Anpas news

“I volontari del soccorso” – un secolo di storia Anpas, il libro

I volontari del soccorso

61FgtPGIsmL. SX360 BO1204203200

Di Fulvio Conti
Un secolo di storia dell’associazione nazionale pubbliche assistenze

pp. 240 con 68 ill. b/n, 2° ed.
2004
Saggi / CRITICA
978-88-317-8450-4

 

Nell’Italia di fine Ottocento, specie nelle regioni centro-settentrionali, si diffuse un nuovo tipo di associazioni volontarie. I loro membri prestavano assistenza ai malati e agli indigenti, trasportavano gli infermi agli ospedali, effettuavano servizi di soccorso in occasione di catastrofi e calamità naturali (epidemie, alluvioni, terremoti).

I primi 140 anni di storia della pubblica assistenza Misericordia e Olmo

Con la loro attività andarono a colmare uno spazio che lo Stato e gli enti locali avevano lasciato completamente vuoto. Nel 1904 queste associazioni si raccolsero in una federazione nazionale, che ancora oggi esiste e festeggia dunque il suo primo centenario di vita: è denominata anpas e raccoglie circa ottocentocinquanta sodalizi con centomila volontari e settecentomila soci. Il libro ripercorre le vicende di questa organizzazione e dell’intero movimento delle pubbliche assistenze dalle origini fin quasi ai nostri giorni. Per la prima volta si getta luce su un segmento della società civile che ha scritto pagine di grande nobiltà nella storia italiana del Novecento. Sulla scorta di un’ampia documentazione inedita, viene qui delineata la parabola di un fenomeno associativo che, superate le difficoltà del periodo fascista e dell’immediato dopoguerra, ha saputo alimentare una straordinaria esperienza di solidarietà, di impegno civico e di volontariato sociale.


L’archivio storico Anpas

 

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Contributo 5 per mille anno 2021

ASSOCIAZIONI GIA’ ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari
Come sapete, da qualche anno è stato istituito l’elenco permanente degli iscritti al contributo 5 per mille (formato dalle associazioni beneficiarie del 5 per mille già negli anni passati), pubblicato sul sito della Agenzia delle Entrate.
Le associazioni presenti nell’elenco NON dovranno in nessun caso effettuare di nuovo l’iscrizione

 

– Invio della dichiarazione sostitutiva

E’ stato finalmente eliminato l’obbligo di invio della dichiarazione sostitutiva, anche nel caso in cui sia variato il Legale Rappresentante rispetto all’anno precedente.
Le associazioni quindi NON dovranno più inviare la dichiarazione sostitutiva in nessun caso.

 

ASSOCIAZIONI NON ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari

entro il 12 aprile 2021, solo le associazioni non ancora iscritte nell’elenco dovranno effettuare l’iscrizione telematica direttamente (se abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ed in possesso del pin code) o attraverso un intermediario abilitato, utilizzando l’apposita procedura disponibile sul sito della Agenzia delle Entrate. Eventuali correzioni negli elenchi dei beneficiari pubblicati dovranno essere segnalati alla Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2021.

 

– Invio della dichiarazione sostitutiva

E’ stato eliminato il doppio adempimento, domanda di iscrizione e successiva dichiarazione sostitutiva, prevedendo un’autocertificazione del possesso dei requisiti contestuale all’istanza di accreditamento. Pertanto anche le associazioni di nuova iscrizione non dovranno inviare la dichiarazione sostitutiva nelle fasi successive all’iscrizione.

Possono partecipare al riparto delle quote del 5 per mille anche gli enti che non hanno effettuato tempestivamente l’iscrizione al contributo entro il termine ordinario (12 aprile 2021), purché presentino l’istanza di accreditamento al 5 per mille entro il 30 settembre 2021, versando un importo pari a 250 euro, tramite modello F24 – codice tributo 8115.

 

– Rendicontazione 5 per mille

Gli obblighi di rendicontazione non hanno subìto variazioni per le annualità 2018-2019. Pertanto si conferma che la redazione del rendiconto e della relazione illustrativa è obbligatoria per tutti i soggetti beneficiari del 5 per mille indipendentemente dall’ammontare del contributo percepito, mentre sono tenuti alla trasmissione del rendiconto, della relazione illustrativa, e di eventuali allegati, coloro che hanno percepito somme pari o superiori a 20mila euro.

Il Ministero del Lavoro ha reso noto inoltre che la redazione del rendiconto dei contributi 2018 e 2019 (liquidati dal Ministero nel corso del 2020) dovrà comunque essere effettuata entro 12 mesi dall’incasso del contributo. Tuttavia, se necessario, si potrà disporre di ulteriori 12 mesi per l’utilizzo effettivo delle risorse ricevute e non utilizzate a causa della situazione pandemica in atto, inserendo gli importi incassati (ma ancora son spesi) nella voce “Accantonamento” del rendiconto medesimo giustificandolo semplicemente utilizzando la causale “Accantonamento emergenza Covid-19”. Successivamente, una volta impiegate le somme accantonate (comunque entro 24 mesi dalla data di incasso), gli enti saranno tenuti a redigere un nuovo modello di rendiconto dell’accantonamento, allegando allo stesso una relazione descrittiva che esponga nel dettaglio le spese inserite.

Le modalità per la redazione e la trasmissione del rendiconto ed i modelli da utilizzare sono consultabili sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Non appena saranno chiarite le modalità di rendicontazione dei contributi 5 per mille 2020 e successivi sarà nostra cura aggiornarvi.

INCASSO CONTRIBUTO 5 PER MILLE 2020
Ad oggi non sono ancora stati resi noti gli importi dei contributi assegnati alle associazioni presenti nell’elenco dei beneficiari del 5 per mille 2020, che saranno pubblicati prossimamente sul sito della Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo comunque che ai fini del futuro incasso del contributo, solo in caso di variazione del conto corrente bancario il nuovo codice iban dovrà essere comunicato tramite l’apposita modulo ad un ufficio della Agenzia delle Entrate oppure accedendo ai servizi telematici (tramite il pin code) e utilizzando l’apposita procedura.

 

 

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Contributo 5 per mille anno 2019

ASSOCIAZIONI GIA’ ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari
Come sapete, è stato istituito l’elenco permanente degli iscritti al contributo 5 per mille (formato dalle associazioni beneficiarie del 5 per mille già negli anni passati), pubblicato sul sito della Agenzia delle Entrate. Le associazioni presenti nell’elenco NON dovranno in nessun caso effettuare di nuovo l’iscrizione.

– Invio della dichiarazione sostitutiva

Le associazioni presenti nell’elenco permanente degli iscritti al contributo 5 per mille dovranno inviare alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (che attesta il mantenimento dei requisiti per l’accesso al contributo) entro il 2 luglio 2018, SOLO nel caso in cui sia variato il Legale Rappresentante rispetto all’anno precedente, utilizzando l’apposito modello predisposto dalla Agenzia delle Entrate. In caso di ritardo nell’invio della dichiarazione, l’associazione potrà trasmettere tale dichiarazione entro il 1 ottobre 2018) con contestuale versamento tramite F24 della sanzione di € 250 utilizzando il codice tributo 8115.

ASSOCIAZIONI NON ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari

entro il 7 maggio 2019, le associazioni non ancora iscritte nell’elenco dovranno effettuare l’iscrizione telematica direttamente (se abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ed in possesso del pin code) o attraverso un intermediario abilitato, utilizzando l’apposita procedura disponibile sul sito della Agenzia delle Entrate. Eventuali correzioni negli elenchi dei beneficiari pubblicati dovranno essere segnalati alla Agenzia delle Entrate entro il 20 maggio 2019.

– Invio della dichiarazione sostitutiva

entro il 1 luglio 2019, le associazioni non iscritte nell’elenco dovranno spedire a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Posta Elettronica Certificata (riportando nell’oggetto “dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2019”) alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto all’iscrizione, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet dell’Agenzia. Alla dichiarazione deve essere allegata la fotocopia non autenticata di un documento di identità del Legale Rappresentante.

Le associazioni che, pur avendo i requisiti per l’iscrizione, non rispetteranno i termini e le modalità sopra indicate potranno regolarizzare la propria posizione entro il 30 settembre 2019 inviando la domanda di iscrizione o l’integrazione documentale e versando una sanzione di € 250 tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 8115.

– Contributo 5 per mille 2017

Sul sito della Agenzia delle Entrate sono stati pubblicati gli elenchi degli enti destinatari del 5 per mille 2017, completi di numero di scelte e importo. Al fine dell’incasso del contributo, ricordiamo che in caso di variazioni del conto corrente bancario, il nuovo codice iban dovrà essere comunicato tramite l’apposita modulistica alla Agenzia delle Entrate.

– Rendicontazione 5 per mille

Il Ministero del Lavoro ha reso noto che gli obblighi di rendicontazione non hanno subìto variazioni. Pertanto si conferma che la redazione del rendiconto e della relazione illustrativa è obbligatoria per tutti i soggetti beneficiari del 5 per mille indipendentemente dall’ammontare del contributo percepito, mentre sono tenuti alla trasmissione del rendiconto, della relazione illustrativa, e di eventuali allegati, coloro che hanno percepito somme pari o superiori a 20mila euro.
Le modalità per la redazione e la trasmissione del rendiconto sono indicate sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

 

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Contributo 5 per mille anno 2018

ASSOCIAZIONI GIA’ ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari
E’ stato istituito l’elenco permanente degli iscritti al contributo 5 per mille (formato dalle associazioni beneficiarie del 5 per mille già negli anni passati), pubblicato sul sito della Agenzia delle Entrate. Le associazioni presenti nell’elenco NON dovranno in nessun caso effettuare di nuovo l’iscrizione.

– Invio della dichiarazione sostitutiva
Le associazioni presenti nell’elenco permanente degli iscritti al contributo 5 per mille dovranno inviare alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (che attesta il mantenimento dei requisiti per l’accesso al contributo) entro il 2 luglio 2018, SOLO nel caso in cui sia variato il Legale Rappresentante rispetto all’anno precedente, utilizzando l’apposito modello predisposto dalla Agenzia delle Entrate. In caso di ritardo nell’invio della dichiarazione, l’associazione potrà trasmettere tale dichiarazione entro il 1 ottobre 2018) con contestuale versamento tramite F24 della sanzione di € 250 utilizzando il codice tributo 8115.

ASSOCIAZIONI NON ISCRITTE NELL’ELENCO PERMANENTE DEGLI ISCRITTI AL 5 PER MILLE

– Iscrizione agli elenchi dei beneficiari

entro il 7 maggio 2018, le associazioni non ancora iscritte nell’elenco dovranno effettuare l’iscrizione telematica direttamente (se abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ed in possesso del pin code) o attraverso un intermediario abilitato, utilizzando l’apposita procedura disponibile sul sito della Agenzia delle Entrate. Eventuali correzioni negli elenchi dei beneficiari pubblicati dovranno essere segnalati alla Agenzia delle Entrate entro il 21 maggio 2018.

– Invio della dichiarazione sostitutiva
entro il 2 luglio 2018, le associazioni non iscritte nell’elenco dovranno spedire a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Posta Elettronica Certificata (riportando nell’oggetto “dichiarazione sostitutiva 5 per mille 2018”) alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante la persistenza dei requisiti che danno diritto all’iscrizione, utilizzando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet dell’Agenzia. Alla dichiarazione deve essere allegata la fotocopia non autenticata di un documento di identità del Legale Rappresentante.

Le associazioni che, pur avendo i requisiti per l’iscrizione, non rispetteranno i termini e le modalità sopra indicate potranno regolarizzare la propria posizione entro il 1 ottobre 2018 inviando la domanda di iscrizione o l’integrazione documentale e versando una sanzione di € 250 tramite modello F24 utilizzando il codice tributo 8115.

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Contributi ambulanze e beni strumentali anno 2016

LIQUIDAZIONE CONTRIBUTI AMBULANZE E BENI STRUMENTALI 2016

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati pubblicati gli elenchi dei contributi erogati alle associazioni di volontariato per gli acquisti di ambulanze e beni strumentali effettuati nel 2016.
Le domande di contributo dichiarate ammissibili hanno ricevuto un contributo nella misura del 25,90% per le ambulanze, del 9,61% per i beni strumentali e del 15,13% per i beni donati a strutture sanitarie pubbliche.
E’ già in corso la lavorazione dei mandati di pagamento dei contributi per l’acquisto di ambulanze, mentre i contributi per l’acquisto di beni strumentali dovrebbero essere pagati indicativamente nel prossimo mese di maggio.
Il decreto di ripartizione e gli elenchi sono disponibili al seguente link: http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/Terzo-settore-e-responsabilita-sociale-imprese/focus-on/Volontariato/Pagine/Contributi.aspx

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Assemblea nazionale pubbliche assistenze: Salerno, 26-27 maggio 2018

L’Assemblea nazionale delle pubbliche assistenze Anpas a Salerno, 26-27 maggio 2018

L'approvazione del Bilancio 2017

Si è svolta il 26 e il 27 maggio 2018 a Salerno l’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE PUBBLICHE ASSISTENZE Anpas. Non soltanto la tradizionale Assemblea ordinaria (per l’approvazione dei bilanci economici e sociale) ma un evento residenziale articolato in due giornate (tutto il sabato e la mattina della domenica) con ampi momenti di dibattito e confronto.

Centoquarantanove delegati delle pubbliche assistenze Anpas hanno approvato il Bilancio economico e il Bilancio sociale.

Nel corso dell’assemblea, domenica 27 maggio è intervenuto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Siete quelli del fare. La realtà vera è fatta di trasformazione della realtà che a sua volta è fatta da uomini in carne ed ossa. Dobbiamo riaffermare in Italia la cultura della realtà cominciando dall’ambito politico e poi con lo spirito della solidarietà”. Il Presidente della Regione Campania ha poi ricordato l’importanza del valore educativo del volontariato e nello specifico le attività di Anpas e l’importanza dei servizi sociosanitari, del soccorso, le adozioni internazionali e la protezione civile”.
Presentato poi il video del Bilancio sociale 2018

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Anpas e RIS: un obiettivo comune

Nel mese di febbraio scorso si è svolto il corso “Sulla scena del crimine” presso il Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri di Parma. Dodici volontari del gruppo formatori di secondo livello del centro Formazione di Anpas Emilia Romagna e Alessandra Severi per Anpas Nazionale hanno avuto la possibilità di incontrarsi e confrontarsi sugli aspetti concernenti l’attività investigativa dei Ris.

Anpas e Ris

I Carabinieri del reparto speciale hanno caratterizzato gli incontri: una prima parte teorica e un incontro in cui i partecipanti si sono dovuti attivare in una simulazione di scene del crimine, riprodotte dagli stessi Ris. Molto spesso capita che i volontari delle pubbliche assistenze arrivino su una scena criminis prima degli agenti di Polizia Giudiziaria, da qui l’esigenza di una educazione specifica. Esigenza che, il Responsabile della formazione Regionale Anpas Emilia Romagna, Giuseppe Carpana, ha voluto accogliere rendendo possibile questa collaborazione con il reparto speciale. L’operatore nel procinto di compiere un intervento non sa cosa si troverà davanti, potenzialmente ogni scena potrebbe essere quella di un reato.
Per i volontari è di fondamentale importanza intraprendere tutte quelle azioni corrette per la tutela di sé e delle vittime, altresì rilevante, ai fini delle indagini e della risoluzione di un caso, è la salvaguardia dell’ambiente circostante.
L’obiettivo finale, condiviso con i Ris, è quello di creare un protocollo formativo per i volontari affinché essi comprendano l’importanza della loro attività in riferimento anche all’intervento dei soggetti preposti alla rilevazione scientifica delle tracce. Esperti che, con buona probabilità sopraggiungeranno sul luogo dopo i volontari delle pubbliche assistenze Anpas
Come evitare di inquinare la scena? Quali accorgimenti i volontari possono prendere per agevolare il lavoro di chi dovrà compiere indagini? In presenza di tracce biologiche quali manovre per la minimizzazione della contaminazione dell’ambiente? Questi i punti di discussione del gruppo di
lavoro che si è incontrato nella caserma di Parma. Anpas Emilia Romagna sta già lavorando alla costruzione del modulo formativo specifico per volontari e dipendenti delle associazioni, utile per affrontare con criterio una possibile scena di crimine.

Sensibilità all’argomento è stata dimostrata anche da altre pubbliche assistenze, come la pubblica assistenza di Pisa, che mesi fa ha organizzato una serata intitolata “il volontario sulla scena del crimine”.

Anpas e Ris

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Verso il Congresso: 12^Conferenza di organizzazione Anpas, Bologna 24-25 marzo 2018

Si è svolta a Bologna la 12^ Conferenza nazionale di organizzazione Anpas.

24 marzo 2018 - La Plenaria

 Tutte le foto su https://flic.kr/s/aHsm8hPLGj

Quale futuro per Anpas e le pubbliche assistenze di fronte alla Riforma del Terzo Settore

Obiettivo della 12^ Conferenza nazionale di Organizzazione era quello di definire una bozza di documento sul futuro e la riorganizzazione di Anpas anche in relazione alla riforma che dovrà essere la base della traccia del documento precongressuale che verrà illustrato alla Assemblea nazionale del 26/27 maggio. Dopo il Consiglio nazionale del 3-4 febbraio scorso, con la 12° Conferenza di Organizzazione Anpas prosegue il confronto sul futuro di Anpas e delle pubbliche assistenze alla luce dei cambiamenti di scenario che la Riforma del terzo Settore e, più in generale, le politiche di questi ultimi anni stanno infondendo nel nostro mondo.

I lavori. La Conferenza nazionale di Organizzazione si è articolata in momenti di plenaria e in quattro gruppi di lavoro che hanno lavorato in parallelo sui seguenti temi:

  •  Ruolo e identità delle pubbliche assistenze. 
  • Ruolo, competenze e sistemi di partecipazione di Anpas nazionale e dei Comitati regionali 
  •  Valutazione, monitoraggio e controllo delle pubbliche assistenze 

 

Nell’intervento in plenaria del 25 marzo, Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, ha dichiarato. “Quello che volevamo è avvenuto: dobbiamo andare per gradi e confrontarci su problematiche che abbiamo condiviso nell’ottica di una contaminazione costante sia al nostro interno che verso l’esterno”.

12ˆConferenza di organizzazione Anpas

Antonio Fici, intervenuto al termine dell’esposizione dei lavori da parte dei quattro gruppi di lavoro, ha sottolineato l’importanza di come Anpas si confronta sulla Riforma come un’opportunità e come spinta verso il futuro “É emerso che c’è una necessità di coordinamento e di rete. Si va verso la presa di consapevolezza che la rete e il coordinamento è necessario e in questo senso sarà importante definire i contorni e le spinte di cambiamento e le frontiere. Nelle relazioni avete parlato sia di pubbliche assistenze sia di Anpas come ente di secondo livello che associa enti di primo livello. Dobbiamo fare attenzione a distinguere i due profili: le pubbliche assistenze svolgono le attività e prestano i servizi sul territorio e di interesse generale in via diretta. Anpas è quella rete che si preoccupa del successo delle attività delle pubbliche assistenze”. Il prof. Fici ha poi evidenziato l’importanza del monitoraggio e il controllo per puntare alla qualità e non solo alla quantità delle aderenti alla rete, ma anche l’apertura verso enti di Terzo Settore: “Una governance evoluta che sappia sfruttare le opportunità della riforma è possibile. Per questo è necessario  equilibrare gerarchia e autonomia dei vari livelli della rete”.

La conclusione di Fabrizio Pregliasco: “Emerge l’esigenza di aprirci all’esterno e il confronto con gli altri. Lo strumento ODV è importante ma dobbiamo trovare modalità di confronto e di condivisione diverse. Abbiamo spazi e possibilità che nel nostro contesto possiamo accogliere le istanze di altre realtà ed è una responsabilità importante che dobbiamo rilanciare”.

16 giugno assemblea per il documento precongressuale
Assemblea precongressuale

L’immagine della Conferenza è stata realizata da Fabio Magnasciutti

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Da mamma a figlia: le storie di Paola e Manuela

Le storie di Paola e Manuela, volontarie della Croce Verde Sestri Ponente

Paola   Era il 1976 quando ancora quindicenne e io e le mie amiche abbiamo intrapreso un percorso per innovare un mondo che fino ad allora era esclusivo privilegio maschile: quello del volontariato. Fino ad allora le donne nelle pubbliche assistenze potevano al massimo ricoprire ruoli di collaboratori nelle varie branche sociali, ma non potevano salire su una ambulanza. Abbiamo lottato contro le mentalità dell’epoca (soprattutto dai militi più anziani) e alla fine abbiamo vinto. Potevamo salire sulle ambulanze e fare i servizi al pari degli uomini. Avevamo ancora certe ristrettezze che fortunatamente con il tempo sono state eliminate. Ad esempio non potevamo fare squadre notturne e per questo sono state create le squadre serali oppure non potevamo neanche entrare in un dormitorio. Forse sia io che la mia amica Milva eravamo avvantaggiate perché figlie di due militi di vecchia data, però è stata una bella conquista. Sono contenta che i nostri sforzi siano serviti alle giovani militesse, come mia figlia a cui ho tramandato la mia passione, a poter svolgere il volontariato a pari dei loro colleghi maschi. Ho fatto volontariato per circa 20 anni e non c è stato giorno o situazione che non vorrei rivivere , contenta di quello fatto , felice di aver dato una mano a chi ne aveva bisogno, orgogliosa di aver fatto parte di quella che per me è una seconda famiglia. Le persone passano, la Croce Verde resta.

Manuela – Il mio percorso in Croce è iniziato all’incirca quattro anni fa. Inizialmente ho deciso di partecipare al corso di formazione solo per accontentare i miei genitori e i miei nonni. Poi però iniziando a fare servizi mi sono appassionata sempre di più al mondo del volontariato.  A differenza di mia mamma io ho il privilegio di vivere in un’epoca in cui all’interno della pubblica assistenza le donne sono considerate alla pari degli uomini. Infatti ad oggi se una ragazza vuole fare una squadra notturna ha tutto il diritto di farlo. Ed è esattamente quello che ho fatto io ed ogni servizio che svolgevo la mia passione cresceva sempre di più. Vedere la gratitudine negli occhi delle persone che aiuti ti fa apprezzare ancora di più quello che stai facendo. Ma la Croce Verde non è solo uscire in ambulanza, è molto di più, è solidarietà, è collaborazione, è una grande e incasinatissima famiglia. Grazie alla Croce ho conosciuto molto amici e persone fantastiche. Da quando sono entrata, sono cresciuta molto sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista formativo. Sono contenta del strade che ho scelto di perseguire 4 anni fa e posso dire senza problemi che rifarei quella scelta ad occhi chiusi.

Da mamma a figlia

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