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Anpas ADERISCE AL MODELLO “RIFIUTI ZERO”

Anpas aderisce al modello “Rifiuti Zero” 

Una strategia per la riduzione della produzione dei rifiuti e per coinvolgere tutte le pubbliche assistenze d’Italia all’insegna del rispetto e della tutela dei beni comuni. 

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Il 23 ottobre 2010, il Consiglio Nazionale Anpas, riunito a Firenze, ha approvato l’adesione al modello “Rifiuti Zero” così come definito in ambito internazionale dalla ZWIA (Zero Waste International Alliance). 

Il modello Rifiuti Zero, ideato dal prof. Paul Connett (St. Lawrence University) si articola secondo i seguenti passaggi: la raccolta differenziata, il compostaggio, il riuso, il riciclo, la riparazione e lo smontaggio degli oggetti dimessi.

Ma è soprattutto sull’importanza delle relazioni che si concentra la strategia di Connett: Fare amici, non fare rifiuti è la formula che il professore della St. Lawrence University ha ripetuto nel corso dei suoi inteventi durante gli eventi Anpas. Per far funzionare il modello, infatti, è fondamentale il coinvolgimento di cittadini, Istituzioni e mondo dell’impresa.

 

Sono già molte le pubbliche assistenze che, nei rispettivi territori, propongono modelli simili, ma è significativo che la strategia “Rifiuti Zero” sia stata proposta proprio dal Comitato Regionale Anpas Campania, il territorio attualmente più coinvolto dal problema rifiuti. Anche in virtù di questo progetto, Anpas pone particolare attenzione alla gestione degli eventi e della comunicazione attraverso comportamenti e strategie virtuose:  ha ridotto, ad esempio, la produzione di materiale cartaceo favorendo la comunicazione attraverso il web, stampa su carta riciclata certificata, nel corso di grandi eventi nazionali (convegni, Meeting, Conferenza di Organizzazione) vengono utilizzate stoviglie ecologiche e promuove la raccolta differenziata. 

 

«Anpas ha sempre promosso la cultura della prevenzione, impegnandosi anche direttamente su questi temi», ha dichiarato il Responsabile nazionale Protezione Civile Anpas Carmine Lizza. «I cittadini devono essere motivati nel risolvere i problemi, ma la politica deve cambiare: basta con le soluzioni plateali quando ci sono le emergenze. Il compito del Volontariato non è soltanto quello di monitorare la sicurezza dei territori, ma occorre avere il coraggio di esortare le Istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità».

 

Anpas, attraverso i 16 Comitati Regionali e le 863 pubbliche assistenze che aderiscono al Movimento, si impegna ad attivare progetti specifici e campagne di informazione presso scuole e comunità locali per ridurre la produzione di rifiuti e incentivare la raccolta differenziata. Un ulteriore esempio di come il volontariato di pubblica assistenza sia sempre pronto a cercare e proporre soluzioni concrete a problemi e bisogni dei territori.

 

Altre iniziative “sostenibili”
Anpas aderisce a M’illumino di meno

Le iniziative Rifiuti Zero di Anpas

Al 14° Meeting Anpas la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero

Fare amici, non rifiuti”: la lezione di Paul Connett

Anpas e Rifiuti Zero al Villaggio Solidale, Lucca (febbraio 2011)

Il video intervento di Carmine Lizza (su Facebook)

Le iniziative “Rifiuti Zero” delle pubbliche assistenze

L’Ecosagra della P.A. di Pisa(agosto 2011)

Giornate vesuviane verso Rifiuti Zero con Paul Connett (maggio 2010)

Maiori verso Rifiuti Zero (gennaio 2011)

Rifiuti Zero presentato a Grottaminarda (ottobre 2010)

Rifiuti Zero: l’intervista a Concetta Mattia

 

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I tagli al volontariato

ANNULLATO! Il presidio del volontariato davanti al Ministero delle Finanze

Roma, 16 dicembre 2010 – I volontari dell’Anpas hanno partecipato al presidio sotto il Ministero delle Finanze per protestare contro i tagli al volontariato del governo. Insieme alle altre associazioni (come Auser, Acli, Emergency, LAV, Legambiente, e tante altre), alla manifestazione erano presenti i volontari Anpas provenienti da molte zone d’Italia (come potete vedere anche dal video che segue).

  
 

Nel corso del presidio in via XX settembre, una delegazione delle associazioni aderenti al Forum Terzo Settore (composta tra gli altri, dal Presidente Nazionale Anpas, Fausto Casini) è stata ricevuta dal Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze del Ministero, Fabrizia Lapecorella, la quale ha assicurato di porre le istanze della protesta del volontariato all’attenzione dei prossimi provvedimenti della finanziaria.

Anpas e le 867 pubbliche assistenze che ne fanno parte, continueranno a promuovere iniziative per scongiurare i tagli che colpiscono gravemente il Servizio Civile, i prodotti editoriali e la comunicazione del Terzo Settore (con il tagli alle tariffe agevolate per le spedizioni postali) e il Cinque per mille.

La manifestazione è stata organizzata dal Forum del Terzo Settore

 


 Anpas IN PIAZZA CONTRO I TAGLI AL VOLONTARIATO GIOVEDI’ 16 DICEMBRE

“Il Governo conferma l’incapacità di gestire la crisi”

 

appuntamenti-16-dicAnche Anpas parteciperà alla protesta, indetta dal Forum del Terzo Settore, contro la Politica economica del Governo, che si svolgerà giovedì 16 dicembre di fronte alla sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con l’approvazione da parte del Senato della Legge di Stabilità svaniscono le promesse del Governo di eliminare il tetto di 100 milioni di euro da destinare al 5 per mille. Considerando anche la demolizione del Servizio Civile nazionale, la progressiva erosione del Fondo per le Politiche sociali, l’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza e l’abolizione delle tariffe agevolate per le pubblicazioni delle onlus, appare sempre più chiaro il disegno del Governo di colpire il Volontariato ed il Terzo Settore.

Secondo il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini: “Il Governo, impegnato a cercare di sopravvivere al voto di fiducia di martedì 14 dicembre, conferma la più totale incapacità nel gestire le drammatiche conseguenze della crisi sui cittadini. Colpire il Volontariato ed il Terzo Settore significa rendere ancora più difficile l’azione di centinaia di migliaia di uomini e donne che scelgono di affrontare la crisi dalla parte dei soggetti più deboli. Il Governo dica come utilizzerà le risorse sottratte al Volontariato e in che modo tutelerà i diritti fondamentali dei cittadini”.

Per questo anche Anpas, la più grande e radicata associazione nazionale di Volontariato, sarà presente con i propri volontari al presidio indetto dal Forum, per denunciare le conseguenze della politica economica del Governo sulla vita quotidiana dei cittadini.

Scarica e diffondi il comunicato stampa .doc

Scarica e diffondi le cartoline elettroniche della protesta

ANNULLATO Anpas CONTRO I TAGLI

 

 

 

 

 

 

 


LE RAGIONI DEL PRESIDIO – Comunicato del Forum del Terzo Settore

 

I tagli decisi dalla Legge di Stabilità di Bilancio 2011 appena approvata avranno pesanti ripercussioni sulle fasce più deboli del nostro Paese.
Il taglio di oltre il 66% delle risorse destinate alle politiche sociali – che dai circa 1500 milioni di euro del 2010 scendono per il 2011 a circa 550 – impediranno l’accesso ai servizi base di sostegno, cura, assistenza proprio a quelle persone che più ne hanno necessità.
E anche gli Enti Locali si troveranno privati delle risorse necessarie per fornire servizi minimi.
La riduzione del 75% delle risorse  destinate al 5×1000 tradisce le scelte dei cittadini.
Il Servizio Civile come diritto per i giovani di vivere un’esperienza di cittadinanza attiva viene praticamente azzerato.
Legge di Stabilità – afferma Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore – che sarebbe più opportuno definire d’instabilità, dal momento che contribuisce a minare alla base la coesione sociale del nostro Paese”.
“Questi sono i motivi che ci hanno portato a decidere il presidio davanti al Ministero dell’Economia: per chiedere che, a partire dal prossimo “mille proroghe” si assista ad un concreto cambiamento d’indirizzo che porti ad un aumento delle risorse destinate alle politiche sociali, nonché al ripristino di quelle previste per il 5×1000, e che quest’ultimo venga quanto prima stabilizzato”.

 

 

Il comunicato del Forum del Terzo Settore – Per protestare contro i tagli al 5 per mille e quelli alle politiche sociali, e contro l’azzeramento del servizio civile, il Forum del Terzo Settore organizza un presidio davanti al Ministero delle Finanze, GIOVEDì 16 DICEMBRE ORE 11.30 – 13.30
Parteciperanno presidenti ed esponenti delle organizzazioni aderenti, rappresentanti dei Forum regionali e territoriali, responsabili delle organizzazioni che hanno aderito alla campagna “Ripristinate subito il 5 x mille!

 


Le risposte di Anpas ai tagli

 

Editoria del Terzo settore: “Caro Governo, è caduto il velo“: l’Anpas protesta contro l’ennesimo Decreto del Governo (il D.M. 30 marzo 2010) che cancella le agevolazioni per le tariffe postali dei prodotti editoriali del Terzo Settore (qui)

 


 

Servizio Civile: la protesta di Anpas e CNESC(qui), l’adesione di Panta Rei (qui)

Tagli servizio civile


5 per mille: clicca qui per conoscere le petizioni alle quali ha aderito Anpas


 

 

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INACCETTABILE CHE UNA LEGGE SULLA MONTAGNA STRAVOLGA LA L. 266/91

Comunicato stampa del Patto Parasociale

IL VOLONTARIATO È CONTRARIO

 

Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol – Conferenza Permanente Presidenti associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net – ossia l’intero panorama delle organizzazioni che in Italia rappresentano il mondo del volontariato e del privato sociale – esprimono profonda preoccupazione e dissenso in merito alle ipotesi di modifica della Legge quadro del Volontariato (n. 266/91) attraverso l’art. 5 del Progetto di legge n. C41 (territori montani).

Preoccupa fortemente che le norme che si stanno definendo utilizzino risorse ordinarie, già destinate al volontariato, per altre attività, quantunque significative.

Il fronte di impatto maggiore è l’abnorme ampliamento del numero di fruitori dei Centri di servizio per il volontariato, istituiti dall’art.15 della Legge 266/91 per sostenere l’attività delle organizzazioni del volontariato (oggi circa 40.000 tra iscritte e non iscritte ai registri regionali).

 

In particolare la modifica prevede:

1. di aggiungere a chi gestisce i CSV e a chi usufruisce dei loro servizi, oltre alle organizzazioni di volontariato, anche tutte le onlus, le cooperative sociali, le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni bandistiche, i cori amatoriali, le filodrammatiche, le associazioni dilettantistiche di musica e danza popolare;

2. di destinare almeno il 10% delle risorse ai CSV che operano in territori montani e di consentire che la quota eventualmente eccedente le loro attività di servizio venga utilizzata per acquistare attrezzature, materiali e mezzi il cui utilizzo sia strettamente connesso alle attività di natura sociale.

 

Si tenga inoltre presente che sul sistema di attuazione dell’art. 15 della Legge 266/91 ci sono stati due accordi tra i soggetti coinvolti (Acri in rappresentanza delle Fondazioni, Forum del Terzo settore, Consulta Volontariato, Convol – Conferenza Permanente Presidenti associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato, CSVnet, Consulta CoGe), nell’ottobre 2005 e nel giugno 2010, che hanno già individuato forme per ottimizzare il sistema, anche di fronte alle conseguenze dell’attuale crisi economica.

 

Un altro elemento di preoccupazione riguarda l’estensione della tipologia di progetti finanziabili dall’Osservatorio nazionale del Volontariato, con un bando per le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali del volontariato (oggi circa 28.000) per finanziare progetti innovativi sulle emergenze sociali.

La modifica prevede che alle emergenze sociali, vocata area di azione dei progetti, vengano aggiunti interventi nei territori montani e nelle aree territorialmente marginali.

Riguardo al metodo, ci sconcerta che su modifiche di tale impatto – che intervengono su uno strumento di sostegno destinato specificatamente al volontariato, ampliandolo a moltissimi altri soggetti senza modificare l’entità delle risorse disponibili – non si interpellino le organizzazioni che il mondo del volontariato collettivamente rappresentano.

Spiace constatare come ancora una volta si tentino di modificare alcuni articoli della legge sul volontariato non affrontandola direttamente, ma attraverso modifiche singole inserite in provvedimenti normativi che si occupano di altri temi.

 

Il Forum del Terzo Settore, la Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum, la Convol – Conferenza Permanente Presidenti associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato e Csv.net chiedono, dunque, di modificare il Progetto di Legge evitando di intervenire con esso per cambiare la legge sul volontariato.

Andrea Olivero, Portavoce Forum Terzo Settore

Fausto Casini, Responsabile Consulta Volontariato c/o Forum Terzo Settore

Emma Cavallaro, Presidente ConVol

Marco Granelli, Presidente CSVnet

 

Paola Scarsi

ufficio stampa e comunicazione

Forum Nazionale del Terzo Settore

tel 06 68892460 fax 06 6896522

stampa@forumterzosettore.it

www.forumterzosettore.it

  

  

 

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A TEANO DIAMOCI LA MANO: al Via la marcia dei Briganti Migranti

A TEANO DIAMOCI LA MANO: Anpas aderisce alla marcia dell’ “altro Sud”

AL VIA LA MARCIA DEI BRIGANTI MIGRANTI

 

Finalmente si parte. Finalmente l’Altro Sud inizia la sua Marcia. Finalmente La Carovana dei Briganti Migranti comincerà a camminare per denunciare e proporre.

Il gruppo di Briganti Migranti, si ritroverà mercoledì mattina alle ore 9.00 in piazza Bottari di Caulonia Marina e da lì intraprenderà il lungo cammino che si concluderà a Teano il 23 di ottobre. Oltre ai volontari della Carovana, alla partenza saranno presenti anche esponenti dell’associazionismo impegnato nella lotta alla ‘ndrangheta e i locali rappresentanti istituzionali, che accompagneranno il gruppo per alcuni chilometri.

La Carovana proseguirà il suo viaggio verso Serra San Bruno, passando per Caulonia Superiore. Vista l’enorme distanza della tratta, parte della stessa sarà percorsa con l’ausilio di un pulmino fornito gratuitamente da Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze).

Dopo una breve sosta a Serra, i briganti proseguiranno la marcia verso Vibo Valentia, dove alle ore 17.30 di fronte alla Prefettura saranno accolti dai gruppi locali e da Luciano Belmonte.

Dopodiché si sposteranno presso il SISTEMA BIBLIOTECARIO VIBONESE sito in via Abate Pignatari, dove alle ore 18.00 ci sarà l’incontro con la comunità vibonese.

In quella sede sarà allestita una mostra sui respingimenti e verranno proiettati documentari. Si discuterà in pubblico dibattito del reato di esistere e delle arance insanguinate, di ‘ndrangheta e disoccupazione. Dei giovani costretti ad emigrare e di chi non ha più prospettive. Ma si proporranno anche tutte le soluzioni alternative che il Sud sta già sperimentando con successo.

 

A TEANO DIAMOCI UNA MANO PER RICOSTRUIRE L’ UNITA’ d’ITALIA

Anpas nazionale ha aderito a “A TEANO DIAMOCI LA MANO PER RICOSTRUIRE L’UNITA’ D’ITALIA”, marcia dell’altro Sud che partiirà da Caulonia martedì 12 ottobre e si chiuderà a Teano sabato 23 ottobre”

Il 26 Ottobre del 2010 ricorrono i 150 anni dal celebre incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele che segnò il passaggio del Mezzogiorno nel Regno d’Italia , guidato dalla famiglia Savoia. Il dono di Garibaldi al Re piemontese ebbe conseguenze nefaste per il futuro di questo paese. Fu un dono unilaterale , senza contropartite, che comportò un costo salato per le popolazioni meridionali e ne provocò la rivolta (leggi : brigantaggio), anche per via delle promesse non mantenute e delle aspettative che il movimento garibaldino aveva suscitato. Lo Stato reagì violentemente, trattò il Sud come una colonia, e ne perse la legittimità anche presso i ceti intellettuali che avevano sostenuto il nostro Risorgimento. Iniziò un processo che portò molti intellettuali e politici meridionali a reclamare l’autonomia(federalismo) per il Mezzogiorno, mentre l’apparato produttivo meridionale subiva i contraccolpi dell’unificazione del mercato nazionale e di una politica che guardava prevalentemente alla nascente industria nel nord-ovest.

Oggi, a distanza di un secolo e mezzo , il Mezzogiorno è ritornato ad essere visto come una palla al piede dello sviluppo italiano. Ma i termini politici della questione si sono invertiti. Non è più il Mezzogiorno che reclama autonomia ed indipendenza, bensì è il Nord che vuole uscire dall’Italia. Il rischio di una secessione “dolce ” è rafforzato dalla pesante crisi economica in corso, dalla stessa messa in discussione della UE, da un processo generale di disgregazione sociale. Il pericolo che questo paese si spacchi in tanti statarelli è reale. Tutte le recenti esperienze di secessione, anche pacifica, hanno fatto registrare un regresso per i lavoratori e portato ad esaltare nazionalismi e xenofobie.

Con tutte le sue contraddizioni noi riteniamo che l’Unità d’Italia sia un valore in sé. Centocinquanta di storia hanno prodotto un profondo interscambio di culture,di storie, nel nostro paese. Le popolazioni del sud, del centro e del nord si sono fuse attraverso milioni di matrimoni misti, e la lingua italiana è oggi largamente praticata dalla stragrande maggioranza della popolazione. Le popolazioni del sud hanno dato un grande e prezioso contributo alla ricchezza economica e culturale di questo paese che deve essere riconosciuto.

Noi riteniamo che questa nostra Italia può ancora salvarsi se capisce che deve rifondare il suo patto sociale su altre basi valoriali e culturali.

A questo fine abbiamo costituito il Comitato pro Teano , per organizzare un evento che segni, non solo simbolicamente, la svolta culturale che auspichiamo.

 

L’ALTRITALIA A TEANO

Il 26 Ottobre del 2010 vogliamo costruire un nuovo incontro a Teano che abbia la valenza di una svolta storica, preceduto da tre giorni di intensi dibattiti e confronti, sui valori vecchi e nuovi che ci uniscono, per arrivare a sottoscrivere un nuovo Patto tra gli italiani.

Il primo giorno sarà dedicato alla storia del nostro paese , al momento cruciale dell’Unità d’Italia.

Abbiamo dato questo titolo a questa prima giornata: VERITA’ e RICONCILIAZIONE.

Vogliamo andare oltre la mitologia di un Sud arcaico e di quella opposta di un Sud ricco saccheggiato dal Nord. I migliori storici italiani e stranieri terranno banco per restituirci un immagine ed una narrazione più corrispondente alla verità. Una ricostruzione che dovrà essere poi utilizzata nelle scuole per comprendere valori e limiti di quella Unità d’Italia di 150 anni fa, ma anche per diffondere i valori della nuova unità che vogliamo costruire.

Il secondo giorno – PER UNA COOPERAZIONE CIVILE; CULTURALE ED ECONOMICA – sarà dedicato ad una serie di work-shop tra i soggetti dell’Altreconomia per stilare una piattaforma di cooperazione sud-nord fondata sul principio del commercio equo e solidale, della finanza etica, G.A.S. ecc. che si sta affermando anche all’interno del nostro paese. Verranno individuati settori produttivi di beni e servizi dove far crescere questa nuova forma di mercato che mette insieme la valorizzazione dei produttori con i bisogni dei consumatori. Ma, anche strategie di cooperazione, consorzi nord-sud nei settori della green economy , della ricerca, dei media e dell’industria culturale. Uno spazio particolare verrà dato al tema “Il contributo del Mezzogiorno alla uscita dalla crisi finanziaria, economica e morale del nostro paese”.

Il terzo giorno, verrà approfondita la questione del Federalismo coinvolgendo sia gli amministratori locali che gli esperti che illustreranno i diversi scenari con cui ci dovremo confrontare. Nel pomeriggio della stessa giornata un grande spazio verrò dato “all’acqua bene comune” che si concluderà con la Festa dell’acqua la sera del 25.

Infine, il 26 ottobre sarà un giorno di Festa –con spettacoli e momenti di festa collettiva- sarà dedicato alla celebrazione del nuovo patto tra i cittadini italiani , con forme simboliche e rituali che devono ancora essere individuate.

Questa volta non ci saranno né Re , né Garibaldi, ma i rappresentanti degli enti locali, a partire dai Comuni, del mondo del lavoro, dell’associazionismo, della cooperazione nazionale ed internazionale, dei movimenti –ambientalisti, antimafia, pacifisti, ecc. – del mondo dell’Altreconomia. L’obiettivo è quello di portare 1000 sindaci da tutto il paese , a partire da quelli che fanno parte delle reti e che hanno già aderito alla manifestazione: Rete Comuni Solidali, Rete del Nuovo Municipio, dei Comuni virtuosi, dei Comuni dei Parchi nazionali e regionali ,Enti locali per la pace ecc. Nella giornata finale leggeremo il decalogo di principi e valori su cui vogliamo rilanciare l’Unità d’Italia, invitando il presidente della Repubblica. Questo decalogo dovrà essere costruito in questi mesi, con l’apporto di tutti gli interessati.

Hanno inoltre aderito alla manifestazione : Avviso Pubblico, LIBERA, Fondazione Responsabilità Etica e Banca Etica, associazione delle botteghe del commercio equo, Fai la cosa giusta (MI), la rivista Altreconomia, Solidarietà Internazionale, la Filca e Fiba-Cisl, l’Arci, ecc.

L’incontro di Teano ha ricevuto il Patrocinio dell’ANCI ed è in attesa di quello della Presidenza della Repubblica.

Comitato per L’altra Italia a Teano

Bruno Amoroso (Centro Studi Federico Caffè); Piero Bevilacqua (Univ. di Roma) , Paolo Cacciari (giornalista),Luigi Ciotti e Tonio dall’Olio (Libera), Piero di Siena (ARS), Paul Ginsborg (Univ. di Firenze), Eugenio Melandri (Cipsi) , Ugo Biggeri (Banca Etica), Walter Bonan (Campagna acqua bene comune nord-est), Piero Barcellona (Univ. di Catania), Paolo Beni (Arci) , Lorenzo Guadagnucci (giornalista), Miriam Giovanzana (Fai la cosa giusta, Milano), Giulio Marcon (Sbilanciamoci), Carlo de Matthaeis (CNA), Pietro Raitano (Altreconomia), Gigi Sullo (Carta) Domenico Rizzuti (SEM), Chiara Sasso (RECOSOL), Domenico Rizzuti (SEM), Massimo Torelli (Rete@sinistra).

Tonino Perna (coordinatore del Comitato)

 

Per informazioni: www.versoteano.it

  

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SOLIDARIETA’ ALLA PA JERRY MASSLO

Comunicato Stampa  Anpas nazionale ed Anpas Campania

 

Il Presidente nazionale Anpas Fausto Casini e la Presidente di Anpas Campania Cesara Maria Alagia esprimono il loro pieno apprezzamento per l’attività di educazione alla cittadinanza e l’impegno nel realizzare legami sociali inclusivi, svolti dall’associazione Jerry Essan Masslo, in particolare verso i soggetti socialmente più deboli come i migranti.

Le parole del Sindaco di Castelvolturno (CE) Antonio Scalzone, che ha pubblicamente attaccato l’associazione, insieme alla Chiesa ed alla Caritas locale, rischiano pericolosamente di aumentare la conflittualità sociale: nelle ultime settimane nel territorio si sta vivendo infatti un clima di tensione e paura che mette a serio rischio la pacifica convivenza di tutti i cittadini.

Le associazioni di Volontariato, come riconosciuto in una recente Risoluzione del Parlamento Europeo, contribuiscono in modo determinante alla coesione sociale delle comunità, conciliando la tutela dei diritti di ognuno con il rispetto dei doveri e delle regole. Le gravi affermazioni del sindaco rischiano quindi di vanificare il lavoro di molti Volontari, mettendo in discussione il loro ruolo di mediazione tra Istituzioni e popolazione.

Nell’interesse dell’intera comunità, Anpas nazionale ed Anpas Campania invitano cittadini ed organizzazioni a richiedere all’Amministrazione Comunale di Castelvolturno di ristabilire una corretta relazione con le associazioni di Volontariato del territorio. I messaggi possono essere inviati direttamente al Comune via fax n. 0823/76.46.39 o email sindaco@comune.castelvolturno.ce.it.

 

 

 


Anpas, fondata nel 1904 a Spoleto, è una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia: attualmente vi aderiscono 867 pubbliche assistenze con 230 sezioni, presenti in 19 regioni italiane che operano nell’emergenza sanitaria, nelle attività sociosanitarie, di protezione civile e di solidarietà internazionale. Si avvale di 2700 ambulanze e 500 mezzi di protezione civile, ma soprattutto della partecipazione di 100.000 volontari attivi e di 700.000 soci sostenitori. E’ ente accreditato di prima classe con oltre 800 sedi e 976 giovani in servizio civile nazionale. Ha sviluppato grandi progetti di solidarietà internazionale ed è autorizzata per le Adozioni Internazionali in Bulgaria, Costa Rica, Venezuela, Armenia, Nepal, Sri Lanka, Gambia, Senegal, Repubblica Domenicana, Kenia, Isole Mauritius, Taiwan, Mali e Guatemala.

 

In Campania Anpas è presente con 46 pubbliche assistenze e 4 sezioni. Si avvale di 6.100 soci, 2.268 Volontari e 227 mezzi (per l’emergenza e la protezione civile)

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Contributi per acquisto di ambulanze e di beni strumentali anno 2010

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la modulistica aggiornata da utilizzare per richiedere i contributi sugli acquisti di autoambulanze e beni strumentali effettuati dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010.

La richiesta di contributo – completa del formulario compilato, degli allegati, della documentazione comprovante l’acquisto ed il pagamento dei beni e della fotocopia del documento di identità del Legale Rappresentante – deve essere inviata al Ministero del Lavoro, Salute e delle Politiche Sociali entro il 31/12/2010 a mezzo Raccomandata A/R (fa fede il timbro postale).

La nuova modulistica tiene conto dell’aggiornamento dei criteri e delle modalità di concessione dei contributi per l’acquisto di ambulanze e di beni strumentali previste dal nuovo Decreto 14/09/2010, n.177, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2010.

 

ALLEGATI

Formulario per la presentazione delle richieste di contributo anno 2010 (compilazione obbligatoria) – scarica

–  Scheda elenco fatture (compilazione non obbligatoria) – scarica

–  FAQ – Domande frequenti: guida per la compilazione e la spedizione corretta della domanda (a cura della segreteria  nazionale Anpas) – scarica

– Testo del Decreto 14 settembre 2010 , n. 177 – scarica

– Principali modifiche previste dal Decreto 177/2010 (a cura della segreteria nazionale Anpas) scarica

– Testo del Decreto 177/ 2010 comparato con il Decreto 388/2001 (a cura di www.quinonprofit.it) – scarica

 

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Striscia di Gaza, il racconto di Wesam

 

Striscia di Gaza: il racconto di Wesam (english version)

Wesam Mousa ha partecipato all’Incontro Internazionale 8 idee per cambiare il mondo del 13° Meeting Anpas, con la sua idea: Mobile Cinema. Con questo progetto, Wesam vuole coinvolgere e formare i ragazzi per fare cinema e documentari, al fine di raccontare la realtà della Striscia di Gaza e far sì che la loro creatività diventi strumento per superare i traumi del conflitto, che colpiscono soprattutto i più giovani.

 

Mercoledì 21 Novembre, Deir al-Balah, Striscia di Gaza

suaad_7_years_001Ora ho quasi trent’anni anni. Vent’anni fa, quando ero un bambino, ho visto così tanta violenza tra l’esercito Israeliano e le fazioni delle organizzazioni palestinesi.

Sono stato esposto a molte situazione difficili nella mia vita, che sono rimaste impresse nella mia memoria fino ad oggi.

Ho perso tanti amici a causa della guerra e delle incursioni israeliane che ci sono state in passato. Non voglio che i miei figli vivano le stesse situazioni che ho vissuto io.

Qui a Gaza non ci sono abbastanza psicologi che possano aiutare i bambini a superare le paure vissute. Mentre crescevo in questi trent’anni, la paura è aumentata dentro di me fino a farmi sentire come se io avessi cent’anni.

Sono preoccupato per il mio futuro e per quello della mia famiglia.

Non voglio che i miei figli crescano come sono cresciuto io, con la paura dentro l’anima. “Paura del futuro, paura della vita, paura della morte, paura dell’altro…”

Stiamo vivendo una delle guerre con Israele più grandi e violente. Speriamo di vivere una vita in pace e tranquillità, che però ancora non è possibile.

Quando sono venuto in Italia ho visto forte il desiderio di abbracciare la vita e la speranza, che mancano nella Striscia di Gaza. Mentre ero in Italia ho dimenticato per un po’ la paura e l’ansia e ho cominciato ad immaginare una nuova vita. Ma quando ho lasciato l’Italia per ritornare a Gaza, sono tornato immediatamente alla realtà.


Martedi 20 novembre, Deir al-Balah, Striscia di Gaza

disegno di Suaad 7 yearsAbbiamo appreso dai media della possibile tregua tra Hamas e il governo Isrealiano, per porre fine alla violenza che ha causato molte vittime. Questo ci ha lasciato supporre che la notte fosse calma, così ho cominciato a parlare ai miei figli della fine delle violenze.

I miei figli mi hanno fatto tante domande su questo conflitto: «Chi sono gli Israeliani? Perché ci uccidono? Perché lanciano bombe?» Tante domande. Ho avuto la sensazione che i miei figli siano cresciuti, ma mi sento così male nel veder crescere dentro di loro la paura per il futuro.

Mi sono seduto con loro nella mia stanza, li ho fatti sedere vicino a me, e ho cominciato a parlargli dei paesi europei e delle condizioni dei bambini lì. Ho raccontato loro dei miei viaggi in Francia e in Italia, e di come sia essere bambini in quei paesi.

Abbiamo sentito un grande e violento bombardamento vicino casa, ed in quell’istante sono crollate in me tutte le speranze di una tregua che metta fine alle violenze. Mi sono sentito come se parlare del cessate il fuoco fosse una bugia, e che sarebbe seguita solo più violenza.

Mio figlio Atef ha cominciato a piangere per la paura e mi ha chiesto «Perché abbiamo bombardato gli Ebrei? Vogliamo che Israele ci uccida?». Mia figlia Suad mi ha detto: «Che Dio uccida gli Ebrei ed Hamas».

Mia moglie ha tentato di calmare i bambini, dicendogli che i bombardamenti erano molto lontani da casa nostra, di non avere paura, che tutta questa violenza avrà fine.

Guardo negli occhi dei miei figli e vedo paura. Mi sento impotente.

In questi momenti difficili sento di non poter fare niente per aiutare le persone che ho vicino.

Non sono in grado di garantire la sicurezza della mia famiglia, perché tutti i territori nella Striscia di Gaza sono sotto mira.

Sono preoccupato per il futuro dei miei figli.

 

Guarda il suo video “By Smile” (Durata: 3′ 54”)

Cosa fare quando non puoi comprare i giocattoli? Li costruisci. Questi bambini vanno oltre le sfide e i limiti della povertà che si trova per le strade di Gaza, e inventano un’incredibile chitarra.




 

8 idee per cambiare il mondoVenerdi 16 novembre, Deir al-Balah, Striscia di Gaza. Quando ho sentito la notizia dell’attacco alla jeep militare Israeliana, tutti noi siamo stati presi da una grande ansia: sebbene sapevamo che le cose sarebbero peggiorate, non abbiamo realizzato immediatamente che i bombardamenti sarebbero stati così a larga scala. La prima notte è stata davvero difficile.

Le forze armate Israeliane hanno cominciato a bombardare vicino a casa mia, i miei figli sono stati presi dalla paura e dal panico. Mia figlia, che ha sette anni, mi ha detto «Non voglio morire, ho paura per quello che sta succedendo». Anche l’altra mia figlia, che ha cinque anni, ha cominciato a dare segni di panico e grande paura. È stata una lunga notte anche per mio figlio Atef, che ha dormito soltanto mezz’ora e si è svegliato per il frastuono delle esplosioni. Nelle ultime due notti Atef ha sofferto di enuresi, ha fatto la pipì nel letto. Non riusciamo a dormire, cerchiamo di tenere costantemente monitorata la situazione, guardiamo dalla finestra per vedere quello che succede fuori, anche se non riusciamo a distinguere il rumore dei tuoni da quello delle bombe.
Quando è iniziato ad albeggiare, un amico mi ha dato la notizia della morte di un nostro amico, che è stato ucciso a causa di un bombardamento, mentre era a casa sua. È stata una notizia terribile. Lui viveva nella zona vicina a quella da cui Hamas lancia i razzi verso Israele, e dove è stata lanciata l’offensiva e il bombardamento indiscriminato.
Quando è iniziato a splendere il sole, finalmente siamo usciti dalle nostre case per incontrarei nostri vicini, e ci siamo messi a seguire l’evolvere degli eventi attraverso le notizie date dalle stazioni radio locali. Non è facile seguire quello che succede, perché manca continuamente la corrente elettrica.

Ora siamo davvero preoccupati per l’evolversi della situazione qui nella Striscia di Gaza e soprattutto per l’attacco via terra dell’esercito.

Wesam Mousa ha 30 anni, vive a Deir Al Balah. È un giovane regista che centra il suo lavoro sul tema della giustizia sociale in Palestina. È stato Direttore della Radio Fursan Al Erada, la prima radio in Palestina a trattare il tema della disabilità. Ha partecipato a molti festival internazionali, fra cui l’Edinburgh Short Film Festival, grazie al suo documentario Breaker.

Guarda i suoi documentari
AlKasara – Breaker (Durata: 28’46’’, Sottotilo: EN)
La vita dei bambini di Gaza, che raccolgono e macinano macerie per guadagnare pochi soldi algiorno.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kS6Pes8EbEI Playground (Durata: 4’, Sottotitoli: EN)

I giochi inventati dai bambini di Gaza, alla ricerca di una normalità.
http://www.youtube.com/watch?v=-I7ZKLaZmog&feature=player_embedded

 


A night in Gaza Strip: Wesam’s witness account ( englishversion) 

Wesam Mousa participated at the International Conference 8 ideas to change the world as partof the 13th edition of the Anpas National Meeting of Solidarity, and presented his idea: MobileCinema. Wesam’s idea is to involve young Palestinian talents in documentary film-making, to showthe world the real face of Gaza Strip, using the method of writing and photography to unloadstress in children.

 

Wednesday 20 November, Deir al-Balah, Gaza Strip

I am now almost thirty years.

Twenty years ago, when I was a kid, I saw a lot of violence between the Israeli army and elements of Palestinian organizations.

I was exposed to a lot of difficult situations in my life, that etched in my memory to this day.

I lost many of my friends as a result of the war and Israeli incursions during previous periods.

I do not want my children to live like what I have seen in the past.

Here in Gaza, there are not much psychologists to remove the fear from my children.

I grew up a 30-year-old and the fear inside me had grown up became a 100-year-old.

I am afraid of the future on myself and my family.

I do not want my children grow up like me and fear grow up in their minds: “fear of the future, fear of life, fear of death, fear of the other ….”.

We live the largest and most violent wars with Israel. We hope for peace and sedentary lifestyle, but we don’t find.

When I traveled to Italy, I saw you embrace life and hope, which was missing in the Gaza Strip.

When I entered in Italy, I forgot fear and anxiety and in my imagination I began to dream of a new life. But quickly I went back to reality after leaving Italy to Gaza.

 

 

Tuesday 20 November, Deir al-Balah, Gaza Strip

We hear through the media about a truce between Hamas and the Israeli government to put an end to the violence, which left a lot of victims. We thought that the night would be quiet and began to talk with my children about the end of violence.

I faced a lot of questions from my children about this conflict: «Who are the Israelis? Why kill us? Why throw bombs?» Lot of questions. I felt as my kids grew up, but I was afraid to see grow up fear for the future in them.

I sat down with my kids in my room and put them next to me and started talking about the countries in Europe and children there. I talked in depth about my trip to France and Italy and how it is possible to be like Europe’s children.

We heard a violent and large Israeli shelling near my house. Started collapsing inside me hopes for a truce to end violence. I felt that talking about a cease-fire were lies not only more violence.

My son Atef started crying with fear and says «Why we bombed Jews? Do you want Israel to kill us?» My daughter Suad said «Lord die Jews and Hamas».

My wife started working to calm the children and tell them that this bombing is too far from our house, to not be afraid all this violence will end.

I look at the eyes of the children and I see fear and I am unable to do anything. In these difficult moments I feel helpless towards those around you.

I am unable to provide security for my family because all the places are targeted in the Gaza Strip.

I’m concerned for the future of my children in the Gaza Strip.

Look at his documentary “By Smile” (Durata: 3′ 54”)

http://www.youtube.com/watch?v=m4_uvVqm_IU

What do you do if you can’t afford to buy toys? You make them. These children go beyond challenges and limitations set by the kind of poverty you find on the streets of Gaza, and invent an incredible guitar-making machine.


Friday 16 November, Deir al-Balah, Gaza Strip. When I heard the news about the bombing of an Israeli military jeep, anxiety began to spreadamong us knew then that things will be tough, but we did not realize it would reach such alarge reduction of bombing.It was a difficult first night, when Israeli forces bombed some houses near my house. Fear andpanic started spreading among my children. My daughter, 7 years old, said: “I do not want todie, I’m very scared what happens”.

Began to show signs of panic and fear greatly to my daughter, who is 5 years old.It was a long night for my son Atef, slept half an hour and wake up more than an hour afterhearing the sound of explosions. He seemed to suffer from bedwetting during the last twonights.

We’re not sleeping and we are monitoring the situation and looking outside of the windows, wedo not differentiate between the sound of thunder and the sound bombs.
Began to dawn approaching, when the connection came from one of my friends to saysthat our friend was killed in his house, as a result of the bombing. It was bad news. My friendlives near the scene of Hamas rocket fire that the Israeli offensive began and indiscriminateshelling of the area.

Began the sun shines, we went out of our homes to meet with our neighbors and we begin tohear the news and follow-up events through local radio stations.We’re not able to follow up developments of events due to power outage.

We now bring the same event, but we are concerned about the evolution of events to the waron Gaza and the land entry of Israeli forces.

 


Wesam Mousa, age 30, lives in Deir Al Balah City. He is a young film director, whose workfocuses on social justice issues in Palestine. He served as the manager of the Public RelationsDepartment and Director at Fursan Al Erada Radio, the 1st radio station to speak on behalf ofdisabled people in Gaza. He is involved in many international festivals of film through the film Breaker.


Look at his documentaries
AlKasara – Breaker
The film talk about the suffering of people, especially children, and the bad circumstanceswhich they faced and still face every day because of the Israeli siege on Gaza.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kS6Pes8EbEI

Playground
http://www.youtube.com/watch?v=-I7ZKLaZmog&feature=player_embedded

Documentary film that focuses on children’s Games lives in Gaza during Nakba and Israelisiege, in addition to the revolutions and terrorism after Hamas control in Gaza.

 

 

 

8 idee per cambiare il mondo

 

Le idee per cambiare il mondo (video)

AhmedFedericaOthmanEzequielAntonio e AntoninHamzeh

 

Wesam Mousa (Striscia di Gaza), 30 anni, vive a Deir Al Balah. È un giovane regista, che focalizza il suo lavoro sul tema della giustizia sociale in Palestina. Ha il diploma di cameraman per la TV. È stato Direttore di Radio Fursan Al Erada, la prima radio in Palestina a trattare il tema della disabilità. Ha partecipato a molti festival internazionali grazie al suo film The Breaker. Vuole cambiare il mondo con “Mobile cinema”.

 

 

  
                                                             

 


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PROGETTI SPERIMENTALI di Volontariato: a breve la Direttiva del Ministero

 

A breve sarà emanata la Direttiva Annualità 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prevista dalla Legge n. 266/91 riguardante le Linee di indirizzo per la Presentazione di progetti sperimentali di volontariato, da finanziare con il Fondo per il Volontariato (art. 12 comma 2 L. 266/91).

Il testo integrale e la relativa modulistica sarà disponibile nei prossimi giorni sia sulla Gazzetta Ufficiale che   sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali oltre che sul sito di Anpas.
Sarà cura di Anpas darne immediata comunicazione alle pubbliche assistenze.   Ricordiamo che possono richiedere il finanziamento le associazioni di volontariato regolarmente iscritte al Registro regionale. Come per gli anni precedenti le organizzazioni di volontariato potranno usufruire della consulenza gratuita dei Centri di Servizio per il Volontariato.
 

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MANOVRA: vittoria delle persone con disabilità

MANOVRA: vittoria delle persone con disabilità – le immagini della manifestazione

Comunicato stampa

FISH e FAND

 

 

Si è levato da Piazza Montecitorio un applauso liberatorio quando gli organizzatori hanno annunciato che entrambi gli obiettivi della mobilitazione sono stati centrati.

 

I convenuti alla Manifestazione indetta da FAND e FISH – oltre 2.000 persone – hanno appreso pressoché in diretta che, nel testo approvato definitivamente dalla Commissione Bilancio del Senato, è scomparso qualsiasi riferimento restrittivo all’indennità di accompagnamento. Che l’altro obiettivo fosse stato raggiunto era già noto da ieri sera: Azzollini, relatore di Maggioranza in Commissione Bilancio, aveva confermato l’abrogazione dell’innalzamento della percentuale di invalidità necessaria per l’assegno agli invalidi parziali. Si torna al 74%.

 

È un risultato che premia l’azione di queste settimane: interlocuzioni, contatti politici, documenti tecnici e di proposta, comunicazione, sensibilizzazione e mobilitazione di una base estremamente diffusa e motivata. Le due Federazioni hanno messo in campo tutte le proprie risorse per contrastare le disposizioni negative contenute nella Manovra.

 

Notevole la soddisfazione, ora, fra gli organizzatori della Manifestazione. “Un risultato di portata storica – commenta Giovanni Pagano, presidente della FAND – anche considerato il clima politico, le premesse, la campagna mediatica scatenata nei confronti delle persone con disabilità”.

“Una vittoria che è costata molto in termini di impegno, di risorse e di energie che avremmo preferito dedicare ad azioni propositive anziché di difesa. – chiosa Pietro Barbieri, presidente della FISH – Rimane una fortissima preoccupazione per i tagli alle politiche sociali delle Regioni”.

 

Ed infatti è di ieri sera l’annuncio che i tagli agli enti locali verranno stabiliti secondo la “virtuosità” delle Regioni e le modalità di restrizione verranno definite in Conferenza Stato-Regioni.

Purtroppo la “virtuosità” si basa solo su elementi di bilancio e non di qualità dei servizi ai Cittadini, aspetto di cui nessuno sembra preoccuparsi. Il rischio più immediato è che nelle Regioni più inefficienti i Cittadini finiscano per pagare due volte: prima per l’inefficienza delle risposte, poi per le “sanzioni” dello Stato.

 

Ottimo il risultato di oggi, ma ora inizia l’impegno per domani.

 

8 luglio 2010

 

Il Presidente Fish

Il Presidente Fand

Pietro Vittorio Barbieri

Giovanni Pagano

 

GALLERIA FOTOGRAFICA manifestazione FISH e FAND 7 luglio 2010

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Giornata di studio: LE PUBBLICHE ASSISTENZE E LE ATTIVITA’ COMMERCIALI PRODUTTIVE

Giornata di studio: “LE PUBBLICHE ASSISTENZE E LE ATTIVITA’ COMMERCIALI PRODUTTIVE” – Firenze, 5 giugno 2010

 

Il seminario sui problemi relativi alle attività commerciali e produttive delle associazioni di volontariato organizzato e svolto dall’UniTS (Università del Terzo Settore) in parternariato con Anpas nazionale; il Comitato Regionale Anpas Toscana; PA Humanitas di Scandicci ha segnato un momento di profondo interesse, di riflessione e di indicazioni per le associazioni.

 

Una presenza forte e qualificata, con circa 40 pubbliche assistenze; una attenzione appassionata al dibattito hanno affermato l’utilità di questa giornata di riflessione.

Sono intervenuti Mario Moiso, che ha introdotto l’argomento; Luca Bagnoli, dell’Università di Firenze sul nuovo carattere delle associazioni; di Lorenzo Ferreri che ha approfondito i problemi fiscali relativi al volontariato; del Prof. Alceste Santuari che ha affrontato il rapporto tra volontariato e attività di impresa; di Romano Manetti, Presidente del Comitato Regionale Anpas Toscana che ha illustrato il lavoro nella sua Regione; hanno contribuito all’aggiornamento dei problemi dal punto di vista giuridico, normativo e politico.

Le PA SVS di Livorno, Misericordia e Olmo di Sarzana, Croce Verde di Porto Sant’Elpidio, hanno illustrato le modalità con le quali hanno affrontato il problema e gli strumenti di gestione individuati.

Ciò ha acconsentito a Fausto Casini, Presidente dell’Anpas di trarre conclusioni che contengono valutazioni ed indicazioni che faciliteranno le PA a procedere nel lavoro di assetto delle proprie attività.

In particolare su può affermare:

– L’utile scambio di esperienze realizzate in varie Regioni con modalità e individuazione di strumenti diversi, con vantaggi e problemi susseguenti alle decisioni adottate;

– le forme possibili di gestione di attività commerciali e produttive da parte del volontariato più che a schemi fissi devono essere legate al riconoscimento delle finalità che esso persegue e realizza. Ad esempio oltre alle forme individuate è ipotizzabile anche la costituzione di gruppi sociali (volontariato, cooperazione sociale, impresa sociale, agenzie formative) che avendo le stesse finalità possano godere di particolari incentivazioni ed agevolazioni. Oltre alla interpretazione sarà necessaria anche la modifica della legge.

– una forte preoccupazione è stata avvertita nella discussione per il contesto in cui questo problema si pone. Decisioni della Commissione Europea; sentenze di TAR e del Consiglio di Stato affermano una tendenza di considerare il volontariato semplicemente come soggetto di mercato e quindi in quanto tale di partecipare alle gare di appalto non utilizzando lo strumento della convenzione per la gestione dei servizi.

Questo va respinto riaffermando l’autonomia e il ruolo del volontariato soggetto portatore della gratuità e della solidarietà

A seguito del seminario è stato preparato un documento che è stato presentato e discusso nell’ambito del Seminario di ricerca “Organizzazioni di Volontariato ed attività commerciali e produttive” promosso dalla Fondazione Zancan, dall’UniTS, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dal CNV e CSV Net con la partecipazione della Confederazione delle Misericordie e dell’Anpas, che si è svolto a Ma losco dal 4 al 7 luglio 2010.

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