Internazionale news

Giovani, un anno in Germania con lo SVE Anpas

Un anno in Germania con lo SVE Anpas per un progetto su educazione e infanzia: aperta la candidatura per volontari tra i 18 e i 30 anni. Scadenza candidature 15 febbraio 2016

SVE che cos’è+cosa non è+ come partecipare +condizioni economiche +database SVE

1 febbraio 2016 – Sono aperte le candidature per una esperienza di volontariato europeo della durata di un anno in Germania per un progetto di educazione e infanzia con l’associazione ASB Falkensee (membro di Samaritan International). Il progetto è rivolto a  ragazzi e ragazzi tra i 18 e 30 anni interessati ai temi della pedagogia e dell’educazione.

Day 3: #samicontest

Lo SVE in Germania con Anpas

Destinatari: 1 volontario (tra i 18 e i 30 anni)
Dove:  Falkensee, Germania (25 km da Berlino)
Quando:  dal 1 aprile 2016 al 31/03/2017
Durata:  12 mesi
associazione Ospitante: ASB Falkensee (associazione locale ASB, membro di Samaritan International)
associazione di Invio: associazione Nazionale pubbliche assistenze – Anpas.

Il progetto in Germania: “Aiutami a fare da solo”

Le attività principali di questo  SVE  a lungo termine  ruotano al tema dell’educazione e della pedagogia, basata sui principi di Maria Montessori “Aiutami a fare da solo”.  Il volontario svolgerà le attività presso la scuola dell’infanzia Unter den Kiefern, gestita da ASB Falkensee. La scuola si occupa dell’educazione di bambini che vanno dai 3 ai 6 anni, e svolge anche attività educative con i genitori e le famiglie dei bambini, sempre secondo il metodo Montessori.
Il volontario supporterà le attività degli educatori, sviluppando attività di gioco con i bambini, con la possibilità di proporre anche progetti e attività in inglese o italiano, per favorire nella scuola un ambiente multiculturale. Inoltre il volontario supporterà la scuola nell’organizzazione di eventi, durante le varie feste annuali.
Orario: il volontario sarà impegnato dalle 9 alle 15, dal lunedi al giovedì.
La città di Falkensee si trova a circa 25 chilometri da Berlino, che è raggiungibile in appena 20 minuti di treno.

Condizioni economiche
Viaggio A/R  é coperto al 100% fino ad un massimale che dipende dalla distanza (pag. 83 Guida a Erasmus+).
Vitto e alloggio sono pagati totalmente. L’alloggio sarà presso una famiglia locale, attentamente selezionata dall’associazione ospitante.
Trasporto locale: il volontario riceverà un abbonamento per i trasporti locali, valido anche per raggiungere Berlino. Il volontario disporrà anche di una bicicletta, il mezzo di trasporto preferito nella città di Falkensee.
Assicurazione: prima della partenza, il volontario sarà  iscritto al piano di assicurazione collettiva SVE prevista dal programma Erasmus+. La polizza garantirà la copertura assicurativa durante tutto il periodo del servizio.
Corso di lingua  tedesca: il volontario potrà accedere al Supporto Linguistico Online (Online Linguistic Support-OLS), uno strumento pensato dalla Commissione Europea per facilitare i partecipanti ai progetti di mobilità del Programma Erasmus+ nell’apprendimento della lingua. Inoltre l’associazione ospitante, fornirà la possibilità di frequentare un corso tedesca di lingua in loco.
Pocket money:  per le spese personali di 110 Euro al mese
Formazione del volontario. Entro un mese dalla data di arrivo, il volontario parteciperà alla formazione all’arrivo, predisposta dall’Agenzia Nazionale. Essendo uno SVE superiore a sei mesi, il volontario parteciperà anche alla valutazione intermedia, predisposta dall’Agenzia Nazionale due mesi dopo la partecipazione del volontario alla formazione all’arrivo ed entro due mesi dalla data di fine servizio.

Chi può candidarsi La candidatura è  aperta a tutti,  purché si abbia tra i 18 e i 30 anni. Solo le candidature complete con tutti gli allegati come indicato nella call verranno prese in considerazione e solo i candidati selezionati verranno ricontattati.

Profilo desiderato. L’associazione ospitante darà priorità a candidati con le seguenti caratteristiche:

  •  preferibilmente ragazze;
  •  conoscenza base del tedesco;
  •  conoscenza base dell’inglese.

Guida alla candidatura. Inviare il proprio curriculum vitae e una  lettera motivazionale  (entrambi in inglese) all’indirizzo: evs@anpas.org, indicando in oggetto “Candidatura SVE Germania + Cognome”.
Scadenza: 15/02/2016
Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare:  Unità Operativa di Roma, Referente: Annalisa Bergantini – Tel. 06/69.20.22.30, evs@anpas.org 

Il progetto sul database SVE

Day 4 #samicontest


SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

Il Servizio Volontario Europeo – opportunità nell’ambito della Key Action 1 Mobilità degli individui del programma Erasmus+ – offre ai giovani tra i 17 e i 30 anni un’esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuove la loro integrazione sociale e la partecipazione attiva. 
I giovani possono svolgere un’attività di volontariato in un paese del programma o al di fuori dell’Europa, per un periodo che va da 2 a 12 mesi, impegnati come “volontari europei” in progetti locali in vari settori o aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo, ecc. Sono esclusi interventi ad alto rischio in situazioni immediatamente successive a crisi (aiuti umanitari, aiuti successivi a catastrofi, ecc.).
Il progetto si avvale dei principi e dei metodi dell’apprendimento non formale. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l’opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale.

Anpas è accreditata presso l’Agenzia Nazionale per i Giovani come ente di invio di volontari e coordinamento dei progetti e si propone di realizzare progetti di SVE al fine di promuovere tra i giovani i valori della cittadinanza attiva e della solidarietà, per favorire la loro partecipazione alla costruzione di una società europea che tuteli i diritti dei cittadini e la capacità umana di impegnarsi nell’aiuto e l’assistenza agli altri.

Il sito dell’Agenzia Nazionale per i Giovani: qui
Il sito della Commissione Europea: qui

Day 2 samicontest creative part

—————————————————————————

Le seguenti attività non vengono considerate come servizio volontario europeo nel quadro del Programma Erasmus+:

 volontariato occasionale, non strutturato, part-time; 
 tirocinio in un’impresa; 
 lavoro retribuito; 
 attività ricreativa o turistica; 
 corso di lingua; 
 sfruttamento di una forza lavoro a basso costo; 
 periodo di studio o di formazione professionale all’estero.

——————————————————————————–

Sei un/una giovane  tra 17 e 30 anni  interessato/a a partecipare ad un progetto SVE?
Anpas, come Ente d’invio accreditato (sending organization), può supportarti per avere le informazioni di cui necessiti e aiuto nella ricerca di un progetto per il quale candidarti come volontario/a.  
Anpas ti offre la possibilità di partire per lo SVE assistendoti durante tutta la fase preliminare di ricerca del progetto più adatto alle tue esigenze e ai tuoi desideri, contattando le organizzazioni di accoglienza, aiutandoti a selezionare i progetti da scegliere, guidandoti verso la partenza e monitorando dall’Italia la tua esperienza all’estero in modo da esserti sempre di supporto in caso di necessità o anche solo per avere notizie delle tue esperienze durante tutto il corso del progetto.
Il primo passo da compiere è cominciare la ricerca di un progetto promosso da un Ente di accoglienza (Receiving Organization) e poi rivolgerti ad Anpas per candidarti volontario/a. Come trovare l’ente di accoglienza? Avvalendoti del Database europeo degli Enti SVE accreditati.
Tutte le organizzazioni coinvolte in un progetto SVE (in invio o in accoglienza) devono, infatti, essere accreditate dalle Agenzie Nazionali dei Paesi Membri che gestiscono il programma Erasmus+ settore Gioventù; il Database SVE ti consente, dunque, di conoscere le organizzazioni accreditate di accoglienza del Servizio Volontario Europeo e di cosa si occupano.
Per candidarsi bisogna segnalare ad Anpas i progetti di proprio interesse e poi inviare un  CV in Inglese e Lettera di motivazione in Inglese  almeno  2 mesi prima  della scadenza per la presentazione dei progetti.              

Contattaci! Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare: Unità Operativa di Roma  Referente: Annalisa Bergantini  Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org

————————————————————————–

La partecipazione a un’attività SVE è gratuita per i volontari, ad eccezione di un eventuale contributo per le spese di viaggio (qualora la borsa Erasmus+ non le copra completamente) e le spese aggiuntive non connesse alla realizzazione dell’attività. Le spese essenziali per la partecipazione dei volontari all’attività SVE sono coperte dalla borsa Erasmus+ o attraverso altri mezzi offerti dalle organizzazioni partecipanti.
L’organizzazione di accoglienza fornisce infatti al candidato  vitto, alloggio e assicurazione sanitaria, più un  pocket money mensile  (la quota varia tra i 50 e 150€ a seconda della destinazione, secondo quanto stabilito dal programma Erasmus+) per le spese extra. Il  viaggio di andata e ritorno  è rimborsato totalmente se entro certi limiti stabiliti dalla Commissione Europea in base alla destinazione.

—————————————————————————-

 

Il  Database degli Enti Sve accreditati  fornisce informazioni su tutte le organizzazioni accreditate per lo SVE: una breve descrizione, l’esperienza maturata, le tematiche di interesse, i contatti.

Database europeo degli Enti SVE accreditati: qui

Istruzioni per una buona ricerca nel database
Alla voce  “Organisation country”  selezionate il paese dove volete andare; se conoscete la città di destinazione scrivetela alla voce  “Organisation town/city”. Per velocizzare la ricerca, alla voce   “EVS  accreditation type” cliccate su “Receiving organisation” (che corrisponde all’associazione che state cercando, all’estero). Ad esempio se un ragazzo italiano vuole fare lo SVE in Germania, per cercare i progetti disponibili selezionerà il paese desiderato e più sotto “Receiving organisation”, usciranno così tutte le associazioni che possono ospitare volontari in Germania. Le attività SVE sono divise per tematiche: ambiente, arte, cultura, servizi sociali, gioventù, protezione civile, cooperazione allo sviluppo, patrimonio culturale, sport ecc.

Dal 2014 puoi avvalerti anche del Database delle opportunità di volontariato, in cui puoi trovare informazioni sui progetti di Servizio Volontario Europeo per i quali candidarti.
Database delle opportunità di volontariato: qui

I giovani di Anpas Liguria

SVE che cos’è+cosa non è+ come partecipare +condizioni economiche +database SVE

Sve in Anpas

Parti con Anpas

Unità Operativa di Roma Referente: Annalisa Bergantini Tel. 06/69.20.22.30 Email: evs@anpas.org


Lo SVE in Germania con Anpas

Destinatari: 1 volontario (tra i 18 e i 30 anni)
Dove:  Falkensee, Germania (25 km da Berlino)
Quando:  dal 1 aprile 2016 al 31/03/2017
Durata:  12 mesi
associazione Ospitante: ASB Falkensee (associazione locale dell’ASB, membro di Samaritan International)
associazione di Invio: associazione Nazionale pubbliche assistenze – Anpas

Per candidarsi – Inviare Curriculum Vitae e una  lettera motivazionale  (entrambi in inglese) all’indirizzo: evs@anpas.org, indicando in oggetto “Candidatura SVE Germania + Cognome”
Scadenza: 15/02/2016
Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare:  Unità Operativa di Roma, Referente: Annalisa Bergantini – Tel. 06/69.20.22.30, evs@anpas.org

Il progetto sul database SVE

 


Erasmus+ online

www.erasmusplus.it

Twitter @EuErasmusPlus

Facebook Erasmus+

VIDEO – INCONTRA GLI ERASMUSSEN

Giovani, un anno in Germania con lo SVE Anpas Leggi tutto »

Giornata internazionale diritti dell’infanzia e il SAD in Gambia

Oggi, 20 novembre, è la giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e Anpas si impegna, anche con il progetto di sostegno a distanza in Gambia, ad assicurare “il diritto a crescere in una famiglia” (Convenzione dell’Aja) per i bambini che nel loro paese non possono vederlo realizzato.

Giornata internazionale diritti fanciullo

 

Con questo progetto Anpas si impegna per la scolarizzazione dei bambini garantendogli tutto quel che serve per la scuola (libri, uniforme, quaderni, penne) e a realizzare micro-progetti di sviluppo a favore delle comunità di appartenenza dei bambini (ad esempio le attività già realizzate come le microimprese per l’allevamento di polli, la fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta). Un progetto che unisce lo sviluppo delle comunità di appartenenza, in modo che crescano assieme.

Ai piccoli beneficiari garantisce il necessario per la scuola, alle famiglie e alle comunità fornisce opportunità di sviluppo attraverso progetti sostenibili pensati assieme alla comunità stessa. Possono farlo associazioni, scuole, gruppi di amici e singole persone.

 

Ecco tre testimonianze del progetto SAD in Gambia Pier Mario e Rosa e il Sad In Gambia
«Il sostegno a Karimu, un bimbo di 6 anni che vive a Dasilami, un villaggio del Gambia, è stata, già dal 2009, una scelta di famiglia, condivisa anche dai nostri figli ormai adulti. Essere concretamente di aiuto per la sua salute, per la sua istruzione e al miglioramento delle condizioni del suo villaggio, ci rende felici e quando riceviamo sue notizie dagli operatori in loco e i disegni che Karimu ha fatto per noi, è sempre una festa. Un’esperienza, quella del sostegno a distanza, che consigliamo con tutto il cuore». Rosa Cataffio e Pier Mario Rosso

Gina e Luciano Dematteis

«Quando in consiglio nazionale si è deliberata la scelta di partire con le adozioni a distanza, ne ho parlato con mia moglie e assieme abbiamo deciso di aderire al progetto. All’inizio abbiamo pensato che fosse giusto aiutare e dare possibilità a un bambino/a di poter avere una vita migliore. Nel proseguo del progetto, aiutati anche dalle fotografie che ci vengono inviate periodicamente ci siamo affezionati a Awa e siamo molto contenti che la sua crescita umana e culturale prosegua, ci pare, molto bene. Per nostra scelta abbiamo deciso che non vorremmo, almeno per ora, conoscere personalmente la bambina. Vorremmo che Lei crescesse senza dover avere l’obbligo di doverci ringraziare, se poi il destino proporrà altre soluzioni ne saremo comunque lieti. Il nostro impegno, salute permettendo, continuerà in accordo con Anpas finché lo si riterrà opportuno per la bambina. Questa esperienza, partita con spirito di solidarietà verso chi ha meno di noi, ci sta arricchendo di nuove sensazioni positive verso una bambina che sta crescendo libera grazie al nostro aiuto e questo conferma un concetto che ho sempre sostenuto, “il bene fa più bene a chi lo fa che a chi lo riceve». Gina e Luciano Dematteis

 

Vanina e Diletta Cioni«Tutto è nato dal nostro desiderio di poter fare qualcosa per aiutare, attraverso il simbolico sostegno ad un bambino, un popolo in difficoltà, condividendo una piccolissima parte della nostra fortuna ad avere a disposizione cibo, acqua, denaro e comodità senza dover lottare per averle ogni giorno. Sapere che il nostro piccolo sostegno è di aiuto nella costruzione delle più basilari infrastrutture, nel sostegno della vita sociale delle famiglie e dei bambini è per noi fonte di grande gioia. Abbiamo seguito da lontano la vita della nostra “sorellina” a distanza fin dalla sua tenera età, attendiamo sempre con grande curiosità gli aggiornamenti periodici per vedere come cresce e come se la cava a scuola, così come seguiamo con molta soddisfazione i progressi che anno dopo anno il progetto porta avanti. Attraverso il sostegno alla bambina sentiamo di poter portare un concreto aiuto ad un villaggio intero.  Il sostegno a distanza secondo noi è una “beneficenza” con il valore aggiunto di poter prendere parte ad un progetto pluriennale, constatandone anno per anno i progressi e i benefici che apporta alle persone a cui è dedicato.  Dopo qualche anno di esperienza con un’altra associazione abbiamo scelto Anpas perché sappiamo che i fondi raccolti vanno interamente al progetto, senza perdersi in spese accessorie, sappiamo che l’impegno di coloro che lavorano a questo progetto è totale e che l’obiettivo di tutti è solo il benestare di un villaggio in difficoltà» Vanina e Diletta Cioni

Il video dei progetti di Sostegno a Distanza di Anpas in Gambia

Tutta la fotogallery del progetto su flickr


Il tuo contributo sostiene a distanza un bambino, garantendogli tutto quel che serve per la scuola: remunerazione degli insegnanti, i libri, la cartella, l’uniforme, i quaderni, le penne, le matite. Ma non solo: una parte di quel che versi va ai progetti di sviluppo studiati dall’Anpas assieme ai partner in Gambia e alla comunità locale, progetti che rafforzano le famiglie e il tessuto sociale in cinque villaggi della Divisione Sponda Nord del Gambia: o una fattoria sociale per coltivare ortaggi e frutta che garantiscano ai bambini e alle loro famiglie un’alimentazione più ricca di vitamine e sali minerali; o due microimprese per l’allevamento di polli da carne i cui proventi andranno, in parti uguali, alle donne del Gruppo femminile che si occupano dell’allevamento, alla scuola e al fondo di risparmio comune. o Produzione di mangimi e farine attraverso l’acquisto di una macchina per la macinazione dei cereali.

Quanto verso? La quota per sostenere un bambino è di soli 250 euro all’anno. Per garantire un minimo di continuità ti chiediamo di impegnarti a versarla per almeno tre anni. quando e a chi? Una volta all’anno oppure in due rate semestrali, per almeno tre anni, direttamente all’Anpas, che provvede all’acquisto dei materiali scolastici e al pagamento della retta attraverso il partner locale. Il partner locale, CEDAG, è un’associazione di volontari come l’Anpas. E’ nata nel 2001, si avvale dell’ausilio di 1.240 giovani volontari e si occupa di attività a sostegno dei diritti dell’infanzia, difesa dell’ambiente e promozione di modelli di agricoltura sostenibile. Sta realizzando e ha realizzato in partenariato con l’Anpas anche altri progetti di sviluppo in favore dell’infanzia.
che informazioni ricevo? Per ogni bambino che decidi di sostenere riceverai subito una scheda informativa con i suoi dati e una foto. Ogni 6 mesi ti manderemo un aggiornamento sulla situazione del bambino, i suoi progressi, le vicende della famiglia e della comunità che lo toccano direttamente. Se lo desideri, puoi inviare occasionalmente cartoline, foto, piccoli doni.

Ogni 6 mesi ti invieremo anche una relazione sullo stato di avanzamento dei progetti collegati al sostegno a distanza. 

Dove mi rivolgo? All’ufficio Cooperazione e Adozioni Internazionali dell’Anpas (referente Annalia Sommavilla) tel 055 303821 fax 055 375002 email sad@anpas.org

Benefici fiscali per le donazioni

Persona fisica: detrazione dall’imposta lorda del 19% dell’importo donato, fino ad un massimo di 2.065,83 euro (art.15, comma 1 lettera i-bis del D.P.R. 917/86)OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque, nella misura massima di 70.000,00 euro annui (Decreto Legge 35/05 convertito in Legge n. 80 del 14/05/2005).

Per un’impresa: deduzione dal reddito delle donazioni, per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato e comunque nella misura massima di 70.000,00 euro annui (art. 14, comma 1 del D. L. 35/05 convertito in legge n. 80 del 14/05/2005) OPPURE deduzione dal reddito delle donazioni per un importo non superiore a 2065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato (art.100, comma 2 lettera h del D.P.R. 917/86)

 

 

 

Giornata internazionale diritti dell’infanzia e il SAD in Gambia Leggi tutto »

Gambia: la cerimonia di consegna di Signa 5 al centro di Bakoteh

Gambia: la cerimonia di consegna di Signa 5 al centro di Bakoteh

The donated Ambualnce

Si è svolta il 14 maggio, al Centro Socio Sanitario di Bakoteh, la cerimonia di consegna di Signa 5, l’ambulanza inviata in Gambia da Anpas e donata dalla pubblica assistenza di Signa.

Omar Sey, presidente dell’associazione CEDAG partner locale di Anpas, ha presentato il mezzo alla presenza dei rappresentanti del Dipartimento Politiche Sociali del Gambia.

President of CEDAG Omar Sey

 

Nel suo discorso di aperture, Mr. Sey ha ricordato la lunga attività di cooperazione che lega Anpas al Gambia, a partire dal 2006 con l’attivazione del Centro Socio-Sanitario e polo di primo soccorso Bakoteh, e continuata con la realizzazione di una Casa Famiglia e Scuola Materna, grazie al progetto Dare to dream. «La nostra organizzazione – ha aggiunto il presidente del CEDAG – è cresciuta molto grazie alla collaborazione con Anpas. Il CEDAG, in collaborazione con i propri partner, continuerà a lavorare per trovare soluzioni significative alla vulnerabilità dei nostri figli in Gambia, sia sociale che economica».

Inspection of the ambulance by the Director of Social  Welfar

Il direttore del Dipartimento Politiche Sociali, la signora Fanta Bai Secka, ha ribadito l’importanza della cooperazione con il Cedag e con Anpas: «Anpas risponde sempre e ci supporta con la sua assistenza nei momenti di bisogno. Useremo quest’ambulanza per gli scopi per cui ci è stata donata: continuare a salvare delle vite, a Bakoteh e nelle comunità vicine». A nome del Dipartimento Politiche Sociali, ha ringraziato Anpas e la pubblica assistenza di Signa per la tempestiva donazione del mezzo, che sarà impiegato per i trasporti urgenti in ospedale nei casi di emergenza.

 

 

Un’ambulanza per il Gambia: il progetto 

 


Tutte le foto del progetto



Created with flickr slideshow.

 

 

La consegna delle chiavi

Il video dell’inaugurazione

Altre info http://www.pasigna.it/progetto-ambulanze.html

FOTO La presentazione del progetto

VIDEO La presentazione dell’iniziativa


Anpas in Gambia.

Sempre in Gambia, Anpas nazionale ha attivato un sostegno a distanza che garantisce l’accesso alla scolarità a 170 bambini e promuove lo sviluppo di 5 villaggi nelle Divisione Sponda Nord del Gambia. Per saperne di più rivolgersi all’Ufficio Cooperazione Internazionale di Anpas (referente Annalia Sommavilla) tel 055303821- fax 055375002- email sad@anpas.org

Il video dei progetti di Sostegno a Distanza di Anpas in Gambia

 

Gambia: la cerimonia di consegna di Signa 5 al centro di Bakoteh Leggi tutto »

BIMBINSIEME 2015

BIMBINSIEME 2015 – Imola 16-17 maggio

Bambini e famiglie si ritrovano ancora una volta a BIMBINSIEME, la due giorni di giochi, animazione e divertimento insieme che ogni anno riunisce ibambini di origine costaricense e le loro famiglie. 

Quest’anno l’iniziativa vedrà anche la partecipazione straordinaria, su invito di Anpas, della giudice Yerma   Campos Calvo, del Tribunale per la Famiglia del Primo Circuito Giudiziario di San José, Costa Rica.

“Sarò molto felice” ha detto la giudice minorile a Rita Galloni, la referente Anpas in Costa Rica, “di poter vedere come crescono accanto ai loro nuovi genitori questi bimbi che nel nostro Paese non avrebbero potuto realizzare il loro diritto a crescere in una famiglia e che in Italia hanno trovato una seconda patria”. Bimbinsieme 2015, l’ottava edizione dell’iniziativa, si svolgerà a Imola il 16 e 17 maggio.
Dopo la visita alla manifestazione, la Signora Campos Calvo si trasferirà a Firenze per un incontro di lavoro con gli operatori addetti alle adozioni internazionali e con il responsabile Anpas del settore internazionale, Luigi Negroni.

 

Adozione

 

IL PROGRAMMA

Sabato 16/5/2015Arrivo delle Famiglie in Hotel. Dalle 0re 14,00 tutti coloro che hanno aderito all’invito si incontreranno c/o il Seminario Diocesano di Imola ( Web: isrimola.it ) con l’animazione offerta dalla Parrocchia di San Francesco che intratterranno grandi e piccini.

Cena, in Hotel (Molino Rosso) con specialità Emiliane-Romagnole e vino locale (bibite ai piccoli).

Domenica 17/5 Ritrovo dalle ore 09,00 nel piazzale di fronte la Rocca Sforzesca di Imola.

Gli invitati che lo desiderano potranno eventualmente visitare il Castello.

Alle ore 10,30 circa ci sarà la possibilità di una visita guidata presso il

settecentesco Palazzo Tozzoni (via Garibaldi) di Imola.

Alle ore 11,30 la parte ufficiale nella sala/ Comunale del suddetto Palazzo

Tozzoni per gli adulti, mentre un gruppo di animatori intratterranno i

bimbi nel chiostro del Palazzo.

Ore 13.00 – Pranzo presso il Ristorante la Tenuta Poggio Pollino di Imola.

 ei

 

 

 
 

BIMBINSIEME 2015 Leggi tutto »

Anpas per i bimbi del Nepal: la raccolta fondi

Anpas apre una raccolta fondi per l’assistenza dei bambini del Nepal.

Obiettivo: sostegno all’infanzia e ampliamento dell’orfanotrofio a Lalitpur con il supporto tecnico di OGS e ReLuis

Raccolta fondi per il Nepal

In seguito al terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Anpas, ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e OGS (Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) promuovono una raccolta fondi per la ricostruzione dell’orfanotrofio Motherhood Care Nepal a Lalitpur, vicino a Kathmandù, e la formazione di tecnici locali per la ricostruzione.

mappa progetto Anpas OGS ReLuis LalitpurIn questo momento i bambini più piccoli sono i più vulnerabili, soprattutto nei villaggi intorno a Kathmandù, quelli più vicini più vicini all’epicentro del terremoto e ad alta densità di popolazione. In questa zona, dove le costruzioni erano più fatiscenti, sono crollati quasi tutti gli edifici e si è registrato il più alto numero di vittime.
 
Per questo, per la prima volta, un’associazione di volontariato, Anpas, e due centri di ricerca, collaborano a un progetto di ricostruzione dell’istituto a Laitpur volto alla protezione dei bambini, al sostegno alle famiglie e alla formazione di personale locale.
Anpas sostiene l’istituto Motherhood Care Nepal dal 2007 per le adozioni internazionali e, insieme al personale locale, ha realizzato importanti progetti nella zona di Jhapa.
 
OGS e ReLUIS si impegnano a garantire che la scelta del sito e la progettazione antisismica dell’ampliamento dell’istituto saranno conformi ai migliori standard, e saranno usati come esempio pratico al termine di attività di formazione e sostegno dei geologi ed ingegneri locali che saranno svolte in una prossima missione in Nepal.
 
Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas commenta: “Un disastro epocale che sentiamo i numeri e non ci rendiamo conto ma non lo stiamo vivendo. in italia abbiamo avuto esempi di sofferenza di vite umane perse e questo ci deve far pensare sull’opportunità di vicinanza e condivisione di problematica in tutto il mondo”.
 

 
 
  


Bonifico su conto corrente bancario

Codice IBAN IT64 Q033 5901 6001 00000134996 intestato a: A.N.PAS. associazione Nazionale pubbliche assistenze – Anpas PER NEPAL
Causale: donazione per Nepal
Per donazioni dall’estero codice BIC BCITITMX
 
 
IMPORTANTE: LA DONAZIONE DÀ DIRITTO A BENEFICI FISCALI.
Tutte le donazioni a Anpas godono di agevolazioni fiscali. Conserva sia la ricevuta originale della donazione che Anpas ti invierà, sia l’estratto conto della carta di credito o del conto corrente bancario o postale.

DONA ONLINE


Il 25 aprile una scossa di magnitudo 7,9 ha colpito il Nepal, provocando la morte di più di cinquemila persone, secondo gli ultimi bilanci. Ventiquattr’ore dopo, un’altra scossa, di 6,7 gradi, e una nuova valanga sull’Everest. Sono più di 3.700 le vittime causate dal terremoto che ha colpito il Nepal nel fine settimana. Il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a salire e molti centri abitati, soprattutto quelli vicino alle montagne, risultano irraggiungibili. I feriti sono più di 6.500. 

Insieme all’invio di esperti della Commissione Europea in materia di aiuto umanitario e protezione civile nella zona colpita dalla Crisi, l’UE ha messo a disposizione 3 milioni di euro. L’aiuto d’emergenza della Commissione mira a soddisfare i bisogni più urgenti nelle aree maggiormente colpite, fornendo acqua pulita, medicinali, ripari d’emergenza e strutture di telecomunicazioni.

Anpas per il Nepal

DONA ONLINE


Il 25 aprile una scossa di magnitudo 7,9 ha colpito il Nepal, provocando la morte di più di cinquemila persone, secondo gli ultimi bilanci. Ventiquattr’ore dopo, un’altra scossa, di 6,7 gradi, e una nuova valanga sull’Everest. Sono più di 3.700 le vittime causate dal terremoto che ha colpito il Nepal nel fine settimana. Il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a salire e molti centri abitati, soprattutto quelli vicino alle montagne, risultano irraggiungibili. I feriti sono più di 6.500. Insieme all’invio di esperti della Commissione Europea in materia di aiuto umanitario e protezione civile nella zona colpita dalla Crisi, l’UE ha messo a disposizione 3 milioni di euro. L’aiuto d’emergenza della Commissione mira a soddisfare i bisogni più urgenti nelle aree maggiormente colpite, fornendo acqua pulita, medicinali, ripari d’emergenza e strutture di telecomunicazioni.


Il progetto a sostegno della raccolta fondi

Catena Namaste: i viaggio di Davide per il Nepal 

Anpas per il Nepal

Anpas per i bimbi del Nepal: la raccolta fondi Leggi tutto »

Terremoto in Nepal, Anpas: in contatto con il Dipartimento di Protezione Civile e la rete Samaritan international

Nepal, Anpas: in contatto con il Dipartimento di Protezione Civile e la rete Samaritan international. Preoccupazione anche per i bambini e gli operatori dell’orfanotrofio di Lalitpur.
 
In seguito alla richiesta di intervento lanciata dal Governo del Nepal alla comunità internazionale e alla conseguente attivazione del  sistema di protezione civile italiano nell’ambito del meccanismo europeo, Anpas è contatto costante con il Dipartimento della Protezione Civile che ieri ha inviato composto anche da tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e due esperti del Gruppo di Chirurgia d’Urgenza (GCU) di Pisa.
Contemporanamente, in quanto partner della rete europea Samaritan International, Anpas è in costante contatto con le associazioni che si stanno attivando per un intervento. Carmine Lizza, responsabile nazionale Protezione Civile dichiara: “Qualora si dovesse manifestare l’esigenza di inviare una squadra di volontari Anpas, attendiamo che ci siano tutte le condizioni di sicurezza per poter contribuire al soccorso delle popolazioni colpite dal forte terremoto per garantire l’incolumità e un coordinamento adeguato per poter operare in modo efficace e aiutare concretamente la popolazione colpita”.

Anpas per il Nepal

 
Preoccupazione per l’orfanotrofio Laitpur. Luigi Negroni, responsabile Anpas per le adozioni e la cooperazione internazionale, ha manifestato grande preoccupazione per le sorti di  Motherhood Care Nepal, l’organizzazione locale con cui Anpas ha collaborato  sin dal 2007 per le adozioni internazionali e con cui ha realizzato importanti progetti nella zona di Jhapa, Nepal. “In particolare,” ha dettoNegroni, “mi  preoccupa l’istituto di Lalitpur che ospita bambini abbandonati e in condizioni di  vulnerabilità e che già versava in grandi difficoltà. Anpas ha lavorato molto con il Nepal, seguendo l’adozione di trenta bambini nepalesi e realizzando vari progetti, tra cui le due edizioni del progetto Growing Strong, finanziato dalla Commissione per le adozioni internazionali. Questa lunga e forte collaborazione ci rende ancor più doloroso vedere le immagini di questa immane tragedia”. Da una prima sommaria ricognizione l’istituto ha subito ingenti danni: senza luce e senza acqua, i bambini sono stipati nell’unica parte dell’edificio non danneggiata.
 
L’intervento delle associazioni di Samaritan International. L’Unione Euripea ha attivato il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea. Acune associazioni che, come Anpas, fanno parte della rete Samaritan International si stanno muovendo per mettere a disposizione aiuti d’urgenza come squadre di soccorso, sistemi di depurazione dell’acqua e assistenza tecnica. L’associazione ASSR (Slovacchia) è in contatto con l’ufficio del governo nepalese che, in coordinamento con WHO, sta raccogliendo le proposte di invio di squadre sanitarie per l’assistenza. L’associazione tedesca ASB ha fatto sapere di essere in pre-allerta per dare supporto sanitario, mentre  il team di assessment è già partito per valutare la situazione. 

 

Anpas per i bimbi del NEPAL

La raccolta fondi per l’infanzia, l’ampliamento dell’orfanotrofio di Lalitpur e la formazione di geologi e ingegneri locali, in collaborazione con OGS e ReLuis

 

Dona ora


Il 25 aprile una scossa di magnitudo 7,9 ha colpito il Nepal, provocando la morte di più di tremila persone, secondo gli ultimi bilanci. Ventiquattr’ore dopo, un’altra scossa, di 6,7 gradi, e una nuova valanga sull’Everest. Sono più di 3.700 le vittime causate dal terremoto che ha colpito il Nepal nel fine settimana. Il bilancio, secondo le autorità locali, è destinato a salire e molti centri abitati, soprattutto quelli vicino alle montagne, risultano irraggiungibili. I feriti sono più di 6.500. 
Insieme all’invio di esperti della Commissione Europea in materia di aiuto umanitario e protezione civile nella zona colpita dalla Crisi, l’UE ha messo a disposizione 3 milioni di euro. L’aiuto d’emergenza della Commissione mira a soddisfare i bisogni più urgenti nelle aree maggiormente colpite, fornendo acqua pulita, medicinali, ripari d’emergenza e strutture di telecomunicazioni.


Il progetto di Anpas in Nepal Growing Strong II -pdf



Created with flickr slideshow.

 

 

Terremoto in Nepal, Anpas: in contatto con il Dipartimento di Protezione Civile e la rete Samaritan international Leggi tutto »

BIMBINSIEME 2015: l’inconto con la giudice minorile del Costa Rica

L’incontro con Yerma Calvo, giudice minorile del Costa Rica

Il responsabile Anpas per le adozioni internazionali Luigi Negroni e il personale della segreteria Anpas hanno incontrato ieri la Signora Yerma Campos Calvo, giudice minorile del Costa Rica, accompagnata dalla rappresentante di Anpas in Costa Rica, Rita Galloni, per uno scambio di impressioni sulla pluriennale collaborazione tra Anpas e il Costa Rica nello svolgimento di procedure di adozione internazionale con questo Paese del Centro America. Durante l’incontro è stata più volte sottolineata la reciproca soddisfazione. “Il Costa Rica” ha detto Luigi Negroni, “è sicuramente tra i Paesi con cui lavoriamo meglio e con le maggiori garanzie per i bambini e per le coppie.”

Bimbinsieme 2015

Il 16 e 17 maggio alla manifestazione Bimbinsieme a Imola la Signora Campos Calvo aveva incontrato le molte famiglie italiane che hanno accolto in adozione bambini costarricensi e ha manifestato la sua soddisfazione per aver potuto constatare di persona quanto i bambini fossero ben inseriti nelle loro famiglie e nel loro nuovo ambiente. In alcuni casi ormai alle soglie della maggiore età, i ragazzi hanno accolto con spontaneità e allegria la giudice che aveva a suo tempo firmato le sentenze di adozione di molti di loro.
“Mi occupo di adozioni da 25 anni”, ha affermato la Signora Campos Calvo “e vi confesso che, pur consapevole della necessità e validità dell’adozione internazionale, in fondo in fondo ho sempre coltivato una preoccupazione per le sorti di questi figli del Costa Rica che mandavamo in un Paese straniero e sconosciuto. Ringrazio davvero di cuore per avere avuto in questi giorni la possibilità di mettere per sempre a tacere questi dubbi”.

La giudice è stata incaricata di redarre al suo rientro una relazione per il Ministero della Giustizia del Costa Rica, affinché le sue osservazioni sulla situazione dei minori adottati in Italia possano essere condivise con le istituzioni che seguono le procedure di adozione internazionale in Costa Rica. È stato importante, ha detto la rappresentante di Anpas in Costa Rica, che chi decide della sorte di questi bambini abbia potuto vedere di persona che sono felici, amati e sostenuti da genitori che hanno saputo sanare le loro ferite e stimolarli a realizzare il loro potenziale.
Quest’anno la manifestazione Bimbinsieme ha visto 150 partecipanti, tra genitori adottivi, bambini e ragazzi di tutte le età, che hanno potuto trascorrere insieme un fine settimana di animazione, giochi e condivisione delle radici e della storia di vita che hanno in comune.

Per tutti i bambini questo ritrovo annuale è sempre anche una preziosa opportunità per tenersi in contatto con un pezzo del loro Paese di origine e per constatare che non sono i soli ad avere, per così dire, due patrie.

Bimbinsieme 2015

 

 

 

BIMBINSIEME 2015: l’inconto con la giudice minorile del Costa Rica Leggi tutto »

Anpas e la Croce Bianca di Orbassano per l’Armenia

E’ partita nei giorni scorsi per un lungo viaggio in camion alla volta di Yerevan, in Armenia, l’ambulanza 307, donata dalla Croce Bianca di Orbassano. Il mezzo, già protagonista di tanti servizi di soccorso e ora dismesso ma ancora in buone condizioni, andrà ad iniziare una seconda vita al servizio dei piccoli pazienti seguiti presso l’Istituto Repubblicano di Salute Riproduttiva, Neonatalogia, Ostetricia e Ginecologia, diretto dal Prof. Razmik Abrahamyan, ed è stato inviato attraverso il progetto permanente di Anpas Second Life/Nuova vita alle ambulanze.

 

Anpas e la Croce Bianca di Orbassano per l’Armenia

 

L’invio è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Arcobaleno Onlus di Padova, partner di Anpas per le adozioni internazionali in Armenia e Senegal. E’ stato raccolto, ed è partito insieme all’ambulanza, anche materiale sanitario per uso pediatrico destinato allo stesso ospedale.

 

Anpas e la Croce Bianca di Orbassano per l’Armenia

Luigi Negroni, nella duplice veste di Responsabile Anpas per la Cooperazione Internazionale e neoeletto Presidente della Croce Bianca di Orbassano, ha rilevato con soddisfazione questo ulteriore momento di efficace collaborazione tra Anpas nazionale e la pubblica assistenza di Orbassano: “La Croce Bianca di Orbassano conta ormai numerose collaborazioni con questo progetto permanente di Anpas, che ha lo scopo di favorire l’invio nei paesi stranieri di mezzi dismessi in buono stato,” ha rilevato Luigi Negroni. “Prima in Gambia, poi in Ghana, in Mali, e ora in Armenia: le ambulanze donate da Orbassano sono andate a regalare il meglio dei loro ultimi anni proprio là dove i mezzi che a noi non servono più hanno ancora molto, moltissimo, da dare a chi ne ha più bisogno”.

Anpas e la Croce Bianca di Orbassano per l’Armenia

 

 

Anpas Second Life/Nuova vita alle ambulanze

Un progetto permanente dell’Anpas per destinare le ambulanze che non servono più là dove saranno più utili – scarica in pdf l’abstract del progetto

Hai un mezzo da dismettere in buono stato e vuoi partecipare anche tu a un nostro progetto donando questo pezzetto della storia della tua associazione a un paese che gli farà una grande accoglienza? Contattaci! Anpas – Cooperazione e Adozioni internazionali – tel 055 303821 – fax 055 375002 – email adozioni@anpas.org – referenti: Monica Rocchi, Annalia Sommavilla


Created with flickr slideshow.

 

Anpas e la Croce Bianca di Orbassano per l’Armenia Leggi tutto »

Anpas per il Nepal: donazione effetuata

NAMASTE!

DONAZIONE EFFETTUATA

namaste

IMPORTANTE: LA DONAZIONE DÀ DIRITTO A BENEFICI FISCALI. Tutte le donazioni a Anpas godono di agevolazioni fiscali. Conserva sia la ricevuta originale della donazione che Anpas ti invierà, sia l’estratto conto della carta di credito o del conto corrente bancario o postale. Per info tel. 05530303821 amministrazione@anpas.org

 

 

 

In seguito al terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Anpas, ReLUIS (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) e OGS (Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) promuovono una raccolta fondi per la ricostruzione dell’orfanotrofio Motherhood Care Nepal a Lalitpur, vicino a Kathmandù, e la formazione di tecnici locali per la ricostruzione.

In questo momento soprattutto nei villaggi intorno a Kathmandù, quelli più vicini più vicini all’epicentro del terremoto e ad alta densità di popolazione, i bambini più piccoli sono i più vulnerabili. In questa zona, dove le costruzioni erano più fatiscenti, quasi tutti gli edifici sono crollati e si è registrato il più alto numero di vittime.
Per questo, per la prima volta, un’associazione di volontariato, Anpas, e due centri di ricerca, collaborano a un progetto di ricostruzione dell’istituto a Laitpur volto alla protezione dei bambini, al sostegno alle famiglie e alla formazione di personale locale. Anpas sostiene l’istituto Motherhood Care Nepal dal 2007 per le adozioni internazionali e, insieme al personale locale ha realizzato importanti progetti nella zona di Jhapa.
OGS e ReLUIS si impegnano a garantire che la scelta del sito e la progettazione antisismica dell’ampliamento dell’istituto saranno conformi ai migliori standard, e saranno usati come esempio pratico al termine di attività di formazione e sostegno dei geologi ed ingegneri locali che saranno svolte in una prossima missione in Nepal.

Anpas in Nepal, il progetto




Created with flickr slideshow.

 

Anpas per il Nepal: donazione effetuata Leggi tutto »

Adozioni: 9 aprile, tavolo tecnico Anpas

9 aprile 2015 – Si è svolto oggi, a Firenze, presso la sede di Anpas Nazionale, un tavolo tecnico del settore Adozioni Internazionali con il referente per la Direzion Nazionale Anpas Luigi Negroni (Responsabile nazionale Adozioni internazionali), e i referenti dei Comitati Regionali Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Abruzzo.

In particolare c’è stato un aggiornamento sulla situazione normativa ed operativa nei paesi nei quali Anpas è autorizzata ad operare e un approfondimento sulle  metodologie di informazione alle coppie che si rivolgono ad Anpas per il percorso adottivo.

Adozione

Il percorso adottivo Anpas

Cosa intendiamo per Adozioni Internazionali

Adozioni: 9 aprile, tavolo tecnico Anpas Leggi tutto »

Torna in alto