimo, non verranno definite le modalità dei rimborsi spettanti alle associazioni di Volontariato.
Nelle regioni Abruzzo, Calabria, Lazio ed Umbria manca la definizione di una legge che chiarisca i rapporti tra Pubblica Amministrazione ed associazioni di Volontariato, per l’organizzazione del trasporto sanitario.
Il servizio di emergenza ed urgenza nel nostro paese è garantito, per circa il 70% da associazioni di Volontariato. Il coinvolgimento diretto di cittadini attivi ed il radicamento dell’associazionismo nel nostro Paese, oltre a contenere fortemente i costi complessivi a carico dello Stato, contribuisce a rendere il sistema più flessibile ed in grado di modularegli interventi sulla base delle esigenze dei territori. Il ruolo dei volontari all’interno del sistema appare ancora più importante in una fase di riorganizzazione dei presidi ospedalieri e di pronto soccorso, prevista dalla Spending Review recentemente approvata dal Parlamento, per garantire un intervento rapido ed adeguato nell’intero territorio nazionale.L’attività viene svolta sulla base di accordi e convenzioni con le Regioni e/o con le Aziende Sanitarie, che prevedono il rimborso delle spese effettivamente sostenute e rendicontate dalle associazioni che riguardano principalmente il costo di carburante e la retribuzione del personale dipendente necessario a garantire la continuità del servizio.
Il mancato rispetto degli accordi sottoscritti da Pubbliche Amministrazioni ed Istituzioni, il continuo rimandare l’attuazione dei Regolamenti regionali ed i ritardi nella tempistica dei rimborsi delle spese sostenute dalle associazioni, rischiano di portare l’intero sistema al collasso, mettendo in ginocchio il Volontariato e colpendo il diritto alla salute dicentinaia di migliaia di cittadini italiani.
Il Consiglio nazionale:
INVITA i Comitati regionali e le Associate Anpas a continuare le azioni di protesta sui territori, curando in particolare la corretta informazione dei cittadini sulle conseguenze delle scelte adottate da Pubbliche Amministrazioni ed Istituzioni locali;
IMPEGNA la Direzione nazionale a monitorare la situazione nell’intero territorio nazionale al fine di valutare l’organizzazione di un’azione nazionale di protesta, coinvolgendo le altre realtà del Terzo Settore.
IMPEGNA la Direzione nazionale ad aprire con il Ministero del Lavoro e con le parti sociali una riflessione per una modifica delle Legge 92/2012 che preveda forme contrattuali maggiormente appropriate per i dipendenti impegnati nelle attività di trasporto sanitario
IMPEGNA la Direzione nazionale a richiedere un incontro urgente al Ministrodella Salute, Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Al Presidente della Conferenza delle Regioni; Al Coordinatore degli Assessori regionali alla Salute.
Tagli alla sanità in Piemonte: le dichiarazioni di Fausto Casini, presidente nazionale Anpas
A Torino, centinaia di volontari e decine di ambulanze in piazza, questa mattina, per rivendicare il rispetto degli impegni presi dalla Regione e per rivendicare il diritto al dialogo per chi esercita con responsabilità il ruolo di cittadino attivo.
«Mai si era arrivati a una situazione del genere», dichiara Fausto Casini, Presidente nazionale Anpas. «La cosa che stupisce è che con il cambio degli amministratori si perda la memoria, al punto di arrivare a definire i volontari di un’associazione di volontariato come “fornitori”.
Questo fa ancora più male se a organizzare un servizio, ci sono alcune tra le associazioni più antiche d’Italia che hanno contribuito a costruire la rete dei servizi sanitari sul territorio».
«Mentre su altri fronti, com’è noto dalle cronache di queste ultime settimane, si fanno spese pazze, una falsa difficoltà economica è utilizzata come alibi per non rimborsare i servizi resi ai cittadini da un mondo, quello del volontariato, che potrebbe essere d’esempio per cambiare anche la politica in un’ottica di servizio ai cittadini», prosegue il presidente Nazionale Anpas.
«Quando un volontario arriva a fermarsi è perché sente che il proprio lavoro è strumentalizzato contro i cittadini stessi. Ci auguriamo che chi ha la titolarità delle relazioni modifichi il proprio comportamento e si metta ad ascoltare, e anche ad imparare, come si esercita il ruolo di pubblica amministrazione con responsabilità».
Conclude Casini: «Le difficoltà del Piemonte sono difficoltà che troviamo anche in altre regioni. Riteniamo che a questo punto l’Italia tutta si debba interrogare sulla propria idea di sussidiarietà e di collaborazione tra cittadini e istituzioni per non disperdere le poche aspirazioni alla partecipazione ormai rimaste. Gli esempi che ricaviamo in questa occasione non sono di buon auspicio, ma Anpas e i suoi centomila volontari saranno vicini ai volontari e ai cittadini piemontesi».
Si è conclusa oggi a L’Aquila la VI Conferenza Nazionale del Volontariato. Tre giorni di condivisione, di confronto e di dibattito per riflettere sul ruolo che assume oggi il volontariato nel contesto nazionale, europeo e internazionale e su come possa apportare un fattivo contributo all’uscita dall’attuale crisi e concorrere ad un generale ripensamento del modello di società e di sviluppo.
I volontari, riuniti in otto gruppi tematici dislocati in altrettante zone simbolo della città, hanno dato vita ad un animato dibattito su alcuni temi chiave e, nel ribadire il loro impegno nella cura del bene comune e nella difesa dei diritti dei più deboli, hanno sintetizzato le loro richieste e i loro impegni in una “Lettera al Paese” rivolta alle componenti sociali, istituzionali, politiche, produttive ed economiche.
Partendo dalla richiesta di essere riconosciuto come un attore in grado di moltiplicare risorse relazionali ed economiche, e quindi di incidere non solo sull’attuazione delle politiche ma anche sulla loro determinazione, il Volontariato individua alcuni temi prioritari sui quali agire: dall’inserimento di programmi specifici nella scuola all’applicazione dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale; dall’approvazione di una legge contro la corruzione che preveda il riutilizzo nel sociale delle risorse liberate e dei beni confiscati alla semplificazione delle pratiche burocratiche e amministrative; dalla stabilizzazione del 5 per mille all’istituzione di un Registro delle Reti nazionali di volontariato, senza tralasciare l’importanza strategica di una comunicazione sociale più articolata ed efficace.
Il Sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra, che in questi tre giorni ha seguito con attenzione la Conferenza, nel suo intervento conclusivo ha dichiarato quanto segue:
“Ho apprezzato il documento presentato oggi dalle principali reti del volontariato, in quanto esprime non solo richieste ma anche impegni, in mancanza dei quali l’azione del Governo non può essere risolutiva.
Mentre il volontariato si interroga sul proprio ruolo è giusto che anche lo Stato si interroghi sul proprio, ossia sul fatto che in alcuni campi – in particolare quello delle politiche sociali – bisogna riprendere con forza in mano la responsabilità nei confronti dell’insieme dei cittadini: un ruolo che in questo momento non è sufficientemente presidiato. Perché parlare di politiche sociali nel nostro Paese significa mettere in piedi istituiti e relazioni con interventi che permettono alle persone di riappropriarsi del proprio progetto di vita, progetto che può comprendere il fatto di avere figli, accudire gli anziani, partecipare alla vita sociale, cose che al momento risultano molto difficili in mancanza di un supporto adeguato.
Riguardo al 5 per mille, essenziale per la vita delle associazioni, è necessaria una prospettiva di lungo periodo. La sua stabilizzazione è già stata inserita nella proposta di legge delega fiscale presentata dal Governo in Parlamento. Per darle corpo sarà fondamentale che nei prossimi mesi il mondo del volontariato e del Terzo settore rifletta e formuli una proposta meditata e compiuta su come migliorare sia le modalità di attribuzione che di erogazione.”
L’Aquila, 7 ottobre 2012
Il volontariato dice la sua con un percorso di riflessione che attraversa tutto il Paese
Protagonista L’Aquila, punto di partenza e di arrivo di questa maratona della solidarietà
Si svolgerà all’Aquila dal 5 al 7 ottobre 2012 la VI Conferenza Nazionale del Volontariato, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per il Terzo Settore e le Formazioni sociali – in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato, in partenariato con la Provincia dell’Aquila e il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – CSVnet e con il patrocinio del Comune dell’Aquila.
L’appuntamento vedrà la partecipazione di tutto il mondo del volontariato e i soggetti istituzionali interessati ad un momento ampio di confronto e dibattito per riflettere sul ruolo che assume oggi il volontariato e su come possa rappresentare una valida risposta per uscire dalla crisi che coinvolge il nostro Paese, dando il proprio responsabile contributo per un radicale e costruttivo cambiamento.
Attraverso questo appuntamento il volontariato vuole far emergere una nitida analisi della crisi, fatta da chi ogni giorno si confronta con i suoi effetti, e soprattutto che si mettano a fuoco le proposte per uscire da questa crisi, che non è solo economica, ma anche culturale.
Il volontariato ha molte cose da dire in questo campo perché è presente in tutto il territorio del Paese e vi è profondamente radicato. Ha la capacità non solo di “abitare” l’ordinarietà della vita delle persone, ma anche di essere presente e attivo nello straordinario: nelle situazioni difficili, nei luoghi della precarietà, dove i diritti sono negati, dove i beni comuni sono in pericolo, ovunque ci sia una risorsa da valorizzare.
Per favorire una Conferenza che rispecchi le attese delle Organizzazioni di Volontariato (OdV), i promotori hanno ideato un percorso partecipato di incontri di approfondimento che ha attraversato in lungo e in largo tutta l’Italia.
Per scoprire tutte le tappe della “maratona della solidarietà” che ha raccolto contributi dal Sud al Nord Italia vai alla pagina percorso partecipato
La Conferenza è organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per il Terzo Settore e le Formazioni sociali – in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato e in partenariato con la Provincia de L’Aquila e il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato – CSVnet.
Per favorire una Conferenza che rispecchi le attese delle organizzazioni di volontariato (grandi e piccole) e che sia quanto più possibile aderente al sentire della maggioranza di queste, il gruppo di lavoro che, all’interno dell’Osservatorio, si occupa della Conferenza propone un percorso partecipato di incontri di approfondimento a partire dal testo “Spunti di lavoro per il documento finale”.
L’obiettivo è quello di instaurare un dibattito con tutti i volontari, le reti e le organizzazioni di volontariato (OdV) dei territori per giungere poi a presentare un documento di sintesi durante i lavori della Conferenza.
La prima tappa del percorso con le OdV sarà proprio L’Aquila, dove, venerdì 18 maggio, alle ore 15.00, presso la Casa del Volontariato (Via Saragat, zona Campo di Pile), si terrà un dibattito con le associazioni locali sul testo “Spunti di lavoro per il documento finale”.
In attesa di questo primo appuntamento, è previsto un incontro di approfondimento con docenti, esperti e realtà di studio, che potranno contribuire a rendere ancora più concreta, utile e proficua la bozza di riflessioni. L’incontro si terrà a Roma, venerdì 4 maggio, dalle ore 11.00 alle ore 16.00 presso la sede dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio (in via Liberiana 17).
In allegato il testo Spunti di lavoro per il documento finale
La Prefettura di Firenze il 9 luglio scorso ha approvato le modifiche allo Statuto nazionale, adotatte dal 51° Congresso nazionale (Roma, 2/4 dicembre 2011). Il nuovo statuto quindi è entrato finalmente in vigore.
Queste le principali novità introdotte:
– una ridefinizione degli scopi di Anpas (art. 3) per rispondere ad una richiesta del Dipartimento Protezione Civile;
– l’aumento della durata mandato degli Organismi nazionali e Regionali da tre a quattro anni;
– la possibilità per le associazioni non italiane che abbiano comunque i requisiti previsti dallo Statuto di aderire ad Anpas;
– l’introduzione di una nuova forma di adesione “Le Affiliate” per le organizzazioni che non hanno i requisiti per aderire, che svolgono attività senza scopo di lucro soggettivo. Con questa modifica si vuole stabilire un rapporto di Anpas con le altre Organizzazioni del Terzo Settore, in particolare quelle promosse dalle pubbliche assistenze. Sarà compito del Regolamento Generale la definizione delle modalità di adesione e le forme di consultazione con Anpas.
– La possibilità dei Comitati Regionali di prevedere la rappresentanza, nei Consigli regionali, di rappresentanti degli organismi provinciali o zonali Anpas.
La Direzione ed il Consiglio nazionale Anpas avvieranno a breve il lavoro per la revisione del Regolamento Generale, che dovrà essere approvato dal Consiglio nazionale, per l’applicazione di alcune delle novità introdotte dalle modifiche statutarie (in particolare per la disciplina della nuova figura delle affiliate) e per sviluppare alcuni temi segnalati dalla Conferenza di Organizzazione di Firenze (Firenze, 11/13 marzo 2011).
I Comitati Regionali Anpas (art. 38 statuto) dovranno “adeguare gli statuti alle modifiche statutarie nazionali entro un anno dalla loro approvazione amministrativa”.
“Il danno è stato ridimensionato. Un ringraziamento a chi si è speso per modificare le norme sul terzo settore”
commento di Stefano Tabò, presidente di CSVnet
Roma, 7 agosto 2012 – La Camera dei Deputati, nella seduta di oggi, ha approvato il decreto legge sulla Spending Review.
“Occorre ringraziare con convinzione chi, nel Parlamento e nello stesso Governo, si è speso per modificare le norme riguardanti il volontariato e il terzo settore contenute nella prima formulazione della Spending Review” – commenta Stefano Tabò, il presidente di CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. “Potevamo assistere ad un vero salto all’indietro della pratica giuridica e della cultura istituzionale del nostro Paese. Il danno è stato ridimensionato. Le preoccupazioni, inevitabilmente, non sono del tutto evaporate.
Il mantenimento dell’Osservatorio del Volontariato, al pari di quello dell’associazionismo, è stata un’acquisizione importante. Le Organizzazioni di Volontariato hanno ribadito, nei pronunciamenti di questi giorni, la volontà di rafforzare la loro coesione nelle prassi e negli strumenti di rappresentanza, sia a livello nazionale sia nei diversi territori.
I Centri di Servizio per il Volontariato colgono da tale apprezzabile segnale l’impulso per continuare ad essere un supporto attento e sensibile, anche sotto questo delicato aspetto. La VI Conferenza Nazionale del Volontariato, prevista in autunno a L’Aquila, è una immediata opportunità”.
“Ma si poteva fare di più ….”
Comunicato stampa del Forum del Terzo Settore
Dichiarazione di Andrea Olivero, Portavoce del Forum
Roma 30 luglio 2012 – Il decreto della spending review, in approvazione al Senato, mostra rilevanti segnali positivi che vanno nella direzione di ascolto delle istanze sollevate dal terzo settore. Nelle scorse settimane infatti il Forum del Terzo Settore aveva lanciato l’allarme contro alcuni provvedimenti, contenuti nel DL 95/2012, che avrebbero portato un grave attacco alla partecipazione, alla democrazia e alla realizzazione di importanti servizi sociali per la comunità.
“Rispetto all’Art. 4 prendiamo favorevolmente atto che si è fatto un notevole passo indietro. Mettere in questione la possibilità, da parte delle pubbliche amministrazioni, di erogare contributi e di procedere a convenzionamenti, avrebbe provocato effetti devastanti sul terzo settore, dalle cooperative per l’inserimento lavorativo a quelle di servizi alla persona, e sulle organizzazioni di volontariato. Basti pensare al numero di servizi essenziali che difficilmente sarebbero stati ancora garantiti. Solo per citare alcuni esempi, il sistema della raccolta e donazione del sangue, quello del 118 o della protezione civile.
Rispetto all’Art. 12, comma 20, che annunciava la chiusura di moltissimi Osservatori e organismi di consultazione, accogliamo con soddisfazione il ripristino dell’Osservatorio del Volontariato, di quello della Promozione Sociale, dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza e del Comitato nazionale di parità. Purtroppo ne verranno chiusi molti altri, il cui costo, nullo in termini economici, è invece molto alto in termini di confronto, partecipazione, costruzione di socialità e di fiducia, dunque di democrazia per il nostro Paese. Tra questi la Consulta nazionale del Servizio civile, uno strumento importante che tutela la formazione di moltissimi giovani.
E’ chiaro che il mancato utilizzo del metodo concertativo ha fatto si che si sbagliasse l’approccio e che si minacciasse di sopprimere alcuni organismi partecipati di grande importanza e valenza sociale. Continueremo quindi a vigilare e a chiedere con forza al governo che vengano garantiti tavoli di confronto affinché venga dato ascolto al nostro mondo e si trovino risposte e risorse soddisfacenti che sostengano tutto il terzo settore, riconoscendone il ruolo nella vita dei cittadini, come pure il suo rappresentare uno spazio fondamentale di partecipazione democratica.”
Spending review – Anpas “A rischio il sistema dell’emergenza sanitaria”
SPENDING REVIEW: Anpas CON FORUM DEL TERZO SETTORE PER IL RITIRO DAI TAVOLI ISTITUZIONALI
Dichiarazione di Fausto Casini, presidente nazionale Anpas
Firenze, 24 luglio 2012. Anpas condivide e sostiene il ritiro del Forum del Terzo settore da tutti i luoghi di partecipazione istituzionale. In un momento in cui dovrebbe creare le condizioni per rinnovare la capacità di rappresentanza del Terzo settore, il Governo sceglie di far da sé sottraendosi dal confronto. In un momento di difficoltà nella coesione sociale del paese, isolandosi nel Palazzo, il Governo riduce ulteriormente la capacità di lettura della situazione reale nei territori.
Firenze, 19 luglio 2012. Anpas esprime il proprio sconcerto per le misure contenute nella spending review adottate dal Governo e si associa alla protesta del Forum del Terzo Settore e delle altre associazioni nazionali.
Non c’è solo la cancellazione degli osservatori nazionali del volontariato e dell’associazionismo sociale e di altri strumenti di partecipazione della società civile alle scelte del Governo. Il comma 8 dell’art. 4 del DL n. 95 del 6 luglio 2012, nella sua attuale formulazione, vieta l’affidamento diretto dei servizi a soggetti del privato, comprese quindi le associazioni di volontariato, imponendo alle amministrazioni pubbliche di effettuare gare d’appalto. Questa misura, che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014, mette in ginocchio il sistema di emergenza sanitaria nel nostro Paese che viene garantito per il per il 70% dal volontariato. Nessun riconoscimento, quindi, al valore sociale del volontariato, a chi interviene per primo nel caso di emergenze nazionali, come il recente terremoto in Emilia, e a chi contribuisce alla coesione sociale delle comunità locali e alla tutela e la salvaguardia dei beni comuni.
Ma il volontariato è colpito anche dal comma 6 dell’art. 4 del provvedimento che impedisce agli enti del servizio privato che svolgono per le amministrazioni servizi, a titolo oneroso o gratuito, di ricevere altri contributi pubblici e dell’art 23 che usurpa nuovamente il 5 per il mille utilizzando una parte dei contributi come risorsa dello stato.
Secondo il Presidente nazionale Fausto Casini «E’ evidente che la decretazione d’urgenza presenta una serie di errori che sono frutto di un’autosufficienza di un Governo incapace di dialogare con le forze sociali. Si adottano delle misure senza valutarne gli effetti sui cittadini a cui vengono fatti pagare i costi della crisi. Si attivi quindi immediatamente un luogo di confronto con le associazioni».
Anpas chiede al Governo di rivedere le proprie scelte ed a tutte le forze politiche di adoperarsi per modificarle in occasione della discussione parlamentare e si prepara alla mobilitazione e all’informazione dei cittadini italiani.
1 settembre: continuano le attività dei cinofili Anpas nel campo di Novi di Modena (continua a leggere)
26 agosto:piccoli cinofili crescono al campo costa. I volontari della pubblica assistenza di Rosignano e di Anpas Piemonte, insieme ai bambini dei campi, per un’attività speciale con i cani>>>
11 agosto. L’esperienza delle unità cinofile Lilla onlus ai campi: il racconto QUI
8 agosto. Sono arrivate questa mattina al campo di Novi di Modena le unità cinofile dell’ associazione Culturale Volontari Cinofili “LILLA ONLUS”, di Guidonia Montecelio (RM). Subito sono state raggiunte dai bambini presenti e sono diventate punti di riferimento in attesa che possano iniziare tutta una serie di azioni ed interventi
23 luglio. La nuova cucina del campo di Novi donata da Ali Group (altre foto e video qui)
16 luglio. “Le sensazioni sono state bellissime, ho un ricordo bellissimo di tutti i residenti che ci hanno accolto a braccia aperte e che hanno condiviso con noi le loro emozioni e i loro stati d’animo. Nonostante tutte le varie etnie non ci sono stati attriti o problemi nel relazionare con loro. Tutte le persone avevano il sorriso sulle labbra”.. continua a leggere il racconto di Maria e Andrea dal campo di Novi.
6 luglio: il campo di Novi, le tende dei volontari e quelle dei cittadini
24 giugno – Da un’idea di Carlo: quando finiscono le attività nella struttura per l’infanzia, al campo di Novi i bambini hanno trovato un nuovo spazio per stare insieme ai volontari presenti al campo.
18 giugno – Questa sera la partita Italia-Eire: i suggerimenti al CT degli azzurri da parte dei bambini del campo
I bimbi del campo si preparano per la partita Italia-Eire di questa sera (e suggeriscono la formazione)
13 giugno – “Stanotte la terra non ha tremato..e se l’ha fatto noi non l’abbiamo sentita..”, dice la segreteria del campo sono 420 le persone ospitate nel campo di Novi
11 giugno – “c’è molto da lavorare e sopratutto da imparare!”, dicono dalla segreteria del campo
9 giugno – E’ iniziato il cambio turno dei 50 volontari presenti al campo. Sono 384 le persone ospitate all’interno del campo: undici sono le nazionalità rappresentate all’interno del campo. 50 sono le tende montate. Nella giornata di ieri sono stati forniti 910 pasti (450 a pranzo e 460 a cena)
8 giugno – Sono in corso le operazioni di ampliamento del campo con 24 tende per mettere a disposizione altri 250 posti alla popolazione. Questa mattina ne erano già state montate 12: un grande sforzo per i volontari già presenti al campo: Anpas infatti ha deciso di non inviare altri volontari per l’allestimento delle nuove tende, al fine di mantener fede alla sostenibilità dell’intervento in Emilia.
6 giugno – Sono 48 i volontari delle pubbliche assistenze Anpas presenti oggi al campo di Novi di Modena. Oggi il sole e un po’ di aria ventilata ha allietato la giornata della popolazione presente al campo e dei volontari Anpas. Sono 393 le persone ospitate al campo, di cui 113 minori.
Valentina, dalla segreteria, dice: “i ragazzi di save the children si dedicano a i bambini con giochi all’aperto e in tendaludoteca, mentre la cucina si preoccupa sempre di preparare loro una buona merenda con pane,marmellata, nutella quando e succo di frutta.
Sono solo alcuni dei numeri del Campo Anpas allestito nello stadio di Novi di Modena: di seguito anche lo slideshow
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:
10 ottobre. Maino Benatti, sindaco di Mirandola annuncia la chiusura del campo Costa: “Si avviano alla chiusura i tre campi per sfollati. Il primo ad essere smantellato sarà il Campo Piemonte di San Giacomo Roncole, dopodomani (venerdì 12), il secondo il Campo Anpas di Piazzale Costa (sabato 13) e l’ultimo il Campo Friuli di via Dorando Pietri, sabato 20 ottobre.Voglio sottolineare l’enorme e preziosissimo lavoro svolto dalla Protezione Civile del Friuli, del Piemonte e della Valle d’Aosta e dall’Anpas nazionale, dai dipendenti comunali e dalla Protezione Civile provinciale nella loro gestione. A tutti i singoli volontari (compresi quelli dell’Anpas che hanno gestito la mensa del Palazzetto e quelli della mensa di via Toti), va il mio grazie”.
10 settembre: Fiorenzo diceva che “una mano ciascuno, possiamo aiutare tutti”. Ci mancherà
26 agosto:piccoli cinofili crescono al campo costa. I volontari della pubblica assistenza di Rosignano e di Anpas Piemonte, insieme ai bambini dei campi, per un’attività speciale con i cani>>>
19 agosto: i musulmani hanno celebrato l’Eid al Fitr, la festa per la fine del mese di Ramadan. Presente il Console della Comunità Marocchina a Mirandola. Tutte le altre immagini su Le immagini sul http://flic.kr/s/aHsjBxpvTb
14 agosto: la confederazione Islamica italiana e la Comunità Marocchina festeggiano la chiusura del ramadan al Campo Costa
24 luglio: la poesia di Antonio, di Kristian Talamonti. A Mirandola, le tende del campo Costa hanno sostituito le case di 300 persone. In apparenza contengonosolo letti dove riposare, in realtà sono “Camere Iperbariche”, dove ognuno liberamente può, nella suaintimità e con i suoi tempi, elaborare in sogno o in veglia, il vissuto personale del terremoto o quelloquotidiano, ricco di problemi e incertezze per il futuro... continua a leggere qui
15 luglio: la supertorta per il campo Costa
15 luglio. Il sindaco Maino Benatti ha avuto parole di apprezzamento per la struttura e per gli operatori evidenziando l’impegno di Anpas e l’ottima collaborazione con il Comune
13 luglio. “lontano dal mio primo campo. Il primo campo che non tornera’ mai piu’, ma posso dire essere stato splendido. Parto con la speranza che mi richiamino al piu’ presto per ripartire e tornare da voi, momenti che restano cosi’, impressi nella mente”…continua a leggere la storia di Michela>>
13 luglio (di Kristian Talamonti) Ieri sera al campo Costa il sindaco di Mirandola Maino Benatti ha incontrato la popolazione. In un linguaggio semplice e comprensibile, sono stati ripercorsi con il pubblico tutti i momenti di questa emergenza, dalla prima scossa ad aggi, e fornite informazioni certe e coerenti circa quello che è stato fatto, che si sta facendo e sui prossimi obbiettivi che l’amministrazione comunale ha intenzione di raggiungere per il bene di Mirandola. La popolazione è stata incoraggiata ad attivarsi e lavorare assieme al comune per pianificare e affrontare le prossime decisioni, determinando le basi per una partnership sul da farsi. E’ seguito un momento di ascolto del pubblico nel quale è stato dato spazio alle domande e sono state date risposte importanti che hanno corretto notizie false, informazioni imprecise e opinioni preconcette che generavano ansie e paure che si sono rivelate per la maggior parte dei casi ingiustificate. Ancora una volta si è evidenziata l’importanza della comunicazione in emergenza che risponde all’incontenibile bisogno di sapere e conoscere. Se tale bisogno non viene soddisfatto la popolazione finirà per costruire una “visione“ distorta dei problemi che risulterà poi molto difficile da modificare.
10 luglio – Al campo sono presenti 301 cittadini e 32 volontari. Sono 765 i pasti distribuiti dalla cucina
9 luglio – un servizio al tavolo speciale da Perugia per i cittadini e i volontari del campo Costa
6 luglio – “…passo e ripasso i momenti della settimana passata al campo Costa di Mirandola,dai momenti più simpatici e tragicomici alle situazioni di estrema delicatezza in cui a fare i conti eran le sensibilità e lo spirito d’umanità d’ognuno,d’ogni singola unicità…” continua a leggere l’esperienza di Francesco
6 luglio – tutte le mamme del mondo.. dal Campo Costa – Mirandola (vedi QUI tutte le foto)
3 luglio – Ieri sera Nando e Maila si sono esibiti nel cuore della città con “Sconcerto d’amore” (vedi tutte le foto). La loro arte ha riportato in piazza i cittadini di Mirandola, dai più grandi a i più piccoli. Da parte di Anpas un GRAZIE a Nando e Maila per la loro solidarietà.
27 giugno: al campo Costa sono presenti 297 cittadini, 47 volontari. Nella giornata di ieri sono stati distribuiti 800 pasti.
26 giugno: sono stati inaugurate le nuove postazioni internet al Campo Costa
18 giugno: ha inizio una nuova settimana al Campo Costa. Ieri i volontari della Croce Rosa Celeste di Milano sono arrivati al campo con un bagaglio di giochi e allegria per i bambini del campo (nei prossimi giorni il video)
Due giorni fa sono stati montati i condizionatori nelle varie tende per fronteggiare il caldo di questi giorni.
15 giugno: domani il cambio dei 45 volontari che hanno svolto servizio presso il Campo Costa nel corso di questa settimana.
13 giugno: al campo sono presenti 318 persone, 44 volontari, con 41 tende montate e, nella giornata di ieri, sono stati distribuiti 724 pasti.
11 giugno: al campo sono presenti 44 volontari, con 41 tende montate e, nella giornata di ieri, sono stati distribuiti 736 pasti
La foto del 3°gruppo di volontari che sono stati al Campo Costa nell’ultima settimana
9 giugno
i numeri del campo Costa 906 pasti sfornati dalla cucina, 321 persone presenti al campo (dieci nazionalità diverse), 44 volontari
6 giugno -Oggi è stata aperta la nursery per i bimbi da 0 a 5 anni. Il campo ha incrementato il numero di persone ospitate a 315. La cucina del campo continua con i pasti differenziati nel rispetto delle rispettive culture presenti al campo e la raccolta differenziata.
Al campo è presente un Posto Medico Avanzato e una postazione di Guardia Medica, oltre alla struttura protetta per i bambini presenti al campo (fotogallery)
Presenti in questo momento 48 volontari provenienti da tutta Italia.
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:
Sono iniziate le prime aste (http://comics4emilia.org/2012/06/19/prima-asta/)La prima asta è già cominciata e avrà termine il 23 giugno alle 24:00 La prossima avrà inizio il 25 con termine il 29 sempre alle 24:00.
Un fumetto, un’opera d’arte da mettere all’asta per sostenere le sedi delle pubbliche assistenze Anpas colpite dal sisma in Emilia. Sono molti, e alcuni mooolto famosi, i disegnatori che hanno deciso di dedicare una loro opera alle popolazioni colpite dal sisma su Comics4Emilia: un’asta benefica il cui ricavato sarà devoluto alle case delle associazioni Anpas colpite dal terremoto.
Tra i primi c’è anche David Lloyd (disegnatore di V for Vendetta) hanno deciso di sostenere gli abitanti dell’Emilia donando un loro disegno che verrà venduto all’asta e il cui ricavato andrà completamente ai terremotati. Una grande iniziativa che potrete seguire sul portaleComics4Emilia dove partirà l’asta. Inoltre, a fine mese, sarà organizzata una mostra a Roma con alcuni dei disegni venduti.
Il 26 i vincitori e così via di 5 giorni in 5 giorni con una pausa tra un’asta e l’altra di un giorno; per partecipare all’asta bisogna registrarsi al sito. La propria offerta dovrà essere messa in commento all’asta. Non si accetteranno offerte da commenti di persone non registrate perché non è possibile verificare la loro identità; per accettare l’offerta ultima dell’asta, il compratore dovrà mandare copia della ricevuta del bonifico e numero di CRO a info@comics4emilia.org
Gli autori del progetto:
Alessio Fortunato, (disegnatore presso Bonelli Editore) ideatore dell’iniziativa;
Carlo Bocchio, (illustratore e fumettista) supervisore;
Valentina Griner, (illustratrice) referente a cui chiedere per avere informazioni a riguardo;
Stefania Bertucci, (organizzatrice di eventi) coordinatrice e webmaster.
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:
Tanto fiato nei polmoni e tanta voglia di mettere insieme conoscenze e talento. Questa è stata Hackathonterremoto, svoltasi a Bologna il 16 e il 17 giugno alla quale Anpas ha partecipato come stakeholder per condividere bisogni e riflessioni con gli hacker presenti alla maratona (http://hackathonterremoto.wordpress.com/)
Gruppo 1 | Aiuto Cercasi | Beni di prima necessità, volontari –> App (web e mobile) che permette di gestire la domanda e l’offerta di aiuto, di semplice utilizzo mediante applicazione disponibile sul cellulare
Gruppo 2 | Casa sicura | Sicurezza, casa, alloggio –> Nel processo di controllo agibilità degli edifici, questa applicazione supporta il cittadino nella richiesta di verifica dei danni alla propria abitazione.
Gruppo 3 | Fare campo | Comunicazione tra campi: vita nei campi –> Fare Campo è uno strumento per creare un network tra le persone temporaneamente residenti in campi di prima accoglienza e non solo. L’idea è quella di realizzare un insieme di applicazioni che siano in grado di distribuire contenuti su varie piattaforme, notificando agli utenti/abitanti eventi, arrivo di generi di prima necessità, bisogni collettivi e personali.
Gruppo 4 | PREcedario | Assistenza, informazione, pericolo –> PREcedario è un’app che facilita il passaggio di informazioni tra Istituzioni e cittadini prima, durante e dopo le emergenze, integrando in una guida semplice e sintetica le informazioni della Protezione Civile e quelle dei piani per le emergenze comunali.
Gruppo 5 | Alloggi | Cerco casa, ricostruzione –> Domanda e offerta di alloggio. Segnala con foto, posizione e descrizione la disponibilità di alloggi (case sfitte, posti letto, etc). Cerca l’alloggio più consono al tuo nucleo familiare e prenota la visita.
Gruppo 7 | Sto bene! MetwitX | Sicurezza nell’emergenza, assistenza –> E’ un’app iPhone che permette durante i momenti di calamità, di condividere informazioni con i propri amici e cari per rassicurarli e conoscere la loro situazione. MetwitX è uno spin off di Metwit, startup italiana sul meteo crowdsensing
Per vedere la presentazione delle soluzioni, basta andare a questo link
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi:
Over the course of the seismic sequence that has affected Emilia Romagna, many of the Anpas Public Assistance Groups were damaged: some have lost their associated seat. Nevertheless, all have continued to guarantee their commitment to the needs of the community with the same passion and commitment that allowed the evacuation of the hospitals in Mirandola, Finale Emilia and Carpi, as well as to provide continued support to displaced populations. On this page you will find ways to help the associations affected by the earthquake.
As of July, there are five public assistance groups affected by the earthquake, 4 whose seat is uninhabitable (in parenthesis). Nevertheless, hundreds of volunteers continue to serve in the associations.
– Blue Cross Mirandola (unusable)
– Blue Cross San Prospero (unusable)
– Blue Cross Cavezzo (unusable)
– Blue Cross Concordia (unusable)
– Blue Cross San Felice (damaged by useable)
Support to relief camps and seats of public assistance affected by the earthquake:
Heading c/c: A.N.P.AS. associazione Nazionale pubbliche assistenze Reason: support for the earthquake-hit areas of Emilia-Romagna IBAN*: IT98M0335901600100000067 651
BIC: BCITITMX
Anpas Emilia Romagna Regional Committee: bank account at the Credito cooperativo Reggiano, IBAN IT67P0809512801000080126017,BIC CCRTIT21Q07 whose funds will be donated to the reconstruction and safety of the Anpas locations affected by the earthquake.
Croce Blu San Prospero: Banca Popolare Emilia Romagna, Ag. S. Prospero. IBAN IT71N0538767000000000406568, BIC Code BPMOIT22XXX reason: A Headquarters for the Croce Blu San Prospero (see the photos of the Blue Cross of San Prospero)
Croce Blu Mirandola: IBAN IT10I0862366280000040121184, reason: a seat for the Croce Blu Mirandola, info 3271610236 (see the photos of the Croce Blu di Mirandola)
Anpas Tuscany Regional Committee: A.n.p.as Tuscany Solidarity IBAN IT51T0103002854000001500047, Monte dei Paschi di Siena. Bic Code PASCITM1W08
Durante il terremoto • Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli • Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare
• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. E’ possibile che si verifichino incidenti • Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli • Evita di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi Dopo il terremoto
• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso • Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni • Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso
Prima del terremoto • Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza • Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto
• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso
• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti
• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza
Terremoto: io non rischio
Clicca per ulteriori descrizioni dell’iniziatva promossa da Protezione Civile e Anpas, in collaborazione con INGV e ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica).
Scarica il materiale di “Terremoto-Io non rischio”, prodotto nell’ambito del progetto Edurisk con la collaborazione di Giunti Progetti Educativi: