Notizie dalle associazioni

Anpas promuove Torino Città Cardioprotetta

Anpas promuove Torino Città Cardioprotetta

Anpas Piemonte in questi mesi ha sostenuto l’iniziativa di sensibilizzazione e prevenzione delle patologie cardio vascolari “Torino Città Cardioprotetta” promossa da Live Onlus, dalla Città di Torino, dall’azienda Progetti Srl di Trofarello e da Anpas.

Live Onlus, nell’ambito del progetto “Torino Città Cardioprotetta”, ha donato alla Città di Torino otto defibrillatori semi automatici esterni (Dae) che sono stati installati nelle Circoscrizioni cittadine. L’obiettivo è quello di promuovere i principi della tutela della salute e diffondere la pratica delle manovre salva vita. L’ultima postazione Dae sarà inaugurata il prossimo 29 settembre, nella Circoscrizione 1, in occasione della Giornata mondiale del cuore.

L’iniziativa è stata supportata direttamente anche da Anpas che ha formato gratuitamente all’utilizzo del defibrillatore gli operatori delle Circoscrizioni torinesi.

 

Gianni Mancuso, responsabile della Formazione Anpas Piemonte: «Anpas da sempre è impegnata nel campo della prevenzione. Abbiamo aderito subito al progetto “Torino città cardioprotetta” rendendoci disponibili all’addestramento del personale delle Circoscrizioni. La diffusione sul territorio dei defibrillatori insieme a persone capaci di mettere in atto, in maniera corretta, le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore sono strumenti efficaci per tutelare la salute dei cittadini».

Alle diverse inaugurazioni delle postazioni Dae sono intervenuti, tra gli altri, Enzo Lavolta, Vicepresidente Vicario del Consiglio comunale, Marco Chessa, Consigliere comunale di Torino, i presidenti delle Circoscrizioni e gli istruttori Anpas Piemonte che hanno eseguito, di volta in volta, delle dimostrazioni sull’uso del defibrillatore.

Elenco delle postazioni Dae, in ordine di installazione:

Circoscrizione 4 Parco Tesoriera;

Circoscrizione 6 Centro d’aggregazione di via Cavagnolo 7;

Circoscrizione 5 Centro polisportivo di via Lanzo 144;

Circoscrizione 7 Centro Civico di corso Vercelli 15;

Circoscrizione 3 Giardino Grosa nelle vicinanze del Grattacielo Intesa Sanpaolo;

Circoscrizione 8 Centro Civico di Corso Corsica 55;

Circoscrizione 2 Centro Civico – Cascina Giaione in via G. Reni 102;

Circoscrizione 1 Evento finale – luogo da definire.

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Magliano de’ Marsi: l’inaugurazione dei mezzi della pubblica assistenza

Magliano de’ Marsi: l’inaugurazione dei mezzi della pubblica assistenza Gruppo Volontari Magliano de’ Marsi.

Magliano de’ Marsi (AQ) – Sabato 7 luglio, nel piazzale antistante la cooperativa in via Poggio Filippo a Magliano de’ Marsi (AQ) a partire dalla ore 18:30, ci sarà l’inaugurazione dei nuovi mezzi ed attrezzature di Protezione Civile del Gruppo Volontari Magliano de’ Marsi.
Saranno inaugurati una nuova vettura 4×4, un furgone (acquistato grazie al contributo del 5×1000) e una pompa idrovora.
Durante i momenti inaugurativi, si svolgerà anche l’esercitazione di fine campo scuola “Anch’io sono la Protezione Civile” organizzata dalla pubblica assistenza Gruppo Volontari Magliano de’ Marsi in collaborazione con il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Anpas Abruzzo ed il Comune di Magliano de’ Marsi.
Il progetto, che quest’anno viene realizzato per il quarto anno consecutivo a Magliano, vede la partecipazione di 25 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 13 ed i 16 anni.

Magliano de Marsi

“Anche quest’anno l’associazione ha avuto un ottimo riscontro, pieno di attività formative, ragazzi entusiasti e pieni di vita.” – dichiara Claudia Morgante, presidente della pubblica assistenza – “Questo quarto campo scuola sarà arricchito dall’inaugurazione di materiali e mezzi associativi, uno dei quali acquistato con il contributo del cinque per mille. Un ulteriore passo avanti per il potenziamento associativo, per la motivazione dei volontari e per l’orgoglio di chi ne fa parte.”
Al termine della cerimonia verranno consegnati ai ragazzi del campo scuola l’attestato di partecipazione e contestualmente verranno consegnati ai volontari anche gli attestati del corso AIB di 2° livello realizzato dal Comune di Magliano de’ Marsi in collaborazione con Anpas Abruzzo.

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Puglia, annullamento assistenza visita Papa Francesco

Annullamento delle attività di supporto e assistenza alla popolazione alla visita Papa Francesco. Il comunicato congiunto Anpas-CRI-Misericordie 

Bari 7 luglio 2018 – Si fa seguito e riferimento alle deliranti ed infamanti dichiarazioni di questi ultimi giorni ad opera di diversi rappresentanti del Governo regionale e di alcuni rappresentanti dei diversi schieramenti politici, proferite in danno delle associazioni di Volontariato impegnate da quasi un ventennio nelle attività del sistema di emergenza-Urgenza 118.

La gravità di alcune affermazioni, proferite anche in occasione dell’audizione del direttore del Dipartimento Salute della Regione – dott. Ruscitti – sulla situazione del servizio 118 in Puglia, tenutasi due giorni orsono in Regione da parte della Commissione di studio e d’inchiesta sulla criminalità organizzata e spinte fino al punto di postulare la concreta e generalizzata esposizione delle associazioni convenzionate a fenomeni infiltrativi della criminalità organizzata, ci obbliga ad annullare, nostro malgrado, l’intervento di centinaia di entusiasti volontari, già da tempo pianificato, che avrebbero dovuto garantire l’assistenza alla popolazione durante la visita di Sua Santità Papa Francesco prevista per il prossimo 7 luglio 2018 a Bari.

Tali gravi ed ignobili congetture, proposte in maniera totalmente apodittica e senza alcun opportuno distinguo, offendono in primis quelli stessi volontari che quotidianamente si impegnano nel portare soccorso alla popolazione sia nel campo dell’emergenza-urgenza sanitaria sia nelle attività di Protezione Civile e, più in generale, nell’alleviare le quotidiane sofferenze delle fasce più deboli della popolazione.

Ritenere tutti costoro come appartenenti ad un mondo losco se non addirittura correo di ambienti criminali è assolutamente falso e inaccettabile!

Seppur evidente quanto le Reti nazionali del Terzo Settore si spendano da tempo per garantire che le associazioni di volontariato basino il proprio operato sulla chiarezza e sulla trasparenza per assicurare un buon livello di welfare e, contemporaneamente, la cittadinanza attiva nei rispettivi territori (in questi proprio le Reti Nazionali sono in audizione alla Camera dei Deputati per la discussione sui decreti attuativi al Codice del Terzo Settore!), è altrettanto evidente come la politica regionale pugliese stia tentando di ottenere consenso su un suo precipuo obiettivo di governo utilizzando però una metodologia di bassissimo profilo con cui sta tentando strumentalmente di demolire forse l’ultimo baluardo di efficienza [FF1] in ambito sanitario, al netto dei necessari correttivi da noi stessi più volte proposti – non meritori di alcuna attenzione – e finalizzati ad elevare il livello di trasparenza gestionale.

Noi per primi pretendiamo che gli Enti preposti, Regione in primis, individuino le eventuali associazioni fasulle affinché vengano estromesse da ogni e qualsivoglia rapporto collaborativo con la Pubblica Amministrazione. La si smetta però con roboanti e distruttivi proclami!

La misura è ormai colma!

Siamo consapevoli dei disagi che conseguiranno dalla decisione collegialmente assunta e qui rappresentata ed in virtù della sua portata si è altresì deciso di evitare imbarazzi decisionali agli amici volontari della Croce Rossa Italiana – consapevoli del loro particolarissimo status giuridico – ma che, se pur presteranno la dovuta assistenza sanitaria all’evento, sottoscrivono la presente condividendone i contenuti anche in virtù del percorso unitario già avviato, finalizzato a sostenere e diffondere i principi fondanti dell’azione volontaristica.

Agli Enti in indirizzo si chiede di attivare per la giornata di venerdì 6 luglio 2018 un tavolo tecnico-istituzionale a cui dovranno prendere parte i rappresentanti delle Organizzazioni che sottoscrivono la presente.

A Sua Santità Papa Francesco ed a tutti i rappresentanti delle Istituzioni estranei alla vicenda, giungano le nostre più sincere scuse nella speranza che sapranno tutti comprendere le motivazioni di tale sofferta decisione.

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Borgotaro: l’assistenza Anpas al disinnesco dell’ordigno

Borgotaro: l’assistenza al disinnesco dell’ordigno bellico

3 luglio 2018 Si sono svolte nella giornata di domenica 1 luglio le attività di bonifica e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto a sul greto del fiume Taro, a cura del secondo reggimento Genio pontieri di Piacenza

Borgotaro: l'assistenza Anpas al disinnesco

 

I volontari Anpas hanno partecipato alle operazioni predisposte dalla Prefettura.

Questi i numeri:
93 volontari Anpas
210 volontari non sanitari
2 pma con medico e 2 infermieri
1 pediatra
1 ostetrica
1 struttura protetta con infermieri
3 segreterie d’emergenza
1 sala radio
1 cucina (Barilla) Da campo con due camion di servizio al seguito
Servizi igienici
8 tende pneumatiche da 10 posti cad
1 tensostruttura da 300 posti come mensa
8 ambulanze per l’emergenza territoriale 118
10 pulmini e 3 ambulanze per il trasporto di pazienti con disabilità/polipatologie
5 pulmini per il trasporto della popolazione radunata nei punti di raccolta
5 fuoristrada
3 furgoni per trasporto materiale
4 moduli aib 
5 moto

170 civili che hanno avuto accesso al campo
30 i pazienti spostati con i pulmini
4 accessi al pma e poi trasferiti al ps

Borgotaro: l'assistenza Anpas al disinnesco

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Anpas Marche consegna le chiavi delle ambulanze ai sindaci

Anpas Marche: la protesta ad Ancona dei volontari Anpas

 

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9 luglio 2018 – Si sta svolgendo ad Ancona la manifestazione delle pubbliche assistenze Anpas con il corteo delle ambulanze per le vie della città di Ancona, mentre l’effettiva data di consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso delle pubbliche assistenze ai Sindaci verrà ridefinita a seguito dell’intervento della Prefettura. Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, esprime vicinanza ai volontari Anpas  delle Marche: “Ciò che sta succedendo nelle Marche è sintomatico della difficoltà di rapporti con le istituzioni”.

6 luglio 2018 – ASUR continua a non dare soluzioni alle criticità reali del trasporto sanitario Fumata nera nell’ultimo confronto fra le parti. La Prefettura di Ancona si propone come mediatore per favorire il colloquio, chiedendo di soprassedere momentaneamente alla consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso ai Sindaci

Anpas Marche: la protesta

 Alle ore 19.00 di ieri, 6 luglio, dopo circa 4 ore di discussione e dopo che le parti si sono avvicinate alla definizione di modalità condivise per la soluzione della vertenza, all’atto della redazione del verbale si è manifestato il rifiuto (con motivazioni insussistenti) di ASUR ad accettare in via transitoria per il 2018 l’applicazione della determina n. 900/2014 per la rendicontazione dei Trasporti Prevalentemente Sanitari e della determina n. 675/2017 per la rendicontazione dei trasporti in emergenza, nelle more della modifica di quest’ultima.

Non si è pertanto raggiunto un accordo su un punto fondamentale per il futuro dei rapporti con ASUR, e per evitare la piena applicazione della 675/2017 fino alla sua modifica, indispensabile per la futura sopravvivenza delle Organizzazioni di Volontariato.
A seguito dell’esito negativo dell’incontro, la Prefettura di Ancona ha chiesto ad Anpas di rinviare la sospensione dei servizi e la consegna delle chiavi dei mezzi di soccorso ai Sindaci, per consentire al Prefetto di agire come mediatore ai fini di un accordo fra le parti.

Anpas Marche: la protesta

4 luglio 2018 –  Dall’Area Vasta 4 ancora una volta inesattezze e confusione Il direttore dell’Area Vasta Livini minimizza e fornisce risposte non attinenti e fuorvianti.

Il Direttore dell’AV4, Dott. Livini, vuole ridurre la sofferta decisione del blocco dei servizi presa dalle associazioni Anpas, ad una mera questione economica, tentando goffamente di smarcarsi da una situazione gravissima che invece riguarda l’intera regione e naturalmente anche la AV4 dell’ASUR. Livini concentra il suo intervento alla stampa solo sulle cifre promesse alle associazioni, omettendo di dire che esse rappresentano sempre e soltanto acconti e costituiscono solo una parte di quanto le associazioni devono effettivamente ricevere. L’inadempienza anche dell’AV4, che ancora non ha controllato le rendicontazioni dal 2013 (cioè da 5 anni fa) ad oggi costituisce il vero problema. A causa dell’inefficienza dell’ASUR le associazioni non sanno ancora se e quando riceveranno il saldo di quanto speso 5 anni fa per pagare il carburante, le gomme, il meccanico, il materiale di consumo, ecc.: questo saldo rappresenta una cifra rilevante per ogni associazione. 

Il realtà le pubbliche assistenze sino ad oggi sono riuscite a sopravvivere solo grazie alla generosità dei cittadini, perché per colmare le lacune economiche, e riuscire a garantire quotidianamente i servizi in ambulanza, esse hanno attinto anche alle offerte ricevute. Ma oramai neppure queste bastano più. 

Altro tema fondamentale, che riguarda chiaramente anche la AV4 dell’ASUR è l’urgentissima revisione del meccanismo di rimborso delle spese sostenute, modificato unilateralmente da ASUR con un sistema che lo rende ingestibile e soprattutto non riconosce alle associazioni il 100% di quanto da esse effettivamente speso e documentato, decretando la loro progressiva scomparsa per indebitamenti che gravano già oggi sulle spalle dei volontari che le amministrano. 

Neppure un accordo scritto e firmato (il 9 marzo 2018) dai massimi vertici della politica e della sanità regionale è servito finora a vincolare le strutture alla effettiva soluzione delle gravissime criticità già citate, ma nemmeno a garantire la giusta revisione di una Delibera della Giunta Regionale che a breve purtroppo lascerà a piedi molti pazienti sottoposti a dialisi. 

L’Area Vasta 4, al pari delle altre Aree Vaste dell’ASUR, per essere credibile, dovrebbe erogare puntualmente i rimborsi spese strettamente dovuti alle associazioni, evitando ulteriori atteggiamenti dilatori e garantire condizioni future di effettiva sostenibilità del servizio da parte di associazioni che da oltre un secolo costituiscono punto di riferimento di eccellenza per i cittadini e che oggi si scontrano con funzionari ed amministratori che non conoscono neppure il contesto in cui si muovono e sono incapaci di garantire la sopravvivenza di un sistema di fondamentale importanza.


3 luglio 2018 Le Organizzazioni di Volontariato Anpas Marche, costrette a sospendere i servizi di emergenza e trasporto sanitario, consegneranno nelle loro mani le chiavi delle proprie ambulanze. Dal 9 luglio i Sindaci avranno in carico i mezzi di soccorso sanitario sul territorio regionale

Dopo mesi di confronto serrato con ASUR e Regione Marche, le Organizzazioni di Volontariato Anpas sono costrette a comunicare definitivamente che le numerose criticità irrisolte interessanti il sistema del trasporto sanitario (in regime di emergenza e non) non consentono loro di continuare a garantire i servizi di trasporto, costringendole a consegnare le chiavi dei propri mezzi ai Sindaci dei Comuni ove esse hanno sede.

Nonostante il raggiungimento di un formale e dettagliato accordo tra le parti, sottoscritto in data 9 marzo 2018 a seguito di pregresse azioni di protesta, a distanza di quasi quattro mesi si deve purtroppo rilevare che la parte pubblica, ed ASUR in particolare, ha disatteso tutti gli impegni assunti ignorando completamente l’accordo firmato, in merito al quale Anpas Marche ha invece onorato integralmente i propri impegni.
Pur stigmatizzando la scorretta condotta dei soggetti, tutti di altissimo livello, intervenuti nella firma del suddetto accordo, Anpas Marche ha tentato strenuamente ogni possibile mediazione per giungere a condizioni di garanzia in merito ai pagamenti attesi fin dal 2013 ed a criteri di rimborso dei costi futuri rispondenti ai pronunciamenti di ANAC e UE, ed idonei a consentire la sopravvivenza delle 45 associazioni aderenti.

Dopo mesi di inutili incontri ed a fronte di gravissime criticità amministrative rilevate, oltre che della palese assenza di qualunque concreta volontà da parte di ASUR e Regione Marche di rispettare gli impegni assunti e di riportare alla normalità un sistema di fondamentale importanza per i cittadini marchigiani, occorre osservare anche lo svilupparsi di deprecabili azioni ritorsive nei confronti delle associazioni Anpas sul piano amministrativo e finanche operativo, in un contesto ormai privo di ogni razionale principio di gestione.

Duole prendere atto del fallimento del pur apprezzabile tentativo di coordinamento del Dott. Fabio Sturani, in rappresentanza della Presidenza Regionale (con delega alla Sanità) che palesa l’esistenza di dinamiche gestionali clamorosamente fuori controllo in cui neppure il governo regionale, pur apparentemente volendolo, riesce a porre vincoli ed indirizzi.

A fronte di tale situazione le 45 associazioni Anpas della regione Marche, riunitesi a Sirolo (AN), hanno deciso in via definitiva ed irrevocabile di continuare la propria attività per un tempo limitato, arrivando a consegnare le chiavi dei loro mezzi ai Sindaci dei propri comuni il giorno 9 luglio 2018, con una manifestazione generale nell’intera Regione, ed interrompendo contestualmente ogni loro attività a favore di ASUR Marche e Regione Marche. Tale decisione è già stata comunicata formalmente ai vertici della Sanità regionale.

Per Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, si tratta di “un’annosa e triste situazione. Speriamo che questa azione estrema serva a far comprendere alle istituzioni marchigiane l’importanza e l’indespensabilità del volontariato in ambito socio sanitario di cui Anpas è parte rilevante”

Il presidio permanente di Anpas Marche sotto la regione Marche

 

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Piemonte: i nuovi mezzi per le pubbliche assistenze Anpas con la Fondazione CRT

La Fondazione Crt ha assegnato sei nuove ambulanze e quattro mezzi di protezione civile alle pubbliche assistenze Anpas del Piemonte vincitrici dei due bandi 2018. La cerimonia di premiazione si è svolta il 22 giugno alla Margaria del Castello di Racconigi, in occasione della Giornata del Soccorso.

Andrea Bonizzoli, presidente Anpas Piemonte: «Un grazie alla Fondazione Crt per i contributi a sostegno delle associazioni di volontariato che si occupano di emergenza 118 e protezione civile. Anpas quest’anno ha ottenuto dieci automezzi che a breve saranno operativi e al servizio della popolazione».

 

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pubbliche assistenze Anpas premiate con sei nuove ambulanze sono:

Croce Verde Mombercelli (At), Croce Bianca Fossano (Cn), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (To), Croce Verde Rivoli (To), Croce Verde Verbania (Vb), Gruppo Volontari del Soccorso di Santhià (Vc).

Le pubbliche assistenze Anpas premiate con quattro nuovi mezzi di protezione civile sono:

pubblica assistenza Volontari del Soccorso Cusio Sud Ovest di San Maurizio d’Opaglio (No), Anpas Sociale di Grugliasco (To), Croce Verde Gravellona Toce (Vb) e Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese (Vc).

Il bando Missione Soccorso, operativo nel campo dell’emergenza sanitaria, assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza. Il progetto Missione Soccorso garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili, circa un quinto del totale, operanti sul territorio per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.

Il bando Mezzi di protezione civile è destinato alle organizzazioni di volontariato non profit che svolgono attività di Protezione Civile nelle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta per l’acquisto di automezzi idonei al trasporto di persone e attrezzature sul territorio regionale e nazionale.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

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VAPC Cigliano, la nuova ambulanza

La Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese, associata Anpas, ha in dotazione una nuova autoambulanza acquistata grazie a Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli.

Il mezzo è già in funzione sul territorio ed è utilizzato principalmente per le attività di soccorso sanitario in convenzione con l’Aou Maggiore della Carità di Novara in coordinamento con le centrali operative del 118 di Novara e Torino su chiamata al 112 (numero unico di emergenza).

Alberto Cristofari, presidente Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese: «Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli per il contributo a nostro favore per l’acquisto di una nuova ambulanza per il soccorso sanitario. Per realtà come la nostra, un contributo di tale entità rappresenta un sostegno molto importante e una spinta emotiva che alimenta ancor di più l’energia sprigionata dai volontari Vapc. Da più di quarantadue anni il nostro ente svolge servizi di trasporto e assistenza sociosanitaria a favore della popolazione e fa di tutto per integrare il cittadino in una realtà organizzata creando un’energia utile al prossimo».

L’ambulanza è di ultima generazione e l’allestimento sanitario scelto è ottimale. Il nuovo mezzo è dotato di sospensioni pneumatiche per aumentare il confort a favore dei trasportati e di attrezzature per il soccorso in emergenza compreso il Dae (Defibrillatore automatico esterno). L’ambulanza ha inoltre un sistema di sanificazione automatico che contribuisce all’abbattimento dei batteri presenti.

La Vapc Volontari Assistenza Pubblica Ciglianese può contare sull’impegno di 128 volontari, di cui 62 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 4mila servizi con una percorrenza di circa 257mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili.

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

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Lombardia, Grandi eventi e reclutamento dei volontari: non si gioca al ribasso sul soccorso e sul volontariato

Comunicato congiunto Anpas Lombardia, Croce Rossa Italiana, comitato Regionale Lombardia, FAPS e FVS

Lo scorso 15 giugno l’articolo del quotidiano Il Giorno “Big a San Siro, guerra delle ambulanze” riportava ampiamente la denuncia da parte della Cooperativa First Aid One Italia di “una sorta di boicottaggio da parte di alcune Croci e dell’Anpas Lombardia” che starebbero ostacolando “una selezione per 120 operatori che forniscano una prestazione lavorativa occasionale”.

In risposta alle affermazioni di First Aid One Italia, Anpas Lombardia –che rappresenta 113 associazioni di soccorso volontario – Croce Rossa Comitato Regionale della Lombardia e le associazioni aderenti a FAPS – tra cui Croce Bianca Milano – e FVS mettono in guardia dal rischio di un gioco al ribasso che compromette qualità del servizio, valore del volontariato e del principio altruistico del soccorso, etica del lavoro e dignità dei lavoratori. E che comprometterebbe la tutela del cittadino e la fiducia riposta nei soccorritori.

Expo i soccorritori Anpas

Il comunicato

Milano, 17 giugno 2018. Leggiamo con stupore e disappunto, sulla pagine de Il Giorno del 15 giugno scorso, che la Cooperativa First Aid One Italia denuncerebbe “una sorta di “boicottaggio” da parte di alcune Croci e dell’Anpas Lombardia”, che starebbero ostacolando “una selezione per 120 operatori che forniscano una prestazione lavorativa occasionale”.

Per questa ragione la stessa First Aid One Italia sarebbe pronta, così leggiamo, ad «azioni eclatanti di protesta», e avrebbe già scritto ad Areu, alla Regione Lombardia, al Prefetto e all’Autorità nazionale anticorruzione. La dedizione di 300.000 soccorritori volontari, di cui più di 30.000 solo in Lombardia, impone un chiarimento.

Da oltre 100 anni, alcune associazioni di volontariato svolgono attività di soccorso sanitario in favore della popolazione, fornendo particolare attenzione alla formazione specialistica e alla valorizzazione del principio di sussidiarietà (art.118 della Costituzione Italiana) e capitalizzando il contributo volontaristico fornito da cittadini di ogni età e genere, che hanno fatto della solidarietà un principio primario. Cittadini organizzati che intendono proporre una storia, ma anche e soprattutto un sistema di valori che si contrappone alla società dell’egoismo, della solitudine, dell’incertezza.
Da qualche tempo registriamo con preoccupazione un aumento del numero di nostri volontari, soccorritori certificati, cui viene proposto il reclutamento come soccorritori estemporanei a fronte della concessione di benefits o somme elargite in maniera poco lineare. Dietro queste azioni di reclutamento ci sono realtà a volte dichiaratamente for-profit e a volte, ed è il caso più preoccupante, che appaiono pseudo-volontarie e dalla non chiara derivazione non-profit, ed è forte il timore che operino il reclutamento sfruttando la precarietà economica che in molti si trovano in quest’epoca ad affrontare.

Qualora tali timori trovino fondamento, si tratterebbe di un fatto grave su più fronti:
Qualità del servizio: a fare le spese di un gioco al ribasso è innanzitutto la qualità del servizio che viene offerto, ben al di sotto dello standard che da sempre è garantito da Croce Rossa Italiana, da Croce Bianca Milano con le 22 associazioni Aderenti alla FAPS, dalle 113 associazioni di volontariato aderenti ad Anpas Lombardia e da quelle aderenti a FVS.
Etica del lavoro e dignità dei lavoratori: laddove si mascheri la retribuzione di un’attività lavorativa con un rimborso spese, che come tale non garantisce un equo compenso a fronte dell’attività svolta e non prevede contribuzione né tutela alcuna, si sta calpestando la dignità del lavoratore e lo si sta esponendo, insieme a tutti i suoi attuali e futuri colleghi, a un ricatto odioso: quello della competizione giocata unicamente sulla disponibilità ad abdicare ai propri diritti.
-Valore del volontariato e del principio altruistico del soccorso: il volontariato ha nella gratuità il suo elemento distintivo e proprio per questo, come asserisce la Carta dei Valori del Volontariato, “diviene testimonianza credibile di libertà rispetto alle logiche dell’individualismo, dell’utilitarismo economico e rifiuta i modelli di società centrati esclusivamente sull’”avere” e sul consumismo”. Assicurarsi per pochi euro – complice l’instabilità economica che sempre più persone si trovano ad affrontare – la competenza di un volontario specializzato, il suo portato di esperienze e l’attitudine al soccorso di chi è in difficoltà, acquisite grazie a una spinta motivazionale forte a “contribuire alla realizzazione dei beni comuni”, significa calpestare questa spinta, svilire l’essenza stessa del volontariato e, aspetto altrettanto se non ancor più grave, minare alla radice il principio altruistico del soccorso, sul quale è nata e si è costruita l’esperienza di Croce Rossa Italiana, di Croce Bianca Milano con le associazioni aderenti alla FAPS, delle associazioni che fanno parte dell’Anpas e di quelle aderenti ad FVS.

-Rispetto dei contribuenti: poiché nelle attività di soccorso le spese regolarmente certificate vengono rimborsate dallo Stato (ad eccezione di servizi forniti direttamente ai privati), in quanto rivolte a garantire la sicurezza dei cittadini, un uso scorretto del sistema del rimborso spese sottrae illegalmente denaro alle casse pubbliche e di conseguenza alle stesse attività di soccorso.
-Sicurezza dell’assistito e del soccorritore: uno scarso investimento in equipaggiamento dei volontari e la mancanza di trasparenza nel loro impiego (a partire
dal numero di ore consecutive lavorate) sono tra gli elementi che contribuiscono a indebolire la sicurezza sia dell’assistito – che potrebbe ad esempio trovarsi su
un’ambulanza il cui autista è alla guida da un numero eccessivo di ore – sia del soccorritore, che senza il giusto equipaggiamento mette in pericolo, in condizioni di
emergenza, la sua stessa incolumità oltre a quella del suo assistito.

Per tutte queste ragioni stigmatizziamo fermamente la sempre più frequente pratica di reclutamento di volontari da parte di realtà pseudo-volontarie o che non rispettano le normative a tutela dei lavoratori. Realtà che sottoscrivono avventatamente contratti di servizio senza garanzia di avere il personale disponibile e con le caratteristiche necessarie.
Noi per Volontari intendiamo donne e uomini che fanno una scelta d’impegno libera, spontanea, gratuita e solidale per tutti coloro che si trovano in difficoltà e necessitano di aiuto. Donne e uomini che si assumono un impegno civile che ha come riferimento l’obiettivo della solidarietà, della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia sociale.
Siamo consapevoli che il volontario ha sempre la libertà di accettare un lavoro esterno alla realtà in cui opera ma crediamo sia giunto il momento di fare chiarezza sulla tipologia di questo lavoro, sul suo sistema di retribuzione e sulle garanzie offerte, sugli standard di sicurezza e in ultima istanza sulla qualità e trasparenza di queste pratiche, prima che esse minino, per assimilazione, la fiducia dei cittadini nelle attività di soccorso che da sempre si fondano su altruismo e competenza.

E ciò, appunto, a tutela del cittadino, della fiducia riposta nei soccorritori, dell’etica del volontariato.

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Venaria Reale: i 40 anni della Sezione della Croce Verde di Torino

Venaria Reale: i 40 anni della Sezione della Croce Verde di Torino

Domenica 17 giugno si è svolta una festa in tutta Venaria Reale per i 40 anni della Sezione di Venaria Reale della pubblica assistenza Anpas Croce Verde Torino.

I volontari si sono trovati al mattino nella sede della Croce Verde in via Nazario Sauro 18 in Venaria Reale. Alle 9.00 è partito il corteo aperto dai volontari della sezione, seguiti dal Gruppo Storico della Croce Verde Torino dalle ambulanze e da tutte le associazioni del territorio tra cui l’Anpi, l’associazione Carabinieri, l’associazione Marinai di Venaria Reale, l’Avis, la Pro Loco Altessano Venaria Reale, i Vigili del Fuoco Volontari di Venaria e tutte le altre sezioni della Croce Verde Torino (San Mauro, Alpignano, Cirié, Borgaro-Caselle). Il corteo si è svolto per le vie della città: via Nazario Sauro, via Trento, corso Matteotti, viale Buridiani, piazza Vittorio Veneto, via Mensa e piazza Annunziata.

A seguire si è tenuta la funzione religiosa nella Parrocchia di Santa Maria con l’inaugurazione e benedizione della nuova autoambulanza. Al termine, presso la sala del Consiglio Municipale si è tenuta la cerimonia, con la premiazione dei volontari, alla presenza del sindaco del Comune di Venaria Reale Roberto Falcone, dell’assessore Antonella d’Afflitto e del presidente del Consiglio Comunale Andrea Accorsi.

Il sindaco Roberto Falcone ha elogiato i volontari della Croce Verde Torino – Sezione di Venaria Reale: «La Croce Verde – ha spiegato il Sindaco – non è solo presente durante gli eventi, ma svolge un importantissimo servizio di urgenza sul territorio regionale intervenendo sempre per salvare le persone. Grazie per questi 40 anni e per i prossimi 40 che vi attendono».

Il presidente del Consiglio Comunale, Andrea Accorsi ha ringraziato la sezione che resterà sul territorio anche grazie alla futura nuova sede che è ora tema di un accordo.

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L’assessore al volontariato, Antonella d’Afflitto ha affermato di essere orgogliosa per tutto ciò che fa la Croce Verde Torino a favore della cittadinanza.

È intervenuto anche il nuovo vicepresidente della Croce Verde Torino, Luciano Dematteis, che ha portato i saluti di Paolo Emilio Ferreri, per 40 anni presidente della Croce Verde Torino, e del nuovo presidente della Croce Verde Torino Mario Paolo Moiso: «I 40 anni della sezione di Venaria Reale non sono mai stati semplici, ma noi stiamo per firmare una convenzione che ci farà restare per altri 40 anni, perché crediamo su questo territorio e sulle persone che ci abitano».

Alla fine della cerimonia, prima delle premiazioni, il responsabile della sezione di Venaria della Croce Verde Torino, Giuseppe De Carolis ha letto una poesia composta per l’occasione che terminava con la frase: «il tempo donato dai volontari della Croce Verde Torino non è mai tempo perso». Giuseppe De Carolis ha inoltre affermato: «Nel corso degli anni numerose cose sono cambiate e si sono evolute ma sicuramente una è rimasta immutata da quel 11 maggio 1978: lo spirito con cui i volontari si apprestano a svolgere il proprio servizio».

La Croce Verde Torino si trova sul territorio del comune di Venaria Reale in provincia di Torino dall’11 maggio 1978, data in cui il Consiglio Direttivo della Croce Verde Torino ha deliberato la creazione della nuova sezione. Due mesi dopo, il 13 luglio 1978, è stata firmata la prima convenzione.

 

 

Alcune persone del comune di Venaria Reale decisero di aprire una sezione della Croce Verde Torino nel proprio comune in seguito a un incidente stradale, in Corso Giuseppe Garibaldi a Venaria Reale, in cui perse la vita un ragazzo forse anche a causa della mancanza di soccorsi tempestivi. In seguito alla tragedia alcuni cittadini decisero di mettersi in gioco e di istituire una nuova sezione della Croce Verde Torino con un servizio di ambulanza.

Il primo gruppo di volontari, circa una quarantina guidato da Guido Rumiano, aveva la propria sede in locali appartenenti all’USSL in via Zanellato a Venaria Reale e il primo mezzo di soccorso era un Fiat 850. Si pensò di iniziare i primi turni di volontariato solamente la notte e nei giorni festivi. Con il passare del tempo la sede ha subito diversi spostamenti: in un primo momento in piccoli locali ricavati all’interno di una ex-scuola successivamente all’attuale (e ancora provvisoria) collocazione in via Nazario Sauro. Anche i mezzi di soccorso cambiarono: dall’originale Fiat 850 a un Fiat 238, fino ai moderni Ducato.

Attualmente la Sezione di Venaria della Croce Verde Torino ha in dotazione due ambulanze di cui una equipaggiata come mezzo di soccorso avanzato dove l’equipaggio, oltre che dai volontari soccorritori, è composto anche da un medico e un infermiere.

La Croce Verde Torino, aderente all’Anpas (associazione Nazionale pubbliche assistenze), è un’associazione di volontariato, fondata nel 1907, che opera nella città di Torino, e nei comuni di Alpignano, Borgaro-Caselle, Ciriè, San Mauro e Venaria Reale nel campo sanitario con servizi d’istituto di trasporto e di soccorso sanitario urgente anche in convenzione con il Sistema di emergenza sanitaria 118. I servizi sono diretti a tutte le persone che, momentaneamente o permanentemente, sono in stato di necessità. Oggi i volontari soccorritori della Croce Verde Torino sono oltre 1.300, organizzati in squadre notturne e diurne che affiancano gli oltre 80 dipendenti, senza dimenticare la Squadra di Montagna e quella di Protezione civile.

 

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Piemonte, la pubblica assistenza SRE di Grignasco, inaugura i nuovi mezzi

Piemonte, la pubblica assistenza SRE di Grignasco, inaugura i nuovi mezzi

Sre, Servizio Radio Emergenza Grignasco, pubblica assistenza associata Anpas. sabato 16 giugno alle ore 15, in piazza Cacciami a Grignasco inaugurerà la nuova ambulanza per il soccorso e un’auto per i servizi socio assistenziali.

 

La cerimonia sarà allietata dalla banda musicale “Musica Società Operaia” di Grignasco; seguirà rinfresco presso la sala consiliare della Biblioteca Comunale, sita in Piazza Cacciami.

Sre Servizio Radio Emergenza di Grignasco può contare sull’impegno di 159 volontari, di cui 82 donne, grazie ai quali ogni anno svolge circa 5mila servizi. Si tratta di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, servizi di accompagnamento per visite, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni per un totale annuo di 200mila chilometri percorsi.

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