Internazionale news

Le adozioni internazionali in gravi difficoltà.

L’allarme e le proposte degli enti autorizzati.

 

Gli Enti Autorizzati per le Adozioni Internazionali riuniti in Assemblea Plenaria l’11 e 12 settembre a

Milano presso l'”Istituto La Casa” hanno avviato un ampio e partecipato confronto sull’attuale

situazione del sistema italiano delle adozioni internazionali e delle sue prospettive.

Il significativo e progressivo calo della disponibilità delle coppie e delle famiglie italiane ad avviarsi

sul percorso dell’adozione è sicuramente effetto della crisi generale che interessa l’intera società

italiana ed internazionale, ma il fattore economico non ne è l’unica causa.

Gli EEAA vogliono richiamare l’attenzione della politica e delle istituzioni sul grande valore sociale

ed umano che le famiglie con i loro progetti di accoglienza costituiscono per la società italiana.

E’ convinzione forte e chiara che le famiglie sono «risorse molto preziose, da promuovere,

sostenere ed accompagnare».

Urge perciò rimuovere dall’iter adottivo ogni difficoltà, sofferenza ed ostacolo che ne vanifichi il

significato e la risorsa per tutta la società e per i bambini in particolare.

Tra i lavori gli EEAA hanno iniziato a valutare attentamente sia della proposta di legge n. 653,

presentata dai Deputati Caruso e Chaouki, sia i temi di lavoro della costituita commissione di

studio promossa dalla Ministra Cancellieri per il riesame della normativa in materia di adozioni

internazionali.

Entrambe le iniziative sono state oggetto di analisi critica e interessata e considerate segnali

positivi per l’avvio di un dibattito che è necessario debba essere maggiormente esteso, articolato e partecipato.

Il documento finale dei lavori assembleari, inviato alla Ministra Kyenge, nella qualità di Presidente,

e a tutti i componenti della CAI, indica quattro priorità:

1) la semplificazione delle procedure adottive, anche superando l’istituto della idoneità

rllasciata dai Tribunali per i Minorenni, per indirizzarsi verso processi di valorizzazione delle

capacità genitoriali nelle loro diverse e variegate forme ed espressioni;

2) la riorganizzazione strategica della Commissione per le Adozioni Internazionali nella

direzione di uno snellimento del numero dei componenti, di un potenziamento della capacità

operativa con particolare attenzione alle relazioni internazionali con le Autorità dei paesi esteri e un

maggior coinvolgimento e collaborazione di tutti gli attori del sistema: gli Enti Autorizzati e le

associazioni Familiari;

3) l’accompagnamento e l’ incentivo a ogni forma di organizzazione e riorganizzazione degli enti autorizzati nella direzione della crescita di efficienza, efficacia e trasparenza, favorendo ogni forma anche originale di integrazione, collaborazione, intesa e fusione, anche con forme innovative e sperimentali di sinergia tra Pubblico e Privato Sociale;

4) l’integrazione delle adozioni internazionali nella politica estera del Governo Italiano,

collegandole alla cooperazione allo sviluppo, all’integrazione sociale e al Servizio Civile anche

attraverso specifiche modifiche normative nelle relative leggi di settore; integrare le adozioni

internazionali nelle politiche di sostegno alla famiglia anche attraverso una profonda riforma della

fiscalità ad essa dedicata.

Il lavoro assembleare fra gli EEAA continua, il prossimo appuntamento sarà l’11 ottobre a Roma.

 

Gli orfanatrofi Anpas in Mali

 

 

 

 

La lettera ai ministri Cancellieri e Kyenge dagli enti autorizzati 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Adozioni Internazionali: lettera degli Enti autorizzati alle Ministre Kienge e Cancellieri

 

Maggiore rappresentatività degli enti, impegno su adozione nazionale e affido, richiesta di una audizione: questi i principali contenuti della lettera inviata da oltre la metà degli Enti autorizzati all’adozione internazionale a Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia e a Cécile Kyenge, ministro per l’Integrazione e presidente della CAI, in merito alla recente costituzione della Commissione di studio sulle adozioni internazionali da parte dello stesso ministero della Giustizia.

 

Gli enti firmatari, pur manifestando interesse verso l’iniziativa del ministro Cancellieri, hanno tuttavia fatto presente che la Commissione, per come oggi è costituita, non è sufficientemente rappresentativa di tutti gli attori che intervengono nell’iter adottivo; inoltre il diritto alla famiglia – nel quadro di una riforma complessiva della legge 184/1983 e sue modifiche – non può non riguardare anche i bambini già presenti sul territorio italiano.

 

Ai ministri Cancellieri e Kyenge gli enti chiedono:

 

– che la neo costituita Commissione possa includere anche le tematiche relative all’adozione nazionale e all’affido familiare ed in generale alla condizione dei bambini e dei ragazzi fuori dalla famiglia, oggi circa 29mila in Italia, secondo le ultime stime;

– che sia possibile integrare la composizione della Commissione, così da arricchire il gruppo di lavoro con varietà di esperienze e visioni;

– che vi sia la possibilità di essere ascoltati dalla Commissione per portare un contributo tecnico a tutti i temi oggetto di studio.

 

 

Hanno aderito gli enti e i Coordinamenti:

 

– CIAI

 

– Enti del Coordinamento “Oltre l’adozione”: AMI-Amici missioni indiane, Crescere insieme, Fond. AVSI, Fond. Patrizia Nidoli, Il Conventino, ICPLF-In cammino per la famiglia, International adoption, Istituto La Casa, Nadia-Nuova associazione di genitori insieme per l’adozione, Movimento Shalom, Sjamo-Sao Josè Amici nel mondo

 

– Enti del Coordinamento CEA: AIPA, Amici di don Bosco, ASA, Ass.Cuore, Ass. EnzoB, Brutia, Centro adozioni La Maloca, EmmeEmme, I bambini dell’Arcobaleno, I Fiori Semplici, Il Mantello, La Primogenita, LICOS, Marianna, Senza Frontiere.

 

– Anpas

– ARAI – Agenzia Regionale per le adozioni internazionali – Regione Piemonte

– Centro Aiuti per l’Etiopia

– NAAA

– NOVA

– Suore San Girolamo

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Ciao Yacine

Ciao Yacine

Yacine_divisa

20 agosto 2013 – È venuta a mancare Yacine Fall, giovane volontaria soccorritrice dell’Assistance Publique de Pikine, la pubblica assistenza nata a Dakar grazie al supporto dell’Assistenza Pubblica di Parma (progetto dell’Assistance Publique de Pikine).

La commemorazione ha già avuto luogo a Dakar, dove alla famiglia di Yacine si sono stretti anche i volontari di Pikine. Tutta l’Anpas manda loro un abbraccio grande quanto tutto il Senegal.

“Ho conosciuto Yacine nel 2010, quando sono stata in Senegal per le mie ricerche di tesi” ricorda Annalisa Bergantini, di Anpas nazionale.”Mi ha guidato per la città, facendomi vedere una Dakar che altrimenti non avrei visto.

Yacine sognava di diventare infermiera.

Yacine cercava un futuro e mentre lo cercava, faceva volontariato indossando una divisa arancione.

Yacine mi ha portato tra le stoffe colorate di Pikine, facendomi saltare per la prima volta su un bus scassato tutto colorato che io non avevo idea di dove portasse.

Come tanti ragazzi in Senegal, mi disse che le sarebbe piaciuto venire in Europa per studiare, per farsi una formazione che le permettesse di vivere degnamente. Me lo disse che eravamo affacciati sul mare di Gorée, l’isola dalla quale milioni di uomini e donne sono partiti verso un futuro di schiavitù.

Yacine era fiera di fare volontariato, e aveva capito che era anche un’opportunità di crescita, umana e professionale. Con grande orgoglio mi aveva portato a visitare l’Assistance Publique de Pikine, e a conoscere un po’ di volontari, tutti giovanissimi. «Non è facile potersi permettere di fare volontariato, qui» mi avevano detto.

Con Yacine abbiamo girato in una giornata ogni angolo di Gorée, pur senza troppo capirci mi aveva più o meno adottato… e fin dalla prima email scambiata prima che la conoscessi, mi aveva detto: «soyez la bienvenue au pays de la teranga».

Che la terra ti sia finalmente lieve, Yacine”.

 

Io non ho bisogno di denaro.Yacine

Ho bisogno di sentimenti,

di parole, di parole scelte sapientemente,

di fiori detti pensieri,

di rose dette presenze,

di sogni che abitino gli alberi,

di canzoni che facciano danzare le statue,

di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.

Ho bisogno di poesia,

questa magia che brucia la pesantezza delle parole,

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.


Che la terra ti sia finalmente lieve- Alda Merini

 

Il progetto dell’Assistance Publique de Pikine

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Mission – Anpas: annullate il reality show sui profughi

Mission – Anpas: annullate il reality show sui profughi

 

Firenze, 09 agosto 2013 – Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze) esprime la propria contrarietà alla realizzazione del reality umanitario “Mission”, prodotto dalla RAI in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) e l’organizzazione non governativa italiana Intersos, per far raccontare la sofferenza dei rifugiati in Sud Sudan, in Repubblica Democratica del Congo e in Mali ad alcuni personaggi famosi, tra cui Emanuele Filiberto, Paola Barale, Michele Cucuzza, Barbara De Rossi, Al Bano.

Crediamo sia importante fare informazione e rompere il silenzio sul tema delle crisi umanitarie, ma occorre farlo rispettando la privacy, la sicurezza e la dignità di persone in estrema difficoltà, andando oltre la spettacolarizzazione dell’emergenza.

La RAI ha il dovere di produrre prodotti televisivi che approfondiscano seriamente le cause e le conseguenze che riguardano le storie di chi deve fuggire dal proprio paese a causa di guerra o persecuzioni.

È essenziale raccontare anche l’immenso lavoro di Ong e operatori umanitari che ogni giorno lavorano in condizioni estreme, ma tutto questo occorre farlo con strumenti diversi dai riflettori puntati addosso.

Un reality show mascherato da docu-reality non convince nessuno.

 

Anpas aderisce alla petizione lanciata su Change.org, con cui si chiede alla RAI di non mandare in onda il reality “Mission”.

 

Leggi qui lo SPECIALE #NoMission di Info-Cooperazione

 

Anpas svolge attività di cooperazione all’estero sin dal 1992 (conflitto dell’ex Jugoslavia), in supporto alle popolazioni gravemente danneggiate dalle guerre e realizza da ormai molti anni progetti di cooperazione allo sviluppo a sostegno dell’infanzia e delle famiglie più disagiate in diversi paesi del mondo.

 

Petizione_Change_org

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Anpas e Focsiv insieme per nuovi percorsi di resilienza

Si svolgerà giovedì 11 luglio presso la FOCSIV un incontro dal titolo “ONG E PUBBLICHE ASSISTENZE: INSIEME PER NUOVI PERCORSI DI RESILIENZA” con l’obiettivo di riunire intorno ad un tavolo soggetti diversi che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo e della protezione civile per ragionare sulla fattibilità e strategicità della creazione di un polo italiano che lavori sul tema della prevenzione e gestione di crisi ed emergenze nei Paesi in via di sviluppo.

Obiettivo dell’incontro è quello di riunire intorno ad un tavolo soggetti diversi  che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo e della protezione civile per ragionare sulla fattibilità e strategicità della creazione di un polo italiano che lavori sul tema della prevenzione e gestione di crisi ed emergenze nei Paesi in via di sviluppo.

L’idea intorno alla quale si svilupperà il dibattito è quella di creare a livello italiano un coordinamento del quale Focsiv e Anpas si facciano promotori,che metta in campo competenze specifiche chiave per la realizzazione di interventi di prevenzione delle emergenze e rafforzamento della resilienza in contesti vulnerabili.

Questo coordinamento italiano, attraverso le rispettive reti europee ed extraeuropee dei soggetti che ne fanno parte, potrà attivare strutturate relazioni con analoghi coordinamenti a livello europeo, e porsi come soggetto unico, in grado di operare in modo congiunto, e come tale dialogare con le diverse Istituzioni, nazionali ed europee.

Il dibattito partirà dalla valorizzazione delle rispettive esperienze su tali tematiche, con uno specifico collegamento ai costituendi Corpi Europei di Aiuto Umanitario Volontario, ed ai Progetti Pilota nei quali FOCSIV e Anpas hanno partecipato, per arrivare alla costruzione e condivisione di strategie e percorsi comuni.

 

L’incontro, organizzato in occasione della chiusura del progetto 2012 sui Corpi Europei di Aiuto Umanitario Volontario che FOCSIV ha realizzato in cooperazione con France Volontaires “EU, LOCAL AND ONLINE VOLUNTEERS: KEY ACTORS FOR INCLUSIVE HUMANITARIAN INFORMATION SHARING IN CRISIS PREPAREDNESS”, sarà occasione per avviare la riflessione ed elaborare strategie ed azioni comuni, partendo dalle rispettive specificità, competenze, ed esperienze.

 

In apertura dell’incontro le 4 volontarie selezionate da FOCSIV che hanno preso parte al Progetto Pilota del 2012, daranno una loro testimonianza dell’esperienza realizzata nel progetto, che sarà utile punto di partenza per evidenziarne punti di forza e criticità in chiave costruttiva in vista delle future progettualità.

Parteciperanno al dibattito:

– Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV

– Attilio Ascani, Direttore FOCSIV

– Fausto Casini, Presidente Anpas

 

 

 

 

focsiv_logo

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Jukumu Letu, il progetto di Anpas per il Kenia

JUKUMU LETU – E’ NOSTRA RESPONSABILITA’ (n°2)

Il progetto si propone di migliorare le condizioni di vita delle famiglie vulnerabili della baraccopoli di Mathare, nella città di Ngong e nel villaggio di Bunyore in Kenya attraverso interventi integrati che promuovano il superamento delle loro precarie condizioni sociali, economiche e sanitarie, con particolare attenzione all’educazione dei minori ed alla prevenzione della trasmissione del virus HIV madre-bambino.

Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Adozioni Internazionali.

 

Localizzazione: Ngong (baraccopoli di Mathare), villaggio di Bunyore 

 

Durata: 18 mesi (2012-2013)

Finanziato in parte da: Commissione Adozioni Internazionali (CAI)

 

Partner: Fondazione Raphael (capofila), Anpas, Mehala child & family Onlus, Jukumu Letu CBO, Ngong Women and Children Self Help Group

 

Descrizione del Progetto:

L’esperienza positiva del precedente progetto ci ha incoraggiato nella presentazione di una nuova iniziativa che si propone di sostenere i due centri diurni già avviati, le attività connesse poste in atto ed in più di garantire ai bambini che hanno raggiunto l’età e che fuoriescono dai centri diurni, di poter iniziare l’attività scolastica nella scuola primaria con la costituzione di quattro classi, due nella città di Ngong e due nel villaggio di Bunyore. Si accoglieranno i minori, fratelli dei bambini che frequentano i centri diurni, che si trovino in situazione di disagio, di ritardo scolastico o a rischio emarginazione e per i quali si ravvisi la necessità di un supporto educativo che stimoli rapporti familiari e sociali adeguati recuperando tempi ed offrendo spazi alternativi alla strada. Inoltre è previsto un intervento, nel campo sanitario, di prevenzione della trasmissione madre-bambino dell’HIV che consiste nel seguire le donne  sieropositive, fortemente presenti sul territorio, attraverso un percorso sanitario e sociale. Infine saranno riproposti gli interventi a favore di 50 giovanissime madri, il supporto ad un gruppo di adulti per l’avvio di attività microimprenditoriali ed un percorso formativo a favore dello staff già attuati nel primo progetto.

 

                jukumu_anpas_kenia

Beneficiari:

200 minori di età 0-7 anni della baraccopoli di Mathare presso la città di Ngong e del villaggio di Bunyore appartenenti a famiglie socialmente vulnerabili;

120 bambini che frequenteranno le prime due classi della scuola elementare nella città di Ngong e nel villaggio di Bunyore;

60 ragazzi adolescenti che vivono nelle famiglie socialmente vulnerabili e i cui fratelli frequentano le attività dei centri diurni e le prime due classi della scuola elementare;

50 madri giovani –giovanissime della baraccopoli di Mathare, città di Ngong;

13 operatori sociali e volontari beneficiari di un percorso formativo;

30 adulti che usufruiranno del sostegno materiale per l’avvio di attività generatrici di reddito;

18 healt workers che attraverso incontri di training acquisiranno le informazioni e le competenze utili per accompagnare nel percorso 180 madri HIV+;

180 madri HIV+ e 180 bambini che usufruiranno dei vantaggi della terapia ARV per la prevenzione della trasmissione del virus HIV madre-bambino.

 

 

 

Risorse finanziarie:

Costo totale del progetto: € 210.280

Finanziamento CAI: € 199.180

Cofinanziamento: € 11.100

Scarica il progetto .doc

Visualizzazione ingrandita della mappa

 

 

 


 

 

Proseguono con successo le attività del progetto Jukumuletu 2 in Kenya. Il progetto sostiene e rafforza due centri per l’infanzia, attivi nella baraccopoli di Mathare e nel villaggio di Bunyore, attraverso la formazione del personale, il sostegno all’istruzione dei bambini e alle attività di potenziamento del reddito per 50 giovani madri. Il progetto è finanziato in parte dalla Commissione adozioni internazionali e realizzato in partenariato con Fondazione Raphael (capofila), l’associazione Mehala,  Jukumu Letu CBO e Ngong Women and Children Self Help Group in Kenya.

 



 

Altre informazioni

Anpas Nazionale, Cooperazione e adozioni internazionali

Annalia Sommavilla e Annalisa Bergantini,

tel. 055.30.38.21, internazionale@anpas.org


 

Aggiornamenti

 

PRIMO AGGIORNAMENTO (gennaio-aprile 2012)

 

SECONDO AGGIORNAMENTO (maggio-dicembre 2012)

 


Gli altri progetti di cooperazione internazionale Anpas

Dona un sorriso ai bambini del Mali

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Emergenza orfanotrofi in Mali: aggiornamento

Emergenza Mali: aggiornamento

MERCI, MES AMIS! “Merci, mes amis!”

E’ questo quel che vi mandano a dire i sorrisi tutti fossette e occhi lustri dei piccoli beneficiari della campagna Emergenza Orfanotrofi Mali lanciata da Anpas

Un sorriso che spunta come quella palla di fuoco che è il sole caldo del Mali, di fronte a un pasto che finalmente riempie la pancia, a una medicina che fa passare la febbre, a un ventilatore che riprende a funzionare e allevia un po’ la temperatura, “africana” appunto.

La raccolta fondi procede tuttora, ma una prima tranche di 3000 euro l’abbiamo mandata al più presto, perché sapevamo che laggiù il bisogno era grande. E molto urgente. La lista delle necessità è lunga e tutta fatta di cose irrinunciabili.

Emergenza orfanotrofi in Mali

Si può forse non pagare le “nounou” che non ricevono lo stipendio da mesi e che sono quanto di più simile a una mamma questi bimbi abbiano finora conosciuto? Si può non provvedere all’acqua potabile? All’energia elettrica? Alle medicine per combattere la febbre malarica? Non è stato facile assegnare le priorità, ma tra tutte abbiamo ritenuto più urgente comprare latte, riso, pannolini per i bambini e dare un contributo per lo stipendio delle “nounou”, ed è proprio a questo che abbiamo destinato il primo frutto della vostra solidarietà, ripromettendoci intanto di rilanciare il nostro sforzo di raccolta, anche ora che il Mali sembra uscito dai riflettori benché non sia affatto uscito dalla crisi.

Aiutaci a mettere un altro segno di spunta sulla lista dei bisogni a cui ancora non siamo riusciti a rispondere! Puoi farlo in tanti modi: diffondi la campagna, organizza una cena o uno spettacolo di solidarietà, scarica la cartolina dal sito e appendila in qualche punto ben visibile o chiedi ai negozi nella tua zona il permesso di esporla. Più persone raggiungiamo e più corta diventerà la lista di “quel che ancora manca”!

Ora sul sito dell’Anpas è anche possibile fare le donazioni online, con le principali carte di credito.

E’ facile e sicuro! Vuoi saperne di più? Contattaci: Ufficio Cooperazione Internazionale email: internazionale@anpas.org tel. 055 303821

 

COME PUOI CONTRIBUIRE

  • con 25 euro puoi acquistare latte e alimenti per un bambino per un mese
  • con 100 euro puoi acquistare latte, alimenti, medicine e pannolini per un bambino per un mese

Fai un versamento con bonifico bancario intestato a:

A.N.P.AS.Causale: Emergenza in Mali

IBAN: IT23 I 05584 02802 000000000310

BANCA: Banca Popolare di Milano – Agenzia 2 di Firenze

 

oppure online con carta di credito:

 

Una pubblica assistenza per gli orfanotrofi in Mali

Sei un volontario Anpas e vuoi darci una mano? Coinvolgi la tua associazione e:

– organizza una cena straordinaria di solidarietà

scarica e attacca la cartolina della campagna in sede (bene in vista eh…)

– condividi questa pagina sui social network!Emergenza_Mali_cartolinaAnpas

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Ufficio Cooperazione Internazionale – email: internazionale@anpas.org, tel 055 303821

BENEFICI FISCALI PER LE DONAZIONI –> clicca qui per le indicazioni

Per usufruire dei benefici fiscali è necessario conservare:

  • la ricevuta di versamento, sia postale che bancaria, nel caso di donazione con bollettino;
  • l’estratto conto nel caso di donazione tramite bonifico bancario o carta di credito;
  • una fotocopia dell’assegno in caso di versamento con lo stesso.

Per avere la ricevuta del versamento e usufruire dei benefici fiscali, invia ad Anpas una copia del bonifico e i tuoi dati (nome e cognome, indirizzo postale).

 

Il racconto di Matteo e Barbara, genitori adottivi in Mali

Mali_flag

Cosa fa Anpas in Mali

Anpas è ente autorizzato per le adozioni internazionali in Mali dal 10/09/2009. Alcuni progetti dicooperazione sono stati già realizzati, con la collaborazione delle autorità e Ong locali, ed altriinterventi sono in fase di progettazione.
Attualmente è in corso il progetto Torna a sorridere, che prevede l’invio di un’ambulanza in Mali. Ilmezzo potrà essere utilizzato dalla Brigata femminile della Polizia, in caso di segnalazioni di minoria rischio, sia per trasferimenti a carattere sanitario sia come pulmino per il trasporto dei bambinipresso strutture protette. L’ambulanza è stata messa a disposizione dalla Croce Verde Civitella Roveto e l’invio è realizzato in collaborazione con Cinque Pani Onlus.
Nel 2012, con il progetto “Dona un sorriso ai bambini del Mali” abbiamo sostenuto 200 bambinidell’orfanotrofio Assureme di Bamako, realizzando l’impianto idrico (allaccio all’acquedotto locale,rubinetti e realizzazione di un bagno con sanitari e doccia). L’intervento è stato fatto grazie aicontributi dei biglietti di auguri gente d’Anpas e alla campagna di raccolta fondi.
Dal 2007 Anpas ha collaborato a campagne di raccolta fondi e gemellaggi per realizzare il progettoNiger chiama Po – Per il diritto all’acqua in Mali, volto a garantire l’accesso all’acqua potabile,prevenire la mortalità e morbilità legate a patologie causate da acqua contaminata. Il progetto èstato realizzato incollaborazione con LVIA, una ONG italiana attiva in Mali da molti anni.

Gli orfanotrofi in Mali

Un orfanotrofio in Mali può accogliere anche fino a 100 bambini abbandonati e privi dellatutela familiare. Sono ospitati bambini abbandonati alla nascita e quelli abbandonatitemporaneamente. Si provvede alla loro alimentazione e alle cure igienico-sanitarie, e peri bambini più grandi anche all’istruzione. Molti orfanotrofi, inoltre, assistono gratuitamente anche le ragazze madri e sieropositive. Spesso una struttura sostiene anche bambini che non risiedono nell’orfanotrofio,attraverso contributi per la scolarizzazione.

Il Paese

Mali_cartina

Nonostante i suoi giacimenti di metalli preziosi, è uno dei paesi più poveri al mondo e ladistribuzione delle ricchezze tra la popolazione è estremamente diseguale. Oltre la metà dellapopolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con una marcata disparità tra le aree urbane erurali. Oltre il 72% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, e i bambini sono quelliche subiscono maggiormente questa condizione vivendo una delle situazioni più difficili al mondo.

Indipendenza: 20/6/1960 (già colonia francese)Capitale: Bamako

Popolazione: 15.494.466 abitanti (dati luglio 2012)

Etnie: Mande 50% (Bambara, Malinke, Soninke), Peul 17%, Voltaic 12%, Songhai 6%, Tuareg eMori 10%, altri 5%.

Lingue parlate: Francese (lingua ufficiale), Bambara (80%) e numerosi dialetti africani.

Religioni: Islam 90%, Cristianesimo 1%, religioni indigene 9%.

PIL: 17.88 milioni di dollari

PIL Tasso di crescita reale: 2,7%

Speranza di vita alla nascita: 53 anni

Tasso mortalità infantile: 108.7 decessi su 1,000 nati vivi

Tasso di crescita popolazione:

Tasso HIV negli adulti: 1%

Tasso disoccupazione: 30%

Tasso alfabetizzazione: 31.1%Fonte: CIA

Emergenza orfanotrofi in Mali: aggiornamento Leggi tutto »

Emergenza Mali – l’aggiornamento del progetto Anpas

Emergenza Mali: aggiornamento 

MERCI, MES AMIS! “Merci, mes amis!”

E’ questo quel che vi mandano a dire i sorrisi tutti fossette e occhi lustri dei piccoli beneficiari della campagna Emergenza Orfanotrofi Mali lanciata da Anpas

Un sorriso che spunta come quella palla di fuoco che è il sole caldo del Mali, di fronte a un pasto che finalmente riempie la pancia, a una medicina che fa passare la febbre, a un ventilatore che riprende a funzionare e allevia un po’ la temperatura, “africana” appunto.

La raccolta fondi procede tuttora, ma una prima tranche di 3000 euro l’abbiamo mandata al più presto, perché sapevamo che laggiù il bisogno era grande. E molto urgente. La lista delle necessità è lunga e tutta fatta di cose irrinunciabili.

Emergenza orfanotrofi in Mali

Si può forse non pagare le “nounou” che non ricevono lo stipendio da mesi e che sono quanto di più simile a una mamma questi bimbi abbiano finora conosciuto? Si può non provvedere all’acqua potabile? All’energia elettrica? Alle medicine per combattere la febbre malarica? Non è stato facile assegnare le priorità, ma tra tutte abbiamo ritenuto più urgente comprare latte, riso, pannolini per i bambini e dare un contributo per lo stipendio delle “nounou”, ed è proprio a questo che abbiamo destinato il primo frutto della vostra solidarietà, ripromettendoci intanto di rilanciare il nostro sforzo di raccolta, anche ora che il Mali sembra uscito dai riflettori benché non sia affatto uscito dalla crisi.

Aiutaci a mettere un altro segno di spunta sulla lista dei bisogni a cui ancora non siamo riusciti a rispondere! Puoi farlo in tanti modi: diffondi la campagna, organizza una cena o uno spettacolo di solidarietà, scarica la cartolina dal sito e appendila in qualche punto ben visibile o chiedi ai negozi nella tua zona il permesso di esporla. Più persone raggiungiamo e più corta diventerà la lista di “quel che ancora manca”!

Ora sul sito dell’Anpas è anche possibile fare le donazioni online, con le principali carte di credito.

E’ facile e sicuro! Vuoi saperne di più? Contattaci: Ufficio Cooperazione Internazionale email: internazionale@anpas.org tel. 055 303821

 

COME PUOI CONTRIBUIRE

  • con 25 euro puoi acquistare latte e alimenti per un bambino per un mese
  • con 100 euro puoi acquistare latte, alimenti, medicine e pannolini per un bambino per un mese

Fai un versamento con bonifico bancario intestato a:

A.N.P.AS.Causale: Emergenza in Mali

IBAN: IT23 I 05584 02802 000000000310

BANCA: Banca Popolare di Milano – Agenzia 2 di Firenze

 

oppure tramite carta di credito:

 

Una pubblica assistenza per gli orfanotrofi in Mali

Sei un volontario Anpas e vuoi darci una mano? Coinvolgi la tua associazione e:

– organizza una cena straordinaria di solidarietà

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PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Ufficio Cooperazione Internazionale – email: internazionale@anpas.org, tel 055 303821

BENEFICI FISCALI PER LE DONAZIONI –> clicca qui per le indicazioni

Per usufruire dei benefici fiscali è necessario conservare:

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Il racconto di Matteo e Barbara, genitori adottivi in Mali

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Cosa fa Anpas in Mali

Anpas è ente autorizzato per le adozioni internazionali in Mali dal 10/09/2009. Alcuni progetti dicooperazione sono stati già realizzati, con la collaborazione delle autorità e Ong locali, ed altriinterventi sono in fase di progettazione.
Attualmente è in corso il progetto Torna a sorridere, che prevede l’invio di un’ambulanza in Mali. Ilmezzo potrà essere utilizzato dalla Brigata femminile della Polizia, in caso di segnalazioni di minoria rischio, sia per trasferimenti a carattere sanitario sia come pulmino per il trasporto dei bambinipresso strutture protette. L’ambulanza è stata messa a disposizione dalla Croce Verde Civitella Roveto e l’invio è realizzato in collaborazione con Cinque Pani Onlus.
Nel 2012, con il progetto “Dona un sorriso ai bambini del Mali” abbiamo sostenuto 200 bambinidell’orfanotrofio Assureme di Bamako, realizzando l’impianto idrico (allaccio all’acquedotto locale,rubinetti e realizzazione di un bagno con sanitari e doccia). L’intervento è stato fatto grazie aicontributi dei biglietti di auguri gente d’Anpas e alla campagna di raccolta fondi.
Dal 2007 Anpas ha collaborato a campagne di raccolta fondi e gemellaggi per realizzare il progettoNiger chiama Po – Per il diritto all’acqua in Mali, volto a garantire l’accesso all’acqua potabile,prevenire la mortalità e morbilità legate a patologie causate da acqua contaminata. Il progetto èstato realizzato incollaborazione con LVIA, una ONG italiana attiva in Mali da molti anni.

Gli orfanotrofi in Mali

Un orfanotrofio in Mali può accogliere anche fino a 100 bambini abbandonati e privi dellatutela familiare. Sono ospitati bambini abbandonati alla nascita e quelli abbandonatitemporaneamente. Si provvede alla loro alimentazione e alle cure igienico-sanitarie, e peri bambini più grandi anche all’istruzione. Molti orfanotrofi, inoltre, assistono gratuitamente anche le ragazze madri e sieropositive. Spesso una struttura sostiene anche bambini che non risiedono nell’orfanotrofio,attraverso contributi per la scolarizzazione.

Il Paese

Mali_cartina

Nonostante i suoi giacimenti di metalli preziosi, è uno dei paesi più poveri al mondo e ladistribuzione delle ricchezze tra la popolazione è estremamente diseguale. Oltre la metà dellapopolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con una marcata disparità tra le aree urbane erurali. Oltre il 72% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno, e i bambini sono quelliche subiscono maggiormente questa condizione vivendo una delle situazioni più difficili al mondo.

Indipendenza: 20/6/1960 (già colonia francese)Capitale: Bamako

Popolazione: 15.494.466 abitanti (dati luglio 2012)

Etnie: Mande 50% (Bambara, Malinke, Soninke), Peul 17%, Voltaic 12%, Songhai 6%, Tuareg eMori 10%, altri 5%.

Lingue parlate: Francese (lingua ufficiale), Bambara (80%) e numerosi dialetti africani.

Religioni: Islam 90%, Cristianesimo 1%, religioni indigene 9%.

PIL: 17.88 milioni di dollari

PIL Tasso di crescita reale: 2,7%

Speranza di vita alla nascita: 53 anni

Tasso mortalità infantile: 108.7 decessi su 1,000 nati vivi

Tasso di crescita popolazione:

Tasso HIV negli adulti: 1%

Tasso disoccupazione: 30%

Tasso alfabetizzazione: 31.1%Fonte: CIA

 

 

Emergenza Mali – l’aggiornamento del progetto Anpas Leggi tutto »

BIMBINSIEME 2013

BIMBINSIEME 2013 – Tirrenia 1 e 2 giugno

Anche quest’anno torna BIMBINSIEME 2013, l’incontro annuale dei bambini costaricensi e le loro famiglie.
Come ogni anno anche le famiglie italiane che hanno adottato con Anpas bambini costaricensi si ritrovano tutte insieme per questa giornata di festa a cui parteciperà la referente Anpas in Costa Rica, Rita Galloni.
Quest’anno l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Livorno, avrà luogo a Tirrenia , presso il Centro LE TORRI, il 1 e 2 giugno
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La scatola di DARE TO DREAM: progetto di Anpas in Gambia

La scatola di DARE TO DREAM/ OSA SOGNARE

Avete presente una risma di carta? Prendetene quattro o cinque, mettetele una sopra l’altra e immaginate una scatola così alta piena di fogli. In questa scatola, oggi, ci ho racchiuso un intero anno di progetto.

Seicentocinquantuno ricevute, in doppia copia e tutte tradotte, che raccontano un anno, l’ultimo, del progetto Dare to Dream.
Taglio dell’erba in casa famiglia: 700 Dalasi.

Due ventilatori: 1200 Dalasi.

Dieci sacchi diriso: 900 Dalasi.

Cinque yards di stoffa: 325 Dalasi.

 

Dare to dream

Dopo tre anni di coordinamento dall’Italia di questo progetto, i prezzi del Gambia li conosco meglio di quelli della Coop. Ma chiudere con lo skotch una scatola con dentro una montagna di ricevute, pronte da spedire al finanziatore, non è solo aver rendicontato un progetto. È anche averlo un po’ vissuto, seppure alla casa famiglia, alla scuola, alla biblioteca non ci ho mai messo piede.
Chiudere la scatola è avere la sensazione che tutto quello che c’è dentro un po’ mancherà. È quasi “un fijo che ne se va”. Chiudere la scatola è la soddisfazione di pensare che questo progetto è stato solo il primo passo, e che d’ora in poi la casa famiglia, la scuola e la biblioteca cammineranno da sole.

DARE TO DREAM IL PROGETTO DI Anpas IN GAMBIA
Chiudere la scatola è sorridere di contentezza nel vedere le foto dei bambini che volano sulle altalene nuove e ballano alla festa di Natale. È essere fieri di aver contribuito al riscatto di una donna violata, riscatto che passa per la cruna di un ago e per le mani che hanno appreso un mestiere.
Chiudere la scatola è lo sguardo di quei ragazzi impresso nella mente. È la certezza che grazie al progetto, ora, tanti bambini a rischio di abuso possono “rompere il silenzio”, e trovare una casa che li accolga e li protegga.
Chiudere la scatola… e avere una grande voglia di andare a vedere quei posti e conoscere quei volti.

– Annalisa Bergantini, Anpas
Con il progetto Dare to dream, Anpas ha istituito una casa famiglia per garantirel’accoglienza ai bambini abbandonati, in vista di un affidamento o adozione. È stato attivato anche un servizio di scuola materna e un centro polifunzionale per i piccoli e lefamiglie.

Il progetto Dare To Dream

La relazione del progetto

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Auguri per un 2013 di pace: gli auguri dai bimbi e la festa di fine anno nella scuola

La festa per la fine del Ramadan: Koriteh del 2011 nella casa famiglia

Scheda del progetto in pdf

 

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