Progettazione news

Formazione: il primo incontro a Pontassieve

A Pontassieve prosegue il percorso formativo per facilitatori per il Codice Etico e formatori Essere Anpas

Lo scorso 18-19-20 maggio è iniziato per 18 volontari un percorso formativo in quattro moduli per la formazione formatori “Essere Anpas” e facilitatori per la diffusione e l’uso del Codice etico, nell’ambito del progetto Bridge, nato dalla consapevolezza acquisita a seguito dei cambiamenti normativi nati dalla riforma del Terzo Settore e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Bridge: il corso a Pontassieve

Il percorso. I primi due moduli sono dedicati alla formazione metodologico-didattica e ai temi istituzionali, per preparare i partecipanti a svolgere con competenza e sicurezza la formazione istituzionale nelle proprie associazioni e territori.
I secondi due moduli, invece, sono specifici per il lavoro di facilitazione di gruppi di discussione e lavoro, con un’attenzione particolare alle attività progettuali che riguardano il Codice etico.

Anpas, grazie al progetto BRIDGE, si propone di traghettare il movimento verso una crescita condivisa con il coinvolgimento attivo di tutte le parti che lo costituiscono: volontari, dirigenti, associazioni, dipendenti.

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L’evento finale del progetto PAC

A Salerno, 26-27 maggio 2018 l’evento di chiusura del progetto

In occasione dell’Assemblea nazionale Anpas (Salerno 26-27 maggio 2018) si svolgerà anche l’EVENTO FINALE del progetto PAC – pubbliche assistenze aperte al cambiamento, realizzato da Anpas con la collaborazione dei Comitati regionali Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, e col contributo della Fondazione con il Sud.

Sarà un’occasione di condivisione del lavoro svolto per i 4 assi progettuali (Accoglienza dei Volontari nelle associazioni, Privacy e Social media, Legge 231/2001, Organizzazione eventi) che apriremo anche ad altre realtà del Terzo Settore.

 

PAC: l'evento ad Acireale

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PAC: come organizzare gli eventi, Acireale 17-18 febbraio

PAC: come organizzare gli eventi aperti alle comunità, Acireale 17-18 febbraio

Nell’ambito dell’asse accoglienza del progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento), Anpas ha previsto un ulteriore percorso interregionale dedicato all’organizzazione di iniziative aperte alle comunità che si svolgerà ad Acireale (CT) il 17 e 18 febbraio 2018.
 
17 gennaio 2018 – L’obiettivo dell’incontro è quello di promuovere la facilitazione e l’organizzazione di eventi aperti alla comunità prestando attenzione al coinvolgimento dei portatori di interesse e agli aspetti etici correlati ad esempio: l’uso responsabile delle risorse, la valorizzazione del volontariato, il rispetto dell’identità visiva di Anpas ecc. Il percorso si concluderà con la redazione partecipata di Linee Guida quale strumento di supporto e di facilitazione.

Cuore al Centro

Il percorso interregionale sarà aperto alla partecipazione di 12 volontari provenienti dalle 6 regioni obiettivo di progetto che dovranno presentare le caratteristiche indicate nel profilo. Potranno partecipare direttamente al percorso (senza svolgere la selezione) i volontari che hanno partecipato alla costruzione delle linee guida sull’accoglienza dei volontari nelle associazioni (Baronissi, 26/28 maggio 2017) che hanno già svolto sui territori di competenza i laboratori per l’accoglienza trasmettendo la documentazione necessaria ad Anpas nazionale.


PROFILO VOLONTARI IN INGRESSO FORMAZIONE INTERREGIONALE SU ORGANIZZAZIONE EVENTI APERTI ALLA COMUNITÀ
Profilo
• Volontari e volontarie presenti nella Pubblica assistenza da almeno un anno che abbiano interesse e sensibilità al tema dell’accoglienza e dell’organizzazione di volontari, con particolare attenzione a giovani, donne e migranti.
• Disponibilità di tempo per l’organizzazione delle attività territoriali legate al progetto.
• Disponibilità alla collaborazione con il nazionale per la rendicontazione (non economica) delle attività territoriali.


Caratteristiche
• Aver una buona conoscenza del movimento delle Pubbliche assistenze (assetto istituzionale, formazione istituzionale Essere Anpas, Codice etico).
• Capacità e disponibilità a lavorare in gruppo, sia durante le attività di formazione, sia durante la messa in pratica delle Linee guida nelle singole associazioni.
• Capacità di organizzare, coordinare, guidare piccoli gruppi di lavoro per l’attuazione delle Linee guida nella propria associazione.
• Disponibilità al confronto e alla soluzione creativa di soluzioni problematiche o conflittuali.
• Interesse per i temi della partecipazione sociale e associativa.

Preferenziale
• Aver partecipato ad altri percorsi simili o affini (sul tema dei migranti o su questioni legate al genere).
• Avere conoscenze e competenze legate a percorsi di formazione formali o informali su intercultura e cultura di genere.
• Familiarità con l’uso di strumenti informatici (in particolare: file excel; piattaforme di condivisione online quali google drive; strumenti cloud di condivisione).


Indicazioni per la partecipazione
Tutti i volontari interessati possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali, entro e non oltre il mercoledì 20 gennaio 2018, trasmettendo il proprio curriculum vitae del volontario/volontaria candidato con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito un colloquio con videoconferenza skype con una commissione di volontari esperti.

Si ricorda che, come già fatto per le precedenti selezioni, i volontari saranno scelti sulla base della coerenza delle candidature con il profilo formativo individuato, cercando di garantire una rappresentatività delle 6 regioni oggetto del programma e utilizzando la procedura di selezione adottata per laCascata Formativa.

Anpas coglie infine l’occasione per ricordare che tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio per la partecipazione dei volontari selezionati saranno sostenute dal progetto.


CALENDARIO GENERALE IMPEGNI E SCADENZE
Sabato 20 gennaio – termine per invio candidature dei Comitati Regionali
Martedì 23 gennaio – convocazioni colloqui
Sabato 27 gennaio – colloqui dei volontari per selezione partecipanti
Dal 29 gennaio – invio conferme partecipazione al percorso interregionale ai volontari selezionati ed ai Comitati regionali

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Una procedura semplificata per certificazione Dlgs 231/2001: PAC a Roma 27-28 gennaio 2018

Una procedura semplificata per la certificazione Dlgs 231/2001: l’incontro di PAC a Roma 27-28 gennaio 2018

 

Accoglienza: l'incontro interregionale del progetto PAC a Baronissi

19 dicembre 2017 Si svolgerà a Roma, sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018, un incontro formativo interregionale, nell’ambito del progetto PAC, per la definizione di una procedura semplificata per le Organizzazioni di Volontariato del modello 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori..

L’obiettivo di questo incontro interregionale è quello di condividere una PROCEDURA SEMPLIFICATA per le organizzazioni di volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001, tenendo conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario, protezione civile e altri servizi). Alla base dell’incontro il MOG Modello Organizzativo elaborato dal gruppo tecnico nazionale composto da rappresentanti di Anpas e della Confederazione delle Misericordie d’Italia. Durante l’incontro sarà presentata anche la sezione dedicata alla 231/2001 del sito www.volontariamentesicuri.org.

CHI PUÒ PARTECIPARE
Come avvenuto anche in passato per gli altri progetti finanziati con Fondazione con il Sud, Anpas ha scelto di aprire la partecipazione agli incontri interregionali ai volontari di tutte le altre regioni, che potranno partecipare agli incontri in veste di uditore.

PER PARTECIPARE
E’ necessario inviare entro e non oltre il 4 gennaio la candidatura completa del CV  ai Comitati regionali competenti per territorio.
Per le regioni senza Comitato regionale possono trasmetterlo direttamente a: segreteria@anpas.org . La partecipazione sarà garantita solo al raggiungimento del numero massimo d’aula e tenendo contro della presenza del maggior numero di regioni

COSTI PER LA PARTECIPAZIONE
I costi della didattica, dei formatori e dei materiali sono sostenuti interamente da Anpas, mentre quelli relativi agli spostamenti, al vitto e all’alloggio sono a totale carico del Comitato regionale inviante. La Segreteria nazionale è disponibile a comunicarvi i costi di pernottamento e pasti.

INDICAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE
Tutti i volontari interessati possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali, candidato con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito un comunicazione di ammissione da parte di Anpas nazionale.

CALENDARIO GENERALE IMPEGNI E SCADENZE
Giovedì 4 gennaio 2018 – termine per invio candidature ai Comitati Regionali
Martedì 9 gennaio 2018 – invio conferma partecipazione ai percorsi interregionali volontari selezionati ed ai Comitati regionali.

La Segreteria nazionale Anpas rimane a disposizione per ogni informazione o chiarimento (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org).

PROGRAMMA
Sabato 27 gennaio 2018
Ore 9.30/10.30
Saluti di Vincenzo Carlini, presidente di Anpas Lazio, Lorenzo Colaleo, componente Direzione nazionale Anpas e coordinatore politico del progetto, Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale

Introduzione Vincenzo Favale, Direzione nazionale, coordinatore Tavolo Tecnico
Ore 10.30/12.30
Il quadro normativo di riferimento Nicola De Rosa e Anna Simeone (Stea Consulting)

Ore 12.30/13 Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: scelte e caratteristiche Vincenzo Favale
Ore 13/14 – Pausa pranzo
Ore 14.00/15.30 Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: caratteristiche
Anna Simeone e Nicola De Rosa
Ore 15.30/17 La sezione dedicata alla 231/2001 della piattaforma VOLONTARIAMENTE SICURI Susy D’Argenio e Alberto Ricciardi (Stea Consulting)
Ore 17/19 LABORATORIO: Costruiamo il MOG di una pubblica assistenza Susy D’Argenio, Alberto Ricciardi, Anna Simeone, Nicola De Rosa (Stea Consulting)

Domenica 28 gennaio 2018 Ore 9.00/12
LABORATORIO: Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: casistiche e specificità Susy D’Argenio, Alberto Ricciardi, Anna Simeone, Nicola De Rosa
Ore 13 Conclusioni Vincenzo Favale e Lorenzo Colaleo

COSA COMPORTA ADOTTARE UN MOG?
L’adozione di un MOG prevede da un lato la costruzione di un apparato organizzativo fatto da procedure operative e dall’altro l’effettuazione di attività di controllo su di esse, eseguite da un Organismo di Vigilanza. È inoltre necessaria l’adozione di un Codice Etico e di un Sistema Disciplinare idoneo a sanzionare i comportamenti a rischio. Tali Modelli sono costruiti a partire dall’individuazione delle attività associative a rischio reato, nonché dall’analisi del rischio ad esse connesso, e dalla verifica degli eventuali controlli già effettuati su di esse.

 

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Progetto Indrix: il seminario in Sicilia

15 dicembre 2017 Sono stati presentati questa mattina a Palermo, durante il seminario del progetto europeo Indrix, cofinanziato dall’Unione Europea, i risultati dei 1200 questionari raccolti con l’obiettivo di individuare la percezione dei cittadini rispetto tre attività: la partecipazione alla prevenzione dei rischi, la sicurezza nei propri comuni e l’efficacia della comunicazione nella prevenzione.

«I risultati dei questionari sono particolarmente interessanti – ha dichiarato Andrea Volterrani, dell’Università di Roma “Tor Vergata” – abbiamo potuto comparare quelli di volontari o di soggetti coinvolti nel sistema di protezione civile, fatti per lo più in Italia, con quelli di soggetti completamente estranei, fatti in maggioranza in Lettonia. Il cittadino che non è coinvolto nel sistema ha una percezione della prevenzione e dei rischi completamente opposta e spesso non ha contezza di quanto si faccia in termini di esercitazioni e campagne di prevenzione».

Indrix:la chiusura del progetto

A partecipare alla giornata di lavoro tutti i partner del progetto: l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Anpas, Samaritan International, Croce bianca Bolzano, Ubilabs e LSA ma anche gli stakeholder Fish e Auser.

Per Enzo Costa, presidente Auser nazionale: «Abbiamo bisogno di fare rete per una maggiore prevenzione e per essere davvero efficaci abbiamo la necessità che siano le istituzioni a coordinare queste reti.»

 

Dello stesso avviso anche Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas nazionale: «Non possiamo appoggiarci alle sole associazioni e il progetto “Io non rischio”, di cui Anpas è promotrice, parte da questo: abbiamo messo insieme il mondo scientifico, quello universitario, le istituzioni e le associazioni di volontariato e tutti insieme ci siamo fatti carico di dare risposte concrete. In Italia siamo i migliori in emergenza ma questo non può e non deve essere il cavallo di battaglia della protezione civile, è un percorso lungo ma siamo già nella strada giusta. Anpas ha iniziato anche la formazione di operatori che in emergenza lavoreranno con le categorie fragili: abbiamo una grande attenzione per le persone e la nostra idea di campo parte con una scheda che rileva anche le fragilità momentanee. Non vogliamo creare delle nicchie dedicate alle persone disabili ma rendere la loro vita in emergenza uguale a quella degli altri»

Per Patrizio Losi, rappresentante della consulta nazionale volontariato di protezione civile: «Non solo “Io non rischio” ma anche i campi scuola “Anch’io sono la protezione civile” che facciamo con i ragazzi dagli 11 ai 17 anni. La diffusione della cultura di protezione civile è un dovere di tutti, non possiamo stare con le mani in mano dando tutte le colpe alle istituzioni.»

A concludere, Giampietro Griffo di Fish che ha voluto sottolineare l’importanza delle associazioni nel trattare le persone con disabilità durante le emergenze: «Resilienza significa sapere dove abitano le persone con disabilità, sapere come farli evacuare, come farli vivere all’interno dei campi senza trattarli diversamente. Tutto questo dovrebbe essere ordinario e il valore aggiunto è la nostra partecipazione. Dal 2012 al 2016 si è passati da quarantacinque milioni di persone sfollate a sessantacinque milioni e, di questi, il 15% sono persone con disabilità. Le associazioni sono il valore aggiunto perché ogni giorno affrontano situazioni in cui tentano di torcerle, di spezzarle e per questo sono le maggiori esperte di resilienza.»

Indrix:la chiusura del progetto

L’indice di resilienza per tutte le regioni dell’Unione Europea verrà infine presentato a Bruxelles a febbraio 2018, al termine del progetto.

Il progetto Indrix, cofinanziato dall’Unione Europea e che vede come partner Anpas, LSA, Sami, la Croce Bianca di Bolzano e Ubilabs, coordinato dall’Università di Roma Tor Vergata, ha l’obiettivo di costruire un indice di resilienza sociale per tutte le regioni dei paesi dell’Unione Europea che, valutando o rilevando dati relativi al grado di coesione sociale, di vulnerabilità sociale, di gestione del processo di risk management (prevenzione, preparazione, risposta e ricostruzione) e al grado di coinvolgimento dei cittadini in questo processo, ricavano una struttura che traduce la capacità di una comunità di rispondere positivamente, di risollevarsi dai vari punti di vista, a seguito di una calamità naturale.

 

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Pac, gli incontri territoriali a Enna e Cosenza

Continuano gli incontri del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud. 

16 ottobre  2017 – Si sono svolti a Enna e San Giovanni in Fiore (Cosenza) il 14 e il 15 ottobre gli incontri territoriali del progetto PAC. Tra gli obiettivi degli incontri e del progetto PAC c’è quello di promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse all’interno delle pubbliche assistenze, attraverso alcuni percorsi che Anpas ha scelto di intraprendere anche alla luce delle novità introdotte dalla riforma del terzo settore.

PAC - Gli incontri territoriali

Due momenti di riflessione (da cinque ore l’uno) in cui Angela Spinelli e gli esperti di Stea Consulting hanno condiviso con dirigenti e amministratori locali Anpas il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017, e le disposizioni sulla certificazione 231/2011

In particolare c’è il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017. In parallelo c’è il percorso che sull’attuazione delle disposizioni della D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori. Su questo tema Anpas nazionale ha promosso un gruppo tecnico di lavoro, con l’obiettivo di definire una procedura semplificata della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 per le associazioni di volontariato.

Questi i prossimi appuntamenti previsti:

  • Un INCONTRO TERRITORIALE a Oristano il 21 ottobre
  • Un SEMINARIO INTERREGIONALE (12 ore) che si svolgerà a Bari, l’11 e 12 novembre 2017 presso l’hotel Parco dei Principi dedicato solo alla certificazione 231/2001.

Grazie alla consulenza della Stea consulting, nell’ambito del progetto PAC sarà realizzata inoltre, all’interno del sito www.volontariamentesicuri.it, di un’area di lavoro per tutte le pubbliche assistenze, nel quale sarà possibile trovare informazioni e consulenza sulla certificazione 231/2001 e sul modello semplificato per il volontariato. La Segreteria nazionale Anpas (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org) resta a disposizione per ogni informazione o chiarimento.

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Il progetto Indrix al Reas

Al REAS 2017 sarà presente anche uno stand del progetto Indrix presso Piazza Anpas 

Di seguito il report aggiornato al meeting di RIGA (Latvia), 25-28 agosto 2017

Partners: Università Tor Vergata (UNITOV), LSA Latvia, Anpas, CB Bolzano, ASB GERMANIA, UBI-labs
Stakeholders in partenariato: AUSER, FISH

Il questionario sull’indice di Resilienza sociale è online https://www.surveymonkey.de/r/indrix-italian (aperto fino al 15 novembre)

Il Progetto INDRIX sta perseguendo i seguenti obiettivi:
 Condividere conoscenze, capacità e le migliori pratiche in materia di prevenzione delle catastrofi e dei servizi sociali esistenti per le persone con disabilità fisiche;
 Valutare l’impatto sociale dei progetti e delle pratiche per quanto riguarda il loro effetto sulle capacità di inclusione delle persone con disabilità fisiche;
 Realizzare un documento di raccomandazione sui metodi e sugli strumenti per colmare le lacune esistenti in caso di catastrofe per il gruppo target;
 Raccogliere approcci per l'inclusione del gruppo target come cittadini attivi durante le catastrofi naturali.
Ha avuto il suo ultimo workshop, per verificare e testare i risultati della prima parte dell’indice di resilienza sociale, obiettivo specifico del progetto, lo scorso 27 agosto presso la sede dell’associazione dei Samaritani di Latvia, LSA. I dati relativi, sono stati raccolti grazie alle attività dei Focus Group (incontri mirati con gli stakeholders individuati) che si sono tenuti il 4 Maggio 2017 a Pistoia, in occasione dei May days, e a Torino il 20 maggio 2017 all’assemblea nazionale delle Pubbliche Assistenze.
Ha definito inoltre, i parametri per la sperimentazione della seconda parte dell’indice che comprende i seguenti sottocapitoli, finalizzati a ricavare i migliori risultati da presentare alla Comunità Europea, in fase di chiusura di progetto:
a) Questionario finale
b) Sottoindice
c) Metodo di calcolo
d) Caratteristiche di campionamento nelle regioni europee
e) Rappresentazione grafica sul web
f) Proposta di project evaluation

Il progetto Indrix nei prossimi mesi. Una discussione interna sulla definitiva struttura dell’indice, scaturita aggiungendo allo schema iniziale, le sollecitazioni e le modifiche proposte ad oggi da partners e stakeholders.

Castelnuovo di Porto: 15 settembre 2017

Il tema della verifica degli indicatori (presi da Eurostat) da aggiornare ogni 2 anni, della sezione dedicata ai questionari per i cittadini, da aggiornare ogni 2 anni e la Valutazione scientifica dei dati da presentare.
La cabina di regia ha infine deciso i seguenti passaggi per la finalizzazione del progetto e la sua disseminazione:
a) Seconda relazione sullo stato di avanzamento e questioni amministrative
b) Incontro a Palermo (Sicilia, Italia) nel mese di dicembre
c) Discussione sul nuovo test della seconda parte dell’indice
d) Conferenza finale a Bruxelles
In merito ai temi discussi si sono prese alcune decisioni operative. Innanzitutto i partners operativi dovrebbero farsi carico, nei mesi precedenti all’incontro in Sicilia, della sperimentazione dell’indice, fornendo alle associazioni di riferimento e ad eventuali stakeholders, il questionario (versione validata on line dal 01/10/2017), in modo tale di avere un risultato apprezzabile e confrontabile rispetto ai risultati attesi.
In questo senso, per Anpas è stato proposto di avviare detta sperimentazione in occasione del Meeting nazionale con la nuova versione cartacea del questionario.
Si sono poi concordate le date per le prossime attività previste:
 incontro in Sicilia per valutazione sperimentazioni (13/16 dicembre p.v.)
 conferenza finale a Bruxelles (13-14 febbraio p.v.)

Per Anpas seguono il progetto INDRIX
Aurelio Dugoni, responsabile di progetto
Concetta Mattia, consigliere nazionale (delega alle Politiche di Prevenzione in PC)
Valentina Montanari, comunicatore

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Pac, l’incontro interregionale a Lagonegro su social e privacy

8 luglio 2017 – Si è svolto a Lagonegro, in provincia di Potenza, l’incontro interregionale del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud.

Tema dell’incontro, che ha visto la partecipazione di volontari Anpas provenienti, oltre che dalla Basilicata, anche da Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria, il corretto uso social media e la privacy nelle associazioni di volontariato. Obiettivi della giornata aumentare tra i volontari la conoscenza delle policy di Anpas nazionale sui social media e l’attenzione alla gestione dei dati sensibili coi quali è possibile entrare in contatto nell’attività di emergenza sanitaria e in protezione civile.

PAC a Lagonegro

Dopo i saluti istituzionali di Egidio Ciancio (consigliere nazionale e presidente della pubblica assistenza Anpas Valle del Sinni) e di Lorenzo Colaleo (coordinatore del progetto e facente parte della Direzione Nazionale), Nicola De Rosa e Anna Simeone di Stea Consulting hanno parlato della privacy e della sua tutela: un argomento di primaria importanza per organizzazioni di volontariato come le pubbliche assistenze Anpas. “Siamo a conoscenza di dati importanti delle persone a cui portiamo assistenza” ha detto Anna Simeone.

il progetto PAC a Lagonegro

 Tanti gli esempi portati all’attenzione dei volontari presenti a Lagonegro di violazione della privacy e di danno all’immagine come anche i recenti casi in cui sui social è stato mostrato lo stato di salute di un’altra persona. Secondo Nicola De Rosa poi la privacy “è un contenitore dove ci sono altri aspetti come il diritto d’autore, diritto all’oblio, il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e alla non invasione nella sfera personale da parte di terzi”.  Sono stati poi passati in rassegna tutti reati commessi a mezzo social come danni d’immagine, cyberbullismo, cyberstalking, sostituzione di persona, adescamento di minori

il progetto PAC a Lagonegro

Nella seconda parte della giornata sono stati presentati la social media policy e un primo studio per arrivare alla stesura dei regolamenti associativi per l’utilizzo dei social network da parte delle singole pubbliche assistenze.  Si tratta della prima policy sulla gestione dei profili social redatta da un’organizzazione di volontariato nazionale, ispirata al gruppo di lavoro #socialprociv: un documento che ha segnato un passaggio importante per tutto il volontariato che svolge attività di soccorso e protezione civile e per quanti si occupano di comunicazione. Con il regolamento poi Anpas sta cercando di dare uno strumento utile alle singole pubbliche assistenze per gestire al meglio una esigenza che viene proprio dalle associazioni: cercare di gestire al meglio i propri profili social per continuare a fare una comunicazione di pubblica assistenza e contemporaneamente per restare coerenti con la mission associativa e il codice etico Essere Anpas recentemente adottato da Anpas.

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Nel corso dell’evento è intervenuto anche Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas che nel ringraziare i volontari intervenuti, ha sottolineato che “con il progetto PAC Anpas sta precorrendo i tempi. Abbiamo infatti notato che le associazioni aderenti ad Anpas hanno schiacciato le loro attività sui servizi e volevamo capire quale fosse lo stato dell’arte per adeguare le nostre associazioni alla recente riforma del terzo settore”

il progetto PAC a Lagonegro

Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale Anpas, ha infine sottolineato l’importanza del lavoro fatto con il progetto: “con questo PAC vogliamo riuscire a trasferire ciò che stiamo facendo su tutto il territorio nazionale. Ci teniamo che il territorio esprima gli elementi peculiari, come la trasparenza, la correttezza e la buona comunicazione, che possano poi essere di ispirazione per un contesto più ampio: per questo è importante la rete per valorizzare ciò che accade nel locale. L’impegno attraverso i social, ad esempio, è importante anche visto l’odio che, soprattutto in questo periodo, la fa da padrone sulla rete”.

PAC a LAgonegro 

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Pac, gli incontri territoriali su Codice etico e 231 e l’incontro interregionale

Continuano gli incontri del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud. 

1 settembre 2017Tra gli obiettivi previsti dal progetto PAC c’è quello di promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse all’interno delle pubbliche assistenze, attraverso alcuni percorsi che Anpas ha scelto di intraprendere anche alla luce delle novità introdotte dalla riforma del terzo settore.

In particolare c’è il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017. In parallelo c’è il percorso che sull’attuazione delle disposizioni della D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori. Su questo tema Anpas nazionale ha promosso un gruppo tecnico di lavoro, con l’obiettivo di definire una procedura semplificata della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 per le associazioni di volontariato.

Questi gli appuntamenti previsti:

• Un SEMINARIO INTERREGIONALE (12 ore) che si svolgerà a Bari, l’11 e 12 novembre 2017 presso l’hotel Parco dei Principi (Viale Europa, 6, 70128dedicato solo alla certificazione 231/2001.

• Un INCONTRO TERRITORIALE (5 ore) aperto alla partecipazione di tutti i presidenti e agli amministratori delle pubbliche assistenze (non è necessaria una preiscrizione). Di seguito il calendario degli incontri territoriali

Comitato Data e orario Luogo
CAMPANIA 23 settembre, ore 10.30 Avellino, presso CSV (corso Europa, 238)
PUGLIA 24 settembre, ore 10.30 Rutignano (BA), presso PA Protezione Civile Rutigliano (Corso Garibaldi 47)
BASILICATA 30 settembre, ore 10.30

Grumento Nova (PZ) presso il Castello San Severino (piazza Umberto, 1)

SICILIA

14 ottobre,

ore 10.30

Enna, presso Ente Corpo Volontari PC (via Sardegna, 36)
CALABRIA 15 ottobre, ore 10.30 San Giovanni in Fiore, presso il Ristorante L’Antico Borgo (via Salvatore Rota, 3)
SARDEGNA 21 ottobre, ore 10.30 Oristano, sede da defniore

Tutti i volontari interessati e in possesso dei requisiti possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali entro e non oltre martedì 24 ottobre 2017, inviando il proprio curriculum vitae con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito la convocazione al colloquio che avverrà via skype (o altri supporti telematici) sabato 28 ottobre 

Grazie alla consulenza della Stea consulting, nell’ambito del progetto PAC sarà realizzata inoltre, all’interno del sito www.volontariamentesicuri.it, di un’area di lavoro per tutte le pubbliche assistenze, nel quale sarà possibile trovare informazioni e consulenza sulla certificazione 231/2001 e sul modello semplificato per il volontariato. La Segreteria nazionale Anpas (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org) resta a disposizione per ogni informazione o chiarimento.

PAC a Lagonegro

 

 

 

 

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Be Drin in Albania: il diario di Gilda

L’esercitazione in Albania del progetto Be Drin raccontata da Gilda, volontaria Anpas

2 luglio. Una cintura del 118, ecco il segno che mi ha individuare il primo compagno di viaggio di questa esperienza.
Aeroporto di Tirana, Omar ed io, in attesa che ci raggiungano due volontari dell’Hungarian Charity Service of Order of Malta (il Cisom Ungherese) e uno della Croce Rossa Italiana. Ore trascorse in aeroporto, raccontandoci quali alterne vicende ci avevano condotto fino a lì (“…tanto, mica sceglieranno proprio me”, ci siamo detti). Nel frattempo, si alternavano i voli e si succedevano i viaggiatori, accolti dai propri cari…

Be drin in Albania: il diario di Gilda

3 luglio “Quando partecipiamo ad una esercitazione siamo colti da uno strano convincimento, in base al quale l’evento per il quale ci stiamo addestrando non potrà accadere. A Scutari, invece, oltre al caldo, i volontari della Q-VEC hanno constatato che gli scenari possono cambiare; dal fronteggiamento dell’afa e del sole, si é passati repentinamente alla pioggia, ed anche abbastanza insistente.
Ci sono i referenti dei singoli scenari, gli osservatori, che giocano il delicato ruolo degli “osservatori”. In verità, non valutatori, ma consiglieri, accompagnatori e facilitatori nell’affrontare i diversi eventi, che si sono avvicendati durante questa giornata. Tante le energie spese dai colleghi albanesi durante ogni fase dell’esercitazione, ciò ripagato anche da un abbraccio, da un sorriso, da un grazie, “ci rivedremo, nel futuro, forse…”

Be drin in Albania: il diario di Gilda

4 luglio – Tante le frasi che affollano il taccuino arancione. “Meglio essersi pentiti per quello che si é fatto, che per quello che non si é fatto’, ‘Il volontariato e la solidarietà sono parte della comunità”,”Imparare cosa sappiamo fare, per farlo insieme”.
Queste, le parole di Marian, referente dell’AKRA Youth Center di Scutari.
Oggi, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con il territorio, di sentire la viva voce del volontariato di Scutari. Abbiamo ascoltato la richiesta di coinvolgimento, organizzazione, informazione alla popolazione, formazione continua. Temi, forse ed ormai, per noi italiani tanto scontati.
Ecco, se penso al nostro Volontariato e alla nostra Protezione Civile, ho realizzato quanti passi sono stati compiuti.

Be drin in Albania: il diario di Gilda

5 luglio – Ultimo giorno, mi addormento con il sottofondo della preghiera, che raggiunge tutti tramite gli altoparlanti della Moschea.
Ultimi attimi trascorsi insieme.
Ripenso all’ansia ed alla preoccupazione, che avevo durante il viaggio di andata e a quante volte mi sia detta “non conosco nessuno, come farò?”
Mi preoccupavo di non essere all’altezza, di non avere abbastanza competenza ed esperienza, che il mio inglese fosse un tantinello arrugginito.
Ecco, sono felice e carica di entusiasmo. Merito delle splendide persone con cui sono venuta in contatto, dell’Albania e di Scutari e di quella strana pazzia di mettersi in gioco.

Gilda Pepe, pubblica assistenza Papa Charlie di Pagani

Il diario di Gilda

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