Progettazione news

Una procedura semplificata per certificazione Dlgs 231/2001: PAC a Roma 27-28 gennaio 2018

Una procedura semplificata per la certificazione Dlgs 231/2001: l’incontro di PAC a Roma 27-28 gennaio 2018

 

Accoglienza: l'incontro interregionale del progetto PAC a Baronissi

19 dicembre 2017 Si svolgerà a Roma, sabato 27 e domenica 28 gennaio 2018, un incontro formativo interregionale, nell’ambito del progetto PAC, per la definizione di una procedura semplificata per le Organizzazioni di Volontariato del modello 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori..

L’obiettivo di questo incontro interregionale è quello di condividere una PROCEDURA SEMPLIFICATA per le organizzazioni di volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001, tenendo conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario, protezione civile e altri servizi). Alla base dell’incontro il MOG Modello Organizzativo elaborato dal gruppo tecnico nazionale composto da rappresentanti di Anpas e della Confederazione delle Misericordie d’Italia. Durante l’incontro sarà presentata anche la sezione dedicata alla 231/2001 del sito www.volontariamentesicuri.org.

CHI PUÒ PARTECIPARE
Come avvenuto anche in passato per gli altri progetti finanziati con Fondazione con il Sud, Anpas ha scelto di aprire la partecipazione agli incontri interregionali ai volontari di tutte le altre regioni, che potranno partecipare agli incontri in veste di uditore.

PER PARTECIPARE
E’ necessario inviare entro e non oltre il 4 gennaio la candidatura completa del CV  ai Comitati regionali competenti per territorio.
Per le regioni senza Comitato regionale possono trasmetterlo direttamente a: segreteria@anpas.org . La partecipazione sarà garantita solo al raggiungimento del numero massimo d’aula e tenendo contro della presenza del maggior numero di regioni

COSTI PER LA PARTECIPAZIONE
I costi della didattica, dei formatori e dei materiali sono sostenuti interamente da Anpas, mentre quelli relativi agli spostamenti, al vitto e all’alloggio sono a totale carico del Comitato regionale inviante. La Segreteria nazionale è disponibile a comunicarvi i costi di pernottamento e pasti.

INDICAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE
Tutti i volontari interessati possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali, candidato con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito un comunicazione di ammissione da parte di Anpas nazionale.

CALENDARIO GENERALE IMPEGNI E SCADENZE
Giovedì 4 gennaio 2018 – termine per invio candidature ai Comitati Regionali
Martedì 9 gennaio 2018 – invio conferma partecipazione ai percorsi interregionali volontari selezionati ed ai Comitati regionali.

La Segreteria nazionale Anpas rimane a disposizione per ogni informazione o chiarimento (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org).

PROGRAMMA
Sabato 27 gennaio 2018
Ore 9.30/10.30
Saluti di Vincenzo Carlini, presidente di Anpas Lazio, Lorenzo Colaleo, componente Direzione nazionale Anpas e coordinatore politico del progetto, Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale

Introduzione Vincenzo Favale, Direzione nazionale, coordinatore Tavolo Tecnico
Ore 10.30/12.30
Il quadro normativo di riferimento Nicola De Rosa e Anna Simeone (Stea Consulting)

Ore 12.30/13 Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: scelte e caratteristiche Vincenzo Favale
Ore 13/14 – Pausa pranzo
Ore 14.00/15.30 Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: caratteristiche
Anna Simeone e Nicola De Rosa
Ore 15.30/17 La sezione dedicata alla 231/2001 della piattaforma VOLONTARIAMENTE SICURI Susy D’Argenio e Alberto Ricciardi (Stea Consulting)
Ore 17/19 LABORATORIO: Costruiamo il MOG di una pubblica assistenza Susy D’Argenio, Alberto Ricciardi, Anna Simeone, Nicola De Rosa (Stea Consulting)

Domenica 28 gennaio 2018 Ore 9.00/12
LABORATORIO: Il modello organizzativo (MOG) di Anpas: casistiche e specificità Susy D’Argenio, Alberto Ricciardi, Anna Simeone, Nicola De Rosa
Ore 13 Conclusioni Vincenzo Favale e Lorenzo Colaleo

COSA COMPORTA ADOTTARE UN MOG?
L’adozione di un MOG prevede da un lato la costruzione di un apparato organizzativo fatto da procedure operative e dall’altro l’effettuazione di attività di controllo su di esse, eseguite da un Organismo di Vigilanza. È inoltre necessaria l’adozione di un Codice Etico e di un Sistema Disciplinare idoneo a sanzionare i comportamenti a rischio. Tali Modelli sono costruiti a partire dall’individuazione delle attività associative a rischio reato, nonché dall’analisi del rischio ad esse connesso, e dalla verifica degli eventuali controlli già effettuati su di esse.

 

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Progetto Indrix: il seminario in Sicilia

15 dicembre 2017 Sono stati presentati questa mattina a Palermo, durante il seminario del progetto europeo Indrix, cofinanziato dall’Unione Europea, i risultati dei 1200 questionari raccolti con l’obiettivo di individuare la percezione dei cittadini rispetto tre attività: la partecipazione alla prevenzione dei rischi, la sicurezza nei propri comuni e l’efficacia della comunicazione nella prevenzione.

«I risultati dei questionari sono particolarmente interessanti – ha dichiarato Andrea Volterrani, dell’Università di Roma “Tor Vergata” – abbiamo potuto comparare quelli di volontari o di soggetti coinvolti nel sistema di protezione civile, fatti per lo più in Italia, con quelli di soggetti completamente estranei, fatti in maggioranza in Lettonia. Il cittadino che non è coinvolto nel sistema ha una percezione della prevenzione e dei rischi completamente opposta e spesso non ha contezza di quanto si faccia in termini di esercitazioni e campagne di prevenzione».

Indrix:la chiusura del progetto

A partecipare alla giornata di lavoro tutti i partner del progetto: l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Anpas, Samaritan International, Croce bianca Bolzano, Ubilabs e LSA ma anche gli stakeholder Fish e Auser.

Per Enzo Costa, presidente Auser nazionale: «Abbiamo bisogno di fare rete per una maggiore prevenzione e per essere davvero efficaci abbiamo la necessità che siano le istituzioni a coordinare queste reti.»

 

Dello stesso avviso anche Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas nazionale: «Non possiamo appoggiarci alle sole associazioni e il progetto “Io non rischio”, di cui Anpas è promotrice, parte da questo: abbiamo messo insieme il mondo scientifico, quello universitario, le istituzioni e le associazioni di volontariato e tutti insieme ci siamo fatti carico di dare risposte concrete. In Italia siamo i migliori in emergenza ma questo non può e non deve essere il cavallo di battaglia della protezione civile, è un percorso lungo ma siamo già nella strada giusta. Anpas ha iniziato anche la formazione di operatori che in emergenza lavoreranno con le categorie fragili: abbiamo una grande attenzione per le persone e la nostra idea di campo parte con una scheda che rileva anche le fragilità momentanee. Non vogliamo creare delle nicchie dedicate alle persone disabili ma rendere la loro vita in emergenza uguale a quella degli altri»

Per Patrizio Losi, rappresentante della consulta nazionale volontariato di protezione civile: «Non solo “Io non rischio” ma anche i campi scuola “Anch’io sono la protezione civile” che facciamo con i ragazzi dagli 11 ai 17 anni. La diffusione della cultura di protezione civile è un dovere di tutti, non possiamo stare con le mani in mano dando tutte le colpe alle istituzioni.»

A concludere, Giampietro Griffo di Fish che ha voluto sottolineare l’importanza delle associazioni nel trattare le persone con disabilità durante le emergenze: «Resilienza significa sapere dove abitano le persone con disabilità, sapere come farli evacuare, come farli vivere all’interno dei campi senza trattarli diversamente. Tutto questo dovrebbe essere ordinario e il valore aggiunto è la nostra partecipazione. Dal 2012 al 2016 si è passati da quarantacinque milioni di persone sfollate a sessantacinque milioni e, di questi, il 15% sono persone con disabilità. Le associazioni sono il valore aggiunto perché ogni giorno affrontano situazioni in cui tentano di torcerle, di spezzarle e per questo sono le maggiori esperte di resilienza.»

Indrix:la chiusura del progetto

L’indice di resilienza per tutte le regioni dell’Unione Europea verrà infine presentato a Bruxelles a febbraio 2018, al termine del progetto.

Il progetto Indrix, cofinanziato dall’Unione Europea e che vede come partner Anpas, LSA, Sami, la Croce Bianca di Bolzano e Ubilabs, coordinato dall’Università di Roma Tor Vergata, ha l’obiettivo di costruire un indice di resilienza sociale per tutte le regioni dei paesi dell’Unione Europea che, valutando o rilevando dati relativi al grado di coesione sociale, di vulnerabilità sociale, di gestione del processo di risk management (prevenzione, preparazione, risposta e ricostruzione) e al grado di coinvolgimento dei cittadini in questo processo, ricavano una struttura che traduce la capacità di una comunità di rispondere positivamente, di risollevarsi dai vari punti di vista, a seguito di una calamità naturale.

 

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Pac, gli incontri territoriali a Enna e Cosenza

Continuano gli incontri del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud. 

16 ottobre  2017 – Si sono svolti a Enna e San Giovanni in Fiore (Cosenza) il 14 e il 15 ottobre gli incontri territoriali del progetto PAC. Tra gli obiettivi degli incontri e del progetto PAC c’è quello di promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse all’interno delle pubbliche assistenze, attraverso alcuni percorsi che Anpas ha scelto di intraprendere anche alla luce delle novità introdotte dalla riforma del terzo settore.

PAC - Gli incontri territoriali

Due momenti di riflessione (da cinque ore l’uno) in cui Angela Spinelli e gli esperti di Stea Consulting hanno condiviso con dirigenti e amministratori locali Anpas il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017, e le disposizioni sulla certificazione 231/2011

In particolare c’è il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017. In parallelo c’è il percorso che sull’attuazione delle disposizioni della D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori. Su questo tema Anpas nazionale ha promosso un gruppo tecnico di lavoro, con l’obiettivo di definire una procedura semplificata della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 per le associazioni di volontariato.

Questi i prossimi appuntamenti previsti:

  • Un INCONTRO TERRITORIALE a Oristano il 21 ottobre
  • Un SEMINARIO INTERREGIONALE (12 ore) che si svolgerà a Bari, l’11 e 12 novembre 2017 presso l’hotel Parco dei Principi dedicato solo alla certificazione 231/2001.

Grazie alla consulenza della Stea consulting, nell’ambito del progetto PAC sarà realizzata inoltre, all’interno del sito www.volontariamentesicuri.it, di un’area di lavoro per tutte le pubbliche assistenze, nel quale sarà possibile trovare informazioni e consulenza sulla certificazione 231/2001 e sul modello semplificato per il volontariato. La Segreteria nazionale Anpas (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org) resta a disposizione per ogni informazione o chiarimento.

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Il progetto Indrix al Reas

Al REAS 2017 sarà presente anche uno stand del progetto Indrix presso Piazza Anpas 

Di seguito il report aggiornato al meeting di RIGA (Latvia), 25-28 agosto 2017

Partners: Università Tor Vergata (UNITOV), LSA Latvia, Anpas, CB Bolzano, ASB GERMANIA, UBI-labs
Stakeholders in partenariato: AUSER, FISH

Il questionario sull’indice di Resilienza sociale è online https://www.surveymonkey.de/r/indrix-italian (aperto fino al 15 novembre)

Il Progetto INDRIX sta perseguendo i seguenti obiettivi:
 Condividere conoscenze, capacità e le migliori pratiche in materia di prevenzione delle catastrofi e dei servizi sociali esistenti per le persone con disabilità fisiche;
 Valutare l’impatto sociale dei progetti e delle pratiche per quanto riguarda il loro effetto sulle capacità di inclusione delle persone con disabilità fisiche;
 Realizzare un documento di raccomandazione sui metodi e sugli strumenti per colmare le lacune esistenti in caso di catastrofe per il gruppo target;
 Raccogliere approcci per l'inclusione del gruppo target come cittadini attivi durante le catastrofi naturali.
Ha avuto il suo ultimo workshop, per verificare e testare i risultati della prima parte dell’indice di resilienza sociale, obiettivo specifico del progetto, lo scorso 27 agosto presso la sede dell’associazione dei Samaritani di Latvia, LSA. I dati relativi, sono stati raccolti grazie alle attività dei Focus Group (incontri mirati con gli stakeholders individuati) che si sono tenuti il 4 Maggio 2017 a Pistoia, in occasione dei May days, e a Torino il 20 maggio 2017 all’assemblea nazionale delle Pubbliche Assistenze.
Ha definito inoltre, i parametri per la sperimentazione della seconda parte dell’indice che comprende i seguenti sottocapitoli, finalizzati a ricavare i migliori risultati da presentare alla Comunità Europea, in fase di chiusura di progetto:
a) Questionario finale
b) Sottoindice
c) Metodo di calcolo
d) Caratteristiche di campionamento nelle regioni europee
e) Rappresentazione grafica sul web
f) Proposta di project evaluation

Il progetto Indrix nei prossimi mesi. Una discussione interna sulla definitiva struttura dell’indice, scaturita aggiungendo allo schema iniziale, le sollecitazioni e le modifiche proposte ad oggi da partners e stakeholders.

Castelnuovo di Porto: 15 settembre 2017

Il tema della verifica degli indicatori (presi da Eurostat) da aggiornare ogni 2 anni, della sezione dedicata ai questionari per i cittadini, da aggiornare ogni 2 anni e la Valutazione scientifica dei dati da presentare.
La cabina di regia ha infine deciso i seguenti passaggi per la finalizzazione del progetto e la sua disseminazione:
a) Seconda relazione sullo stato di avanzamento e questioni amministrative
b) Incontro a Palermo (Sicilia, Italia) nel mese di dicembre
c) Discussione sul nuovo test della seconda parte dell’indice
d) Conferenza finale a Bruxelles
In merito ai temi discussi si sono prese alcune decisioni operative. Innanzitutto i partners operativi dovrebbero farsi carico, nei mesi precedenti all’incontro in Sicilia, della sperimentazione dell’indice, fornendo alle associazioni di riferimento e ad eventuali stakeholders, il questionario (versione validata on line dal 01/10/2017), in modo tale di avere un risultato apprezzabile e confrontabile rispetto ai risultati attesi.
In questo senso, per Anpas è stato proposto di avviare detta sperimentazione in occasione del Meeting nazionale con la nuova versione cartacea del questionario.
Si sono poi concordate le date per le prossime attività previste:
 incontro in Sicilia per valutazione sperimentazioni (13/16 dicembre p.v.)
 conferenza finale a Bruxelles (13-14 febbraio p.v.)

Per Anpas seguono il progetto INDRIX
Aurelio Dugoni, responsabile di progetto
Concetta Mattia, consigliere nazionale (delega alle Politiche di Prevenzione in PC)
Valentina Montanari, comunicatore

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Pac, l’incontro interregionale a Lagonegro su social e privacy

8 luglio 2017 – Si è svolto a Lagonegro, in provincia di Potenza, l’incontro interregionale del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud.

Tema dell’incontro, che ha visto la partecipazione di volontari Anpas provenienti, oltre che dalla Basilicata, anche da Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria, il corretto uso social media e la privacy nelle associazioni di volontariato. Obiettivi della giornata aumentare tra i volontari la conoscenza delle policy di Anpas nazionale sui social media e l’attenzione alla gestione dei dati sensibili coi quali è possibile entrare in contatto nell’attività di emergenza sanitaria e in protezione civile.

PAC a Lagonegro

Dopo i saluti istituzionali di Egidio Ciancio (consigliere nazionale e presidente della pubblica assistenza Anpas Valle del Sinni) e di Lorenzo Colaleo (coordinatore del progetto e facente parte della Direzione Nazionale), Nicola De Rosa e Anna Simeone di Stea Consulting hanno parlato della privacy e della sua tutela: un argomento di primaria importanza per organizzazioni di volontariato come le pubbliche assistenze Anpas. “Siamo a conoscenza di dati importanti delle persone a cui portiamo assistenza” ha detto Anna Simeone.

il progetto PAC a Lagonegro

 Tanti gli esempi portati all’attenzione dei volontari presenti a Lagonegro di violazione della privacy e di danno all’immagine come anche i recenti casi in cui sui social è stato mostrato lo stato di salute di un’altra persona. Secondo Nicola De Rosa poi la privacy “è un contenitore dove ci sono altri aspetti come il diritto d’autore, diritto all’oblio, il diritto alla riservatezza delle informazioni personali e alla non invasione nella sfera personale da parte di terzi”.  Sono stati poi passati in rassegna tutti reati commessi a mezzo social come danni d’immagine, cyberbullismo, cyberstalking, sostituzione di persona, adescamento di minori

il progetto PAC a Lagonegro

Nella seconda parte della giornata sono stati presentati la social media policy e un primo studio per arrivare alla stesura dei regolamenti associativi per l’utilizzo dei social network da parte delle singole pubbliche assistenze.  Si tratta della prima policy sulla gestione dei profili social redatta da un’organizzazione di volontariato nazionale, ispirata al gruppo di lavoro #socialprociv: un documento che ha segnato un passaggio importante per tutto il volontariato che svolge attività di soccorso e protezione civile e per quanti si occupano di comunicazione. Con il regolamento poi Anpas sta cercando di dare uno strumento utile alle singole pubbliche assistenze per gestire al meglio una esigenza che viene proprio dalle associazioni: cercare di gestire al meglio i propri profili social per continuare a fare una comunicazione di pubblica assistenza e contemporaneamente per restare coerenti con la mission associativa e il codice etico Essere Anpas recentemente adottato da Anpas.

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Nel corso dell’evento è intervenuto anche Carmine Lizza, responsabile protezione civile Anpas che nel ringraziare i volontari intervenuti, ha sottolineato che “con il progetto PAC Anpas sta precorrendo i tempi. Abbiamo infatti notato che le associazioni aderenti ad Anpas hanno schiacciato le loro attività sui servizi e volevamo capire quale fosse lo stato dell’arte per adeguare le nostre associazioni alla recente riforma del terzo settore”

il progetto PAC a Lagonegro

Fabrizio Pregliasco, presidente nazionale Anpas, ha infine sottolineato l’importanza del lavoro fatto con il progetto: “con questo PAC vogliamo riuscire a trasferire ciò che stiamo facendo su tutto il territorio nazionale. Ci teniamo che il territorio esprima gli elementi peculiari, come la trasparenza, la correttezza e la buona comunicazione, che possano poi essere di ispirazione per un contesto più ampio: per questo è importante la rete per valorizzare ciò che accade nel locale. L’impegno attraverso i social, ad esempio, è importante anche visto l’odio che, soprattutto in questo periodo, la fa da padrone sulla rete”.

PAC a LAgonegro 

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Pac, gli incontri territoriali su Codice etico e 231 e l’incontro interregionale

Continuano gli incontri del progetto PAC, finanziato da Fondazione Con il Sud. 

1 settembre 2017Tra gli obiettivi previsti dal progetto PAC c’è quello di promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse all’interno delle pubbliche assistenze, attraverso alcuni percorsi che Anpas ha scelto di intraprendere anche alla luce delle novità introdotte dalla riforma del terzo settore.

In particolare c’è il Codice Etico Essere Anpas, approvato dall’Assemblea nazionale del maggio scorso, che le associazioni dovranno adottare entro il 21 dicembre 2017. In parallelo c’è il percorso che sull’attuazione delle disposizioni della D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli amministratori. Su questo tema Anpas nazionale ha promosso un gruppo tecnico di lavoro, con l’obiettivo di definire una procedura semplificata della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 per le associazioni di volontariato.

Questi gli appuntamenti previsti:

• Un SEMINARIO INTERREGIONALE (12 ore) che si svolgerà a Bari, l’11 e 12 novembre 2017 presso l’hotel Parco dei Principi (Viale Europa, 6, 70128dedicato solo alla certificazione 231/2001.

• Un INCONTRO TERRITORIALE (5 ore) aperto alla partecipazione di tutti i presidenti e agli amministratori delle pubbliche assistenze (non è necessaria una preiscrizione). Di seguito il calendario degli incontri territoriali

Comitato Data e orario Luogo
CAMPANIA 23 settembre, ore 10.30 Avellino, presso CSV (corso Europa, 238)
PUGLIA 24 settembre, ore 10.30 Rutignano (BA), presso PA Protezione Civile Rutigliano (Corso Garibaldi 47)
BASILICATA 30 settembre, ore 10.30

Grumento Nova (PZ) presso il Castello San Severino (piazza Umberto, 1)

SICILIA

14 ottobre,

ore 10.30

Enna, presso Ente Corpo Volontari PC (via Sardegna, 36)
CALABRIA 15 ottobre, ore 10.30 San Giovanni in Fiore, presso il Ristorante L’Antico Borgo (via Salvatore Rota, 3)
SARDEGNA 21 ottobre, ore 10.30 Oristano, sede da defniore

Tutti i volontari interessati e in possesso dei requisiti possono trasmettere la propria candidatura ad Anpas nazionale, per il tramite dei rispettivi Comitati Regionali entro e non oltre martedì 24 ottobre 2017, inviando il proprio curriculum vitae con le principali esperienze associative e le indicazioni di contatto (email, cellulare, indirizzo skype). Farà seguito la convocazione al colloquio che avverrà via skype (o altri supporti telematici) sabato 28 ottobre 

Grazie alla consulenza della Stea consulting, nell’ambito del progetto PAC sarà realizzata inoltre, all’interno del sito www.volontariamentesicuri.it, di un’area di lavoro per tutte le pubbliche assistenze, nel quale sarà possibile trovare informazioni e consulenza sulla certificazione 231/2001 e sul modello semplificato per il volontariato. La Segreteria nazionale Anpas (Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo – m.caccavo@anpas.org) resta a disposizione per ogni informazione o chiarimento.

PAC a Lagonegro

 

 

 

 

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Be Drin in Albania: il diario di Gilda

L’esercitazione in Albania del progetto Be Drin raccontata da Gilda, volontaria Anpas

2 luglio. Una cintura del 118, ecco il segno che mi ha individuare il primo compagno di viaggio di questa esperienza.
Aeroporto di Tirana, Omar ed io, in attesa che ci raggiungano due volontari dell’Hungarian Charity Service of Order of Malta (il Cisom Ungherese) e uno della Croce Rossa Italiana. Ore trascorse in aeroporto, raccontandoci quali alterne vicende ci avevano condotto fino a lì (“…tanto, mica sceglieranno proprio me”, ci siamo detti). Nel frattempo, si alternavano i voli e si succedevano i viaggiatori, accolti dai propri cari…

Be drin in Albania: il diario di Gilda

3 luglio “Quando partecipiamo ad una esercitazione siamo colti da uno strano convincimento, in base al quale l’evento per il quale ci stiamo addestrando non potrà accadere. A Scutari, invece, oltre al caldo, i volontari della Q-VEC hanno constatato che gli scenari possono cambiare; dal fronteggiamento dell’afa e del sole, si é passati repentinamente alla pioggia, ed anche abbastanza insistente.
Ci sono i referenti dei singoli scenari, gli osservatori, che giocano il delicato ruolo degli “osservatori”. In verità, non valutatori, ma consiglieri, accompagnatori e facilitatori nell’affrontare i diversi eventi, che si sono avvicendati durante questa giornata. Tante le energie spese dai colleghi albanesi durante ogni fase dell’esercitazione, ciò ripagato anche da un abbraccio, da un sorriso, da un grazie, “ci rivedremo, nel futuro, forse…”

Be drin in Albania: il diario di Gilda

4 luglio – Tante le frasi che affollano il taccuino arancione. “Meglio essersi pentiti per quello che si é fatto, che per quello che non si é fatto’, ‘Il volontariato e la solidarietà sono parte della comunità”,”Imparare cosa sappiamo fare, per farlo insieme”.
Queste, le parole di Marian, referente dell’AKRA Youth Center di Scutari.
Oggi, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con il territorio, di sentire la viva voce del volontariato di Scutari. Abbiamo ascoltato la richiesta di coinvolgimento, organizzazione, informazione alla popolazione, formazione continua. Temi, forse ed ormai, per noi italiani tanto scontati.
Ecco, se penso al nostro Volontariato e alla nostra Protezione Civile, ho realizzato quanti passi sono stati compiuti.

Be drin in Albania: il diario di Gilda

5 luglio – Ultimo giorno, mi addormento con il sottofondo della preghiera, che raggiunge tutti tramite gli altoparlanti della Moschea.
Ultimi attimi trascorsi insieme.
Ripenso all’ansia ed alla preoccupazione, che avevo durante il viaggio di andata e a quante volte mi sia detta “non conosco nessuno, come farò?”
Mi preoccupavo di non essere all’altezza, di non avere abbastanza competenza ed esperienza, che il mio inglese fosse un tantinello arrugginito.
Ecco, sono felice e carica di entusiasmo. Merito delle splendide persone con cui sono venuta in contatto, dell’Albania e di Scutari e di quella strana pazzia di mettersi in gioco.

Gilda Pepe, pubblica assistenza Papa Charlie di Pagani

Il diario di Gilda

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Badesi: la “sconferenza” del progetto PAC

30 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Badesi, in Sardegna, il sest incontro regionale del progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (presidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale).

Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/?p=122


Incontri interregionali

26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

Badesi: la “sconferenza” del progetto PAC Leggi tutto »

Molfetta: la “sconferenza” del progetto PAC

29 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Molfetta, in Puglia, il quarto incontro regionale del progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (Vicepresidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale).

 

Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/30/pac-a-molfetta/


Il metodo barcamp

Cosa facciamo quando abbiamo bisogno di capire cosa succede in un particolare settore? Generalmente proviamo ad ascoltare chi ne conosce più di noi, magari andando ad un conferenza … in cui qualcuno ne sa di più e qualcuno di meno, qualcuno parla e qualcuno ascolta, qualcuno si annoia anche. Ecco, noi invece vogliamo fare una “sconferenza”: un appuntamento in cui tutti possono essere relatori perché crediamo che tutti sono portatori di conoscenza, in cui c’è poco da annoiarsi perché sarà occasione di scambio e confronto.

Che cos’è allora il barcamp? Una sconferenza, certo, in cui all’inizio si organizzano gli interventi, gli orari di lavoro, la modalità di presentazione e poi si lascia la parola ai barcamper, i nostri volontari, per capire cosa accade nei loro territori in merito all’accoglienza nelle pubbliche assistenze dei nuovi volontari, con particolare attenzione a donne, migranti, giovani…

Perché proprio un barcamp? Una “sconferenza”? Per sentire le voci dei partecipanti, fuori da schemi precostituiti e per permettere uno scambio di conoscenza autentico e fra pari. Al termine del viaggio del barcamp nelle sei regioni del sud speriamo di aver ascoltato abbastanza voci da riportare esperienze, idee, proposte e suggerimenti in tutti gli appuntamenti progettuali che verranno dopo.

I barcamp regionali sono il primo, fondamentale, momento di partecipazione e protagonismo dei territori al progetto PAC a cominciare già dal primo appuntamento.

Incontri interregionali 
26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Oltre a presentare il progetto e le attività previste, questo primo ciclo di incontri, che Anpas realizzerà in ciascuna delle sei regioni oggetto del programma, ha l’obiettivo di individuare delle buone pratiche esistenti in tema di accoglienza dei volontari nelle associazioni, in particolare verso giovani, donne e migranti, in vista della costruzione di linee guida da proporre poi a tutte le associazioni che avverrà all’incontro interregionale dedicato (Baronissi, dal 26 al 28 maggio 2017).

La metodologia che Anpas utilizzerà in occasione degli incontri territoriali è quella del Bar Camp, una “non-conferenza” i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. Per indossare le vesti del vero “barcamper” è necessario iscriversi alla non-conferenza e preparare una presentazione o un video o altro prodotto informativo della durata di cinque minuti in cui presentare le buone pratiche di accoglienza adottate dall’associazione di appartenenza verso giovani, donne e migranti.

PAC: il progetto di Anpas


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

Molfetta: la “sconferenza” del progetto PAC Leggi tutto »

Marsicovetere: la “sconferenza” del progetto PAC

29 aprile 2017 – Si è svolto oggi a Marsicovetere, in Basilicata, il quinto incontro regionale del progetto PAC (pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento) finanziato da Fondazione con il Sud. All’incontro erano presenti Lorenzo Colaleo (Coordinatore politico Progetto PAC), Fabrizio Pregliasco (presidente nazionale), Angela Spinelli (facilitatrice progettuale).

Tutte le foto dell’incontro sul blog del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/29/pac-a-marsicovetere-gallery/

Il video del progetto http://www.esperienzeconilsud.it/pac-pubblicheassistenzeapertealcambiamento/2017/04/30/video-il-progetto-pac-in-basilicata-valdagrinews24/


Incontri interregionali

26-28 maggio Baronissi (SA): L’accoglienza dei volontari nelle associazioni
8 luglio, Lagonegro (PZ): Social media e privacy nelle associazioni

Per ulteriori informazioni, la segreteria nazionale Anpas: Mirco Zanaboni – segreteria@anpas.org o Melania Caccavo m.caccavo@anpas.org.


Il progetto PAC

La Fondazione con il Sud ha approvato il progetto P.A.C. Pubbliche assistenze Aperte al Cambiamento, progetto di Anpas nazionale, in collaborazione con i Comitati regionali Anpas Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito del bando di sostegno alle reti nazionali del volontariato 2016.
La riforma del Terzo Settore e la riduzione di risorse per i servizi alla persona, stanno modificando lo scenario del volontariato, delineando nuovi modelli di welfare. Se da un lato si aprono nuovi spazi di intervento per le pubbliche assistenze, appare necessario un cambiamento organizzativo che potenzi RESPONSABILITÀ, ETICA e ATTENZIONE AI NUOVI BISOGNI DELLE COMUNITÀ.

Il progetto PAC intende declinare il tema del cambiamento organizzativo in tre assi considerati strategici per la costruzione di nuovi modelli di mutualità territoriale:
A) CAMBIAMENTO E … ACCOGLIENZA VOLONTARI per migliorare le capacità organizzative di momenti di incontro e aggregazione tra dirigenti, volontari ed utenti e l’accoglienza di nuovi volontari (con un’attenzione a giovani, donne e stranieri).
B) CAMBIAMENTO E …. AUTOVALUTAZIONE per implementare l’adozione del Codice Etico Essere Anpas, definire e sperimentare una procedura semplificata per il volontariato della certificazione prevista dal Dlgs 231/2001 che tenga conto degli ambiti specifici di intervento delle pubbliche assistenze (trasporto sanitario e protezione civile)
C) CAMBIAMENTO E … RESPONSABILITÀ per promuovere nei volontari una maggiore attenzione all’uso dei socialnetwork e alle disposizioni su tutela dei dati personali, anche in merito alla loro conservazione nelle sedi associative.

Secondo Lorenzo Colaleo, Coordinatore Tavolo per lo Sviluppo del Movimento “Attraverso il progetto PAC, valorizzando le esperienze delle 6 regioni interessate al programma, costruiremo delle linee guida su ambiti importanti (l’accoglienza dei volontari, l’uso dei socialmedia, l’organizzazione di eventi), che saranno successivamente condivise col resto del movimento. Un’occasione importante per rendere ancora piщ forte e coesa la nostra rete nazionale nel segno dell’apertura alle comunitа e alle nuove emergenze sociali”.

Tra le tante azioni previste dal progetto: due cicli di incontri territoriali nelle 6 regioni interessate dal programma su cambiamento organizzativo e autovalutazione, la costruzione partecipata (in incontri interregionali) di linee guida Anpas su accoglienza, uso dei socialnetwork, organizzazione eventi aperti alla comunità, la realizzazione di due canali web, all’interno del portale www.volontariamentesicuri.it su adozione Dlgs 231/2001 e privacy. 

“Esprimo grande soddisfazione per l’accoglimento del progetto che ci permetterà di consolidare la nostra rete nel Sud, in linea assoluta con le finalità della Fondazione con il Sud per creare connessioni e rafforzare il volontariato” ha dichiarato Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas. “Attraverso il progetto daremo un’ulteriore spinta al recepimento del Codice Etico Essere Anpas ed al percorso per costruire un modello di attuazione della legge 231/2001 per il volontariato, confermando come trasparenza e legalità siano assi importanti per Anpas e lo sviluppo delle pubbliche assistenze”

 

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